Soci nuovi Vovchyk Oksana Bertolucci Federica

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2 Soci nuovi 2012 Il Consiglio Direttivo del Club Alpino Italiano di Sarzana, da il benvenuto ai soci che si sono iscritti per la prima volta alla nostra Sezione o che sono ritornati dopo un periodo di latitanza, augurando loro una proficua attività e una buona permanenza tra le fila del nostro sodalizio. I nuovi iscritti dello scorso anno, 2012 sono: Ordinari Dell Accio Jean Michel Guazzagni Gian Paolo Naclerio Alfonso Mongelli Nicola Cecchini Emanuela Anelli Elisabetta Alinovi Filippo Miserendino Uberto Mazzini Fabrizio Cacopardo Mirella Tommarchi Paola Fabbris Monica Greco Sabrina Gualdi Luca Osler John Gagliardi Chiara Bonicelli Barbara Briganti Laura Cargiolli Ottavio Porro Giuseppe Migliorucci Enrico Benacci Marco Storti Roberto Molinari Roberto Ricco Paola Bonati Cinzia Tasso Giuseppe Baldassini Laura Sanvenero Glenda Poli Andrea Scopsi Nicola Franceschini Claudia Pappagallo Giuseppe Paganini Simone Correrini Gianni Barbano Francesca Bovenzi Mattia Ferrari Daniela Angelotti Danilo Melensi Ivo Ricci Luca Marino Dario Venturini Marco Petacco Elena Barbieri Franco Emilio Pampana Marco Fusani Stefano Libbi Alessandro Steccaglia Antonio Longino Paolo Sacchetti Elisa Callegari Barbara Guastini Davide Cappè Isabella Tedeschi Jonata Zarulli Antonio Oniboni Paola Cutrona Angelo Massimo Rondine Simonetta Mori Giordano Arecco Giovanni Ratti Carlo Bove Matteo Baccini Ferdinando Venè David Ferretti Mirko O Regan Cornelius Giuseppini Giovanni Patrone Massimo Positano Onofrio Tonelli Stefano Pisciotta Paolo Calderaro Diego Bucchioni Cinzia Ceresola Doriano Sterlicchio Fernando Famigliari Olmi Monica Vanacore Simone Cinelli Laura Lacalamita Anna Amato Emilia Osler Martine Drovandi Pietro Parducci Barbara Zannoni Marta Fornino Giovannina Fabiano Sabina Domenichini Scheila Domenichini Giovanni Paoli Marisa Toni Dina Vivaldi Chiara Giovannelli Tiziana Cardinali Simonetta Correrini Mattia Romito Carlo Cucurnia Giovanna Esposito Francesca Passaglia Emanuela Rebecchi Carla Rossi Barbara Cardelli Andrea Zanelli Fabio Ugolini Elena Gattoronchieri Alessandro Scipioni Sara Arfanotti Delia Massantini Maria Luisa Baldocchi Fabrizio Zelasco Catia Ravella Cristian Gomez Gloria Bini Laura Celeste Graziano Libbi Elisabetta Busiello Carmela Bianchi Francesca O Donovan Ciara Rosignoli Cleonice Bertoli Marco Di Casale Giuliana Bardi Carlo Barion Giovanna Vovchyk Oksana Bertolucci Federica Giovani Isoppo Maria Paola Antognetti Andrea Miserendino Filippo Pollastro Samuele Bonotti Marco Bonotti Andrea Viglianesi Viola Isoppo Margherita Molinari Simone Bullone Edoardo Bullone Erica Canepa Elsa Viscardi Federico Gianninoni Leonardo Ricci Matilde Libbi Alice Libbi Lorenzo Lancia Alessandro Lancia Francesco Mazzarello Filippo Passalacqua Diana Del Forno Emma Domenichini Letizia Marianetti Anna Ferrari Mattia Ferrari Thomas Delli Francesco Ricci Leonardo Baccini Olga Baccini Beatrice Rapallini Antonio Conti Aurora Fusani Aurora Ferrarini Fabio 1

3 TESSERAMENTO 2012: (diamo i numeri..!) Al 31 Ottobre 2012, termine inderogabile, stabilito dalla Sede Centrale del Club Alpino Italiano, per la chiusura del tesseramento annuale, la nostra Sezione, in controtendenza all andamento nazionale, ha incrementato, ancora una volta il numero dei suoi iscritti, superando la soglia dei 1200 soci. E un trend positivo che dura dal 2005 (in quell anno eravamo a quota 903 soci) e che ci ha portato ai 1205 attuali, con un incremento, in questi ultimi sette anni, di 302 soci. Tirando le somme, il numero degli iscritti alla nostra Sezione, alla chiusura del tesseramento per l anno 2012 è arrivato a quota 1205, con un incremento, rispetto all anno precedente, di 20 soci, non sono molti ma se si pensa che il numero dei soci nazionali è leggermente diminuito è, per la nostra Sezione, motivo di gratificazione, segno evidente che le iniziative indirizzate verso il corpo sociale raccolgono il gradimento dei soci che continuano a sostenerci, nonostante il momento difficile per molte famiglie. Il nostro corpo sociale è suddiviso in 588 soci ordinari, 472 soci famigliari, 145 soci giovani. L incremento del numero di soci (20) rispetto allo scorso anno, è dovuto al fatto che le nuove iscrizioni (180) hanno superato i mancati rinnovi (160). Su 1205 soci, gli uomini sono 717 (60%) e le donne 488 (40%): siamo quasi al pareggio delle quote rosa, mentre l età media è di 49,7 anni. Vastissima è la suddivisione territoriale dei nostri soci che, come si evince dal prospetto qui sotto riportato, sono sparsi un po in tutta Italia: la maggior parte è, logicamente collocata nella Provincia di La Spezia, ma un buon numero è in Toscana (219) mentre il resto è nel nord Italia (25) e 5 nell Italia meridionale e insulare. Un particolare cenno meritano le rappresentanze estere sparse a Glasgow, Londra, Irlanda e Francia, facendoci diventare una sezione senza confini Comunque, per avere un idea di quanto composito è il nostro corpo sociale, ecco la provenienza dei nostri iscritti, divisi per comuni: provincia di La Spezia 313 Sarzana 202 La Spezia 102 Lerici 79 Arcola 45 Castelnuovo Magra 41 S.Stefano di Magra 36 Ortonovo 34 Vezzano Ligure 32 Follo 30 Bolano 24 Ameglia 11 Riccò del Golfo 5 Levanto 4 Beverino 3 Varese Ligure 2 Borghetto Vara 2 Portovenere 1 Deiva Marina 1 Manarola 1 Pignone 1 Vernazza Liguria 7 Genova 1 Finale Ligure 1 Sestri Levante Toscana 47 Fosdinovo 35 Carrara 23 Aulla 21 Massa 8 Firenze 4 Sarteano 4 Pisa 3 Campi Bisenzio 3 Fivizzano 3 Montignoso 3 Vecchiano 3 Villafranca Lunigiana 2 Bagnone 2 Larciano 2 Licciana Nardi 2 Livorno 2 Pontremoli 2 Prato 2 Viareggio 2 Zeri 1 Cascina 1 Casola Lunigiana 1 Comano 1 Massarosa 1 Montedivalli 1 Montespertoli 1 Lucca 1 Pietrasanta 1 Radda in Chianti 1 San Giuliano Terme Altre regioni 8 Milano 3 Monza 3 Parma 2 Borgo Val di Taro 2 Cagliari 2 Fornovo Taro 2 Novara 2 Trezzo sull Adda (MI) 1 Albizzate (VA) 1 Arzignano (VI) 1 Capistrano (VV) 1 Maratea (PZ) 1 Porto Torres (SS) 1 Venegono Inf. (VA) Estero 7 Glasgow (Scozia) 4 Cork (Irlanda) 2 Londra (G.Bretagna) 1 Lille (Francia 2

4 Un po di cronaca spicciola.. Gite Sociali Per Gite Sociali, intendiamo parlare di quelle che si esauriscono nell arco delle ventiquattrore domenicali e che, quest anno non sono andate al massimo, non per colpa nostra, ma per le avverse condizioni atmosferiche che ci hanno costretto ad annullare ben 15 gite sulle 29 programmate! A questo punto, viene da chiedersi se la colpa è da imputarsi al nuovo Presidente, che porta sfiga, o al vecchio che ha lanciato qualche anatema al suo successore. A favore del nuovo Presidente, però, c è da dire che, stranamente, l attività che ha comportato un impegno di più giorni (dai 2 in su), è stata svolta tutta alla grande, con un buon successo di partecipazione e di gradimento. Per andare alle gite sociali domenicali, abbiamo inaugurato l attività 2012 l 8 Gennaio con la tradizionale gita marina che ha portato 102 soci sul Monte Capenardo. Il 22 dello stesso mese ci siamo ritrovati in 52 al Monte di Portofino, invece che al Monte Orsaro, come da programma (c era, ironia della sorte, troppa neve!). Annullata, per maltempo la Foce-Campiglia- Biassa, riusciamo, la Domenica successiva, a fare la nostra prima ciaspolata dal Passo della Cisa al Tugo (ma in programma c era il Monte Zatta). Il mese di Febbraio ci porta fortuna, perché riusciamo a spuntare altre due gite: una marina, da Sestri Levante a Moneglia lungo il sentiero Verdeazzurro e l altra, invernale, con piccozza e ramponi, alla Penna di Sumbra. A Marzo, altro cambio di destinazione, sempre a causa delle abbondanti nevicate: la ciaspolata al Monte Gottero viene sostituita dalla traversata, sempre con le ciaspole, dal Passo del Lagastrello a Miscoso, passando per il Rifugio Città di Sarzana al Lago di Monte Acuto, e l invernale con piccozza e ramponi dal Passo del Cerreto a Varville viene rimpiazzata con i Forti di Genova (qui siamo in 72). Nei tre mesi successivi che ci separano dall attività estiva, riusciamo a combinare ben poco: il 1 Aprile camminiamo sulle colline di Castelnuovo Magra/Ortonovo alla ricerca dei sapori perduti, trovandoli presso l Agriturismo La Sarticola ; il 25 Aprile, nonostante la pioggia, siamo intruppati negli oltre 200 che percorrono i Sentieri della Resistenza e poi, dopo ben 4 gite annullate per il maltempo, riusciamo, finalmente, ad andare, il 28 Maggio, alla Pietra di Bismantova, dividendo la comitiva in due gruppi: uno che contorna la Pietra e l altro, più ristretto, che sale in cacume, come direbbe Dante, lungo la Ferrata degli Alpini. Ancora tre gite annullate e, finalmente, il 17 Giugno a conclusione del primo semestre di attività, saliamo, in 34, sul Monte Pisanino, che con i suoi 1946 metri è la vetta più alta delle Alpi Apuane. Il secondo semestre, a parte i due mesi estivi di Luglio e Agosto che, per tradizione (e caldo), vengono utilizzati per attività a lungo raggio, è quasi un disastro: il maltempo ci perseguita e da Settembre a Dicembre, su 12 gite programmate, riusciamo ad organizzarne la metà, quattro delle quali nell arco di un mese (9 Settembre/7 Ottobre): Ticchiano-Monte Navert-Gramatica, Casetta Pulledrari-Monte Gennaio-Corno alle Scale-Doganaccia, traversata dell Appennino dal Passo di Pradarena al Passo delle Radici (2 giorni) e la gita al Monte Altissimo. Da quest ultima, bisogna aspettare quasi un mese e mezzo per riuscire a rifare quattro passi, dove in 60 percorriamo il tratto di Via Francigena, da Pontremoli a Villafranca Lunigiana ed infine, dopo un altro mese e una gita annullata di mezzo, la gita di chiusura da Deiva Marina a Levanto lungo il sentiero Verdeazzurro. Ci sono, infine, da aggiungere, tre iniziative che, pur non avendo nessuna velleità alpinistica, hanno però il merito di aggregare un buon numero di soci per passare momenti di distensione e di allegria: la Castagnata Sociale, che si è svolta al Rifugio Carrara a Campocecina; 3

5 il Pranzo Sociale al Ristorante Emili di Giucano e la Serata degli Auguri, ancora una volta ospitata presso la sala delle Capriate alla Fortezza Firmafede. Escursioni di più giorni Con questo termine, si intende quell attività la cui durata supera abbondantemente le ventiquattrore e che, in genere si svolge lontano da Sarzana. Lo scorso anno questo genere di attività lunga è cominciata il 18 Febbraio con la Settimana di sci di Fondo che è stata svolta a Dobbiaco ed alla quale hanno partecipato 32 fondisti che, sci ai piedi, a passo pattinato o alternato, hanno percorso gli incantevoli paesaggi offerti dalla Val Fiscalina, dalla Val di Casies e dal Lago di Braies e dalla Val Foresta, per concludere, infine, con la classica Dobbiaco- Cortina l ungo l itinerario che segue il vecchio tracciato della ferrovia che da Dobbiaco portava a Cortina d Ampezzo, dismessa negli anni 60. Nello stesso giorno del rientro dei fondisti, il 25 Febbraio, parte lo squadrone degli sciatori cosiddetti tradizionali, forte di oltre 60 partecipanti. La meta, per questo gruppo è il Sestriere, località inserita nel vastissimo comprensorio sciistico della Via Lattea. Alloggiati in una delle due torri del Sestriere, la Torre Bianca Hotel Duchi d Aosta, gli sciatori, divisi in gruppi, gruppetti e gruppuscoli, si sono levati la voglia di discese, favoriti dal fatto che i km di piste sono veramente tanti. Inutile dire che, ancora una volta, il gruppo dei tosti, quelli che partono appena aprono gli impianti e sciano fino alla chiusura, fermandosi appena il tempo per mangiare un panino, erano guidati da Bruno che, nonostante le ottanta primavere, ha dato del filo da torcere a tutti Da Febbraio, per trovare una iniziativa lunga, saltiamo a Maggio, dove era in programma il viaggio in Turchia e Cappadocia. Il successo di questa iniziativa è stato imprevedibile: le iscrizioni hanno superato il numero di 80, tanto che, per evitare troppa confusione, si è deciso di organizzare due gite con partenza distanziata di un giorno. Inutile dire che il gradimento della meta prescelta per il viaggio estero annuale è stato unanime: Istambul, con le sue moschee, i musei, il Grand Bazar; Ankara e il Museo Ittita; le città romane di Afrodisias, Pergamo, Efeso; la storica Troia, le chiese rupestri, le città sotterranee, Pamukkale e, infine il posto che da solo vale la pena di un viaggio: la Cappadocia. Impossibile descrivere questo paesaggio straordinario, questo museo all aperto formato da pinnacoli, camini delle fate, abitazioni scavate nella roccia che, alcuni fortunati (e paganti) hanno potuto ammirare dall alto di una mongolfiera. Le tre iniziative del mese di Giugno sono andate tutte a buon fine. La prima, riservata a camminatori esperti, anche a livello alpinistico, ha portato un gruppetto in Sardegna, a percorrere lo splendido itinerario costiero detto Selvaggio Blu. Questo percorso si è svolto in una parte selvaggia della Sardegna Orientale, nella zona di Cala Goloritze. Al cammino disagevole lungo i sentieri fiancheggiati da rocce punteggiate da una ricca macchia mediterranea, si alternavano tratti con passaggi alpinistici e calate a corda doppia, il tutto sotto un mare di uno stupendo colore smeraldino. Nello stesso periodo, un altro gruppo, più consistente, si è portato all Isola d Elba, per trascorrere un week-end meno faticoso ma non certo meno gratificante, dal punto di vista della bellezza. Il Sabato (9 Giugno) ci siamo cimentati nella salita al Monte Capanne, la vetta più alta dell Isola, percorrendo un itinerario con salita da Marciana e discesa a Poggio, mentre la Domenica è stata dedicata all escursione all Isola di Pianosa con camminata a piedi su alcuni tratturi dell Isola e bagno finale alla spiaggia di Cala Giovanna. Verso l ultima decade del mese, un consistente gruppo ha effettuato una tre giorni nella zona del Monte Pasubio. Sotto la guida dell amico padovano, Emanuele, per fortuna del gruppo grande esperto enologo (oltre che di sentieri), 4

6 sono state percorse alcune mulattiere tracciate dai nostri militari nel corso della Prima Guerra Mondiale. Di particolare suggestione la Strada degli Eroi o delle 52 Gallerie. Questa ardita opera venne costruita con lo scopo principale di consentire il transito delle salmerie e degli uomini al coperto dalla vista e dall offensiva avversaria, assicurando quindi in permanenza, l accesso alla zona sommitale del Monte Pasubio. Ci spostiamo a Luglio dove, anche questo mese ha visto fiorire tre iniziative, due delle quali diventate ormai una tradizione annuale. La prima, è stata il Soggiorno Estivo, giunto ormai alla sua 34^ edizione. I 54 partecipanti si sono ritrovati in Val Badia, chi per una settimana, chi per 10 giorni, chi per due settimane. Come consuetudine, il Dott. Lorenzo Cozzani, che da alcuni anni leva le castagne dal fuoco alla Sezione, nel senso che si prende la briga di organizzare il Soggiorno, ha approntato un programma di escursioni adatto a tutti, in cui ognuno ha trovato il proprio spazio e la propria collocazione secondo le sue capacità o possibilità: dalle escursioni meno impegnative a quelle un po più lunghe e faticose fino a qualche percorso attrezzato o via ferrata. La seconda iniziativa, questa davvero per persone toste si è svolta dal 14 al 20 Luglio ed ha avuto come meta il Trekking dell Adamello. Anche questa idea è datata, tanto è vero che quest anno ha festeggiato le sue Nozze d Argento. Infatti, il Trekking da Rifugio a Rifugio era nato da uno spunto di Gianni (l omone che gestisce il Rifugio Città di Carrara a Campocecina ) sul finire degli anni 80, con un primo Trekking nel Parco Nazionale della Vanoise, in Francia. Da allora, sono passati cinque lustri, per parecchi anni i Trekking erano organizzati e guidati da Gianni, fino a quando il fardello, fattosi pesante per i vari pesi (quello dell età e quello corporeo, con la massa, un tempo muscolare e o oggi ridotta al solo appartenere alla Provincia targata MS), hanno consigliato la Guida (abusiva) a dedicarsi alla gestione sedentaria di un rifugio. Terminato questo breve excursus, vorrei ritornare un momento al termine di toste, riservato alle persone che partecipano ai trekking. La locuzione è intesa non come difficoltà alpinistiche ma al fatto che chi vi partecipa deve avere un grande spirito di adattamento: dormire, a volte, in sottotetti ammassati uno accanto all altro, partire dal rifugio anche se piove, nevica, grandina ecc., e poi, camminare e camminare, salire e scendere, risalire e riscendere, fino a che non si arriva stanchi morti al successivo rifugio: bello neh! Detto questo, il trekking è riuscito anche questa volta. I 24 temerari hanno portato a termine le sei tappe che dal Rifugio Tita Secchi, attraverso i Rifugi Maria e Franco, Città di Lissone, Prudenzini, Tonolini e Garibaldi, li hanno portati a Temù, dopo circa 40 ore di cammino, 4300 metri di salite e 4800 metri di discese, attraverso percorsi di media e alta montagna a quote comprese fra i 2000 e i 3000 metri. La terza iniziativa di Luglio ci ha visti tre giorni in Valtellina, ospiti degli amici del CAI di Morbegno che hanno voluto contraccambiare la cortesia per averli accompagnati l anno precedente sulle Alpi Apuane. Sotto la loro guida, il nostro gruppo ha avuto il piacere di scoprire tre splendide valli valtellinesi: la Val di Mello, la Valmalenco e la Valle del Bitto. A parte l escursione del primo giorno, abbastanza tranquilla (era il giorno del viaggio), le altre due sono state di media difficoltà: una, l anello di Chiareggio, ci ha portato al Rifugio Camerini percorrendo un tratto dell Alta Via della Valmalenco con un percorso di circa 6 ore e un dislivello di 1000 metri; l altra, anche questa con dislivelli e tempi analoghi, ci ha portato sulla cima di Lago, nelle Alpi Orobie percorrendo la Valle del Bitto cosparsa di maggenghi. Siamo ad Agosto, mese tradizionale di ferie dove i comuni mortali sono sempre alle prese con il solito dubbio: mare o monti? Beh, per noi è abbastanza facile e scontato scegliere, trasferendoci in Dolomiti per salire alcune Vie Ferrate, queste si, per gente tosta nel vero senso della parola. Infatti i requisiti per partecipare erano, oltre al possesso dell attrezzatura adeguata, una certa esperienza alpinistica con conoscenza dei nodi, delle calate in corda doppia, buon allenamento e, ovviamente, nessun problema di vertigini. Coloro che erano in possesso dei requisiti sopraddetti, hanno potuto partecipare alla salita delle due ferrate in programma: la Ferrata dei Finanzieri e quella delle Trincee. 5

7 Il 23, sempre di Agosto, abbiamo superato la frontiera italo-francese a Ventimiglia per portarci in terra di Languerdoca per il tradizionale scambio del gemellaggio con gli amici francesi del Club Lo Caminaire di Villefranche de Rouergue. Quest anno eravamo noi ad essere ospitati e, per 10 giorni, grazie ai nostri amici transalpini, abbiamo avuto la possibilità di vedere un altra fetta di territorio francese: il Midi-Toulosain. I nostri cugini ci hanno accompagnato alla scoperta di borghi medievali (St. Bertrand de Comminges, Martres Tolosane, Mirepoix, Montgailhard) e della famosa Città dello Spazio a Tolosa, per poi terminare il nostro soggiorno, come è ormai tradizione, visitando la splendida città di Villefranche de Rouergue ed i suoi dintorni. L ultima iniziativa lunga, programmata dalla Sezione a Settembre, aveva come meta il Kilimangiaro, ma questa è un altra storia, anzi, un altra cronaca che merita uno spazio a parte. Il CAI di Sarzana sulla vetta più alta dell Africa E così, ce l abbiamo fatta! La spedizione al Kilimangiaro, svoltasi dal 18 Settembre al 3 Ottobre 2012, ha avuto l esito che ci auguravamo e grande è stata la soddisfazione di sentirsi sul tetto dell Africa. Il Kilimanjaro è composto da tre coni vulcanici spenti, il Kibo, (5.895m), il Mawenzi, (5.149m) e lo Shira, (3.962m). Per sentito dire, tutti coloro che hanno affrontato il lunghissimo percorso verso la vetta di questa montagna, ne descrivono la bellezza e la singolarità del passaggio che passa dalla lussureggiante regione tropicale, alla steppa desertica e alla neve e al ghiaccio della cima: abbiamo verificato di persone: tutto vero! Dei 25 partecipanti partiti da Sarzana, ben 20 (80%) hanno raggiunto i 5896 metri dell Uhuru Peak, punto culminante del Kilimangiaro e vetta più alta di tutto il continente africano. I primi due giorni sono partiti per il viaggio, iniziato da Sarzana con destinazione Roma- Fiumicino e successivo imbarco su un aereo della Emirates che ci ha portato a Nairobi, facendo scalo a Doha. Usciti dall aeroporto Yomo Kenyatta, un pullmino, non certo di lusso, ci ha caricato, armi e bagagli, con destinazione Moshi, in Tanzania, dove siamo arrivati a buio. Il giorno dopo, inizia la nostra grande avventura. Raggiungiamo, in pullman, i 1830 metri di Marangu Gate, la porta del Parco, dove ci attendono, conti alla mano, oltre 4000 metri di salita (e altrettanti di discesa) e circa 40 ore di cammino (meglio non pensarci!). Distribuiti i carichi più pesanti ai portatori, ci incamminiamo per iniziare questa grande avventura. In questo primo giorno di cammino, dobbiamo superare i 900 metri di salita che ci separano dal Rifugio Mandara Hut (2740m), percorso che superiamo in circa 5 ore di cammino attraverso una foresta pluviale veramente meravigliosa. Il secondo giorno i metri di salita sono 950 e le ore di cammino 8, ma il percorso per arrivare al Rifugio Horombo (3690m) ci affascina, relegando la fatica in secondo piano. Dopo un primo tratto sempre occupato dalla foresta pluviale, l ampio sentiero, affollato dal via vai dei portatori, si allarga improvvisamente in un paesaggio stepposo punteggiato da piante stranissime, finché, a un certo punto, lontano, si intravvede la sagoma innevata della nostra meta: il Kilimangiaro. Al Rifugio Horombo sostiamo un giorno per fare un po di acclimatamento, facendo una breve escursione di circa 3 ore su un montarozzo intorno ai 4000m. Dopo questa giornata di relax, ci portiamo ai 4.695m del Rifugio Kibo che sarà il nostro punto di partenza per l assalto finale. Il paesaggio per raggiungere questo rifugio è tipico di un deserto 6

8 alpino: brullo e pietroso. All arrivo, ci accoglie una imprevista nevicata che non fa prevedere nulla di buono, ma la nostra guida ci rassicura che andrà tutto bene, anzi, ci consiglia di lasciare i ramponi al rifugio perché la via normale è pulita. E finalmente giungiamo al giorno tanto atteso, anzi alla notte, perché partiamo alle ore 23 dal rifugio, praticamente senza avere chiuso occhio. Il buio e il silenzio sono impressionanti e l unica luce presente è quella delle lampade frontali che rischiara il sentiero che stiamo salendo. Polepole dice la nostra guida che in lingua swahili vuol dire piano-piano. Ed il segreto sta tutto lì: per salire in vetta non ci sono difficoltà alpinistiche; il percorso è costituito da un sentiero che sale a zig-zag il fianco della montagna ma che, dopo poco, supera i 5.000m e dunque, la rarefazione dell aria comincia a farsi sentire ed il respiro diventa affannoso e l incedere faticoso; l unico rimedio è quello del pole-pole Comunque, l incedere lento ha funzionato e, dopo circa 9 ore di cammino raggiungiamo i 5895 metri del Kibo, punto più alto del Kilimangiaro: la soddisfazione è enorme e la fatica, improvvisamente sparisce; siamo in vetta, abbiamo tutto il continente africano ai nostri piedi! E, in più, 20 di noi (su 25) hanno raggiunto la vetta: un risultato che ci riempie di soddisfazione! Il rientro è praticamente senza storia: dopo aver contornato il cratere ed aver sceso con attenzione il primo tratto roccioso, incuranti delle serpentine del sentiero salito all andata, ci siamo buttati a capofitto lungo i canaloni di terra correndo in direzione del rifugio Kibo (a fronte delle 9 ore impiegate in salita, per la discesa ne abbiamo impiegato 3!) e proseguendo per il Mandara Hut ponendo fine a questa massacrante giornata che, a conti fatti è la risultante di 1.200m di salita, 2.200m di discesa e di 15 ore di cammino ma, non mi stancherò mai di ripeterlo, ne è valsa veramente la pena! Il giorno successivo in circa 7 ore scendiamo i 1860 metri che ci separano da Marangu Gate, dove ci attende il pullman che ci porterà ad Arusha (in un Hotel, finalmente!!!!) per farci un meritato bagno e per porre fine a questa prima parte del nostro viaggio in Africa. Terminata la parte alpinistica e, visto che eravamo da quelle parti, il gruppo, al termine di questi sei giorni dedicati alla vetta più alta dell Africa, si è concesso una settimana di relax, trasferendosi nella savana per un foto safari nei Parchi Nazionali della Tanzania. A bordo di alcuni fuoristrada 4x4, abbiamo visitato i Parchi Taranghire, Serengheti e Ngorongoro, zigzagando attraverso paesaggi e savane sconfinate, dove gli animali, tantissimi, si sono concessi agli obiettivi delle macchine fotografiche. L ultima parte del nostro soggiorno l abbiamo passata tuffandoci nel passato, rappresentato da un interessante incontro con le tribù degli Hadzabe e dei Datoga. Ancora un ultima notte in Tanzania, ad Arusha e poi, armati di pazienza, il lungo ritorno a casa sintetizzato nelle 8 ore di pullman da Arusha a Nairobi intervallato dalle snervanti attese burocratiche alla frontiera Tanzania/Kenia e dal brivido della rottura del pullman a 70 km da Nairobi che ha rischiato di farci perdere l aereo (per fortuna, abbiamo rimediato con due provvidenziali pullmini da 9 posti nei quali ci siamo stipati in 27 (noi, più i due autisti ne i due accompagnatori) e, udite, udite, con 23 zaini, 23 borsoni e circa 800 kg di bagaglio (chi è che ha elaboratoi quella teoria che dove c è un corpo non ci può stare un altro corpo?!)). Comunque, arrivati in tempo all aeroporto Yomo Kenyatta di Nairobi (grazie alla spericolatezza e ai sorpassi da brivido dei due autisti), ci siamo imbarcati sul duplice volo aereo per Roma Fiumicino, via Doha, e, finalmente il ritorno a Sarzana a chiudere il cerchio che avevamo iniziato 16 giorni prima.. All arrivo, baci, abbracci, scambio di indirizzi e numeri di telefono e, infine, la solita scontata domanda: a quando e dove il prossimo viaggio? Cesare A proposito del Kilimangiaro, pubblichiamo volentieri una cronaca del viaggio, inviataci da Livio (uno dei piemontesi) e destinato ad una sua amica non vedente: La mia amica Piera mi chiese prima di partire di raccontarle, per immagini, la nostra avventura africana. A Piera vogliamo bene tutti è una donna forte e tenace, sa combattere e sa conquistare, sa dare amicizia e le piace riceverla insomma è una dura con il sorriso. Piera non vede, Piera ascolta. 7

9 Io scrivo. Una prima immagine: la mia auto, Fiore che guida, Marcello al suo fianco, io e Rodolfo dietro. Si va a Sarzana, si incontreranno gli altri avventurieri: preoccupati? No, è bello conoscere gente nuova. Apriamo il regalo di Monica: 3 candele ed una bella lettera.grazie Monica sei con noi. Volare è come saltare veramente il fosso,è andare più in là, là dove c è un altro mondo un po uguale un po diverso dal tuo ma e là.ed è per questo che è così affascinante. Il gruppo. Non ci conosciamo, ci studiamo, dobbiamo vivere fianco a fianco 15 giorni, forse anche soffrendo un po e con servizi scarsi. Le facce sono di chi in montagna ci è già andato altre volte, le parole anche.vedremo, in fin dei conti siamo noi gli stranieri del gruppo. Ti alzi al mattino e vedi il Kilimangiaro in lontananza, è veramente lontano, è veramente bello. Partiamo con circa 70 tra portatori, guide, cuochi. Una esagerazione ma qualcuno mi ricorda che siamo in Africa. Cara Piera potrei raccontarti delle mille contraddizioni di questa Africa bellissima, delle cose illogiche che capitano, anche dei miracoli.che capitano. Ma per ora camminiamo facili in una bella foresta con le scimmie tra gli alberi. Già, le scimmie. Da piccolo ho sempre sognato di avere una scimmia e vederle lì mi dà allegria o forse mi ricorda solo che non siamo nei nostri boschi, sulle nostre Alpi. Rifugio 1: nulla da dichiarare, normale, qualche chiacchiera un po di conoscenza in più Rifugio 2: due ricordi nitidi cara Piera 1) mi inciampo in una Pietra guardando le stelle che ci cadono addosso e mi rompo un dito della mano, Fiore e gli altri si preoccupano ed Alessandro che nella vita aveva fatto l infermiere mi prende il dito e me lo raddrizza..ahia. Il mio dito steccato diventa una bandiera che ci accompagnerà per tutto il viaggio 2) il freddo della notte, si dorme in una baracca scelta da Marcello per la vista sui monti.bravo lui ed il vento gelido che ci ghiaccia nella notte. Al mattino il sole. Rifugio 3: piccolo riposo e poi la lunga camminata verso la cima. Poche ore prima aveva nevicato ora ci sono le stelle ed il freddo. Sono le 23 si parte. Ci mettono in fila i più deboli davanti, i più forti dietro.chissà poi che è più forte e chi è più debole? Ma il concetto è giusto e con Marcello lo riprendiamo davanti ad una birra: il respiro dei più forti spinge il cammino dei più deboli.interessante. Camminiamo lenti. Qualcuno si ferma. Superiamo i 5000 metri di altitudine. Qualcuno torna indietro. I piemontesi resistono. Gilmour point! siamo sulla cresta del cratere, la guida lancia un grido di gioia e di conquista.io penso mancano ancora 300 metri di dislivello. Incomincia ad albeggiare ed io perso nella bellezza del cratere che prende forma mi inciampo per la terza volta in 3 giorni..niente di grave. Stella point ed il sole nasce, bellissimo, caldo, capisci perché il sole è vita, contempli la sua magia. Ci sono i ghiacciai, tutto prende forma e la stanchezza si fa sentire ma la gioia.anche. Hururu Peak: 5985 metri. Ci siamo. Immagini: il sole incomincia a scaldare, Rodolfo si siede su una pietra e non parla più, Fiore ed io siamo commossi e ci abbracciamo, Marcello probabilmente spara la prima cazzata della giornata. Ci abbracciamo tutti, c è soddisfazione in quegli abbracci. L idea di arrivarci, la realtà di essere arrivati prendono forma. Il paesaggio è bellissimo, io conto 3 ghiacciai ma potrei sbagliarmi, facciamo le foto come ai matrimoni ma almeno qui la separazione è certa tra poco si deve ripartire per la lunga discesa. Rubiamo qualche attimo ancora: Cesare apre una fiaschetta di genepì ed ha in mano una fotografia ( troppo intima e profonda per raccontarvela). Io e Rodolfo attacchiamo il fazzoletto dell Anpi di Racconigi al palo: viva la resistenza quella nuova e quella vecchia..anche sul Kilimangiaro. Giuliano 8

10 apre uno striscione del Cai di Sarzana. Arrivano Caterina e Anna, anche loro dopo essere state male c è l hanno fatta. Raccolgo le pietre per Fabrizio. Penso agli amici con i quali sarebbe bello essere qui: il capo Cerutti e Primula. Penso ad Anna. Tutti e 4 pensiamo alla sfiga di Monica fermata qualche anno fa da una tempesta di neve sul Gilmour point. Pensiamo a te Piera, ci riempiamo di sensazioni per poi raccontatele. Pensiamo un po a noi siamo contenti. Poi il ritorno che non è gioia della conquista ma solo fatica, poi la neve.la sensazione di camminare sulla neve in Africa, poi i pensieri intimi Mi accorgo che conosco di colpo meglio non solo gli amici di sempre che sono qui ma anche gli altri compagni di viaggio. Una notte di cammino e fatica sotto le stelle ci rende più nudi, più facili. Scendiamo intimamente arricchiti, capiremo poi nel corso degli anni di cosa veramente ci siamo arricchiti ma la sensazione è quella.siamo un po diversi.speriamo migliori anche con il dito rotto. A fine discesa guardiamo i portatori; per 5 dollari al giorno hanno portato su i nostri sacchi, in alcuni casi il nostro superfluo, hanno faticato e sofferto ma sono contenti.hanno lavorato. Alcuni hanno delle scarpe che noi non useremo nemmeno per andare in cortile. Bravi..e forse riusciamo a capire meglio la nostra fortuna. Parte seconda In pianura le cose sono diverse. Ci sono le Jeep, gli animali, si mangia decorosamente, non fa freddo. Usiamo il tempo per conoscerci di più e allora Mario diventa l artista del gruppo, Emanuela si guadagna i gradi di donna simpatica e tosta, Iacopo diventa Rambo, Giorgio il soprannome di grillo, Daniele e Cristian gran simpaticoni, Paolo il contestatore, Riccardo viene definito da Marcello il nuovo Clint Eastwood, ognuno è diverso, tutti una scoperta. Andiamo a caccia con una tribù, ammiriamo i ghepardi ed i leoni a banchettare insomma. esploriamo questa Africa e noi stessi, abbiamo tempo e non lo sprechiamo. Rischiamo di perdere l aereo ma dalla Savana spunta il miracolo sotto forma di 2 pulmini vuoti e lasciamo l autista del nostro pullman ufficiale con il manicotto dell acqua bucato tra le mani. A Sarzana una osteria vera: 3 bottiglie di vino ed un piatto di tagliatelle la vacanza è finita Cara Piera queste sono alcune, poche e sintetiche immagini anche perché lo scritto stava diventando troppo lungo e poi lo sai.alla prima occasione ti raccontiamo tutto a parole, facciamo il solito casino, un po di teatro e ci crogioliamo nel piacere dell amicizia. Livio Commissioni Tralasciando la Commissione Gite della quale abbiamo trattato diffusamente nell argomento Gite Sociali, le varie Commissioni hanno svolto un lavoro notevole, mantenendo le scelte programmatiche e le iniziative presenti nel calendario di Attività Tracciare un bilancio è arduo per il fatto che al segretario, scrivano di questo QUI CAI, a parte le relazioni del Gruppo Cicloescursionismo e del Gruppo Speleologico, manca praticamente un resoconto dell attività svolta. Andando a naso, ritengo che l anno trascorso sia da ritenersi positivo e che le varie Commissioni abbiano svolto bene il loro lavoro. Commissione Giovanile. Salvo alcune gite andate a ramengo per le avverse condizioni meteorologiche, buona parte del programma approntato per la numerosa schiera degli aquilotti è andato a buon fine. Particolarmente soddisfatti quelli che dall 1 al 5 Luglio hanno effettuato il trekking da rifugio a rifugio sull Alta Via delle Dolomiti. I Corsi di Orientamento e di Meteorologia, hanno avuto una scarsa partecipazione, ma, nonostante questo, il programma proposto dai due Direttori, Roberto Brondi (Orientamento) e Massimo Pegazzano (Meteorologia), sia stato adempiuto. Il Gruppo di lavoro Terre Alte, anima culturale della Sezione, ha lavorato bene, organizzando il campo di scavi archeologici al Castello della Brina, gite escursionistiche sulla Via Francigena, collaborando con l Associazione Libera con escursioni e conferenze: Unico neo, la mancata gita a Trento e Bolzano (mostra micologica e Uomo di Similaun), non andata in porto a causa della scarsità di iscrizioni. Gruppo Micologico e naturalistico. Oltre agli incontri settimanali del Lunedì (spostati presso la sede Arci perché la nostra Sede è diventata 9

11 insufficiente a contenere chi partecipa a questi incontri), il gruppo ha organizzato diverse uscite micologiche. Di particolare rilevanza e grande partecipazione, la conferenza/uscita sugli Erbi e l organizzazione della 5^ Mostra Micologica svoltasi presso la Fortezza Firmafede. Nordic Walking. Nonostante le scarse adesioni, il Corso, consistente in tre lezioni in ambiente, precedute da una presentazione e seguite da un test finale, è stato effettuato regolarmente. Gruppo SFE. Il gruppo di Sci di Fondo Escursionismo, oltre a diverse uscite domenicali in Appennino ha organizzato un Corso di Sci di Fondo consistente in lezioni teoriche tenute in Sede seguite da uscite pratiche effettuate in Valle Stura. La Settimana di Sci Nordico effettuata a Dobbiaco in Val Pusteria ha concluso il programma predisposto dal Gruppo SFE. I due rimanenti Gruppi, speleologico e ciclo escursionistico, hanno mandato una relazione del lavoro svolto, che pubblico con piacere: Gruppo GSCS (Gruppo Speleologico CAI Sarzana). Il 2012 ha decretato il successone delle gite speleologiche ed il flop del corso: insomma ci sono state un sacco di persone che hanno voluto provare e che, a detta loro, sono rimaste entusiaste, ma che non hanno avuto la voglia o il tempo di rinnovare l'esperienza ed approfondire le tecniche. A Marzo siamo entrati nella pancia del Corchia dalla galleria turistica e poi ci siamo diretti verso il ramo del fiume. A Settembre invece siamo entrati dall'ingresso più antico, buca d'eolo, e abbiamo percorso il canyon per quasi tutta la sua lunghezza. Questa seconda gita è stata un po' più impegnativa della prima perché tutto il percorso era in ambiente, non servito da passerelle come a Marzo. Gli spelo del gruppo hanno stretto amicizia con altri speleo di gruppi italiani o hanno risaldato vecchie amicizie e con questa scusa sono andati in giro per grotte in Apuane e in giro per l'italia. In Apuane il più frequentato è il solito Corchia che non smette mai di emozionare. Questa montagna vuota regala percorsi per tutti e tutte le volte che ci si mette piede si rischia di incappare in posti mai visti: la galleria dei lucchesi, posto delicato e affascinante; le gallerie dopo il campo base a -500 in Figherà, chissà dove finiranno; il ramo di Lilliput in Farolfi, poco frequentato e sicuramente vicino all'esterno perché tutte le volte che ci sono andata, anche a distanza di anni, ho sempre trovato resti di piccoli roditori. Qualcuno è poi andato all'abisso Piero Alberti che, dopo un saltino di una quindicina di metri, forse meno, ti accoglie con un pozzo profondo 125 m, tanto largo che non riesci ad illuminare le pareti! Che emozione scenderlo e che fatica risalirlo! Qualcuno è andato in Carcaraia, in Arnetola ed anche in Lombardia. Un ristrettissimo gruppo di arditi ha ampliato, seppur di poco, la parte conosciuta dell'abisso Tripitaka ad Arni dove rimane da terminare il rilievo e da portare via il materiale che è stato utilizzato per l'esplorazione. Purtroppo la grotta è poco invitante se fuori piove e quest'autunno, da un certo momento in poi, l'acqua è stata molto abbondante. Abbiamo anche aggiunto un'unità al numero di aiuto istruttori del gruppo partecipando allo stage di qualificazione della SSI (Società Speleologica Italiana) a Valleinfredda (Roma). Con un piccolo gruppo di scout abbiamo impegnato un week-end provando gli attrezzi il Sabato e andando in grotta la Domenica. Con i ragazzi dell'alpinismo giovanile del CAI abbiamo fatto una gita domenicale e per il prossimo anno vorremmo fare con loro un'esperienza più impegnativa: due fine settimana a Giugno con palestra il Sabato e grotta la Domenica. Licia Gruppo Cicloescursionismo. Anche quest anno siamo giunti all ultima delle gite programmate dalla sezione Mountain Bike, effettuata domenica 16 settembre 2012 sul Monte Bosta, in Lunigiana, ed è arrivato anche il momento dei bilanci. Il programma, svolto in collaborazione con il gruppo Mtb del Cai di 10

12 Massa, ha visto il regolare svolgimento di tutte le escursioni, con una buona affluenza dei soci delle due sezioni e di alcuni ospiti che hanno espresso l intenzione di iscriversi al nostro sodalizio (complici l atmosfera di amicizia e solidarietà che, in questi anni, si è consolidata tra i soci delle due sezioni). E tempo di pensare alla nuova programmazione per il 2013 mantenendo alta l attenzione per le iniziative che saranno organizzate in occasione delle celebrazioni per il centocinquantenario del Cai. Saremo infatti interessati, come sezione ospitante, e punto di riferimento, per il nord Italia, dal Raduno Nazionale di Ciclescursionismo che si svolgerà in occasione del 150 anniversario della fondazione del Club Alpino Italiano. Mi sembra doveroso ringraziare tutti gli organizzatori, i collaboratori e i partecipanti alle iniziative ciclistiche, augurando a tutti un buon proseguimento nel 2013 in sella e, soprattutto, in montagna. P.S. Vorrei segnalare, tra gli avvenimenti dell anno in corso: - l inziativa La montagna in piazza svolta a Massa, a cura del Cai locale, nel mese di Luglio, che ha visto una grande affluenza di persone, più o meno interessate, ma sicuramente incuriosite, dalle numerose attività che il Cai, nel suo ambito organizza e promuove (ne auspichiamo una edizione sarzanese in un prossimo futuro; - il cicloviaggio del socio Sergio Loiacono e consorte, Elisa Igneri, che hanno percorso quasi 2200 km, da La Spezia a Santiago de Compostela, nel mese di Luglio/Agosto 2012, pedalando attraverso Liguria, Francia e Spagna per festeggiare il loro matrimonio celebrato l 8 luglio 2012 nel Comune di Vicopisano (PI); - la realizzazione del quaderno del Cai di Cicloescursionismo, contenente le linee guida, i regolamenti, le istruzioni per l uso del mezzo e quant altro possa interessare a chi si avvicina alla disciplina della bici in fuoristrada, secondo lo spirito del Club Alpino Italiano, avendo cura di rispettare la montagna e chi la frequenta. Sergio Variazioni, conferme, prenotazioni Conferme: Alla ricerca degli antichi sapori Avvisiamo che per l escursione ad anello di Lunedì 1 Aprile (Pasquetta) nella zona Rocchetta-Monte Branzi, nel Promontorio del Caprione, con sosta pranzo presso l Agriturismo La Rosa Canina, a causa di evidenti ragioni organizzative le iscrizioni sono già aperte. Escursione TAM del 6 Aprile Dal Santuario della Madonna di Soviore a Pignone Ritrovo: al Santuario per chi arriva in auto Alla stazione FF.SS. di Monterosso per chi utilizza il treno, dove troverà personale qualificato, fino alle ore 10,20, per il trasferimento al Santuario della Madonna di Soviore. Dal Santuario, alle ore 10,30, si partirà a piedi per seguire il percorso stabilito per Pignone. Terminata l escursione, idonei pulmini, riporteranno i gitanti al Santuario della Madonna Soviore e/o Monterosso. Val Camonica del 4/5 Maggio Nel confermare le date ed il programma (salita al Monte Isola, giro in battello del lago d Iseo e visita alle incisioni rupestri della Val Camonica), si avvisa che Sabato 2 Marzo si sono aperte le iscrizioni e che si chiuderanno all esaurimento dei posti a disposizione Soggiorno estivo dal 7 al 21 Luglio Da voci di corridoio sembra che il Soggiorno Estivo venga svolto nella zona dolomitica di Moena. I periodi concordati con i gestori dell albergo, saranno di una o due settimane. Resta confermata anche la data di inizio prenotazioni: Sabato 11 Maggio. Trekking dei Pirenei Contrariamente a quanto scritto sul Programma di Attività 2013, la data di effettuazione del Trekking, a causa dell indisponibilità di un rifugio, è slittata di un giorno: invece che dal 21 al 28, il trekking si svolgerà da Lunedì 22 a Lunedì 29 11

13 Vie Ferrate del mese di Agosto Dolomiti di Brenta: 9 Agosto: Sarzana-Madonna di Campiglio- Rif. Brentei. 10 Agosto: Rif. Brentei Sentiero Orsi Rif. Tuckett, 11 Agosto: Rif. Tuckett Sentiero SOSAT Bocchette Centrali Rifugio Alimonta 12 Agosto: Rifugio Alimonta Bocchette Alte Madonna di Campiglio Sarzana Vie ferrate della Val di Susa 24 Agosto: Sarzana S. Ambrogio Tor. via Ferrata C. Giorda alla Sacra di San Michele. 25 Agosto: via Ferrata dell Orrido di Chianocco - Sarzana Le iscrizioni alle due iniziative, sono aperte fin da ora e si chiuderanno al raggiungimenti di un numero massimo di 20 partecipanti Materiale obbligatorio: Imbrago casco kit da ferrata Sollecitate da segretario che era impaziente di chiudere il tesseramento 2012, alcune mamme hanno dato il loro determinante contributo all aumento del numero di soci della sezione, dando alla luce, nel corso dell anno i seguenti pargoletti: Emma Del Forno, nata il 12/04/2012, figlia di Ivana Delbono e Massimo Del Forno Anna Marianetti, nata il 23/04/2012, figlia di Elisa Sarcinelli e Massimiliano Marianetti Inoltre, anche se esula dai nati del 2012, devo doverosamente segnalare la nascita dell ultimo caganido del CAI: Francesco Perotti, nato il 7 Febbraio 2013, figlio di Graziella Passalacqua e Domenico Perotti. Ai genitori di Emma, Anna e Francesco, vanno gli auguri del Consiglio Direttivo ed anche la nostra gratitudine perché, grazie ai due nuovi nati, l età media dei soci della nostra sezione si è abbassata ulteriormente. Rinnovo tesseramento Rammentiamo che, a norma di statuto, il tesseramento si chiude il 31 Ottobre di ogni anno. Tuttavia, con il 31 Marzo si interrompono i benefici di cui ogni socio usufruisce (soccorso alpino, assicurazione, sconti nei rifugi, pubblicazioni, ecc.). Di conseguenza, è interesse del socio rinnovare entro il 31 Marzo per avere continuità nei privilegi previsti per l appartenenza al sodalizio. Rammentiamo le quote per il 2013: Soci ordinari 41,00 Soci famigliari 22,00 Soci giovani (nati dal 1996) 16,00 Newsletter Rammentiamo l importanza di essere iscritti alla newsletter della sezione per essere sempre al corrente delle iniziative o delle eventuali variazioni del calendario sociale. Per chi non fosse ancora iscritto, il cammino da seguire è il seguente: Andare sul nostro sito ( nella pagina di apertura scorrere la colonna di sinistra (attività) finché si arriva ad una finestrella con su scritto newsletter. Inserire l indirizzo nella finestrella, cliccare iscriviti e seguire le istruzioni di ritorno. QUI CAI Periodico del Club Alpino Italiano Sezione di Sarzana ANNO XV N. 38 Marzo 2013 Direttore responsabile: Manuel Cecchinelli Redazione: Cesare Codeluppi Nilo Giannini Licia Lotti 12

14 VENERDI 22 MARZO 2013 SEDE ARCI UISP In ottemperanza alle norme statutarie è convocata, presso la sede dell ARCI UISP (g.c.) sita in Via Landinelli a Sarzana per Venerdi 22 Marzo 2013 alle ore 20,30 in prima convocazione e alle ore 21,00 in seconda convocazione, L ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI con il seguente ordine del giorno: 1 - Nomina del Presidente e del Segretario dell Assemblea; 2 - Approvazione del verbale della precedente Assemblea; 3 - Relazione del Presidente della Sezione sull attività svolta nel 2012; 4 - Lettura ed approvazione del Bilancio Consuntivo dell anno 2012 e relazione dei Sindaci Revisori; 5 - Lettura ed approvazione del bilancio preventivo 2013; 6 - Nomina di due Delegati elettivi alla Sede Centrale; 7 - Varie ed eventuali; Il Presidente Giuliano Vanacore Si ricorda che l Assemblea Sociale è uno dei momenti, forse il più importante, in cui il socio può esprimere liberamente le sue opinioni che riguardano la vita, le abitudini, e il modo stesso di condurre la Sezione. Auspichiamo, pertanto, la fattiva e numerosa presenza del maggior numero di iscritti. Ubicazione del luogo dell Assemblea La sede dell ARCI UISP, scelta per lo svolgimento dell Assemblea Annuale dei Soci della Sezione, è una palazzina a un piano situata in via Landinelli a Sarzana e si trova a fianco del palazzetto dove è ubicato l Ufficio Postale. Sulla sede dell ARCI UISP c è la scritta Casa del Mutilato. Al termine dell Assemblea verrà effettuata una proiezione riguardante la spedizione organizzata dalla nostra Sezione del CAI, effettuata lo scorso anno nel mese di Settembre e culminata con la salita al Kilimangiaro, la vetta più alta dell Africa 13

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