Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Economia e Mercati Finanziari-Creditizi"

Transcript

1 ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Febbraio Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche

2 RAPPORTO MENSILE ABI 1 Febbraio 2016 (principali evidenze) 1. A gennaio 2016 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.826,7 miliardi di euro (cfr. Tabella 3) è nettamente superiore, di oltre 141 miliardi, all'ammontare complessivo della raccolta da clientela, 1.685,6 miliardi di euro (cfr. Tabella 1). 2. A gennaio 2016 è risultata positiva la variazione annua del totale prestiti all'economia (che include anche la pubblica amministrazione), +0,2% (cfr. Tabella 3). Sempre a gennaio 2016 il totale dei finanziamenti in essere a famiglie e imprese ha presentato una variazione prossima allo zero (-0,5%) nei confronti di gennaio 2015, un valore assai migliore rispetto al -4,5% di novembre 2013, quando aveva raggiunto il picco negativo ed è ritornato sui valori di aprile Segnali positivi emergono anche per le nuove erogazioni di prestiti bancari: sulla base di un campione rappresentativo di banche, che rappresentano oltre l 80% del mercato, i nuovi finanziamenti alle imprese hanno segnato nell intero 2015 un incremento di circa il +11,6% sul corrispondente periodo dell anno precedente (gennaio-dicembre 2014), anche in coerenza con la dinamica più recente del PIL. Per le nuove erogazioni di mutui per l acquisto di immobili da parte delle famiglie, nell intero 2015, si è registrato un incremento annuo del +97,1% rispetto all intero L incidenza delle surroghe sul totale dei nuovi finanziamenti è pari a circa il 31,6%. La forte ripresa delle nuove erogazioni si sta riflettendo anche sul totale dei mutui in essere delle famiglie. Sulla base degli ultimi dati ufficiali disponibili, relativi a fine 2015, l ammontare 1 Il rapporto mensile dell Abi rende disponibili una serie di informazioni quantitative che sono in anticipo rispetto ad ogni altra rilevazione in proposito. Tale possibilità è determinata dal fatto che le banche sono i produttori stessi di queste informazioni.

3 complessivo dei mutui in essere delle famiglie ha registrato un variazione positiva dello 0,7% nei confronti di fine dicembre 2014, confermando, pertanto, la ripresa del mercato dei mutui. Dalla fine del 2007, prima dell inizio della crisi, ad oggi i prestiti all economia sono passati da a 1.826,7 miliardi di euro, quelli a famiglie e imprese da a 1.411,5 miliardi di euro. 3. A gennaio 2016, i tassi di interesse sui prestiti si sono posizionati in Italia su livelli ancora più bassi. Il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni si è attestato al 2,48% toccando il minimo storico (2,49% il mese precedente; 5,72% a fine 2007). Sul totale delle nuove erogazioni di mutui circa i due terzi sono mutui a tasso fisso. Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese si è collocato all 1,72%, 1,74% il mese precedente (5,48% a fine 2007). Il tasso medio sul totale dei prestiti è risultato pari al 3,26%, prossimo al minimo storico (3,25% il mese precedente; 6,18%, prima della crisi, a fine 2007) (cfr. Tabella 4). 4. A seguito del perdurare della crisi e dei suoi effetti, le sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni già effettuate dalle banche) a fine 2015 sono pari a 89 miliardi di euro rispetto agli 88,8 miliardi di novembre (cfr. Tabella 7). Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è risultato pari al 4,94% a dicembre 2015 dal 4,89% di novembre 2015 (4,64% a fine 2014; 0,86%, prima dell inizio della crisi). 5. In Italia i depositi aumentano a fine gennaio di 40 mld di euro rispetto all anno precedente (su base annua, +3,2% in assestamento, rispetto al +3,8% di dicembre), mentre diminuisce, su base annua, la raccolta a medio e lungo termine cioè tramite obbligazioni, (a gennaio 2016: -14,3%, segnando una diminuzione su base annua in valore assoluto di 63,4 miliardi di euro). L andamento della raccolta complessiva (depositi da clientela residente + obbligazioni) registra a gennaio 2016 una variazione su base annua di -1,4% (cfr. Tabella 1). Dalla fine del 2007, prima dell inizio della crisi, ad oggi la raccolta da clientela è passata da a 1.685,6 miliardi di euro, segnando un aumento in valore assoluto - di quasi 173 miliardi.

4 6. A gennaio 2016 il tasso di interesse medio sul totale della raccolta bancaria da clientela (somma di depositi, obbligazioni e pronti contro termine in euro a famiglie e società non finanziarie) in Italia si è collocato all 1,18% (1,19% il mese precedente; 2,89% a fine 2007). Il tasso praticato sui depositi (conti correnti, depositi a risparmio e certificati di deposito) si è attestato allo 0,53% (0,52% il mese precedente), quello sui PCT a 1,21% (1,20% il mese precedente). Il rendimento delle obbligazioni è risultato pari al 2,93%, 2,94% il mese precedente (cfr. Tabella 2). 7. Lo spread fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie permane in Italia su livelli particolarmente bassi, a gennaio 2016 è risultato pari a 208 punti base (206 punti base il mese precedente). Prima dell inizio della crisi finanziaria tale spread superava i 300 punti (329 punti % a fine 2007).

5 INDICE IN PRIMO PIANO SCENARIO MACROECONOMICO FINANZE PUBBLICHE MERCATI MONETARI E FINANZIARI POLITICHE E CONDIZIONI MONETARIE MERCATI OBBLIGAZIONARI MERCATI AZIONARI RISPARMIO AMMINISTRATO E GESTITO ATTIVITA FINANZIARIE DELLE FAMIGLIE MERCATI BANCARI RACCOLTA BANCARIA IMPIEGHI BANCARI DIFFERENZIALI FRA I TASSI SOFFERENZE BANCARIE PORTAFOGLIO TITOLI TASSI DI INTERESSE ARMONIZZATI IN ITALIA E NELL AREA DELL EURO ALLEGATI ABI Direzione Strategie e Mercati Finanziari - Ufficio Analisi Economiche 1

6 Dati di sintesi sul mercato italiano Economia reale Indicatori mercato azionario bancario t/ta Q Q Q gen-16 dic-15 gen-15 Pil 0,4 0,7-0,4 m/m a/a m/m a/a m/m a/a - Consumi privati n.d. 1,6 0,9 Indice bancario Datastream -13,0 0,4-4,0 14,4-0,9 3,2 - Investimenti n.d. -1,5 0,6 m/m delta a/a m/m delta a/a delta a/a a/a dic-15 nov-15 dic-14 Price/earning 17,0-52,4 18,8-52,7 70,1 12,6 Produzione industriale -1,0 +1,1 +0,2 Dividend yield (in %) 2,1 0,4 1,8 0,3 1,6-0,1 a/a nov-15 ott-15 nov-14 dic-15 nov-15 dic-14 Vendite al dettaglio +1,5 +1,1 +1,4 mld a/a mld a/a mld a/a delta m/m gen-16 dic-15 gen-15 Capitalizzazione 123,9 20,6 130,4 20,3 102,8 20,8 Clima fiducia imprese -0,8-0,4-0,1 Clima fiducia famiglie +1,5-0,2 +5,1 a/a dic-15 nov-15 dic-14 Attività finanziarie delle famiglie Inflazione (armonizzata) +0,1 +0,2-0,1 Inflazione core +0,5 +0,8 +0,6 Q Q prezzo per barile gen-16 dic-15 gen-15 mld a/a mld a/a (in $) a/a (in $) a/a (in $) a/a Totale ,7% ,4% Petrolio (Brent) 32,2-35,8 39,1-38,9 50,0-53,6 Biglietti, monete e depositi ,9% ,6% cambio verso euro gen-16 dic-15 gen-15 Obbligazioni ,1% ,8% a/a a/a a/a - pubbliche ,1% ,1% Dollaro americano 1,085-6,8 1,089-11,6 1,163-14,6 - emesse da IFM 275-0,4% ,4% Jen giappone 128,4-6,8 132,4-10,0 137,7-2,7 Azioni e partecipazioni 953-2,5% 954 0,1% Sterlina inglese 0,754-1,8 0,727-7,7 0,767-7,2 Quote di fondi comuni ,7% ,0% Franco svizzero 1,094-0,6 1,083-9,9 1,100-10,6 Ass.vita, fondi pens, TFR ,1% 807 8,2% Fonte: Elaborazione Ufficio Analisi Economiche ABI su dati Banca d'italia e Thomson Reuters Datastream. ABI Direzione Strategie e Mercati Finanziari - Ufficio Analisi Economiche 2

7 Dati di sintesi sul mercato italiano Masse intermediate e rischiosità del mercato bancario gen-16 dic-15 gen-15 mld a/a mld a/a mld a/a Totale Raccolta da clientela (settore privato e PA) 1.685,6-1, ,3-0, ,0-0,6 - depositi 1.307,1 3, ,2 3, ,1 5,1 - obbligazioni 378,5-14,3 386,1-13,0 441,9-13,8 Totale Impieghi a clientela (settore privato e PA) 1.826,7 0, ,7-0, ,6-1,6 Impieghi al settore privato 1.551,4-0, ,1-0, ,5-2,1 - a imprese e famiglie 1.411,5-0, ,4-0, ,9-1,5 - a medio-lungo 1.077,0 1, ,7 2, ,0-1,3 dic-15 nov-15 dic-14 % delta a/a % delta a/a % delta a/a Sofferenze lorde/impieghi 10,50 0,93 10,43 0,96 9,57 1,49 Tassi d'interesse di policy e del mercato monetario gen-16 dic-15 gen-15 % delta a/a % delta a/a % delta a/a Tasso Bce 0,05 0,00 0,05 0,00 0,05-0,20 Euribor a 3 mesi -0,15-0,21-0,13-0,21 0,06-0,23 Irs a 10 anni 0,84 0,10 0,94 0,05 0,74-1,32 Tasso medio raccolta (a) Tasso medio prestiti (b) Differenziale (b-a) Tassi d'interesse e margini bancari gen-16 dic-15 gen-15 % delta a/a % delta a/a % delta a/a 1,18-0,26 1,19-0,31 1,44-0,45 3,26-0,38 3,25-0,41 3,64-0,24 2,08-0,12 2,06-0,10 2,20 0,21 Fonte: Elaborazione Ufficio Analisi Economiche ABI su dati Banca d'italia, SI-ABI e Thomson Reuters Datastream. ABI Direzione Strategie e Mercati Finanziari - Ufficio Analisi Economiche 3

8 IN PRIMO PIANO Recente dinamica della raccolta bancaria contrassegnata ancora da una dicotomia negli andamenti delle sue componenti: in contrazione la provvista a medio e lungo termine, in accelerazione il segmento a breve. Incrementi più elevati dei depositi nelle regioni nord-orientali ed in quelle centrali Nell ultimo anno è andata accentuandosi la dicotomia negli andamenti delle due principali componenti della raccolta bancaria: in contrazione quella a medio e lungo termine, in accelerazione quella a breve. % 15,0 12,5 10,0 7,5 5,0 2,5 RACCOLTA BANCARIA DA CLIENTELA IN ITALIA 1 - variazioni % annue +3,2% Gli ultimi dati stimati dall ABI alla fine di gennaio 2016 confermano tale tendenza: si evince, infatti una variazione annua della raccolta complessiva da clientela solo lievemente in flessione, quale risultato di trend ancora negativo delle obbligazioni acquistate da clientela (al netto di quelle riacquistate da banche) -14,3%, cui si contrappone una dinamica positiva dei depositi da clientela residente (al netto delle operazioni con controparti centrali e dei depositi con durata prestabilita connessi con operazioni di cessioni di crediti), che ha segnato un incremento annuo di +3,2%. Secondo gli ultimi dati della Banca d Italia su base territoriale 1 (disponibili fino a novembre 2015) il totale dei depositi delle sole famiglie consumatrici 2, è pari a quasi 880 miliardi di euro. Gli incrementi più sostenuti si registrano in Trentino Alto Adige (+6,3%), in Lombardia (+2,9%), in Veneto (+2,4%), in Piemonte (+2,1%), in Liguria ed in Emilia Romagna (+1,9%) e +1,7% circa in Toscana ed Friuli Venezia Giulia. Al contrario, i valori più contenuti si riscontrano in Sicilia ed Umbria (-0,5%), Calabria (-0,2%). - -2,5-5,0-1,4% -7,5-10,0-12,5-15,0-14,3% -17,5 dic-08 feb-09 apr-09 giu-09 ago-09 ott-09 dic-09 feb-10 apr-10 giu-10 ago-10 ott-10 dic-10 feb-11 apr-11 giu-11 ago-11 ott-11 dic-11 feb-12 apr-12 giu-12 ago-12 ott-12 dic-12 feb-13 apr-13 giu-13 ago-13 ott-13 dic-13 feb-14 apr-14 giu-14 ago-14 ott-14 dic-14 feb-15 apr-15 giu-15 ago-15 ott-15 dic-15 depositi obbligazioni totale raccolta 1. I depositi della clientela ordinaria residente privata, sono esclusi i depositi delle IFM. Sono inclusi conti correnti, depositi con durata prestabilita, depositi rimborsabili con preavviso e pronti contro termine. I dati sono nettati dalle operazioni con controparti centrali, dai depositi con durata prestabilita connessi con operazioni di cessioni di crediti. Le obbligazioni sono registrate al valor nominale ed espresse in euro includono le passività subordinate e non includono le obbligazioni acquistate da banche. Da giugno 2010 a maggio 2011 le variazioni tendenziali sono state corrette per tener conto dell'effetto del Regolamento BCE/2008/32 e di alcune modifiche apportate alle segnalazioni di vigilanza. Stime SI-ABI. Fonte: Elaborazioni Direzione Strategie e Mercati Finanziari ABI su dati Banca d'italia. 1 Cfr. Banca d Italia Statistiche creditizie provinciali Tavole mensili del Bollettino Statistico - Base Dati Statistica. 2 Raccolta da soggetti non bancari effettuata dalle banche sotto forma di: depositi (con durata prestabilita, a vista, overnight e rimborsabili con preavviso), buoni fruttiferi, certificati di deposito, conti correnti e pronti contro termine passivi. ABI Direzione Strategie e Mercati Finanziari - Ufficio Analisi Economiche 4

9 % 7,00 DEPOSITI BANCARI DELLE FAMIGLIE CONSUMATRICI Novembre Variazioni % annue 6,3 6,00 5,00 4,00 3,00 2,00 1,00 0,00-1,00 2,9 2,6 2,4 2,5 2,1 1,9 1,6 1,9 2,2 1,4 1,7 1,8 1,2 1,1 1,1 1,1 1,3 1,2 0,8 0,9 0,6 0,2 0,3-0,2-0,3-0,5-0,5 PIEMONTE VALLE D'AOSTA LIGURIA LOMBARDIA TRENTINO ALTO ADIGE VENETO FRIULI-VENEZIA GIULIA EMILIA-ROMAGNA MARCHE TOSCANA UMBRIA LAZIO CAMPANIA ABRUZZI MOLISE PUGLIA BASILICATA CALABRIA SICILIA SARDEGNA ITALIA ITALIA NORD-OCCIDENTALE ITALIA NORD-ORIENTALE ITALIA CENTRALE ITALIA MERIDIONALE ITALIA INSULARE CENTRO-NORD SUD E ISOLE Fonte: Elaborazioni Direzione Strategie e Mercati Finanziari ABI su dati Banca d'italia ABI Direzione Strategie e Mercati Finanziari - Ufficio Analisi Economiche 5

10 1. SCENARIO MACROECONOMICO L attività economica internazionale rallenta A novembre 2015 il commercio mondiale ha registrato una variazione pari al -0,1% su base mensile (+2% a/a), in peggioramento rispetto al +0,6% del mese precedente. La produzione industriale, a novembre, ha riportato una variazione pari al -0,4% su base mensile (+1,2% a/a), in riduzione rispetto +0,2% del mese precedente. A gennaio 2016, l indicatore PMI 3 è sceso da 52,7 a 52,5. Il sotto-indice riferito al settore manufatturiero è passato da 50,7 a 50,9; mentre quello riferito al settore dei servizi è passato da 52,9 a 52,8. L inflazione mondiale, a dicembre, è rimasta stabile al 2,5% Nel mese di gennaio 2016, il mercato azionario ha segnato una variazione pari al -4,9% su base mensile (-7,5% a/a). Prezzo del petrolio in calo A gennaio 2016 il prezzo del petrolio si è attestato a 32,2 dollari al barile, registrando una variazione del -17,7% rispetto al mese precedente (-35,8% a/a). Bric: Brasile e Russia in difficoltà, la Cina rallenta Nel quarto trimestre del 2015 il Pil cinese è cresciuto del +6,8% in termini annuali, in lieve calo rispetto al trimestre precedente (+6,9%). L indicatore anticipatore dell Ocse, ampiamente sotto quota 100 (98,4), segnala una crescita ancora debole anche nei prossimi mesi. La dinamica dei 3 Purchasing managers index: indici basati su sondaggi presso i direttori degli acquisti che si sono rilevati affidabili nel tracciare e anticipare la congiuntura. prezzi rimane molto contenuta, con la rilevazione di dicembre che segna un +1,6% su base annuale (+1,5% il mese precedente). La crescita del Pil indiano nel quarto trimestre del 2015 è stata pari al +7,2%, in calo rispetto al +7,7% registrato nel trimestre precedente. L indicatore anticipatore dell Ocse staziona da tre mesi sopra quota 100. L inflazione, a dicembre, ha registrato una variazione pari al +5,6%, in lieve aumento rispetto al +5,4% del mese precedente. Nel terzo trimestre del 2015 il Pil brasiliano ha registrato una contrazione pari al -4,4%, che si aggiunge al -2,9% del trimestre precedente. L indicatore anticipatore dell Ocse risulta inferiore a quota 100 (98,1). Nonostante il rallentamento, i prezzi al consumo a gennaio hanno registrato una variazione annua pari al +11,3%. In Russia, nel terzo trimestre del 2015, il Pil è diminuito del -4,1% (-4,6% nel trimestre precedente). L indicatore anticipatore dell Ocse segnala un indebolimento anche nei prossimi mesi. I prezzi al consumo continuano a crescere: nel mese di gennaio hanno registrato un tasso annuale di variazione pari al +9,8%. Usa: crescita in rallentamento Nel quarto trimestre del 2015 il Pil statunitense ha registrato una variazione trimestrale annualizzata pari al +0,7%, in netto calo rispetto al +2% del trimestre precedente. L indicatore anticipatore dell Ocse, sceso sotto quota 100, segnala che le prospettive per l economia rimangono incerte nei prossimi 6 mesi. Nel mese di gennaio il tasso di disoccupazione è sceso al 4,9; mentre il tasso di occupazione è aumentato di un decimo di punto al 59,6%. ABI Direzione Strategie e Mercati Finanziari - Ufficio Analisi Economiche 6

11 Usa: prezzi al consumo in lieve aumento I prezzi al consumo, a dicembre 2015, hanno registrato una variazione pari al +0,7%, in aumento rispetto al +0,4% del mese precedente. La componente core, nello stesso mese, è passata dal 2 al 2,1%. Le aspettative di inflazione a cinque anni, a dicembre, sono scese ulteriormente allo 0,9%. Pil Area Euro in crescita nel quarto trimestre 2015 Nel quarto trimestre di quest anno, il Pil dell'eurozona ha registrato una crescita pari a +1,1% in termini trimestrali annualizzati, in leggero rallentamento rispetto al trimestre precedente (+1,2%). All interno dell Area, la Germania e la Francia registrano un aumento del Pil - in termini trimestrali annualizzati pari a +1,1% e a +1% rispettivamente (+1,1% e +1,3% nel terzo trimestre). L indicatore anticipatore dell Ocse relativo all Area Euro, a dicembre 2015, risulta pari a 100,6 stabile rispetto ai 2 mesi precedenti (100,2 dodici mesi prima)....ma con segnali non del tutto positivi nell Area La produzione industriale nel complesso dell Area Euro ha registrato, a dicembre, un calo congiunturale pari a -1% (-0,5% a novembre) e a -0,3% in termini tendenziali. A novembre, l indice della produzione industriale è sceso, rispetto al mese precedente, del -0,3% in Germania e del - 0,9% in Francia. Rispetto a dodici mesi prima, invece, la produzione è aumentata del +2,8% in Francia mentre è rimasta invariata in Germania. A novembre, i nuovi ordinativi manifatturieri hanno registrato una crescita nell Area Euro pari a +3,2% e pari a +2,1% in Germania (+0,8% e -1,6% nel mese precedente). Le vendite al dettaglio nell Area Euro, a dicembre 2015, hanno registrato una crescita tendenziale pari a +1,6% e a +0,3% su base congiunturale. In Germania e in Francia si registra una crescita tendenziale delle vendite pari al +1,4% e a +2,3% (-0,2% e +1,3% rispetto a novembre 2015). Fiducia delle imprese e dei consumatori in lieve peggioramento L indice di fiducia delle imprese (cfr. Grafico A3), a gennaio 2016, nell Area Euro è sceso da -2 a -3,2, in Germania da -2,1 a -4,2 mentre in Francia è salito da -4,1 a -3,1. Anche l indice di fiducia dei consumatori, sempre a gennaio, risulta in lieve peggioramento nell Area Euro e in Germania, passando da -5,7 a -6,3 e da -4,2 a -5,8 mentre in Francia è cresciuto a -12,1 da -14,7. A dicembre, nell Area Euro il tasso di disoccupazione è sceso al 10,4% dal 10,5% del mese precedente. Il tasso di occupazione nel terzo trimestre 2015 è salito al 64,9% dal 64,4% del secondo trimestre (64,2% nel terzo trimestre 2014). Prezzi al consumo continuano a restare su livelli particolarmente bassi L inflazione nell Area Euro continua a rimanere su livelli estremamente bassi. A dicembre 2015, i prezzi al consumo hanno registrato una variazione pari a +0,2%, in lieve aumento rispetto al mese precedente (+0,1%;-0,2% dodici mesi prima). La componente core (depurata dalle componenti più volatili), nello stesso mese, si è attestata al +0,8%, stabile rispetto al + mese precedente (+0,7% nel corrispondente mese del 2014). Tasso di cambio: euro sostanzialmente stabile rispetto al dollaro ABI Direzione Strategie e Mercati Finanziari - Ufficio Analisi Economiche 7

12 Nel mese di gennaio 2016 il mercato dei cambi ha registrato le seguenti dinamiche (cfr. Tabella A4): verso il dollaro americano la quotazione media mensile dell euro si è attestata a 1,085 (1,089 a novembre). Il cambio sterlina inglese/euro è risultato mediamente pari a 0,754 (0,727 nel mese precedente); nei confronti del franco svizzero il cambio medio è stato pari a 1,094 (1,083 nel mese precedente); con riferimento allo yen giapponese si è riscontrato un cambio medio pari a 128,352 (132,417 nel precedente mese). Italia: crescita del Pil inferiore alle attese nel quarto trimestre Nel quarto trimestre del 2015 il prodotto interno lordo italiano corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dell'1,0% nei confronti del quarto trimestre del La crescita registrata dall'istat risulta inferiore rispetto alle stime dello stesso istituto di statistica e dei principali analisti. La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell'industria e di aumenti in quelli dell'agricoltura e dei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo negativo della componente nazionale (al lordo delle scorte), più che compensato dall'apporto positivo della componente estera netta. Nel 2015 il PIL corretto per gli effetti di calendario è aumentato dello 0,6% (-0,4% nel 2014 e -1,7% nel 2013). L indicatore anticipatore dell Ocse, a dicembre 2015, è salito a 101,1 da 101 del mese precedente (100,3 un anno prima). A dicembre 2015 l'indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito dello 0,7% rispetto a novembre e dell 1% rispetto al corrispondente mese del In termini tendenziali gli indici corretti per gli effetti di calendario segnalano, nello stesso mese, un aumento nel comparto dell'energia (+0,4%) e diminuzioni in quelli dei beni intermedi (-2,6%), dei beni strumentali (-1,6%), e, in misura più lieve, dei beni di consumo (-0,1%). Nella media del 2015 la produzione è cresciuta dell'1,0% rispetto all'anno precedente. I nuovi ordinativi manifatturieri, a novembre 2015, hanno registrato, una forte crescita tendenziale pari a +12,1%. Nello stesso mese, le vendite al dettaglio hanno registrato una variazione pari al +1,5% in termini tendenziali e a +0,4% rispetto al mese precedente. A gennaio 2016, l indice di fiducia dei consumatori, dopo la piccola battuta di arresto del mese precedente, risulta in miglioramento, passando da -1,4 a 0,1 (-11,5 dodici mesi prima); la fiducia delle imprese, invece, è scesa da -1,5 a -2,3 (-5,1 un anno prima). Il tasso di disoccupazione, a dicembre 2015, è rimasto stabile all 11,4%, il livello minimo da 3 anni (12,4% dodici mesi prima). La disoccupazione giovanile (15-24 anni) è scesa al 37,9%, punto minimo da novembre 2012, (38% a novembre; 41,2% un anno prima). Il tasso di occupazione è sceso di 0,1 punti percentuali, arrivando al 56,4%. L'indice armonizzato dei prezzi al consumo, a dicembre 2015, è aumentato del +0,1% in calo rispetto al +0,2% di novembre. Anche l'inflazione core (al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici) è scesa, dal +0,8% del mese precedente al +0,5%. ABI Direzione Strategie e Mercati Finanziari - Ufficio Analisi Economiche 8

13 2. FINANZE PUBBLICHE A gennaio 2016 fabbisogno per il settore statale in miglioramento rispetto a gennaio 2015 I dati congiunturali, diffusi mensilmente dal Ministero dell Economia e delle Finanze, indicano che nel mese di gennaio 2016 si è realizzato un avanzo del settore statale pari, in via provvisoria, a circa milioni, che si confronta con un avanzo di milioni del corrispondente mese del Il saldo del settore statale nel mese di gennaio dell anno in corso è migliorato rispetto al corrispondente mese del 2015 grazie alla riduzione dei finanziamenti al bilancio europeo e alla riduzione dei pagamenti per interessi sul debito pubblico e delle spese delle amministrazioni centrali, anche se nello stesso periodo si è registrata una significativa accelerazione dei rimborsi fiscali. Dal lato degli incassi, i mancati introiti provenienti dal canone RAI - che sarà versato a partire dal mese di luglio con la bolletta sull energia elettrica ai sensi della Legge di Stabilità sono stati compensati da maggiori entrate fiscali. 3. MERCATI MONETARI E FINANZIARI 3.1 POLITICHE E CONDIZIONI MONETARIE A gennaio 2016 la Banca Centrale Europea ha lasciato invariato il livello dei tassi di policy Nella riunione della Banca Centrale Europea del 21 gennaio 2016 la Bce ha lasciato il tasso di policy allo 0,05% (minimo storico dalla nascita dell euro), così come il tasso sui prestiti marginali allo 0,3% ed il tasso sui depositi overnight delle banche presso la Bce al -0,30%. La Bce ha ribadito come il programma di quantitative easing stia dispiegando i suoi effetti positivi sull'economia dell'eurozona, puntellandone la resistenza in una fase di accresciuti rischi al ribasso derivanti dai paesi emergenti, dalla volatilità dei mercati finanziari e da fattori geopolitici, in un contesto dove sta continuando l'impatto favorevole sui costi e sulla disponibilità di credito. Il presidente Draghi ha sottolineato come le misure di allentamento monetario abbiano migliorato, oltre che il mercato del credito, anche le condizioni dell'economia reale e dei mercati finanziari: le condizioni dei prestiti per imprese e famiglie sono evidentemente migliorate, quale effetto positivo dell'aumento delle pressioni competitive nel retail banking. Secondo la Bce, la migliore risposta alle tensioni sui mercati finanziari è assicurare dal fatto che il settore bancario è resistente ed ha sottolineato che tutte le misure prese, sia in Europa che nel mondo, abbiano prodotto un settore ben più forte di quanto lo fosse prima della crisi. Il ritorno a una crescita sostenibile e alla stabilità è la risposta anche per la stabilità finanziaria e del sistema bancario. Le aspettative per l'inflazione nel corso dell'anno si sono indebolite rispetto a dicembre. Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi, spiegando che i tassi possono scivolare in territorio negativo nei prossimi mesi e risalire nella seconda parte dell'anno. La Bce è pronta ad agire e a mettere in campo tutti gli strumenti a sua disposizione entro il suo mandato per raggiungere l'obiettivo di un tasso d'inflazione vicino ma sotto al 2%. la Federal Reserve a metà dicembre u.s., al termine di due giorni di riunioni ha deciso il primo rialzo dei tassi di interesse americani in quasi dieci anni. Una ABI Direzione Strategie e Mercati Finanziari - Ufficio Analisi Economiche 9

14 stretta d un quarto di punto - allo 0,25%-0,50% - decisa all unanimità e che vale la fine di un era, perché ha modificato il costo del denaro da minimi vicini a zero dove la Fed l aveva portato nel dicembre 2008 in risposta alla grande crisi finanziaria ed economica. All inizio del 2016 con l evolversi della situazione economica mondiale il Federal Open Market Committee (il braccio di politica monetaria della Fed) ha mostrato un impostazione più cauta sul processo di aumento progressivo dei tassi di policy, evidenziando che le decisioni dipenderanno dai dati macroeconomici: la Fed ha aggiunto «Adegueremo la nostra politica a seconda degli eventi economici e finanziari per alimentare le condizioni che portano al raggiungimento dei nostri obiettivi su occupazione e inflazione» ed ha precisato che «ulteriori declini dei prezzi del petrolio e aumenti dei tassi di cambio del dollaro suggeriscono che l'inflazione probabilmente rimarrà bassa un po' più a lungo di quanto atteso in precedenza prima di tornare poi a crescere al tasso annuo del 2%». In territorio negativo l euribor a 3 mesi al minimo storico: -0,16% il tasso registrato nella media della primi giorni di febbraio In flessione i tassi sui contratti di interest rate swaps Nei primi giorni di febbraio 2016, il differenziale tra il tasso swap a 10 anni e il tasso euribor a 3 mesi è risultato, in media, di 80 punti base (98 p.b. a gennaio 2016 e superiore a quello di febbraio 2015: 66 punti base). In calo a dicembre il gap tra le condizioni monetarie complessive dell Area Euro e Usa L indice delle condizioni monetarie 4, che considera congiuntamente l evoluzione dei tassi d interesse interbancari e dei tassi di cambio (entrambi espressi in termini reali), fa emergere come vi sia stato, a dicembre, nell Area Euro, un irrigidimento delle condizioni monetarie complessive pari 0,12 punti, dovuto principalmente alla crescita dei tassi di cambio che ha compensato il calo dei tassi d interesse. Negli Stati Uniti, nello stesso mese, le condizioni monetarie complessive sono rimaste sostanzialmente stabili (0,02 punti) in conseguenza del calo dei tassi di interesse a fronte dell aumento dei tassi di cambio. Date queste dinamiche, rispetto agli Stati Uniti le condizioni monetarie nell Eurozona sono risultate, a dicembre, meno restrittive di -0,61 punti (-0,71 punti nel mese precedente e +1,641 punti un anno prima). Il tasso euribor a tre mesi nella media del mese di gennaio 2016 si è posizionato allo -0,15%, -0,13% la media di dicembre 2015 (-21 punti base rispetto a gennaio cfr. Grafico A6). Nella media dei primi giorni di febbraio 2016 tale tasso è rimasto in territorio negativo a -0,16%. Il tasso sui contratti di interest rate swaps a 10 anni si è collocato allo 0,84% a gennaio 2016 (0,94% a dicembre scorso). Nella media dei primi giorni di febbraio 2016, tale tasso si è attestato a 0,64%. 4 L indice delle condizioni monetarie (ICM) viene calcolato tramite somma algebrica della componente tasso reale con la componente cambio reale. La componente tasso reale, a cui si assegna nella determinazione dell indice un peso del 90%, è calcolata come variazione, rispetto al periodo base, dal tasso interbancario a tre mesi, espresso in termini reali (sulla base dell indice dei prezzi al consumo). La componente cambio reale, a cui si assegna un peso del 10%, è invece determinata calcolando la variazione percentuale, rispetto al periodo base, del tasso di cambio effettivo. ABI Direzione Strategie e Mercati Finanziari - Ufficio Analisi Economiche 10

15 3.2 MERCATI OBBLIGAZIONARI In lieve aumento a gennaio 2016 lo spread tra i tassi benchmark a 10 anni di Italia e Germania Il tasso benchmark sulla scadenza a 10 anni è risultato, nella media di gennaio pari a 2,08% negli USA (2,24% nel mese precedente), a 0,47% in Germania (0,60% nel mese precedente) e 1,55% in Italia (1,60% a dicembre 2015 e 1,71% dodici mesi prima). Lo spread tra il rendimento sul decennale dei titoli di Stato italiani e tedeschi (cfr. Grafico A7) si è quindi portato nella media di gennaio sui 109 basis points (100 bp nel mese precedente). In lieve calo a gennaio i rendimenti dei financial bond dell Area Euro e Usa I financial bond, sulla base delle indicazioni fornite dall indice Merrill Lynch, hanno mostrato nella media del mese di gennaio un rendimento pari al 1,32% nell Area Euro (1,35% nel mese precedente) e del 3,08% negli Stati Uniti (3,12% nel mese precedente). In forte contrazione anche nel 2015 le emissioni nette di obbligazioni bancarie (-107,2 miliardi di euro) Nel mese di dicembre 2015 le obbligazioni per categoria di emittente hanno mostrato in Italia le seguenti dinamiche: per i titoli di Stato le emissioni lorde sono ammontate a 10,7 miliardi di euro (13,6 miliardi nello stesso mese dell anno precedente; 415,5 miliardi nel 2015), mentre le emissioni nette si sono attestate a -51,7 miliardi (-32,9 miliardi l anno prima; +23,4 miliardi nel 2015); con riferimento ai corporate bonds, le emissioni lorde sono risultate pari a 6 miliardi di euro (6,4 miliardi nello stesso mese dell anno precedente; 52 miliardi nel 2015), mentre le emissioni nette sono ammontate a -622 milioni (+2 miliardi nello stesso mese dello scorso anno; -15,8 miliardi nel 2015). per quanto riguarda, infine, le obbligazioni bancarie, le emissioni lorde sono ammontate a 11,7 miliardi di euro (10,1 miliardi nello stesso mese dell anno precedente; 107 miliardi nel 2015), mentre le emissioni nette sono risultate pari a -531 milioni (-6,7 miliardi lo stesso mese dell anno precedente; -107,2 miliardi nel 2015). 3.3 MERCATI AZIONARI A gennaio in calo i principali indici di Borsa Nel mese di gennaio 2015 i corsi azionari internazionali hanno mostrato le seguenti dinamiche: il Dow Jones Euro Stoxx (indice dei 100 principali titoli dell Area Euro per capitalizzazione) è sceso su media mensile del -6,6% (- 4,6% su base annua), lo Standard & Poor s 500 del -6,4% (-5,3% a/a) e il Nikkei 225 del -9,3% (+0,7% a/a). Il price/earning relativo al Dow Jones Euro Stoxx, nello stesso mese, era pari in media a 20,3 in calo rispetto al 21,3 di dicembre I principali indici di Borsa europei hanno evidenziato, a gennaio, le seguenti variazioni medie mensili: il Cac40 (l indice francese) è sceso, rispetto al mese precedente, del -6,7 (-0,6% a/a), il Dax30 (l indice tedesco) del -7,6% (-2,5% a/a), il Ftse Mib (l indice della Borsa di Milano) del -9,5% (+0,5% a/a) e il Ftse100 della Borsa di Londra del -3,8% (-10,2% su base annua). ABI Direzione Strategie e Mercati Finanziari - Ufficio Analisi Economiche 11

16 Nello stesso mese, relativamente ai principali mercati della New Economy, si sono rilevate le seguenti dinamiche: il TecDax (l indice tecnologico tedesco) è sceso del -6,6% (+18,2% a/a) e il Nasdaq del -8,3% (-1,1% a/a). Con riferimento ai principali indici bancari internazionali si sono registrate le seguenti variazioni: il Dow Jones Euro Stoxx Banks è sceso del -12,4% (-13,2% su base annua), lo S&P 500 Banks del -11,7% (-5,1% a/a) e il FTSE Banche del -13,7% (-3,7% a/a). Capitalizzazione complessiva del mercato azionario italiano in calo a gennaio 2016 A gennaio 2016 la capitalizzazione del mercato azionario dell Area Euro è scesa del -5,8% rispetto al mese precedente ed è salita del +1,6% su base annua. In valori assoluti la capitalizzazione complessiva si è portata a quota miliardi di euro da miliardi di dicembre All interno dell Eurozona la capitalizzazione dell Italia è pari al 9,4% del totale, quella della Francia al 30,3% e quella della Germania al 26,7% (a fine 2007 erano rispettivamente pari al 12%, 22,4% e 28,9%). Nello stesso mese, con riferimento specifico all Italia, la capitalizzazione complessiva del mercato azionario si è attestata a 519 miliardi di euro, manifestando un calo di 37 miliardi di euro rispetto al mese precedente e un incremento di 32 miliardi rispetto ad un anno prima. A dicembre 2015, la capitalizzazione del settore bancario (cfr. Grafico A8) è scesa rispetto al mese precedente attestandosi a 123,9 miliardi da 130,4 miliardi di novembre (+15,7 miliardi la variazione annua). Date queste dinamiche, nel mese di dicembre 2015, l incidenza del settore bancario sulla capitalizzazione totale è risultata pari al 22,3% (28,3% nel settembre del 2008, quando la crisi finanziaria era agli inizi). 3.4 RISPARMIO AMMINISTRATO E GESTITO Circa 1.334,5 miliardi di euro i titoli a custodia presso le banche italiane a dicembre 2015, circa il 34% detenuti direttamente dalle famiglie consumatrici Gli ultimi dati sulla consistenza del totale dei titoli a custodia presso le banche italiane (sia in gestione che detenuti direttamente dalla clientela 5 ) - pari a circa 1.334,5 miliardi di euro a dicembre 2015 (circa 80 miliardi in meno rispetto ad un anno prima; -5,6% la variazione annua) - mostrano come essa sia detenuta per circa il 33% direttamente dalle famiglie consumatrici (-16,3% la variazione annua), per il 22,2% dalle istituzioni finanziarie (-19,3%), per il 34,4% dalle imprese di assicurazione (+24,6% la variazione annua), per il 5,1% dalle società non finanziarie (-5%) e circa il 3% è detenuto dalle Amministrazioni pubbliche e dalle famiglie produttrici. I titoli da non residenti, circa il 2,2% del totale, hanno segnato nell ultimo anno una variazione annua di circa il -10%. In crescita alla fine del terzo trimestre del 2015 rispetto all anno precedente le gestioni patrimoniali sia delle banche italiane che delle SIM e degli O.I.C.R. Le gestioni patrimoniali bancarie hanno manifestato alla fine del terzo trimestre del 2015 una crescita, collocandosi a circa 112,5 miliardi di euro, segnando una variazione tendenziale positiva prossima al +9,5% (+9,7 miliardi circa rispetto a fine del terzo trimestre del 2014). 5 Residente e non residente. ABI Direzione Strategie e Mercati Finanziari - Ufficio Analisi Economiche 12

17 Complessivamente il patrimonio delle gestioni patrimoniali individuali delle banche, delle SIM e degli O.I.C.R. in Italia è risultato alla fine del terzo trimestre del 2015 pari a circa 757 miliardi di euro, segnando un incremento rispetto ad un anno prima di circa il 9,5% (+65,5 miliardi rispetto alla fine del terzo trimestre del 2014). Le gestioni patrimoniali delle SIM, pari a circa 9,7 miliardi, hanno segnato una variazione annua di -5,4% (-553 milioni rispetto alla fine di settembre 2014), mentre quelle degli O.I.C.R., pari a 634,6 miliardi di euro, hanno manifestato una crescita annua di +9,7% (+56 miliardi rispetto alla fine del terzo trimestre del 2014). In flessione a dicembre 2015 il patrimonio dei fondi aperti di diritto italiano ed estero; positivo il flusso della raccolta netta A fine 2015 il patrimonio dei fondi aperti di diritto italiano ed estero è diminuito, collocandosi intorno ai 842,6 miliardi di euro (-9,2 miliardi circa rispetto al mese precedente). Tale patrimonio è composto per il 27,9% da fondi di diritto italiano e per il restante 72,1% da fondi di diritto estero 6. In particolare, rispetto a novembre 2015 vi è stato una diminuzione di -4,5 miliardi di fondi azionari, -2,9 miliardi di euro dei fondi obbligazionari, di -858 milioni di fondi bilanciati, -804 milioni di fondi flessibili, -131 milioni di fondi monetari -18 milioni di fondi hedge. Con particolare riguardo alla composizione del 6 Fondi di diritto italiani: fondi armonizzati e non armonizzati domiciliati in Italia; Fondi di diritto estero: fondi armonizzati e non armonizzati domiciliati all estero, prevalentemente in Lussemburgo, Irlanda e Francia. patrimonio per tipologia di fondi si rileva come, nell ultimo anno, la quota dei fondi flessibili sia salita dal 22% di dicembre 2014 al 24,2% di dicembre 2015 e quella dei fondi bilanciati dal 6,4% all 8%, mentre la quota dei fondi obbligazionari è scesa dal 46,1% al 41,4% e quella dei fondi hedge dallo 0,8% allo 0,6%; stabile intorno al 4% quella dei fondi monetari. La quota dei fondi azionari è passata dal 20,7% al 21,7%. Sempre a dicembre 2015 si è registrato un flusso positivo della raccolta netta dei fondi aperti pari a +3 miliardi di euro; +3,3 miliardi il mese precedente (+94,3 nell intero 2015; +89,8 miliardi nell intero 2014 e +48,7 miliardi nel 2013) ATTIVITA FINANZIARIE DELLE FAMIGLIE Le attività finanziarie delle famiglie italiane sono aumentate dello 0,4% nel terzo trimestre del 2015: bene i fondi comuni, le assicurazioni ramo vita, i fondi pensione e TFR, in flessione le obbligazioni. Dall analisi degli ultimi dati disponibili sulle attività finanziarie delle famiglie in Italia emerge come tale aggregato ammonti a miliardi di euro nel terzo trimestre del 2015, con un aumento su base annua dello 0,4%. Le principali tendenze delle sue componenti possono essere riassunte come segue. Stabile e in crescita: la dinamica di biglietti, monete e depositi bancari (sia a vista sia a tempo), che ha segnato una variazione tendenziale positiva dell 1,6%. La quota di questo aggregato sul totale delle attività finanziarie delle famiglie risulta essere pari al 30,9% (in lieve crescita rispetto ad un anno prima); ABI Direzione Strategie e Mercati Finanziari - Ufficio Analisi Economiche 13

18 le quote di fondi comuni sono in crescita del +22% su base annua e risultano pari al 10,4% delle attività finanziarie delle famiglie (in crescita rispetto all 8,6% dello stesso periodo dell anno precedente); le assicurazioni ramo vita, fondi pensione e TFR, che hanno segnato una variazione positiva del +8,2%. La quota di questo aggregato risulta pari al 20,1% (18,7% nel terzo trimestre del 2014).; le azioni e partecipazioni, in crescita dello 0,1% su base annua, risultano pari al 23,8% del totale delle attività finanziarie (stabili rispetto a dodici mesi prima). In flessione: le obbligazioni hanno segnato una variazione negativa (-24,8%) segno condiviso sia dalla componente bancaria (-27,4%) che dalle obbligazioni pubbliche (-31,1%). La quota di questo aggregato sul totale delle attività finanziarie delle famiglie risulta essere pari al 10,8% (14,5% nel precedente anno). ABI Direzione Strategie e Mercati Finanziari - Ufficio Analisi Economiche 14

19 4. MERCATI BANCARI 4.1 RACCOLTA BANCARIA A gennaio 2016 in lieve flessione la dinamica annua della raccolta sull interno da clientela delle banche in Italia; rimane positivo il trend dei depositi, mentre ancora in forte contrazione la dinamica delle obbligazioni Secondo le prime stime del SI-ABI a gennaio 2016 la raccolta denominata in euro da clientela del totale delle banche in Italia, rappresentata dai depositi a clientela residente (depositi in c/c, depositi con durata prestabilita al netto di quelli connessi con operazioni di cessioni di crediti, depositi rimborsabili con preavviso e pct; i depositi sono al netto delle operazioni con controparti centrali) e dalle obbligazioni (al netto di quelle riacquistate da banche) è diminuita di circa 23,4 miliardi su base annua, manifestando una variazione annua pari a -1,4% (-0,6% il mese precedente, -1,7% a novembre; -0,6% a gennaio 2015). Più in particolare, la raccolta bancaria da clientela residente è risultata pari a 1.685,6 miliardi di euro (cfr. Tabella 1); prima dell inizio della crisi a fine 2007 l ammontare della raccolta bancaria si ragguagliava a circa miliardi di euro (+173 miliardi dalla fine del 2007 ad oggi); così composta: 1.000,5 miliardi di depositi da clientela (+307 miliardi dalla fine del 2007 ad oggi) e 512,2 miliardi di obbligazioni (-134 miliardi dal 2007). L osservazione delle diverse componenti mostra la netta divaricazione tra le fonti a breve e quelle a medio e lungo termine. I depositi da clientela residente (al netto delle operazioni con controparti centrali, dei depositi con durata prestabilita connessi con operazioni di cessioni di crediti) hanno registrato a gennaio 2016 una variazione tendenziale pari a +3,2%, segnando un aumento in valore assoluto su base annua di circa 40 miliardi di euro. L ammontare dei depositi raggiunge a fine gennaio 2016 un livello di 1.307,1 miliardi. La variazione annua delle obbligazioni 7 è risultata pari a -14,3% (-13% a fine 2015), manifestando una diminuzione in valore assoluto su base annua di 63,4 miliardi di euro. L ammontare delle obbligazioni risulta pari a 378,5 miliardi di euro. A fine 2015 è risultato positivo il trend dei depositi dall estero 8 : in particolare, quelli delle banche italiane sono stati pari a circa 323 miliardi di euro, +4,9% in più di un anno prima (+3,1% il mese precedente). La quota dei depositi dall estero sul totale provvista si è posizionata al 12,5% (11,8% un anno prima). Il flusso netto di provvista dall estero nel periodo compreso fra dicembre 2014 e dicembre 2015 è stato positivo per circa 15,2 miliardi di euro. 7 Le obbligazioni (di residenti e non) sono al netto di quelle riacquistate da banche. 8 Indebitamento verso non residenti: depositi delle IFM, Amministrazioni Centrali, altre Amministrazioni pubbliche ed altri residenti in altri paesi dell Area Euro e del resto del mondo. ABI Direzione Strategie e Mercati Finanziari - Ufficio Analisi Economiche 15

20 Tabella 1 Depositi e obbligazioni da clientela delle banche in Italia Raccolta (depositi e obbligazioni) Depositi clientela residente 1 Obbligazioni 2 mln a/a mln a/a mln a/a gennaio , , ,46 febbraio , , ,85 marzo , , ,08 aprile , , ,94 maggio , , ,35 giugno , , ,18 luglio , , ,84 agosto , , ,31 settembre , , ,17 ottobre , , ,55 novembre , , ,50 dicembre , , ,61 gennaio , , ,80 febbraio , , ,73 marzo , , ,02 aprile , , ,72 maggio , , ,68 giugno , , ,67 luglio , , ,13 agosto , , ,48 settembre , , ,31 ottobre , , ,77 novembre , , ,25 dicembre , , ,97 gennaio , , ,34 Note: ultimo mese stime SI-ABI. 1 Depositi della clientela ordinaria residente privata, sono esclusi i depositi delle IFM e delle Amminstrazioni centrali. Sono inclusi conti correnti, depositi con durata prestabilita, depositi rimborsabili con preavviso e pronti contro termine. I dati sono nettati dalle operazioni con controparti centrali, dai depositi con durata prestabilita connessi con operazioni di cessioni di crediti. 2 Registrate al valor nominale ed espresse in euro includono le passività subordinate e non includono le obbligazioni acquistate da banche. Si riferiscono a clientela residente e non residente. Fonte: Elaborazione Ufficio Analisi Economiche ABI su dati Banca d'italia e SI-ABI. ABI Direzione Strategie e Mercati Finanziari - Ufficio Analisi Economiche 16

21 A dicembre 2015 la raccolta netta dall estero (depositi dall estero meno prestiti sull estero) è stata pari a circa 131,4 miliardi di euro (+17,1% la variazione tendenziale). Sul totale degli impieghi sull interno è risultata pari al 6,9% (5,8% un anno prima), mentre i prestiti sull estero sempre alla stessa data - sono ammontati a circa 191,5 miliardi di euro. Il rapporto prestiti sull estero/depositi dall estero è risultato pari al 59,3% (63,5% un anno prima). punti base in meno del mese precedente e 36 basis points al di sotto del valore di dicembre A marzo 2015 questo tasso aveva toccato il minimo storico di 0,90%. Nel mese di gennaio 2016 il rendimento lordo sul mercato secondario dei CCT è risultato pari a 0,30% (0,32% novembre 2015; 0,74% a gennaio 2015). Con riferimento ai BTP 9, nella media del mese di gennaio 2016 il rendimento medio 1,82% a gennaio 2015). Il rendimento medio lordo annualizzato dei BOT, infine, è passato nel periodo dicembre 2015 gennaio 2016 da -0,06% a -0,11%. In lieve flessione i tassi di interesse sulla raccolta bancaria Le statistiche armonizzate del Sistema europeo di banche centrali rilevano come il tasso medio della raccolta bancaria da clientela (che comprende il rendimento dei depositi, delle obbligazioni e dei pronti contro termine in euro applicati al comparto delle famiglie e società non finanziarie) si sia collocato a gennaio 2016 a 1,19% (1,22% il mese precedente; 2,89% a fine 2007). Il tasso sui depositi in euro applicato alle famiglie e società non finanziarie è risultato pari a 0,53% (0,52% il mese precedente - cfr. Tabella 2), quello delle obbligazioni al 2,93% (2,94% a dicembre 2015) e quello sui pct a 1,21% (1,20% il mese precedente). In lieve flessione il rendimento dei titoli pubblici Sul mercato secondario dei titoli di Stato, il Rendistato, cioè il dato relativo al campione dei titoli con vita residua superiore all anno scambiati alla Borsa valori italiana (M.O.T.), si è collocato a gennaio 2016 a 0,97%, 5 9 Il dato medio mensile del tasso di interesse dei BTP è influenzato dalla diversa scadenza dei titoli in emissione ogni mese. ABI Direzione Strategie e Mercati Finanziari - Ufficio Analisi Economiche 17

22 Tabella 2 Tassi d'interesse bancari: famiglie e società non finanziarie (statistiche armonizzate del SEBC) Italia: tassi d'interesse per gli investitori (medie mensili - valori %) Rendimenti lordi dei titoli di Stato sul mercato secondario Rend. all'emissione della raccolta postale Depositi in euro (consistenze) Depositi in c/c in euro (consistenze) Pronti contro termine (consistenze) Obbligazioni (consistenze) Raccolta (depositi, pct e obbligazioni) (consistenze) 1 BOT CCT CTZ BTP Libretti serie ord. Rend. medio annuo al 5 anno Rend. medio annuo al 20 anno gen-11 0,69 0,36 1,57 2,91 1,50 1,57 2,59 2,22 4,55 1,00 1,65 4,50 gen-12 1,07 0,60 2,75 3,37 2,00 4,02 8,91 5,19 6,59 2,40 3,50 7,00 gen-13 1,25 0,54 3,02 3,36 2,08 0,96 2,82 1,69 4,14 1,00 2,50 6,00 gen-14 0,98 0,41 1,68 3,44 1,88 0,66 1,71 0,98 3,65 0,25 2,00 4,75 gen-15 0,67 0,25 1,40 3,12 1,44 0,14 0,74 0,32 1,82 0,25 1,00 3,25 feb-15 0,66 0,23 1,45 3,10 1,40 0,12 0,56 0,23 1,58 0,20 0,75 3,00 mar-15 0,65 0,23 1,37 3,06 1,37 0,07 0,43 0,14 1,25 0,15 0,30 2,50 apr-15 0,62 0,21 1,22 3,07 1,35 0,01 0,44 0,08 1,31 0,15 0,30 2,50 mag-15 0,67 0,20 1,14 3,06 1,37 0,00 0,44 0,07 1,75 0,15 0,30 2,50 giu-15 0,61 0,20 1,11 3,06 1,32 0,05 0,55 0,18 2,10 0,15 0,30 2,50 lug-15 0,56 0,19 1,14 3,04 1,27 0,01 0,54 0,14 1,97 0,15 0,30 2,50 ago-15 0,56 0,19 0,92 3,03 1,26-0,02 0,40 0,06 1,78 0,15 0,30 2,50 set-15 0,56 0,19 0,89 3,03 1,25 0,00 0,42 0,09 1,80 0,15 0,30 2,50 ott-15 0,54 0,17 0,88 3,00 1,22-0,02 0,41 0,04 1,59 0,15 0,30 2,50 nov-15 0,54 0,17 1,13 2,97 1,22-0,08 0,35-0,01 1,51 0,15 0,30 2,50 dic-15 0,52 0,16 1,20 2,94 1,19-0,06 0,32 0,01 1,51 0,15 0,30 2,50 gen-16 0,53 0,14 1,21 2,93 1,18-0,11 0,30-0,04 1,49 nd nd nd Nota: per i tassi bancari ultimo mese disponibile stime SI-ABI. 1 Tasso medio ponderato, elaborazione Ufficio Analisi Economiche ABI. Fonte: Elaborazione Ufficio Analisi Economiche ABI su dati Banca d'italia e SI-ABI ABI Direzione Strategie e Mercati Finanziari - Ufficio Analisi Economiche 18

23 4.2 IMPIEGHI BANCARI A gennaio 2016 positiva la dinamica del totale dei finanziamenti bancari La dinamica dei prestiti bancari ha manifestato, a gennaio 2016un miglioramento della sua dinamica annua; sulla base di prime stime il totale prestiti a residenti in Italia (settore privato più Amministrazioni pubbliche al netto dei pct con controparti centrali) si colloca a 1.826,7 miliardi di euro, segnando una variazione annua di +0,2% (-0,2% il mese precedente). A fine 2007 prima dell inizio della crisi tali prestiti ammontavano a miliardi, segnando da allora ad oggi un aumento in valore assoluto di 153,5 miliardi di euro. Prossima allo zero la variazione annua dei prestiti a residenti in Italia al settore privato 10 (-0,2%, -0,3% il mese precedente - cfr. Tabella 3). A fine gennaio 2016 risultano pari a 1.551,4 miliardi di euro (1.450 miliardi a fine 2007, +101 miliardi circa da allora ad oggi). I prestiti a famiglie e società non finanziarie ammontano, sempre a gennaio 2016, a 1.411,5 miliardi di euro, segnando una variazione annua pari a -0,5% Altri residenti in Italia: società non finanziarie, famiglie consumatrici, famiglie produttrici, istituzioni senza fini di lucro, assicurazioni e fondi pensione e altre istituzioni finanziarie al netto dei pct con controparti centrali. 11 Da gennaio 2014 le variazioni annue dei prestiti a famiglie e società non finanziarie sono state rettificate per tenere conto degli effetti della riorganizzazione di primari gruppi bancari che hanno comportato una riclassificazione statistica delle poste di bilancio con controparte dal settore "altre istituzioni finanziarie" al settore "società non finanziarie". Da Dicembre 2014 le variazioni annue tengono conto anche dell'entrata in vigore dei Regolamenti BCE/2013/ e 2014/30. Le principali novità hanno riguardato: il recepimento del Sistema Europeo dei Conti (SEC2010), che ha (-0,05% a dicembre 2015). A fine 2007 tali prestiti si collocavano a miliardi, con un incremento nel periodo in valore assoluto di quasi 133 miliardi. Quindi tutte e tre gli aggregati degli impieghi mostrano un recupero rispetto al picco negativo registrato a novembre Ove si consideri la disaggregazione per durata, si rileva come il segmento a breve termine (fino a 1 anno) abbia segnato una variazione annua di -7,1% (-6,1% a fine 2015), mentre quello a medio e lungo termine (oltre 1 anno) ha segnato una variazione di +1,7% (+2% a fine 2015). A fine 2015 in lieve flessione l andamento dei finanziamenti alle imprese; al +0,8% la dinamica dei prestiti alle famiglie A fine 2015 la dinamica dei prestiti alle imprese non finanziarie è risultata pari a -0,7% 12 (+0,2% il mese precedente, -1,2% ad ottobre 2015; -5,9% a novembre 2013, il valore più negativo). Con riguardo alle nuove erogazioni, sulla base di un campione rappresentativo di banche (78 banche che rappresentano circa l 80% del mercato) i finanziamenti alle imprese hanno segnato nell intero 2015 un incremento di circa l 11,6% sull anno precedente (gennaio-dicembre 2014). In crescita la dinamica tendenziale del totale prestiti alle famiglie 13 comportato una riclassificazione statistica delle poste di bilancio con controparte "società di partecipazione (holding)" dal settore "società non finanziarie" al settore "altre istituzioni finanziarie" quantificabile in circa 9 miliardi (cfr. Appendice metodologica Supplemento Bollettino Statistico della Banca d'italia "Moneta e banche" febbraio 2015). 12 I tassi di crescita sono calcolati includendo i prestiti non rilevati nei bilanci bancari in quanto cartolarizzati e al netto delle variazioni delle consistenze non connesse con transazioni (ad esempio, variazioni dovute a fluttuazioni del cambio, ad aggiustamenti di valore o a riclassificazioni). 13 Famiglie consumatrici e famiglie produttrici. ABI Direzione Strategie e Mercati Finanziari - Ufficio Analisi Economiche 19

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Novembre 2015 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Novembre 2015 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI 1 Novembre 2015 (principali evidenze) 1. Ad ottobre 2015 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.814,5 miliardi di euro (cfr. Tabella 1)

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Dicembre 2015 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Dicembre 2015 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI 1 Dicembre 2015 (principali evidenze) 1. A novembre 2015 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.818,2 miliardi di euro (cfr. Tabella 1)

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Marzo 2016 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Marzo 2016 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI 1 Marzo 2016 (principali evidenze) 1. A febbraio 2016 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.826,8 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Febbraio 2016 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Febbraio 2016 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI 1 Febbraio 2016 (principali evidenze) 1. A gennaio 2016 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.826,7 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Maggio 2016 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Maggio 2016 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI 1 Maggio 2016 (principali evidenze) 1. Ad aprile 2016 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.820,3 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI Aprile 2015 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI Aprile 2015 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI Aprile 2015 (principali evidenze) 1. A marzo 2015 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.820 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Luglio 2016 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Luglio 2016 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI 1 Luglio 2016 (principali evidenze) 1. A giugno 2016 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.825,9 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Novembre 2016 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Novembre 2016 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI 1 Novembre 2016 (principali evidenze) PRESTITI E RACCOLTA 1. A ottobre 2016 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.804,3 miliardi di euro

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Giugno 2016 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Giugno 2016 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI 1 Giugno 2016 (principali evidenze) 1. A maggio 2016 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.817,6 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Aprile 2017 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Aprile 2017 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI 1 Aprile 2017 (principali evidenze) PRESTITI E RACCOLTA 1. A fine marzo 2017 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.804,3 miliardi di euro

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Giugno 2017 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Giugno 2017 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI 1 Giugno 2017 (principali evidenze) PRESTITI E RACCOLTA 1. A fine maggio 2017 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.800 miliardi di euro

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Luglio 2017 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Luglio 2017 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI 1 Luglio 2017 (principali evidenze) PRESTITI E RACCOLTA 1. A fine giugno 2017 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.805,5 miliardi di euro

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Gennaio 2019 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Gennaio 2019 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI 1 Gennaio 2019 (principali evidenze) PRESTITI E RACCOLTA 1. A dicembre 2018 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.732 miliardi di euro

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Febbraio 2017 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Febbraio 2017 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI 1 Febbraio 2017 (principali evidenze) PRESTITI E RACCOLTA 1. A fine gennaio 2017 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.805,7 miliardi di

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Gennaio 2017 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Gennaio 2017 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI 1 Gennaio 2017 (principali evidenze) PRESTITI E RACCOLTA 1. A fine 2016 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.807,7 miliardi di euro (cfr.

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI Marzo 2015 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI Marzo 2015 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI Marzo 2015 (principali evidenze) 1. A febbraio 2015 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.821 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Novembre 2017 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Novembre 2017 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI 1 Novembre 2017 (principali evidenze) PRESTITI E RACCOLTA 1. A fine ottobre 2017 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.764,7 miliardi di

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Ottobre 2018 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Ottobre 2018 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI 1 Ottobre 2018 (principali evidenze) PRESTITI E RACCOLTA 1. A settembre 2018 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.728 miliardi di euro

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Settembre 2016 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Settembre 2016 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI 1 Settembre 2016 (principali evidenze) 1. Ad agosto 2016 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.807,6 miliardi di euro (cfr. Tabella 1)

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Maggio 2017 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Maggio 2017 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI 1 Maggio 2017 (principali evidenze) PRESTITI E RACCOLTA 1. A fine aprile 2017 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.799,6 miliardi di euro

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Ottobre 2017 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Ottobre 2017 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI 1 Ottobre 2017 (principali evidenze) PRESTITI E RACCOLTA 1. A fine settembre 2017 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.763,2 miliardi

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Dicembre 2018 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Dicembre 2018 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI 1 Dicembre 2018 (principali evidenze) PRESTITI E RACCOLTA 1. A novembre 2018 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.727 miliardi di euro

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Febbraio 2019 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Febbraio 2019 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI 1 Febbraio 2019 (principali evidenze) DINAMICA DEI PRESTITI BANCARI 1. Dai dati al 31 gennaio 2019, emerge che i prestiti a famiglie e imprese registrano una crescita su base annua

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Maggio 2019 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Maggio 2019 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI 1 Maggio 2019 (principali evidenze) DINAMICA DEI PRESTITI BANCARI 1. Dai dati al 30 aprile 2019, emerge che i prestiti a famiglie e imprese registrano una crescita su base annua pari

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Marzo 2019 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Marzo 2019 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI 1 Marzo 2019 (principali evidenze) DINAMICA DEI PRESTITI BANCARI 1. Dai dati al 28 febbraio 2019, emerge che i prestiti a famiglie e imprese registrano una crescita su base annua pari

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Aprile 2019 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Aprile 2019 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI 1 Aprile 2019 (principali evidenze) DINAMICA DEI PRESTITI BANCARI 1. Dai dati al 31 marzo 2019, emerge che i prestiti a famiglie e imprese registrano una crescita su base annua pari

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Novembre 2018 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Novembre 2018 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI 1 Novembre 2018 (principali evidenze) PRESTITI E RACCOLTA 1. Ad ottobre 2018 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.732 miliardi di euro

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Settembre 2017 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Settembre 2017 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI 1 Settembre 2017 (principali evidenze) PRESTITI E RACCOLTA 1. A fine agosto 2017 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.762,1 miliardi di

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Luglio 2018 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Luglio 2018 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI 1 Luglio 2018 (principali evidenze) PRESTITI E RACCOLTA 1. A giugno 2018 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.773,8 miliardi di euro (cfr.

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI Dicembre 2014 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI Dicembre 2014 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI Dicembre 2014 (principali evidenze) 1. A novembre 2014 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.813,3 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Marzo 2018 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Marzo 2018 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI 1 Marzo 2018 (principali evidenze) PRESTITI E RACCOLTA 1. A febbraio 2018 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.777,2 miliardi di euro

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Febbraio 2018 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Febbraio 2018 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI 1 Febbraio 2018 (principali evidenze) PRESTITI E RACCOLTA 1. A gennaio 2018 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.770 miliardi di euro

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Gennaio 2018 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Gennaio 2018 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI 1 Gennaio 2018 (principali evidenze) PRESTITI E RACCOLTA 1. A fine 2017 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.785,9 miliardi di euro (cfr.

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Giugno 2019 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Giugno 2019 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI 1 Giugno 2019 (principali evidenze) DINAMICA DEI PRESTITI BANCARI 1. Dai dati al 31 maggio 2019, emerge che i prestiti a famiglie e imprese registrano una crescita su base annua pari

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Maggio 2018 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Maggio 2018 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI 1 Maggio 2018 (principali evidenze) PRESTITI E RACCOLTA 1. Ad aprile 2018 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.777,1 miliardi di euro

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Dicembre 2016 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Dicembre 2016 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI 1 Dicembre 2016 (principali evidenze) PRESTITI E RACCOLTA 1. A novembre 2016 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.814,5 miliardi di euro

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI Giugno 2013 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI Giugno 2013 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI Giugno 2013 (principali evidenze) 1. A maggio 2013 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.893,5 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI Ottobre 2014 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI Ottobre 2014 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI Ottobre 2014 (principali evidenze) 1. A settembre 2014 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.819,5 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Dicembre 2017 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Dicembre 2017 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI 1 Dicembre 2017 (principali evidenze) PRESTITI E RACCOLTA 1. A fine novembre 2017 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.767,1 miliardi

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Dicembre 2013 - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI Dicembre 2013 (principali evidenze)

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Dicembre 2015 - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI 1 Dicembre 2015 (principali

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi 2015 - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI (principali evidenze) 1. A gennaio 2015

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Luglio 2014 - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI Luglio 2014 (principali evidenze)

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI (principali evidenze) 1. Ad agosto 2015 l'ammontare

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI 1 (principali evidenze) 1. A settembre 2016

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Ottobre 2016 - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI 1 Ottobre 2016 (principali evidenze)

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI 1 Gennaio 2017 (principali evidenze) PRESTITI

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Luglio 2015 - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI Luglio 2015 (principali evidenze)

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Novembre 2016 - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI 1 Novembre 2016 (principali

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Luglio 2017 - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI 1 Luglio 2017 (principali evidenze)

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Giugno 2015 - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI Giugno 2015 (principali evidenze)

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Ottobre 2015 - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI Ottobre 2015 (principali evidenze)

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Novembre 2016 - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI 1 Novembre 2016 (principali

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI 1 (principali evidenze) 1. A maggio 2016 l'ammontare

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Giugno 2016 - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI 1 Giugno 2016 (principali evidenze)

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Giugno 2017 - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI 1 Giugno 2017 (principali evidenze)

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Giugno 2017 - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI 1 Giugno 2017 (principali evidenze)

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Aprile 2016 - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI 1 Aprile 2016 (principali evidenze)

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI 1 (principali evidenze) PRESTITI E RACCOLTA

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Luglio 2018 - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI 1 Luglio 2018 (principali evidenze)

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Settembre 2018 - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI 1 Settembre 2018 (principali

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Settembre 2018 - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI 1 Settembre 2018 (principali

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Febbraio 2017 - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI 1 Febbraio 2017 (principali

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Febbraio 2017 - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI 1 Febbraio 2017 (principali

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Gennaio 2017 - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI 1 Gennaio 2017 (principali evidenze)

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Gennaio 2015 - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI Gennaio 2015 (principali evidenze

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Luglio 2014 - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI Luglio 2014 (principali evidenze)

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI (principali evidenze) 1. A gennaio 2013 l'ammontare

Dettagli

Economie regionali. L'andamento del credito nelle regioni italiane nel terzo trimestre del 2009

Economie regionali. L'andamento del credito nelle regioni italiane nel terzo trimestre del 2009 Economie regionali L'andamento del credito nelle regioni italiane nel terzo trimestre del 2009 Roma gennaio 2010 2 0 1 0 21 La serie Economie regionali ha la finalità di presentare studi e documentazione

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 12 febbraio 2019 Sofferenze: -100 miliardi! I dati del sistema bancario italiano relativi al mese di dicembre 2018 1 hanno confermato l espansione su base annua dello stock di

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI (principali evidenze) 1. La debolezza dell

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Settembre 2016 - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI 1 Settembre 2016 (principali

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Aprile 2014 - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI Aprile 2014 (principali evidenze)

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Marzo 2017 - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI 1 Febbraio 2017 (principali evidenze)

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 11 aprile 2019 Credito: niente di nuovo I dati del sistema bancario italiano relativi al mese di febbraio 2019 1 hanno confermato le dinamiche in atto da diverso tempo nel sistema

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI 1 (principali evidenze) PRESTITI E RACCOLTA

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI 1 (principali evidenze) PRESTITI E RACCOLTA

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI 1 (principali evidenze) PRESTITI E RACCOLTA

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Aprile 2018 - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI 1 Aprile 2018 (principali evidenze)

Dettagli

Economie regionali. L'andamento del credito nelle regioni italiane nel secondo trimestre del Roma

Economie regionali. L'andamento del credito nelle regioni italiane nel secondo trimestre del Roma Economie regionali L'andamento del credito nelle regioni italiane nel secondo trimestre del 2009 2009 Roma 2 0 0 9 82 La serie Economie regionali ha la finalità di presentare studi e documentazione sugli

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 13 dicembre 2018 Raccolta in calo da 22 mesi I dati del sistema bancario italiano 1 relativi al mese di ottobre 2018 hanno confermato l espansione su base annua dello stock di

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI 1 (principali evidenze) PRESTITI E RACCOLTA

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Marzo 2018 - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI 1 Marzo 2018 (principali evidenze)

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Aprile 2017 - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI 1 Aprile 2017 (principali evidenze)

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Aprile 2017 - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI 1 Aprile 2017 (principali evidenze)

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI (principali evidenze) 1. A giugno 2013 l'ammontare

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI 1 (principali evidenze) 1. A fine 2015 l'ammontare

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Gennaio 2016 - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI 1 Gennaio 2016 (principali evidenze)

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Marzo 2014 - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI Marzo 2014 (principali evidenze)

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Dicembre 2017 - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI 1 Dicembre 2017 (principali

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Dicembre 2017 - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI 1 Dicembre 2017 (principali

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Gennaio 2019 - Sintesi Ufficio Studi RAPPORTO MENSILE ABI 1 Gennaio 2019 (principali evidenze) PRESTITI E RACCOLTA 1. A dicembre 2018 l'ammontare

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Ottobre 2014 - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI Ottobre 2014 (principali evidenze)

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI 1 Aprile 2017 (principali evidenze) PRESTITI

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Maggio 2017 - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI 1 Aprile 2017 (principali evidenze)

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche INDICE IN PRIMO PIANO...4 1. SCENARIO MACROECONOMICO...6 2. FINANZE

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Maggio 2012 - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche INDICE IN PRIMO PIANO...4 1. SCENARIO MACROECONOMICO...6

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI 1 (principali evidenze) PRESTITI E RACCOLTA

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Febbraio 2018 - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI 1 Febbraio 2018 (principali

Dettagli

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

Economia e Mercati Finanziari-Creditizi ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Novembre 2018 - Sintesi Direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Economiche RAPPORTO MENSILE ABI 1 Novembre 2018 (principali

Dettagli