CAPITOLO 3 CARATTERISTICHE DELL INFRASTRUTTURA
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- Luigi Mele
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1 CAPITOLO 3 CARATTERISTICHE DELL INFRASTRUTTURA 3.1 INTRODUZIONE (aggiornamento dicembre 2009) Il capitolo descrive le principali caratteristiche delle linee e degli impianti che costituiscono l infrastruttura ferroviaria nazionale, con la finalità di fornire alle imprese ferroviarie tutti gli elementi necessari affinché le stesse siano in grado di pianificare la loro offerta e richiedere le relative tracce orarie e i servizi connessi. I dati fisici di tutti gli allegati al Cap. 3 hanno valore di aggiornamento in riferimento all orario 13 dicembre dicembre 2010, valore informativo in riferimento all orario 12 dicembre dicembre 2011 Informazioni di maggior dettaglio sono oggetto di specifiche pubblicazioni di servizio che saranno fornite alle imprese assegnatarie di tracce orarie e, a richiesta, alle altre imprese. Per eventuali informazioni aggiuntive relative ai contenuti del presente capitolo fare riferimento a: RFI S.p.A. Direzione Commerciale ed Esercizio Rete Tel: +39 (0) Fax: +39 (0) infrastrutturapir@rfi.it 3.2 ESTENSIONE DELLA RETE (aggiornamento dicembre 2009) ESTENSIONE (aggiornamento dicembre 2009) L infrastruttura ferroviaria nazionale è quella che risulta dal D.M, n. 138T del 31 ottobre Ai soli fini del calcolo del pedaggio, coerentemente con il D.M. n.43/t del 21 marzo 2000, l infrastruttura è suddivisa in nodi, rete fondamentale e rete complementare (a sua volta suddivisa in linee della rete secondaria, linee della rete a scarso traffico, linee a spola). Si veda la planimetria 1 per la rappresentazione di quanto sopra STAZIONI DI COLLEGAMENTO RETI ESTERE (aggiornamento dicembre 2009) I rapporti tra Gestori Infrastruttura di reti estere, relativamente alle operazioni del servizio di traffico di confine, sono disciplinati da accordi internazionali stipulati tra gli stessi, la cui normativa è richiamata nei contratti di accesso all infrastruttura sottoscritti con le Imprese Ferroviarie (cfr. appendice 1 bis); Le stazioni di collegamento tra l infrastruttura nazionale e le reti estere sono: - per la frontiera Francese: le stazioni di Ventimiglia e Modane; - per la frontiera Svizzera: le stazioni di Domodossola, Luino e Chiasso; - per la frontiera Austriaca: le stazioni di Brennero, Tarvisio Boscoverde e S.Candido; - per la frontiera Slovena: le stazioni di Villa Opicina e Nova Gorica. Per eventuali contatti con i gestori dell infrastruttura delle reti confinanti con la rete italiana si faccia riferimento a: RFF, gestore della rete ferroviaria francese 92, avenue de France PARIS CEDEX 13 Tel : +33 (0) Fax : +33 (0) SBB/BLS Infrastructure, gestore della rete ferroviaria svizzera Hochschulstrasse Bern 65 Tel: +41 (0) Fax: +41 (0)
2 Österreichische Bundesbahnen Netz, gestore della rete ferroviaria austriaca A-1010 Vienna, Elisabethstrasse 9 Tel: Fax: oss.austria@n.oebb.at Slovenske železnice d.d., gestore della rete ferroviaria slovena Kolodvorska ulica 11, SL Ljubljana Tel. (386 1) , (386 1) Fax (386 6) COLLEGAMENTO RETE NAZIONALE CON LE RETI REGIONALI (aggiornamento dicembre 2009) I rapporti fra il Gestore dell infrastruttura nazionale ed i Gestori delle infrastrutture regionali a contatto sono regolati da apposite convenzioni da stipularsi ai sensi del D.M. n. 28/T del 5 agosto DESCRIZIONE DELLA RETE quanto segue è riferito alla cartografia e alle tabelle in allegato DATI GEOGRAFICI (aggiornamento dicembre 2009) Le informazioni relative alle linee facenti parte della infrastruttura ferroviaria nazionale riguardanti: Numero di binari; Distanza tra le stazioni. sono deducibili dall Allegato 1 (Caratteristiche delle linee) e dalla Planimetria 1. Lo scartamento delle linee della infrastruttura ferroviaria nazionale è di 1435 mm. Il nome e la posizione geografica delle stazioni di confine sono deducibili dalla Planimetria CARATTERISTICHE DELLA LINEA (aggiornamento dicembre 2009) La caratteristica delle linee in relazione al trasporto combinato è deducibile dall Allegato 1 e dalla Planimetria 3. La codifica delle linee stesse è riportata nelle Pubblicazioni di Servizio. Nel caso di trasporti eccedenti sagoma (TES) occorre fare riferimento a quanto detto nel paragrafo 2.6. La classifica delle linee rispetto alla massa assiale è deducibile dall Allegato 1 e dalla Planimetria 4. Viene evidenziata inoltre la presenza di eventuali limitazioni particolari in caso di carichi superiori al limite di carico ammesso; queste ultime sono rilevabili dalla Prefazione Generale all Orario di Servizio (di seguito P.G.O.S.) ed in fase di programmazione saranno comunicate a richiesta alle IF interessate. I valori corrispondenti alle classifiche indicate in planimetria sono: Classifica (categoria) Massa per asse Massa per metro corrente D4 212,5 t 8,0 t/m C3 20,0 t 7,2 t/m B2 18,0 t 6,4 t/m A 16,0 t 5,0 t/m Nel caso di trasporti eccedenti tali limiti di peso fare riferimento a quanto detto nel paragrafo
3 Nell Allegato 1 sono altresì presenti: La pendenza massima della linea, espressa in per mille, distintamente nei due sensi di marcia della tratta; Le velocità di fiancata (di linea), nei suoi valori minimo e massimo per ciascun rango di velocità ammesso nella tratta; i ranghi di velocità ed i relativi treni ammessi sono riportati nei Fascicoli Linea/Fascicoli Orario; Il sistema di alimentazione ove TE è alimentazione a corrente continua a 3000 V, TD è linea non elettrificata (Trazione Diesel) (vedi Planimetria 2); Il modulo della linea che rappresenta la lunghezza massima utilizzabile dai treni, viaggiatori e merci, che la possono percorrere (locomotiva/e più materiale rimorchiato) SISTEMI DI SICUREZZA E SISTEMI DI COMUNICAZIONE La presenza o meno dell attrezzaggio tecnologico che permette la ripetizione dei segnali verso il mezzo di trazione è deducibile dall Allegato 1 e dalla Planimetria 9. Il regime di circolazione in uso sulle linee della infrastruttura ferroviaria nazionale è deducibile dall Allegato 1 e dalla Planimetria 6. BAB è da intendersi con Blocco Automatico Banalizzato, BA con Blocco Automatico, BCA con Blocco Conta Assi, BEM con Blocco Elettrico Manuale, ERTMS con European Rail Traffic Management System. Il sistema di comunicazione terra-treno denominato GSM-Railway è attivo dal 25 ottobre Da tale data il Gestore dell infrastruttura ferroviaria nazionale prende in carico direttamente i servizi di comunicazione mobile a supporto dell esercizio ferroviario, tra i quali le chiamate di emergenza, di gruppo nonché la gestione di chiamate prioritarie. L attivazione di tali funzionalità, legate alla disponibilità della copertura radio della rete GSM-R sulle singole tratte, sarà comunicata nei modi d uso e resa disponibile tempestivamente sul sito di RFI - Direzione Tecnica - GSM-R. Nella Planimetria 15 viene presentata l estensione della copertura del sistema GSM-R di RFI nelle tre fasi di attivazione ad oggi previste. Il sistema di esercizio delle linee della infrastruttura ferroviaria italiana è deducibile dall Allegato 1 e dalla Planimetria 7. Con la simbologia utilizzata DC è da intendersi con Dirigente Centrale, CTC con Controllo Centralizzato del Traffico in cui opera il Dirigente Centrale Operativo, SCC con Sistema Comando Controllo, DL con Dirigenza locale, DU con Dirigente Unico; ove sia indicato Altri si rinvia alle pubblicazioni di servizio relative alla linea. L attrezzaggio delle linee della infrastruttura ferroviaria nazionale con il Sistema di Controllo Marcia Treno (SCMT) è deducibile dalla Planimetria 8. Per le caratteristiche e funzionalità del sistema si rinvia alle disposizioni regolamentari disponibili su RESTRIZIONI DI TRAFFICO LINEE DEDICATE Le linee adattate o specializzate per servizi AV viaggiatori vengono indicate in Allegato 5; le linee adattate o specializzate per servizi merci vengono indicate in Allegato 6. In essi è anche specificato se l adattamento/specializzazione sia da intendersi totale o parziale, in questo ultimo caso vengono evidenziati i periodi (ipotesi di parzialità nel tempo) e gli altri servizi ammessi (ipotesi di parzialità nella utilizzazione). 86
4 3.4.2 RESTRIZIONI AMBIENTALI Per memoria MERCI PERICOLOSE (aggiornamento dicembre 2009) Gli impianti idonei alle operazioni di terminalizzazione/smistamento di merci pericolose sono individuati nell allegato 2 quater. Per il trasporto di merci pericolose valgono le prescrizioni del Regolamento concernente il trasporto Internazionale Ferroviario delle merci pericolose (RID) e quanto detto nei paragrafi 2.6 e RESTRIZIONI IN GALLERIA Per quanto riguarda le restrizioni di traffico in galleria si veda il paragrafo relativamente alle caratteristiche della linea per il trasporto combinato RESTRIZIONI SUI PONTI Per quanto riguarda le restrizioni di traffico sui ponti della infrastruttura ferroviaria italiana si faccia riferimento alle tabelle 49ter, 50, 51 e 53 della P.G.O.S ALTRE RESTRIZIONI Di seguito vengono indicate le caratteristiche di quei mezzi di trazione ai quali, per gli effetti negativi indotti sulla capacità infrastrutturale a causa delle ridotte prestazioni in termini di velocità e potenza continuativa oraria, viene esclusa la circolazione sulle tratte stesse. Eventuali deroghe alla circolazione dei mezzi in questione verranno valutate di volta in volta su tratte parziali, oltre che in caso di provvedimenti specifici di deviazioni di flussi di traffico per interruzioni di linea. [Milano] Milano Rogoredo - Lavino [Bologna] Velocità massima 110 km/h Modane / Modane FX - Alpignano [Torino] Velocità massima 110 km/h Brennero-Verona Velocità massima 110 km/h [Bologna] Bologna S. Ruffillo - Firenze Castello Velocità massima 110 km/h [Firenze] nota: i mezzi interessati sono quelli che hanno entrambe le caratteristiche 3.5 ORARIO DI ESERCIZIO (aggiornamento dicembre 2009) Il periodo di abilitazione delle linee è di regola come da tabella seguente: Periodo apertura linee Linee AV/AC 24h Per l'elenco cfr. DM 43T e DM-T 18/8/06 Linee fondamentali 24h Per l'elenco cfr. DM 43T e DM-T 18/8/06 Linee nei nodi 24h Per l'elenco cfr. DM 43T e DM-T 18/8/06 Linee Complementari Tipo "A" 24h Per l'elenco cfr. allegato n 9 Linee Complementari Tipo "B" 17h46' (min.) 20h45' (max) Per l'elenco cfr. allegato n 9 Linee Complementari Tipo "C" 15h46' (min.) 17h45' (max) Per l'elenco cfr. allegato n 9 Linee Complementari Tipo "D" 14h24' (min.) 15h45' (max) Per l'elenco cfr. allegato n 9 87
5 Il presenziamento delle linee complementari tipo "B", "C" e "D" all'interno della soglia minima indicata non comporta oneri aggiuntivi. Il presenziamento può essere esteso entro la soglia massima, previa richiesta dell'if interessata da formalizzarsi all'atto della presentazione della richiesta di tracce e comunque almeno 30 giorni prima rispetto alla data di avvio del servizio per il quale è richiesta l'estensione del presenziamento - e pagamento dell'onere economico corrispondente al costo dell'ampliamento (Cap ). L elenco completo delle linee classificate complementari per l orario 2010/2011 e la loro natura con riferimento al periodo di apertura è deducibile dall Allegato 9. Il periodo di abilitazione degli impianti è deducibile dall allegato 2. Per quanto riguarda le stazioni di testa di Torino P.N., Milano C.le, Venezia S.L., Trieste C.le, Firenze S.M.N., Roma T.ni, Napoli C.le, Palermo C.le, Cagliari, il servizio commerciale è sospeso nel periodo notturno per almeno 3 ore, al fine di garantire le attività di manutenzione e pulizia. Eventuali richieste e conseguenti assegnazioni di tracce al di fuori dei suindicati periodi comporta per l IF l onere economico corrispondente al costo dell ampliamento del periodo (cap ). Le ore effettive di inizio e termine del periodo di abilitazione delle linee e degli impianti sono deducibili, per l orario vigente, dalla normativa d esercizio vigente (Fascicoli Linee). Eventuali richieste e conseguenti assegnazioni di tracce al di fuori dei suindicati periodi comporterà per l IF l onere economico corrispondente al costo dell ampliamento del periodo (cap ). Per le stazioni in regime di Telecomando/D.U., le ore indicate si riferiscono all orario di abilitazione del posto centrale con D.C.O./D.U. Nelle stazioni rette da Dirigente Movimento (D.M.), sulle linee esercitate a Dirigenza Locale (D.L.), durante il periodo di disabilitazione non è possibile effettuare operazioni di manovra, incroci e precedenze. La durata dei periodi destinati alla manutenzione (se non specificato si intende dal lunedì al venerdì) è deducibile dall Allegato 1 e dalla Planimetria 14 (per le linee della rete fondamentale). Vengono riportate le ore di durata della fascia di manutenzione e la loro localizzazione nell arco della giornata, ove con D si è indicato il periodo diurno (la manutenzione è di norma effettuata nel mattino), con N il periodo notturno (la manutenzione di norma inizia dopo le 23). Le ore effettive di inizio e termine della fascia di manutenzione sono deducibili, per ciascun orario di servizio, dalla normativa d esercizio vigente (Fascicoli Linee). 3.6 STAZIONI PASSEGGERI ED IMPIANTI MERCI (aggiornamento dicembre 2009) Le informazioni relative alle stazioni passeggeri ed agli impianti merci facenti parte della infrastruttura ferroviaria italiana riguardanti: Nome; Posizione geografica sono deducibili dall Allegato 2 (Caratteristiche impianti per linea) e dalla Planimetria 1. L Allegato 2 fornisce inoltre informazioni relative a: La tipologia dell impianto, indicando con S le stazioni (località ove sono possibili incroci, precedenze), con F le fermate; con PC Posto di Comunicazione e con PM Posto di Movimento. Le località indicate con (t) sono quelle gestite in regime di Telecomando/Dirigenza Unica (D.U.), con (P) quelle dotate di P luminosa, con (D) quelle dotate di D luminosa e con (A) quelle dotate di A luminosa. La disponibilità di infrastrutture atte a effettuare servizio per passeggeri o per merci. La lunghezza minima e massima dei marciapiedi (in presenza di un solo marciapiedi è esposto un solo valore) per il servizio viaggiatori, espressa in metri, con la quale deve essere compatibile la lunghezza dei treni che effettuano fermata. La presenza o meno di sottopasso per l accessibilità ai binari di stazione; L accessibilità per i portatori di handicap se prevista, è indicata con apposite note. 88
6 Per quanto riguarda le stazioni passeggeri origine e destino l allegato 2 bis e 2 ter forniscono informazioni circa: numero di binari di circolazione origine/destino per lo svolgimento delle operazioni tecnicocommerciali e relativi limiti temporali di utilizzo; numero di binari dedicati al servizio di sosta lunga/ricovero nonché di deposito e limiti temporali di utilizzo; dettaglio sulle regole di utilizzo delle principali stazioni (all.2 ter). Per quanto riguarda gli impianti merci l allegato 2 quater fornisce indicazioni sui servizi offerti alle IF e sulla possibilità di utilizzo degli impianti ai fini del trasporto di merci pericolose 3.7 STRUTTURE ATTE A SERVIZI (aggiornamento dicembre 2009) Traghettamento Questa sezione del documento fornisce le informazioni sul servizio di traghettamento di carri merci e carrozze viaggiatori sulla rotta Messina-Villa S. Giovanni, servizio che garantisce la continuità delle tracce fra la Sicilia e l Italia continentale. La capacità di traghettamento è di 396 metri lineari per ciascuna corsa. Il tempo necessario per le operazioni di imbarco (intervallo fra l arrivo della traccia oraria alla stazione di riferimento e la partenza della nave traghetto) e sbarco (intervallo fra l arrivo della nave traghetto e la partenza della traccia oraria dalla stazione di riferimento) è orientativamente il seguente: IMBARCO Villa S.Giovanni - Viaggiatori Messina - Viaggiatori SBARCO - Viaggiatori Viaggiatori I tempi di cui sopra possono essere aumentati qualora, oltre alla manovra di imbarco o sbarco, debbano essere effettuate manovre di composizione o scomposizione con veicoli non interessati alla traversata marittima. La richiesta di tracce orarie che collegano Sicilia e Continente si intendono comprensive del servizio di traghettamento. Il servizio di traghettamento sulla rotta Civitavecchia-Golfo Aranci, che assicura la traversata del Tirreno ai carri merci nel collegamento fra Sardegna e Italia continentale, non interessa treni completi. Le informazioni sulle relative prestazioni, non indicate nel presente documento, potranno essere richieste direttamente al settore Navigazione: RFI S.p.A. Direzione Produzione - Navigazione Piazza della Croce Rossa 1, Roma Tel: 0039 (0) Rifornimento Carburante Le stazioni ove è possibile il rifornimento del carburante sono indicate nell allegato 2. Terminalizzazione La funzione caratteristica di impianto atto alla movimentazione e trasferimento delle merci tra diverse modalità di trasporto è indicata nell Allegato 2. Platea di lavaggio e fosse di visita La presenza o meno di platee per il lavaggio dei treni e di fosse di visita è indicata nell Allegato 2. 89
7 Servizio auto al seguito L attrezzaggio o meno per il carico/scarico di auto (servizio auto al seguito) è indicato nell Allegato 2. Rifornimento idrico e Preriscaldamento/Climatizzazione La possibilità o meno di effettuare operazioni di rifornimento idrico delle carrozze e per il loro preriscaldamento e/o climatizzazione è indicata nell Allegato INFORMAZIONI SUI CAMBIAMENTI FUTURI (aggiornamento dicembre 2009) In questa sezione sono indicati gli interventi che, durante la validità del presente documento, produrranno un aumento di capacità dell infrastruttura (nuove opere disponibili per il traffico - allegato 7) o una riduzione di capacità di infrastruttura (Allegato 8, contenente tutti gli interventi sull infrastruttura che GI si impegna a comunicare alle IF secondo quanto previsto al paragrafo 2.4.2). Gli interventi riportati nelle tabelle sono distinti per compartimento e per linea/tratta interessata, con l indicazione della data di attivazione dell intervento per le opere di potenziamento dell infrastruttura e della data/periodo di indisponibilità nel caso di riduzione di capacità. 3.9 UTILIZZAZIONE DELLA RETE Questa sezione del documento fornisce informazioni utili per la pianificazione dei servizi di trasporto (itinerari e impiego delle risorse tecniche di produzione), nonché, contemporaneamente, come riferimento per alcuni aspetti relativi alle condizioni di accesso all infrastruttura. In particolare vengono fornite le informazioni di base sulla densità di traffico avente riflesso sui canoni di accesso (tratte ad alta, media e bassa densità di traffico distintamente per periodi significativi della giornata). In particolare le planimetrie 10, 11 e 12, ciascuna delle quali relativa ad uno dei periodi significativi della giornata, suddividono la infrastruttura fondamentale in tratte a densità di traffico alta, media e bassa, riprendendo il corrispondente allegato tecnico del D.M. 18 agosto Ai fini della determinazione del canone di accesso all infrastruttura viene fornita la planimetria 13 indicante le velocità di riferimento, in ognuna delle tre fasce orarie, delle linee fondamentali della infrastruttura ferroviaria nazionale UTILIZZAZIONE DELLE LINEE AV/AC Questa parte del documento fornisce alcune prime indicazioni necessarie alla pianificazione dei servizi di trasporto sulle linee della rete AV/AC. A tale riguardo, premesso che le nuove linee AV/AC sono caratterizzate da: velocità standard di linea 300 km/h sistema di sicurezza ERTM-S livello 2 energia di trazione V corrente alternata. Al fine di non pregiudicare la piena utilizzazione delle prestazioni in qualità e quantità consentite dalle particolari caratteristiche delle linee AV/AC, nel periodo diurno caratteristico delle circolazioni AV, di massima dalle ore 6 alle ore 22, saranno ammesse solamente velocità di almeno 250 km/h. Velocità inferiori potranno essere ammesse solo per tratte di estensione limitate, indicate nell allegato 5. 90
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