La depressione nell anziano. Dott. Antonella Deponte Psicologia sociale dell anziano Facoltà di Psicologia, Università di Trieste A.A.
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1 La depressione nell anziano Dott. Antonella Deponte Psicologia sociale dell anziano Facoltà di Psicologia, Università di Trieste A.A. 2007/2008 1
2 La depressione nell anziano Definizione e forme cliniche Come si manifesta Distinguere la depressione da altre forme cliniche La valutazione I trattamenti 2
3 La depressione nell anziano: definizione e fattori di rischio Essere vecchio significa essere depresso? Lo stereotipo vecchiaia = malattia = depressione induce a trascurare la cura della depressione nell anziano anche quando essa viene correttamente diagnosticata. I più importanti fattori di rischio per l insorgenza di un disturbo depressivo in età anziana sono: Una storia di depressione pregressa Malattie fisiche Polifarmacoterapia Fattori socio-ambientali come perdita del supporto sociale, istituzionalizzazione Fattori biologici, come alterazioni dei neurotrasmettitori a livello del sistema nervoso centrale 3
4 Principali forme di depressione nell anziano Disturbo depressivo maggiore Almeno 5 dei seguenti sintomi: umore depresso, anedonia, alterazione del sonno e/o dell appetito, agitazione o rallentamento psicomotorio, faticabilità o mancanza di energia, inibizione del pensiero, idee suicidarie, sentimenti di autosvalutazione o di colpa eccessivi o inappropriati fino ad assumere le caratteristiche di un deliroide, provocando una compromissione funzionale significativa Caratteristiche psicotiche rappresentate generalmente da deliri di contaminazione o ipocondriaci Disturbo distimico Umore depresso costante che si presenta quasi ogni giorno per almeno due anni, con intervalli non più lunghi di due mesi Due o più sintomi dei seguenti: bassa autostima, astenia, alterazioni del sonno e/o dell appetito, sentimenti di disperazione, difficoltà di concentrazione o nel prendere decisioni Disturbo dell umore dovuto a condizione medica generale Disturbo dell umore indotto da sostanze 4
5 Come si manifesta la depressione nell anziano Sintomi vegetativi: Disturbi del sonno (risvegli precoci e insonnia intermedia) Perdita dell appetito Stipsi Perdita della libido Astenia Sintomi cognitivi: Anedonia Triade di Beck: visione negativa del mondo, di se stessi e del futuro senso di colpa, autodenigrazione, sentimenti di disperazione e di impotenza Sintomi relativi al tono dell umore: Depressione mascherata la sintomatologia lamentata è prevalentemente somatica, ma può presentare variazione circadiana pseudodemenza 5
6 Distinguere la depressione da altre forme cliniche Sindrome mista ansioso-depressiva Tachicardia, ritmo respiratorio accelerato, sudorazione, dolori toracici e addominali, sintomi psichici, di tensione e non specifici Ipocondria Nel depresso, i disturbi tendono a diventare ciclici; l angoscia è diretta all interno Demenza Il paziente demente non è consapevole dei suoi deficit cognitivi Lo pseudodemente dà risposte globali del tipo non so, il demente non risponde Sindrome organica di labilità emozionale Sindrome cognitiva lieve Disturbo dell adattamento con umore depresso Entro tre mesi dall evento scatenante 6
7 Quale delle 3? Depressione: malattia che comprende sofferenza psicologica Tristezza: intenso dolore mentale associato in genere ad un esperienza particolarmente negativa Lutto: organizzatore della psiche, esperienza matura della persona 7
8 La valutazione della depressione: l osservazione (Pivetta, 2001) C è una resistenza psicologica dell osservatore a prendere contatto con il profondo disagio emotivo, per difesa sia contro l identificazione sia contro il senso di impotenza L osservazione degli anziani istituzionalizzati ha suggerito ad alcuni operatori una gradualità fra espressione sintomatologica illustrata e gravità del vissuto di depressione: Ricca componente paranoidea Lamentosità ipocondriaca Ansia Pseudodemenza Rigidità del corpo 8
9 Geriatric Depression Scale (GDS) (Yesavage JA, Rose TL, Lum O, Huang V, et al. Development and validation of geriatric depression screening: a preliminary report. J Psychiatr Res 1983;17:37-49) SÌ NO 1 E soddisfatto della sua vita? Ha abbandonato molte delle sue attività e dei suoi interessi? Ritiene che la sua vita sia vuota? Si annoia spesso? Ha speranza nel futuro? 0 1 9
10 Geriatric Depression Scale (GDS) La Geriatric Depression Scale è una tra le più diffuse scale per la valutazione di sintomi depressivi nell anziano e trova una sua applicabilità anche nel paziente demente di grado lieve-moderato (si sconsiglia l utilizzo nei pazienti con un Mini Mental State inferiore a 15). E uno strumento composto da 30 items, che esclude la rilevazione dei sintomi somatici e di sintomi psicotici. Le risposte sono di tipo binario (si/no) e questo rende lo strumento di più facile utilizzo nei pazienti anziani con deficit cognitivo. È stata validata anche una versione a 15 items. Il punteggio varia da 0 (non depresso) a 30 (massima gravità della depressione), con un cut-off individuato a 11 per la presenza di sintomi depressivi clinicamente rilevanti. La gravità della depressione viene quindi così rappresentata: da 0 a 10 assente, da 11 a 16 depressione lieve-moderata, 17 o superiore depressione grave. 10
11 Cornell Scale for Depression in Dementia E una scala appositamente disegnata per la valutazione dei sintomi depressivi nei pazienti dementi. La Cornell Scale utilizza una serie standardizzata di item che sono rilevati attraverso un intervista ad una persona che conosce il paziente (familiare o operatore) ed il colloquio semistrutturato con il paziente. Si tratta quindi di uno strumento osservazionale, che non richiede la risposta diretta del paziente. La scala si compone di 19 item, con risposte che hanno un punteggio graduato da 0 (sintomo assente) a 2 (sintomo severo). E una delle poche scale validate in popolazioni di soggetti dementi, anche di entità moderato-severa (Ballard et al, JAGS, 1997;45: ). In popolazioni di dementi uno score superiore a 9 alla CDS identifica i soggetti affetti da sindrome depressiva. 11
12 Cornell Scale for Depression in Dementia (Alexopulos GS, Abrams RC, Young BC, Shamoian CA: Cornell scale for depression in dementia. Biol Psychiatr 1988;23: ) Non applicabile assente Lieve/ moderato severo Alterazioni del tono dell umore Ansia (espressione ansiosa, ruminazione, inquietudine) Tristezza (espressione triste, voce triste al limite del pianto) Mancanza di reazioni ad avvenimenti piacevoli Irritabilità (facilmente irritabile, in collera, annoiato) 12
13 Cornell Scale for Depression in Dementia Disturbi comportamentali Agitazione (impazienza, movimento nervoso delle mani) Rallentamento motorio /movimenti rallentati, discorso rallentato, reazioni lente) Lamento di molteplici disturbi fisici (segnare 0 in presenza di soli sintomi gastrointestinali) Perdita di interessi (minore partecipazione alle attività usuali ) Segni fisici Diminuzione dell appetito (mangia meno del solito) Perdita di peso (segnare se la perdita di peso è superiore a 2 kg in meno di un mese) Mancanza di energia (si stanca facilmente, è incapace di sostenere una attività) 13
14 Cornell Scale for Depression in Dementia Funzioni cicliche Variazioni del tono dell umore durante la giornata (sintomi più intensi al mattino) Difficoltà ad addormentarsi (si addormenta più tardi rispetto al solito) Numerosi risvegli notturni Precoce risveglio mattutino (risveglio precoce rispetto al solito) Disturbi ideativi Suicidio (sentimento che la vita non vale la pena di essere vissuta, desiderio di suicidio, tentato suicidio) Bassa autostima (autoaccusa, diminuzione della stima di sè, sentimento di fallimento) Pessimismo (si attende il peggio) Deliri relativi all umore (idee deliranti di rovina, di malattia di abbandono) 14
15 Il trattamento della depressione nell anziano Interventi farmacologici Condizioni di salute Interazioni con altri farmaci Psicoterapia psicodinamica Psicoterapia cognitiva (di gruppo) Psicoterapia costruttivista Intervento sistemico familiare Intervento psicosociale 15
16 Psicoterapia psicodinamica Riflessione limitata del mondo psicanalitico sulla possibilità di lavoro con i vecchi I pazienti arrivano all istituzione solo alla fine di un percorso patologico Presenza simultanea di altre patologie che possono influire sul trattamento Problema delle risposte controtransferali (Kernberg, 1984): il terapeuta ha il problema di accettare e risolvere i conflitti che riguardano il proprio invecchiamento 16
17 Psicoterapia psicodinamica - 2 Il metodo psicoanalitico (analisi delle difese, di transfert e controtransfert) è applicabile anche in condizioni in cui non è pensabile la conduzione di una terapia psicoanalitica La persona deve aver mantenuto un Io capace di ristabilire l equilibrio interno L ambiente istituzionale è di per sé depressivo la terapia di gruppo è preferibile perché aumenta il sostegno sociale, la solidarietà, la coesione 17
18 Psicoterapia cognitiva di gruppo Albert Ellis (1962) e la terapia razionale emotiva: il disturbo psicologico nasce dai pensieri irrazionali che gli individui formulano su di sé, sugli altri e sulle condizioni che vivono Beck (1967) e la psicoterapia cognitiva: la depressione è una modalità di adattamento nei confronti delle esperienze di perdita a scopo preventivo, l anziano tende a dare sempre meno peso alle emozioni, sia negative sia positive Le terapie di gruppo sono di solito focalizzate su un problema specifico (affrontare la depressione, migliorare le strategie di memoria ecc.) 18
19 Psicoterapia cognitiva di gruppo - 2 Modello di Belloni Sonzogni (1990): Relazione terapeutica alla pari Training psicomotorio Training espressivo (tecnica del lavoro comune) Training cognitivo La tecnica sembra essere meno accettata quanto più alto è il livello di scolarità e di autonomia funzionale 19
20 Psicoterapia costruttivista L uso delle storie di vita di Linda Viney (1994) per individuare i costrutti personali dell anziano, da cui si può partire per ristrutturare e cambiare il suo stato psicologico Kelly:... Una persona non è vittima della sua storia passata, ma può essere schiava dell interpretazione che ne dà L autocaratterizzazione: Descriviti come farebbe un tuo caro amico 20
21 Intervento sistemico-familiare Sostegno psicologico all anziano Sostegno all anziano con la sua famiglia rischio di amplificare i conflitti senza un contenimento dei vissuti psicologici Consulenza alla famiglia 21
22 Intervento psicosociale Problema: rione di anziani in condizioni disagiate dal punto di vista socio-economico solitudine, ridotto accesso ai servizi Intervento: un incontro settimanale di animazione teatrale, per 24 mesi Perché il teatro? Perché permette l espressione dei vissuti emotivi e il recupero della propria identità. Inoltre favorisce la socializzazione Risultati: Il numero dei partecipanti è salito progressivamente nel primo anno, poi si è assestato Atteggiamento più attivo e propositivo negli anziani nel corso del secondo anno Sono aumentati la soddisfazione e il senso di comunità 22
23 Perchè il setting di gruppo? Superamento di una modalità egocentrica di pensiero Controtransfert del conduttore Diminuzione dell ansia 23
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