INFIAMMAZIONE. L infiammazione è strettamente connessa con i processi riparativi! l agente di malattia e pone le basi per la
|
|
- Aloisia Marchese
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 INFIAMMAZIONE Risposta protettiva che ha lo scopo di eliminare sia la causa iniziale del danno cellulare (es. microbi, tossine etc), sia i detriti cellulari e le cellule necrotiche che compaiono a seguito del danno stesso.
2 INFIAMMAZIONE L infiammazione è strettamente connessa con i processi riparativi! L infiammazione diluisce, isola o distrugge l agente di malattia e pone le basi per la riparazione del tessuto.
3 INFIAMMAZIONE e PATOLOGIA La reazione infiammatoria può essere controproducente vedi reazioni allergiche/anafilattiche e infiammazioni croniche.
4 INFIAMMAZIONE ACUTA: dura da pochi minuti ad alcuni giorni, prevalgono i fenomeni essudativi e l accumulo di neutrofili CRONICA: linfociti, macrofagi, distruzione e riparazione dei tessuti, proliferazione vascolare e fibrosi.
5 Infiammazione Segni cardinali della flogosi: o Cl Calor o Rubor o Tumor o Dolor Cl Celso Functio laesa (Virchow)
6 INFIAMMAZIONE ACUTA Risposta IMMEDIATA ad un evento lesivo. Punto cruciale = arrivo dei leucociti nel sito interessato dove possono eliminare i patogeni e/o i tessuti degradati. I leucociti stessi elaborano a o tutta una serie e di sostanze che prolungano l infiammazione (ROS, enzimi) e che possono amplificare il danno.
7 INFIAMMAZIONE ACUTA Componenti essenziali: 1. Vasodilatazione (rubor, calor) 2. Aumento della permeabilità vasale (tumor) 3. Diapedesi leucocitaria
8 INFIAMMAZIONE ACUTA Avviene dopo una breve, transitoria e poco significativa vasocostrizione. Successivamente, aumenta la permeabilità vasale, si forma l edema (essudato), con conseguente aumento della viscosità ematica (emoconcentrazione o inspissatio i sanguinis).
9 INFIAMMAZIONE ACUTA L alterazione del flusso ematico facilita la MARGINAZIONE dei leucociti.
10 INFIAMMAZIONE ACUTA aumento della permeabilità vascolare Inizialmente > pressione idrostatica (vasodilatazione) ione) formazione di trasudato In un secondo momento > permeabilità vasale edema infiammatorio (essudato) Contrazione cellule endoteliali Retrazione giunzionale Danno endoteliale diretto Danno endoteliale indotto dai leucociti > transcitosi
11 Essudazione CELLULARE Alterazione del flusso ematico rolling SELECTINE (e, p, l) L espressione delle selectine sulle cellule endoteliali viene indotta da mediatori chimici i i della flogosi (IL-1, TNF-alpha) l h
12 Essudazione CELLULARE ADESIONE mediata dalle INTEGRINE ICAM CD18 (BLAD) VCAM VLA4
13 Essudazione CELLULARE DIAPEDESI CD31 (PECAM)
14 CHEMIOTASSI PRODOTTI BATTERICI (LPS) COMPLEMENTO (C5a) IL-8 >Ca ++ Contrazione
15 ATTIVAZIONE DEGRANULAZIONE E SECREZIONE DEGLI ENZIMI LISOSOMIALI BURST OSSIDATIVO MODULAZIONE MOLECOLE DI ADESIONE etc
16 AUMENTO DELLA PERMEABILITA VASALE - MECCANISMI
17 Marginazione, adesione e diapedesi dei leucociti
18 Marginazione, adesione e diapedesi dei leucociti
19 FAGOCITOSI La fagocitosi ed il rilascio degli enzimi lisosomiali rappresentano due dei principali p vantaggi dell accumulo di leucociti nel sito flogistico; La fagocitosi si compone di diverse fasi
20 FAGOCITOSI 1. Riconoscimento della particella da eliminare (spesso facilitato dalle opsonine) 2. Inclusione (endocitosi) della particella stessa 3. Distruzione del materiale ingerito
21 FAGOCITOSI Formazione del FAGOLISOSOMA Ultima tappa = distruzione e degradazione della Microrganismi inattivazione in gran parte ad opera delle specie reattive dell ossigeno
22 FAGOCITOSI 2O 2 + NADPH 2O NADP + + H + NADPH ossidasi
23 FAGOCITOSI Lo ione superossido viene convertito spontaneamente e te in perossido di idrogeno o (H 2 O 2 ) Le quantità prodotte di H 2 O 2 sono insufficienti alla distruzione della gran parte dei batteri Mieloperossidasi Lisosomiale in presenza di elementi, quali il cloro, converte il perossido di idrogeno in HOCl., potente ossidante e antimicrobico
24 FAGOCITOSI fortunatamente l esplosione viene innescata solo dopo la formazione del fagolisosoma!!! Il perossido di idrogeno viene successivamente inattivato ad opera della catalasi(*st. aureus), mentre i microrganismi i i inattivati ti vengono degradati d dall azione delle idrolasi acide lisosomiali.
25 FAGOCITOSI Importante: anche in assenza di un burst respiratorio, i leucociti sono comunque in grado di distruggere batteri ed altri microrganismi. Proteina battericida id iper-permeabilizzante (BPI) Lisozima Lattoferrina Defensine (peptidi che formano dei pori nella membrana dei microrganismi) i i)
26 Il Danno Indotto dai Leucociti Rilascio degli enzimi lisosomiali anche nello spazio extracellulare Degranulazione prematura Fagocitosi frustrata (>>>dimensioni) Sostanze membrano-litiche Produzione ROS e metaboliti AA > danno endoteliale (flogosi croniche!!!)
27 Deficit della Funzione Leucocitaria Difetti di adesione (HLAD; BLAD); Difetti chemiotassi (sindrome di Chediak- Higashi) Difetti attività microbicida (es. burst ossidativo)
28 In sintesi L infiammazione acuta è caratterizzata da un aumento del flusso ematico per vasodilatazione delle arteriole e dei capillari (calor, rubor); L aumento della permeabilità vasale determina la formazione di essudato (edema = tumor) ) ricco di proteine;
29 In sintesi I leucociti aderiscono all endotelio e, per diapedesi, migrano nei tessuti sotto lo stimolo degli agenti chemiotattici; Fagocitosi con rilascio di metaboliti tossici e proteasi, potenzialmente in grado di danneggiare i tessuti (dolor, functio lesa). )
FORMAZIONE DELL ESSUDATO
FORMAZIONE DELL ESSUDATO del flusso della permeabilità vascolare P idrostatica intravascolare fuoriuscita di proteine plasmatiche TRASUDAZIONE ESSUDAZIONE TUMOR Effetti della formazione dell essudato
DettagliINFIAMMAZIONE. Leucocita polimorfonucleato (PMN) Macrofago. Eosinofilo Cellule tumorali Virus. Piastrina Batterio. Fungo Antigeni estranei
Leucocita polimorfonucleato (PMN) Macrofago Eosinofilo Cellule tumorali Virus Piastrina Batterio Fungo Antigeni estranei Tessuti necrotici Mastocita Linfocita Plasmacellula INFIAMMAZIONE STIMOLO DANNOSO
DettagliDanno cellulare ipossico ed ischemico
Danno cellulare ipossico ed ischemico ipossia: meno ossigeno, ma nutrienti costanti ischemia: mancato apporto ematico = ossigeno + nutrienti (substrati glicolisi), oppure ostacolo al deflusso venoso in
DettagliInfiammazione (Flogosi)
Infiammazione (Flogosi) Processo dinamico comprendente l insieme l delle modificazioni reattive che compaiono nelle strutture vascolari e connettivali di un distretto organico, per arginare e riparare
DettagliINFIAMMAZIONE ACUTA. Dott.ssa Erminia La Camera
INFIAMMAZIONE ACUTA Dott.ssa Erminia La Camera INFIAMMAZIONE La reazione locale ad un danno è chiamata infiammazione. Segni caratteristici dell infiammazione sono: rossore (rubor) rigonfiamento (tumor)
DettagliELEMENTI DI EZIOPATOGENESI DELLE MALATTIE UMANE. Corso di Laurea Magistrale in Farmacia
ELEMENTI DI EZIOPATOGENESI DELLE MALATTIE UMANE Corso di Laurea Magistrale in Farmacia INFIAMMAZIONE O FLOGOSI FLOGOSI La flogosi è un processo morboso che si manifesta, negli organismi forniti di un sistema
DettagliArgomento della lezione
Argomento della lezione Le molecole d adesione intercellulare: definizione Le famiglie delle molecole d adesione: Selectine Integrine ICAM Espressione e funzione MOLECOLE DI ADESIONE INTERCELLULARE Le
DettagliDanno tessutale. Infiammazione. Meccanismo di difesa. Circoscrizione Eliminazione Riparazione agente agente danni eziologico eziologico tessutali
Danno tessutale Infiammazione Meccanismo di difesa Circoscrizione Eliminazione Riparazione agente agente danni eziologico eziologico tessutali Guarigione Danno tessutale Infiammazione Meccanismo di difesa
Dettagliinfiammazione e tumore: obiettivo della lezione
infiammazione e tumore: obiettivo della lezione introduzione all INFIAMMAZIONE introduzione alla TUMORIGENESI il legame tra infiammazione e cancro --- esempi oggi! Fasi dell infiammazione: reclutamento
DettagliDefinizione: dal latino Inflammare (sinonimo: Flogosi)
INFIAMMAZIONE Definizione: dal latino Inflammare (sinonimo: Flogosi) Processo biologico Processo biologico complesso, alla cui genesi difensivo e riparativo contribuiscono avente lo scopo di diluire, modificazioni
DettagliESISTONO DUE TIPI DI SECREZIONE
ESOCITOSI ESISTONO DUE TIPI DI SECREZIONE SECREZIONE COSTITUTIVA (modalità continua): - proteine, glicoproteine e glicolipidi di membrana - proteine, glicoproteine e proteoglicani della matrice extracellulare
DettagliBasi cellulari della risposta immune. Cellule linfoidi. F 9a. Precursori cellule ematiche
Basi cellulari della risposta immune F 9a Cellule linfoidi Precursori cellule ematiche Feto (fegato) Adulto (midollo osseo) F 9a F 9a F 9a F 9a Idiotipo: disegno antigenico della regione ipervariabile
DettagliSTENOSI CAROTIDEA. Influenza del controllo glicemico. Este, 29 novembre 2013. giuseppe panebianco
STENOSI CAROTIDEA Influenza del controllo glicemico Este, 29 novembre 2013 giuseppe panebianco Difficoltà di determinare una correlazione tra correzione terapeutica dell iperglicemia e riduzione delle
DettagliCROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE AREA SUD MILANESE
Opera MALORI IMPROVVISI PERDITE DI SENSI MALORI DOVUTI A DISTURBI DEL S.N. MALORI PER CAUSE AMBIENTALI 1. Perdite di coscienza transitorie Lipotimia (debolezza con o senza perdita coscienza) Sincope (improvvisa
DettagliInfiammazione (flogosi)
Infiammazione (flogosi) Reazione di un tessuto vascolarizzato ad un danno locale Componente vascolare Componente cellulare Infiammazione acuta Calor Rubor Tumor Dolor Functio laesa Equilibrio dei fluidi
DettagliMODULO 2: infiammazione e immunità innata
MODULO 2: infiammazione e immunità innata Lezione 2-7: Infiammazione: definizione caratteristiche generali Infiammazione acuta: eventi vascolari eventi cellulari Dott.ssa Chiara Porta: Chiara.porta@unipmn.it
DettagliLe interazioni con i microrganismi sono gerarchiche. Popolazione microbica. Interazione diretta
MICROSCALA (µm) Altre cellule Le interazioni con i microrganismi sono gerarchiche Popolazione microbica Comunità microbica Insiemi di Comunità microbiche Interazione diretta Cellula batterica Interazione
DettagliAdattamenti del muscolo scheletrico all allenamento aerobico: ruolo dei radicali
Adattamenti del muscolo scheletrico all allenamento aerobico: ruolo dei radicali Marina Marini Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale Cosa sono i radicali? I radicali liberi
DettagliDownloaded from. www.immunologyhomepage.com. Migrazione cellulare
Downloaded from www.immunologyhomepage.com Migrazione cellulare Migrazione dei leucociti I leucociti migrano nei diversi tessuti dell organismo l interazione tra le cellule migranti e le cellule dei tessuti
DettagliIl SISTEMA DEL COMPLEMENTO. proteine plasmatiche che svolgono. flogosi sono due meccanismi assai
SISTEMA DEL COMPLEMENTO Il SISTEMA DEL COMPLEMENTO consiste in una serie numerosa di proteine plasmatiche che svolgono un ruolo fondamentale nella risposta immunitaria come nell infiammazione (immunità
DettagliINFIAMMAZIONE. Nabissi 15
INFIAMMAZIONE CARATTERISTICHE GENERALI DELL INFIAMMAZIONE L infiammazione è una reazione complessa ad agenti lesivi, come microbi e cellule danneggiate, in genere necrotiche, e consiste nella risposta
DettagliEffetti biologici e meccanismi d azione indotti da PM10 su sistemi in vitro
Effetti biologici e meccanismi d azione indotti da PM10 su sistemi in vitro R. Bengalli, E. Longhin, E. Molteni, M. Camatini, M. Gualtieri Centro di Ricerca POLARIS - DISAT Università di Milano - BICOCCA
DettagliMarginazione polimorfonucleati
Marginazione polimorfonucleati STIMOLI ATTIVANTI IL-1, TNFa SELETTINE MOLECOLE DI ADESIONE FASE DELL ADESIONE INIZIALE LASSA E-SELETTINA sulle cellule endoteliali P-SELETTINA cellule endoteliali e piastrine.
DettagliSISTEMI ENERGETICI. L ATP privato di uno dei suoi 3 radicali fosforici diventa ADP (adenosindifosfato).
SISTEMI ENERGETICI LE FONTI ENERGETICHE MUSCOLARI I movimenti sono resi possibili, dal punto di vista energetico, grazie alla trasformazione, da parte dei muscoli, dell energia chimica ( trasformazione
DettagliLa pressione osmotica del plasma è 28mmHg
PRESSIONE OSMOTICA capacità di una soluzione più concentrata di richiamare acqua attraverso una membrana semipermeabile (cioè permeabile solo all H 2 O). La pressione osmotica del plasma è 28mmHg 1 SPAZI
DettagliFISIOPATOLOGIA. dello SHOCK
FISIOPATOLOGIA dello SHOCK SHOCK O COLLASSO CARDIOCIRCOLATORIO insufficienza acuta del circolo periferico, causata da uno squilibrio tra massa liquida circolante e capacità del letto vascolare Si verificano:
DettagliMonossido d azoto NO (Nitric Oxide) Messaggero del segnale cellulare. Molecola regolatoria nel sistema nervoso centrale e periferico
Monossido d azoto NO (Nitric Oxide) Ruolo biologico: Messaggero del segnale cellulare Molecola regolatoria nel sistema cardiovascolare Molecola regolatoria nel sistema nervoso centrale e periferico Componente
Dettaglilogo.jpg 18F-FDG Vari lavori hanno dimostrato che l accumulo di FDG correla con il Ki-67 MARKER DI PROLIFERAZIONE
logo.jpg 18F-FDG 18F-FDG Entrata glucosio nelle cellule Segue due vie: diffusione facilitata (in presenza di eccesso) trasporto attivo Na-dipendente (richiede energia) logo.jpg FDG si accumula in base
DettagliINFIAMMAZIONE una storia lunga
L infiammazione INFIAMMAZIONE una storia lunga INFIAMMAZIONE L infiammazione è una risposta adattativa ad uno stimolo dannoso o stressante per il tessuto Sequenza di eventi biologici specifici che si verificano
DettagliLe PROTEINE sono i biopolimeri maggiormente presenti all interno delle cellule, dal momento che costituiscono dal 40 al 70% del peso a secco.
Le PROTEINE sono i biopolimeri maggiormente presenti all interno delle cellule, dal momento che costituiscono dal 40 al 70% del peso a secco. Svolgono funzioni biologiche di fondamentale importanza e possono
DettagliHelena Curtis N. Sue Barnes
Helena Curtis N. Sue Barnes LA RESPIRAZIONE CELLULARE INDICE Demolizione del glucosio Glicolisi Fermentazione lattica Fermentazione alcolica Respirazione cellulare Ciclo di Krebs Catena di trasporto degli
DettagliCorso di Laurea in Infermieris0ca. Disciplina: Anatomia Patologica Docente: Prof. Santo Giovanni LIO
Corso di Laurea in Infermieris0ca Disciplina: Anatomia Patologica Docente: Prof. Santo Giovanni LIO L anatomia patologica studia le alterazioni di cellule e tessu? provocate dalle mala@e, allo scopo d
Dettagli1. Manifestano la loro azione negativa solo in età adulta avanzata
Perché invecchiamo? La selezione naturale opera in maniera da consentire agli organismi con i migliori assetti genotipici di tramandare i propri geni alla prole attraverso la riproduzione. Come si intuisce
DettagliPATOLOGIA POLMONARE Le infezioni polmonari. www.fisiokinesiterapia.biz
PATOLOGIA POLMONARE Le infezioni polmonari www.fisiokinesiterapia.biz Infezioni polmonari Vie di ingresso dei microorganismi: Inalazione (attraverso le alte vie respiratorie): batteri e virus Aspirazione
DettagliESSUDAZIONE CELLULARE
ESSUDAZIONE CELLULARE La fase del processo infiammatorio che segue immediatamente la formazione della componente liquida dell essudato è la diapedesi, ovvero l uscita dei leucociti dai vasi verso il tessuto
DettagliESSUDAZIONE CELLULARE
ESSUDAZIONE CELLULARE La fase del processo infiammatorio che segue immediatamente la formazione della componente liquida dell essudato è la diapedesi, ovvero l uscita dei leucociti dai vasi verso il tessuto
DettagliLa catalasi: un enzima in azione
Percorso di Didattica laboratoriale La catalasi: un enzima in azione Scuola Secondaria di Secondo Grado IISS - IPSIA E. Majorana Bari Classe IV B Docente: Miralma Serio Organizzatore cognitivo: Le trasformazioni
DettagliIL CIRCOLO SISTEMICO
IL CIRCOLO SISTEMICO Trasporto rapido delle sostanze (convezione) Adattamento del trasporto delle sostanze FUNZIONE DEL SISTEMA CIRCOLATORIO Omeostasi Comunicazione chimica Sistema cardiovascolare Schema
DettagliApplied Nutritional Medicine
Glossario del corso di Medicina Nutrizionale Acidi Grassi: sono delle molecole a catena lunga che formano la quasi totalità dei lipidi complessi e dei grassi sia animali e vegetali. Se non attaccati ad
DettagliETANOLO. Tuttavia influenza sia positivamente che negativamente diverse funzioni fisiologiche.
L etanolo, nonostante l elevato valore energetico, non può essere considerato un nutriente poiché: non svolge una funzione plastica non è essenziale. Tuttavia influenza sia positivamente che negativamente
DettagliCitochine dell immunità specifica
Citochine dell immunità specifica Proprietà biologiche delle citochine Sono proteine prodotte e secrete dalle cellule in risposta agli antigeni Attivano le risposte difensive: - infiammazione (immunità
DettagliModulo di Patologia Generale
A.A. 2009/2010 Modulo di Patologia Generale dott.ssa Vanna Fierabracci ricevimento: su appuntamento Tel 050 2218533 e-mail: v.fierabracci@med fierabracci@med.unipi.itit Dipartimento di Patologia Sperimentale,
DettagliDott.ssa Sara Pacchini
Dott.ssa Sara Pacchini Radicali liberi Molecole o frammenti di molecole con uno o più e - spaiati negli orbitali esterni Per completare il loro ottetto sottraggono e - ad altre molecole Anione superossido
DettagliCause di malattia Genetiche:
omeostasi Cause di malattia Genetiche: relativamente poche e derivano da alterazioni a carico di uno o più geni. Esempio: sindrome di Down (dovuta a trisomia del cromosoma 21); sindrome di Turner (dovuta
DettagliINTRODUZIONE ALLE REAZIONI FLOGISTICHE
INTRODUZIONE ALLE REAZIONI FLOGISTICHE INCONTRO FRA CELLUA E NOXA PATOGENA: SEQUENZA DEGLI EVENTI noxa patogena adattamento cellula danno irreversibile danno reversibile - stress proteins - enzimi di riparazione
DettagliAttivitá e cinetica enzimatica
Attivitá e cinetica enzimatica PAS : Classe di insegnamento A60 Biologia e scienze A.A. 2013/2014 09/05/2014 Cinetica Enzimatica La cinetica enzimatica è misurata come velocità di conversione del substrato
Dettagliwww.mondialrelax.it - info@mondialrelax.it - Numero Verde : 800-911914
La magnetoterapia è una forma di fisioterapia che utilizza il magnetismo terrestre, risorsa presente in natura necessario per tutte le forme di vita. La magnetoterapia può essere di bassa e alta frequenza
DettagliImmunita innata: cellule e meccanismi coinvolti
Immunita innata: cellule e meccanismi coinvolti Immunita innata Immunita innata Prima linea di difesa Seconda linea di difesa Componenti dell Immunita innata Sistema immunitario innato Prima linea Seconda
DettagliSegnaletica rischio chimico
Segnaletica rischio chimico Introduzione: La manipolazione delle sostanze chimiche, presuppone pericoli che in alcuni casi possono essere anche gravi; ogni sostanza chimica, ha un diverso rischio proveniente
DettagliProliferazione e morte cellulare sono eventi fisiologici
MORTE CELLULARE Proliferazione e morte cellulare sono eventi fisiologici Omeostasi tissutale (di tessuti dinamici) Sviluppo embrionale Eliminazione di strutture corporee inutili - Fasi di scultura/rimodellamento
DettagliParte I Cenni di immunologia 1
P00Cap00-Patologia 13-01-2009 11:30 Pagina V Autori Nota dell editore Presentazione Introduzione XI XIII XV XVII Parte I Cenni di immunologia 1 1 Immunologia e immunopatologia 3 La difesa contro le aggressioni:
DettagliProfilo Pr di Prodot Pr t odot o t Direzione Medica 28/02/2012
Profilo di Prodotto Direzione Medica 28/02/2012 Introduzione Sommario La cellulite e il razionale di prodotto I componenti di Fortilase Cll Cell Bromelina Estratto dicaffèverde Estratto di Meliloto Estratto
DettagliVerifica. Tutto il quaderno di lavoro. Riferimento. Gli studenti svolgono la verifica. Compito. Foglio di esercizio Soluzione.
Livello 2 07 / Il sangue Informazione per gli insegnanti 1/6 Riferimento Tutto il quaderno di lavoro Compito Gli studenti svolgono la verifica. Materiale Soluzione Forma sociale Lavoro individuale Tempo
DettagliPREVENZIONE DELLE COMUNI PATOLOGIE RESPIRATORIE DEL BAMBINO
PREVENZIONE DELLE COMUNI PATOLOGIE RESPIRATORIE DEL BAMBINO DR.ANTONELLO ARRIGHI Specialista in Pediatria Professore a Contratto Università di Parma, Facoltà di Medicina Docente A.I.O.T. Associazione Medica
Dettagliunità C2. Le trasformazioni energetiche nelle cellule
unità 2. Le trasformazioni energetiche nelle cellule Il trasporto nelle cellule avviene senza consumo di energia con consumo di energia trasporto passivo trasporto attivo attraverso il doppio strato fosfolipidico
DettagliIn alcuni casi, il sistema immunitario di un individuo reagisce verso un antigene in modo eccessivo e causa danno. Queste reazioni eccessive,
In alcuni casi, il sistema immunitario di un individuo reagisce verso un antigene in modo eccessivo e causa danno. Queste reazioni eccessive, definite reazioni di ipersensibilità, sono mediate dagli anticorpi
Dettaglidanni alla cellula, tra cui:
IL DANNO CELLULARE Vi sono diversi stimoli che possono causare danni alla cellula, tra cui: Agenti fisici (traumi meccanici, radiazioni, variazioni di temperatura, t etc.) Agenti chimici (farmaci, veleni,
DettagliCampi magnetici. in terapia fisica
Campi magnetici in terapia fisica I Campi Magnetici Pulsanti propriamente detti (cioè i CMP dotati di opportune ed efficaci caratteristiche in termini di dose, frequenza, modalità di emissione, modalità
DettagliEnergia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti
Energia nelle reazioni chimiche Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti VIDEO Introduzione (I) L energia chimica è dovuta al particolare arrangiamento degli atomi nei composti chimici e le varie forme di
DettagliCOMPLICANZE RESPIRATORIE
ATELETTASIA: collasso di gruppi di alveoli che continuano ad essere vascolarizzati (ma non sono più ventilati! Quindi c è un alterazione degli scambi O2/CO2) Più l atelettasia dura nel tempo, più difficile
DettagliO VEGA Gel 3. Dispositivo Medico 0.373 PROPRIETA TERAPEUTICHE
O VEGA Gel 3 Dispositivo Medico 0.373 PROPRIETA TERAPEUTICHE Dopo l applicazione di O3 VEGA Gel vengono liberati dal Dispositivo Medico perossidi oleosi in modo graduale e continuo per un periodo prolungato
DettagliCONTROLLO ORMONALE DEL METABOLISMO GLUCIDICO DA PARTE DI GLUCAGONE, ADRENALINA E INSULINA
CONTROLLO ORMONALE DEL METABOLISMO GLUCIDICO DA PARTE DI GLUCAGONE, ADRENALINA E INSULINA QUESTI ORMONI REGOLANO IL FLUSSO DEI METABOLITI NELLA GLICOLISI, NELLA GLICOGENO-SINTESI, NELLA GLIGENO-LISI E
DettagliRegione cerniera monomero regione cerniera
Regione cerniera Tutte le Ig, sia quelle secrete che quelle presenti sulla membrana plasmatica dei linfociti B, sono costituite da quattro catene proteiche, due pesanti (H, da heavy, in rosso nel disegno)
DettagliClostridium perfrigens
Clostridi Bacilli G+, mobili, raramente capsulati. producono spore con diametro maggiore di quello batterico Anaerobi obbligati, non hanno citocromi e catalasi, producono ATP fermentando zuccheri o aminoacidi.
DettagliScopo della lavorazione
Rinverdimento 1 Scopo della lavorazione La prima importantissima operazione in conceria è quella di rinverdire le pelli in acqua, con lo scopo di pulirle e reidratarle. Un buon rinverdimento è fondamentale
DettagliIpersensibilità e Autoimmunità
Ipersensibilità e Autoimmunità Gli effetti delle risposte immunitarie Effetti fisiologici (Benefici) - Attivazione dell immunità specifica per eliminare i patogeni infettanti (batteri, virus e tossine)
DettagliProf. Maria Nicola GADALETA DISPENSA N. 19
Prof. Maria Nicola GADALETA E-mail: m.n.gadaleta@biologia.uniba.it Facoltà di Scienze Biotecnologiche Corso di Laurea in Biotecnologie Sanitarie e Farmaceutiche Biochimica e Tecnologie Biochimiche DISPENSA
DettagliProgetto di Ricerca. 1) la capacità dei cheratinociti umani di internalizzare il nanoparticolato
Progetto di Ricerca Studio del potenziale pro-infiammatorio e pro-fibrotico del particolato ambientale (nanoparticelle da gas di scarico di motori diesel) nella Sclerosi Sistemica *Silvana Fiorito, *Felice
DettagliANTIOSSIDANTI Grassi IV LEZIONE
ANTIOSSIDANTI Grassi IV LEZIONE ANTIOSSIDANTE Sostanza che, pur presente in concentrazione ridotta rispetto al substrato ossidabile, può prevenire o ritardare l ossidazione iniziata da un fattore proossidante.
DettagliMuffe e Muschi. Pulizia e protezione delle superfici
Muffe e Muschi Pulizia e protezione delle superfici SANICLEAN - il mangiamuffa Detergente liquido per la pulizia rapida delle muffe su superfici murali SANIPROTECT - il bloccamuffa Sanificante ed igienizzante
DettagliL infiammazione UTL SENAGO 11 FEBBRAIO 2013
L infiammazione UTL SENAGO 11 FEBBRAIO 2013 Infiammazione o flogosi L'infiammazione, o flogosi, è un meccanismo di difesa non specifico innato, che costituisce una risposta protettiva, seguente all'azione
DettagliMetalli in medicina. L utilizzo dei metalli in medicina ha radici ben antiche. Il ferro ed il
Metalli in medicina L utilizzo dei metalli in medicina ha radici ben antiche. Il ferro ed il rame, per esempio, erano utilizzati nella Grecia antica. Già da secoli il Hg 2+ era utilizzato nel trattamento
DettagliCROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE AREA SUD MILANESE
Opera Lo shock Lo shock è uno stato di sofferenza dell organismo, grave e progressivo, potenzialmente mortale, dovuto a ridotta perfusione ai tessuti, in seguito a caduta della Pressione Arteriosa che
DettagliLa biostimolazione, alcuni passaggi obbligati. Durante l invecchiamento
La biostimolazione, alcuni passaggi obbligati Durante l invecchiamento L invecchiamento è l incapacità di organi, tessuti, cellule e molecole a mantenere la propria integrità funzionale e strutturale perturbata
DettagliEsotossina: definizione Prodotto del metabolismo di alcuni batteri che viene riversato nel mezzo in cui essi sono posti a sviluppare Glicoproteine ad
Esotossine ed Endotossine prof. Vincenzo Cuteri Esotossina: definizione Prodotto del metabolismo di alcuni batteri che viene riversato nel mezzo in cui essi sono posti a sviluppare Glicoproteine ad attività
DettagliLa mutazione è una modificazione della sequenza delle basi del DNA
La mutazione è una modificazione della sequenza delle basi del DNA Le mutazioni sono eventi rari e importanti in quanto sono alla base dell evoluzione biologica Le mutazioni possono essere spontanee (dovute
DettagliArgomento della lezione
Argomento della lezione Le molecole d adesione intercellulare: definizione Le famiglie delle molecole d adesione: Selectine Integrine ICAM Espressione e funzione MOLECOLE DI ADESIONE INTERCELLULARE Le
DettagliMediatori di infiammazione. Lezione del 21 Novembre 2014
Mediatori di infiammazione Lezione del 21 Novembre 2014 Che cos è un mediatore? Un mediatore è una qualunque molecola generata in un focolaio infiammatorio che modula in qualche modo la risposta flogistica
Dettaglidieta vengono convertiti in composti dei corpi chetonici.
Metabolismo degli aminoacidi Metabolismo degli aminoacidi Gli aminoacidi introdotti in eccesso con la dieta vengono convertiti in composti precursori del glucosio, degli acidi grassi e dei corpi chetonici.
DettagliMisericordia di Empoli Centro Formazione. Primo Soccorso. Eventi e Lesioni di Origine Traumatica
Misericordia di Empoli Centro Formazione Primo Soccorso Eventi e Lesioni di Origine Traumatica Il Trauma E detto trauma un evento violento che reca un danno psico-fisico ad un individuo. Incidente SI Infarto
DettagliMigrazione dei leucociti attraverso la parete endoteliale delle venule postcapillari (dove il flusso ematico è più lento) nei tessuti adiacenti
I leucociti I leucociti Sono anche detti globuli bianchi ed il sangue li veicola verso gli organi dove esercitano le loro funzioni (difesa immunitaria) Perciò la maggior parte dei leucociti si trova al
DettagliDott.ssa Mariarita Barone
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA DIPARTIMENTO DI SCIENZE DEL FARMACO DOTTORATO INTERNAZIONALE IN SCIENZE FARMACEUTICHE XXVI CICLO Dott.ssa Mariarita Barone INFIAMMAZIONE E CARCINOGENESI: PARADIGMA DI
DettagliCORSO INTEGRATO DI IMMUNOLOGIA ED IMMUNOPATOLOGIA. SVOLGIMENTO DEL CORSO: I parte. Immunologia II parte. Immunopatologia
CORSO INTEGRATO DI IMMUNOLOGIA ED IMMUNOPATOLOGIA DOCENTI Proff.ri Vera Del Gobbo (coordinatore); Roberto Testi Dott.ri Florence Malisan; Ivano Condò SVOLGIMENTO DEL CORSO: I parte. Immunologia II parte.
DettagliOsteointegrazione. Definizione della American Academy of Implants Dentistry:
Osteointegrazione 1 Osteointegrazione Definizione della American Academy of Implants Dentistry: "Contatto che interviene senza interposizione di tessuto non osseo tra osso normale rimodellato e un impianto
DettagliLa digestione degli alimenti
La digestione degli alimenti Le sostanze alimentari complesse (lipidi, glucidi, protidi) che vengono introdotte nell organismo, devono subire delle profonde modificazioni che le trasformano in sostanze
DettagliNutraceutici in Valle d Aosta (NUTRALP)
Nutraceutici in Valle d Aosta (NUTRALP) Dott.ssa Daniela Palmieri Laboratorio di Biologia Vascolare Clinica e Sperimentale IRCCS Azienda Ospedaliera Universitaria San Martino IST Dipartimento di Scienze
DettagliI MEDIATORI CHIMICI DELLA FLOGOSI
I MEDIATORI CHIMICI DELLA FLOGOSI I mediatori chimici della flogosi attualmente noti sono numerosissimi e la loro conoscenza dettagliata va ben oltre gli obiettivi del corso. Punteremo, pertanto, l attenzione
DettagliLa ROP per il pediatra di base
Il neonato prematuro o di basso peso La ROP per il pediatra di base Vito Console Conoscenze e prospettive nell attività del pediatra di famiglia Agadir (Marocco) 5 luglio 2006 Meccanismo del danno retinico
DettagliLO SHOCK. I fattori che determinano la pressione sanguigna sono:
CROCE ROSSA ITALIANA Corso TSSA LO STATO DI SHOCK LO STATO DI SHOCK Lo stato di shock o IPOPERFUSIONE è determinato dalla incapacità dell apparato cardio- circolatorio di irrorare in modo adeguato i tessuti.
DettagliSi utilizza per la componente acetabolare della
Quali materiali per la protesi? I materiali devono avere devono avere una elevata resistenza all usura devono resistere all azione corrosiva dei liquidi idi dell organismo non devono provocare danni all
DettagliProf. Maria Nicola GADALETA
Prof. Maria Nicola GADALETA E-mail: m.n.gadaleta@biologia.uniba.it Facoltà di Scienze Biotecnologiche Corso di Laurea in Biotecnologie Sanitarie e Farmaceutiche Biochimica e Biotecnologie Biochimiche DISPENSA
DettagliBiosintesi dei triacilgliceroli
Biosintesi dei triacilgliceroli Destino della maggior parte degli acidi grassi sintetizzati o ingeriti: Ø triacilgliceroli (riserva) Ø fosfolipidi (membrane) in base alle necessità metaboliche I triacilgliceroli
DettagliFase vascolare. Edema con formazione di: Essudato (peso specifico >1.020 Kg/m 3 ) Trasudato (peso specifico <1.012
Fase vascolare Edema con formazione di: Essudato (peso specifico >1.020 Kg/m 3 ) Trasudato (peso specifico
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE STUDI SUI MECCANISMI MICROBICIDI DEI NEUTROFILI
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA VITA XXIII CICLO DEL DOTTORATO DI RICERCA IN PATOLOGIA SPERIMENTALE E CLINICA STUDI SUI MECCANISMI MICROBICIDI DEI NEUTROFILI Ruolo dei canali
DettagliTratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas
1 Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas Capitolo 7 Enzimi, le macchine della vita Piccole macchine regolano la funzione del corpo umano in un orchestrazione perfetta e a velocità
Dettagliin Terminazione Neurone Dendriti Soma Fessura sinaptica sinaptica Nucleo dendrite Segmento iniziale Sinapsi inibitoria Segmento mielinico Assone
Le funzioni del sistema nervoso si basano sull attività dei neuroni che consiste nel generare, trasmettere ed elaborare informazioni nervose, che dipendono da modificazioni del potenziale di membrana,
DettagliSLA e mitocondri. sporadica. genetica. attività del Complesso II e IV. stress ossidativo. citosolica e mitocondriale SOD1
SLA e mitocondri sporadica attività del Complesso II e IV stress ossidativo genetica SOD1 citosolica e mitocondriale Huntington e mitocondri attività del Complesso II e III acido 3-nitropropionico (C2)
DettagliInterpretazione e significato clinico dei test diagnostici
Immunodeficienze primitive Gestione integrata del paziente tra Specialista e Medico di Medicina Generale Interpretazione e significato clinico dei test diagnostici Chiara Azzari Servizio di Immunologia
DettagliI I SEGNALI COSTIMOLATORI DEI LINFOCITI T FEDERICA COLLINO
I I SEGNALI COSTIMOLATORI DEI LINFOCITI T FEDERICA COLLINO ATTIVAZIONE DEI LINFOCITI T L attivazione dei linfociti T vergini richiede la presenza di una particolare regione di contatto tra le cellule T
Dettagli