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1 Alto Di Sella Vai alla Fotogallery Valle Di Arnétola Raccordo Vecchiacchi Focetta Dell Acqua Fredda Cave Gruzze Lizza Gruzze Canale Delle Brave Rifugio Conti Passo Tambura La Focoletta Valle Di Arnétola Data Escursione: 22 agosto 2013 Località: Alpi Apuane Centrali Scala delle difficoltà: EEA (escursionisti esperti attrezzati) Lunghezza del percorso: Km 11 Tempi di percorrenza: 6 h 17' Dislivello stimato complessivo: 1303 m Mezzi impiegati: propri Punti di appoggio: rifugio Conti e al pianoro Acqui Freddi Descrizione del percorso Un bellissimo itinerario ad anello che, dalla Valle D Arnétola ci porterà prima alla Focetta dell Acqua Fredda e poi ai Campaniletti, passando per le cave Gruzze percorrendo poi, l omonima lizza fino alla località All Acqua. Dove, si risale lungo il Fosso dei Campaniletti e il Canale Delle Brave fino al rifugio Nello Conti da li seguendo la Via Vandelli si rientra nella valle di Arnétola. È questa, una splendida testimonianza di un antica attività glaciale, è percorsa da uno dei rami sorgentizi del Torrente Edron, affluente del Serchìo, e sale fino a cime fra le più elevate della catena apuana, Il fondovalle si presenta come una vasta conca pianeggiante, disseminata di massi erratici, che termina sullo spartiacque apuano con il Passo Sella. Il fianco destro è costituito dalla dorsale boscosa del Monte Pallerina 1248 metri s.l.m. e del Monte Croce 1527 metri s.l.m., mentre quello sinistro è formato dai ripidi pendii che scendono dal Monte Sella 1739 metri s.l.m. e dal Monte Alto di Sella 1723 metri s.l.m. e dal versante Est del Monte Tambura 1890 metri s.l.m. e dalla cresta che, partendo da questi prosegue fino alla cima del Monte. Roccandagia 1700 metri s.l.m. tutto questo versante è tagliato a mezza costa da una fascia di pareti di diaspri rossi che, delimitano due zone nettamente diverse ben separate fra di loro. La bellezza di valle è interente deturpata e sconvolta dalle numerose cave attive o dismesse, come se ciò non bastasse è in progetto la costruzione di una galleria che, la collegherebbe con il paese di Arni, facilitando cosi le comunicazioni con il versante costiero. Il carsismo superficiale è limitate ad aree abbastanza ristrette, mentre quello profondo presenta aspetti imponenti, qui si ha la maggiore

2 concentrazione di abissi di grande profondità del nostro Paese e forse dell intera Europa, infatti, in un arca di non più grande di mezzo kmq si aprono ben cinque abissi. In relazione a questo, l idrologia esterna risulta quasi totalmente assente per quasi tutto l anno, fatta eccezione per la modestissima portata del Fosso Ripanaia, che, scende dal Passo Sella. Il Passo Sella, sulla testata della valle metta in comunicazione il territorio di Vagli con quello di Arni. L antica via Vandelli che, collegava Modena al mare attraversa questo territorio e supera il crinale principale a 1634 metri s.l.m attraverso il Passo Tambura. Il Monte Sella e il Monte Alto di Sella è un enorme bastione roccioso con versanti ripidissimi, che separa il versante Marino di Resceto ad Ovest da quello Garfagnino della Valle di Arnétola, ad Est. La Cresta rocciosa di questo poderoso bastione è affilata quasi come una lama, e, abbastanza dritta, lunga due chilometri e mezzo, va dal Passo Tambura fino al Passo Sella e, si mantiene costantemente oltre i 1700 metri di quota per circa un chilometro, da cui spuntano di 39 metri le vette gemelle del Monte Sella e di 23 metri quella dell Alto di Sella. Il Passo Sella 1500 metri s.l.m. separa dorsale principale dalla catena laterale che si distacca verso Est su cui si ergono il Monte Fiocca 1711 metri s.l.m. e la Penna di Sumbra 1765 metri s.l.m.. Al Monte Sella si accede partendo dal paese di Arni fino a raggiungere prima il Rifugio E. Puliti, del CAI di Pietrasanta, e poi il Passo Sella e quindi alla doppia vetta, con un sentiero che presenta in alcuni punti difficoltà di grado alpinistico. La doppia vetta del Monte Sella è molto panoramica, il panorama che si ammira è unico a 360 gradi: a Nord la cresta, che porta all Alto di Sella, con le cime più alte delle Alpi Apuane; a Ovest il Mare Tirreno con le isole dell Arcipelago Toscano e la Corsica; a Sud spuntano le vette dell'altissimo, della Pania della Croce, della Pania Secca, della Penna di Sumbra; a Est le valli della Garfagnana e, in lontananza la catena dell Appennino Tosco-Emiliano. La cresta del Monte Sella è estremamente aspra e precipita con ripidissimi pendii sia verso la Valle di Arnétola che verso quella del Frigido. La cresta stessa è itinerario impegnativo particolarmente in inverno mentre l ascesa al Monte Sella è relativamente semplice, ma sempre da considerare con il massimo rispetto. Le cave con l estrazione del marmo hanno profondamente trasformato i ripidi pendii lato mare del monte lasciando notevoli testimonianze di archeologia industriale e interessanti opportunità di escursione in una zona tra le più selvagge delle Alpi Apuane seguendo le ripide salite delle vecchie vie di lizza. Dettagli percorso: Valle di Arnétola Raccordo Veccihiacchi Sentiero C,A.I. n 35/146 Difficoltà: T/EE Raccordo Vecchiacchi Foce Dell Acqua Fredda Sentiero C.A.I. n 146 Difficoltà: EEA Foce Dell Acqua fredda Cave Gruzze Sentiero C.A.I. n 164 Difficoltà: EE Cave Gruzze Canale Delle Brave Sentiero C.A.I. n 165 Difficoltà: EE Canale Delle Brave Rifugio Nello Conti Sentiero C.A.I. n 164 Difficoltà: EE Rifugio Nello Conti Passo Tambura Sentiero C.A.I. N 35 Difficoltà: E Passo Tambura Valle di Arnétola Sentiero C.A.I. n 35 Difficoltà: E/T Come Arrivare Per Raggiungere la valle dell Arnétola per chi: proviene da Firenze percorrere autostrada A11 e uscire al casello autostradale di Altopascio, quindi proseguire seguendo le indicazioni per Castelnuovo di Garfagnana, Piazza al Serchio, Vagli, arrivati a Vagli di Sopra in cima al paese si gira a sinistra seguendo la strada asfaltata che segue il vecchio tracciato della via Vandelli. Più avanti la strada diventa sterrata ed è adibita a via di cava si prosegue fino ad arrivare di fronte al ravaneto della cava del Monte Pallerina 1248 metri s.l.m., dove sono presenti ampi spazi dove è possibile parcheggiare l auto.

3 proviene da Genova può percorrere l'autostrada A12, proseguire per la A15, uscire ad Aulla e proseguire per Minucciano, Gramolazzo, Gorfigliano, superato il paese proseguire seguendo le indicazioni per Vagli, arrivati a Vagli di Sopra in cima al paese si gira a sinistra seguendo la strada asfaltata che segue il vecchio tracciato della via Vandelli. Più avanti la strada diventa sterrata ed è adibita a via di cava si prosegue fino ad arrivare di fronte al ravaneto della cava del Monte Pallerina 1248 metri s.l.m., dove sono presenti ampi spazi dove è possibile parcheggiare l automobile.. proviene da Massa può lasciare l'autostrada A12 a Forte dei Marmi e proseguire per Castelnuovo di Garfagnana, Piazza al Serchio, Vagli, arrivati a Vagli di Sopra in cima al paese si gira a sinistra seguendo la strada asfaltata che segue il vecchio tracciato della via Vandelli. Più avanti la strada diventa sterrata ed è adibita a via di cava si prosegue fino ad arrivare di fronte al ravaneto della cava del Monte Pallerina 1248 metri s.l.m., dove sono presenti ampi spazi dove è possibile parcheggiare l automobile. proviene da Reggio Emilia può seguire le indicazioni per Castelnuovo nè Monti, Ligonchio, Passo di Pradarena, Piazza al Serchio, Vagli, arrivati a Vagli di Sopra in cima al paese si gira a sinistra seguendo la strada asfaltata che segue il vecchio tracciato della via Vandelli. Più avanti la strada diventa sterrata ed è adibita a via di cava si prosegue fino ad arrivare di fronte al ravaneto della cava del Monte Pallerina 1248 metri s.l.m., dove sono presenti ampi spazi dove è possibile parcheggiare l automobile. proviene da Modena può seguire le indicazioni per Pavullo nel Frignano, Passo delle Radici, Pieve Fosciana, Piazza al Serchio, Vagli, arrivati a Vagli di Sopra in cima al paese si gira a sinistra seguendo la strada asfaltata che segue il vecchio tracciato della via Vandelli. Più avanti la strada diventa sterrata ed è adibita a via di cava si prosegue fino ad arrivare di fronte al ravaneto della cava del Monte Pallerina 1248 metri s.l.m., dove sono presenti ampi spazi dove è possibile parcheggiare l automobile. L Itinerario Il nostro itinerario, ha inizio nella valle glaciale dell Arnétola, arrivati a Vagli di Sopra all ultima casa a sinistra in cima al paese troviamo le indicazioni per i sentieri C.A.I. 31e 35, la strada sale un po e davanti a noi scorgiamo le propaggini del monte Sella, poco dopo arriviamo a un bivio con la strada marmifera nei pressi di alcuni ruderi, a sinistra la strada marmifera si dirige a Vagli Sotto, noi continuiamo a destra entrando così nella valle di Arnétola. La strada prende a salire, sulla sinistra nelle pendici del monte Pallerina si scorgono alcune cave abbandonate. Poco dopo, sulla destra riparato da una roccia, c è un piccolo presepe permanente ricordo del Giubileo del 2000, poco più avanti un sulla destra c è un piazzale con vecchi blocchi di marmo abbandonati. Salendo, e inoltrandoci ancora di più nella Valle d Arnétola, scorgiamo a destra delle rupi strapiombanti con abbarbicato in alto l edificio chiaro dell eremo di San Viano. Poco prima dell ingresso della cava del monte Pallerina, sbarrato da un cancello metallico c è l ingresso dell abisso Buca della Pompa è questa come si è detto una zona ricca di fenomeni carsici. Continuando a salire mantenendo la destra per una strada sterrata usata per il trasporto dei blocchi di marmo, incontriamo prima la Capanna d Abrì una caratteristica casetta di pietra sotto una enorme roccia erratica, con accanto il monumento marmoreo a ricordare che questa era un antica via del sale che dalla costa arrivava alla Pianura Padana. E, poi nella Piana di Arnétola, a destra troviamo sia un piccolo piazzale dove poter parcheggiare l automobile, che l indicazione dei sentieri C.A.I. 31 e 35, che percorreremo al ritorno. Lasciata

4 l automobile accanto ai cartelli che indicano i sentieri C.A.I. 31 e 35 ubicati di fronte al ravaneto della cava del Monte Pallerina, iniziamo a salire seguendo il tracciato della via marmifera che, più avanti coincide con il sentiero C.A.I. n 35 fino ad incontrare il bivio sulla sinistra con il sentiero C.A.I. n 146. Salendo, si incontrano degli antichi ruderi vicino a una vecchia cabina per l elettricità. Questi, sono i ruderi di un antico ostello usato dai viandanti che percorrevano la via Vandelli. Arrivati alla Casetta Colubraia 1133 metri s.l.m. lungo la via Vandelli a sinistra c è il raccordo della via Ferrata Vecchiacchi, attualmente chiusa che, coincide con l 'inizio del sentiero C.A.I. n 146 si abbandona la via Vandelli e si inizia a salire la ripida scarpata, una serie innumerevole di gradini facilita l ascesa. Il sentiero si fa particolarmente bello, salendo dentro un bel bosco di faggi, per poi uscire allo scoperto in un ampia radura nei pressi di un antica cava, superato un ravaneto, si porta a ridosso di una lunga scalinata sotto un imponente massicciata atta a formare un terrazzamento in pietra con sopra una costruzione in pietra adibita un tempo ad albergo per i cavatori, ma oggi ridotta a pochi ruderi. Il sentiero, seguendo la scalinata passa davanti al rudere in cima al terrazzamento, regalandoci una vista molto panoramica sul Sella, sulla Tambura e sulla Roccandagia e, sulla sottostante valle d Arnétola. Superato l albergo dei cavatori torna all ombra di enormi faggi secolari e, con una serie di tornanti si porta dove prevalgono le brughiere d alta quota a ridosso della Focoletta e dell Alto di Sella, salendo su pendii coperti di Paleo si porta con una serie di tornanti sopra l ultimo boschetto di faggi ai piedi del lastrone dove inizia tratto attrezzato. Il cavo è in acciaio inox in perfetto stato, gli ancoraggi ben che siano stati riposizionati di recente alcuni risultano rotti da frane precipitate lungo le placche rocciose. La via attrezzata è lunga 115 metri, nella parte iniziale sale lungo la placca rocciosa poi, scorre lateralmente con un lungo traverso portandosi a ridosso della Focetta dell Acqua Fredda 1600 metri s.l.m., questo valico posto tra la Garfagnana e Massa è sempre stato poco utilizzato essendo piuttosto disagevole, è sempre stato preferito il vicino Passo della Tambura. È sempre stato un valico per pastori ed animali più che per viandanti. Forse il suo nome è legato ad Aqui Freddi ripiano erboso con una fonte subito sotto al passo Tambura direzione Arnétola. Alla Focetta dell Acqua fredda arriva il sentiero 165 e la stessa è attraversata dal sentiero attrezzato Vecchiacchi dal Passo di Sella per quello della Tambura ora sentiero C.A.I. n 146. Inoltre il sentiero 164 porta al sottostante rifugio Nello Conti o dei Campaniletti, nel primo tratto iniziale è attrezzato con corda metallica. Scendendo questo tratto si arriva a un terrazzo che, un tempo ospitava un edificio di pastori ormai diruto, da qui si ha a una vista aerea unica sui Campaniletti con la Finestra Vandelli, sul rifugio Nello Conti e sull intera valle sottostante. Percorrendo a ritroso il tratto attrezzato torniamo sotto la Focetta dell Acqua presso l edificio dove albergavano i cavatori e dove inizia il sentiero C.A.I. n 165 che, coincide con la via di lizza delle cave Gruzze, termine che ormai viene usato per indicare tutte le varie cave di questa zona dell Alto di Sella. Accanto all edificio, si trovano le cave della Focetta dell Acqua Fredda, sono quelle più in alto a 1600 metri s.l.m., queste cave hanno modificato e deturpato il crinale dell Alto di Sella. Benché siano ormai abbandonate nel piazzale della cava, al bordo della lizza ci sono allineati svariati blocchi di marmo pronti per essere caricati sulla lizza, una slitta di marmo che, veniva fatta scivolare sui piani inclinati delle vie di lizza infilandogli sotto i parati travi di legno rese scivolose col sapone. La lizza con il suo carico scendeva lungo la via di lizza mollando o trattenendo a braccia grosse funi di canapa avvolte attorno ai piri, sostegni in legno di castagno piantati in appositi fori scavati nella roccia lungo tutto il piano inclinato. Contemporaneamente i parati venivano rimossi da dietro la lizza e posizionati davanti ad essa in continuazione è facile intuire che, questo fosse un lavoro molto faticoso e estremamente pericoloso, infatti ogni anno molti cavatori schiacciati sotto le lizze. Il primo tratto della via di lizza Gruzze è stata letteralmente inciso nella parete della montagna e taglia il versante sud-ovest dell Alto di Sella per poi scendere allo sperone della Selvarella a 1300 metri s.l.m., questo è il tratto più spettacolare ed in certi punti molto ben conservato. Superato il cisternone metallico la pendenza del piano inclinato aumenta e, bisogna prestare attenzione nei

5 tratti mal conservati della lizza per i tanti detriti mobili che la ricoprono. In poco tempo la via di lizza ci conduce alla sperone della Selvarella, dove è presente l edificio ormai diruto che ospitava i motori della lizzatura meccanica impiegata negli anni sessanta che, aggirava lo sperone della Sevarella sulla sinistra, mentre il ramo antico della via di lizza lo aggirava a destra scendeva nel Canale delle Gruzze, oggi di questo tratto non rimane traccia, è completamente scomparso al suo posto c è un bosco di faggi. Nel piazzale di stoccaggio davanti all edificio della Selvarella ci sono ancora vari blocchi di marmo in attesa di essere lizzati, seguendo l antica via di lizza scendiamo a destra nel bosco di faggi seguendo, degli impercettibili segni e, in poco tempo si scende nel Canale delle Brave dove, incrociamo il sentiero C.A.I. n 164 che conduce ai Campaniletti ed al rifugio Nello Conti o Sotto le Brave dove per Brave anticamente si intendeva la cresta dell Alto di Sella. Seguiamo il sentiero C.A.I. n 164 che, inizialmente risale il Canale delle Brave, per poi piegare decisamente a sinistra attraversando il canale portandosi nel versante opposto alla Selvarella che, scende dai Campaniletti, inerpicandosi per il ripido pendio coperto di paleo, arriva in breve tempo prima ai Campaniletti e poi al rifugio Nello Conti 1442 metri s.l.m. dove è possibile approvvigionarsi di acqua. Dal rifugio Conti con il sentiero C.A.I. n 35 arriviamo dopo pochi metri ad una piattaforma il cemento armato costruita sulla cima di un torrione basta salire pochi scalini per godere di una magnifica vista 360 su uno dei panorami più selvaggi delle Alpi Apuane, unico neo è che, non avendo parapetto bisogna stare molto attenti cadere vuol dire fare un volo di svariate centinaia di metri. Il sentiero ci conduce in pochi minuti alla Finestra Vandelli a 1442 metri s.l.m., è un piazzale artificiale costruito per la sosta delle carrozze che percorrevano l omonima via, quasi sicuramente nei pressi di un Casone, punto di ristoro e di sosta per i viandanti, è un bel punto panoramico sull Alto di Sella sulle cave Gruzze e sulle cime più alte della Catena Apuana. Il sentiero C.A.I. n 35 seguendo il vecchio tracciato della via Vandelli sale con una serie di tornanti fino a Passo della Tambura a 1620 metri s.l.m., superato il passo scende sul lato garfagnanino, poco dopo c è un pianoro erboso con dei ruderi e una fonte perenne chiamato Acqui Freddi siamo a 1562 metri s.l.m., la vecchia via Vandelli serpeggiando sui fianchi del Monte Tambura scende verso la Valle dell Arnétola. Scendendola sembra di tornare indietro nel tempo si possono percorrere lunghi tratti in cui la via si è perfettamente conservata questo almeno fino alle vecchie cave di Formignacola, da li in poi della vecchia via Vandelli rimane solo il tracciato la pavimentazione e tutto il resto è sparito sotto la pala delle ruspe che, l hanno allargata per permettere il passaggio dei camion adibiti al trasporto del materiale di cava. Dalle cave di Formignacola seguiamo la via di cava fino a giungere nella valle di Arnétola allo slargo dove avevamo parcheggiato l auto chiudendo il nostro anello. Tempi di percorrenza Valle di Arnétola Raccordo Vecchiacchi Sentieri C.A.I. 35/146 Diff.: T/EE Percorrenza: 2h 00' Dislivello in salita: 663 m Dislivello in discesa:0,0 m Punto di appoggio: nessuno. Raccordo Vecchiacchi Focetta Dell Acqua Fredda Sentiero attrezzato Difficoltà: EEA Percorrenza: 0 h 10' Dislivello in salita: 52 m Dislivello in discesa: 0,0 m Punto di appoggio: nessuno Focetta Dell Acqua Fredda Cave Gruzze Sentiero C.A.I. n 165 Difficoltà: EE Percorrenza: 0 h 07' Dislivello in salita 0,0 m Dislivello in discesa: 50,0 m Punto di appoggio: nessuno Cave Gruzze Canale Delle Brave Sentiero C.A.I. n 165 Difficoltà: EE Percorrenza: 0 h 45' Dislivello in salita: 0,0 m Dislivello in discesa: 353,0m Punto di appoggio: nessuno

6 Canale Delle Brave Rifugio Nello Conti Sentiero C.A.I. n 164 Difficoltà: EE Percorrenza: 0 h 45' Dislivello in salita: 210,0 m Dislivello in discesa: 0,0 m Punto di appoggio: rifugio Nello Conti. Rifugio Nello Conti Passo Della Tambura Sentiero C.A.I. n 35 Difficoltà: EE Percorrenza: 0 h 40' Dislivello in salita: 178,0 m Dislivello in discesa: 0,0 m Punto di appoggio: rifugio Nello Conti. Passo Della Tambura Valle dell Arnétola Sentiero C.A.I. n 35 Difficoltà:E/T Percorrenza: 2 h 0' Dislivello in salita: 0,0 m Dislivello in discesa: 720,0 m Punto di appoggio: sorgente perenne nel pianoro di Acquifreddi subito dopo il Passo Tambura Note: Lungo traverso attrezzato esposto per attraversare le placche della Focetta Dell Acqua fredda con cresta sommitale esposta, ripida discesa con sfasciume nella Lizza Gruzze, questo tratto di sentiero richiede un attenzione costante massima concentrazione piede fermo ed una totale assenza di vertigini, vista la notevole esposizione. Sconsigliato assolutamente in cattive condizioni atmosferiche: roccia bagnata, ghiacciata o nebbia. Avvertenze La presente pagina non vuole in alcun modo essere una guida escursionistica od alpinistica, ma un semplice racconto di una giornata e la una segnalazione di una bellezza naturale e culturale. Quindi, la presente pagina non sostituisce ma presuppone la consultazione delle guide e della cartografia in commercio. In alcun modo l'autore e il sito si assumono alcuna responsabilità di qualsiasi ordine giuridico e legale per eventuali danni o incidenti. L'uso delle informazioni della presente pagina sarà sempre a proprio rischio e pericolo.

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