OGM: RISCHI E SICUREZZA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "OGM: RISCHI E SICUREZZA"

Transcript

1 OGM: RISCHI E SICUREZZA Annalisa Paternò Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana Centro di Referenza Nazionale per la ricerca di OGM

2 OGM: Possibili rischi per la salute umana e animale Possibili rischi per l ambiente

3 Prima parte (gestione del rischio) - legislazione, normative europee e non - EFSA Seconda parte (valutazione del rischio) - possibili criteri per la valutazione del rischio - metodiche usate e in via di sviluppo Terza parte - il problema dell antibiotico resistenza; - allergie e OGM - opinione dell EFSA su un evento GM

4 Struttura dell analisi del rischio Valutazione del rischio (risk assessment) - su base scientifica Gestione del rischio (risk management) - strategie per prevenire e minimizzare il rischio Comunicazione del rischio (risk communication) FAO/WHO,1995

5 USA 3 principali organi - USDA (United States Department of agriculture) - EPA (Environmental Protection Agency) - DHHS (Department of Health and Human Service), FDA (Food and Drug Administration) - Non c è nessuna normativa che richiede la registrazione di nuove varietà di piante - Alimenti e mangimi derivati da piante GM sono regolati come la controparte non-transgenica

6 .CANADA, AUSTRALIA, GIAPPONE CANADA: -Alimenti derivanti da OGM sono considerati novel foods; la Canadian Biotechnology Advisory Committee (CBAC) ha stilato delle raccomandazioni per la valutazione dei rischi GIAPPONE: -Il Ministero della Salute e del Benessere si è occupato delle linee guida per la sicurezza di piante /alimenti GM AUSTRALIA: -Il Food Standards Australia New Zeland (FSANZ) si occupa della valutazione delle sicurezza e provvede a possibili monitoraggi postmarket per alimenti derivati da OGM

7 ..UNIONE EUROPEA La normativa dell Unione Europea è più restrittiva L opinione pubblica si è mostrata più scettica in merito agli OGM Nell ambito europeo alcuni paesi, tra cui l Italia, hanno sempre mantenuto una posizione più rigida per ciò che concerne l introduzione di OGM

8 LIBRO BIANCO (documento che contiene proposte di azione comunitaria in un settore specifico) Regolamento CE n.178/ stabilisce i principi e i requisiti della legislazione alimentare - istituzione dell Autorità competente in ambito di sicurezza alimentare (EFSA) Salute umana e animale - Regolamento CE n.258/97: Novel food (settore alimentare) - Regolamento CE n.1829/2003: descrizione della procedura per l autorizzazione; limiti di contaminazione (anche mangimi), etichettatura - Regolamento CE n.1830/2003: tracciabilità; identificatore unico

9 EFSA (European Food Safety Authority) Compiti dell EFSA Fornire alle istituzioni europee e agli stati membri pareri riguardanti la sicurezza alimentare Promuovere e coordinare la messa a punto di metodi uniformi per la valutazione dei rischi Realizzare un azione d identificazione di caratterizzazione dei rischi emergenti Istituire delle reti europee di organismi attivi nel settore della sicurezza alimentare Fare in modo che il pubblico e le parti interessate ricevano un informazione affidabile, obiettiva e comprensibile Regolamento CE n.178/2002

10 STRUTTURA DELL EFSA Il consiglio di amministrazione Il direttore esecutivo Il forum consultivo Il comitato scientifico I gruppi scientifici: - additivi, aromi e materiali a contatto con alimenti - prodotti o sostanze utilizzate in alimentazione umana - salute delle piante prodotti fitofarmaceutici - OGM - prodotti dietetici, alimentazione, allergie - rischi biologici - contaminanti della catena alimentare - salute e benessere degli animali

11 Regolamento (CE) n 1829/2003 alimenti Procedura di autorizzazione (art. 5, 6, 7, 17, 18 e 19) autorità nazionale competente mangimi Ente valutazione alimenti Stato Membro Valutazione sicurezza alimento Valutazione rischio ambientale Laboratorio Comunitario di riferimento Validazione metodo di rilevazione Sintesi del dossier pubblico Osservazioni entro 30 gg Richiedente autorità competente Stato Membro AUTORITÀ EUROPEA PER LA SICUREZZA ALIMENTARE (EFSA) Entro 6 mesi Commissione Europea Altri Stati Membri Progetto di decisione entro 3 mesi PARERE Comitato permanente per la catena alimentare e la salute degli animali Escluso informazioni riservate

12 Linee guida dell EFSA per la valutazione del rischio in piante GM e alimenti e mangimi derivati A)Analisi comparative delle caratteristiche molecolari agronomiche e morfologiche e della relativa composizione chimica B)Eventuali test tossicologici e nutrizionali B)Eventuali test tossicologici e nutrizionali Dovrebbero essere prese in considerazione: -caratteristiche dell organismo donatore e di quello ricevente -il gene inserito -L espressione del gene inserito -Potenziali conseguenze delle modificazioni genetiche -Potenziale tossicità e allergenicità dei dei prodotti genici, dei metaboliti e dell intera pianta -la composizione nutrizionale -l influenza del processamento sulle proprietà degli alimenti -il potenziale impatto nutrizionale sul consumo a lungo termine -l impatto ambientale a seguito del rilascio nell ambiente EFSA 2004

13 Struttura dell analisi del rischio Valutazione del rischio (risk assessment) - su base scientifica Gestione del rischio (risk management) - strategie per prevenire e minimizzare il rischio Comunicazione del rischio (risk communication) FAO/WHO,1995

14 RISCHIO: in ambito alimentare è definito come il potenziale intrinseco di una sostanza di causare effetti dannosi alla salute umana Per gli OGM (e prodotti derivati) Allergenicità Cambiamenti nutrizionali ed eventuali presenza di antinutrienti? FAO/WHO 1995 Possibilità di un trasferimento genico ai batteri o alle cellule di mammifero

15 MIGLIORAMENTO GENETICO CONVENZIONALE Si sfruttano le variazioni genetiche naturali combinate alla selezione artificiale Meccanismo fondamentale: ricombinazione cromosomica Linea parentale 1 X Linea parentale 2 Selezione fenotipica circa piante Generazione F1 Generazione F Circa 100 Generazione F3 Generazione F4 Generazione F5

16 INSERIMENTO DI DNA ESOGENO In seguito all inserimento di DNA esogeno in una pianta potremo avere: - effetti desiderati - effetti non desiderati, cioè quelle differenze nel fenotipo, nella risposta e nella composizione della pianta GM rispetto a quella parentale non riferite al DNA introdotto

17 EFFETTI NON DESIDERATI Prevedibili, che possono essere spiegati grazie alle nostre attuali conoscenze alla biologia delle piante e che sono correlati alle problematiche legate all introduzione di DNA esogeno Non prevedibili

18 EQUIVALENZA SOSTANZIALE La sicurezza degli alimenti tradizionali esistenti è data dal loro stesso utilizzo nel corso della storia La comparazione di una La comparazione di una coltivazione/alimento GM e della sua più vicina controparte tradizionale non-gm,in teoria, permette di identificare eventuali differenze che vengono successivamente analizzate

19 SCELTA DI APPROPRIATI COMPARATORI La OECD (Organization for Economic Cooperation and Development) ha preparato un documento indicando i composti chiave per la soia, la colza, la patata, la canna da zucchero, il mais e grano La conoscenza delle variazioni che naturalmente avvengono nella composizione dei metaboliti è molto importante

20 ANALISI DEL RISCHIO Descrizione della coltivazione parentale; Scelta di parametri per il confronto Caratterizzazione del gene donatore, dell evento di trasformazione Caratterizzazione del prodotto genico e dei metaboliti Valutazione di altre eventuali alterazioni, analisi complessiva Identificazione di punti di confronto con la controparte convenzionale test Koning et al 2004

21 ANALISI DEL RISCHIO Descrizione della coltivazione parentale; Scelta di parametri per il confronto Caratterizzazione del gene donatore, dell evento di trasformazione Caraterizzazione del prodotto genico e dei metaboliti Valutazione di altre eventuali alterazioni, analisi complessiva Caratteristiche agronomiche e fenotipiche Distribuzione geografica Storia della sicurezza d uso Analisi della composizione chimica Koning et al 2004

22 ANALISI DEL RISCHIO Descrizione della coltivazione parentale; Scelta di parametri per il confronto Caratterizzazione del gene donatore, dell evento di trasformazione Caraterizzazione del prodotto genico e dei metaboliti Valutazione di altre eventuali alterazioni, analisi complessiva Descrizione del vettore utilizzato Descrizione del processo Caratterizzazione del DNA introdotto Caratterizzazione del sito d inserzione Koning et al 2004

23 ANALISI DEL RISCHIO Descrizione della coltivazione parentale; Scelta di parametri per il confronto Caratterizzazione del gene donatore, dell evento di trasformazione Caraterizzazione del prodotto genico e dei metaboliti Valutazione di altre eventuali alterazioni, analisi complessiva Struttura e caratterizzazione Modalità di azione e specificità Tossicità Allergenicità Koning et al 2004

24 ANALISI DEL RISCHIO Descrizione della coltivazione parentale; Scelta di parametri per il confronto Caratterizzazione del gene donatore, dell evento di trasformazione Caraterizzazione del prodotto genico e dei metaboliti Valutazione di altre eventuali alterazioni, analisi complessiva Composizione nutrizionale Caratteristiche agronomiche Caratteristiche fenotipiche Koning et al 2004

25 TEST DI TOSSICITA Test in vitro con enzimi, recettori proteici, linee cellulari INVITTOX: banca dati corredata di test tossicologici in vitro Test in vivo sugli animali si determina la NOAEL(no-observedadverse-effect-level) è molto difficile un apporto nutrizionale bilanciato utilizzando grosse quantità di alimenti derivanti da OGM

26 APPROCCIO MIRATO (TARGETED APPROACH) E basato sull analisi qualitativa e quantitativa di composti bersaglio Analisi su: Amminoacidi, acidi grassi, carboidrati Minerali Particolare enfasi viene data ai nutrienti essenziali (vitamine), antinutrienti (per esempio inibitori della tripsina), composti tossici (per esempio glicoalcaloidi)

27 Analisi di costituenti definiti

28 Effetti non desiderati per selezione del fenotipo o analisi costituenti definiti

29 ..LIMITI Si prendono in considerazione solo composti noti Non si considera l organismo dal punto di vista complessivo Nel caso in cui non abbiamo dei composti validi come confronto?

30 APPROCCIO NON-MIRATO (NON- TARGET) Si ottengono profili di comparazione di molti composti senza una conoscenza a priori della loro struttura e funzione; si utilizzano gli strumenti della: Trascrittomica (analisi del profilo d espressione) Proteomica (analisi delle proteine) Metabolomica (profilo di composti associati al metabolismo)

31 LE -OMICHE DNA Genomica Analisi del DNA mrna Trascrittomica Analisi dell espressione genica PROTEINE Proteomica Analisi delle proteine METABOLITI Metabolomica Analisi dei metaboliti

32 TRASCRITTOMICA Microarray: metodica che ci permette di analizzare l espressione di un enorme quantità di geni su uno stesso campione contemporaneamente confronto del profilo di espressione di una pianta GM e della controparte non-gm

33 PROTEOMICA Profilo proteico Metodiche principali: Elettroforesi bidimensionale per separare le proteine presenti in un tessuto Spettrometria di massa per determinare l identità delle proteine d interesse

34 METABOLOMICA Collezione dei metaboliti presenti nella cellula e loro quantificazione Metodiche principali: GAS cromatografia HPLC NMR

35 POSSIBILITA E LIMITI Grossa mole di dati Piccole variazioni possono influenzare il profilo di analisi complessivo Non è disponibile standardizzazione di Non è disponibile standardizzazione di metodiche

36 ALCUNI PROGETTI DI RICERCA EUROPEI ENTRANSFOOD (network europeo per la valutazione della sicurezza di coltivazioni GM destinate al consumo alimentare) GMOCARE (sviluppo di metodiche che coinvolgono proteomica, metabolomica...etc) SAFOTEST (sviluppo di protocollo per test in vivo e in vitro) GMOMOBILITY(analisi del trasferimento orizzontale di OGM alla microflora intestinale) QPCRGMOFOOD (tracciabilità degli OGM) GMOCHIPS

37 LE PIANTE GENETICAMENTE MODIFICATE E IL PROBLEMA DELL ANTIBIOTICO RESISTENZA

38 GENI AR COME MARCATORI DI SELEZIONE Due diverse fasi di selezione: Gene AR è utilizzato, nel vettore di clonaggio, per verificare la presenza del vettore nel ceppo batterico utilizzato Gene AR è utilizzato, sotto il controllo di un promotore della pianta, per selezionare le cellule vegetali trasformate

39 EFSA 2004 CLASSIFICAZIONE DEI GENI AR Gruppo I Largamente distribuiti tra il suolo e batteri enterici Conferiscono resistenza agli antibiotici che hanno scarsa importanza terapeutica in medicina umana e veterinaria (htp, ntpii, neo : Hygromicina, kanamicina, neomicina) Non ci sono restrizioni per il loro utilizzo

40 EFSA 2004 Gruppo II Largamente distribuiti nei microrganismi e nell ambiente Conferiscono resistenza agli antibiotici che sono usati solo come terapia in aree definite in medicina umana e veterinaria (bla,,, aada, cat: penicillina, streptomicina, cloramfenicolo) L uso di questi geni dovrebbe essere ristretto agli ambiti proposti

41 EFSA 2004 Gruppo III Comprende geni AR che conferiscono resistenza agli antibiotici rilevanti per la terapia umana e veterinaria (ntpiii, teta: amikacina, tetracicline) Dovrebbero essere evitato il loro utilizzo nella trasformazione di piante GM

42 IN CHE MODO POTREBBERO DIFFONDERSI I GENI AR? A: trasferimento genetico tra batteri Presenza del gene AR in un batterio Amplificazione del gene AR per moltiplicazione batterica Esposizione ad altri batteri Trasferimento del gene batterico AR ad altri batteri Incorporazione del gene batterico AR in un batterio ricevente Espressione dell AR B: trasferimento genetico veicolato dalle piante ai batteri Presenza del gene AR in un batterio Trasformazione della pianta Rilascio del gene AR batterico dalle cellule vegetali GM all ambiente o nel tratto gastrointestinale Esposizione ad altri batteri Incorporazione del gene AR in un nuovo batterio ricevente Espressione dell AR

43 ESPRESSIONE DEI GENI AR Il DNA contente il gene AR deve essere il più possibile integro per poter essere inserito nel nuovo genoma Nel caso del DNA liberato dalle piante transgeniche, per potersi esprimere in un nuovo batterio dovrebbe avere un promotore e appropriati segnali di controllo batterici L acquisizione di un nuovo tratto genetico dovrebbe essere associata ad un reale vantaggio selettivo per organismo ricevente

44 GENI AR E ALIMENTAZIONE Si osserva degradazione del DNA: Durante le fasi di lavorazione dell alimento Nell assunzione del cibo e nel successivo assorbimento nel tratto gastrointestinale

45 PROBABILITA DI TRASFERIMENTO DEL GENE AR ALLA MICROFLORA INTESTINALE La quantità di DNA ricombinante assunto pro capite (0.049 µg/giorno di mais e µg/giorno di soia) è sicuramente sovrastimato (Jonas et al., 2001) a causa dei processi di lavorazione degli alimenti Solo una piccola percentuale raggiungerà il colon dove sono presenti un elevato numero di batteri

46 CONCLUSIONI Attualmente il problema dell antibiotico resistenza è dovuto principalmente al massiccio uso di antibiotici in terapia medica, piuttosto che al consumo di alimenti derivanti da OGM. Nonostante questo, l uso di geni AR per la produzione di piante GM, destinate al consumo alimentare pone dei dubbi relativamente alla loro sicurezza d uso MARCATORI DI SELEZIONE ALTERNATIVI introduzione di geni diversi dall antibiotico resistenza, con cui poter attuare una selezione (per es: mannosio fosfato isomerasi) utilizzo di sistemi che implicano la rimozione dell antibiotico resistenza

47 LE PIANTE GENETICAMENTE MODIFICATE E IL PROBLEMA DELL ALLERGENICITA

48 REAZIONE AVVERSE AGLI ALIMENTI TOSSICHE (es: funghi velenosi, botulino...) INTOLLERANZE ALIMENTARI (deficienze enzimatiche, reazioni farmacologiche o cause ignote ALLERGIE: - mediate da IgE - non mediate da IgE, ma da IgG

49 ALLERGENI: CARATTERISTICHE GENERALI Proteine con struttura globulare compatta; spesso glicosilate Resistenti alla denaturazione nei processi produttivi ( trattamento con alte temperature) Resistenti alla digestione nell apparato digerente (trattamento con pepsina, tripsina)...ma non sempre!

50 ALLERGENI PIU IMPORTANTI LATTE VACCINO UOVA CROSTACEI ARACHIDI SOIA FRUTTA CON GUSCIO CEREALI sono responsabili di circa il 90% delle allergie alimentari

51 ALIMENTI GENETICAMENTE MODIFICATI Esempio di effetto indesiderato: introduzione nella soia del gene codificante per l albumina 2S della noce brasiliana ricca in aa solforati Forte risposta allergica della proteina eterologa

52 IL CASO STARLINK MAIS transgenico (Aventis) che contiene la proteina cry9c (bacillus turingensis) Proteina: resistente alle alte temperature; resistente al trattamento con tripsina Per le suddette proprietà biochimiche non si può escludere un potenziale allergenico Destinato soltanto all alimentazione animale e successivamente ritirato dal commercio

53 VALUTAZIONE DEL POTENZIALE ALLERGENICO NEI NOVEL FOOD Il prodotto del gene è allergenico SI NO Omologia di sequenza SI NO test sui sieri specifici SI NO Allergenico SI SI Omologia di sequenza NO test su sieri di individui allergici NO resistenza alla pepsina e modelli animali FAO/WHO 2001 probabilità di allergenicità alta bassa

54

Sono sicuri gli OGM? (organismi geneticamente modificati)

Sono sicuri gli OGM? (organismi geneticamente modificati) (organismi geneticamente modificati) Porte Aperte 22 novembre 2014 LE BIO-TECNOLOGIE Sin dall antichità, senza rendersene conto, l uomo ha sfruttato le biotecnologie nella trasformazione degli alimenti:

Dettagli

PARTE I. ASPETTI BIOLOGICI E GENETICI

PARTE I. ASPETTI BIOLOGICI E GENETICI INDICE Premessa Introduzione Origine, storia ed evoluzione delle biotecnologie Definizione ed applicazione delle biotecnologie - Le biotecnologie tradizionali - Le biotecnologie innovative - Le biotecnologie

Dettagli

O.G.M. INTRODUZIONE QUADRO NORMATIVO

O.G.M. INTRODUZIONE QUADRO NORMATIVO O.G.M. INTRODUZIONE QUADRO NORMATIVO Dipartimento di prevenzione ASLTO4 Struttura complessa di igiene degli alimenti e della nutrizione Dott.ssa Maurilia Ognibene Definizione di organismo geneticamente

Dettagli

Rilevamento e tracciabilità dei prodotti delle NBT

Rilevamento e tracciabilità dei prodotti delle NBT Incontro tecnico-scientifico sulle nuove tecniche di miglioramento genetico in agricoltura Roma 22 febbraio 2018 Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri Ugo Marchesi Rilevamento

Dettagli

2 WORKSHOP DEI LABORATORI DEL CONTROLLO UFFICIALE DI OGM Roma 30 Novembre 1-2 Dicembre

2 WORKSHOP DEI LABORATORI DEL CONTROLLO UFFICIALE DI OGM Roma 30 Novembre 1-2 Dicembre Logoizs[1]... Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana Annalisa Paternò 2 WORKSHOP DEI LABORATORI DEL CONTROLLO UFFICIALE DI OGM Roma 30 Novembre 1-2 Dicembre AGGIORNAMENTO SULLE

Dettagli

Ilaria Ciabatti Centro di Referenza Nazionale per la Ricerca di OGM Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana

Ilaria Ciabatti Centro di Referenza Nazionale per la Ricerca di OGM Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana La normativa comunitaria sugli Organismi Geneticamente Modificati: problematiche relative all applicazione nel controllo ufficiale di alimenti e mangimi Ilaria Ciabatti Centro di Referenza Nazionale per

Dettagli

ETICA E BIOTECNOLOGIE. Progetto speciale Istituto Rosmini 5BD

ETICA E BIOTECNOLOGIE. Progetto speciale Istituto Rosmini 5BD ETICA E BIOTECNOLOGIE Progetto speciale Istituto Rosmini 5BD Cos è un O G M? organismo il cui materiale genetico è stato modificato in modo diverso da quanto avviene in natura con l'accoppiamento e/o la

Dettagli

Importanza della genetica dei microrganismi

Importanza della genetica dei microrganismi Importanza della genetica dei microrganismi 1.I microrganismi rappresentano un mezzo essenziale per comprendere la genetica di tutti gli organismi. 2.Vengono usati per isolare e duplicare specifici geni

Dettagli

Roma, 22 febbraio 2018 Roma, 22 febbraio 2018

Roma, 22 febbraio 2018 Roma, 22 febbraio 2018 Incontro Incontro tecnico-scientifico tecnico-scientifico sulle sulle nuove nuove tecniche tecniche di di miglioramento miglioramento genetico genetico in in agricoltura agricoltura Roma, 22 febbraio 2018

Dettagli

La trasformazione. Figure per gentile concessione di Zanichelli Editore

La trasformazione. Figure per gentile concessione di Zanichelli Editore La trasformazione Gli esperimenti di Griffith dimostrarono che ci può essere un trasferimento di caratteristiche genetiche non legato alla riproduzione. I batteri del ceppo R avevano acquisito caratteristiche

Dettagli

Piergiovanni Piatti L ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO SUL MAIS DELLE CAMERE DI COMMERCIO DI TORINO E CUNEO, A SUPPORTO DEI PRODUTTORI E DEI CONSUMATORI

Piergiovanni Piatti L ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO SUL MAIS DELLE CAMERE DI COMMERCIO DI TORINO E CUNEO, A SUPPORTO DEI PRODUTTORI E DEI CONSUMATORI Piergiovanni Piatti L ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO SUL MAIS DELLE CAMERE DI COMMERCIO DI TORINO E CUNEO, A SUPPORTO DEI PRODUTTORI E DEI CONSUMATORI MONITORAGGIO OGM OGM - Organismo Geneticamente Modificato

Dettagli

Jay Phelan, Maria Cristina Pignocchino. Scopriamo la biologia

Jay Phelan, Maria Cristina Pignocchino. Scopriamo la biologia Jay Phelan, Maria Cristina Pignocchino Scopriamo la biologia Capitolo 6 Il DNA in azione 3 1. Il DNA è il materiale genetico Il DNA è composto da una sequenza di nucleotidi. Ogni nucleotide comprende:

Dettagli

STRUTTURA DEL DOSSIER (Allegato 1 del Decreto del Presidente dell'istituto superiore di sanità del 26 aprile 2002)

STRUTTURA DEL DOSSIER (Allegato 1 del Decreto del Presidente dell'istituto superiore di sanità del 26 aprile 2002) STRUTTURA DEL DOSSIER (Allegato 1 del Decreto del Presidente dell'istituto superiore di sanità del 26 aprile 2002) Indirizzo La domanda, così come ogni altra corrispondenza successiva, dovrà essere inviata

Dettagli

I GENI sono alla base delle Biotecnologie

I GENI sono alla base delle Biotecnologie Corso di BIOTECNOLOGIE VEGETALI Introduzione alle Biotecnologie 2 parte A cura di Pierdomenico Perata & Elena Loreti I GENI sono alla base delle Biotecnologie Trasformazione Metodi principali di cellule

Dettagli

PROTEINE RICOMBINANTI

PROTEINE RICOMBINANTI PROTEINE RICOMBINANTI PROTEINE RICOMBINANTI TRASFORMAZIONE IN LIEVITO VETTORI SHUTTLE PROTEINE RICOMBINANTI Colture cellulari = propagazioni di cellule fuori dall organismo vantaggi: 1) l ambiente extracellulare

Dettagli

19/02/2018 AMBIENTALE. Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Dipartimento per il monitoraggio e la tutela dell ambiente

19/02/2018 AMBIENTALE. Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Dipartimento per il monitoraggio e la tutela dell ambiente NBT E LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO AMBIENTALE Valentina Rastelli Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Dipartimento per il monitoraggio e la tutela dell ambiente e per la conservazione

Dettagli

Le biotecnologie in agricoltura e i functional foods

Le biotecnologie in agricoltura e i functional foods Le biotecnologie in agricoltura e i functional foods Leonardo Vingiani Direttore Assobiotec Roma, 19 febbraio 2008 Applicazioni delle agrobiotecnologie Conferire resistenza a stress biotici (insetti, funghi,

Dettagli

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA'

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA' ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA' DECRETO 26 aprile 2002 (Gazzetta Ufficiale serie generale del 7 maggio 2002, pagine 68-73) Accertamento della composizione e innocuità dei farmaci di nuova istituzione prima

Dettagli

PROGRAMMA PER ESAMI INTEGRATIVI/IDONEITA

PROGRAMMA PER ESAMI INTEGRATIVI/IDONEITA CLASSE: TERZA ENOGASTRONOMIA 1 MODULO: ALIMENTI ED ALIMENTAZIONE CONCETTO DI ALIMENTAZIONE; FUNZIONE NUTRIZIONALE DEI PRINCIPI NUTRITIVI; PRINCIPI DI ALIMENTAZIONE EQUILIBRATA; CALCOLO CALORICO. 2 MODULO:

Dettagli

Materiale genetico presente nella cellula batterica. Cromosoma batterico Plasmidi Elementi genetici trasponibili DNA fagico

Materiale genetico presente nella cellula batterica. Cromosoma batterico Plasmidi Elementi genetici trasponibili DNA fagico Genetica batterica Materiale genetico presente nella cellula batterica Cromosoma batterico Plasmidi Elementi genetici trasponibili DNA fagico Nucleoide (morfologia) È costituito da un unica unica molecola

Dettagli

ANNO 2008 I SESSIONE BIOLOGO. L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi

ANNO 2008 I SESSIONE BIOLOGO. L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi ANNO 2008 L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi Igiene e laboratorio Legislazione professionale Certificazione di qualità I Il candidato

Dettagli

Patologie da analizzare

Patologie da analizzare Fasi cruciali Scelta della patologia da analizzare Scelta del campione da analizzare Scelta dell approccio da utilizzare Scelta della tecnica da utilizzare Analisi statistica del dati Conferme con approcci

Dettagli

CONOSCENZE / COMPETENZE STRUMENTI E METODI LABORATORIO COLLEGAMENTI VERIFICHE ORE

CONOSCENZE / COMPETENZE STRUMENTI E METODI LABORATORIO COLLEGAMENTI VERIFICHE ORE PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DEL CORSO DI BIOLOGIA,MICROBIOLOGIA E TECNOLOGIE DI CONTROLLO SANITARIO CLASSE 5 D ANNO SCOLASTICO 2015-2016 Proff ELENA ZACCHIA, RAFFAELE FIORINI MODULI MODULO 1 Modulo di raccordo

Dettagli

Autonoma valutazione delle informazioni su argomenti e problemi biologici fornite dai mezzi di comunicazione di massa

Autonoma valutazione delle informazioni su argomenti e problemi biologici fornite dai mezzi di comunicazione di massa Anno scolastico 2017-2018 Classe 5 sez I Docente Ferrari Biancamaria Disciplina SCIENZE NATURALI- BIOLOGIA MOLECOLARE FINALITA DISCIPLINARI Fornire gli strumenti per conoscere le strutture e le funzioni

Dettagli

Valutazione e gestione del rischio per la sicurezza alimentare

Valutazione e gestione del rischio per la sicurezza alimentare Valutazione e gestione del rischio per la sicurezza alimentare Carlo Donati Segretariato Nazionale della Valutazione del Rischio della Catena Alimentare Primo Workshop Progetto PREVIENI - Roma, 27 ottobre

Dettagli

ANNO 2008 I SESSIONE BIOLOGO. L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi

ANNO 2008 I SESSIONE BIOLOGO. L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi ANNO 2008 L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi Igiene e laboratorio Legislazione professionale Certificazione di qualità I Il candidato

Dettagli

Progetto :TRIFOGLIO UNIVERSITA CATTOLICA DEL SACRO CUORE Piacenza. O.G.M. Vegetali

Progetto :TRIFOGLIO UNIVERSITA CATTOLICA DEL SACRO CUORE Piacenza. O.G.M. Vegetali Progetto :TRIFOGLIO UNIVERSITA CATTOLICA DEL SACRO CUORE Piacenza O.G.M. Vegetali Identificazione di un O.G.M. e metodi di analisi del DNA transgenico Marco Nani 5BL Liceo Scientifico Mattei di Fiorenzuola

Dettagli

Biochimica: le biomolecole. 1 I carboidrati B2. Per saperne di più. Anomeria e mutarotazione. Per saperne di più. I diastereoisomeri

Biochimica: le biomolecole. 1 I carboidrati B2. Per saperne di più. Anomeria e mutarotazione. Per saperne di più. I diastereoisomeri Indice B1 B2 le biomolecole l energia e gli enzimi 1 I carboidrati B2 Anomeria e mutarotazione I diastereoisomeri Green Chemistry Da rifiuti a risorse: le biomasse B6 B11 B12 2 I lipidi B13 Le vitamine

Dettagli

(Atti non legislativi) REGOLAMENTI

(Atti non legislativi) REGOLAMENTI 8.6.2013 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 157/1 II (Atti non legislativi) REGOLAMENTI REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 503/2013 DELLA COMMISSIONE del 3 aprile 2013 relativo alle domande di autorizzazione

Dettagli

OBIETTIVI DEL CORSO. Analisi del rischio di alimenti e mangimi GM -Ivrea 7 giugno M. Croce

OBIETTIVI DEL CORSO. Analisi del rischio di alimenti e mangimi GM -Ivrea 7 giugno M. Croce OBIETTIVI DEL CORSO Nel Febbraio 2015 IZS Lazio, Toscana e Roma con ISS organizzano corso di formazione a livello nazionale; Mandato ai discenti di effettuare la ricaduta della formazione alivello regionale

Dettagli

Escherichia coli. Applicazioni biotecnologie con microrganismi procarioti. Una delle speci batteriche più biotecnologica è senza dubbio

Escherichia coli. Applicazioni biotecnologie con microrganismi procarioti. Una delle speci batteriche più biotecnologica è senza dubbio Applicazioni biotecnologie con microrganismi procarioti Escherichia coli, Bacillus subtilis con altri batteri appartenenti ai generi Pseudomonas, Rhizobium, Lactobacillus possono essere usati: - piani

Dettagli

Elementi di Ingegneria Genetica Piante Geneticamente Modificate

Elementi di Ingegneria Genetica Piante Geneticamente Modificate Elementi di Ingegneria Genetica Piante Geneticamente Modificate Dipartimento di Scienze Agronomiche e Genetica Vegetale Agraria Corso di Genetica Agraria Giovanna Attene LA DEFINIZIONE LEGALE Direttiva

Dettagli

Esperto in biotecnologie dei prodotti alimentari

Esperto in biotecnologie dei prodotti alimentari identificativo scheda: 34-001 stato scheda: Validata Descrizione sintetica La figura professionale ha competenze nel campo della produzione, della conservazione, del controllo di qualità, nonché della

Dettagli

ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI

ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI Con il termine Organismo Geneticamente Modificato si intendono soltanto gli organismi in cui parte del genoma sia stato modificato tramite le moderne tecniche di ingegneria

Dettagli

Relatrice: dott.ssa Ilaria Pegoretti

Relatrice: dott.ssa Ilaria Pegoretti Relatrice: dott.ssa Ilaria Pegoretti IL LABORATORIO DI BIOLOGIA MOLECOLARE: introduzione alle tecniche e alle loro applicazioni 26 Novembre 2011 Auditorium Presidio Ospedaliero S.Chiara, Trento Scoperta

Dettagli

ANNO 2008 I SESSIONE BIOLOGO. L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi

ANNO 2008 I SESSIONE BIOLOGO. L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi ANNO 2008 L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi Igiene e laboratorio Legislazione professionale Certificazione di qualità I Il candidato

Dettagli

DECISIONE DELLA COMMISSIONE

DECISIONE DELLA COMMISSIONE L 55/78 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 5.3.2010 DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 2 marzo 2010 che autorizza l immissione in commercio di prodotti contenenti il mais geneticamente modificato MON863xNK603

Dettagli

DECISIONE DELLA COMMISSIONE

DECISIONE DELLA COMMISSIONE 5.3.2010 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 55/73 DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 2 marzo 2010 che autorizza l immissione in commercio di prodotti contenenti il mais geneticamente modificato MON863xMON810

Dettagli

Le linee guida EFSA per Novel Foods e Traditional Foods. Emanuela Turla Scientific Officer SANA Bologna, 8 Settembre 2017

Le linee guida EFSA per Novel Foods e Traditional Foods. Emanuela Turla Scientific Officer SANA Bologna, 8 Settembre 2017 Le linee guida EFSA per Novel Foods e Traditional Foods Emanuela Turla Scientific Officer SANA Bologna, 8 Settembre 2017 PRESENTAZIONE EFSA Cos è Cosa fa Novel Foods e Traditional Foods Dove trovare le

Dettagli

Potenzialità dei laboratori universitari

Potenzialità dei laboratori universitari Giacomo Spinsanti Dipartimento di Biologia Evolutiva spinsanti@unisi.it Jacopo Bigliazzi Dipartimento di Scienze Ambientali bigliazzi4@unisi.it Tracciabilità, Valorizzazione della Qualità e Sicurezza degli

Dettagli

LE NBT E L ATTUALE NORMATIVA DELL UNIONE EUROPEA SUGLI OGM

LE NBT E L ATTUALE NORMATIVA DELL UNIONE EUROPEA SUGLI OGM LE NBT E L ATTUALE NORMATIVA DELL UNIONE EUROPEA SUGLI OGM Valeria Giovannelli Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Dipartimento per il Monitoraggio e la Tutela dell Ambiente e

Dettagli

DECISIONE DELLA COMMISSIONE

DECISIONE DELLA COMMISSIONE L 55/68 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 5.3.2010 DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 2 marzo 2010 che autorizza l immissione in commercio di prodotti contenenti il mais geneticamente modificato MON863xMON810xNK603

Dettagli

ANNO 2008 I SESSIONE BIOLOGO. L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi

ANNO 2008 I SESSIONE BIOLOGO. L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi ANNO 2008 L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi Igiene e laboratorio Legislazione professionale Certificazione di qualità Il candidato descriva

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA CDL IN TECNICHE DI LABORATORIO BIOMEDICO (abilitante all esercizio della professione di Tecnico di Laboratorio Biomedico) Presidente: Prof.

Dettagli

1.7.1 Classificazione Struttura e funzioni Riproduzione e approvvigionamento di energia I protisti 22

1.7.1 Classificazione Struttura e funzioni Riproduzione e approvvigionamento di energia I protisti 22 Sommario CAPITOLO 1 I MICRORGANISMI 1.1 Principi di classificazione 3 1.2 I microrganismi all interno del mondo dei viventi 6 1.3 L organizzazione cellulare: cellule procariotiche ed eucariotiche 6 1.4

Dettagli

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO IN ISS

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO IN ISS ALTERNANZA SCUOLA LAVORO IN ISS 4-7 e 13-15 febbraio 2019 Percorso formativo: AS02: ALIMENTI E MANGIMI GENETICAMENTE MODIFICATI VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA D USO D Aquilio Noemi - L.S. C. Cavour Fondi

Dettagli

Università di Roma Tor Vergata Scienze della Nutrizione Umana Biochimica della Nutrizione - Prof.ssa Luciana Avigliano A.A.

Università di Roma Tor Vergata Scienze della Nutrizione Umana Biochimica della Nutrizione - Prof.ssa Luciana Avigliano A.A. Università di Roma Tor Vergata Scienze della Nutrizione Umana Biochimica della Nutrizione - Prof.ssa Luciana Avigliano A.A. 2011-12 Nutrienti quali regolatori delle funzioni cellulari AZIONE REGOLATORIA

Dettagli

Gli OGM. Organismi Geneticamente Modificati

Gli OGM. Organismi Geneticamente Modificati Gli OGM Organismi Geneticamente Modificati Cosa sono gli OGM? Questa sigla fa riferimento a tutti quegli organismi il cui patrimonio genetico è stato modificato artificialmente dall'uomo, tramite tecniche

Dettagli

A COSA SERVE il CLONAGGIO del DNA?? COME FUNZIONA il CLONAGGIO del DNA? COME FUNZIONA il CLONAGGIO del DNA?

A COSA SERVE il CLONAGGIO del DNA?? COME FUNZIONA il CLONAGGIO del DNA? COME FUNZIONA il CLONAGGIO del DNA? A COSA SERVE il CLONAGGIO del DNA?? CREARE COPIE IDENTICHE (= CLONI) DI UN FRAMMENTO DI DNA DIFFERENZE con la PCR: è una reazione in vivo sfrutta l apparato di replicazione del DNA della cellula ospite

Dettagli

un introduzione dei viventi 1 I composti organici C2 2 Gli idrocarburi saturi C6 Green Chemistry Biodiesel: un combustibile da fonti rinnovabili

un introduzione dei viventi 1 I composti organici C2 2 Gli idrocarburi saturi C6 Green Chemistry Biodiesel: un combustibile da fonti rinnovabili Indice C1 B1 Chimica Lo studio organica: un introduzione dei viventi le biomolecole 1 I composti organici C2 2 Gli idrocarburi saturi C6 Green Chemistry Biodiesel: un combustibile da fonti rinnovabili

Dettagli

Richiami alle conoscenze fondamentali

Richiami alle conoscenze fondamentali Richiami alle conoscenze fondamentali 1 INTRODUZIONE Molte persone sono consapevoli del fatto che, intervenendo sui fattori ambientali e sullo stile di vita, tra cui anche le abitudini alimentari, è possibile

Dettagli

DECISIONE DELLA COMMISSIONE

DECISIONE DELLA COMMISSIONE L 68/28 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 13.3.2009 DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 10 marzo 2009 che autorizza l immissione in commercio di prodotti che contengono colza T45 o che sono prodotti a

Dettagli

Ruolo del. Centro di Referenza Nazionale per la Ricerca di OGM. nel controllo ufficiale degli alimenti e dei mangimi

Ruolo del. Centro di Referenza Nazionale per la Ricerca di OGM. nel controllo ufficiale degli alimenti e dei mangimi Ruolo del Centro di Referenza Nazionale per la Ricerca di OGM nel controllo ufficiale degli alimenti e dei mangimi Ilaria Ciabatti Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana Centro di Referenza

Dettagli

GENOMA. Analisi di sequenze -- Analisi di espressione -- Funzione delle proteine CONTENUTO FUNZIONE. Progetti genoma in centinaia di organismi

GENOMA. Analisi di sequenze -- Analisi di espressione -- Funzione delle proteine CONTENUTO FUNZIONE. Progetti genoma in centinaia di organismi GENOMA EVOLUZIONE CONTENUTO FUNZIONE STRUTTURA Analisi di sequenze -- Analisi di espressione -- Funzione delle proteine Progetti genoma in centinaia di organismi Importante la sintenia tra i genomi The

Dettagli

Fondamenti di Chimica Farmaceutica

Fondamenti di Chimica Farmaceutica Cos è un farmaco? Un farmaco è una sostanza che interagisce con un sistema biologico producendo un effetto (risposta) biologico Morfina Analgesia Cianuro Letale Veleno di serpente Letale (dannoso) LSD

Dettagli

La massa è la quantità di materia di cui è fatta una qualsiasi cosa

La massa è la quantità di materia di cui è fatta una qualsiasi cosa Dall atomo all organizzazione cellulare Tutti gli organismi viventi sono costituiti da atomi Due o più atoni insieme formano le molecole La materia è tutto ciò che occupa uno spazio, ha un volume e una

Dettagli

PRINCIPI DI UNA SANA ALIMENTAZIONE. Dr.ssa Caterina Magliocchetti

PRINCIPI DI UNA SANA ALIMENTAZIONE. Dr.ssa Caterina Magliocchetti PRINCIPI DI UNA SANA ALIMENTAZIONE Dr.ssa Caterina Magliocchetti Perché mangiamo? L organismo umano ha necessità di un apporto continuo e bilanciato di un certo numero di sostanze chimiche PRINCIPI NUTRITIVI

Dettagli

Obiettivi di apprendimento. Il sistema periodico (Lab. Elementi e Composti

Obiettivi di apprendimento. Il sistema periodico (Lab. Elementi e Composti Disciplina SCIENZE DELLA TERRA Finalità Obiettivi specifici di apprendimento Classe terza Chimica ricorsiva. Cosi, a livello argomenti modelli, sulla Obiettivi specifici CHIMICA Indirizzare la curiosità

Dettagli

Esempio di valutazione degli effetti delle tecnologie alimentari sulla digeribilità degli alimenti

Esempio di valutazione degli effetti delle tecnologie alimentari sulla digeribilità degli alimenti Migliorare le prestazioni dell Industria Alimentare Esempio di valutazione degli effetti delle tecnologie alimentari sulla digeribilità degli alimenti Relatore: dott. Mattia Di Nunzio mattia.dinunzio@unibo.it

Dettagli

ANNO 2008 I SESSIONE BIOLOGO. L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi

ANNO 2008 I SESSIONE BIOLOGO. L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi ANNO 2008 L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi Igiene e laboratorio Legislazione professionale Certificazione di qualità I Il candidato

Dettagli

Le biotecnologie. Sadava et al. Biologia La scienza della vita Zanichelli editore 2010

Le biotecnologie. Sadava et al. Biologia La scienza della vita Zanichelli editore 2010 Le biotecnologie 1 Cosa sono le biotecnologie? Le biotecnologie sono tutte quelle tecniche utilizzate (fin dall antichità) per produrre sostanze specifiche a partire da organismi viventi o da loro derivati.

Dettagli

Basi della diversità genetica nei microrganismi. Mutazioni. Mutazioni spontanee 07/01/2015

Basi della diversità genetica nei microrganismi. Mutazioni. Mutazioni spontanee 07/01/2015 Basi della diversità genetica nei microrganismi Fluidità dell informazione genica: Mutazioni e trasferimento orizzontale Mutazioni Le mutazioni possono avvenire spontaneamente in seguito ad errori di incorporazione

Dettagli

Farmaci antibiotici e chemioterapici

Farmaci antibiotici e chemioterapici Farmaci antibiotici e chemioterapici Definizioni e caratteristiche Antibiotici: sostanze prodotte da varie specie di microrganismi (batteri o funghi) che sopprimono la crescita di altri microrganismi e

Dettagli

I VIRUS. Tutti i virus esistono in due stati: EXTRACELLULARE e INTRACELLULARE. Nel primo caso si parla comnemente di virioni o particelle virali.

I VIRUS. Tutti i virus esistono in due stati: EXTRACELLULARE e INTRACELLULARE. Nel primo caso si parla comnemente di virioni o particelle virali. I VIRUS Un virus è definito come materiale nucleico (DNA o RNA) organizzato in una struttura di rivestimento proteico. Il materiale nucleico del virus contiene l informazione necessaria alla sua replicazione

Dettagli

Rimodulazione coerente con Negoziazione

Rimodulazione coerente con Negoziazione Riepilogo Dipartimento Agroalimentare Dipartimento Agroalimentare 2005 terzi fondi diretta Sviluppo di biotecnologie avanzate per il sistema agroalimentare 1.955.078 622.100 2.905.912 575.270 2.307.974

Dettagli

PROGRAMMAZIONE SCIENZE DEGLI ALIMENTI Classe IV Prof. Roboamo Stefano Verona

PROGRAMMAZIONE SCIENZE DEGLI ALIMENTI Classe IV Prof. Roboamo Stefano Verona MODULO 8 OLI e GRASSI Descrivere la filiera che porta al prodotto finale Olio di oliva Olio di semi Margarina Panna e burro Altri grassi animali MODULO 9 BEVANDE ALCOLICHE Vino Birra Distillati Liquori

Dettagli

LA BIODIVERSITÀ ALLA LUCE DELLA RIVOLUZIONE GENOMICA

LA BIODIVERSITÀ ALLA LUCE DELLA RIVOLUZIONE GENOMICA LA BIODIVERSITÀ ALLA LUCE DELLA RIVOLUZIONE GENOMICA BIODIVERSITÀ La diversità esistente a qualsiasi livello dell organizzazione biologica (W.G. Rosen, 1988) o, in alternativa, La variabilità tra gli organismi

Dettagli

Metodologie citogenetiche. Metodologie molecolari. Formulare la domanda Utilizzare la metodica appropriata

Metodologie citogenetiche. Metodologie molecolari. Formulare la domanda Utilizzare la metodica appropriata In base al potere di risoluzione della tecnica Metodologie citogenetiche Metodologie molecolari Formulare la domanda Utilizzare la metodica appropriata 1 DNA RNA PROTEINE DNA Cromosomi (cariotipo, FISH,

Dettagli

C O R O - Network Co-Ordinamento della Ricerca Oncologica

C O R O - Network Co-Ordinamento della Ricerca Oncologica C O R O - Network Co-Ordinamento della Ricerca Oncologica A. OBIETTIVI GENERALI DEL NETWORK ATTIVITÀ I. Stabilire una rete di risorse per le applicazioni cliniche della ricerca oncologica II. Fornire supporto

Dettagli

Siamo adattati a consumare sia cibo di origine animale sia di orgine vegetale!

Siamo adattati a consumare sia cibo di origine animale sia di orgine vegetale! Siamo adattati a consumare sia cibo di origine animale sia di orgine vegetale! Il contributo delle piante all alimentazione umana è nettamente superiore a quello degli animali! Vegetarianesimo Astensione

Dettagli

Nei batteri non è presente una membrana nucleare

Nei batteri non è presente una membrana nucleare La cellula procariota (Bacteria e Archaea) Morfologia generale Composizione chimica Le strutture cellulari e le loro funzioni parte 1 L involucro Appendici esterne: Le strutture cellulari e le loro funzioni

Dettagli

I PROTIDI ASPETTI GENERALI

I PROTIDI ASPETTI GENERALI I PROTIDI ASPETTI GENERALI I PROTIDI O PROTEINE SONO SOSTANZE ORGANICHE AZOTATE, DI STRUTTURA MOLTO COMPLESSA, PRESENTI IN OGNI FORMA DI VITA. LE PROTEINE SONO COMPOSTI QUATERNARI, OSSIA SONO FORMATE DA

Dettagli

Programmazione di Biologia a.s

Programmazione di Biologia a.s Programmazione di Biologia a.s. 2017-2018 Unità Didattica 1: Introduzione alle scienze della vita 1. Le dei viventi riconoscere le principali dei viventi -Come distinguere gli esseri viventi dalla materia

Dettagli

PROGETTAZIONE ANNUALE PER COMPETENZE Classe IV Trasformazione dei prodotti

PROGETTAZIONE ANNUALE PER COMPETENZE Classe IV Trasformazione dei prodotti ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE TECNICA AGRARIA Mario Rigoni Stern Bergamo PROGETTAZIONE ANNUALE PER COMPETENZE Classe IV Trasformazione dei prodotti articolazione: Gestione dell ambiente e del territorio

Dettagli

1 Gli enzimi. 1.1 Definizione e caratteristiche Il sito attivo Classificazione e nomenclatura Meccanismo d azione 7

1 Gli enzimi. 1.1 Definizione e caratteristiche Il sito attivo Classificazione e nomenclatura Meccanismo d azione 7 IV Biochimicamente 0 L evoluzione dei viventi 1 Gli enzimi Perché è importante studiare la biochimica? 0 1 0.1 L organizzazione gerarchica 0 2 0.2 L origine dell Universo 0 2 La fusione nucleare 0 3 0.3

Dettagli

Normativa vigente per integratori alimentari e novel food

Normativa vigente per integratori alimentari e novel food Normativa vigente per integratori alimentari e novel food Roma 23 ottobre 2007 Stefania Dalfrà Bruno Scarpa Ministero della Salute INTEGRATORI ALIMENTARI Ieri Prodotti aggiunti all alimentazione per fornire

Dettagli

Esami sostenuti nell'aa di erogazione dell'insegnamento per coorte

Esami sostenuti nell'aa di erogazione dell'insegnamento per coorte sosten nell'aa di erogazione dell'insegnamento per coorte Dipartimento di Scienze della Vita L BIOTECNOLOGIE (D.M. 70/04) Obbliga Informatica e statistica B-30 S 89 8 3 6,6 9 35 38 6,3 68 7 5 6,8 Biochimica

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO STATALE GALILEO GALILEI Siena. Anno scolastico 2016/2017 PROGRAMMA SVOLTO

LICEO SCIENTIFICO STATALE GALILEO GALILEI Siena. Anno scolastico 2016/2017 PROGRAMMA SVOLTO LICEO SCIENTIFICO STATALE GALILEO GALILEI Siena Anno scolastico 2016/2017 PROGRAMMA SVOLTO Docente: Francesco Parigi Classe: 2 D Materia: Scienze naturali Origine e storia della biologia. Il metodo scientifico.

Dettagli

Esperto in biotecnologie dei prodotti alimentari

Esperto in biotecnologie dei prodotti alimentari identificativo scheda: 34-001 stato scheda: Validata Descrizione sintetica La figura professionale ha competenze nel campo della produzione, della conservazione, del controllo di qualità, nonché della

Dettagli

DIPARTIMENTO DELL INNOVAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA UFFICIO IV DELL EX MINISTERO DELLA SALUTE ***

DIPARTIMENTO DELL INNOVAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA UFFICIO IV DELL EX MINISTERO DELLA SALUTE *** DIPARTIMENTO DELL INNOVAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA UFFICIO IV DELL EX MINISTERO DELLA SALUTE *** LE BIOTECNOLOGIE CHE COSA SONO LE BIOTECNOLOGIE? Le biotecnologie

Dettagli

Attualmente lo studio del DNA si esegue facilmente in molti laboratori

Attualmente lo studio del DNA si esegue facilmente in molti laboratori Attualmente lo studio del DNA si esegue facilmente in molti laboratori La biotecnologia è la tecnologia che utilizza gli organismi viventi o le loro componenti per ottenere sostanze o prodotti utili all

Dettagli

DECISIONE DELLA COMMISSIONE

DECISIONE DELLA COMMISSIONE 28.12.2011 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 344/59 DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 22 dicembre 2011 che autorizza l immissione in commercio di prodotti contenenti, costituiti da o ottenuti a partire

Dettagli

RICERCA E SVILUPPO DI NUOVI FARMACI

RICERCA E SVILUPPO DI NUOVI FARMACI RICERCA E SVILUPPO DI NUOVI FARMACI In passato le scoperte dei farmaci erano occasionali. Si trattava di sostanze di derivazione vegetale o animale STRATEGIE DI RICERCA: Quali sono i fattori che influenzano

Dettagli

DGGE/TTGE. Le differenze nel punto di denaturazione, chimica o termica, dipendono dalla sequenza nucleotidica

DGGE/TTGE. Le differenze nel punto di denaturazione, chimica o termica, dipendono dalla sequenza nucleotidica DGGE/TTGE Lungo gradiente di sostanze denaturanti (es. Urea) - DGGE Separazione degli amplimeri con elettroforesi Lungo gradiente temporale di temperatura (TTGE) Le differenze nel punto di denaturazione,

Dettagli

Eat'Safe: Italy-China Dialogue in Food Safety. Stazione Sperimentale per l Industria delle Conserve Alimentari - Parma

Eat'Safe: Italy-China Dialogue in Food Safety. Stazione Sperimentale per l Industria delle Conserve Alimentari - Parma Eat'Safe: Italy-China Dialogue in Food Safety Roberta Virgili Stazione Sperimentale per l Industria delle Conserve Alimentari - Parma Membro del Comitato Paritetico Italia-Cina Le eccellenze dell Emilia-Romagna

Dettagli

CLASSICHE GENETICA BIOTECNOLOGIE MODERNE BIOLOGIA CELLULARE TECNOLOGIA DEL DNA RICOMBINANTE INGEGNERIA GENETICA

CLASSICHE GENETICA BIOTECNOLOGIE MODERNE BIOLOGIA CELLULARE TECNOLOGIA DEL DNA RICOMBINANTE INGEGNERIA GENETICA CLASSICHE BIOTECNOLOGIE GENETICA MODERNE BIOLOGIA CELLULARE TECNOLOGIA DEL DNA RICOMBINANTE INGEGNERIA GENETICA BIOLOGIA MOLECOLARE BIOCHIMICA CREAZIONE A FINI MEDICI DI MICRO-ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI

Dettagli

TRASFORMAZIONE GENETICA DI SPINACIO (SPINACIA OLERACEA L.) MEDIATA DA AGROBACTERIUM TUMEFACIENS

TRASFORMAZIONE GENETICA DI SPINACIO (SPINACIA OLERACEA L.) MEDIATA DA AGROBACTERIUM TUMEFACIENS LABORATORIO DI BIOTECNOLOGIE VEGETALI (Prof. Alma Balestrazzi) TRASFORMAZIONE GENETICA DI SPINACIO (SPINACIA OLERACEA L.) MEDIATA DA AGROBACTERIUM TUMEFACIENS CHE COSA SONO LE PIANTE TRANSGENICHE? Le piante

Dettagli

IL SISTEMA BIOLOGICO

IL SISTEMA BIOLOGICO IX CONVEGNO NAZIONALE DEGLI ISTITUTI ZOOPROFILATTICI SPERIMENTALI SULL ALIMENTAZIONE ANIMALE SICUREZZA DELLE MATERIE PRIME: DALLE SOSTANZE SGRADITE AI VALORI AGGIUNTI IL SISTEMA BIOLOGICO L ESPERIENZA

Dettagli

Applicazione della biologia molecolare nella valutazione del benessere del cavallo

Applicazione della biologia molecolare nella valutazione del benessere del cavallo UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA FACOLTA DI MEDICINA VETERINARIA Centro di Studio del Cavallo Sportivo Applicazione della biologia molecolare nella valutazione del benessere del cavallo Andrea Verini

Dettagli

GREEN BIOTECH. Biotecnologie per il miglioramento delle piante coltivate

GREEN BIOTECH. Biotecnologie per il miglioramento delle piante coltivate GREEN BIOTECH Biotecnologie per il miglioramento delle piante coltivate Relatore: Luigi Cattivelli Direttore del centro di Genomica e Bioinformatica CREA Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l Analisi

Dettagli

HI-TECH IN SANITA'. MINI-INVASIVITA' 2.0: nuove tecnologie al servizio dell'appropriatezza e della bioetica professionale

HI-TECH IN SANITA'. MINI-INVASIVITA' 2.0: nuove tecnologie al servizio dell'appropriatezza e della bioetica professionale HI-TECH IN SANITA'. MINI-INVASIVITA' 2.0: nuove tecnologie al servizio dell'appropriatezza e della bioetica professionale Analisi dell esoma e la medicina predittiva Domenico Coviello Direttore Medico

Dettagli

Cos è un OGM? (art. 2, direttiva 2001/18, CE del 12/03/2001)

Cos è un OGM? (art. 2, direttiva 2001/18, CE del 12/03/2001) Cos è un OGM? Organismo il cui materiale genetico è stato modificato in modo diverso da quanto avviene in natura con l'accoppiamento e/o la ricombinazione genetica naturale. Può contenere uno o più geni

Dettagli

VALUTAZIONE DELL IMPATTO AMBIENTALE DEI BIOPESTICIDI: STATO DELL ARTE DELLE METODOLOGIE ANALITICHE ATTUALI E PROSPETTIVE

VALUTAZIONE DELL IMPATTO AMBIENTALE DEI BIOPESTICIDI: STATO DELL ARTE DELLE METODOLOGIE ANALITICHE ATTUALI E PROSPETTIVE I problemi connessi con l uso di tecniche alternative ai prodotti fitosanitari Seminario G.R.I.F.A. - Perugia, 26 Novembre 2003 VALUTAZIONE DELL IMPATTO AMBIENTALE DEI BIOPESTICIDI: STATO DELL ARTE DELLE

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute Il nuovo Regolamento UE 2015/2283 sui novelfood Bologna, 08 settembre 2017 v. di giorgi gerevini, phd reg. 258/97 Reg. 2015/2283 definizione di novel food alimento tradizionale da

Dettagli

L'attività di valutazione del rischio nel campo della sicurezza alimentare

L'attività di valutazione del rischio nel campo della sicurezza alimentare L'attività di valutazione del rischio nel campo della sicurezza alimentare Carlo Donati Rischio della Catena Alimentare Alimentazione e Recessione Roma, 29 aprile 2009 Una situazione preoccupante... Nuove

Dettagli

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L ENOGASTRONOMIA E L OSPITALITA ALBERGHIERA

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L ENOGASTRONOMIA E L OSPITALITA ALBERGHIERA ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L ENOGASTRONOMIA E L OSPITALITA ALBERGHIERA Ranieri Antonelli Costaggini - Rieti SCIENZA E CULTURA DELL ALIMENTAZIONE - CLASSE IV E PROGRAMMA SVOLTO A.S. 2016/2017 MODULO

Dettagli

Ingegneria genetica Favorevoli o contrari?

Ingegneria genetica Favorevoli o contrari? Ingegneria genetica Favorevoli o contrari? La comunità scientifica e l opinione pubblica sono divise tra favorevoli e contrari tuttavia la tecnologia del DNA ricombinante è toppo giovane (30-40 anni) quindi

Dettagli

Tecnologie del DNA ricombinante. Farmaci e tessuti BIOTECNOLOGICI

Tecnologie del DNA ricombinante. Farmaci e tessuti BIOTECNOLOGICI Tecnologie del DNA ricombinante. Farmaci e tessuti BIOTECNOLOGICI INGEGNERIA CELLULARE definizioni: DNA ricombinante: Molecole di DNA prodotte artificialmente e contenenti sequenze provenienti da diversi

Dettagli

Quadro di riferimento per la redazione e lo svolgimento della seconda prova scritta dell esame di Stato ISTITUTI TECNICI SETTORE TECNOLOGICO

Quadro di riferimento per la redazione e lo svolgimento della seconda prova scritta dell esame di Stato ISTITUTI TECNICI SETTORE TECNOLOGICO Quadro di riferimento per la redazione e lo svolgimento della seconda prova scritta dell esame di Stato ISTITUTI TECNICI SETTORE TECNOLOGICO CODICE ITBS INDIRIZZO: CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE ARTICOLAZIONE

Dettagli

Strumenti della Genetica Molecolare Umana (2) Capitoli 6-7-8

Strumenti della Genetica Molecolare Umana (2) Capitoli 6-7-8 Strumenti della Genetica Molecolare Umana (2) Capitoli 6-7-8 Nota pero che Il vettore si potrebbe richiudere su se stesso per questo motivo si puo minimizzare la ricircolarizzazione: 1. trattando il vettore

Dettagli