A V V I S O. D.P.R. 27 aprile 1955 n Art. 6 DOVERI DEI LAVORATORI
|
|
- Raffaello Paolini
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Per opportuna norma e conoscenza si trascrive, di seguito, il testo dell Art. 6 del D.P.R. 27 aprile 1955 n 547 relativo alle : NORME PER LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO riguardanti, rispettivamente, i DOVERI dei lavoratori; si raccomanda la puntuale osservanza del loro contenuto nonché la doverosa e necessaria collaborazione al fine di evitare il verificarsi di infortuni sul lavoro e l instaurarsi di malattie professionali. D.P.R. 27 aprile 1955 n Art. 6 DOVERI DEI LAVORATORI I lavoratori devono: a) osservare, oltre le norme del presente decreto, le misure disposte dal datore di lavoro ai fini della sicurezza individuale e collettiva; b) usare con cura i dispositivi di sicurezza e gli altri mezzi di protezione predisposti o forniti dal datore di lavoro; c) segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o ai preposti le deficienze dei dispositivi e dei mezzi di sicurezza e di protezione, nonché le altre eventuali condizioni di pericolo di cui venissero a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza e nell'ambito delle loro competenze e possibilità, per eliminare o ridurre dette deficienze o pericoli; d) non rimuovere o modificare i dispositivi e gli altri mezzi di sicurezza e di protezione senza averne ottenuta l'autorizzazione; e) non compiere, di propria iniziativa, operazioni o manovre che non siano di loro competenza e che possano compromettere la sicurezza propria o di altre persone. Allegato - Pagina 1 di 8
2 Per opportuna norma e conoscenza si trascrive, di seguito, il testo dell Art. 5 del D.P.R. 19 marzo 1956 n 303 contenente : NORME GENERALI PER L IGIENE DEL LAVORO riguardanti, rispettivamente, gli OBBLIGHI dei lavoratori; si raccomanda la puntuale osservanza del loro contenuto nonché la doverosa e necessaria collaborazione al fine di evitare il verificarsi di infortuni sul lavoro e l instaurarsi di malattie professionali. D.P.R. 19 marzo 1956 n Art. 5 OBBLIGHI DEI LAVORATORI I lavoratori devono: a) osservare, oltre le norme del presente decreto le misure disposte dal datore di lavoro ai fini dell'igiene; b) usare con cura i dispositivi tecnico-sanitari e gli altri mezzi di protezione predisposti o forniti dal datore di lavoro; c) segnalare al datore di lavoro, al dirigente o ai preposti le deficienze dei dispositivi e dei mezzi di protezione suddetti; d) non rimuovere o modificare detti dispositivi e mezzi di protezione, senza averne ottenuta l'autorizzazione. Allegato - Pagina 2 di 8
3 Per opportuna norma e conoscenza si trascrive, di seguito, il testo dell Art. 5 del D.Lgs. 19 settembre 1994 n 626 relativo al : MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE DEI LAVORATORI SUL LUOGO DI LAVORO riguardante gli OBBLIGHI dei lavoratori; si raccomanda la puntuale osservanza del contenuto nonché la doverosa e necessaria collaborazione al fine di evitare il verificarsi di infortuni sul lavoro e l instaurarsi di malattie professionali. D.Lgs. 19 settembre 1994 n Art. 5 OBBLIGHI DEI LAVORATORI 1. Ciascun lavoratore deve prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro su cui possono ricadere gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione e alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro. 2. In particolare i lavoratori: a. Osservano le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva e individuale; b. Utilizzano correttamente i macchinari, le apparecchiature, gli utensili, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto e le altre attrezzature di lavoro, nonché i dispositivi di sicurezza; c. Utilizzano in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione; d. Segnalano immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dispositivi di cui alle lettere b) e c), nonché le altre eventuali condizioni di pericolo di cui vengono a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell ambito delle loro competenze e possibilità, per eliminare o ridurre tali deficienze o pericoli, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; e. Non rimuovono o modificano senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo; f. Non compiono di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori; g. Si sottopongono ai controlli sanitari previsti nei loro confronti; h. Contribuiscono, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all adempimento di tutti gli obblighi imposti dall autorità competente o comunque necessari per tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori durante il lavoro. Allegato - Pagina 3 di 8
4 IN CASO DI INCENDIO SEGUIRE CON LA SUCESSIONE PIU IDONEA, LE SEGUENTI NORME DI MASSIMA Dare immediatamente l allarme ed allontanare eventuali persone presenti in luoghi pericolosi; Mettere fuori tensione i macchinari e le apparecchiature installate nella zona interessata dall incendio e nelle sue immediate vicinanze; Fermare gli eventuali impianti di ventilazione e di condizionamento interessati dall incendio; Azionare gli eventuali dispositivi antincendio fissi e controllare l intervento degli eventuali dispositivi antincendio automatici; Allestire e impiegare i mezzi antincendio mobili (estintori, lance, ecc.); Circoscrivere quanto possibile l incendio, allontanando il materiale infiammabile che potrebbe venir raggiunto dal fuoco; Richiedere, in caso di incendio grave, l intervento dei vigili del fuoco; Ad incendio domato, controllare attentamente che non esistano focolai occulti e non smobilitare finche non si sia raggiunta la certezza dell impossibilità di ripresa dell incendio; La ripresa del servizio dovrà venire attuata solo dopo aver verificato, per sezioni, l efficienza dell impianto. Allegato - Pagina 4 di 8
5 NORME GENERALI DI PREVENZIONE INFORTUNI Ai sensi di quanto disposto dall Art. 4 comma b) del D.P.R. n 547 del 27 Aprile 1955 relativo alle : NORME PER LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO si richiama l attenzione dei lavoratori sulle seguenti prescrizioni: 1) Osservare tutte le norme di prevenzione di cui al succitato Decreto Presidenziale e usare sempre i dispositivi di sicurezza e gli altri mezzi di protezione; 2) Segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o ai preposti le deficienze dei dispositivi e dei mezzi di sicurezza e di protezione, nonché le altre eventuali condizioni di pericolo di cui venissero a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza e nell ambito delle loro competenze e possibilità, per eliminare o ridurre dette deficienze o pericoli; 3) Non rimuovere o modificare i dispositivi e gli altri mezzi di sicurezza e di protezione senza averne ottenuta l autorizzazione; 4) Non compiere, di propria iniziativa, operazioni o manovre che non siano di competenza e che possano compromettere la sicurezza propria o di altre persone; 5) Non abbandonare sulle impalcature, sui posti di lavoro o di passaggio, materiali e residuati, specie se hanno parti taglienti o punte sporgenti che possono costituire pericolo in caso di caduta; 6) Non dimenticare mai sui macchinari, dadi, bulloni, utensili od altro che possano cadere tra rotismi o ingranaggi, o essere proiettati lontano quando si inizia il movimento; 7) Non togliere e non sorpassare le barriere che inibiscono passaggi pericolosi. Non togliere i dispositivi fissi di protezione applicati ai macchinari; 8) Non toccare linee o l interno di motori e apparecchiature elettriche senza prima essersi assicurati che sia stata tolta la corrente; 9) Curare la manutenzione e l efficienza dell impianto a cui si è addetti e tenere in buono stato e nel massimo ordine gli attrezzi del mestiere. Segnalare tempestivamente ai superiori le deficienze di funzionamento ed i guasti eventualmente riscontrati; 10) Disinfettare subito ogni ferita, taglio o abrasione, anche lievi; spesso piccoli graffi provocano infezzioni locali, anche gravi e, a volte, infezioni tetaniche, per lo più letali; 11) Durante il lavoro, regolare bene i movimenti cogli attrezzi che si imbracciano e sorvegliare quelli dei propri compagni in modo da evitare di colpire o di essere colpiti; 12) Evitare di esporsi, se sudati, a repentini cambiamenti di temperatura; 13) Usare indumenti stretti ai polsi e alle caviglie; 14) Escludere dall uso le chiavi incrinate potendo queste ultime, se sottoposte a sforzo, facilmente spaccarsi; 15) Fare attenzione nell attraversare reparti ove sostano o possano transitare vagoni, camions, vagonetti o carrelli scorrenti su rotaie a terra, aeree, o su funi, ecc. ecc.; 16) Riferire al proprio capo servizio ed al compagno che subentra nel turno lo stato del lavoro e le misure da adottare per il sicuro proseguimento del medesimo; 17) Non attraversare ponti mobili o sospesi prima di essersi accertati della stabilità delle tavole; 18) Non trattenersi sulle impalcature durante i periodi di sospensione del lavoro; 19) Non effettuare lavoro di sgaggiatura sul frontone di cava se non debitamente assicurati alla fune; 20) Non entrare nelle tramoggie o nei silos senza essersi assicurati con fune di adeguata resistenza e cinturone di sicurezza; 21) Non salire sui pali senza cinturone di sicurezza; 22) Nei lavori di pulizia, operare in modo da impedire, quando ciò sia possibile, il formarsi o il sollevarsi della polvere; 23) In ambienti polverosi respirare solo attraverso il naso, tenendo chiusa la bocca; 24) Non distrarsi e agire con prudenza quando si compiono lavori che presentano pericoli; non scambiare la temerarietà per coraggio. I trasgressori delle norme del suddetto decreto saranno puniti con onerose ammende previste dall Art. 392 e, nei casi di maggiore gravità, con l arresto fino a tre mesi Allegato - Pagina 5 di 8
6 EMERGENZE A R I M I N I VIGILI DEL FUOCO 115 * (pronto intervento) PRONTO SOCCORSO (G.Medica 0541 / ) 118 * (pronto intervento ambulanze) POLIZIA (Commissariato P.S / ) 113 * (pronto intervento) CARABINIERI (Nucleo Operativo 0541 / 24166) 112 * (pronto intervento) GUARDIA DI FINANZA 117 * (pronto intervento) PREFETTURA di Rimini 0541 / MUNICIPIO 0541 / COORDINATORE SICUREZZA POLIZIA MUNICIPALE 0541 / AZIENDA U.S.L. Rimini 0541 / SOCCORSO STRADALE 116 * (Automobile Club d Italia) AZIENDA GAS Gruppo Società Gas Rimini S.p.A / (segnalazione guasti e dispersioni) AZIENDA ELETTRICITA (segnalazione guasti) AZIENDA ACQUA Hera S.p.A / (segnalazione guasti e dispersioni) ASSISTENZA SCAVI 1331 (intervento del personale della TELECOM per localizzare i cavi) PROTEZIONE CIVILE Rimini 0541 / I NUMERI DEVONO ESSERE VERIFICA DALL IMPRESA APPALTATRICE PRIMA DI INIZIARE LE LAVORAZIONI IN CANTIERE * D.M. 27/02/1998 supplemento ordinario Gazzetta Ufficiale n 67 del 21/03/98 Art. 6 allegato H Allegato - Pagina 6 di 8
7 RIMINI IL NUMERO TELEFONICO PER RICHIEDERE UN INTERVENTO DI PRONTO SOCCORSO E IL 118 Allegato - Pagina 7 di 8 compresa la fotocopia, anche per uso interno o didattico e/o trasferirlo a terzi. Riproduzione vietata ai sensi di legge ( Art. 171 della Legge 22 Aprile 1941,n 633 ).
8 RIMINI IL NUMERO TELEFONICO PER RICHIEDERE UN INTERVENTO DEI VIGILI DEL FUOCO E IL 115 Allegato - Pagina 8 di 8 compresa la fotocopia, anche per uso interno o didattico e/o trasferirlo a terzi. Riproduzione vietata ai sensi di legge ( Art. 171 della Legge 22 Aprile 1941,n 633 ).
Segnaletica da Cantiere
ORLANDO D COSTANZO s.r.l. INFRASTRUTTURE STRADE - AUTOSTRADE Segnaletica da Cantiere 1 SEGNALETICA da CANTIERE Segnali di Pericolo (temporanei) Figure: -Fig.383-lavori -Fig.384-strettoia simmetrica -Fig.385-strettoia
DettagliDatore di lavoro. Dirigente
Datore di lavoro Dirigente Medico competente RSPP Incaricati soccorso RLS Incaricato antincendio Preposto Lavoratore DATORE DI LAVORO CHI E : soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore
Dettaglidella SICUREZZA e della SALUTE SUI LUOGHI DI LAVORO
MICHELE LEPORE A B C della SICUREZZA e della SALUTE SUI LUOGHI DI LAVORO Manuale ad uso dei lavoratori Informazione dei lavoratori ai sensi dell art. 36 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 3 A B C della SICUREZZA
DettagliDatore di lavoro. Dirigente RSPP RLS. Preposto DATORE DI LAVORO
Datore di lavoro Dirigente Medico competente RSPP Incaricati soccorso RLS Incaricato antincendio Preposto Lavoratore DATORE DI LAVORO CHI E : soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore
DettagliDESIGNAZIONE ADDETTI AI SERVIZI DI EMERGENZA
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE Cataldo Agostinelli Comprensivo del LICEO CLASSICO/SCIENTIFICO -I.T.C. -I.P.S.I.A. -I.P.S.S.S.- I.P.S.S.A.R. Via Ovidio - 72013 CEGLIE MESSAPICA (BR) DESIGNAZIONE
DettagliTitolo corso: SICUREZZA SUL LAVORO
Titolo corso: SICUREZZA SUL LAVORO Ferrara, 18/10/2016 25/10/2016 Docente: Avv. Giovanna Rosa Docente Avv. Giovanna Rosa MERCOLEDÌ 2 DICEMBRE 2015 CAUSE INFORTUNI SUL LAVORO Le statistiche sugli infortuni
DettagliNorme per il miglioramento della sicurezza della salute dei lavoratori sui luoghi di lavori
norme e regolamenti SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE Norme per il miglioramento della sicurezza della salute dei lavoratori sui luoghi di lavori D. Lgs. 626/94 e successive integrazioni e modificazioni
DettagliPREVENZIONE E PROTEZIONE
TESTO UNICO SULLA SICUREZZA D.LGS N. 81/2008 I SOGGETTI DEL SISTEMA DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Obblighi e responsabilità Centro Colle don Bosco Revisione 1, settembre 2008 M.G. ORGANIZZAZIONE DELLA PREVENZIONE
DettagliDanno. Più esattamente il rischio è dato dal prodotto della probabilità che un certo evento si verifichi per l entità del danno.
Pericolo Il pericolo è una proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni. Fonte di possibili lesioni o danni alla salute. Danno Un danno è la conseguenza
DettagliE LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTROMEDICALI E DEGLI IMPIANTI
Il D.Lgs. 81/2008 il D.Lgs. 106/2009, le Norme Europee E LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTROMEDICALI E DEGLI IMPIANTI Vincenzo Ventimigla IL D.LGS. 81/2008, il D.Lgs. 106/2009 e le attrezzature
DettagliFormazione di Base per i Lavoratori. Servizio di Prevenzione e Protezione
Formazione di Base per i Lavoratori Servizio di Prevenzione e Protezione Chi èil lavoratore? Il D.Lgs. 81/08 definisce lavoratore: Persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un
DettagliSicurezza cantieri edili
Sicurezza cantieri edili Ing. Franco Ruscitti Sicurezza cantieri edili Art.20 1. Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo
DettagliPerché non conviene rischiare. Il comportamento pericoloso, a lungo andare, conduce sempre all incidente. SICUREZZA E SALUTE SUL LUOGO DI LAVORO
SICUREZZA E SALUTE SUL LUOGO DI LAVORO STUDIO TECNICO LOVATO via G. Leopardi, 3 - VILLAVERLA (VI) FINALITÀ DELLA PREVENZIONE INFORTUNI, SICUREZZA ED IGIENE DEL LAVORO STUDIO TECNICO LOVATO - VILLAVERLA
Dettaglicarta intestata dell Istituto MANUALE INFORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA
carta intestata dell Istituto MANUALE INFORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA 1 Premessa Il decreto D.Leg.vo 81/2008 rappresenta, oltre che una pietra miliare nel campo della normativa inerente la sicurezza,
DettagliTitolo corso FORMAZIONE PREPOSTI
CORSO SICUREZZA SUL LAVORO Titolo corso FORMAZIONE PREPOSTI Ferrara, 07/03/2016 Docente: Avv. Giovanna Rosa MERCOLEDÌ 2 DICEMBRE 2015 Contenuti Principali soggetti del sistema di prevenzione aziendale:
DettagliCODICE DISCIPLINARE AZIENDALE
1 PROGRAMMA AMBIENTE SPA CODICE DISCIPLINARE AZIENDALE Adozione con Cda 17.12.2015 Sommario CODICE DISCIPLINARE AZIENDALE DI PROGRAMMA AMBIENTE... 3 Premessa... 3 1. Codice disciplinare aziendale... 3
DettagliIl lavoratore ed il n uovo accordo
Il lavoratore ed il n uovo accordo Il Lavoratore Persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un attività lavorativa nell ambito dell organizzazione di un datore di lavoro pubblico
DettagliPrevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro
Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro ACCONCIATORI ESTETISTI TATUATORI BODY PIERCING LUOGO DI LAVORO dott. Roman Sisto Scarselletta geom. Guido Barba Tecnici della Prevenzione Bussana 30/11/2015
Dettagli- Prescrizioni e Limitazioni - Gestione del servizio pulizie negli ambienti a rischio.
Documento di valutazione dei Rischi da interferenza Art. 26 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. Impresa/ Affidatario: con sede in Via.. Oggetto dell affidamento: Appalto per servizi di pulizia, compresi i materiali
DettagliInformazioni ai lavoratori ai sensi dell art 36 del D.Lgs 81/2008
PREMESSA Informazioni ai lavoratori ai sensi dell art 36 del D.Lgs 81/2008 La prevenzione infortuni e la tutela della salute richiedono la partecipazione e il coinvolgimento di tutti i soggetti per il
DettagliIstituto Professionale di Stato Giulio Verne. Progetto Alternanza Scuola Lavoro. Seminario Formativo Marzo 2016
Istituto Professionale di Stato Giulio Verne Progetto Alternanza Scuola Lavoro Seminario Formativo Marzo 2016 Sicurezza sui Luoghi di Lavoro Decreto Legislativo 81/08 e s.m.i. Antonio Stefanelli RSPP Sicurezza
Dettagli26_Allegato 1 - Modello A del CCNL
26_Allegato 1 - Modello A del CCNL ALLEGATO 1 Modello A Obblighi previsti dalla legge in materia di Igiene e Sicurezza sul Lavoro inerenti la somministrazione di lavoro Nota informativa
DettagliINTRODUZIONE AL CORSO PER ADDETTI ANTINCENDIO IN ATTIVITA A RISCHIO D INCIDENTE RILEVANTE
INTRODUZIONE AL CORSO PER ADDETTI ANTINCENDIO IN ATTIVITA A RISCHIO D INCIDENTE RILEVANTE Il Decreto Legislativo 81/2008 prescrive le misure finalizzate alla tutela della salute e alla sicurezza dei lavoratori
DettagliINFORMAZIONI SU RISCHI E SICUREZZA NELLA SCUOLA
Allegato n. 4 del REGOLAMENTO DI ISTITUTO INFORMAZIONI SU RISCHI E SICUREZZA NELLA SCUOLA Norme di comportamento per stare a scuola in sicurezza Il Dirigente Scolastico, come datore di lavoro, ha - ai
DettagliREG 09 REGOLAMENTO UTILIZZO LABORATORIO DI IMPIANTI TERMOTECNICI
/Regolamenti/REG 09.doc Pag. 1 di 6 REG 09 REGOLAMENTO UTILIZZO LABORATORIO DI IMPIANTI TERMOTECNICI COPIA N : DESTINATARIO : RSPP /Regolamenti/REG 09.doc Pag. 2 di 6 I laboratori possono rappresentare
DettagliSicurezza Formazione Specifica
Sicurezza Formazione Specifica 01 1 Sicurezza Formazione Specifica 02 INFORMAZIONE E FORMAZIONE LA PIRAMIDE DELLA RESPONSABILITA NELLA SICUREZZA DIRIGENTE SCOLASTICO RESPONSABILE S. P. P. SERVIZIO PREVENZIONE
DettagliREGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLE NORME IN MATERIA DI SALUTE SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLE NORME IN MATERIA DI SALUTE SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Premessa Le disposizioni contenute nel presente Regolamento perseguono le finalità indicate nel Decreto Legislativo
DettagliObblighi dei lavoratori previsti dal D.Lgs Agg. al D.Lgs. 3 agosto 2009, n Corso SIC-03
Obblighi dei lavoratori previsti dal D.Lgs. 81-08 Agg. al D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106 Corso SIC-03 Rev 03 del 20.01.11 Obblighi dei lavoratori Definizione - Lavoratore - (art. 2) Si intende per: LAVORATORE
DettagliTITOLO III - USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE D.Lgs. 09 aprile 2008 n. 81
Note all Art. 77 Richiami all Art. 77: - Art. 78, co. 1 - Art. 79, co. 1 Articolo 78 - Obblighi dei lavoratori 1. In ottemperanza a quanto previsto dall articolo 20, comma 2, lettera h), i lavoratori si
DettagliALLEGATI: - Elenco Addetti e numeri telefonici di emergenza. - Planimetrie Edificio. - Comportamento in caso di terremoto
ALLEGATI: - Elenco Addetti e numeri telefonici di emergenza - Planimetrie Edificio - Pianta schematica edificio - TAV. 1 planimetria Piano Terra - TAV. 2 planimetria Piano Primo - TAV. 3 planimetria Piano
DettagliMANUALE INFORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA
Liceo Classico Statale Marco Minghetti Via Nazario Sauro 18 40121 Bologna MANUALE INFORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA Premessa Il decreto D.Leg.vo 81/2008 rappresenta, oltre che una pietra miliare nel
DettagliNON E COMPETENZA ESCLUSIVA MA E UN OBIETTIVO DI TUTTI. VADEMECUM del LAVORATORE LA SICUREZZA DEGLI ADDETTI AI LAVORI,
LA SICUREZZA NON E COMPETENZA ESCLUSIVA DEGLI ADDETTI AI LAVORI, MA E UN OBIETTIVO DI TUTTI ELENCO DEI NUMERI UTILI Preposto/Datore di Lavoro Vigili del fuoco Carabinieri Pronto Soccorso Guardia Medica
DettagliSISTEMA DISCIPLINARE
EX D. LGS N. 231/2001 e s. m. Pagina 1 di 6 SISTEMA DISCIPLINARE DATA REV. PAR. OGGETTO DELLA MODIFICA 0 - Nuova Emissione VERIFICATA DA: APPROVATA DA : NOME FUNZIONE FIRMA ODV AMMINISTRAZIONE EX D. LGS
DettagliRAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA DURATA: 08 10 1/09 Qualora il lavoratore risulti INIDONEO ad una mansione specifica il datore di lavoro adibisce il lavoraotre, ove possibile ad altra mansione
DettagliDecreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81
Corso di Gestione del Cantiere e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Classe IIIª B as 2018/2019 19/09/2018 1 Evoluzione normativa sulla sicurezza DPR 27 aprile 1955, n. 547 (prevenzione degli infortuni)
DettagliALLEGATO 1 Modello A
ALLEGATO 1 Modello A Obblighi previsti dalla legge in materia di Igiene e Sicurezza sul Lavoro inerenti la somministrazione di lavoro Nota informativa ai sensi dell art. 22, comma 7 del CCNL per la categoria
DettagliINFORMAZIONE FIGURE SENSIBILI
INFORMAZIONE FIGURE SENSIBILI ASPP: gli addetti al servizio di prevenzione e protezione vengono designati dal Dirigente scolastico, sentito il RLS, tenendo conto delle dimensioni della scuola e della struttura
DettagliSegnali di divieto VIETATO FUMARE FORMATI DISPONIBILI. Configurazione dei formati rettangolari: A = 333 x 125 B = 333 x 500 G/F= 230 x 310
art. 1 - L. 16 gennaio 2003, n. 3, art. 51 I trasgressori sono soggetti al pagamento di una somma da 27,50 a 275,00 La misura della sanzione amministrativa (art. 7, L. 11 novembre 1975, n. 584, art. 52,
DettagliI compiti, gli obblighi, le responsabilità civili e penali. I soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale:
I soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale: I compiti, gli obblighi, le responsabilità civili e penali Il Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale (SPP) è composto da: Datore di Lavoro (DL DL)
DettagliMODALITA DI ACCESSO ALL IMPIANTO
Pagina 1 di 5 MODALITA DI ACCESSO ALL IMPIANTO Criteri generali di sicurezza per il trasporto dei materiali e/o rifiuti presso l impianto di via Remesina Esterna 27/a in località Fossoli di Carpi (MO)
Dettaglivalutata interferenziale protezione intervento non autorizzato all interno di detta area o nelle immediate casa via rosello
Rischio da interferenze Soggetti Attività oggetto di Ubicazione Tipologia Soggetti Presenza di rischio Valutazione Misure di Tempistica coinvolti analisi di rischio esposti interferenziale del rischio
DettagliFormazione generale Unità Didattica 1. Normativa in materia di sicurezza sul lavoro
Formazione generale Unità Didattica 1 Normativa in materia di sicurezza sul lavoro I. Normativa di riferimento Codice penale Codice civile Costituzione Statuto dei lavoratori Normativa comunitaria D. lgs.
DettagliDecreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81
Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81 Evoluzione normativa sulla sicurezza; Soggetti coinvolti dal D.Lgs. 81/2008. 18/10/2018 1 Evoluzione normativa sulla sicurezza DPR 27 aprile 1955, n. 547 (prevenzione
DettagliDecreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81
Corso di Gestione del Cantiere e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Classe IIIª B as 2012/2013 Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81 13/10/2012 1 Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81 Evoluzione
Dettagli* lotta all incendio * evacuazione di emergenza * pronto soccorso
Di seguito si riporta un fac-simile delle procedure per * lotta all incendio * evacuazione di emergenza * pronto soccorso relative al cantiere da modificare e/o integrare in relazione alla struttura dell
DettagliRiferimenti normativi. Modulo III
Riferimenti normativi Modulo III d.lgs. 81/08 Titolo I Principi Comuni Capo III Gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro Sezione I Misure di tutela e obblighi Art 18 obblighi del Datore di lavoro
DettagliMisure generali di tutela e delega di funzioni
Norrmatti iva dii Rifferri imentto DD... llggss l nn...8811//22000088 Il D. lgs n. 81/2008 del 9 aprile 2008 (nuovo TSUL ) si applica a tutti i settori di attività, privati e pubblici, e a tutte le tipologie
DettagliTerme di Margherita di Savoia S.r.l. Manuale del Modello Organizzativo
Parte Generale Terme di Margherita di Savoia S.r.l. Via San Giorgio n. 26 76125 Trani (BT) Tel. 0883 655402 Web: www.termemargherita.it E-Mail : info@termemargherita.it Manuale del Modello Organizzativo
DettagliIL RISCHIO NEI LABORATORI
In-formazione in sicurezza? 'take it easy', il futuro è nelle tue mani IL RISCHIO NEI LABORATORI 2 CHE COS'È LA SICUREZZA? Per sicurezza (dal latino "sine cura": senza preoccupazione) deve intendersi la
DettagliCod. Meccanografico: FGMM Codice Fiscale: P.E.C.:
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO SECONDARIO DI 1 GRADO PETRARCA P. PIO Via Togliatti, 1 - Tel./Fax 0882-331051 - 71016 SAN SEVERO (Foggia) Cod. Meccanografico: FGMM148003
DettagliESTRUSIONE E SOFFIAGGIO
Scheda 4 Produzione: Macchina: OGGETTI ESTRUSIONE E SOFFIAGGIO Scopo della lavorazione L estrusione e soffiaggio è una tecnica per la produzione di oggetti cavi in plastica (flaconi, bottiglie, ecc.) che
DettagliDecreto Legislativo 81/2008
Decreto Legislativo 81/2008 Introduzione Il DLvo 81, naturale evoluzione della precedente normativa di sicurezza (principalmente individuabile nel DPR 547/55 e nel DLvo 626/94), indica le misure finalizzate
DettagliDATORE DI LAVORO. Art. 2 comma 1 lett. b)
DATORE DI LAVORO Art. 2 comma 1 lett. b) Il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l assetto dell organizzazione nel cui ambito il lavoratore
DettagliIstituto Superiore di Sanità
Istituto Superiore di Sanità Disposizione Operativa Generale N 3 ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DEI RISCHI DA LAVORO VERSIONE DATA DI EMISSIONE PREPARATA DA APPROVATA DA 00 25
DettagliALLEGATO B. Rende disponibili le risorse necessarie all attuazione delle misure di igiene e sicurezza del lavoro
ALLEGATO B DATORE DI LAVORO è il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, quel soggetto che, secondo il tipo e l organizzazione dell impresa, ha la responsabilità della stessa
DettagliMANUALE DI INFORMAZIONE STUDENTI
Foglio 1/7 ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE Liceo Classico Linguistico REMO BRINDISI I.P.S.I.A. I.P.S.S.A.R..P.S.S.C.T. Via M.M. Boiardo, 10-44024 LIDO ESTENSI (FE) c.f. 91007310385 tel. 0533/327440-326123
DettagliRelatore: Giuseppe Gallina
Relatore: Giuseppe Gallina D.Lgs 81/08 Fondamenti Generali Articolo 15 n)l informazione e formazione adeguate per i lavoratori; o) l informazione e formazione adeguate per dirigenti e i preposti; p) l
DettagliLINEE GUIDA PER L UTILIZZO DELLE APPARECCHIATURE DELL OFFICINA MECCANICA
LINEE GUIDA PER L UTILIZZO DELLE APPARECCHIATURE DELL OFFICINA MECCANICA Il Presente documento ha lo scopo di riassumere alcune linee guida relative all utilizzo delle apparecchiature presenti nell Officina
DettagliCenni Storici. Il Decreto Legislativo n. 81/2008 e s.m.i. Cenni Storici. Cenni Storici. Principi generali
Il Decreto Legislativo n. 81/2008 e s.m.i. Principi generali Dott. Ing. Trimarchi Luigi INAIL Dir. Reg. Emilia Romagna Bologna 12 ottobre 2010 Cenni Storici La normativa italiana si è evoluta nel tempo;
Dettaglidi Prevenzione? Come mi rapporto con gli altri soggetti del Sistema di Prevenzione? Prendersi cura della salute e sicurezza Durata: 12 30
Come mi rapporto con gli altri soggetti del Sistema di Prevenzione? Durata: 12 30 I RAPPORTI CON GLI ALTRI SOGGETTI DEL SISTEMA DI PREVENZIONE Come mi rapporto con gli altri soggetti del Sistema di Prevenzione?
DettagliFigure coinvolte nella gestione della sicurezza. Cominciamo dalle figure generiche, ovvero senza specifici compiti di gestione della sicurezza
Figure coinvolte nella gestione della sicurezza Già il D.Lgs. 626/94 prevedeva precise misure organizzative L impostazione è stata confermata dal D.Lgs. 81/08 Analisi delle particolarità dell applicazione
DettagliSicurezza sul lavoro. Evoluzione e Definizioni
Sicurezza sul lavoro Evoluzione e Definizioni Evoluzione Storica SICUREZZA SUL LAVORO Decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1955, n. 547 Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro
DettagliP A R T E V R E A T I REATO RIFERIMENTO SANZIONE
P A R T E V R E A T I REATI INERENTI L ATTIVITÀ DEL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO NON SOGGETTI ALLA PROCEDURA PREVISTA DAL DECRETO LEGISLATIVO 19/12/1994 N.758 REATO RIFERIMENTO SANZIONE Falsità
DettagliVALUTAZIONE DEI RISCHI ESISTENTI, MISURE ADOTTATE PER ELIMINARE LE INTERFERENZE MISURE DI PREVENZIONE E DI EMERGENZA
VALUTAZIONE DEI RISCHI ESISTENTI, MISURE ADOTTATE PER ELIMINARE LE INTERFERENZE MISURE DI PREVENZIONE E DI EMERGENZA ai sensi dell'art.7 del D.Lgs. 626/94 Ai sensi di quanto stabilito all'art. 7 del D.Lgs
DettagliELENCO DELLE POSSIBILI VIOLAZIONI E RELATIVE SANZIONI
ELENCO DELLE POSSIBILI VIOLAZIONI E RELATIVE SANZIONI Illecito Non aver valutato i rischi e non aver elaborato il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) (in attività particolari e con rischi gravi è
DettagliInformativa e prescrizioni per il personale, ex art. 36 del D. Lgs. 81/2008
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "MADONNA ASSUNTA" Via di Pozzuoli, 62-68 - 80124 Napoli tel. 0815705312 - tel. 0812303382 Posta certificata: naic8gs00v@pec.istruzione.it e-mail: naic8gs00v@istruzione.it Codice
DettagliPiano di emergenza dell istituto scolastico
Piano di emergenza dell istituto scolastico Istruzioni per il coordinatore dell emergenza 1. Alla segnalazione dell emergenza attivare gli addetti del caso e recarsi sul posto dell evento; 2. Valutare
DettagliPIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO ai sensi dell art. 100 del Decreto Legislativo 81/08 del 09/04/08
PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO ai sensi dell art. 100 del Decreto Legislativo del 09/04/08 Nelle pagine seguenti sono riportati i principali cartelli di segnaletica di sicurezza che dovranno esser
DettagliALLEGATO 2 Norme di comportamento per il personale dell appaltatore
all 8 ALLEGATO 2 Norme di comportamento per il personale dell appaltatore Il personale dell Appaltatore è soggetto all osservanza di tutte le norme e regolamenti interni all INMI o comunque oggetto di
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI (ART. 26, COMMA 4, D.LGS. N. 81/2008)
DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI (ART. 26, COMMA 4, D.LGS. N. 81/2008) DIRIGENTE DEL SETTORE: ing. Roberta Spigariol Dirigente del Settore LL.PP., Infrastrutture e Sport. DITTA ASSEGNATARIA:
DettagliIl ruolo delle ASL in relazione alla sicurezza e igiene del lavoro. Giuseppe Petrioli Direttore Dipartimento di Prevenzione ASL 10 di Firenze
Il ruolo delle ASL in relazione alla sicurezza e igiene del lavoro Giuseppe Petrioli Direttore Dipartimento di Prevenzione ASL 10 di Firenze Enti preposti al controllo: ASL Azienda USL (Unità funzionali
DettagliCORSO di AGGIORNAMENTO per RAPPRESENTANTI dei LAVORATORI per la SICUREZZA. ex D.Lgs. 81/2008 art.37
CORSO di AGGIORNAMENTO per RAPPRESENTANTI dei LAVORATORI per la SICUREZZA ex D.Lgs. 81/2008 art.37 1 L organizzazione della prevenzione aziendale 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 I modelli
DettagliISTRUZIONI PER GLI ADDETTI ALLE EMERGENZE
Pagina 1 di 11 ALLEGATO 3 ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI ALLE EMERGENZE Pagina 2 di 11 ISTRUZIONI PER L ADDETTO ALLA VIGILANZA IN CASO DI ALLARME INCENDIO SUONA L ALLARME INCENDIO IN SALA CONTROLLO. 1. VERIFICARE
DettagliSERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE CAMPANIA AZIENDA OSPEDALIERA DI RILIEVO NAZIONALE Antonio CARDARELLI
SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE CAMPANIA AZIENDA OSPEDALIERA DI RILIEVO NAZIONALE Antonio CARDARELLI Sede legale: via A. Cardarelli n 09, 80131 SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE Napoli tel. 081-747.11.11
DettagliArticolo 17 - Obblighi del datore di lavoro non delegabili. 1. Il datore di lavoro non può delegare le seguenti attività:
Articolo 17 - Obblighi del datore di lavoro non delegabili (sanzioni come da art 55) 1. Il datore di lavoro non può delegare le seguenti attività: a) la valutazione di tutti i rischi con la conseguente
DettagliL evoluzione normativa
L evoluzione normativa Inizio anni 50 La nazione è da poco uscita dal secondo conflitto mondiale. Ricostruzione del tessuto industriale italiano. Migrazione interna. Impiego in industria di mano d opera
DettagliREGOLAMENTO DEL LABORATORIO
I.T.I.S. Max Planck LABORATORIO AUTOMAZIONI INDUSTRIALI REGOLAMENTO DEL LABORATORIO Tutti i docenti che, a qualsiasi titolo, utilizzano il laboratorio sono tenuti a: - leggere questo regolamento agli studenti,
DettagliProtocollo per la prevenzione dei reati in materia di igiene e sicurezza sul lavoro
Pag. 1 di 8 Indice 1. Scopo 2. Campo di applicazione 3. Descrizione delle attività 4. Criteri operativi 5. Rferimenti procedurali esterni REVISIONI EDIZIONE: prima 0 1 2 3 4 5 Data 29.04.16 Emessa da Approvata
DettagliPIANO DI RECUPERO PER LA RISTRUTTURAZIONE DEL MUSEO ETNOGRAFICO DI BOSCO CHIESANUOVA
PIANO DI RECUPERO PER LA RISTRUTTURAZIONE DEL MUSEO ETNOGRAFICO DI BOSCO CHIESANUOVA MANUALE USO E MANUTENZIONE - IMPIANTO ELETTRICO - SET - s.c. a r.l. 37131 VERONA VIA C. NEPOTE, 10 FAX +39 0458 920
DettagliL Analisi dei Rischi
L Analisi dei Rischi La valutazione dei rischi e la predisposizione dei conseguenti documenti è uno degli elementi di grande rilevanza del D.Lgs. 81/2008. Essa rappresenta, infatti, l elemento fondamentale
DettagliDocumento di valutazione dei rischi. Relazione ambienti di lavoro
Pag. 1 di 6 Relazione ambienti di lavoro Ai sensi del D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e ss.mm.ii. TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123,
DettagliMinistero dell Interno
Ministero dell Interno Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile C omando Provinciale Vigili del F uoco S iena! Noctu et die vigilantes _ Nucleo Polizia Giudiziaria
DettagliSICUREZZA SUL LAVORO REALIZZATA DA: DE SANCTIS, FEROCINO, COSTACHE E MARE CLASSE 3A ANNO SCOLASTICO 2016/2017 CLASSE
SICUREZZA SUL LAVORO REALIZZATA DA: DE SANCTIS, FEROCINO, COSTACHE E MARE CLASSE 3A ANNO SCOLASTICO 2016/2017 CLASSE LA SICUREZZA SUL LAVORO La sicurezza nel luogo di lavoro è la tutela e la prevenzione
DettagliRuoli, rapporti e responsabilità dei diversi soggetti della prevenzione aziendale nelle operazioni di manutenzione
Ruoli, rapporti e responsabilità dei diversi soggetti della prevenzione aziendale nelle operazioni di manutenzione Azienda USL 6 Dipartimento della Prevenzione La manutenzione azioni tecniche, amministrative
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONI DEI RISCHI PER INTERFERENZE (Art. 26 D.Lgs 81/2008 e D.Lgs. 106/2009)
COMUNE DI VICENZA Istituzione Biblioteca civica Bertoliana DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONI DEI RISCHI PER INTERFERENZE (Art. 26 D.Lgs 81/2008 e D.Lgs. 106/2009) PROCEDURA NEGOZIATA PER L AFFIDAMENTO DEL
DettagliLA SICUREZZA I COSTI OCCULTI DELLA NON SICUREZZA
LA SICUREZZA inizia dalla Direzione progetto permanente basata sulla prevenzione e non sull azione riparatrice è misurabile è compito di tutti in tutte le fasi dei processi produttivi e del ciclo di vita
DettagliPosizionamento in cantiere: In corrispondenza di fonti di radiazioni calorifiche, ultraviolette e ionizzanti.
COMUNE DI OPERA Area Gestione del Territorio, Attività Produttive e Polizia Locale Via Dante Alighieri, 12 20090 OPERA (MI) Pag. 1 ATTENZIONE AI CARICHI SOSPESI Normativa di riferimento: DPR 547/55; DPR
DettagliLE SANZIONI. Docente: Ing. Andrea Bogliolo
LE SANZIONI Docente: Ing. Andrea Bogliolo LE ISPEZIONI DEGLI ENTI PREPOSTI ALLA VIGILANZA DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO ASL - UNITA OPERATIVA DI PREVENZIONE CORPO ISPETTIVO DEI VIGILI DEL FUOCO LE ISPEZIONI
DettagliL ottenimento della forma desiderata si può avere per aspirazione sottovuoto all interno di uno. Figura 1 - Termoformatrice (ingresso linea)
Scheda 3 Produzione: Macchina: OGGETTI TERMOFORMATRICE Scopo della lavorazione La termoformazione è una tecnica di produzione di oggetti in plastica che prevede la trasformazione, dopo opportuno riscaldamento,
DettagliDECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008, N.
OBIETTIVO SICUREZZA DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008, N. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123,in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Decreto
DettagliA B C DEGLI AGENTI CHIMICI DETENZIONE E IMPIEGO. Daniela Matteucci
DEGLI AGENTI CHIMICI DETENZIONE E IMPIEGO Informazione ai lavoratori ai sensi degli artt. 36 e succ. del D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e s.m. Aggiornato con il Reg. 1907/2006 (Reach) e il Reg. 1272/2008 (CLP)
DettagliPIANO GESTIONE EMERGENZE TEATRO NUOVO
Al fine dell attuazione del piano di emergenza, vengono assegnati i seguenti compiti: 01 Emanazione ordine di evacuazione 02 Diffusione ordine evacuazione Pag.1/16 Lavoratori Lavoratori 03 Chiamate di
DettagliREGOLAMENTI. SICUREZZA/REGOLAMENTI/REG 06.docx REG 06 REGOLAMENTO UTILIZZO LABORATORIO DI MISURE
SICUREZZA/REGOLAMENTI/.docx Pag. 1 di 8 REGOLAMENTO UTILIZZO LABORATORIO DI MISURE COPIA N : SICUREZZA/REGOLAMENTI/.docx Pag. 2 di 8 1 ACCESSI AI LOCALI 1) L accesso ai locali del laboratorio è consentito
DettagliCOMUNE DI SAN PIETRO VAL LEMINA Provincia di Torino
COMUNE DI SAN PIETRO VAL LEMINA Provincia di Torino (C.A.P. 10060) - Piazza Resistenza n 11-0121-543131 - FAX 0121-544800 e-mail: sanpietrovallemina@comune.sanpietrovallemina.to.it P.IVA 02909290013 C.Fisc.
DettagliNORMATIVA DI RIFERIMENTO
NORMATIVA DI RIFERIMENTO PER SORVEGLIANZE, CONTROLLI, REVISIONI E MANUTENZIONI DEGLI IMPIANTI E DELLE ATTREZZATURE ANTINCENDIO INFORMAZIONE E FORMAZIONE Decreto Legislativo 19 settembre 1994, n 626 articolo
DettagliCon Giulia & Angela ricapitoliamo Soggetti del sistema di prevenzione aziendale: compiti, obblighi e responsabilità
Con Giulia & Angela ricapitoliamo Soggetti del sistema di prevenzione aziendale: compiti, obblighi e responsabilità Soggetti del sistema di prevenzione aziendale L obiettivo principale del Decreto Legislativo
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PER RIDURRE LE INTERFERENZE ART. 26 D.LGS. 81/2008 (CONTRATTO DI APPALTO O CONTRATTO D'OPERA) SOMMARIO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PER RIDURRE LE INTERFERENZE (CONTRATTO DI APPALTO O CONTRATTO D'OPERA) SOMMARIO 1. IDENTIFICAZIONE DEL CONTRATTO... 1 2. DOCUMENTAZIONE ATTESTANTE L IDONEITÀ TECNICO-PROFESSIONALE
DettagliLUOGHI DI LAVORO. Manuale operativo
LUOGHI DI LAVORO Manuale operativo INTRODUZIONE In tutti i luoghi di lavoro, dall ufficio alla fonderia, possiamo riscontrare situazioni di pericolo che possono provocare danni e infortuni a volte anche
Dettagli