Continuità Aziendale. La continuità aziendale nei programmi di ristrutturazione del debito. Palermo, 18 maggio 2012 Calogero Di Carlo

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1 Ordine dei Dottori Commercialisti e Continuità Aziendale La continuità aziendale nei programmi di ristrutturazione del debito Palermo, 18 maggio 2012 Calogero Di Carlo

2 Ordine dei Dottori Commercialisti e Agenda Introduzione Composizione negoziale della crisi di impresa Impatti della ristrutturazione del debito sul bilancio di esercizio Procedure di revisione in presenza di rischi sulla continuità Esempi di giudizio Domande

3 Ordine dei Dottori Commercialisti e Introduzione

4 Introduzione Ordine dei Dottori Commercialisti e Il presupposto della continuità aziendale è un principio fondamentale nella redazione del bilancio. La Direzione ha la responsabilità di valutare l esistenza della continuità aziendale. Il Revisore ha la responsabilità di valutare l appropriato utilizzo del presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio.

5 Introduzione Ordine dei Dottori Commercialisti e L ISA 570 elenca alcuni esempi di eventi e circostanze, che possono comportare rischi per l impresa connessi all attività svolta, che presi singolarmente o nel complesso possono far sorgere significativi dubbi riguardo il presupposto della continuità aziendale. Gli eventi e circostanze elencate dall ISA 570 possono essere fra i sintomi della crisi di impresa che inducono la Direzione ad avviare un percorso di risanamento.

6 Ordine dei Dottori Commercialisti e Introduzione Con la riforma delle procedure concorsuali, il legislatore ha introdotto istituti specifici per facilitare la composizione negoziale della crisi d impresa: art. 160 l.f., relativo al concordato preventivo; art. 182-bis l.f., dedicato agli accordi di ristrutturazione dei debiti; art. 67, comma terzo, lett. d) l.f. recante la disciplina del piano di risanamento attestato.

7 Introduzione Ordine dei Dottori Commercialisti e In presenza di uno degli istituti specifici per facilitare la composizione negoziale della crisi d impresa la Direzione redigerà il bilancio secondo quanto stabilito dall OIC 6 Ristrutturazione del debito e informativa di bilancio. L OIC 6 disciplina il trattamento contabile degli effetti derivanti da un operazione di ristrutturazione nel bilancio del debitore e la relativa informativa da fornire. Il revisore, seguendo le indicazioni dell ISA 570, dovrà esprimere un giudizio sul bilancio di esercizio valutando i rischi e le incertezze nonché l adeguatezza dell informativa.

8 Ordine dei Dottori Commercialisti e Composizione negoziale della crisi di impresa

9 Ordine dei Dottori Commercialisti e Istituti introdotti nella Legge Fallimentare Gli istituti specifici per facilitare la composizione negoziale della crisi d impresa: art. 160 l.f., relativo al concordato preventivo; art. 182-bis l.f., dedicato agli accordi di ristrutturazione dei debiti; art. 67, comma terzo, lett. d) l.f. recante la disciplina del piano di risanamento attestato.

10 Principali differenze fra gli istituti Ordine dei Dottori Commercialisti e L istituto delineato nell art. 67, comma 3, lettera d), l.f. si distingue dagli altri presi in considerazione, in quanto l accordo con i creditori non caratterizza la fattispecie. Il piano di risanamento attestato, infatti, è un atto unilaterale (dell imprenditore) e, solo eventualmente, strumento contrattuale. Gli istituti si caratterizzano per un accentuata autonomia delle parti, autonomia che, nel caso degli accordi ex art. 67, comma 3, lett. d) l.f., raggiunge la sua massima intensità, mentre nel caso del concordato preventivo è più contenuta. Gli accordi di ristrutturazione del debito hanno un grado di autonomia intermedio tra i due istituti. Ciò dipende dal fatto che, a fronte della libertà, sostanzialmente assoluta, concessa al debitore nella predisposizione e nell eventuale presentazione ai creditori del piano ex art. 67, comma 3, lettera d) l.f, il legislatore ha, negli altri istituti, affidato all Autorità Giudiziaria un ruolo più o meno marcato di verifica o di controllo.

11 Ordine dei Dottori Commercialisti e Concordato preventivo (artt. 160 e ss. l.f. ) Rappresenta, nell ambito degli istituti di composizione giudiziale della crisi di impresa, una vera e propria procedura concorsuale; Vede coinvolti, con ruoli differenti, diversi soggetti. In particolare: il debitore proponente il piano di ristrutturazione su cui si fonda la proposta di concordato; i creditori che devono votare tale proposta; un commissario giudiziale che, tra l altro, redige la relazione sulle cause del dissesto ex art. 172 l.f., illustra le proposte definitive del debitore in sede di discussione della proposta ex art. 175 l.f. e predispone il proprio motivato parere ex art. 180 l.f.; il Tribunale che verifica l ammissibilità della proposta ai sensi dell art. 162 l.f. ed omologa, nella fase finale, il concordato. Va evidenziato, in ogni caso, che il concordato preventivo è ispirato alla filosofia di fondo che ha animato la riforma delle procedure concorsuali e che privilegia il recupero dell impresa e non la sua fuoriuscita dal mercato.

12 Ordine dei Dottori Commercialisti e Accordo di ristrutturazione del debito (art. 182-bis l.f. ) Si pone idealmente tra il concordato preventivo ed il piano di risanamento attestato; L orientamento prevalente ritiene che sia un contratto di diritto privato concluso dal debitore con uno o più creditori che rappresentino una percentuale significativa dei crediti (almeno il 60 per cento); Si perfeziona in virtù del semplice consenso espresso dalle parti e non viene previsto alcun coinvolgimento della totalità dei creditori che non compaiono all interno dell istituto come collettività. Ciascuno contratta e accetta o meno individualmente. A fronte di tale elasticità concessa nel trattamento dei creditori aderenti, la legge esprime una assoluta rigidità quanto al trattamento che viene riservato ai creditori estranei (coloro che non hanno aderito): gli estranei devono essere pagati regolarmente immediatamente dopo l omologazione da parte del Tribunale.

13 Ordine dei Dottori Commercialisti e Accordo di ristrutturazione del debito (art. 182-bis l.f. ) Gli atti, i pagamenti e le garanzie concesse in esecuzione di un accordo omologato sono esenti dall ambito di applicazione dell azione revocatoria (art. 67, lettera e), l.f.); pertanto, in un eventuale fallimento in caso di mancata realizzazione dell accordo i creditori estranei vedrebbero significativamente ridotto il patrimonio oggetto dell esecuzione concorsuale. Si comprende dunque la necessità di soddisfare i creditori estranei con il regolare pagamento così come precedentemente indicato. L accordo, unitamente alla documentazione di cui all art. 161 l.f. (relazione aggiornata sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria e lo stato analitico ed estimativo delle attività) e alla relazione del professionista che ne attesti l attuabilità - con particolare riferimento alla sua idoneità ad assicurare il regolare pagamento dei creditori estranei, come sopra chiarito - vanno depositati presso il Tribunale e, in copia conforme all originale, pubblicati presso il Registro delle Imprese5. Decorsi i termini per proporre opposizione, il Tribunale procede all omologazione: dall omologa discende l esenzione da revocatoria degli atti posti in essere in esecuzione dell accordo omologato.

14 Piano di risanamento attestato (art. 67 l.f.) Ordine dei Dottori Commercialisti e L istituto, non puntualmente delineato dal legislatore, prevede la redazione da parte del debitore di un piano che appaia idoneo al risanamento dell esposizione debitoria e ad assicurare il riequilibrio della situazione finanziaria dell impresa. La ragionevolezza di tale piano deve essere attestata da un professionista in possesso dei requisiti di cui all art. 28, lettera a) e lettera b), l.f. (necessari per svolgere la funzione di curatore) che risulti anche iscritto presso il Registro dei Revisori contabili. Dalla lettera della legge non è dato evincere altro. Il piano di risanamento attestato è connotato come atto negoziale del debitore (e di eventuali creditori interessati dalla ristrutturazione ed indicati nel piano). E assente nell ambito dell istituto delineato nell art. 67, comma terzo, lett. d) l.f. qualsiasi controllo da parte dell Autorità Giudiziaria e, conseguentemente, qualsiasi riferimento ad una procedura tipizzata. Pertanto l attestazione di ragionevolezza del piano di risanamento, garantisce l esenzione da revocatoria degli atti, dei pagamenti e delle garanzie, concesse sui beni del debitore, in esecuzione del piano medesimo.

15 Ordine dei Dottori Commercialisti e Le principali fasi di un processo di ristrutturazione Identificazione della crisi Possibili azioni da intraprendere Negoziazione Implementazione Esempi Identificazione crisi Individuazione necessità Preparazione piano industriale e budget di tesoreria Richiesta standstill banche Proposta finanziaria Approvazione piano CdA Bank presentation Creazione del consenso (banche, soci, investitori etc.) Finalizzazione proposta Nomina esperto (se necessario) Stipula accordo banche Modifica contratti di finanziamento Approvazione Piano, fase giudiziale (se applicabile)

16 Ordine dei Dottori Commercialisti e Ristrutturazione del debito e informativa di bilancio (OIC 6)

17 Ordine dei Dottori Commercialisti e OIC 6 Ambito di applicazione La versione definitiva dell OIC 6, in vigore del 6 agosto 2011, delinea con precisione l ambito applicativo del principio, che si rivolge alle imprese in crisi: che non redigono il bilancio secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS; che redigono il bilancio nel rispetto del principio della continuità aziendale; in tal senso appare pressoché certo - o quantomeno probabile che nel caso di ristrutturazione del debito esistono rischi e incertezze sulla capacità dell azienda di operare in continuità (going concern); che, al fine della risoluzione dello stato di crisi, utilizzino strumenti di tipo risanatorio, cioè orientati al mantenimento dell azienda sul mercato e al ripristino delle condizioni di economicità della gestione previa rimozione della situazione di crisi. L OIC 6 si applica anche nella redazione dei bilanci intermedi dell impresa debitrice, compatibilmente alla struttura e al contenuto di tale bilancio.

18 Momento della rilevazione contabile Gli effetti contabili dovranno essere riflessi: Ordine dei Dottori Commercialisti e nell esercizio in cui sono in corso le trattative tra il debitore e il creditore nell esercizio in cui la ristrutturazione del debito diviene efficace tra le parti negli esercizi successivi a quello in cui la ristrutturazione diviene efficace tra le parti Per il Principio Contabile la ristrutturazione coincide con il momento a partire dal quale l accordo di ristrutturazione diviene efficace tra le parti Tale momento può coincidere, ad esempio, con la data in cui le attività vengono trasferite dal debitore al creditore diventano effettivi i nuovi termini del debito si verifica un determinato evento che rende efficace l accordo tra le parti

19 Principali aspetti contabili delle operazioni (Alcuni esempi: pag. 1 di 4) Ordine dei Dottori Commercialisti e Estinzione del debito con cessione di attività Il valore del debito iscritto in bilancio viene stornato dal passivo a fronte del valore contabile dell attività ceduta. La differenza tra il valore contabile del debito estinto e il valore contabile dell attività ceduta va rilevata nel conto economico tra i proventi o gli oneri straordinari quale utile (o perdita) da ristrutturazione Se la data di ristrutturazione ricade in un esercizio diverso dal perfezionamento giuridico (ad es. per clausole sospensive), le attività devono essere riclassificate nell attivo circolante e iscritte al minore fra il costo al netto di eventuali ammortamenti ed il valore di presumibile realizzo; l eventuale minusvalenza è rilevata alla voce E. 21 Oneri straordinari del conto economico

20 Principali aspetti contabili delle operazioni (Alcuni esempi: pag. 2 di 4) Ordine dei Dottori Commercialisti e Riduzione del debito e/o degli interessi maturati e non pagati Iscrizione tra i proventi straordinari del conto economico voce E 20 Proventi ed oneri straordinari di un utile da ristrutturazione pari alla riduzione del capitale e/o degli interessi maturati e non pagati Rilevazione nel passivo dello stato patrimoniale della riduzione delle passività Rinuncia del credito da parte di soci finanziatori I finanziamenti da parte dei soci iscritti tra i debiti nel passivo dello stato patrimoniale devono essere riclassificati a riserve patrimoniali senza transitare dal conto economico

21 Ordine dei Dottori Commercialisti e Principali aspetti contabili delle operazioni (Alcuni esempi: pag. 3 di 4) Estinzione del debito mediante emissione di un prestito obbligazionario convertibile La differenza tra il valore contabile del debito ante ristrutturazione e il valore del prestito obbligazionario sottoscritto dal creditore deve essere rilevato nel conto economico tra le componenti straordinarie Modifica dell ammontare degli interessi maturandi e/o della tempistica dei pagamenti Rilevazione pro rata temporis del beneficio nei conti economici futuri, poiché il provento non si realizza alla data di ristrutturazione ma lungo la vita residua del debito. Se viene prevista la sospensione del pagamento degli interessi, questi devono comunque essere rilevati tra i costi secondo il principio della prudenza. Le modifiche della tempistica nel pagamento del debito deve essere rilevato nello stato patrimoniale attraverso le adeguate riclassifiche (debiti correnti/debiti non correnti).

22 Ordine dei Dottori Commercialisti e Principali aspetti contabili delle operazioni (Alcuni esempi: pag. 4 di 4) Sospensione nel pagamento della quota capitale implicita nei canoni di leasing finanziario Comporta una modifica nella tempistica originaria dei pagamenti del debito alla scadenza e il consequenziale prolungamento della durata del contratto. In questa ipotesi il debitore non rileva alcun utile al conto economico Problematiche contabili relative alla ristrutturazione dei derivati I derivati possono assumere valori negativi e pertanto essere assimilati a passività oggetto di ristrutturazione Laddove, a seguito della ristrutturazione, il derivato non risulta più di copertura il debitore in ossequio al principio di prudenza e in applicazione dell OIC 19 iscrive in un apposito fondo del passivo le perdite maturate con contropartita voce E. 21 Oneri straordinari del conto economico. Alla fine di ogni esercizio il valore del fondo andrà adeguato al fair value del derivato

23 Ordine dei Dottori Commercialisti e Trattamento contabile dei costi connessi I costi connessi alla ristrutturazione del debito I costi connessi al perfezionamento delle operazioni di ristrutturazione (commissioni da riconoscere al creditore, consulenze professionali, etc.) devono essere iscritti nel conto economico dell esercizio del loro sostenimento e/o maturazione poiché, stante la situazione di difficoltà dell azienda, è difficile dimostrare la capacità degli oneri in oggetto di produrre benefici futuri Se rilevanti, i costi connessi alla ristrutturazione del debiti devono essere separatamente esposti nel conto economico alla voce E 21 Oneri derivanti dalla ristrutturazione

24 Ordine dei Dottori Commercialisti e Principali informazioni da fornire nella nota integrativa del bilancio d esercizio Informazioni sulla situazione di difficoltà dell azienda ed esposizione analitica e dettagliata dei debiti, dei debiti ristrutturati negoziati garantiti - in sofferenza, delle azioni esecutive poste in essere dai creditori Illustrazione delle principali caratteristiche dell operazione di ristrutturazione Rappresentazione della posizione finanziaria netta ed evidenza degli effetti dell operazione di ristrutturazione (confronto PFN ante e post operazione) Esposizione dei benefici (anche ma non solo economici) che deriveranno dall operazione Separata evidenza delle operazioni di ristrutturazione di debiti realizzate all interno di un Gruppo o tra parti correlate Esposizione di tutte le suddette informazioni in una specifica sezione della nota integrativa Informazioni, negli anni successivi, sullo stato di avanzamento della stessa

25 Ordine dei Dottori Commercialisti e Procedure di revisione in presenza di rischi sulla continuità

26 I principi di revisione Ordine dei Dottori Commercialisti e ISA 200: Obiettivi generali del revisore indipendente La finalità della revisione contabile è quella di accrescere il livello di fiducia degli utilizzatori nel bilancio. Il revisore deve conformarsi a tutti i principi di revisione pertinenti ai fini della revisione contabile. Un principio di revisione è pertinente ai fini della revisione contabile se è in vigore e se sussistono le circostanze in esso considerate.

27 I principi di revisione Ordine dei Dottori Commercialisti e Premesso che il revisore nello svolgere la revisione contabile deve conformarsi a tutti i principi di revisione applicabili, i principi di revisione che sicuramente risulteranno più pertinenti e pertanto i principi su sui porre maggiore attenzione in caso di revisione di un bilancio di un azienda in crisi potrebbero essere: ISA 570 Continuità aziendale ISA 230 La documentazione della revisione contabile ISA 315 L identificazione e la valutazione dei rischi di errori significativi ISA 330 Le risposte del revisore ai rischi identificati e valutati ISA 500 Elementi probativi ISA 540 La revisione delle stime contabili ISA 560 Eventi successivi ISA 580 Attestazioni scritte ISA 620 L utilizzo del lavoro dell esperto del revisore ISA 700 Formazione del giudizio e relazione di revisione ISA 705 Modifiche al giudizio nella relazione ISA 706 Richiami d informativa e paragrafi relativi ad altri aspetti nella relazione

28 ISA 570 Continuità aziendale Ordine dei Dottori Commercialisti e La responsabilità del revisore è quella di acquisire elementi probativi sufficienti ed appropriati sull appropriato utilizzo da parte della direzione del presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio e di concludere se vi sia una incertezza significativa riguardo alla capacità dell impresa di continuare ad operare come un entità in funzionamento.

29 Esempi di procedure di revisione Il revisore: Ordine dei Dottori Commercialisti e Esamina e valuta i piani d azione futuri della direzione che si basano sulla valutazione della continuità aziendale effettuata dalla stessa Ad es. esamina e valuta i risultati previsti dal Piano di risanamento ex art.67 l.f. ovvero l Accordo di ritrutturazione ex art.182-bis. Il revisore dovrà tenere conto dello stato di avanzamento del processo di ristrutturazione: il Piano di risanamento necessità di approvazione da altri soggetti (ad esempio banche)? L accordo di ritrutturazione è stato asseverato? Il Tribunale ha proceduto all omologa?

30 Esempi di procedure di revisione Ordine dei Dottori Commercialisti e Raccoglie elementi probativi sufficienti ed appropriati per confermare o meno l esistenza di una incertezza significativa, mediante lo svolgimento delle procedure di revisione ritenute necessarie, considerando l effetto di eventuali piani della direzione o altri fattori attenuanti Ad esempio: Lettura dei verbali degli organi sociali in particolare per la delibera dei Piani e delle decisioni connesse; Acquisizione e analisi di copia dello scambio di corrispondenza fra la Direzione e le parti coinvolte; Acquisizione di dati di dettaglio in merito alla situazione patrimoniale, economica e finanziaria storica e prospettica Acquisizione di copia della documentazione utile a verificare le ipotesi del Piano come i contratti in essere, le controversie in essere etc.

31 Esempi di procedure di revisione Ordine dei Dottori Commercialisti e Ottiene elementi probativi sufficienti ed appropriati che confermino la fattibilità dei piani della direzione nonché valutare il fatto che la loro realizzazione porterà ad un miglioramento della situazione. Ad esempio: Analisi e valutazione della ragionevolezza delle ipotesi alla base del Piano e la loro compatibilità con la situazione attuale dell impresa (ipotesi di fatturato, giorni medi di incasso e di pagamento, costi di struttura, investimenti etc.). Verifica dell accuratezza dei dati e coerenza con i dati di bilancio. Verifica che la Direzione abbia preso in considerazione tutti i vincoli contrattuali in essere.

32 Esempi di procedure di revisione Ordine dei Dottori Commercialisti e Stabilisce se sono venuti alla luce ulteriori fatti o informazioni successivamente alla data in cui la direzione ha effettuato la propria valutazione. Ad esempio Acquisizione ed analisi della situazione economica e finanziaria alla data di redazione del bilancio al fine di verificare la coerenza con quanto previsto nel Piano. Analizza gli eventi verificatesi successivamente alla data di chiusura del bilancio per identificare quelli che mitigano o influenzano la capacità dell impresa di mantenersi in funzionamento. Ad esempio Acquisizione dei nuovi contratti (locazione, vendita di assets, accordi con i creditori etc.).

33 Esempi di procedure di revisione Ordine dei Dottori Commercialisti e Analisi e discussione con la direzione dei cash flow, della redditività e di altri dati previsionali pertinenti. Ad esempio Discussione circa la coerenza delle previsioni del Piano con le previsioni di settore/mercato e/o di aziende simili (benchmarking). Analisi dei termini dei prestiti obbligazionari e dei finanziamenti per rilevare eventuali inadempienze. Ad esempio Verifica che siano state rispettate o rinegoziate le covenants previste dai contratti di finanziamento.

34 Esempi di procedure di revisione Ordine dei Dottori Commercialisti e Richiesta ai consulenti legali dell impresa di informazioni sull esistenza di cause e altre pretese di terzi e sulla ragionevolezza della valutazione della direzione circa il loro esito e la stima dei relativi effetti economico finanziari utilizzata per il Piano. Conferma dell esistenza, regolarità e possibilità di rendere esecutivi accordi diretti a fornire o a mantenere un sostegno finanziario da parti correlate o da terzi e valutare la capacità finanziaria di dette parti di apportare ulteriori finanziamenti. Valutazione dell attendibilità del sistema informativo dell impresa che genera informazioni finanziarie.

35 Esempi di procedure di revisione Ordine dei Dottori Commercialisti e Il revisore, anche al fine di verificare il grado di attendibilità delle previsioni redatte dalla Direzione, deve inoltre mettere a confronto: le previsioni economico-finanziarie del periodo precedente con i risultati storici le previsioni economiche-finanziarie per il periodo corrente con i risultati ottenuti fino al momento della verifica.

36 Ordine dei Dottori Commercialisti e Esempi di giudizio

37 Ordine dei Dottori Commercialisti e Viene fornita un adeguata informativa in bilancio In tal caso il revisore deve esprimere un giudizio senza rilievi, ma deve inserire nella propria relazione un paragrafo d enfasi. Quando il presupposto della continuità aziendale è soggetto a molteplici significative incertezze, il revisore può concludere, in casi estremi, di non essere in grado di esprimere il proprio giudizio sul bilancio nel suo complesso. Esempio di paragrafo d enfasi: Gli amministratori nella nota integrativa indicano le ragioni che hanno determinato la consistente perdita di esercizio nonché le cause della temporanea difficoltà finanziaria e specificano di aver avviato una serie di azioni volte a ridurre le ripercussioni della crisi di settore sulla Società e che ritiene permetteranno di tornare, nel medio periodo, a livelli soddisfacenti di redditività, e di scongiurare l aggravarsi della tensione finanziaria. Tali azioni sono state recepite all interno del Piano. la cui sintesi dei dati è riportata nella iota integrativa. Tali circostanze, oltre agli altri profili riportati al paragrafo X della nota integrativa, indicano l esistenza di un incertezza rilevante che può far sorgere dubbi significativi sulla continuità aziendale della società.

38 Ordine dei Dottori Commercialisti e Viene fornita un adeguata informativa in bilancio Esempio di impossibilità di esprimere un giudizio: 3 Gli amministratori nella nota integrativa indicano le problematiche finanziarie della Società e spiegano che i risultati economici negativi hanno causato una forte crisi di liquidità aziendale e pertanto è stato affidato l incarico ad un adivisor per la predisposizione di un piano di ristrutturazione del debito ex art. 182-bis L.F. Il Piano che prevede aaa, bbb e ccc. La realizzazione del piano è connessa ai rischi ed alle incertezze sottostanti la realizzazione del Piano di ristrutturazione. Inoltre, come previsto dall iter dell art. 182-bis della L.F., il Piano deve essere ancora asseverato da un esperto indipendente, nonché accettato dal ceto bancario e oggetto di omologa da parte del Tribunale. Pur ritenendo ragionevoli i presupposti alla base del piano la sua evoluzione sottostà ad elementi di incertezza che sono esogeni e non totalmente controllabili da parte della Società. Gli amministratori ritengono, pur considerando le significative incertezze legate al buon esito di quanto sopra esposto, che fanno sorgere dubbi sulla continuità aziendale della Società, appropriato il presupposto della continuità aziendale utilizzato nella redazione del bilancio di esercizio della Società al 31 dicembre 20XX. 4 A causa della rilevanza degli effetti connessi all incertezza descritta nel precedente paragrafo, non siamo in grado di esprimere un giudizio sul bilancio della XYZ S.r.l. al 31 dicembre 20XX

39 Ordine dei Dottori Commercialisti e Non viene fornita un adeguata informativa in bilancio In tal caso il revisore deve esprimere un giudizio con rilievi, ovvero un giudizio avverso qualora gli effetti derivanti dalla inadeguatezza dell informativa siano così rilevanti e pervasivi da rendere inattendibile il bilancio. Esempio di paragrafo da inserire nella relazione di revisione nel caso si esprima un giudizio con rilievi per mancanza o carenza di informativa: I contratti relativi ai finanziamenti concessi alla Società scadono il 19 marzo 20x1 e i relativi debiti diventeranno esigibili a tale data. La Società non è stata in grado di rinegoziare o sostituire tali finanziamenti. Questa situazione indica l esistenza di un incertezza significativa che può far sorgere dei dubbi significativi sulla sua continuità aziendale e, di conseguenza, la società può non essere in grado di realizzare le proprie attività o far fronte alle proprie passività nel normale corso della sua attività. L informativa contenuta nelle note di bilancio non evidenzia tale circostanza. A nostro giudizio, ad eccezione dei rilievi evidenziati nel paragrafo precedente, il bilancio ( ).

40 Ordine dei Dottori Commercialisti e Presupposto della continuità aziendale inappropriato Se, a giudizio del revisore, l impresa non sarà in grado di continuare ad operare come un entità in funzionamento e se il bilancio è stato predisposto sulla base del presupposto della continuità aziendale, il revisore deve esprimere un giudizio avverso: deve concludere, indipendentemente dall eventuale informativa fornita in bilancio, che il presupposto della continuità aziendale utilizzato nella redazione del bilancio non è appropriato.

41 Ordine dei Dottori Commercialisti e Rifiuto della direzione ad effettuare o estendere la propria valutazione Se la direzione rifiuti di effettuare o di estendere la propria valutazione del presupposto della continuità aziendale, il revisore deve considerare gli effetti sulla propria relazione della limitazione al lavoro di revisione. Se la direzione si rifiuta, non è responsabilità del revisore correggere la mancanza di tale analisi: in questo caso può essere opportuno che il revisore emetta una relazione con un giudizio diverso da quello senza rilievi poiché può non essere possibile ottenere sufficienti ed appropriati elementi probativi circa la correttezza del presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio

42 Ordine dei Dottori Commercialisti e Domande

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