L'OpenOffice.org Usability in azienda: lo stato dell'arte

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1 L'OpenOffice.org Usability in azienda: lo stato dell'arte Si può usare OOo in azienda o nello studio professionale? Quali sono le reali chances del più temibile avversario di MSOffice? Scopriamolo attraverso l'esperienza di un utilizzatore. OpenOffice.org è un'alternativa Open Source al pacchetto Office di Microsoft. Quest'ultimo è ormai diventato lo standard di comunicazione e scambio dati, soprattutto in ambito aziendale. Per questo le aziende sono praticamente costrette a dotarsi di questo software. Dato il suo notevole costo e la sua velocissima obsolescenza, molte piccole aziende utilizzano installazioni "pirata", o, più spesso, acquistano i cd con la licenza per un solo operatore ed installano il software su tutti i pc aziendali. Questa pratica è moralmente discutibile, illegale (quindi pericolosa), ma soprattutto inutile, viste le performances di OpenOffice.org. Chi installa software Open Source in ufficio si trova molto spesso solo, ad affrontare problemi banali, ma che sembrano insormontabili. Per questo il progetto OpenOffice.org si è impegnato in un notevole sforzo di semplificazione dell'uso, che a volte rasenta lo scimmiottamento della piattaforma Microsoft, ma che pare essere efficace. Per conoscere lo stato reale della OOo usability, ZeusNews ha rivolto qualche domanda a Fabio Guerreschi, non un esperto di informatica, ma un comune utilizzatore di software da ufficio. Fabio è un ragazzo schivo, non ama parlare in pubblico, non è certo annoverabile tra i superfighi del computer. Eppure, il suo intervento allo scorso Linux Day di Verona, sull'usabilità reale della piattaforma OpenOffice.org, è stato molto seguito ed applaudito. Il motivo è semplice: essendo un artigiano (un falegname, per la precisione), deve mandare avanti la propria attività, non ha nè il tempo nè la capacità di operare scelte informatiche integraliste. Per questo la sua esperienza con il software open source assume un'importanza notevole. ZEUSNews: Come hai iniziato ad utilizzare OpenOffice.org in azienda? Fabio: "All'inizio facevo esperimenti a casa, con Windows, sulla compatibilità dei formati MSOffice con OpenOffice.org. Mi sembrava buona, o per lo meno, sufficiente per il tipo di lavoro che mi serviva. La cosa che trovavo molto interessante, invece, era che OOo fosse disponibile anche per Linux. Sempre a casa, trasferivo dalla partizione Windows i documenti creati con OOo e cominciavo ad elaborarli con la versione per Linux. Poi ne ho installato una copia in ufficio (OOo per Win) e per un periodo lavoravo con le due applicazioni aperte (MSOffice e OpenOffice.org). Una volta trasferiti tutti i documenti l'uso di MSOffice è andato scemando. Per esempio, la presentazione che ho mostrato al Linux Day l'avevo iniziata a casa, con Linux, ho proseguito in ufficio, con Windows, e poi ancora a casa. Non ci credevo! Una volta installati i 1

2 caratteri i documenti erano uguali per entrambe le piattaforme. Oggi, tutti i miei documenti sono creati esclusivamente con OpenOffice.org" ZN: Dunque, non occorre un sistema operativo Linux per utilizzare OpenOffice.org? Fabio: "No. Il bello di OOo è che non si dipende da un sistema operativo o dall'altro. Questo semplifica la vita, specialmente in ufficio: se un giorno volessi aggiungere una postazione potrei decidere se acquistare un pc con preinstallato Windows, scaricare dal sito la versione di OOo in italiano. Oppure acquistarlo senza Windows ed installare Linux (si trovano distribuzioni di Linux aggiornate in edicola, e che contengono già una versione di OOo), ed iniziare a lavorare da subito." ZN: La comunicazione con l'esterno è l'argomento che spaventa tutti. Che problemi ci sono nella pratica di tutti i giorni? Fabio: "Paradossalmente, i problemi di comunicazione maggiori sono all'interno dei software proprietari, perchè in un modo o nell'altro le vecchie versioni non sono compatibili con le nuove. L'informatica e strana: tutto si può fare, tranne rendere compatibili versioni diverse dello stesso programma. Lavoro con molti fornitori ed il problema è che tutti usano MSOffice (niente di male, sia chiaro, se l'hanno deciso loro), in tutte le versioni e salse. Può capitare che mi venga inviato un listino o della documentazione tecnica in formato Word versione xx: beh, ti assicuro che incontro meno problemi io con OOo, rispetto a chi usa uno Word versione xy (e capita spesso). Personalmente credo che il problema non sia nel tipo di applicazioni che si decide di usare, ma più nell'educazione di chi ti invia questi documenti: molti pensano che sia normale usare Word (o i formati proprietari in genere), come è normale fermarsi allo stop o tenere la destra (anche in Inghilterra?). Nessuno ti chiede che sistema operativo usi o che programmi tu abbia a disposizione. Non si può inviare ad un cliente un preventivo di spesa in un formato proprietario (doc o altri (*)), e non chiedersi se sia in possesso di una copia di tale programma, o se tale programma sia disponibile per il sistema operativo in uso. Non si può neanche obbligarlo ad acquistare quel certo programma. Qualcuno si giustifica dicendo :-Tanto lo usano tutti, e se non vuole acquistarlo che lo installi piratato-. è una follia!" (*) Un'azienda ha inviato via al proprio cliente un preventivo di spesa e in allegato un file contenente il progetto di un'impianto di verniciatura. Il file era in formato dwg (Autocad v.12/13). Per visualizzare il disegno il cliente avrebbe dovuto spendere Euro 6.500,00, il costo del programma. Un po' ridicolo, non vi pare? ZN: In che modo, allora, ti relazioni con il mondo Microsoft-dipendente? Fabio: "Tutti i documenti che creo (che non necessitano di modifiche da parte dell'utente) e che invio via sono in PDF, è un formato multipiattaforma (anche se proprietario) ed il 2

3 programma per la lettura in Win è scaricabile gratuitamente dal sito di Adobe. Mi sembra la soluzione ideale (attualmente) per comunicare con gli altri, qualunque sia il loro sistema operativo. In alternativa, qualora dovessi inviare documenti che necessitino di modifiche, esiste la possibilità di salvare il documento in formati rtf od altri leggibili (anche in doc, se necessario) un po' da tutti programmi di videoscrittura. Per fare un po' di proselitismo, possiamo chiedere al nostro collaboratore/cliente di scaricarsi OOo dal sito relativo (o cercarlo su in cdrom allegato a qualche rivista), senza obbligare nessuno all'acquisto di questo o quel software. Potremmo benissimo anche fargli la cortesia di inviargli per posta tradizionale una copia su cdrom di OOo, visto che è legalmente distribuibile. Resta comunque un fatto: le nostre scelte in qualche modo condizionano le scelte degli altri. La scelta attuale di usare programmi proprietari condiziona anche la nostra libertà nel futuro. Ne rimarremo sempre più intrappolati." ZN: Che vantaggio c'è ad usare OOo? Fabio: "è multipiattaforma, è distribuito con licenza GPL (e sue varianti), può essere installato, copiato, distribuito senza limiti, i suoi formati sono liberi e il codice disponibile e verificabile (non certo da me, sia chiaro, ma è bene che lo sia). In piu' e' gratuito, il che certo non guasta. Insomma, basta solo un po' di buona volontà per cominciare ad usarlo." ZN: Tra i programmi disponibili nel pacchetto, manca un database facile da usare. Non che Access sia il massimo, ma oggi sembra essere uno standard... Fabio: "I creatori di Access hanno puntato molto sulla facilità d'uso di tale programma. Conosco molte persone che lo utilizzano senza sapere molto di database. Un po' come essere capaci di fare pagine web con FrontPage senza aver mai scritto una riga in html: se devi cambiare anche una sola parola all'interno della pagina lo puoi fare solo con un web editor (per la cronaca, io ero esattamente così). Credo che la comunità OOo non fosse interessata all'inserimento di un database all'interno di OOo visto che ne esistono già di buoni nel mondo Open Source (MySql e Postgresql, per esempio) e sono collegabili con OOo. Forse non saranno semplici come Access, ma personalmente credo che sia più utile acquistare un libro che insegni il linguaggio Html piuttosto che una guida all'uso pratico di FrontPage. E l'istruzione pubblica (non parlamo di quella privata e dei corsi per MSOffice) si sta orientando pericolosamente in questo senso. Di ragazzi che a 20 anni entrano nel mondo del lavoro sapendo solo cliccare bene sulle icone, le aziende non sanno che farsene. Spero in futuro..." ZN: Pensi che "OOo versione Windows" sia un primo passo per chi voglia testare l'open Source, per utilizzare Linux in un secondo momento? Fabio: "OOo si presta bene a gestire il trapasso: è un programma Open Source multipiattaforma. 3

4 Chi lo usa con Windows può continuare a farlo in Linux: questo da solo dovrebbe far capire l'importanza di ricercare programmi con questa doppia possibilità. E non è l'unico: Abiword, The Gimp e Mozilla sono esempi datati. Parecchi utenti usano Mozilla e solo pochi sanno che si tratta di un programma Open Source con licenza GPL. In ogni modo che si usi Windows o Linux (decisamente meglio il secondo...). quello che conta è che ciò deve corrispondere ad una nostra scelta consapevole, e non condizionata da aziende, amici, conoscenti, docenti, mercato od altro. L'Open Source non pone condizioni, dà solo nuove possibilità agli utenti. Dipende da noi" ZN: Ci sono novità nel mondo OpenOffice.org dal Linux Day ad oggi? Fabio: "Di novità ce ne sono sempre. Forse non ci saranno innovazioni, quelle che non servono a nessuno se non solo per vendere (Cagnolini? Gattini? Li ha chiesti qualcuno?). Ma visto che non stiamo parlando di un'azienda, e la comunità OpenOffice.org non è condizionata da questioni di mercato, marketing, fatturato o altro, tutte le evoluzioni sono per necessità vere degli utenti. Attualmente la versione stabile in italiano di OOo è la Ma è disponibile la versione 1.1 RC1, ancora non ufficiale. Non consigliabile da usare in ambiente di produzione, ma interessante per testare le nuove funzionalità aggiunte (una di queste: crea i file pdf direttamente dall'interno di OOo)." ZN: Vedi spiragli di libertà aprirsi anche in ambito extra-aziendale? Fabio: "Anche nell'istruzione pubblica sembra stia cambiando qualcosa: hanno deciso di introdurre nelle Scuole Italiane StarOffice (il cugino di OOo). Naturalmente Sun (azienda che distribuisce StarOffice) avrà sicuramente un'interesse commerciale dall'operazione. Ma questi sono affari loro. Quello che conta è che si abitui gli studenti/docenti/presidi/bidelli a considerare le alternative (o il software diverso da Microsoft) per lo studio e l'apprendimento. Ed il fatto che StarOffice sia compatibile con OOo, certo non dispiace." ZN: Cosa possiamo fare noi utenti per sostenere il progetto OOo, ed in genere l'open Source? Fabio: "Usando i programmi, o almeno installarli per valutarne le funzionalità. Obiettivamente, senza pregiudizi. Comunicando ai manutentori del progetto gli eventuali problemi riscontrati, o richiedendo l'inserimento di nuove funzionalità. Non isolando le persone che si impegnano nella loro divulgazione o nello sviluppo. Comprendendo che è nell'interesse di tutti che vengano realizzati sempre più progetti basati sui concetti dell'open Source e del Software Libero. Comunicando tra di noi, scambiandoci trucchi, utilità ed informazioni utili all'uso del programma. Pensiamo: la libertà dell'utente si manifesta quando hai sotto controllo la qualità e l'evoluzione del prodotto, poichè non è un'azienda che testa la qualità del software (omettendone i difetti) ma sono gli utenti stessi. E' anche grazie a Fabio, un falegname impacciato davanti al pubblico del Linux Day, ma anche una persona concreta e motivata, che l'open Source guadagna terreno. Chi avesse altre domande da porgli, problemi, od anche trucchi per un migliore utilizzo di OOo, può usare il form dei commenti 4

5 sotto l'articolo. Per informazioni: - Dove risiede il progetto - Localizzazione in italiano, documentazione, manuali, chat, mailing list etc. - Sito di Mysql - Sito di Postgresql Michele Bottari 5