Gestione e smaltimento dei rifiuti derivanti dall utilizzo dei prodotti fitosanitari
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- Alessio Ferraro
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1 Gestione e smaltimento dei rifiuti derivanti dall utilizzo dei prodotti fitosanitari Adriano Politi Syngenta ItaliaS.p.A. Centro Congressi Europa Fiera Agricola Verona Verona 5 febbraio 2016
2 Continua evoluzione normativa Relazione critica 2
3 Gestione dei rifiuti 3
4 Adempimenti amministrativi L onere per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti speciali, in base a quanto dispone il D.Lgs. 152/06, è a carico di chi ha prodotto il rifiuto. Al fine di gestire i rifiuti prodotti in linea con la normativa vigente è necessario considerare le seguenti 3 fasi: Deposito temporaneo del rifiuto Smaltimento Adempimenti burocratici 4
5 Deposito temporaneo I rifiuti vanno raggruppati in un ambiente o locale che abbia requisiti tali da impedirne la dispersione, contaminazione di suolo e acque, inconvenienti igienico-sanitari o in generale danni a cose o a persone. A scelta del produttore, i rifiuti devono essere raccolti ed avviati alle operazioni di recupero o di smaltimento secondo una delle seguenti modalità alternative: con cadenza almeno trimestrale, indipendentemente dalle quantità in deposito; quando il quantitativo di rifiuti in deposito raggiunga complessivamente i 30 m 3 di cui al massimo 10 m 3 di rifiuti pericolosi. In ogni caso, allorchè il quantitativo di rifiuti non superi il predetto limite all anno, il deposito temporaneo non può avere durata superiore ad un anno. Il deposito temporaneo deve essere effettuato per categorie omogenee di rifiuti; devono essere rispettate le norme che disciplinano l imballaggio e l etichettatura delle sostanze pericolose. Nel rispetto di quanto sopra riportato, i rifiuti possono essere tenuti in stoccaggio in attesa del loro conferimento a terzi autorizzati senza necessità di autorizzazione. 5
6 Smaltimento Gli imprenditori agricoli in materia di gestione dei rifiuti assolvono agli obblighi di legge (responsabilità) mediante le seguenti opzioni alternative: conferimento dei propri rifiuti alla cooperativa agricola o consorzio agrario di cui sono soci; servizio a domicilio da parte di un soggetto autorizzato; conferimento con mezzo proprio a piattaforma-impianto autorizzato; conferimento a un mezzo mobile (servizio per appuntamento). Adempimenti burocratici Gli adempimenti a carico dei produttori di rifiuti speciali, incluse le aziende agricole, riguardano in particolare: la tenuta dei registri di carico e scarico e la comunicazione annuale MUD; il formulario di identificazione dei rifiuti (FIR); l iscrizione all albo nazionale dei gestori ambientali, alla speciale sezione per il trasporto in conto proprio dei rifiuti non pericolosi e dei rifiuti pericolosi. Inoltre, il Decreto Ministeriale n 126 del 24 aprile 2014 stabilisce che le imprese agricole che conferiscono i propri rifiuti nell ambito di circuiti organizzati di raccolta (indipendentemente dal numero dei dipendenti) sono esclusi dal Sistri. Accordi di programma tra Pubblica amministrazione e Associazioni imprenditoriali. Convenzione-quadro Associazioni imprenditoriali e responsabili della piattaforma di conferimento o dell impresa di trasporto dei rifiuti. 6
7 Rifiuti derivanti dall utilizzo dei prodotti fitosanitari In tutte le fasi può avvenire la generazione di un rifiuto Un adeguata gestione delle diverse operazioni consente di: prevenire la generazione stessa ridurre la quantità o la pericolosità del rifiuto 7
8 Rifiuti derivanti dall utilizzo dei prodotti fitosanitari Rifiuti da imballaggio Prodotti fitosanitari Seme conciato Rifiuti a seguito dell impiego Risciacquo "misurini" Miscela non distribuibile Acque di lavaggio irroratrice DPI "usa e getta" Rifiuti dovuti a non corretta pianificazione Miscela residua dal trattamento (distribuibile) Prodotti scaduti o revocati Rifiuti derivati da sversamenti accidentali Substrato inerte assorbente Acqua di lavaggio Materiale contaminato 8
9 Rifiuti derivanti dall utilizzo dei prodotti fitosanitari 9
10 Uso sostenibile dei prodotti fitosanitari e rifiuti 10
11 Azienda agricola, PAN e PSR Migliorare ciò che già si fa nella pratica, con soluzioni che considerino l azienda nel suo insieme ( tra obblighi e misure di accompagnamento) 11
12 Aspetti strutturali: contenitori per il trasporto 12
13 Aspetti strutturali: stoccaggio dei prodotti fitosanitari Locale specifico Area specifica in un magazzino Armadio specifico Esempi di situazioni reali, non necessariamente a norma 13
14 Prodotti fitosanitari Il deposito per lo stoccaggio Aspetti strutturali 14
15 Prodotti fitosanitari Il deposito per lo stoccaggio Aspetti comportamentali 15
16 Aspetti strutturali: stoccaggio dei prodotti fitosanitari 16
17 Aspetti strutturali: Dispositivi di Protezione Individuale 17
18 Aspetti comportamentali: Dispositivi di Protezione Individuale Per manipolare in sicurezza i prodotti fitosanitari devono essere utilizzati adeguati Dispositivi di Protezione Individuale (in base alle fasi d impiego). Una volta terminate le operazioni, tutti i dispositivi di protezione dovranno essere bonificati o smaltiti a seconda della loro tipologia e funzione. I dispositivi di protezione devono essere conservati in luoghi asciutti e puliti e sostituiti in caso di rottura, abrasione o logoramento (vedi note allegate sulle etichette). 18
19 Aspetti strutturali: area attrezzata Utilizzata per: preparazione miscela lavaggio contenitori gestione miscela residua lavaggio interno attrezzatura lavaggio esterno attrezzatura Deve consentire la raccolta di sversamenti accidentali Dotate di dispositivi per la raccolta dei contenitori e degli imballaggi vuoti Costruite in cemento e dotate di pozzetto collegato a un serbatoio per la raccolta delle acque reflue Dotate, in area adiacente al deposito, di lavello lavamani, lava-occhi e doccia di emergenza 19
20 Aspetti strutturali: area attrezzata 20
21 Aspetti strutturali: area attrezzata 21
22 Aspetti strutturali: area attrezzata 22
23 Aspetti strutturali: sistemi di gestione dei reflui 23
24 Aspetti strutturali: sistemi di gestione dei reflui Residuo secco a fine stagione 24
25 Aspetti strutturali: irroratrice 25
26 Aspetti strutturali: dotazione per la pre-miscelazione Contalitri con visore elettronico (Polmac srl) 26
27 Aspetti strutturali: dotazione per la pre-miscelazione Pre-miscelatore da montare sull attrezzatura Pre-miscelatore carrellato e motorizzato (Polmac srl) 27
28 Aspetti comportamentali: preparazione della miscela Lavaggio confezioni 28
29 Aspetti comportamentali: preparazione della miscela Lavaggio strumenti di misura 29
30 Aspetti comportamentali: irroratrice Controllo funzionale, regolazione e manutenzione 30
31 Aspetti comportamentali: irroratrice Controllo funzionale, regolazione e manutenzione 31
32 Aspetti comportamentali: irroratrice Lavaggio interno 32
33 Aspetti comportamentali: irroratrice Lavaggio interno Il lavaggio interno ed esterno delle macchine irroratrici (TOPPS 2010) 33
34 Aspetti comportamentali: irroratrice Lavaggio esterno in campo 34
35 Aspetti comportamentali: irroratrice Lavaggio esterno in azienda 35
36 A Misure di accompagnamento In particolare, le regioni e le province autonome possono attivare iniziative per sostenere le aziende a: 1) realizzare nuovi depositi dei prodotti fitosanitari che, oltre ai requisiti riportati all allegato VI parte 1, rispondano ai seguenti ulteriori requisiti: il deposito dei prodotti fitosanitari sia realizzato in un area non a rischio, da un punto di vista ambientale, e non sia ubicato su pendii rivolti verso aree suscettibili di inquinamento e nelle zone di rispetto (200 m) dei punti di captazione dell acqua potabile (art. 94, decreto legislativo n. 152/2006); i depositi non siano ubicati ai piani interrati e seminterrati; i depositi consentano di mantenere temperature comprese 0 e 40 C; i depositi siano dotati di porta ignifuga; il sistema di contenimento, es. pozzetto, deve essere dimensionato in modo tale da contenere almeno il 110% del volume del contenitore di liquidi più capace conservato nel deposito. (segue) 36
37 A Misure di accompagnamento 2) ammodernare o realizzare aree attrezzate per la preparazione delle miscele che: consentano la raccolta di sversamenti accidentali di prodotto; siano dotate di dispositivi per la raccolta dei contenitori e degli imballaggi vuoti; siano costituite da un battuto di cemento munito di un tombino collegato ad un serbatoio di raccolta dei reflui contaminati con prodotti fitosanitari; siano dotate, in una zona adiacente al locale di deposito, di strumenti per la pesatura, acqua corrente, lavello lavamani, lava-occhi e doccia di emergenza. 3) acquisire strumenti o realizzare strutture che consentano di ottimizzare le operazioni di preparazione delle miscele: conta litri automatici o sensori di allarme montati sul serbatoio per il controllo del riempimento dei serbatoi; soluzioni tecniche che impediscano la contaminazione della fonte idrica quando si rende necessario effettuare il riempimento dell irroratrice da pozzi, da corpi idrici, o dalla rete idrica; valvola di non ritorno da utilizzare nel caso di prelievo da corpi idrici superficiali; (segue) 37
38 A Misure di accompagnamento 4) realizzare strutture e/o acquisire strumenti per la pulizia interna od esterna delle attrezzature e dei contenitori vuoti; 5) acquistare attrezzature per la distribuzione dei prodotti fitosanitari in grado di ottimizzare la riduzione dell inquinamento diffuso, come ad esempio: attrezzature che riducono la deriva; attrezzature che recuperano la miscela fitoiatrica che non ha raggiunto il bersaglio; attrezzature che ottimizzano la localizzazione dei trattamenti fitosanitari sui bersagli, attraverso strumenti di precisione; 6) definire strategie di tipo consortile e/o associativo per lo smaltimento dei rifiuti; 7) realizzare sistemi aziendali o interaziendali di trattamento fisico, chimico o biologico (es. biobed, heliosec, biobac) autorizzati dalle regioni e province autonome, sulla base di linee guida approvate dal consiglio. 38
39 Conclusioni 39
40 Grazie per la vostra attenzione. C è qualcosa che volete approfondire? 40
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