PROGETTO ESECUTIVO - PROGRAMMA CCM 2001

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PROGETTO ESECUTIVO - PROGRAMMA CCM 2001"

Transcript

1 PROGETTO ESECUTIVO PROGRAMMA CCM 2001 DATI GENERALI DEL PROGETTO (MAX 1 PAGINA) TITOLO: Personalizzazione della terapia nelle neoplasie del colonretto mediante l'identificazione di fattori predittivi di efficacia della chemioterapia adiuvante nelle forme operabili e di fattori predittivi di resistenza ai farmaci antiegfr negli stadi avanzati ENTE RESPONSABILE DELL ESECUZIONE: Regione Sicilia NUMERO ID DA PROGRAMMA: 15 PROGETTO INTERREGIONALE 1 : SI X NO REGIONI COINVOLTE: numero: 2 elenco: CCOCentro catanese di oncologia,catania (Sicilia) Cancer Center Humanitas Istituto Clinico Humanitas Rozzano (Milano) Lombardia DURATA PROGETTO: 2 anni COSTO: euro in due anni ( euro all anno) COORDINATORE SCIENTIFICO DEL PROGETTO: nominativo: Dott. Michele Caruso struttura di appartenenza: CCOCentro catanese di oncologia,catania (Sicilia) n. tel: n. fax: michele.caruso@ccocatania.it

2 Allegato 1 TITOLO: Personalizzazione della terapia nelle neoplasie del colonretto mediante l'identificazione di fattori predittivi di efficacia della chemioterapia adiuvante nelle forme operabili e di fattori predittivi di resistenza ai farmaci antiegfr negli stadi avanzati ANALISI STRUTTURATA DEL PROGETTO Descrizione ed analisi del problema L identificazione dei meccanismi eziopatogenetici all origine delle neoplasie del colonretto e la conoscenza di svariati pathways molecolari che sostengono e alimentano la crescita tumorale, ha progressivamente rivoluzionato l atteggiamento terapeutico nei confronti di tali neoplasie. Se in passato le neoplasie del colonretto venivano considerate come un unico gruppo omogeneo, oggi è noto che all interno di tale gruppo esistono diversi sottogruppi, ciascuno con differenti caratteristiche biologiche, aggressività e risposta ai trattamenti medici. Fino a qualche anno fa l impiego della chemioterapia era basato, e come tale giustificato, dalla dimostrazione di un beneficio mediamente osservato su intere popolazioni non selezionate. Negli ultimi anni si sono moltiplicati gli sforzi per identificare terapie mirate che fossero specificamente modulate per particolari sottogruppi di pazienti al fine di ottimizzare l impatto di queste terapie sulla storia naturale delle neoplasie del colonretto. La possibilità di selezionare terapie mirate sulla base delle caratteristiche biologiche di una neoplasia consente la realizzazione di un duplice obiettivo: da una parte l incremento dell efficacia della terapia stessa, dall altra la riduzione della tossicità associata all impiego di particolari farmaci. Tale obiettivo è potenzialmente realizzabile nella gestione delle neoplasie del colonretto sia in stadio precoce (neoplasia resecata) che avanzata (neoplasia metastatica). Soluzioni proposte sulla base delle evidenze Stadio precoce (stadio II) Se è ormai ampiamente riconosciuta l efficacia del trattamento chemioterapico adiuvante nelle neoplasie in stadio III, molti dubbi e controversie persistono sull impatto dello stesso nelle neoplasie in stadio II. Tali neoplasie presentano infatti un basso rischio di recidiva postchirurgia (circa 26%) e di conseguenza, il beneficio derivante dall impiego di una chemioterapia complementare risulta, come da recenti studi, alquanto limitato (rischio di recidiva 22%) a fronte di inevitabili tossicità a breve e medio termine. Per tali motivi, il trattamento chemioterapico adiuvante è attualmente riservato soltanto ad un ristretto gruppo di pazienti con neoplasia del colonretto in stadio II e caratteristiche istopatologiche sfavorevoli. D altra parte, essendo condizionati da una non trascurabile soggettività di definizione e interpretazione, tali indicatori di rischio sono poco riproducibili e non facilmente utilizzabili quali criterio di scelta di un trattamento adiuvante. La possibilità di disporre di fattori biologici oggettivi, facilmente identificabili e riproducibili, indicativi di prognosi nelle neoplasie del colonretto in stadio precoce, consentirebbe una migliore gestione (sia in termini di impiego di terapie adiuvanti che di attuazione del programma di followup clinicostrumentale) dei pazienti sottoposti ad intervento chirurgico per neoplasia in stadio II. Tra i numerosi fattori biologici in studio, un posto di rilievo negli ultimi anni, è stato sicuramente assunto dalla valutazione mutazionale dei microsatelliti. I microsatelliti sono definiti quali sequenze genomiche caratterizzate dalla ripetizione di un solo nucleotide o di unità costituite da due o più nucleotidi. Talvolta, a causa di un alterazione dei geni del mismatch repair (MMR), si verifica una variazione monoallelica o biallelica di tali sequenze nucleotidiche ripetute. Tale fenomeno è noto con il termine di instabilità dei microsatelliti (MSI) e caratterizza circa il 15% di tutte le neoplasie del colonretto. Recenti studi sembrano dimostrare una correlazione tra la presenza di MSI e un ridotto rischio di recidiva delle neoplasie del colonretto in stadio precoce. Inoltre la presenza di MSI è predittiva di una ridotta sensibilità delle cellule tumorali agli effetti citotossici di una chemioterapia precauzionale a base di 5fluorouracile. La conferma di un ruolo prognostico favorevole e predittivo negativo di risposta al trattamento chemioterapico adiuvante della MSI, può consentire una migliore definizione del rischio di recidiva postoperatoria e conseguentemente una più oggettiva valutazione dell entità del beneficio derivante dall impiego di un trattamento adiuvante. E pertanto evidente l impatto che la determinazione di MSI potrebbe avere sulle scelte terapeutiche riducendo nello stesso tempo le tossicità per il singolo paziente ed i costi per l intera comunità. Stadio avanzato (stadio IV) Le recenti acquisizioni sulla biologia delle neoplasie del colonretto hanno consentito il rapido sviluppo di farmaci biologici in grado di rivoluzionare l approccio terapeutico alle neoplasie in fase metastatica e consentire un significativo miglioramento della prognosi. D altra parte, non sempre l introduzione nella pratica clinica di un farmaco biologico è stata accompagnata dalla precisa identificazione dello specifico bersaglio molecolare. Tra tutti i farmaci biologici, quelli che meglio esemplificano tale situazione, sono gli anticorpi monoclonali antiegfr, cetuximab e panitumumab. Entrambi i farmaci agiscono inibendo la trasduzione di importanti segnali di sopravvivenza, proliferazione e angiogenesi, che dal recettore di membrana EGFR giungono al nucleo cellulare attraverso il sistema enzimatico intracellulare delle MAPkinasi (MAPK). Sebbene questo meccanismo sia presente e attivo nella maggior parte delle neoplasie del colonretto, soltanto una parte dei pazienti beneficia di un trattamento con anticorpo monoclonale antiegfr. Diversi anni addietro è stato chiaramente dimostrato come l espressione tumorale del target EGFR non costituisca elemento predittivo di risposta al trattamento con cetuximab. Da quel momento in poi, numerosi studi, retrospettivi e prospettici, sono stati condotti, volti ad identificare precisi marcatori biologici di risposta o resistenza ai farmaci antiegfr D altra parte, numerose evidenze supportano l ipotesi di specifiche mutazioni/alterazioni a carico di varie componenti della cascata enzimatica delle MAPK quali marcatori molecolari di resistenza agli antiegfr. Le mutazioni dei geni KRAS, BRAF, PI3K (limitatamente all esone 20) e la perdita di funzione di PTEN, sembrano costituire utili marcatori biologici per l identificazione dei pazienti che non beneficiano di una terapia con gli anticorpi monoclonali cetuximab e panitumumab. Pertanto, l impiego di una terapia a base di antiegfr potrebbe essere riservato al solo sottogruppo di pazienti potenzialmente responsivi con conseguente 2

3 riduzione di tossicità e costi e generale ottimizzazione delle risorse sanitarie. Fattibilità /criticità delle soluzioni proposte Le analisi biologiche ed immunoistochimiche proposte nel nostro progetto non possono prescindere dalla disponibilità di un adeguato supporto tecnologico. D altra parte, però, si ritiene auspicabile che tecnologie di cui sia riconosciuto il valore in letteratura possano avere una diffusione ampia sul territorio nazionale quanto meno nei centri oncologici di rilievo nazionale o regionale e negli IRCCS oncologici che da sempre hanno un ruolo fondamentale e trainante nella convalida dell innovazione. E' infatti ragionevole ipotizzare che le tecniche più complesse e meno diffuse debbano essere eseguite in centri con esperienza, dove un volume di prestazioni annue adeguate garantisca un elevato standard qualitativo, o in alternativa, essere centralizzate in ambito regionale o concentrate in poche strutture. Le principali criticità che potrebbero ritardare od ostacolare il raggiungimento degli obiettivi preposti sono principalmente legate a problematiche laboratoristiche o, nel caso specifico delle indagini genetiche, alla variabilità caratteristica del genoma umano. Le limitazioni all uso dell immunoistochimica (IHC) sono di tipo tecnico ed interpretativo. Differenti tipi di antigeni richiedono un appropriata preparazione del tessuto. Infatti, alcuni antigeni non sono resistenti alla fissazione e richiedono il rapido congelamento del campione; altri richiedono diversi tipi di fissazione. Una corretta interpretazione del risultato IHC non dipende comunque solo dall adeguatezza tecnica della procedura. In genere è necessario impiegare non un solo anticorpo (Ab), ma un insieme di anticorpi. Alcuni Ab attualmente in commercio (ad esempio, l Ab antiantigene prostataspecifico o PSA) hanno un grande significato diagnostico, altri ne hanno uno più limitato; in questo caso è opportuno selezionare quelli più significativi all interno di un gruppo di Ab. L accurata interpretazione dell immunocolorazione deve richiedere inoltre una familiarità con il vero positivo ed il falso positivo, il vero negativo ed il falso negativo. L uso di controlli positivi e negativi può attenuare tali limitazioni. Le problematiche connesse allo studio dei microsatelliti sono correlate alle caratteristiche stesse di questi marcatori. Essi infatti hanno un elevato livello di polimorfismo, seguono un eredità mendeliana e presentano modelli semplici di evoluzione. L elevata variabilità e specificità li ha resi negli ultimi anni lo strumento più utilizzato in genetica di popolazione. Poiché la maggior parte dei microsatelliti è generespecifica o speciespecifica, la limitazione all uso dei microsatelliti come marcatori del DNA risiede proprio nell isolamento di primer specifici. Un altro fattore che complica l analisi dei microsatelliti è il tasso di mutazione. Quando i microsatelliti si presentano con dimensioni alleliche diverse, il loro tasso di mutazione in un dato locus non è sempre lo stesso e non è costante nel tempo. Infatti il tasso di mutazione e la direzione della mutazione sono influenzate dalla lunghezza dell allele. Le mutazioni e l evoluzione di queste semplici sequenze ripetute derivano da vari e continui processi dinamici. Bibliografia Haydon AM, Jass JR. Emerging pathways in colorectalcancer development. Lancet Oncol 2002; 3: 838. Tejpar S, Saridaki Z, Delorenzi M, et al. Microsatellite Instability, Prognosis and Drug Sensitivity of Stage II and III Colorectal Cancer: More Complexity to the Puzzle JNCI J Natl Cancer Inst 2011; 103 (11): Guastadisegni C, Colafranceschi M, Ottini L and Dogliotti E. Microsatellite instability as a marker of prognosis and response to therapy: A metaanalysis of colorectal cancer survival data Eur J Cancer 2010; 46 (Issue 15): Popat S, Hubner R, Houlston RS. Systematic review of microsatellite instability and colorectal cancer prognosis. J Clin Oncol 2005; 23: Malesci A, Laghi L, Bianchi P et al., Reduced likelihood of metastases in patients with microsatelliteunstable colorectal cancer, Clin Cancer Res 2007; 13: Courtney KD, Corcoran RB, Engelman JA. The PI3K pathway as drug target in human cancer. J Clin Oncol 2010; 28: Rajagopalan H, Bardelli A, Lengauer C, et al. Tumorigenesis: RAF/RAS oncogenes and mismatchrepair status. Nature 2002; 418: 934 Bessa X, Alenda C, Paya A Validation Microsatellite Path Score in a PopulationBased Cohort of Patients With Colorectal Cancer. J Clin Onc 2011 Jul 25. (Epub ahead of print) Allegra J, Jessup JM, Somerfield MR et al. American Society of Clinical Oncology provisional clinical opinion: testing for KRAS gene mutations in patients with metastatic colorectal carcinoma to predict response to antiepidermal growth factor receptor monoclonal antibody therapy, J Clin Oncol 2009; 27: De Roock W, Claes B, Bernasconi D et al.effects of KRAS, BRAF, NRAS, and PIK3CA mutations on the efficacy of cetuximab plus chemotherapy in chemotherapyrefractory metastatic colorectal cancer: a retrospective consortium analysis. Lancet Oncol 2010; 8: Di Nicolantonio F, Martini M, Molinari M et al. Wildtype BRAF is required for response to panitumumab or cetuximab in metastatic colorectal cancer. J Clin Oncol 2008; 26: SartoreBianchi A, Bencardino K, Di Nicolantonio F et al. Integrated molecular dissection of the epidermal growth factor receptor (EGFR) oncogenic pathway to predict response to EGFRtargeted monoclonal antibodies in metastatic colorectal cancer. Target Oncol 2010; 1: Italiano A, Hostein I, Soubeyran I et al. KRAS and BRAF mutational status in primary colorectal tumors and related metastatic sites: biological and clinical implications. Ann Surg Oncol 2010; 17:

4 Loupakis F, Ruzzo A, Cremolini C et al. KRAS codon 61, 146 and BRAF mutations predict resistance to cetuximab plus irinotecan in KRAS codon 12 and 13 wildtype metastatic colorectal cancer. Br J Cancer 2009; 18: Poulikakos PI, Zhang C, Bollag G et al. RAF inhibitors transactivate RAF dimers and ERK signalling in cells with wildtype BRAF. Nature 2010; 464:

5 Allegato 2 OBIETTIVI E RESPONSABILITA DI PROGETTO OBIETTIVO GENERALE: Identificare e validare marcatori biologici di risposta o resistenza ai trattamenti antineoplastici attualmente disponibili nei confronti delle neoplasie del colonretto, al fine di ottimizzare le scelte terapeutiche riducendo le tossicità per il singolo paziente e i costi per l intera comunità. OBIETTIVO SPECIFICO 1: Determinare i fattori indicativi di prognosi nei pazienti con neoplasia del colonretto in stadio II. OBIETTIVO SPECIFICO 2: Applicare la MSI (valutata attraverso l identificazione immunoistochimica degli enzimi MMR, MLH1, MSH2, MSH6 e PMS2) quale fattore prognostico favorevole nei pazienti con neoplasia del colonretto stadio II e quale marcatore predittivo di ridotta sensibilità ad un trattamento chemioterapico adiuvante a base di 5fluorouracile. OBIETTIVO SPECIFICO 3 : Utilizzare le mutazioni di KRAS, BRAF, PI3K (limitatamente all esone 20) e la perdita di funzione di PTEN quali oggettivi e riproducibili fattori indicativi di resistenza ad un trattamento con anticorpi monoclonali antiegfr cetuximab e panitumumab nei pazienti con neoplasia del colonretto in fase metastatica. ENTE RESPONSABILE: Regione Sicilia CAPO PROGETTO: Michele Caruso UNITA OPERATIVE COINVOLTE Unità Operativa 1 Referente Compiti UO di Oncologia CCOCentro Catanese Michele Caruso di Oncologia. Catania (Sicilia) Identificazione dei pazienti oggetto delle valutazioni in studio Raccolta dei dati clinicoanamnestici del beneficio clinico derivante dall impiego dei farmaci in oggetto Unità Operativa 2 Referente Compiti UO di Oncologia medica Cancer Center Lorenza Rimassa Identificazione dei pazienti oggetto Humanitas IRCCS Istituto Clinico delle valutazioni in studio Humanitas. Rozzano, Milano (Lombardia) Raccolta dei dati clinicoanamnestici del beneficio clinico derivante dall impiego dei farmaci in oggetto Unità Operativa 3 Referente Compiti UO di Gastroenterologia IRCCS Istituto Clinico Humanitas. Rozzano, Milano (Lombardia) Luigi Laghi Esecuzione delle indagini genetiche ed immunoistochimiche volte all individuazione dello status dei microsatelliti (analisi dei loci BAT 25, BAT 26) ed immunoistochimica 5

6 (di MLH1, MSH2, MSH6 e PMS2) nei casi MSI. Esecuzione delle indagini molecolari volte all individuazione delle mutazioni dei geni KRAS, B RAF e PI3K (esone 20) Unità Operativa 4 Referente Compiti UO di Anatomia Patologica CCO Giuseppe Nuciforo Analisi KRAS, BRAF, PI3K Centro Catanese di Oncologia. Catania (esone 20) nelle forme di ca. colon (Sicilia) retto avanzate/metastatiche Unità Operativa 5 Referente Compiti UO di Anatomia Patologica IRCCS Massimo Roncalli dello status funzionale Istituto Clinico Humanitas. Rozzano, di PTEN (analisi Milano (Lombardia) imunoistochimica). Unità Operativa 6 Referente Compiti BioStatistica Cancer Center Humanitas IRCCS Istituto Clinico Humanitas. Rozzano, Milano (Lombardia) Laura Giordano della correlazione tra dato clinico e di laboratorio come espresso nei paragrafi precedenti 6

7 Allegato 3 PIANO DI VALUTAZIONE OBIETTIVO GENERALE Identificare e validare marcatori biologici di risposta o resistenza ai trattamenti antineoplastici attualmente disponibili nei confronti delle neoplasie del colonretto, al fine di ottimizzare le scelte terapeutiche riducendo le tossicità per il singolo paziente e i costi per l intera comunità. Dimostrazione della correlazione tra presenza di MSI e prognosi nei pazienti con neoplasia del colonretto in stadio II. Indicatore/i di risultato Dimostrazione della correlazione tra presenza di mutazioni di KRAS, BRAF, PI3K (esone 20), mancata espressione di PTEN e inefficacia (in termini di risposte obiettive e sopravvivenza libera da progressione) di una terapia a base di anticorpo monoclonale antiegfr (cetuximab o panitumumab). Stima del risparmio di tossicità e risorse sanitarie conseguenti all ottimizzazione della terapia, nei pazienti con neoplasia del colonretto in fase iniziale e metastatica. Selezionare una percentuale di pazienti affetti da neoplasia del colon in stadio II trattati chirurgicamente che, sulla base della presenza di MSI nel tessuto tumorale, hanno una prognosi migliore Standard di risultato Selezionare la porzione di pazienti affetti da adenocarcinoma del colonretto metastatico che, sulla base della presenza di mutazioni di KRAS, BRAF, PI3K (esone 20) e la perdita di funzione di PTEN, godrebbero di una minor risposta al trattamento con anticorpi monoclonali antiegfr, risparmiando loro le tossicità, talvolta significative, di tali trattamenti. Risparmiare ad alcuni pazienti, selezionati sulla base di alterazioni biologiche specifiche, trattamenti antineoplastici potenzialmente tossici e con scarso potenziale terapeutico. Evitare inoltre le conseguenze cliniche ed economiche della gestione degli eventi avversi (ambulatoriale od ospedaliera) correlate a tali trattamenti OBIETTIVO SPECIFICO 1 Indicatore/i di risultato Standard di risultato Determinare i fattori indicativi di prognosi nei pazienti con neoplasia del colonretto in stadio II. Numero di pazienti con neoplasia del colonretto in stadio II sottoposti allo studio dei microsatelliti e valutati in termini di terapia ricevuta (sola chirurgia o chirurgia e chemioterapia adiuvante) e outcome (sopravvivenza libera da recidiva e sopravvivenza globale). Confermare che la presenza di MSI nel tessuto tumorale di pazienti affetti da neoplasia del colonretto in stadio II permette di selezionare i pazienti che realmente possono beneficiare di un trattamento chemioterapico adiuvante rispetto a coloro ai quali la chemioterapia comporterebbe solo un aumentato rischio di tossicità. Selezionare una percentuale di pazienti affetti da neoplasia del colon in stadio II trattati chirurgicamente che, sulla base della presenza di MSI nel tessuto tumorale, hanno una prognosi migliore 7

8 OBIETTIVO SPECIFICO 2 Indicatore/i di risultato Standard di risultato Applicare la MSI (valutata attraverso l identificazione immunoistochimica degli enzimi MMR, MLH1, MSH2, MSH6 e PMS2) quale fattore prognostico favorevole nei pazienti con neoplasia del colonretto stadio II e quale marcatore predittivo di ridotta sensibilità ad un trattamento chemioterapico adiuvante a base di 5fluorouracile. Dimostrazione della correlazione tra presenza di MSI e prognosi nei pazienti con neoplasia del colonretto in stadio II. Dimostrazione della correlazione tra presenza di MSI ed efficacia (in termini di riduzione del rischio di recidiva) del trattamento chemioterapico adiuvante a base di 5fluorouracile Selezionare una percentuale di pazienti affetti da neoplasia del colon in stadio II trattati chirurgicamente che, sulla base della presenza di MSI nel tessuto tumorale, hanno una prognosi migliore Confermare che la presenza di MSI nel tessuto tumorale di pazienti affetti da neoplasia del colonretto in stadio II trattati chirurgicamente correla con una minore sensibilità al trattamento chemioterapico adiuvante con 5fluorouracile. OBIETTIVO SPECIFICO 3 Indicatore/i di risultato Standard di risultato Utilizzare le mutazioni di KRAS, BRAF, PI3K (limitatamente all esone 20) e la perdita di funzione di PTEN quali oggettivi e riproducibili fattori indicativi di resistenza ad un trattamento con anticorpi monoclonali antiegfr cetuximab e panitumumab nei pazienti con neoplasia del colonretto in fase metastatica. Numero di pazienti con neoplasia del colonretto in stadio metastatico trattati con terapie a base di anticorpo monoclonale antiegfr (cetuximab o panitumumab), sottoposti allo studio dello stato mutazionale di KRAS, BRAF, PI3K (esone 20) e dell espressione funzionale di PTEN e valutati in termini di outcome (risposta obiettiva, sopravvivenza libera da progressione). Dimostrazione della correlazione tra presenza di mutazioni di KRAS, BRAF, PI3K (esone 20), mancata espressione di PTEN e inefficacia (in termini di risposte obiettive e sopravvivenza libera da progressione) di una terapia a base di anticorpo monoclonale antiegfr (cetuximab o panitumumab). Selezionare la porzione di pazienti affetti da adenocarcinoma del colonretto metastatico che, sulla base della presenza di mutazioni di KRAS, BRAF, PI3K (esone 20) e la perdita di funzione di PTEN, godrebbero di una minor risposta al trattamento con anticorpi monoclonali antiegfr, risparmiando loro le tossicità, talvolta significative, di tali trattamenti. 8

9 CRONOGRAMMA Mese Identificazion e dei pazienti oggetto delle valutazioni in studio Raccolta dei dati clinicoanamnestici x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x Obiettivo specifico 1 del beneficio clinico derivante dall impiego dei farmaci in oggetto Analisi dei loci BAT 25, BAT e di MLH1, MSH2, MSH6, PMS2 della correlazione tra dato clinico e di laboratorio Identificazion e dei pazienti oggetto delle valutazioni in studio Raccolta dei dati clinicoanamnestici x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x Obiettivo specifico 2 del beneficio clinico derivante dall impiego dei farmaci in oggetto Analisi dei loci BAT 25, BAT e di MLH1, MSH2, MSH6, PMS2 della correlazione tra dato clinico e di laboratorio x x 9

10 Identificazion e dei pazienti oggetto delle valutazioni in studio Raccolta dei dati clinicoanamnestici x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x Obiettivo specifico 3 del beneficio clinico derivante dall impiego dei farmaci in oggetto dello status funzionale di PTEN Esecuzione indagini molecolari per mutazione dei geni K RAS, BRAF e PI3K (esone 20) Analisi K RAS, B RAF, PI3K (esone 20) della correlazione tra dato clinico e di laboratorio x x 10

11 Allegato 4 TRASFERIMENTI FINANZIARI A CIASCUNA UNITA OPERATIVA Personale Personale medico e tecnico Beni e servizi Spese generali 10% spese generali Totale Unità Operativa 1 Risorse ANNO 1 ANNO Personale Personale medico e tecnico Beni e servizi Convegni Unità Operativa 2 Risorse ANNO 1 ANNO Spese generali 10% spese generali Totale

12 Unità Operativa 3 Personale Personale medico e tecnico Beni e servizi Reagenti per analisi genetiche, immunoistochimiche e indagini molecolari Risorse ANNO 1 ANNO Spese generali 10% spese generali Totale Personale Beni e servizi Reagenti per indagini molecolari Unità Operativa 4 Risorse ANNO 1 ANNO Spese generali 10% spese generali Totale

13 Personale Beni e servizi Reagenti per analisi in immunoistochimica Unità Operativa 5 Risorse ANNO 1 ANNO Spese generali 10% spese generali Totale Personale Personale medico e tecnico Beni e servizi Unità Operativa 6 Risorse ANNO 1 ANNO Spese generali 10% spese generali Totale TRASFERIMENTO FINANZIARIO GENERALE Risorse Anno 1 Anno 2 Personale Beni e servizi Convegni Spese generali Totale

Aggiornamenti su RAS: mutazioni di KRAS ed NRAS nel carcinoma del colon retto. Carmelo Lupo

Aggiornamenti su RAS: mutazioni di KRAS ed NRAS nel carcinoma del colon retto. Carmelo Lupo Aggiornamenti su RAS: mutazioni di KRAS ed NRAS nel carcinoma del colon retto Carmelo Lupo RAS-RAF signaling Activation of the RAS-RAF signaling cascade occurs via the following sequential steps 1 : Activation

Dettagli

Anticorpi monoclonali Anti-EGFR. -Ruolo Biologico -Evidenze terapeutiche -Problemi -Sviluppi futuri. Valentina Anrò

Anticorpi monoclonali Anti-EGFR. -Ruolo Biologico -Evidenze terapeutiche -Problemi -Sviluppi futuri. Valentina Anrò Anticorpi monoclonali Anti-EGFR -Ruolo Biologico -Evidenze terapeutiche -Problemi -Sviluppi futuri Valentina Anrò Ruolo Biologico Epidermal Growth Factor Receptor Extracellular Domain Transmembrane Domain

Dettagli

Espressione di geni specifici per un determinato tumore

Espressione di geni specifici per un determinato tumore Espressione di geni specifici per un determinato tumore Paziente A: Non ha il cancro Espressione dei geni: Nessuna Biopsia Geni associati al cancro allo stomaco Paziente B: Ha un tumore allo stomaco Bassa

Dettagli

REPORT FINALE DEL PROGETTO III Controllo di qualità nazionale per la valutazione delle mutazioni di RAS nel carcinoma del colon-retto -2014

REPORT FINALE DEL PROGETTO III Controllo di qualità nazionale per la valutazione delle mutazioni di RAS nel carcinoma del colon-retto -2014 REPORT FINALE DEL PROGETTO III Controllo di qualità nazionale per la valutazione delle mutazioni di RAS nel carcinoma del colon-retto -2014 Il Comitato Scientifico AIOM e SIAPEC-IAP ha organizzato per

Dettagli

SEBASTIANO FILETTI. Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche. Università di Roma Sapienza, Roma

SEBASTIANO FILETTI. Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche. Università di Roma Sapienza, Roma SEBASTIANO FILETTI Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche Università di Roma Sapienza, Roma La malattia tiroidea è in aumento negli ultimi anni. Quali le ragioni? Dati epidemiologici provenienti

Dettagli

16th World Conference on Lung Cancer (WCLC): highlights

16th World Conference on Lung Cancer (WCLC): highlights 16th World Conference on Lung Cancer (WCLC): highlights RISULTATI PRELIMINARI STUDIO ITACA Lo studio Itaca è uno studio multicentrico italiano di Fase III che confronta un trattamento chemioterapico tailored

Dettagli

Neoplasie della mammella - 2

Neoplasie della mammella - 2 Neoplasie della mammella - 2 Fattori prognostici Numero di N+ : >3 Età e stato menopausale Diametro di T Invasione linfatica e vascolare Tipo istologico Grading Recettore per Estrogeni/Progesterone Amplificazione

Dettagli

LA RESEZIONE DELLE METASTASI EPATICHE NEL TUMORE METASTATICO DEL COLON RETTO

LA RESEZIONE DELLE METASTASI EPATICHE NEL TUMORE METASTATICO DEL COLON RETTO LA RESEZIONE DELLE METASTASI EPATICHE NEL TUMORE METASTATICO DEL COLON RETTO Cetuximab può ridurre la massa tumorale per permettere la resezione delle metastasi, anche, in pazienti inizialmente non resecabili,

Dettagli

Identificazione e studio delle Cellule Staminali Tumorali del carcinoma della mammella e dell adenocarcinoma del colon

Identificazione e studio delle Cellule Staminali Tumorali del carcinoma della mammella e dell adenocarcinoma del colon Identificazione e studio delle Cellule Staminali Tumorali del carcinoma della mammella e dell adenocarcinoma del colon Carmelo Lupo Coordinatore Tecnico U.O. Anatomia Patologica e Patologia Molecolare

Dettagli

Cetuximab e mutazione K-Ras nel tumore del colon-retto

Cetuximab e mutazione K-Ras nel tumore del colon-retto Università di Pisa Dipartimento di Farmacia Corso di laurea in CTF Corso: Basi biochimiche dell azione dei farmaci Cetuximab e mutazione K-Ras nel tumore del colon-retto Pisa, 27/03/2014 Samuela Fabiani

Dettagli

I markers biologici come fattori predittivi di efficacia terapeutica nei tumori solidi: l esperienza di Varese

I markers biologici come fattori predittivi di efficacia terapeutica nei tumori solidi: l esperienza di Varese I markers biologici come fattori predittivi di efficacia terapeutica nei tumori solidi: l esperienza di Varese Daniela Furlan U.O. Anatomia Patologica, Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi, Varese Il

Dettagli

la storia di HER2 Citogenetica e biologia molecolare dei tumori mammari: implicazioni cliniche HER2: Human Epidermal Receptor

la storia di HER2 Citogenetica e biologia molecolare dei tumori mammari: implicazioni cliniche HER2: Human Epidermal Receptor Citogenetica e biologia molecolare dei tumori mammari: implicazioni cliniche la storia di HER2 V. Martin 28 giugno 2011 HER2: Human Epidermal Receptor HER2 e carcinoma mammario alias c-erb, ERBB2, HER-

Dettagli

IL RUOLO DELLE SOCIETA SCIENTIFICHE SIAPeC IAP

IL RUOLO DELLE SOCIETA SCIENTIFICHE SIAPeC IAP Roma 25-26 ottobre 2011 Camera dei Deputati Palazzo Marini Sala della Mercede IL RUOLO DELLE SOCIETA SCIENTIFICHE SIAPeC IAP (Società di Anatomia Patologica e Citopatologia diagnostica Divisione Italiana

Dettagli

Marcatori molecolari prognostici. Milo Frattini Istituto cantonale di patologia Locarno

Marcatori molecolari prognostici. Milo Frattini Istituto cantonale di patologia Locarno Marcatori molecolari prognostici Milo Frattini Istituto cantonale di patologia Locarno Legnano 24.03.2009 Cancro colorettale - Epidemiologia Il cancro colorettale è la seconda causa di morte per malattie

Dettagli

Meccanismi di controllo della proliferazione cellulare

Meccanismi di controllo della proliferazione cellulare Meccanismi di controllo della proliferazione cellulare Il ciclo cellulare è regolato dall azione di PROTOONCOGENI e (attivatori della proliferazione cellulare) GENI ONCOSOPPRESSORI (inibitori del ciclo

Dettagli

PSA SCREENING NEL TUMORE DELLA PROSTATA

PSA SCREENING NEL TUMORE DELLA PROSTATA PSA SCREENING NEL TUMORE DELLA PROSTATA Prof. Giuseppe Martorana Clinica Urologica Alma Mater Studiorum Università di Bologna Convegno medico UniSalute Appropriatezza ed efficacia degli screening Bologna,

Dettagli

LA FISSAZIONE E LA PROCESSAZIONE DEI CAMPIONI ISTOLOGICI CON SOSTANZE A BASE ALCOLICA: POSSIBILI VANTAGGI E PROSPETTIVE FUTURE.

LA FISSAZIONE E LA PROCESSAZIONE DEI CAMPIONI ISTOLOGICI CON SOSTANZE A BASE ALCOLICA: POSSIBILI VANTAGGI E PROSPETTIVE FUTURE. LA FISSAZIONE E LA PROCESSAZIONE DEI CAMPIONI ISTOLOGICI CON SOSTANZE A BASE ALCOLICA: POSSIBILI VANTAGGI E PROSPETTIVE FUTURE. Dott.ssa Marchi Barbara Biologa sanitaria COMBINAZIONE TRA LA BIOLOGIA MOLECOLARE

Dettagli

Lo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali

Lo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali Tumore Cos è il tumore? Il tumore o neoplasia (dal greco neo,, nuovo, e plasìa,, formazione), o cancro se è maligno, è una classe di malattie caratterizzate da una incontrollata riproduzione di alcune

Dettagli

Terapia in fase Avanzata

Terapia in fase Avanzata IL CARCINOMA DEL COLON-RETTO 14 OTTOBRE 2011, ROMA Terapia in fase Avanzata Maria Sofia Rosati Oncologia A Policlinico Umberto I Roma Numeri.. e persone!! ***Solo il 56% *50% dei pz con CRC è over 70 degli

Dettagli

Gallarate 11 giugno 2011 ASSOCIAZIONE ITALIANA TECNICI di ISTOLOGIA e CITOLOGIA

Gallarate 11 giugno 2011 ASSOCIAZIONE ITALIANA TECNICI di ISTOLOGIA e CITOLOGIA SEZIONE LOMBARDA Aggiornamenti 2011 Corso di aggiornamento per Tecnici di Laboratorio Gallarate 11 giugno 2011 ASSOCIAZIONE ITALIANA TECNICI di ISTOLOGIA e CITOLOGIA Azienda Ospedaliera S. Antonio Abate

Dettagli

Il ruolo dei marcatori molecolari nello screening colo rettale

Il ruolo dei marcatori molecolari nello screening colo rettale Il ruolo dei marcatori molecolari nello screening colo rettale Cristina Sani (1), Leonardo Ventura (2), Marco Zappa (2), Carlo Senore (3), Luigi Bisanti (4), Grazia Grazzini (5), Germana Martinasso (3),

Dettagli

Unità Operativa Complessa ANATOMIA PATOLOGICA

Unità Operativa Complessa ANATOMIA PATOLOGICA Unità Operativa Complessa ANATOMIA PATOLOGICA sanitaria Descrizione L obiettivo fondamentale è fornire diagnosi corrette, complete, tempestive e clinicamente rilevanti. Gli esami istologici e citologici

Dettagli

Indicatori di qualità nei carcinomi genitali femminili: ovaio e utero Serata di presentazione progetto Zonta Club Locarno 13.04.2010 Registro Tumori Canton Ticino Istituto Cantonale di Patologia Via in

Dettagli

Il tra'amento chirurgico e il follow up postchirurgico nello screening

Il tra'amento chirurgico e il follow up postchirurgico nello screening Il tra'amento chirurgico e il follow up postchirurgico nello screening Bruno Andreoni Divisione Chirurgia Generale IEO Facoltà Medicina - Milano Tra'amento chirurgico tumori colon re'o screen detected

Dettagli

LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE

LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE UNA NUOVA FRONTIERA NELLA DIAGNOSI DI ALCUNI TUMORI La diagnostica molecolare ha l obiettivo di accertare un ampia varietà di patologie (infettive, oncologiche

Dettagli

GRUPPO DI STUDIO TUMORI CUTANEI LINEE GUIDA PER ANALISI GENETICO MOLECOLARI IN PAZIENTI AFFETTI DA MELANOMA METASTICO

GRUPPO DI STUDIO TUMORI CUTANEI LINEE GUIDA PER ANALISI GENETICO MOLECOLARI IN PAZIENTI AFFETTI DA MELANOMA METASTICO GRUPPO DI STUDIO TUMORI CUTANEI LINEE GUIDA PER ANALISI GENETICO MOLECOLARI IN PAZIENTI AFFETTI DA MELANOMA METASTICO Documento redatto da: Dott.ssa T.Venesio, Dr.ssa A. Balsamo - Laboratorio di Patologia

Dettagli

Medici a laboratori clinici: quale rapporto e livello di comunicazione?

Medici a laboratori clinici: quale rapporto e livello di comunicazione? RILEVAZIONI Medici a laboratori clinici: quale rapporto e livello di comunicazione? I risultati da un indagine condotta in Puglia su un campione di medici di base Francesca Di Serio * I dati raccolti negli

Dettagli

DIPARTIMENTO DI SCIENZE E TECNOLOGIE BIOMEDICHE

DIPARTIMENTO DI SCIENZE E TECNOLOGIE BIOMEDICHE DIPARTIMENTO DI SCIENZE E TECNOLOGIE BIOMEDICHE Istituto di Genetica UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE Address: Istituto di Genetica DSTB - Università degli Studi di Udine P.le Kolbe,1-33100 Udine - ITALIA

Dettagli

FOLLOW-UP DEL TUMORE POLMONARE

FOLLOW-UP DEL TUMORE POLMONARE Linee Guida ITT Istituto Toscano Tumori ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI e degli ODONTOIATRI della PROVINCIA di AREZZO 3 gennaio 2007 Ivano Archinucci UO di Pneumologia ASL 8 STADI DEL CARCINOMA POMONARE STADIO

Dettagli

Orientamenti sul sottomodulo del rischio di catastrofe per l assicurazione malattia

Orientamenti sul sottomodulo del rischio di catastrofe per l assicurazione malattia EIOPA-BoS-14/176 IT Orientamenti sul sottomodulo del rischio di catastrofe per l assicurazione malattia EIOPA Westhafen Tower, Westhafenplatz 1-60327 Frankfurt Germany - Tel. + 49 69-951119-20; Fax. +

Dettagli

Un test di espressione genica per predire l aggressività del carcinoma prostatico. Il test Prolaris può orientare le decisioni mediche e chirurgiche

Un test di espressione genica per predire l aggressività del carcinoma prostatico. Il test Prolaris può orientare le decisioni mediche e chirurgiche Un test di espressione genica per predire l aggressività del carcinoma prostatico Il test Prolaris può orientare le decisioni mediche e chirurgiche Che cos è Prolaris? Una misura molecolare diretta della

Dettagli

Dott. Alessandro Fabbri U.O. Pneumologia ASL 3 PT Direttore ff Dott. Franco Vannucci

Dott. Alessandro Fabbri U.O. Pneumologia ASL 3 PT Direttore ff Dott. Franco Vannucci Dott. Alessandro Fabbri U.O. Pneumologia ASL 3 PT Direttore ff Dott. Franco Vannucci Negli ultimi anni c è stato un notevole cambiamento nella gestione diagnosticoterapeutica dei soggetti affetti da neoplasia

Dettagli

MULTIDISCIPLINARIETA E PROCESSO GISMa 26-27 settembre 2013

MULTIDISCIPLINARIETA E PROCESSO GISMa 26-27 settembre 2013 Antonio Maestri UOC Oncologia/Hospice Ospedale Santa Maria della Scaletta Azienda USL di Imola PERCORSI E RIPERCORSI SENOL RT CHIR AN PAT ONCO DIAGNOSTICA SENOLOGICA MULTIDISCIPLINARIETA E PROCESSO CHIRURGIA

Dettagli

Quotidiano. www.ecostampa.it

Quotidiano. www.ecostampa.it Quotidiano 097156 www.ecostampa.it Quotidiano 097156 www.ecostampa.it Lettori: 2.835.000 Diffusione: 431.913 12-NOV-2013 Dir. Resp.: Ezio Mauro da pag. 1 Lettori: 2.835.000 Diffusione: 431.913 12-NOV-2013

Dettagli

I marcatori molecolari. Dipartimento di Scienze Agronomiche e Genetica Vegetale Agraria Corso di Genetica Agraria Giovanna Attene

I marcatori molecolari. Dipartimento di Scienze Agronomiche e Genetica Vegetale Agraria Corso di Genetica Agraria Giovanna Attene I marcatori molecolari Dipartimento di Scienze Agronomiche e Genetica Vegetale Agraria Corso di Genetica Agraria Giovanna Attene Marcatori molecolari del DNA I marcatori molecolari sono sequenze di DNA

Dettagli

Le zone grigie della citologia tiroidea.

Le zone grigie della citologia tiroidea. Carcinoma differenziato della tiroide: dalla diagnosi al follow-up Bologna 21 marzo 2009 Le zone grigie della citologia tiroidea. Cosa deve dire il patologo Gian Piero Casadei Anatomia Patologica Ospedale

Dettagli

Aspetti biomolecolari delle neoplasie intestinali: come il biologo ed il patologo aiutano l oncologo. Milo Frattini

Aspetti biomolecolari delle neoplasie intestinali: come il biologo ed il patologo aiutano l oncologo. Milo Frattini Aspetti biomolecolari delle neoplasie intestinali: come il biologo ed il patologo aiutano l oncologo Milo Frattini Formazione interna ICP 11.01.2011 Domande Esistono marcatori biologici in grado di predire:

Dettagli

Trials clinici. Disegni di studio

Trials clinici. Disegni di studio Trials Clinici Dott.ssa Pamela Di Giovanni Studi descrittivi Disegni di studio Popolazioni Individui Studi analitici Osservazionali Sperimentali Studi di correlazione o ecologici Case report - Case series

Dettagli

SCREENING NEONATALE RISPARMIO PER IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE?

SCREENING NEONATALE RISPARMIO PER IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE? SCREENING NEONATALE GENETICO RISPARMIO PER IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE? Pietro Chiurazzi Istituto di Genetica Medica Facoltà di Medicina e Chirurgia Università Cattolica Associazione Culturale Giuseppe

Dettagli

WP 4 Approccio socio-assistenziale alle problematiche del paziente oncologico anziano

WP 4 Approccio socio-assistenziale alle problematiche del paziente oncologico anziano Programma straordinario di ricerca oncologica 2006 ALLEANZA CONTRO IL CANCRO PROGRAMMA 1B: RIDUZIONE DELLA DISPARITÀ NELL ACCESSO DEI PAZIENTI AI MEZZI DIAGNOSTICI E ALLE TERAPIE. WP 4 Approccio socio-assistenziale

Dettagli

Le terapie neoadiuvanti

Le terapie neoadiuvanti Le terapie neoadiuvanti Giancarlo Bisagni Dipartimento di Oncologia TERAPIA NEOADIUVANTE definizione SINONIMI: TERAPIA PRIMARIA TERAPIA PREOPERATORIA DEFINIZIONE: trattamento medico somministrato prima

Dettagli

Principi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli

Principi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Principi generali Carlo Federico Gauss Matematico tedesco 1777-1855 G. Bartolozzi - Firenze Vercelli 9-10 dicembre 2005 Oggi il nostro lavoro

Dettagli

NSCLC - stadio iiib/iv

NSCLC - stadio iiib/iv I TUMORI POLMONARI linee guida per la pratica clinica NSCLC - stadio iiib/iv quale trattamento per i pazienti anziani con malattia avanzata? Il carcinoma polmonare è un tumore frequente nell età avanzata.

Dettagli

AZIENDA SANITARIA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO Corso Bramante, 88 LABORATORIO ANALISI SCREENING DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE DI

AZIENDA SANITARIA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO Corso Bramante, 88 LABORATORIO ANALISI SCREENING DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE DI AZIENDA SANITARIA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO Corso Bramante, 88 LABORATORIO ANALISI SCREENING DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE DI PREVENZIONE SECONDARIA DEI TUMORI Dr. Fabrizio Gili M2PK Uno

Dettagli

IMMUNOFENOTYPES OF PRIMARY AND METASTATIC NETS TUMORS

IMMUNOFENOTYPES OF PRIMARY AND METASTATIC NETS TUMORS IMMUNOFENOTYPES OF PRIMARY AND METASTATIC NETS TUMORS POLICLINICO DI BARI Montrone T., Maino A., Cives M.*, Arborea G., Silvestris F.*, Resta L. DETO, *DIMO Neoplasie maligne disseminate per tutto il sistema

Dettagli

STUDI SU MATERIALE GENETICO

STUDI SU MATERIALE GENETICO Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Ospedale Busonera I.O.V. ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO I.R.C.C.S. STUDI SU MATERIALE GENETICO Comitato Etico Istituto Oncologico

Dettagli

Consistono nell applicazione di una procedura che consente l identificazione di una malattia in una fase iniziale una condizione a rischio

Consistono nell applicazione di una procedura che consente l identificazione di una malattia in una fase iniziale una condizione a rischio Consistono nell applicazione di una procedura che consente l identificazione di una malattia in una fase iniziale una condizione a rischio Prof.ssa G. Serio, Prof. P. Trerotoli, Cattedra di Statistica

Dettagli

PDTA - 04 Rev. 0 del 24/10/2013

PDTA - 04 Rev. 0 del 24/10/2013 PDTA - 04 Rev. 0 del 24/10/2013 Certificato N 9122 AOLS Data applicazione Redazione Verifica Approvazione 24.10.2013 Dr.ssa S. Ferrario Dr.ssa M.V. Forleo Dr.ssa E. Piazza Dr.ssa G. Saporetti Dr. E. Goggi

Dettagli

SCHEDA FARMACO. Principio attivo (nome commerciale) Forma farmaceutica e dosaggio, posologia, prezzo, regime di rimborsabilità, ditta

SCHEDA FARMACO. Principio attivo (nome commerciale) Forma farmaceutica e dosaggio, posologia, prezzo, regime di rimborsabilità, ditta Principio attivo (nome commerciale) Forma farmaceutica e dosaggio, posologia, prezzo, regime di rimborsabilità, ditta Indicazione terapeutica Classificazione: Spesa per paziente trattato (euro, posologia/durata)

Dettagli

Cura personalizzata del tumore del colon-retto metastatico: Che cosa è importante sapere

Cura personalizzata del tumore del colon-retto metastatico: Che cosa è importante sapere Cura personalizzata del tumore del colon-retto metastatico: Che cosa è importante sapere In sintesi In passato: la cura del cancro era decisa sulla base della sede di origine della neoplasia (seno, intestino,

Dettagli

Ruolo della biologia molecolare nel carcinoma ovarico

Ruolo della biologia molecolare nel carcinoma ovarico Carcinoma ovarico avanzato: quali novità per il 2015? Ruolo della biologia molecolare nel carcinoma ovarico Anna Pesci Ospedale SC Don Calabria, Negrar anna.pesci@sacrocuore.it TIPO I TIPO II Basso stadio

Dettagli

Aggiornamenti in ambito genetico

Aggiornamenti in ambito genetico 10 Congresso Nazionale sulla Sindrome di Cornelia de Lange 1-4 novembre 2012 - Gabicce Aggiornamenti in ambito genetico Cristina Gervasini Genetica Medica Dip. Scienze della Salute Università degli Studi

Dettagli

Comparabilità fra le somministrazioni successive effetto di trascinamento ( carry-over ) effetto di periodo

Comparabilità fra le somministrazioni successive effetto di trascinamento ( carry-over ) effetto di periodo Metodo epidemiologici per la clinica _efficacia / 2 Gli studi crossover Periodo 1 Periodo 2 R A N D O M A B A B Valutazione Tempo 1 0 1 1 2 0 2 1 Gli studi crossover Metodo epidemiologici per la clinica

Dettagli

IL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini

IL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini IL diabetico anziano Gestione condivisa Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini SEEd srl C.so Vigevano, 35-10152 Torino Tel. 011.566.02.58 - Fax 011.518.68.92 www.edizioniseed.it info@seed-online.it

Dettagli

A cosa serve al clinico e alla famiglia conoscere il difetto di base? Correlazione genotipo fenotipo

A cosa serve al clinico e alla famiglia conoscere il difetto di base? Correlazione genotipo fenotipo 2 Convegno Nazionale Sindrome di Rubinstein Taybi Lodi, 17 19 maggio 2013 A cosa serve al clinico e alla famiglia conoscere il difetto di base? Correlazione genotipo fenotipo Donatella Milani Cristina

Dettagli

Biomarkers per la diagnosi precoce di tumori

Biomarkers per la diagnosi precoce di tumori Università degli Studi di Bari Aldo Moro Dipartimento di Bioscienze, Biotecnologie e Biofarmaceutica Biomarkers per la diagnosi precoce di tumori Dott.ssa Maria Luana Poeta Cos è un Tumore Omeostasi Tissutale

Dettagli

Breast Units / Centri di Senologia: verso gli standard europei

Breast Units / Centri di Senologia: verso gli standard europei Breast Units / Centri di Senologia: verso gli standard europei Approccio multidisciplinare e medicina personalizzata Roberto Labianca Direttore Cancer Center AO Papa Giovanni XXIII Direttore DIPO Bergamo

Dettagli

Come approcciare le predisposizioni ereditarie in oncologia: la consulenza oncogenetica

Come approcciare le predisposizioni ereditarie in oncologia: la consulenza oncogenetica Come approcciare le predisposizioni ereditarie in oncologia: la consulenza oncogenetica Daniela Turchetti Cattedra e Unità Operativa di Genetica Medica Università di Bologna/Policlinico S.Orsola-Malpighi

Dettagli

TITOLO SCREENING ONCOLOGICO DEL TUMORE DEL COLON-RETTO IN PROVINCIA DI RAGUSA: TASSI DI INVITI E ADESIONI PERIODO 2011-2014.

TITOLO SCREENING ONCOLOGICO DEL TUMORE DEL COLON-RETTO IN PROVINCIA DI RAGUSA: TASSI DI INVITI E ADESIONI PERIODO 2011-2014. TITOLO SCREENING ONCOLOGICO DEL TUMORE DEL COLON-RETTO IN PROVINCIA DI RAGUSA: TASSI DI INVITI E ADESIONI PERIODO 2011-2014. Ferrera G.* Cilia S.**, Puglisi C.***, Aprile E., Venga R.. * Resp. U.O. Epidemiologia

Dettagli

Il Pap test di triage

Il Pap test di triage La Citologia negli screening oncologici Roma, 19 novembre 2014 Il Pap test di triage nello screening con test HPV Maria Luisa Schiboni UOC Anatomia Patologica, Osp S.Giovanni - Roma Il Pap test di triage

Dettagli

Anna Crispo Istitituto Nazionale dei Tumori Fondazione «G. Pascale», Napoli

Anna Crispo Istitituto Nazionale dei Tumori Fondazione «G. Pascale», Napoli Anna Crispo Istitituto Nazionale dei Tumori Fondazione «G. Pascale», Napoli VALUTAZIONE DEL PESO E CONTROLLO DELLA GLICEMIA NEI DIVERSI SOTTOTIPI MOLECOLARI DEL CANCRO DELLA MAMMELLA. Background Negli

Dettagli

DECISION MAKING. E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente:

DECISION MAKING. E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente: DECISION MAKING E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente: Cosa indosserò questa mattina? Dove e cosa mangerò a pranzo? Dove parcheggerò l auto? Decisioni assunte

Dettagli

TUMORI: PANCREAS, ITALIA ULTIMA IN UE PER TEMPI ACCESSO CURE

TUMORI: PANCREAS, ITALIA ULTIMA IN UE PER TEMPI ACCESSO CURE 08-04-2014 LETTORI 495.000 TUMORI: PANCREAS, ITALIA ULTIMA IN UE PER TEMPI ACCESSO CURE (ANSA) - ROMA, 08 APR - I pazienti italiani che soffrono di tumore al pancreas, uno dei piu' letali, hanno la maglia

Dettagli

Terapia medica oncologica e radioterapia adiuvante

Terapia medica oncologica e radioterapia adiuvante RETTO TRATTAMENTO MEDICO 01 Terapia medica oncologica e radioterapia adiuvante DESCRIZIONE: Stima la proporzione di pazienti che effettuano una terapia medica oncologica e radioterapia post-intervento

Dettagli

XIII Meeting AIRTum, Siracusa 6-8 maggio 2009

XIII Meeting AIRTum, Siracusa 6-8 maggio 2009 CARATTERIZZAZIONE CLINICA, MORFOLOGICA E BIOLOGICA DI DUE GRUPPI ESTREMI DI PAZIENTI CON CARCINOMA COLORETTALE SELEZIONATI ATTRAVERSO UN REGISTRO TUMORI SPECIALIZZATO Annalisa Pezzi, Piero Benatti, Luca

Dettagli

Risultati del programma di screening dei tumori del colon retto a Ferrara

Risultati del programma di screening dei tumori del colon retto a Ferrara Risultati del programma di screening dei tumori del colon retto a Ferrara Aldo De Togni direttore Unità Operativa Organizzazione Oncologica Dipartimento di Sanità Pubblica Il tumore del colon-retto è un

Dettagli

Istituto cantonale di patologia Locarno # " $%& # " $0 !%% ' (!")!"* 1(!")."/ ((($!"* +,"-.&$ (( 1 (."/ (((!"*!") !" # $ %

Istituto cantonale di patologia Locarno #  $%& #  $0 !%% ' (!)!* 1(!)./ ((($!* +,-.&$ (( 1 (./ (((!*!) ! # $ % ? Istituto cantonale di patologia Locarno!"!."/ # " $%!%% ' (!")!"* +,".$ (( # " $0 (!")."/ ((($!"* (."/ (((!"*!") 2%3" 2%3."/ # " $%0 %( *)2%3 (( # $ (! ((*)2%3 # " $ %(."/ ((( *)2%3 %(."/ ((( *)2%3 %(.!

Dettagli

Unità Operativa Complessa ANATOMIA PATOLOGICA

Unità Operativa Complessa ANATOMIA PATOLOGICA Unità Operativa Complessa ANATOMIA PATOLOGICA sanitaria Descrizione L obiettivo fondamentale è fornire diagnosi corrette, complete, tempestive e clinicamente rilevanti. Gli esami istologici e citologici

Dettagli

METASTASI POLMONARI. Terapia Oncologica. Dott. Marcello Tiseo Unità Operativa di Oncologia Medica Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma

METASTASI POLMONARI. Terapia Oncologica. Dott. Marcello Tiseo Unità Operativa di Oncologia Medica Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma METASTASI POLMONARI Terapia Oncologica Dott. Marcello Tiseo Unità Operativa di Oncologia Medica Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Metastasi polmonari: EPIDEMIOLOGIA Prevalenza nelle autopsie di

Dettagli

Il ruolo di CA15-3 nel monitoraggio della terapia nel carcinoma mammario metastatico: un caso clinico

Il ruolo di CA15-3 nel monitoraggio della terapia nel carcinoma mammario metastatico: un caso clinico Il ruolo di CA15-3 nel monitoraggio della terapia nel carcinoma mammario metastatico: un caso clinico C. Cocco 1, B. Caruso 1, E. Fiorio 2 1 Laboratorio Analisi (sede di BT) 2 Oncologia (sede di BT), AOUI,

Dettagli

ANALISI DI ALCUNI INDICATORI DI FOLLOW-UP NEL TUMORE DELLA MAMMELLA NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE ANNO 2009

ANALISI DI ALCUNI INDICATORI DI FOLLOW-UP NEL TUMORE DELLA MAMMELLA NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE ANNO 2009 ANALISI DI ALCUNI INDICATORI DI FOLLOW-UP NEL TUMORE DELLA MAMMELLA NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE ANNO 2009 A cura di: Dr.ssa M. Gambino, Dr.ssa Ass. San. L. Balconi, Dr. S. Pisani U. O. S. Sorveglianza

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

ALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo

ALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo SCHEDA di 3 II Fattore di Valutazione: Comportamenti professionali e organizzativi e competenze Anno Settore Servizio Dipendente Categoria Profilo professionale Responsabilità assegnate DECLARATORIA DELLA

Dettagli

Dal risk measurement all allocazione del capitale. Giuseppe G. Santorsola Università Parthenope Napoli

Dal risk measurement all allocazione del capitale. Giuseppe G. Santorsola Università Parthenope Napoli Dal risk measurement all allocazione del capitale Giuseppe G. Santorsola Università Parthenope Napoli Il percorso evolutivo dei sistemi di risk management Estensione Rischio operativo Sono possibili percorsi

Dettagli

Confronto di percorsi di diagnosi e trattamento tra Italia e USA

Confronto di percorsi di diagnosi e trattamento tra Italia e USA Confronto di percorsi di diagnosi e trattamento tra Italia e USA Anna Gigli Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali (IRPPS-CNR) Seminario L impatto dei tumori sui sistemi sanitari:

Dettagli

Indicatori sulla terapia di oncologia medica

Indicatori sulla terapia di oncologia medica Indicatori sulla terapia di oncologia medica Michela Donadio Oncologia Medica Senologica Azienda Ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino Torino, 2 dicembre 20 Terapie mediche neoad/adiuvanti:

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità salute Art. 32 della Costituzione Italiana: la Repubblica tutela la salute

Dettagli

L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale

L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale Vito Petrara Principi di riferimento per l assistenza I principi di riferimento

Dettagli

Il Cancro è una malattia genetica

Il Cancro è una malattia genetica Il Cancro è una malattia genetica PROCESSO MULTIFASICO Il Cancro è sempre genetico Talvolta il cancro è ereditario Ciò che viene ereditato non è la malattia, bensì la PREDISPOSIZIONE In assenza di ulteriori

Dettagli

La valutazione del rischio chimico

La valutazione del rischio chimico La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,

Dettagli

ONCOLOGIA OGGI Animali e Uomo Alleati Contro i Tumori

ONCOLOGIA OGGI Animali e Uomo Alleati Contro i Tumori ONCOLOGIA OGGI Animali e Uomo Alleati Contro i Tumori Venerdì 12 giugno 2009 ore 08.30 14.00 COMUNE DI ROMA Palazzo Senatorio- Aula Giulio Cesare P.zza del Campidoglio - Roma IL REGISTRO TUMORI ANIMALI:

Dettagli

Nota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali

Nota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali Nota interpretativa La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali Febbraio 2012 1 Mandato 2008-2012 Area di delega Consigliere Delegato

Dettagli

Grazie dell attenzione

Grazie dell attenzione Grazie dell attenzione http://www.registri-tumori.it/pdf/aiom2012/i_numeri_del_cancro_2012.pdf In Italia circa 2.250mila persone (4% del totale della popolazione) vivono avendo avuto una precedente

Dettagli

Carcinoma della prostata: INCIDENZA

Carcinoma della prostata: INCIDENZA Outcomes in Localized Prostate Cancer: National Prostate Cancer Registry of Sweden Follow-up Study JNCI - J Natl Cancer Inst. 2010 Jul 7;102(13):919-20 Trento, 13/11/2010 Di cosa si tratta? E' uno studio

Dettagli

Her-2 nel carcinoma mammario

Her-2 nel carcinoma mammario Her-2 nel carcinoma mammario Piera Balzarini U.O. Anatomia Patologica Università degli Studi di Brescia Spedali Civili di Brescia Il gene ERBB2 dà origine ad un recettore tirosin-chinasico appartenente

Dettagli

PROCEDURE - GENERALITA

PROCEDURE - GENERALITA PROCEDURE - GENERALITA Le PROCEDURE sono regole scritte, utili strumenti di buona qualità organizzativa, con le quali lo svolgimento delle attività viene reso il più possibile oggettivo, sistematico, verificabile,

Dettagli

Un aiuto per prendere decisioni più informate 1-5

Un aiuto per prendere decisioni più informate 1-5 Un aiuto per prendere decisioni più informate 1-5 L'unico test che fornisce una valutazione accurata dell aggressività del cancro alla prostata Un prodotto di medicina prognostica per il cancro della prostata.

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati

Dettagli

Dr. Vittorio Ferrari U.O. Oncologia Medica A. Spedali Civili, Brescia

Dr. Vittorio Ferrari U.O. Oncologia Medica A. Spedali Civili, Brescia Dr. Vittorio Ferrari U.O. Oncologia Medica A. Spedali Civili, Brescia La crescita tumorale Classification Evoluzione dei trattamenti RR OS Sites of therapy STAGE II In colon cancer patients

Dettagli

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di

Dettagli

nelle prime linee di trattamento del carcinoma del colon-retto per una terapia personalizzata nuovi paradigmi 31 gennaio 2014 Genova

nelle prime linee di trattamento del carcinoma del colon-retto per una terapia personalizzata nuovi paradigmi 31 gennaio 2014 Genova Genova 31 gennaio 2014 CORSO RESIDENZIALE nuovi paradigmi per una terapia personalizzata nelle prime linee di trattamento del carcinoma del colon-retto CON IL PATROCINIO DI Obiettivi Il trattamento del

Dettagli

COMPLEMENTI SULLE LEGGI FINANZIARIE

COMPLEMENTI SULLE LEGGI FINANZIARIE COMPLEMENI SULLE LEGGI FINANZIARIE asso di rendimento di operazioni finanziarie in valuta estera La normativa vigente consente di effettuare operazioni finanziarie, sia di investimento che di finanziamento,

Dettagli

Marcatori molecolari predittivi della risposta ad anticorpi monoclonali terapeutici contro EGFR in pazienti con carcinoma colorettale metastatico

Marcatori molecolari predittivi della risposta ad anticorpi monoclonali terapeutici contro EGFR in pazienti con carcinoma colorettale metastatico Marcatori molecolari predittivi della risposta ad anticorpi monoclonali terapeutici contro EGFR in pazienti con carcinoma colorettale metastatico Francesca Molinari Formazione interna Istituto cantonale

Dettagli

Scritto da Giovanni Creton Domenica 27 Febbraio 2011 17:32 - Ultimo aggiornamento Domenica 27 Marzo 2011 19:43

Scritto da Giovanni Creton Domenica 27 Febbraio 2011 17:32 - Ultimo aggiornamento Domenica 27 Marzo 2011 19:43 E evidente che lo screening per un tumore può diagnosticare la malattia molto precocemente, ma nel caso del tumore alla prostata il ricorso al test del PSA può creare dati incerti e rischi sanitari in

Dettagli

Il test genetico BRCA1/BRCA2

Il test genetico BRCA1/BRCA2 L identificazione Il test genetico BRCA1/BRCA2 M.G.Tibiletti UO Anatomia Patologica Ospedale di Circolo-Università dell Insubria Varese IL CARCINOMA MAMMARIO FORME SPORADICHE FORME EREDITARIE FORME FAMIGLIARI

Dettagli

Panitumumab. Raccomandazioni evidence-based. Carcinoma colon-rettale metastatico (I linea di terapia)

Panitumumab. Raccomandazioni evidence-based. Carcinoma colon-rettale metastatico (I linea di terapia) Raccomandazioni evidence-based Panitumumab Carcinoma colon-rettale metastatico (I linea di terapia) A cura del Gruppo Regionale Farmaci Oncologici (GReFO) Raccomandazione d uso n. 36 Ottobre 2014 Direzione

Dettagli

La terapia medica primaria e adiuvante e il follow-up: le principali novità. a cura di Claudio Zamagni (Bologna) e Antonio Frassoldati (Ferrara)

La terapia medica primaria e adiuvante e il follow-up: le principali novità. a cura di Claudio Zamagni (Bologna) e Antonio Frassoldati (Ferrara) Protocollo diagnostico-terapeutico per le Pazienti con carcinoma mammario La terapia medica primaria e adiuvante e il follow-up: le principali novità a cura di Claudio Zamagni (Bologna) e Antonio Frassoldati

Dettagli

PRESENTAZIONE DEL PDTA ELABORATO DAL GRUPPO U.O.C. CHIRURGIA TORACICA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA

PRESENTAZIONE DEL PDTA ELABORATO DAL GRUPPO U.O.C. CHIRURGIA TORACICA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA PRESENTAZIONE DEL PDTA ELABORATO DAL GRUPPO FEDERICO REA U.O.C. CHIRURGIA TORACICA UNIVERTA DEGLI STUDI DI PADOVA AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA PDTA Percorso Diagnostico Terapeutico ed Assistenziale Rappresenta

Dettagli

IL BUDGET IN SANITA. False verità e veri riferimenti. 19 marzo 2004

IL BUDGET IN SANITA. False verità e veri riferimenti. 19 marzo 2004 IL BUDGET IN SANITA False verità e veri riferimenti 19 marzo 2004 Sommario Parte generale 1. Atteggiamento 2. Metodo 3. Contenuti 4. Partecipazione Iniziamo col dare una definizione di BDG una delle tante.

Dettagli