ATTIVITÀ D INDAGINE SUI RIFIUTI TRANSFRONTALIERI
|
|
- Amerigo Ceccarelli
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 1.PROLOGO Signore e Signori buongiorno. Un particolare, cordiale saluto agli illustri componenti del tavolo di Presidenza, che ringrazio per il graditissimo invito a partecipare a questo convegno che ho accolto con grande piacere. Sono il Ten.Col. Michele SARNO Comandante del Gruppo CC per la Tutela dell Ambiente di Treviso. Ho avuto il compito di illustrare a codesto qualificato uditorio i compiti svolti dai CC per la Tutela dell Ambiente nell ambito delle indagini condotte nel settore dei trasporti transfrontalieri dei rifiuti. ATTIVITÀ D INDAGINE SUI RIFIUTI TRANSFRONTALIERI 2.Il mio intervento si snoderà sui seguenti argomenti: rivisiteremo, celermente,il Regolamento CEE 259/93; vedremo quali e quanti sono gli Organi e le fasi di controllo; esamineremo, poi: le modalità per l attuazione delle procedure di ripristino; le ipotesi di traffico illecito di rifiuti, per poi giungere alle conclusioni. 3.Prima di addentrarci compiutamente nell attività posta in essere dai Carabinieri per la Tutela dell Ambiente nell ambito dei controlli delle spedizioni internazionali di rifiuti, si ritiene necessario ricordare, brevemente, la procedura prevista dal Regolamento CEE n. 259/93 - entrato in vigore nel maggio dell anno
2 Tale Regolamento, che precedenti, quali: costituisce il risultato di normative a) la DIRETTIVA COMUNITARIA 84/631 sul controllo transfrontaliero dei rifiuti pericolosi all interno della Comunità Europea; b) la CONVENZIONE DI BASILEA sui movimenti transfrontalieri dei rifiuti pericolosi e del loro smaltimento. c) la CONVENZIONE DI LOME sul divieto di esportazione dei rifiuti pericolosi dai Paesi della Comunità Europea a quelli appartenenti all A.C.P. (Africa-Caraibi-Pacifico); d) la DECISIONE dell OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) sui movimenti transfrontalieri di rifiuti destinati al recupero, ha raggiunto lo scopo di uniformare la normativa sui trasporti transfrontalieri in tutti i Paesi dell Unione Europea. 4.Esso, infatti, disciplina sia il trasporto dei rifiuti destinati allo smaltimento, che quelli destinati al recupero. Questi ultimi, poi, sono suddivisi in base alle caratteristiche di pericolosità, in tre liste: verde, ambra e rossa. Corre sottolineare che i rifiuti appartenenti alla lista verde NON sono soggetti a quanto disposto dal Regolamento se vengono trasferiti da un Paese all altro all interno dell Unione Europea o tra Paesi a cui si applica la decisione dell OCSE, purché soddisfino quanto previsto dall art. 1 comma 3, del Regolamento CEE 259/93. Qualora, invece, debbano essere esportati verso Paesi terzi, l articolo 17 del Regolamento prevede che la Commissione Europea porti a conoscenza di tali Paesi l elenco dei rifiuti inseriti nella lista verde. I Paesi terzi debbono, invece, rispondere, formalmente, alla Commissione specificando se accettano o meno tali rifiuti ed eventualmente a quali condizioni. 2
3 PROCEDURA AMMINISTRATIVA 5. In maniera ancor più specifica, per il trasporto, all interno dell U.E., dei rifiuti destinati al recupero, appartenenti alle liste ambra e rossa e per quelli destinati allo smaltimento, il Regolamento prevede che il notificatore (che può identificarsi nel produttore, nel detentore o nell intermediario) deve inviare: 6. la notifica all Autorità competente di destinazione, trasmettendone copia alle Autorità competenti di spedizione e a quelle di transito e al destinatario. La notifica si effettua mediante un documento di accompagnamento (modulo 54/A) rilasciato dall Autorità competente di spedizione e deve obbligatoriamente includere: 1.. tutte le eventuali tappe intermedie della spedizione dal luogo di spedizione fino alla destinazione finale; 2. l origine, la composizione e l entità dei rifiuti destinati allo smaltimento; 3. l identità del produttore e, in caso di rifiuti di origini diverse, un inventario particolareggiato degli stessi; 4. la polizza d assicurazione relativa ai danni a terzi; 5. l identità del destinatario dei rifiuti, l ubicazione del centro di smaltimento, tipo e durata dell autorizzazione. (Il centro deve essere dotato di capacità tecniche adeguate per lo smaltimento dei rifiuti in questione, in condizioni tali da non arrecare pericoli né all uomo né all ambiente); 6. il contratto con il destinatario per lo smaltimento dei rifiuti, nel quale devono figurare gli oneri: - per il notificatore: di riprendersi i rifiuti qualora la spedizione non si sia conclusa come previsto o sia stata effettuata in violazione del presente regolamento; - per il destinatario: di fornire al notificatore, quanto prima e non oltre 180 giorni dalla ricezione dei rifiuti, un certificato che attesti che lo smaltimento dei rifiuti è stato effettuato secondo metodi ecologicamente corretti. 3
4 7. L Autorità competente di destinazione, entro 3 giorni lavorativi, invia a tutti gli Enti interessati (compreso il notificatore) l accusa di ricevimento. 8. Entro 30 giorni, se le Autorità competenti di spedizione e di transito non avranno sollevato obiezioni, l Autorità competente di destinazione invierà l autorizzazione scritta agli Enti interessati. La spedizione, va ricordato, può essere effettuata solo dopo che il notificatore, ricevuta l autorizzazione (scritta o tacita) rilasciata dall Autorità competente di destinazione: - presenta la polizza fidejussoria; - ritira i moduli di accompagnamento (modelli 54/B), sui quali inserisce la data della spedizione; - compila la parte restante del modulo di accompagnamento, inviandone una copia, 3 giorni lavorativi prima che sia effettuata la spedizione, alle Autorità di controllo (Province). 9. Prima dell effettuazione del trasporto, il notificatore deve prestare una garanzia finanziaria a favore dello Stato Italiano, a titolo di cauzione per: - il trasporto; - le spese di smaltimento o di recupero; - gli eventuali costi per la bonifica dei siti inquinati (connessi alle predette operazioni, sostenute, ai sensi del Regolamento stesso, dalle Autorità competenti di spedizione o di destinazione o dallo Stato); - tutte le spese relative alla reintroduzione dei rifiuti o all eventuale smaltimento alternativo. Oltre alle Autorità competenti di spedizione, destinazione e transito (appartenenti all Unione Europea) nei trasporti transfrontalieri di rifiuti sono coinvolti gli Uffici Doganali d uscita dalla Comunità Europea, che hanno il compito di informare l Autorità competente di spedizione non appena il rifiuto lascia il territorio comunitario. L Autorità competente di spedizione avviserà il Paese di destinazione dei rifiuti, se il destinatario: - non abbia trasmesso la presa in carico del rifiuto, entro il 42 giorno dalla data di partenza dello stesso; oppure: - non abbia inviato il certificato di avvenuto corretto smaltimento o recupero, dopo il 180 giorno. 4
5 10. VEDIAMO ORA QUALI SONO GLI ORGANI DI CONTROLLO 11.Per quanto riguarda il nostro Paese, sulla base dell attuale normativa, i controlli sulle attività transfrontaliere nel settore del traffico dei rifiut i, sono di competenza specifica dei seguenti organi: Dogane; Capitanerie di Porto, preposte a rilasciare l'autorizzazione all'imbarco ed il nulla - osta allo sbarco, nei porti nazionali, di rifiuti pericolosi e non pericolosi; Province, quali Autorità competenti, ai sensi dell'art. 20 del D.L.vo 22/97, a svolgere controlli su tutte le attività di gestione rifiuti, inclusi i trasporti transfrontalieri; Comando CC per la Tutela dell'ambiente, oltre che per le normali procedure di controllo, anche per la liberazione delle fideiussioni sui trasporti transfrontalieri, affiancando personale della Regione Amministrativa competente. 12. FASI DI CONTROLLO Come si articola, a questo punto, un attività di controllo nei confronti dei trasporti transfrontalieri dei rifiuti? IN DUE FASI e, in particolare, in quelle: a. ante conferimento; b. post conferimento. 5
6 13. Più precisamente, in quella da condurre prima del conferimento, gli organi di controllo operano: 1. la verifica: - della documentazione allegata al modulo di notifica da parte dell Autorità di spedizione; - della presentazione fideiussione a copertura dei trasporti che verranno effettuati da parte delle aziende esportatrici. 2. Il controllo effettivo sui rifiuti in partenza effettuati dalle Province, a seguito di comunicazione dell'esportatore. 14. In quella, invece, da condurre dopo il conferimento, si procede: 1. da parte dei militari del Comando CC Tutela dell'ambiente, congiuntamente a personale della Regione Amministrativa competente, al controllo dei formulari, dei registri e di tutta la documentazione, necessaria per lo svincolo della polizza fidejussoria. In tale contesto, il Comando CC per la Tutela dell Ambiente ritiene molto importante la Convenzione, nel settore dei trasporti transfrontalieri, in via di definizione con la Regione Lombardia (Regione, questa, fra le più interessate dal problema, data la sua elevatissima indicizzazione industriale), che si pone come obbiettivo fondamentale: - la creazione di una Banca Dati (su cui registrare i flussi dei rifiuti in uscita e/o entrata e l Albo dei trasportatori autorizzati); - l introduzione di un codice a barre identificativo del rifiuto, che possa coadiuvare gli Organi di controllo a seguire step by step, il cammino dei rifiuti ( cioè dal punto di partenza al punto d arrivo). Quando lo strumento in fieri diverrà operativo, l attività di controllo non solo sarà più agevole, ma sicuramente ancor più proficua! 6
7 15.Ma ora torniamo all attività di controllo ed in particolare su quella che in maniera, capillare, viene condotta sui moduli 54B (moduli di accompagnamento), sui quali viene verificato: - il quantitativo dei rifiuti esportati (che viene confrontato con quello inserito nella polizza di fideiussione) campi 17 e 24; - la dichiarazione dell avvenuto ricevimento dei rifiuti campo 24; - le operazioni di recupero e/o smaltimento campo 9; - la dichiarazione di avvenuto recupero e/o smaltimento dei rifiuti campo 25; - il destinatario (campo 2) e i trasportatori (campi 5, 6, 7, 10, 11 e 12). 16. SUL MODULO 54/A ( CHE E IL MODULO DI NOTIFICA), INVECE : - il destinatario campo 2; - la quantità totale dei rifiuti prevista dalla spedizione campo 4; - il periodo di tempo autorizzato campo 6; - le operazioni di recupero e/o smaltimento campo 9; - la dichiarazione del ricevimento della notifica da parte dell Autorità competente campo 24; - l autorizzazione al movimento concessa dall Autorità competente campo SULLE POLIZZE FIDEJUSSORIE, infine: - la quantità assicurata; - il periodo di validità della stessa. Importantissimo e fondamentale è, altresì, il controllo che i soli CC per la Tutela dell'ambiente conducono, presso i vari impianti, per verificare l esatta tipologia dei rifiuti, in relazione al contenuto degli allegati previsti dal Regolamento. 7
8 18.PROCEDURE DI RIPRISTINO 19. Se, qualora, però, per qualsivoglia ragione, la spedizione non dovesse avvenire secondo i dettami normativi, bisognerà verificare a chi attribuire le responsabilità dell evento e, conseguentemente, avviare una procedura di ripristino. In particolare, se: - del traffico illecito è responsabile il notificatore, l'autorità competente di spedizione controlla che i rifiuti in questione: siano ripresi dal notificatore o, se necessario, dalla stessa Autorità competente, all'interno dello Stato di spedizione, oppure, se ciò risulta impossibile, gli stessi vengano smaltiti o recuperati secondo metodi ecologicamente corretti; - se le responsabilità sono da addebitare, invece, al destinatario, l'autorità competente di destinazione provvede, affinché i rifiuti in questione siano smaltiti con metodi ecologicamente corretti: dal destinatario, o, se ciò risulta impossibile: dalla stessa Autorità competente. Quando la responsabilità del traffico illecito non può essere imputata né al notificatore né al destinatario, le Autorità competenti provvedono, cooperando, affinché i rifiuti in questione siano smaltiti o recuperati sempre secondo metodi ecologicamente corretti. 8
9 20. TRAFFICO ILLECITO DI RIFIUTI 21. Quando possiamo, allora, parlare di traffico illecito dei rifiuti? Il Regolamento (art. 26) prevede che si configura il traffico illecito di rifiuti quando: la spedizione: viene effettuata: senza che la notifica sia stata inviata a tutte le Autorità competenti interessate; senza il consenso delle Autorità competenti interessate; con il consenso delle Autorità competenti interessate, ottenuto, però, mediante false dichiarazioni o frode; oppure quando non viene concretamente specificata nel documento di accompagnamento; oppure comporti uno smaltimento o un recupero in violazione delle norme comunitarie o internazionali; o se, infine, viene effettuata contrariamente alle disposizioni degli artt. 14,16,19,21 dello stesso Regolamento (importazione o esportazione dalla Comunità di rifiuti destinati al recupero o allo smaltimento). 22. SANZIONI IN BASE ALLA NORMATIVA ITALIANA Recependo il disposto dell art. 26, comma 5, della Norma Comunitaria, lo Stato italiano ha adottato le misure legali per vietare e punire il traffico illecito, con l introduzione degli artt. 53 e 53 bis del Decreto Legislativo 5 febbraio 1997, nr.22 ( c.d. Decreto Ronchi ), modificato dalla legge 01 marzo 2002 nr.39. 9
10 L art 53 prevede, in particolare, le sanzioni per chiunque effettua spedizione di rifiuti: costituenti traffico illecito ai sensi dell art. 26 del Regolamento CEE 259/93; oppure: elencati nell allegato II ( lista verde) dello stesso Regolamento, in violazione all art. 1, comma 3, lettere a) b) c) e d) contemplato dallo stesso Ordinamento. 23.L art. 53-bis, invece, contempla la fattispecie delittuosa dell attività organizzata per il traffico illecito dei rifiuti. In questo caso particolare, si può, ad esempio, far rientrare il flusso, verso i Paesi del Terzo Mondo, dei beni durevoli (frigoriferi, lavatrici, televisori, computers, condizionatori d aria, ecc ), che non completamente recuperati vengono colà inviati, come prodotti destinati al mercato anziché come rifiuti. Tale strumento normativo risulta, altresì, fondamentale per gli organi di Polizia Giudiziaria, in quanto consente l utilizzo di ulteriori e più efficaci strumenti investigativi (ad esempio intercettazioni telefoniche e ambientali, ecc...) RISULTATI DELL ATTIVITA DI CONTROLLO NEL BIENNIO Nelle slides che seguono, sono stat i evidenziati i risultati conseguiti, dal personale dipendente, a seguito delle attività di controllo condotte nello specifico settore, nel biennio Dalla loro comparazione si può notare che il trend è da considerarsi positivo, grazie all attività di prevenzione svolta nell arco del tempo. 10
11 27. CONCLUSIONI Nel concludere si ritiene necessario sottolineare, però, che i positivi traguardi raggiunti, non costituiscono il punto di arrivo degli sforzi condotti sinergicamente da tutti i militari appartenenti al Comando CC Tutela dell Ambiente, ma soltanto il punto di partenza per affrontare, con maggiore professionalità, la sempre più crescente richiesta di salvaguardia del nostro incommensurabile patrimonio ambientale e territoriale. Grazie per la Vostra cortese attenzione Ten. Col. M. Sarno Comando Carabinieri Tutela Ambiente - Treviso 11
Regolamento CE 1013/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio relativo alle spedizioni di rifiuti.
Regolamento CE 1013/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio relativo alle spedizioni di rifiuti. Elenco documentazione da presentare al momento della notifica O Chiunque intenda effettuare una spedizione
DettagliOrdinanza sul traffico di rifiuti (OTRif)
Ordinanza sul traffico di rifiuti (OTRif) Modifica del Il Consiglio federale svizzero ordina: I L ordinanza del 22 giugno 2005 sul traffico di rifiuti è modificata come segue: Art. 2 cpv. 1, 2 lett. b
Dettaglivisto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione,
IL CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, (2) Per assicurare la corretta applicazione dell
DettagliFINI DELL APPLICAZIONE DELL ARTICOLO 11 DEL DECRETO LEGGE 31 AGOSTO 2013, N
NOTA ESPLICATIVA AI FINI DELL APPLICAZIONE DELL ARTICOLO 11 DEL DECRETO LEGGE 31 AGOSTO 2013, N. 101, SEMPLIFICAZIONE E RAZIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA DI CONTROLLO DELLA TRACCIABILITA DEI RIFIUTI SISTRI
DettagliCASO D USO: TRASPORTO TRANSFRONTALIERO
CASO D USO: TRASPORTO TRANSFRONTALIERO 21 aprile 2015 www.sistri.it DISCLAIMER Il presente documento intende fornire agli Utenti SISTRI informazioni di supporto per poter utilizzare agevolmente ed in maniera
DettagliArt. 1 Campo di applicazione
DOCUMENTO TECNICO CRITERI GENERALI PER LA PRESTAZIONE DELLE GARANZIE FINANZIARIE CONSEGUENTI AL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI ALL ESERCIZIO DELLE OPERAZIONI DI SMALTIMENTO E RECUPERO RIFIUTI - AI SENSI
DettagliRegolamento recante norme concernenti le modalità di prestazione della garanzia finanziaria per il trasporto transfrontaliero di rifiuti
Decreto Ministeriale n. 370/1998 (garanzia finanziaria per trasporto transfrontaliero rifiuti) Decreto 3 settembre 1998, n. 370 (Gazzetta ufficiale 26 ottobre 1998 n. 250) Regolamento recante norme concernenti
DettagliSEZIONE V TECNICHE DI COMUNICAZIONE A DISTANZA
SEZIONE V TECNICHE DI COMUNICAZIONE A DISTANZA 1. Premessa La presente sezione contiene disposizioni relative all impiego di tecniche di comunicazione a distanza da parte degli intermediari o di altri
DettagliPARTE SPECIALE - 3 - Illeciti ambientali
PARTE SPECIALE - 3 - Illeciti ambientali 51 1. Funzione della Parte Speciale - 3 - Per effetto del D.Lgs. n. 121/2011, dal 16 agosto 2011 è in vigore l'art.25 - undecies, D.Lgs. n. 231/2001, che prevede
DettagliArt. 1 Campo di applicazione
Documento Tecnico CRITERI GENERALI RIGUARDANTI LA PRESTAZIONE DELLE GARANZIE FINANZIARIE PREVISTE PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI ALL ESERCIZIO DELLE OPERAZIONI DI SMALTIMENTO E RECUPERO DEI RIFIUTI
DettagliREGOLAMENTO PER IL VOTO MAGGIORATO
Via Brera 21, 20121 Milano Capitale sociale i.v. Euro 306.612.100 Codice fiscale, Partita IVA ed iscrizione al Registro imprese di Milano n. 07918170015 Soggetta ad attività di direzione e coordinamento
DettagliCodice partner: Profilo di segnalazione: All attenzione del legale rappresentante
Rifer. a nota n. del Classificazione Oggetto Codice partner: Profilo di segnalazione: All attenzione del legale rappresentante La Banca d Italia, in attuazione del Decreto Legislativo 19 novembre 2008,
Dettagli- per la violazione dei commi 3, 5, primo periodo, e 13, la sanzione pecuniaria da centocinquanta (150) a duecentocinquanta (250) quote.
Sanzioni ex D. Lgs. 231/2001 e succ.modd. in relazione alla commissione di reati previsti dal Codice dell Ambiente (D. Lgs. 152/2006 e succ.modd.) (cfr. art. 2 co. 2,6,7,8 D. Lgs. 7 luglio 2011 n. 121)
DettagliPrincipali adempimenti amministrativi connessi alla gestione dei rifiuti speciali
MODULO 3 Gestione dei rifiuti speciali Principali adempimenti amministrativi connessi alla gestione dei rifiuti speciali Dott. Michele Santoro I principali adempimenti amministrativi connessi alla produzione
DettagliREGIONE SICILIANA ASSESSORATO TERRITORIO E AMBIENTE
D.A. n. 17/Gab REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO TERRITORIO E AMBIENTE L ASSESSORE VISTO lo statuto della Regione Sicilia; VISTA la L.R. n. 2 del 10.04.78 di istituzione dell Assessorato
DettagliMODULO QUOTA ATTIVITA ANNUALE 2015
MODULO QUOTA ATTIVITA ANNUALE 2015 DA INVIARE ALLA SEGRETERIA OPERATIVA: EMAIL:segreteria@golfclubchieri.it COGNOME NOME NATO/A IL VIA CAP CITTA PROVINCIA CELL. TEL. E- MAIL CODICE FISCALE Prego specificare
DettagliAMBIENTE E AGRICOLTURA
Comunicazione Energia Ambiente Il Tuo spazio dedicato all Ambiente Incontro formativo AMBIENTE E AGRICOLTURA Proposte per una corretta gestione San Ginesio - 12 febbraio 2005 La corretta gestione dei rifiuti
DettagliREGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.
DettagliCOMUNE DI VILLENEUVE
COMUNE DI VILLENEUVE REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA DISCARICA SITA IN LOC. CHAMPLONG DESSUS NEL COMUNE DI VILLENEUVE DI 2^ CATEGORIA DI TIPO A PER LO SMALTIMENTO DI RIFIUTI SPECIALI INERTI. Approvato
DettagliParere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.
Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito
DettagliLe regole del parlamento europeo per garantire qualità e sicurezza nel trattamento di cellule e tessuti umani (Direttiva 2004/23/CE) E stata recentemente recepita anche dall Italia, la direttiva europea
DettagliPosta Elettronica Certificata obbligo e opportunità per le Imprese e la PA
Posta Elettronica Certificata obbligo e opportunità per le Imprese e la PA Belluno 28 gennaio 2014 www.feinar.it PEC: Posta Elettronica Certificata Che cos'è e come funziona la PEC 3 PEC: Posta Elettronica
DettagliCIRCOLARE N. 23/D. Roma, 27 luglio 2007. Alle Direzioni Regionali dell Agenzia delle Dogane L O R O S E D I. e, p.c.
CIRCOLARE N. 23/D Roma, 27 luglio 2007 Protocollo: 2192/IV/2007 Rif: Alle Direzioni Regionali dell Agenzia delle Dogane L O R O S E D I Allegati: e, p.c. All Avvocatura Generale dello Stato Via dei Portoghesi,
DettagliEUROCORPORATION. All: modulo di contratto + elenco nostre autorizzazioni. Egregi Signori,
Spett. Viale Comune Tel Fax Prot n del 2006 Alla cortese attenzione del Responsabile Oggetto: Presentazione Aziendale per proponimento servizi di smaltimento rifiuti Egregi Signori, con la presente ci
DettagliACCESSO A CdR E STE GESTITI DA SEI TOSCANA
ACCESSO A CdR E STE GESTITI DA SEI TOSCANA INDICE 1 CENTRI DI RACCOLTA... 2 1.1 MODALITÀ PER L ACCESSO E IL CONFERIMENTO DI RIFIUTI AI CDR... 2 1.1.1 Utenze non domestiche... 2 1.1.2 Distributori/installatori/centri
DettagliAutorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche
Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Metodologia dell attività di vigilanza e controllo dell Autorità in relazione agli obblighi di pubblicazione
DettagliIl Presidente del Consiglio dei Ministri
Direttiva del 28 settembre 2009 Indirizzi interpretativi ed applicativi in materia di destinazione delle spese per l acquisto di spazi pubblicitari da parte delle Amministrazioni dello Stato ai sensi dell
DettagliPARLIAMO DI. ATTIVITA PRODUTTIVE E RIFIUTI SPECIALI
CITTÀ DI BARLETTA COMANDO POLIZIA MUNICIPALE PARLIAMO DI. ATTIVITA PRODUTTIVE E RIFIUTI SPECIALI Tutte le attività produttive, che nell esercizio del ciclo lavorativo producono rifiuti speciali, devono
DettagliPRODUTTORE, DETENTORE, RESPONSABILITA ESTESA DEL PRODUTTORE
PRODUTTORE, DETENTORE, RESPONSABILITA ESTESA DEL PRODUTTORE Roma, 23 marzo 2011 Hotel dei Congressi Sala dei Congressi Viale Shakespeare n. 29 DEFINIZIONI (Art. 183, lett. f) DLgs
DettagliApprovato dal Consiglio di Amministrazione del 25 settembre 2012
Robert Bosch S.p.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001, N. 231 PARTE SPECIALE I: REATI IN TEMA DI AMBIENTE Approvato dal Consiglio di Amministrazione del
DettagliSTRUTTURE METALLICHE IN ACCIAIO
STRUTTURE METALLICHE IN ACCIAIO La marcatura CE UNI EN 1090-1. Il primo passo è il conseguimento dell Attestato di Denuncia Attività da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e l iscrizione
DettagliFAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER IL SOCIALE
FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER IL SOCIALE 1. Domanda: Con quale modalità sarà possibile ottenere chiarimenti in merito alle procedure di attuazione e rendicontazione dei progetti cofinanziati?
Dettaglicarta intestata assicurazione/banca SCHEMA GARANZIA FIDEIUSSORIA (Fideiussione bancaria/polizza fideiussoria)
carta intestata assicurazione/banca SCHEMA GARANZIA FIDEIUSSORIA (Fideiussione bancaria/polizza fideiussoria) (indicare denominazione e indirizzo completo della filiale/agenzia emittente la garanzia) Riferimento
DettagliCorso RSPP Modulo C. Ing. Vincenzo Staltieri
TEST VERIFICA INTERMEDIO 1. Il Datore di Lavoro è: a. La persona che in azienda paga gli stipendi b. La persona che dispone di pieni poteri decisionali e di spesa c. Il capoufficio, il capofficinao colui
DettagliNetwork sviluppo sostenibile. Il ritorno del SISTRI Il conferimento dei rifiuti ai centri di raccolta. Paolo Pipere
Network sviluppo sostenibile Il ritorno del Il conferimento dei rifiuti ai centri di raccolta Paolo Pipere Responsabile Servizio Adempimenti Ambientali Camera di Commercio di Milano Segretario Sezione
DettagliManuale d uso del Sistema di e-procurement
Manuale d uso del Sistema di e-procurement Guida all utilizzo del servizio di generazione e trasmissione delle Fatture Elettroniche sul Portale Acquisti in Rete Data ultimo aggiornamento: 03/06/2014 Pagina
DettagliEdok Srl. FatturaPA Light. Servizio di fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione. Brochure del servizio
Edok Srl FatturaPA Light Servizio di fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione Brochure del servizio Fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione LA FATTURAPA La FatturaPA
DettagliREPUBBLICA ITALIANA Provincia di Pordenone. SETTORE ECOLOGIA Tutela del Suolo e Rifiuti
REPUBBLICA ITALIANA Provincia di Pordenone SETTORE ECOLOGIA Tutela del Suolo e Rifiuti Proposta nr. 72 del 05/06/2013 - Determinazione nr. 1414 del 07/06/2013 OGGETTO: Reg.to CE 1013/2006. Consenso alla
DettagliADESIONE AL SISTRI PROCEDURE E INFORMAZIONI UTILI. Paolo Guazzotti
ADESIONE AL SISTRI PROCEDURE E INFORMAZIONI UTILI Paolo Guazzotti 1 FASI DELL ADESIONE 1. Iscrizione (on-line, fax, telefonica, e-mail); 2. Versamento del contributo; 3. Consegna alla CCIAA/Sezione dell
DettagliComunicazione 02/2010
Carpi, 17/02/ Comunicazione 02/ Oggetto: Nuovo sistema di gestione rifiuti - SISTRI. Il Decreto del Ministero dell Ambiente del 17 dicembre 2009 ha introdotto una rivoluzione nelle modalità di gestione
DettagliIl glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC.
Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC. Avviso di mancata consegna L avviso, emesso dal sistema, per indicare l anomalia
DettagliOggetto: I nuovi servizi Conservazione Fiscale Online e FatturaPA Online
30 marzo 2015 Prot. U/INF/2015/866 email Oggetto: I nuovi servizi Conservazione Fiscale e FatturaPA I nuovi servizi sviluppati da Notartel, con il coordinamento del Settore Informatico del Consiglio Nazionale,
DettagliINDAGINI E BONIFICHE AMBIENTALI dalla progettazione all esecuzione: VIOLAZIONI E SANZIONI
INDAGINI E BONIFICHE AMBIENTALI dalla progettazione all esecuzione: VIOLAZIONI E SANZIONI Dott. Alessandro Lucchesini, Responsabile Tecnico CECAM srl, Firenze Direttiva europea 2004/35/CE sulla responsabilità
DettagliUniversità degli Studi di Modena e Reggio Emilia
SCHEDA REGISTRO DI CARICO/SCARICO E FORMULARIO DI IDENTIFICAZIONE DEI RIFIUTI TRASPORTATI Ogni singola Struttura, per poter smaltire correttamente i propri Rifiuti Speciali, si dovrà dotare degli strumenti
DettagliProblemi applicativi riscontrati nel computo delle garanzie fideiussorie di cui alla DGR n. 1635 del 7 dicembre 2011
Problemi applicativi riscontrati nel computo delle garanzie fideiussorie di cui alla DGR n. 1635 del 7 dicembre 2011 In vista della scadenza del 21 febbraio 2012 per la prestazione delle garanzie fideiussorie,
DettagliIstruzione Operativa Richiesta di Offerta on-line in busta chiusa digitale
Istruzione Operativa Richiesta di Offerta on-line in busta chiusa digitale ATAF avvierà la gara on-line secondo le modalità di seguito descritte, in particolare utilizzando lo strumento RDO on-line disponibile
DettagliAllegato -1 SPEDIZIONI TRANSFRONTALIERE DEI RIFIUTI
Allegato -1 SPEDIZIONI TRANSFRONTALIERE DEI RIFIUTI L Unione europea ha istituito un sistema di sorveglianza e controllo per organizzare e disciplinare le spedizioni di rifiuti secondo modalità che tengano
DettagliREPUBBLICA ITALIANA Provincia di Pordenone SETTORE ECOLOGIA TUTELA DEL SUOLO E RIFIUTI IL FUNZIONARIO INCARICATO
REPUBBLICA ITALIANA Provincia di Pordenone SETTORE ECOLOGIA TUTELA DEL SUOLO E RIFIUTI Proposta nr. 132 del 27/05/2015 - Determinazione nr. 1263 del 27/05/2015 OGGETTO: Reg.to CE 1013/2006. Consenso alla
DettagliREGOLAMENTO DISMISSIONE BENI MOBILI
REGOLAMENTO DISMISSIONE BENI MOBILI In considerazione della progressiva situazione del procedimento di riorganizzazione e riassetto del patrimonio immobiliare della Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. (di
DettagliL amministratore di sistema. di Michele Iaselli
L amministratore di sistema di Michele Iaselli Definizione L Amministratore di sistema viene definito dal provvedimento dell Autorità Garante del 27 novembre 2008 come una figura professionale destinata
DettagliConsulenza per la gestione dei rifiuti
Consulenza per la gestione dei rifiuti ECORADAR DI GRAMEGNA ALESSANDRO - VIA DELLA REPUBBLICA, 41/A 20011 CORBETTA TEL. 02.97272190 MOB. +393661585997 - e-mail: info@ecoradar.it P.IVA 08738030967 - C.F.
DettagliManuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI
Manuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI Codice procedura: AC01 Revisione n 2 Data revisione: 23-07-2013 MANUALE DELLE PROCEDURE Sommario 1. Scopo della procedura 2. Glossario 3. Strutture
DettagliRISOLUZIONE N.15/E QUESITO
RISOLUZIONE N.15/E Direzione Centrale Normativa Roma, 18 febbraio 2011 OGGETTO: Consulenza giuridica - polizze estere offerte in regime di libera prestazione dei servizi in Italia. Obblighi di monitoraggio
DettagliFAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER LA VALORIZZAZIONE DEI BENI PUBBLICI
FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER LA VALORIZZAZIONE DEI BENI PUBBLICI 1. Domanda: Quanti progetti risultano ammessi al co finanziamento? Risposta: Al momento i progetti ammessi al co finanziamento
DettagliLa funzione delle dogane sul territorio
La funzione delle dogane sul territorio Teramo, 12/11/2014 dr. Luigi Di Giacomo 1 Normativa doganale: Esportazioni Definitive Reg. Cee 2913/92: Codice Doganale Comunitario; Reg. Cee 2454/93: Disposizioni
Dettagli1- OBIETTIVI DEL DOCUMENTO 2- INTRODUZIONE
1- OBIETTIVI DEL DOCUMENTO... 1 2- INTRODUZIONE... 1 3- ACCESSO ALLA PROCEDURA... 2 4- COMPILAZIONE ON-LINE... 4 5- SCELTA DELLA REGIONE O PROVINCIA AUTONOMA... 5 6- DATI ANAGRAFICI... 6 7- DATI ANAGRAFICI
DettagliSITO ISTITUZIONALE MINISTERO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
SITO ISTITUZIONALE MINISTERO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE www.sistri.it SISTRI L ENNESIMO TENTATIVO DI RIPARTENZA Quadro riferimento normativo Dlgs 3 aprile 2006, n. 152 (Norme
DettagliB2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica
SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Gestione delle sostanze pericolose a scuola MODULO B Unità didattica B2-2 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03
DettagliNOTA ESPLICATIVA 2 PUBBLICITA DEGLI ENTI PUBBLICI COMUNICAZIONI AL GARANTE PER LA RADIODIFFUSIONE E L EDITORIA
NOTA ESPLICATIVA 2 PUBBLICITA DEGLI ENTI PUBBLICI COMUNICAZIONI AL GARANTE PER LA RADIODIFFUSIONE E L EDITORIA 1. Premessa Il Garante per la radiodiffusione e l editoria determina con propri provvedimenti
DettagliFORMULARIO DI IDENTIFICAZIONE DEL RIFIUTO
FORMULARIO DI IDENTIFICAZIONE DEL RIFIUTO Il formulario è un documento di tipo formale che garantisce la tracciabilità del flusso dei rifiuti nelle varie fasi del trasporto, dal produttore/detentore al
DettagliREGOLAMENTO PER L ACCETTAZIONE DI DONAZIONI E PER L ACQUISIZIONE DEI BENI IN COMODATO D USO GRATUITO ED IN PROVA/VISIONE
REGOLAMENTO PER L ACCETTAZIONE DI DONAZIONI E PER L ACQUISIZIONE DEI BENI IN COMODATO D USO GRATUITO ED IN PROVA/VISIONE 1 PREMESSA Al fine di favorire la qualità dei servizi prestati per l ampliamento
DettagliCircolare N.27 del 23 febbraio 2012. Certificati di malattia: nuovi servizi per il datore di lavoro
Circolare N.27 del 23 febbraio 2012 Certificati di malattia: nuovi servizi per il datore di lavoro Certificazioni di malattia: nuovi servizi per il datore di lavoro Gentile cliente con la presente intendiamo
DettagliDomanda: Cosa fare se il dispositivo USB dell'azienda di trasporto non funziona? Risposta:
FAQ AGGIORNAMENTO SITO SISTRI novembre 2013 Entro quanto tempo devono essere riportati a Sistema i dati relativi alla presa in carico e alla consegna dei rifiuti? Il trasportatore è tenuto a firmare le
DettagliREGOLAMENTO D USO DEL MARCHIO NOTO Filiera Controllata e Certificata prodotti tipici della Val di Noto
Rev. 0 del 18/03/2014 Pag. 1 di 5 STATO DI REVISIONE E MODIFICHE N Data Descrizione Elaborazione 0 18/03/14 Prima emissione Responsabile Schema Verifica/ Validazione Esperto Tecnico Approvazione RD Copia
DettagliCOMUNE DI MERLINO PROVINCIA DI LODI REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI DIFESA AMBIENTALE
COMUNE DI MERLINO PROVINCIA DI LODI REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI DIFESA AMBIENTALE Approvato con Delibera Consiglio comunale n 24 del 25-06-2013 INDICE Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 Art. 6
DettagliFORM CLIENTI / FORNITORI
FORM CLIENTI / FORNITORI Da restituire, compilato in ognuna delle sue parti, a: Ditta Enrico Romita Via Spagna, 38 Tel. 0984.446868 Fax 0984.448041 87036 Mail to: amministrazione@calawin.it 1 Informativa
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA
C O M U N E D I B R U I N O PROVINCIA DI TORINO - C. A. P. 10090 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ALBO PRETORIO DIGITALE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 34 del 14/4/2011 Depositato
Dettagli8. Numero di partita IVA 9. Numero d identificazione dell operatore 10. Numero di registrazione legale
ALLEGATO 1 COMUNITÀ EUROPEA Istanza per l ottenimento di un certificato AEO (di cui all articolo 14 quater, paragrafo 1) NB: consultare le note esplicative prima di compilare il formulario 1. Richiedente
DettagliREGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE DELL ELENCO DEI FORNITORI
REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE DELL ELENCO DEI FORNITORI Approvato con Delibera del Consiglio Direttivo n. 15 del 21 Dicembre 2015 FORMAZIONE ELENCO DEI FORNITORI Art. 1 Istituzione e ambito di applicazione
DettagliRegolamento (CE) n. 1028/2006 del Consiglio del 19 giugno 2006 recante norme di commercializzazione applicabili alle uova.
Regolamento (CE) n. 1028/2006 del 19 giugno 2006. Regolamento (CE) n. 1028/2006 del Consiglio del 19 giugno 2006 recante norme di commercializzazione applicabili alle uova. (pubbl. in Gazz. Uff. dell Unione
DettagliRegolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare
Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...
DettagliPROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA)
PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA) Il presente documento descrive le modalità di coordinamento tra gestori
DettagliREGOLAMENTO PER IL PRESTITO E UTILIZZO DEGLI STRUMENTI MUSICALI DI PROPRIETÀ DEL CONSERVATORIO DI MUSICA U. GIORDANO DI FOGGIA
REGOLAMENTO PER IL PRESTITO E UTILIZZO DEGLI STRUMENTI MUSICALI DI PROPRIETÀ DEL CONSERVATORIO DI MUSICA U. GIORDANO DI FOGGIA (D.P.R. 28.02.2003, n. 132 - art. 14, comma 4) Parere del Consiglio Accademico
DettagliCodice di comportamento dei Soggetti rilevanti della Monrif S.p.A. e delle societa' controllate dalla Monrif S.p.A. "Internal Dealing"
Codice di comportamento dei Soggetti rilevanti della Monrif S.p.A. e delle societa' controllate dalla Monrif S.p.A. "Internal Dealing" Premessa A seguito del recepimento della direttiva Market Abuse con
DettagliREGOLAMENTO RELATIVO ALLA ELEZIONE ED ATTRIBUZIONI DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA DEL COMPARTO DELLA ASL VITERBO
REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO REGOLAMENTO RELATIVO ALLA ELEZIONE ED ATTRIBUZIONI DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA DEL COMPARTO DELLA ASL VITERBO REVISIONE DATA 0 15.06.2004
DettagliLE NUOVE DICHIARAZIONI D INTENTO: I CHIARIMENTI DELL AGENZIA DELLE ENTRATE E LA COMPILAZIONE DEL MOD. DI
CIRCOLARE N. 08 DEL 05/03/2015 SOMMARIO Nella presente circolare tratteremo i seguenti argomenti: LE NUOVE DICHIARAZIONI D INTENTO: I CHIARIMENTI DELL AGENZIA DELLE ENTRATE E LA COMPILAZIONE DEL MOD. DI
DettagliProt. n. 7744 Livorno, 20 Luglio 2011
Prot. n. 7744 Livorno, 20 Luglio 2011 Ai Gestori delle Scuole non statali paritarie della provincia di LIVORNO Oggetto: Avvio dell'anno scolastico 2011-12. Indicazioni operative per le scuole non statali
DettagliPOSTA ELETTRONICA CERTIFICATA
POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA White paper Lorenzo Braidi SOMMARIO Premessa...2 Gli attori...2...2 Mittente e destinatario...3 Il servizio...3 Processo standard...4 Processo a gestore unico...4 Eccezioni...4
DettagliPROCEDURA DI INTERNAL DEALING RELATIVA ALLE OPERAZIONI SU AZIONI DI VISIBILIA EDITORE S.P.A. POSTE IN ESSERE DAGLI AMMINISTRATORI
PROCEDURA DI INTERNAL DEALING RELATIVA ALLE OPERAZIONI SU AZIONI DI VISIBILIA EDITORE S.P.A. POSTE IN ESSERE DAGLI AMMINISTRATORI In applicazione del combinato disposto degli articoli 11, 17 e 31 del Regolamento
DettagliRoma,.. Spett.le. Società Cooperativa EDP La Traccia. Recinto II Fiorentini, n.10-75100 Matera (MT)
Roma,.. Spett.le Società Cooperativa EDP La Traccia Recinto II Fiorentini, n.10-75100 Matera (MT) Oggetto : Contratto per la fornitura di servizi relativi alla Survey Registro Italiano delle Biopsie Renali.
DettagliIl Presidente dell Autorità di Informazione Finanziaria
REGOLAMENTO N.4 DELL AUTORITA DI INFORMAZIONE FINANZIARIA DISCIPLINANTE IL CONTENUTO DEGLI OBBLIGHI IN MATERIA DI TRASFERIMENTO DI FONDI AI SENSI DELL ARTICOLO 38, COMMA 4 DELLA LEGGE N. CXXVII DEL 30
DettagliGestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08
1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Descrivere la gestione della documentazione e delle registrazioni del sistema di gestione 3. APPLICABILITÀ La presente procedura
DettagliIl Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali
Misure urgenti per il miglioramento del sistema di controllo come disciplinato agli artt. 27 e seguenti del Reg. (CE) n. 834/2007 e relativi regolamenti di applicazione. VISTO il Reg. (CE) n. 834/2007
DettagliRoberto Cecchetti ASL Monza e Brianza
Roberto Cecchetti ASL Monza e Brianza Il censimento in regione Principali azioni per la corretta gestione della presenza di amianto La Legge Regionale n.17/2003 e successive modifiche introdotte dalla
DettagliSTUDIO SESANA ASSOCIATI
Ai Sigg. CLIENTI TITOLARI P.IVA Loro Sedi FATTURA ELETTRONICA VERSO LA P.A. Carissimi Clienti, a partire dal 6 giugno 2014 (la P.A. centrale) i Ministeri, le Agenzie fiscali (es.: Agenzia delle Entrate,
DettagliCaratteristiche della prestazione intellettuale:
LEGALITA E PROFESSIONE VETERINARIA 1 PROFESSIONE A CARATTERE INTELLETTUALE Caratteristiche della prestazione intellettuale: 1. Prevalenza del dato intellettuale sull attività materiale o manuale. 2. Autonomia
DettagliAzienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA La trasparenza è uno strumento per il controllo diffuso da parte dei cittadini dell attività amministrativa e un elemento dell azione di prevenzione
DettagliQUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE
RISOLUZIONE N. 169/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 1 luglio 2009 OGGETTO: Consulenza giuridica - Trattamento IVA applicabile alla gestione del patrimonio immobiliare. Art. 4, primo comma,
DettagliMODALITA DI REGISTRAZIONE
MODALITA DI REGISTRAZIONE Oltre all Amministratore, ci sono cinque diversi tipi di utenti del Registro: - gli Operatori, le Organizzazioni e i singoli Individui, che devono registrarsi per aprire un conto
DettagliMODULO DI CANDIDATURA
MODULO DI CANDIDATURA Gentile Signora, Gentile Signore troverà in allegato la candidatura di [nome del prestatore di servizi] in risposta all invito a manifestare interesse MARKT/2006/02/H nel settore
Dettagliagevolare e accelerare lo scambio di informazioni e fornire assistenza nelle indagini.
DISEGNO DI LEGGE RECANTE RATIFICA ED ESECUZIONE DELL ACCORDO DI COOPERAZIONE TRA LA COMUNITÀ EUROPEA E I SUOI STATI MEMBRI DA UN LATO, E LA CONFEDERAZIONE SVIZZERA, DALL ALTRO, PER LOTTARE CONTRO LA FRODE
DettagliNuova disciplina dell attività di Restauro. Sintesi
Nuova disciplina dell attività di Restauro Sintesi Definizione dei profili professionali Il D.M. n. 86 del 26 maggio 2009 definisce così i profili professionali degli operatori che eseguono interventi
DettagliGazzetta Ufficiale N. 108 del 10 Maggio 2002 MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO
Gazzetta Ufficiale N. 108 del 10 Maggio 2002 MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO DIRETTIVA 9 aprile 2002 Indicazioni per la corretta e piena applicazione del regolamento comunitario n.
DettagliSUAP. Per gli operatori SUAP/amministratori. Per il richiedente
Procedura guidata per l inserimento della domanda Consultazione diretta, da parte dell utente, dello stato delle sue richieste Ricezione PEC, protocollazione automatica in entrata e avviamento del procedimento
DettagliVADEMECUM SULLE PROCEDURE DI BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI
VADEMECUM SULLE PROCEDURE DI BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI Riferimenti legislativi: D.Lgs 152/2006 e sue integrazioni con il D.Lgs 4/2008 art.242-245-248-249-304-allegato 4, parte IV Realizzazione di un
DettagliB.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305. Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie
B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305 Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie LA GIUNTA REGIONALE Premesso: che con D.P.R. 12 aprile
DettagliB-B WASTEMAN. I vantaggi. Le caratteristiche
B-B WASTEMAN Le aziende che hanno a che fare con la produzione, il trattamento, lo stoccaggio, lo smaltimento di rifiuti, devono poter contare su una gestione accurata che permetta loro da un lato, di
DettagliREGOLAMENTO (CE) N. 183/2005 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
REGOLAMENTO (CE) N. 183/2005 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 12 gennaio 2005 che stabilisce requisiti per l igiene dei mangimi Regolamento 183/2005 Applicazione sul territorio regionale L applicazione
DettagliCITTA di SARZANA Provincia della Spezia REGOLAMENTO ISOLA ECOLOGICA
REGOLAMENTO ISOLA ECOLOGICA Adottato con deliberazione di Giunta Comunale n. 144 del 30.05.2002 ad oggetto Approvazione del Regolamento per l utilizzo dell Isola Ecologica, esecutiva ai sensi di legge,
Dettagli