Analisi Settimanale Marzo 2015 TERMINI & CONDIZIONI. CH-1196 Gland forex.analysis@swissquote.ch. Swissquote Bank SA Tel

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1 Analisi Settimanale TERMINI & CONDIZIONI

2 - Sommario p3 p4 p5 p6 p7 p8 Mercati FX Economia Mercati FX Mercati Azionari Mercati FX Termini Legali Limitato potenziale per una correzione rialzista dell'euro - Ipek Ozkardeskaya Rischio bidirezionale in vista del prossimo FOMC - Ipek Ozkardeskaya EUR/DKK e la "soglia" limite: questa volta non è diverso - Peter Rosenstriech Il debole yen non sembra supportare la ripresa giapponese - Luc Luyet "Guerra valutaria" oggi più che mai - Peter Rosenstreich Page 2 8

3 Economia Parte il QE della BCE, indiscrezioni di un ulteriore taglio dei tassi E' stata una settimana molto volatile per l'euro. La valuta unica europea è scesa di quasi sette figure negli ultimi dieci giorni (dal massimo al minimo ) in seguito all'inizio ufficiale degli acquisti di bond sovrani da parte della BCE. Al momento la BCE ha acquistato 9.8 miliardi di debito, dai tedeschi con rating AAA fino ai più rischiosi titoli periferici, con un periodo di maturità medio pari a 9 anni durante i primi tre giorni del programma. Il QE mira ad espandere il bilancio della BCE per 60 miliardi di debito sovrano al mese fino a Settembre 2016 (e oltre se necessario). Abbiamo ascoltato anche indiscrezioni secondo cui la BCE potrebbe tagliare ulteriormente il tasso sui depositi in modo da ampliare la gamma di bond acquistabili dalla BCE (limitata a titoli con rendimento non inferiore al tasso, al momento pari al -0.20%). Detto ciò, la discesa di EUR/USD ha molto a che fare con il posizionamento dei trader che chiaramente puntano ai target di 1.05 e della parità. Il primo target è stato raggiunto, con successivo rimbalzo da ipervenduto. Una correzione salutare per il trend ribassista, che ha permesso all'rsi di recuperare dal 15%. La prossima settimana prevede altre sfide per l'euro: innanzitutto la decisione del FOMC, senza aver nel frattempo trovato alcun accordo con la Grecia. Le tensioni tra Germania e Grecia infatti non sembrano placarsi. I greci chiedono maggiori rimborsi per i danni causati dalla Seconda Guerra Mondiale, lamentandosi dell'atteggiamento del Ministro della Finanze tedesco Schaeuble. La Germania, al contrario, pretendono maggiore disciplina fiscale e riforme, dopo aver concesso 240 miliardi di euro per il salvataggio della Grecia. Limitato potenziale per una correzione rialzista dell'euro Page 3 8

4 Mercati FX Importante verdetto del FOMC I mercati restano focalizzati sui dati economici USA, L'idea che finchè l'inflazione rimane soft e la crescita lenta non ci sia motivo di iniziare il ciclo restrittivo, è certamente fondata. Tuttavia riteniamo che molti membri della Fed stiano iniziando a ritenere eccessivo l'arco di tempo delle attuali politiche accomodanti, in quanto non vi è alcuno strumento ora a disposizione in caso di shock economici. Crediamo che la Fed sfrutterà questo buon momento economico per iniziare gradualmente ad alzare i tassi. Il FOMC della settimana entrante dovrebbe rimuovere il termine "paziente" nello statement, indicando così un possibile rialzo dei tassi a Giugno. Possibile reazione bidirezionale Crediamo che il prossimo meeting del FOMC del 17/18 Marzo possa causare una volatilità in entrambe le direzioni. Dopo gli ottimi payrolls di Marzo, i rendimenti USA sono saliti oltre il 2% ed il Dollar Index è tornato nei pressi di 100 per la prima volta da Marzo I mercati stanno scontando la rimozione del termine paziente dallo statement del FOMC, e ciò dovrebbe rappresentare un importante passo verso la normalizzazione della politica monetaria della Fed. Al momento il mercato sta prezzando un'azione a Settembre, ma la scorsa settimana il membro della Fed Fisher si è nuovamente espresso a favore di un rialzo dei tassi anticipato e più graduale, piuttosto che posticipato e più rapido. Questi commenti hanno rafforzato gli acquisti di dollari. Infatti al momento non sembra importare molto quanto graduale sarà il ciclo di rialzi, perchè il focus è soprattutto su quando avrà inizio. Al momento molti trader restano tranquillamente short sulla base della divergenza Bce/Fed, ma nel caso in cui dovesse restare "paziente" potremmo assistere ad un ritracciamento che potrebbe caratterizzare la seconda parte della prossima settimana. Rischio bidirezionale in vista del prossimo FOMC Page 4 8

5 Mercati FX Pressione crescente sulla soglia limite di EUR/DKK Poche settimane fa, quando la soglia tra l'euro e la corona danese è finita sotto pressione, si sono susseguiti commenti di analisti che hanno tentato di spiegare perchè la Danimarca non fosse uguale alla Svizzera. Tuttavia abbiamo subito ricordato come tali argomentazioni erano spesso utilizzate proprio per supportare la scelta della SNB su EUR/CHF. Un elemento molto reiterato da parte della SNB era proprio quello delle "risorse illimitate" a cui spesso si faceva riferimento. Ed in effetti con un'esposizione possibile pari a 100 miliardi di chf, il potenziale di espansione era molto elevato. Tuttavia la difesa della soglia ha gradualmente raggiunto livelli preoccupanti, fino a quando la SNB ha deciso di rimuovere quel tasso limite per non mettere a rischio l'economia svizzera. E' chiaro che la banca centrale danese non può continuare ad espandere le riserve in valuta per un periodo molto lungo. Ciò potrebbe portare ad un ulteriore deprezzamento dell'euro. La Danimarca ha un sistema di tassi di cambio fissi dal 1982, in cui l'euro rappresenta una componente critica. La banca centrale danese si è mossa sulla difensiva, proteggendo la soglia tramite una riduzione dei tassi e intervenendo direttamente nel mercato FX. Le autorità hanno ripetuto anche il mantra "a qualsiasi costo". I dati confermano una crescita delle riserve in valuta estera, ora pari a 173 miliardi di corone, circa il 9.0% del GDP nominale. Con questo tasso di accumulazione, nel giro di 6-8 mesi le riserve estere raggiungeranno una percentuale di GDP che potrebbe essere destabilizzante. La Svizzera ha ritenuto che un ammontare di riserve FX pari all'80% del GDP fosse il limite massimo, abbandonando quindi il "floor" su EUR/CHF. In un contesto di debolezza dell'euro e con curva dei rendimenti al ribasso, ci si chiede dove sia la soglia limite per la banca centrale danese. EUR/DKK e la "soglia" limite: questa volta non è diverso Page 5 8

6 Economics Nessun ciclo virtuoso per l'economia giapponese Uno dei principali obiettivi dell'abenomics era quello di creare un ciclo virtuoso tramite la crescita degli utili aziendali, soprattutto esportatori a causa del deprezzamento dello Yen. Ciò dovrebbe portare un aumento dei salari, e successivamente a maggiori consumi da parte delle famiglie, supportando così ulteriori crescite dei profitti aziendali. Durante questo processo, la crescita si rafforza e l'inflazione sale verso il target del 2%, mentre le entrate statali aumentano grazie alla sales tax. Sfortunatamente, la situazione economica giapponese resta al momento ben lontana da queste rosee aspettative. Infatti, le maggiori aziende esportatrici hanno ottenuto dei benefici, ma hanno preferito incrementare le proprie riserve invece di investire per aumentare le quote di mercato. Nel frattempo, la debolezza dello yen ha penalizzato la classe lavoratrice (soprattutto a causa dell'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari importati) e le aziende importatrici. Necessità di rafforzare la crescita prima del consolidamento fiscale Riassumendo, la politica monetaria della Bank of Japan al momento non ha prodotto risultati brillanti. Infatti, le aspettative di inflazione non sono abbastanza elevate per tornare verso il target del 2%, e della debolezza dello yen hanno beneficiato solo gli esportatori. Il consolidamento fiscale si avvicina (2020), e il Giappone non ha molto tempo per migliorare significativamente lo scenario di crescita. Dato che la valuta debole difficilmente contribuirà in maniera determinante, si potrebbero seguire diverse strategie. Ad esempio puntando sull'aumento dei salari per una crescita della spesa e degli investimenti aziendali (come risposta alle maggiori vendite attese). Inoltre un aumento dei salari potrebbe essere più incisivo per supportare l'inflazione rispetto al deprezzamento dello yen. Di conseguenza, le correnti trattative sui salari ("shuntô") sono fondamentali per ristabilire un ciclo economico positivo in Giappone Il debole yen non sembra supportare la ripresa giapponese Page 6 8

7 Mercati FX "Guerra valutaria" oggi più che mai Taglio dei tassi a sorpresa La banca centrale di Thailandia ha tagliato a sopresa i tassi di 25 punti base, ora all'1.75%. La votazione è terminata con l'esito di 4-3 nei confronti di coloro che preferivano tassi invariati. Nello statement, l'mpc ha affermato che la debole domanda domestica e il calo delle esportazioni necessitavano stimoli monetari immediati. Ciò indica che le nuove proiezioni della banca centrale del 20 Marzo potrebbero essere inferiori al 4.0%. Il declino dell'inflazione è stato attribuito al settore energetico. Tuttavia turismo e settore manifatturiero ne stanno traendo beneficio, mettendo la Thailandia in una buona posizione. Riteniamo che la politica resterà accomodante nel resto del 2015, ed ulteriore debolezza nelle prospettive di crescita ed inflazione potrebbero causare una nuova riduzione dei tassi. La banca centrale ha affermato anche che il taglio dei tassi ha l'obiettivo di stimolare la fiducia. Tuttavia dubitiamo che questa misura possa avere un forte effetto positivo sulla domanda domestica, dati i tassi storicamente già bassi nel settore del credito. Di conseguenza, quando si parla di fiducia riteniamo che il riferimento sia all'effetto psicologico di una valuta debole. L'economia thailandese dipende molto dalla domanda domestica ma anche dalle esportazioni. Seguendo il trend delle svalutazioni competitive presente in Asia, la Thailandia sta reagendo alle misure di politica monetaria di alcuni leader nell'export come Cina, India, Indonesia e Singapore. La valuta thailandese è stata a lungo più forte rispetto alle altre monete regionali, causando una perdita di competitività. In un contesto di rallentamento economico, e con il governo non in grado di implementare le necessarie riforme strutturali, una svalutazione è uno strumento semplice per strappare esportazioni dai paesi vicini. La cosiddetta guerra valutaria quindi prosegue, e le banche centrali mantengono le loro politiche accomodanti. Page 7 8

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