P26 Valutazione e controllo strategico della formazione professionale

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1 P26 Valutazione e controllo strategico della formazione professionale Responsabile processo: Dirigente responsabile Unità complessa per la valutazione e controllo strategico della formazione professionale Strutture interessate: Unità complessa per la valutazione e controllo strategico della formazione professionale DRAI Edizione 3 Inserimento vincoli sulla divulgazione degli atti Redattore Firma Responsabile funzione Firma 5 feb 2013 Responsabile processo A. Pagella 5 feb 2013 Responsabile qualità P. Vedovato 5 feb 2013 Segretario generale R. Zanon Protocollo n data 5 feb 2013

2 Indice 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE SCOPO AMBITO DI APPLICAZIONE ED ESCLUSIONI ELEMENTI IN INGRESSO DEL PROCESSO IDENTIFICAZIONE DEI FORNITORI PRINCIPALI DEL PROCESSO PRODOTTI DEL PROCESSO IDENTIFICAZIONE DEI CLIENTI/UTENTI PRINCIPALI DEL PROCESSO NORME DI RIFERIMENTO E VINCOLI RISORSE E STRUMENTI UTILIZZATI RESPONSABILITÀ MODALITÀ OPERATIVE MONITORAGGIO E REGISTRAZIONI ISTRUZIONI OPERATIVE MODULI E MODELLI ALLEGATI...8 Edizione n. 3 Data 06 feb 2013 Pagina 2 di 8

3 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 1.1 Scopo L attività di valutazione e controllo strategico si esercita sul sistema della formazione professionale e mira a verificare l efficacia e l efficienza delle politiche regionali in materia di formazione professionale supportando l attività di programmazione e indirizzo politico amministrativo (Legge regionale n. 3 del 13 marzo 2009, come modificata dalla Legge 30 settembre 2011, n. 20). 1.2 Ambito di applicazione ed esclusioni L attività di formazione professionale svolta dagli organismi di formazione professionale, in quanto finanziata, cofinanziata o riconosciuta dalla Regione, attraverso il Fondo Sociale Europeo o con risorse finanziarie nazionali o regionali. Rientrano nell ambito di applicazione le attività di formazione professionale, svolte da organismi di formazione professionali e Aziende, finanziate o riconosciute dalla Regione, volte al rilascio di un titolo di qualifica, di abilitazione, a titolo esemplificativo, nei seguenti settori: Acconciatore, Addetto e Responsabile servizi prevenzione protezione, Addetto macchine movimentazione terra, edilizia, Addetto servizi di controllo, Addetto soccorso su piste sci, Agente mediatore, Agente rappresentante di commercio, Alta Formazione, Apprendistato, ASPP/RSPP, Attività Libera, Azioni innovative per giovani, Caposquadra e Capomastro edilizia, CFP provinciali, Conduzione generatori a vapore, Conduzione impianti termici, Disoccupati, progetti Fse, Estetista, abilitazione e qualifica, formazione continua, Formazione Formatori, Formazione Iniziale, Formazione universitaria e/o post-diploma, Generatori a vapore, conduzione, Gestione Rifiuti, Giovani, azioni innovative Fse, Impianti a fune, Impianti termici, conduzione, Istituti Penitenziari di Stato, Macchine movimentazione terra, addetto, Mediatore, Odontotecnici, Operatore Assistenza Termale OAT, Operatore Socio Sanitario OSS, Ottici, Percorsi dopo scuola media, Personale addetto produzione/vendita sostanze alimentari, Personale addetto servizi di controllo, Piste sci, addetto soccorso, Prodotti alimentari, somministrazione e vendita, Produzione e vendita sostanze alimentari, Rappresentante di commercio, agente, Responsabile gestione rifiuti, Restauro, Fse, Revisione veicoli a motore, Rifiuti, gestione, Settore Spettacolo, Settori Specifici,Termale, operatore assistenza, Formazione universitaria, Veicoli a motore, revisione, Voucher Fse, formazione continua. Esclusioni: Settori Lavoro, Orientamento, Politiche attive del lavoro. 1.3 Elementi in ingresso del processo Gli elementi in ingresso del processo sono: - richiesta delle indicazioni programmatiche in ordine alle attività di valutazione e controllo strategico da parte della struttura competente; - richiesta di svolgimento di specifiche attività di valutazione e controllo strategico da parte della Commissione competente; Edizione n. 3 Data 06 feb 2013 Pagina 3 di 8

4 - le indicazioni programmatiche in ordine alle attività di valutazione e controllo strategico; - dati del sistema informativo della formazione professionale ai quali la struttura può accede direttamente; - documenti, dati e informazioni richiesti, oltre che alle strutture ed enti regionali competenti, anche direttamente agli organismi di formazione accreditati. 1.4 Identificazione dei fornitori principali del processo I fornitori del processo sono: - Commissione consiliare competente - Segreteria regionale per l'istruzione e il Lavoro e la Programmazione, - Direzione Formazione; - Direzione Istruzione; - Direzione Lavoro; - Organismi di formazione accreditati beneficiari; 1.5 Prodotti del processo I prodotti del processo sono: - Relazione della Unità complessa per la valutazione e controllo strategico della formazione professionale alla Sesta Commissione Consiliare permanente, strumentale a fornire gli esiti relativi alle Analisi, preventiva e successiva, della congruenza e/o degli scostamenti tra le missioni affidate dalle norme, gli obiettivi operativi prescelti, le scelte operative effettuate e le risorse umane, finanziarie e materiali assegnate, nonché nella identificazione degli eventuali fattori ostativi, delle eventuali responsabilità per la mancata o parziale attuazione, dei possibili rimedi; - Presa d atto della Commissione (comb. Disp. Art. 51, comma 3, L.R. 3/09 e punto 2.2 della Circolare del Presidente del Consiglio regionale prot. n del ); - Proposta al Consiglio regionale della presa d atto della relazione della Sesta Commissione Consiliare Permanente con eventuali proposte di reindirizzo delle politiche regionali in materia di formazione professionale (comb.disp. art. 51 c. 3 L.R. 3/2009 e punto 2.2 della Circolare del Presidente del Consiglio regionale prot. n del ); - Eventuale DCR del Consiglio regionale di presa d atto della relazione della Sesta Commssione Consiliare con eventuale approvazione proposta di reindirizzo della stessa. 1.6 Identificazione dei clienti/utenti principali del processo - Sesta Commissione Consiliare Permanente - Consiglio Regionale; - Giunta Regionale. Edizione n. 3 Data 06 feb 2013 Pagina 4 di 8

5 1.7 Norme di riferimento e vincoli Legge regionale 13 marzo 2009, n. 3 (BUR n. 23/2009) "DISPOSIZIONI IN MATERIA DI OCCUPAZIONE E MERCATO DEL LAVORO", come modificati dalla Legge regionale n. 20 del 30 settembre 2011, n. 20 (BUR n. 74/2011) artt ; Alla documentazione concernente l'attività di valutazione e controllo strategico di cui all'articolo 50, comma 1, L.R. 3/09 come modificato dalla L.R. 20/11 non si applicano le disposizioni relative all'accesso ai documenti amministrativi, ai sensi del comma 5 dell'articolo 1 del D.lvo 30/07/1999, n. 286, portante "riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e di risultati dell'attività svolta dalle amministrazioni pubbliche, a norma dell'articolo 11 della L. 15/03/1997, n. 59". Sulla predetta documentazione è apposta la clausola "documenti non soggetti alle disposizioni relative all'accesso ai documenti amministrativi, ai sensi dell'articolo 1, comma 5, del D.lvo 286/199", La relazione predisposta dall Unità complessa per la valutazione e controllo strategico della formazione professionale assegnata alla Commissione consiliare e la eventuale presa d'atto della Commissione senza la richiesta di iscrizione all ODG del Consiglio non sono pubblicati sul sito Web del Consiglio in deroga alla P01 e alla Istruzione operativa P01I06 ed è resa disponibile, con la suddetta clausola, solo sull Intranet del Consiglio Regionale, ai Consiglieri regionali. 1.8 Risorse e strumenti utilizzati Per lo svolgimento dei propri compiti la Struttura - si avvale di personale proprio e può avvalersi della collaborazione delle strutture della Giunta regionale competenti in materia di formazione professionale e lavoro, nonché di enti universitari o di alta qualificazione; - accede direttamente ai dati del sistema informativo della formazione professionale. - Ai sensi e per gli effetti della deliberazione dell Ufficio di Presidenza n. 87 del 22 dicembre 2011, le attività dell Osservatorio della Spesa regionale e quelle dell Unità complessa per la valutazione e controllo strategico della formazione professionale sono integrate. 2. RESPONSABILITÀ La responsabilità del processo è del dirigente della Unità complessa per la valutazione e controllo strategico della formazione professionale. Edizione n. 3 Data 06 feb 2013 Pagina 5 di 8

6 3. MODALITÀ OPERATIVE Il processo di valutazione e controllo strategico della formazione professionale avviene secondo il seguente diagramma di flusso: P26D01 - Realizzazione dell attività di valutazione e controllo strategico e sua presentazione Unità complessa per la valutazione e controllo strategico della formazione professionale Ufficio archivio e protocollo Sesta commissione consiliare Richiesta indicazioni in ordine alle attività di valutazione e controllo protocollo P01I05 P01I06 P01I08 P23I08 Indicazioni per la realizzazione di particolari attività di valutazione e controllo Realizzazione dell attività di valutazione e controllo strategico protocollo Redazione di una relazione Protocollo e classificazione REND P01 Edizione n. 3 Data 06 feb 2013 Pagina 6 di 8

7 La Unità complessa per la valutazione e controllo strategico della formazione professionale, con propria lettera indirizzata al Presidente della VI Commissione Consiliare Permanente - con la quale opera direttamente in collegamento funzionale - richiede le indicazioni programmatiche in ordine alle attività di valutazione e controllo strategico da attuarsi (art. 50, comma 2, legge regionale n. 20/2011). La Segreteria della VI CCP acquisisce la nota e carica la pratica nel supporto informatico come PDIV (pratica diversa o altra determinazione) che in automatico le assegna un numero. La PDIV viene istruita, viene predisposto il fascicolo del consigliere, e viene inserita nell ODG della seduta di Commissione, per la sua discussione, in quanto la Commissione deve fornire le indicazioni necessarie in ordine alle attività di valutazione e controllo strategico da attuarsi. A seguito della discussione in VI CCP della PDIV, la pratica viene licenziata con le indicazioni richieste. La Segreteria della VI CCP trasmette le indicazioni in argomento alla Unità complessa per la valutazione e controllo strategico della formazione professionale. La Commissione può richiedere di sua iniziativa lo svolgimento di specifiche attività di valutazione e controllo strategico. Detta Unità complessa conduce l attività di valutazione e controllo strategico con riguardo al settore della formazione professionale, secondo le indicazioni ricevute, al fine di verificare l efficacia e l efficienza delle politiche regionali in materia di formazione professionale (art. 51, comma 1). L Unità complessa per la valutazione e controllo strategico della formazione professionale redige una relazione alla Sesta Commissione Consiliare permanente, competente per la formazione professionale, strumentale a fornire gli esiti dell attività condotta (art. 51 comma 3) inviandola al presidente del Consiglio. La pratica viene classificata come REND e segue il procedimento indicato nella P01 con le seguenti eccezioni: - Il supporto all attività istruttoria della Commissione viene assicurato dalla Unità complessa per la valutazione e controllo strategico della formazione professionale; - L istruttoria della commissione si conclude, ai sensi del punto 2.2 della circolare prot del 3 novembre 2011del Presidente del Consiglio regionale, con l eventuale invio al Presidente del Consiglio di una proposta di deliberazione amministrativa contenente, oltre che la presa d atto della relazione della VI commissione, le eventuali proposte di reindirizzo delle politiche regionali in materia di formazione professionale, formulate dalla stessa. La relazione predisposta dall Unità complessa per la valutazione e controllo strategico della formazione professionale assegnata alla Commissione consiliare e la eventuale presa d'atto della Commissione senza la richiesta di iscrizione all ODG del Consiglio non sono pubblicati sul sito Web del Consiglio in deroga alla P01 e alla Istruzione operativa P01I06 ed è resa disponibile, con la suddetta clausola, solo sull Intranet del Consiglio Regionale, ai Consiglieri regionali. Edizione n. 3 Data 06 feb 2013 Pagina 7 di 8

8 4. MONITORAGGIO E REGISTRAZIONI La gestione elettronica dei dati relativi all'iter di tutta l attività avviene attraverso un sistema di gestione dati denominato API. Per l'utilizzo di API è disponibile nell Intranet del Consiglio regionale: Area Pubblica > Manuali applicativi > API - Atti e procedimenti istituzionali. La responsabilità sull'inserimento dei dati è dell'ufficio atti istituzionali e del Servizio di segreteria della Sesta Commissione consiliare. L'aggiornamento deve avvenire, di norma, nella stessa giornata nella quale si sono verificati i fatti da registrare. 5. ISTRUZIONI OPERATIVE La presente procedura non ha istruzioni operative collegate. 6. MODULI E MODELLI La presente procedura non ha moduli e modelli collegati. 7. ALLEGATI Allegato - Circolare prot del 3 novembre 2011 Procedure per l esame delle rendicontazioni della Giunta regionale e degli enti regionali e dei rapporti sull attuazione delle leggi regionali prodotti dall Osservatorio della spesa regionale; Edizione n. 3 Data 06 feb 2013 Pagina 8 di 8

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