Questionario ASL Città di Milano per la verifica della organizzazione aziendale della sicurezza - Novembre 2002

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1 Questionario ASL Città di Milano per la verifica della organizzazione aziendale della sicurezza - Novembre DATI GENERALI 1.1 AZIENDA, RAGIONE SOCIALE 1.2 INDIRIZZO 1.3 DATORE DI LAVORO 1.4 TRATTASI DI IMPRESA ARTIGIANA? 1.5 ATTIVITA SVOLTA 1.6 NUMERO TOTALE ADDETTI 1.7 COMPARTO secondo la classificazione nei seguenti 4 gruppi: Credito (aziende dove prevale di gran lunga, rispetto alle altre attività, il lavoro d ufficio, quali banche, assicurazioni, studi pubblicità,, ) Commercio (ingrosso e dettaglio, grande distribuzione) Servizi (poste e telecomunicazioni, trasporti, pulizie, vigilanza, sanità, turismo, alberghi, facchinaggio, ) Manifatturiere (attività di produzione in fabbriche ed officine anche artigianali, nei settori plastica, farmaceutica, metalmeccanica, elettronica, grafica, stampa, edilizia, ) 1.8 QUANTI e QUALI LAVORATORI SONO PRESENTI OLTRE AI DIPENDENTI A TEMPO INDETERMINATO? (apprendisti, formazione lavoro, stagisti, lavoro a tempo determinato, lavoro in affitto, co.co.co., cooperative interne )

2 2. IL SISTEMA PREVENZIONISTICO, ASSETTO E STRUTTURE 2.1 E STATO DESIGNATO IL RSPP? 2.2 E STATO FORMALMENTE ORGANIZZATO IL SPP? (se si, deve esserci un documento scritto o una descrizione all interno del DVR cfr. A4) 2.3 IL SSP E ESTERNO, INTERNO, MISTO? 2.4 POSIZIONE DEL RSPP (interno a livello di staff, interno dirigente, interno preposto, interno a tempo parziale, esterno, il datore di lavoro stesso) 2.5 QUANTI COMPONENTI FANNO PARTE DEL SPP? 2.6 SONO PRESENTI CONSULENTI ESTERNI? Che cosa fanno? 2.7 SONO STATI DESIGNATI I LAVORATORI ADDETTI ANTINCENDIO, EVACUAZIONE, PRONTOSOCCORSO? (devono esserci documenti ufficiali; verificare interpellando gli addetti cfr. A5) 2.8 ESISTE UN DOCUMENTO SCRITTO (ad es. nel DVR) SULL ASSETTO ORGANIZZATIVO DELLA FUNZIONE PREVENZIONE? (chi fa che cosa, quali sono i rapporti tra RSPP e datore di lavoro, dirigenti, preposti, tempi, mezzi e potere a disposizione del RSPP, ; verificare interpellando alcune persone che fanno parte dell organizzazione) 2.9 CHI GESTISCE TALE SISTEMA? (datore, consulente, RSPP, ) 2.10 SONO DEFINITE FORMALMENTE (SCRITTO) LE RESPONSABILITA DEI DIRIGENTI PER L APPLICAZIONE DELLE MISURE PREVENTIVE? 2.11 E PREVISTO FORMALMENTE UN SISTEMA AZIENDALE DI CONTROLLO PER LA VERIFICA DEL MODO CON CUI SONO ATTUATE LE MISURE PREVENTIVE? (è scritto nel DVR? Ci sono altri documenti?) 2.12 ESISTE UN SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE DEDICATO PER LA FUNZIONE PREVENZIONE? (che consenta di avere in tempi adeguati tutte le informazioni, registri, documenti obbligatori per legge, schede sicurezza, situazione sanitaria, ) (verificare se si riesce a reperire alcuni di questi documenti)

3 3. LA VALUTAZIONE DEI RISCHI 3.1 È STATA ESEGUITA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI? (Esiste autocertificazione? Esiste documento di valutazione dei rischi?) 3.2 IL DVR È ADEGUATO NELLA FORMA? (Ha un indice, pagine numerate, data a cui si riferisce la valutazione, firma del datore di lavoro, firma (o altro atto) da cui risulti che medico competente e RLS hanno visionato / avuto copia del documento, nomi di chi ha partecipato alla valutazione, a chi è stato distribuito il tutto con un metodo analogo a quello richiesto per la certificazione di qualità e le procedure) 3.3 IL DVR È ADEGUATO NEI CONTENUTI? Contiene cioè le seguenti parti fondamentali? A1. Dati generali identificativi dell'impresa; sede legale, elenco delle unità produttive che compongono l azienda (se sono più di una). Per ogni Unità produttiva: A2. Descrizione dell'attività e schema del ciclo produttivo, (anche tramite uno schema di flusso), numero di addetti, indicazione delle caratteristiche tecniche significative per la sicurezza (macchine, impianti, sostanze pericolose), presenza di ditte in appalto. A3. Organigramma aziendale della sicurezza, nomi delle figure aziendali della sicurezza, a partire dal datore di lavoro, e delle persone che hanno deleghe o incarichi per la sicurezza (chi fa che cosa) A4. Descrizione del sistema aziendale della sicurezza (descrizione della struttura del SPP, persone concretamente dedicate al SPP, attribuzioni, risorse - di tempo, strutture ecc. -; rapporti tra SPP, attori della sicurezza, consulenti e altre funzioni aziendali; modalità di comunicazione; ruoli e compiti dei dirigenti e dei preposti individuati nell organigramma; procedure; obiettivi da raggiungere, gestione degli appalti, ) A5. Descrizione della struttura dedicata all'emergenza e pronto soccorso. Il documento individua le persone concretamente dedicate all'emergenza, le attribuzioni, e le risorse (di tempo, strutture ecc.). E un aspetto limitato e specifico del punto precedente. A6. Descrizione del sistema di controllo messo in atto dall azienda, per verificare che le cose si svolgano come previsto, che le regole e le procedure stabilite all interno del sistema aziendale di sicurezza siano rispettate, che gli obiettivi siano raggiunti; tale sistema di controllo deve essere integrato con quello più generale dell azienda (ad es. per il controllo della qualità)

4 A7. Descrizione del sistema di organizzazione e gestione degli appalti (quali attività sono appaltate ed a quali aziende; procedure per la comunicazione tra i datori di lavoro sui rischi specifici; procedure per il coordinamento tra i datori di lavoro sulle misure di prevenzione; sistemi di verifica messi in atto per accertare che l impresa appaltatrice rispetti gli obblighi riguardanti sicurezza del lavoro e regolarità delle assunzioni, ) A8. Modalità di coinvolgimento degli attori della sicurezza (come ha partecipato alla valutazione il medico competente? Come sono stati consultati i RLS?) A9. Descrizione dei metodi seguiti per identificare i rischi (check list, sopralluoghi, valutazione di consulenti esterni, rilevazioni strumentali, questionari, riunioni gruppi omogenei di lavoratori, coinvolgimento degli attori, ) Si ritiene essenziale che il metodo seguito per identificare i rischi consenta di analizzare le attività realmente svolte dai lavoratori (analisi delle mansioni). A10. Descrizione dei criteri seguiti per valutare (quantificare) i rischi (lista dei potenziali pericoli usata come riferimento, norme legali, norme tecniche, codici di buona pratica, Valori limiti ammissibili, giudizio soggettivo ) A11. Valutazione (quantificazione) dei rischi rilevati; (si ricorda che esplicitamente essere valutato il rischio da incendio con la metodologia prevista dal D.M , il rischio da lavoro notturno, rischio chimico, rischio per la donna in gravidanza, ) identificazione delle aree (reparti, lavorazioni, ) oggetto dell analisi (possibile sanzione) identificazione delle persone (o gruppi omogenei o mansioni) esposte ai rischi. Descrizione della mansione (con indicazione di tutte le azioni, luoghi, macchine, sostanze, procedure, ) significativa dal punto di vista del rischio Individuazione del rischio e giudizio sulla sua rilevanza, tramite confronto con i criteri adottati A12. Descrizione delle misure di sicurezza (tecniche, organizzative, procedurali), già messe in atto ad esempio: Misure di sicurezza sulle macchine Programmi di monitoraggio ambientale Misure per il microclima (ventilazione, condizionamento, aspirazione localizzata) Impianti elettrici Programmi di manutenzione periodica Impianti antincendio, Uscite di sicurezza DPI in dotazione, I metodi di controllo adottati per controllare che le misure già messe in atto vengono realmente rispettate e mantenute nel tempo, procedure per la comunicazione (chi segnala a chi) procedure (per ordinaria manutenzione, per gli acquisti di macchine e sostanze, per operazioni di emergenza, per gli appalti). I registri di controllo antincendio

5 A13. Programma degli interventi di miglioramento (tecnici, organizzativi, ) con descrizione degli obiettivi, delle attività da svolgere e delle date previste per l attuazione. Tra questi: Programmi di informazione e formazione Resoconto sulle attività svolte d informazione e formazione già svolte e verifiche fatte Programmi in atto (indicando se possibile i temi, i lavoratori destinatari, le ore previste, i mezzi didattici, i sistemi per verificare l apprendimento) A14. Documenti fondamentali allegati alla valutazione dei rischi, o che devono comunque essere citati all interno della valutazione e rapidamente disponibili: Atti di nomina delle figure aziendali della sicurezza, deleghe riguardanti la sicurezza, Verbali delle riunioni periodiche (almeno una per anno) a cui partecipano il datore di lavoro (o una persona formalmente delegata), il RSPP, il RLS e il medico competente; eventuali aggiornamenti dei programmi di prevenzione (possibile sanzione). Programmi di informazione e formazione con indicazione dei temi da trattare, i lavoratori destinatari, le ore previste, i mezzi didattici, i sistemi per verificare l apprendimento; resoconti periodici sull andamento della formazione. Piano di emergenza con la documentazione relativa (planimetrie, nomine dei responsabili dell emergenza e dei lavoratori addetti alle squadre di emergenza, attestati di formazione, verbali relativi alle prove di evacuazione, ). Protocollo sanitario firmato dal medico competente. Relazione sanitaria annuale sui dati biostatistici redatta dal medico competente Documentazione approfondita riguardante rischi specifici. Ad esempio rilevazioni strumentali del rumore, del microclima e dei contaminanti; schede di sicurezza delle sostanze impiegate, risultati di ricerche delle soluzioni tecnologiche più sicure. Documentazione obbligatoria per legge (Registro Infortuni, Certificato Prevenzione Incendi, libretti apparecchi ed impianti sottoposti a controlli periodici, attestati di conformità, censimento amianto, Elenco delle ditte in appalto, con documentazione sugli accorgimenti adottati per evitare rischi reciproci (garanzie fornite dall azienda, modalità di coordinamento tra i datori di lavoro, sopralluoghi, indicazione dei responsabili di cantiere, ) (cfr. A7). 3.4 LA VALUTAZIONE HA RIGUARDATO TUTTA L AZIENDA? (cfr A11) 3.5 LA VALUTAZIONE È STATA COERENTE CON LA SITUAZIONE REALE? Il DVR non è stato aggiornato in occasione di importanti cambiamenti? 3.6 GLI INTERVENTI DI BONIFICA SCELTI RISPECCHIANO I CRITERI GENERALI DI CUI ALL ART.3? 3.7 LE PRIORITA INDICATE SONO CONGRUE RISPETTO AI RISCHI INDICATI NEL DVR? 3.8 I TEMPI INDICATI PER GLI INTERVENTI DI BONIFICA SONO CONGRUI?

6 3.9 IL PROGRAMMA ATTUATIVO DEGLI INTERVENTI PREVENTIVI E PROTETTIVI È INTEGRATO CON IL PIÙ AMPIO CONTESTO DELLA PROGRAMMAZIONE AZIENDALE DELL ATTIVITÀ PRODUTTIVA (investimenti, ristrutturazioni, innovazioni tecnologiche, modifiche del lay out e della organizzazione, ) 3.10 È PREVISTO FORMALMENTE UN CENTRO DI RESPONSABILITÀ PER L ATTUAZIONE DEL SUDDETTO PROGRAMMA? Chi ne è responsabile?

7 4 L INFORMAZIONE 4.1 E STATA DATA A TUTTI I LAVORATORI L INFORMAZIONE GENERALE SUI RISCHI DELL IMPRESA, SULLE MISURE DI PREVENZIONE ADOTTATE, SULL ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA IN IMPRESA? (si può domandare a qualche lavoratore scelto casualmente chi è il RSPP, chi sono gli addetti da chiamare in caso di emergenza e pronto soccorso,.) 4.2 E STATA DATA A TUTTI I LAVORATORI L INFORMAZIONE SPECIFICA SUI RISCHI A CUI ESSI SONO ESPOSTI E SULLE MISURE DI PREVENZIONE ADOTTATE? (si può domandare a qualche lavoratore cosa sa dei rischi della sua mansione, degli effetti sulla salute, cosa fanno in caso di incendio, conosce il motivo per il quale viene sottoposto a determinati accertamenti sanitari, ) 4.3 ESISTE UN PROGRAMMA SCRITTO DELLE ATTIVITA DI INFORMAZIONE? 4.4 QUALE INFORMAZIONE VIENE DATA AI NUOVI ASSUNTI Come? Esiste un programma?

8 LA FORMAZIONE 5.1 GLI ADDETTI AI COMPITI SPECIALI (EMERGENZA ANTINCENDIO, PRONTO SOCCORSO) HANNO RICEVUTO LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA? 5.2 I RLS HANNO RICEVUTO LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA? 5.3 RSPP e ADDETTI SPP CHE CORSI (o altre attività) HANNO FATTO? 5.4 I LAVORATORI HANNO LA FORMAZIONE SUFFICIENTE? che corsi (o altre attività) sono stati fatti per i lavoratori? I lavoratori conoscono le PROCEDURE che li riguardano? (verificare qualche caso) 5.5 VI SONO CASI IN CUI LA FORMAZIONE è AFFIDATA AD ALTRI LAVORATORI? (che incarico hanno avuto? Chi segue i contratti formazione lavoro? Chi gli interinali?) QUALI VERIFICHE VENGONO FATTE SULL APPRENDIMENTO? (esiste documentazione?) 5.7 ESISTE UN PROGRAMMA SCRITTO DELLE ATTIVITA DI FORMAZIONE? (è adeguato?)

9 6. LA PARTECIPAZIONE E CONSULTAZIONE 6.1 ESISTONO I RLS? Se no, analizziamo il motivo ponendo, ad esempio, queste domande a qualche lavoratore o all azienda: - Il datore di lavoro ha informato CIASCUN lavoratore sulla 626? E sui loro diritti? E sul ruolo del RLS? - Il datore di lavoro ha invitato i lavoratori a eleggere il RLS? Come? E documentato? 6.2 I RLS SONO RAPPRESENTATIVI DEI LAVORATORI? Se i RLS esistono, verificare la loro rappresentatività, ad esempio, ponendo queste domande: quale qualifica ricoprono all interno dell azienda (è socio, caporeparto, ) come sono stati eletti? (Esiste un verbale di elezione? Quanti candidati esistevano? Voto segreto o alzata di mano? ) prima della elezione, il datore di lavoro ha informato i lavoratori sulla 626? E sui loro diritti? E sul ruolo del RLS? i RLS si sono attivati per avere qualche forma di scambio/comunicazione organizzata con i lavoratori? (comunicazioni periodiche, questionari individuali, giornalino periodico, assemblee, riunioni di gruppo, ) il RLS è conosciuto dai lavoratori? (verificare interpellando alcuni lavoratori) 6.3 I RLS HANNO I MEZZI NECESSARI PER SVOLGERE LA LORO ATTIVITÀ? Verificare se: - Hanno copia del documento di valutazione dei rischi? L hanno richiesta? - Hanno accesso alla documentazione relativa alla sicurezza? (es. Registro Infortuni, schede tossicologiche, CPI, planimetrie,...) - Hanno la possibilità di visitare tutte le sedi di lavoro? quante ore disponibili hanno e per quante sedi? Le ore a disposizione sono sufficienti? - Hanno a disposizione un valido mezzo di comunicazione con tutti i lavoratori (una bacheca, assemblee, lettere in busta paga, ) - Possono intervenire nei corsi di informazione e formazione? 6.4 I RLS RICEVONO LE INFORMAZIONI E LA FORMAZIONE NECESSARIE PER POTER SVOLGERE IL PROPRIO COMPITO? Verificare se i RLS hanno copia o buona conoscenza: - del programma degli interventi di prevenzione - del programma delle attività di informazione - dei programmi di ristrutturazione aziendale, dei programma per l acquisto attrezzature, - del ciclo produttivo di tutta l azienda - delle leggi anche recenti - l azienda spiega adeguatamente ai RLS la complessa documentazione sulla sicurezza (DVR, rilevazioni strumentali, )? I RLS giudicano comprensibile il DVR? - del programma sanitario e della motivazione degli accertamenti sanitari effettuati - l azienda trasmette ai RLS copia dei Verbali della ASL?

10 6.5 I RLS SONO CONSIDERATI DALL AZIENDA COME INTERLOCUTORI VALIDI? - È documentata la consultazione degli RLS? - quando fanno segnalazioni all azienda sui rischi esistenti, ricevono risposta? - la riunione periodica è stata adeguatamente preparata/ è stata operativa? (e cioè: - Era stato stabilito un ordine del giorno? - Il tempo è stato sufficiente? - Si è verificato se era stato attuato quanto stabilito nel verbale precedente? - Si è fatto il punto sul programma degli interventi di prevenzione? - Nel verbale sono riportati gli interventi del RLS? - era presente il datore di lavoro o un suo delegato espressamente indicato?

11 7. LE PROCEDURE DI SICUREZZA 7.1 CI SONO SITUAZIONI IN CUI LA MANCANZA DI ISTRUZIONI DETTAGLIATE E PRECISE POTREBBE DETERMINARE CONDIZIONI DI RISCHIO? (utilizzo di impianti od attrezzature che comportano rischi, manutenzione ordinaria e/o straordinaria, analisi incidenti ed infortuni, modalità di gestione e controllo degli appalti,, modalità di gestione degli approvvigionamenti macchine, materiali -, modalità di gestione degli automezzi, ) 7.2 SE SI, ESISTONO PROCEDURE SCRITTE? CONTENGONO ALMENO QUESTI DATI BASILARI? AZIENDA Stabilimento / reparto, : PROCEDURA N (TITOLO) OGGETTO: :.:..: (Descrizione delle cose da fare; può contenere descrizione dei luoghi, impianti, sostanze, tempi, formazione, uso DPI, ; può riguardare funzione - attività - processo da seguire; ) DESTINATARI: (chi ha il compito di farla rispettare? Ciò deve essere chiaro nel sistema aziendale di controllo) EMESSA DA: (deve essere coerente con quanto stabilito nel sistema aziendale di sicurezza) APPROVATA DA: (deve essere coerente con quanto stabilito nel sistema aziendale di sicurezza) DATA EMISSIONE: DATA ULTIMA REVISIONE: N. PAGINE 7.3 LE PROCEDURE SONO ELENCATE O CITATE NEL SISTEMA AZIENDALE DELLA SICUREZZA (come descritto nel DVR)? 7.4 I DESTINATARI SONO A CONOSCENZA DELLE PROCEDURE? (verificare nel corso del sopralluogo) 7.5 SONO INTEGRATE PROCEDURE DI SICUREZZA E DI LAVORO? SE ESISTE CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ, LE PROCEDURE SONO COERENTI? QUALCUNO SE NE OCCUPA?

12 8. LA GESTIONE DEGLI APPALTI (Da compilare se esistono appalti in atto o in programma al momento della compilazione della scheda. Sono esclusi gli appalti di opere edilizie). 8.1 ESISTONO LAVORI IN APPALTO O IN CANTRATTO D OPERA? (Se no, passare alla scheda successiva No Si In programma 8.2/8.5 SE SI, QUALI pulizie facchinaggio manutenzione altri 8.6 SE ESISTONO LAVORI IN APPALTO O CONTRATTO D OPERA, E DOCUMENTATA LA VERIFICA DELL IDONEITA PROFESSIONALE DELLLE DITTE APPALTATRICI? No Si, per tutte le ditte Si, ma solo per alcune 8.7 SE SI In modo adeguato In modo non adeguato 8.8 SONO STATE FORNITE AL DATORE DI LAVORO DELLE DITTE APPALTATRICI LE INFORMAZIONI SUI RISCHI SPECIFICI E LE MISURE PREVENTIVE? No Si, per tutte le ditte Si, ma solo in parte 8.9 Se SI In modo adeguato In modo non adeguato 8.10 E STATO FORMALIZZATO IL MODO CON CUI GESTIRE IN COLLABORAZIONE E COORDINAMENTO I LAVORI IN COMUNE? No In programma Si, per tutti i casi Si, solo per alcuni casi 8.11 NEL CASO SI SVOLGANO INTERVENTI IN CONTEMPORANEA DI PIU DITTE APPALTATRICI, IL DATORE DI LAVORO COMMITTENTE (O I SUOI DIRIGENTI E PREPOSTI) GARANTISCE, IN MODO UFFICIALE, FORMALE E REGOLAMENTATO, IL COORDINAMENTO DELLE MISURE PREVENTIVE? No Si, per tutti i casi In programma Si, solo per alcuni casi

13 9. LA SORVEGLIANZA SANITARIA 9.1 SI EFFETTUA LA SORVEGLIANZA SANITARIA IN AZIENDA? Si No No, ma sarebbe obbligatoria 9.2 È STATO NOMINATO IL MEDICO COMPETENTE? Si Νο Νο, ma sarebbe obbligatoria 9.3 COME E STIMATO L IMPEGNO ORARIO MEDIO/LAVORATORE PER ANNO CHE IL M. C. HA FINO AD ORA AVUTO? (Acquisire il contratto) 9.4 IL RAPPORTO CONTRATTUALE DEL M. C. SI SVOLGE CON: - Il datore di lavoro (rapporto di dipendenza) - Il datore di lavoro (rapporto libero professionale) - Un centro medico privato (rapporto libero professionale) - Altro (specificare): 9.5 E DOCUMENTATA LA CONSULTAZIONE DEL M.C. NELLA STESURA DEL DVR? 9.6 Il M.C. VIENE REGOLARMENTE INFORMATO SULLE SOSTANZE UTILIZZATE IN AZIENDA? (Ha a disposizione le schede tossicologiche di tutti i prodotti usati? Esiste una apposita procedura?) 9.7 ESISTE UN PROGRAMMA DI SORVEGLIANZA SANITARIA PER I LAVORATORI A RISCHIO? E CONGRUO RISPETTO AL DVR? (dove vengano specificati i rischi, il numero degli esposti per gruppi omogenei, accertamenti previsti, periodicità) 9.8 IL M. C. EFFETTUA PERIODICAMENTE SOPRALLUOGHI CON IL RSPP? NE ESISTE DOCUMENTAZIONE SCRITTA? 9.9 VENGONO ESEGUITI REGOLARMENTE GLI ACCERTAMENTI SANITARI? - PREVENTIVI - PERIODICI - SU RICHIESTA DEI LAVORATORI VENGONO ESEGUITI ACCERTAMENTI PREASSUNTIVI? 9.10 IL M. C. HA COLLABORATO ALLA PREDISPOSIZIONE DELLE PROCEDURE PER IL PRONTO SOCCORSO E ALLA FORMAZIONE DEGLI ADDETTI? 9.11 Il M. C. PARTECIPA ALLA INFORMAZIONE AI LAVORATORI SUI RISCHI? 9.12 ESISTE LA CARTELLA SANITARIA PER OGNI LAVORATORE?

14 9.13 I LAVORATORI CONOSCONO IL M.C.? SANNO CHE POSSONO RIVOLGERSI A LUI SE HANNO PROBLEMI/DISTURBI INERENTI IL LAVORO? (Verificare interpellando alcuni lavoratori) 9.14 IL MEDICO COMPETENTE REDIGE UNA RELAZIONE SANITARIA ANNUALE SUI DATI BIOSTATISTICI? (cfr. A14) (La relazione deve essere scritta o messa a verbale nel corso della riunione periodica annuale) GLI RLS CONOSCONO IL PROGRAMMA DI SORVEGLIANZA SANITARIA E GLI ACCERTAMENTI SANITARI SPECIFICI ESEGUITI? VENGONO COMUNICATI LORO NELLA RELAZIONE ANNUALE, I RISULTATI COLLETTIVI? 9.16 AL MOMENTO DELLA CESSAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO VIENE CONSEGNATA AL LAVORATORE COPIA DELLA SUA CARTELLA?

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