Melanoma. Diagnosi del melanoma. Terapia del melanoma. Che cos'è il Melanoma. [ Maurizio Pianezza Tutti i diritti riservati]
|
|
- Irma Mele
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 [ Maurizio Pianezza Tutti i diritti riservati] Melanoma Il mio comportamento Diagnosi del melanoma - Clinico con la tecnica della dermatoscopica. - Bioptico con biopsia escissionale con tessuto sano perilesionale - biopsia incisionale o punch biopsy solo per lesioni estese o in sedi come il volto, l orecchio, il palmo delle mani e la pianta dei piedi - Linfoscintigrafia pre-operatoria per escissione guidata del linfonodo sentinella, linfonodo tributario della lesione oppure agobiopsia del linfonodo sentinella precedente all'intervento chirurgico - Tc-PET - Risonanza magnetica (RMN) cerebrale con mezzo di contrasto (più sensibile della Tc con dati morfologici più attendibili) - Tc toraco addominale senza e con mezzo di contrasto - Markers Cea - S100 - Ca19.9 per localizzazioni viscerali - Ca125 per localizzazioni mesoteliali (es:peritoneo - pleura) - Definizione istologica morfologica - studio recettoriale di IGFR - EGFR - VEGFR - PDGFR - CgA - espressione di Rap 1 Terapia del melanoma La chirurgia rappresenta ancora la migliore strategia terapeutica nel melanoma anche in caso di malattia avanzata benché aggredibile. La terapia medica che suggerisco è una inibizione recettoriale multipla in algoritmo associata o meno a chemioterapico somministrato con tecnica metronomica, seguita dall'assunzione di farmaci indirizzati alla normalizzazione o soppressione della iperegolazione del Notch segnale staminale ed alla inibizione della deacetilazione degli istoni. La radioterapia stereotassica per le lesioni cerebrali. Che cos'è il Melanoma 1 / 6
2 I casi di melanoma cutaneo diagnosticati negli Stati Uniti nel 2007 sono stati circa con circa 8000 decessi. In Europa ogni anno la diagnosi di melanoma subisce un aumento variabile dal 3 al 7%. L incidenza di questa malattia, negli ultimi anni, è più che raddoppiata. In Italia sono circa i nuovi casi l anno con una mortalità che si stima intorno a casi. L età più a rischio è tra i anni; rara la sua insorgenza sotto i 20 anni. Il melanoma compare preferenzialmente a livello del tronco e degli arti, anche se negli ultimi anni è raddoppiata l incidenza a livello del viso e del collo. Le nuove generazioni avrebbero un rischio melanoma sostanzialmente più elevato rispetto alle precedenti a causa dell abitudine, sempre più diffusa, d esporre nella stagione estiva il corpo all azione dei raggi ultravioletti. Le più recenti indagini epidemiologiche hanno evidenziato come ad essere colpiti da questa malattia siano soprattutto le classi sociali più elevate e le donne. L aumento dell incidenza del melanoma cutaneo non ha comportato un analogo incremento della mortalità, grazie all identificazione precoce delle lesioni. Considerata fino ad alcuni anni fa una neoplasia non frequente, il melanoma oggi si assiste ad un suo incremento senza precedenti. Il ruolo della genetica nello sviluppo del melanoma è sempre stato motivo di attento studio benché solo l 1-2 % delle diagnosi sia riconducibile ad un difetto genetico e solo il 10% dei pazienti abbia un parente di primo grado affetto da tale patologia. La ricerca ha permesso di individuare i geni che possono determinare una suscettibilità a contrarre un melanoma, tra questi vi è il gene CDKN2A che codifica per due proteine inibitrici del ciclo replicativo cellulare la p16 e a p19arf ed il gene CDK4 che induce una alterazione di aggancio della proteina che interagisce con p16. Sono valutate anche varianti polimorfiche del recettore per la melanocortina 1 (MC1R) che potrebbero indurre modifiche della biologia melanocitaria conseguente ad una alterazione della via di segnalazione recettoriale. Un altro meccanismo recentemente studiato è stato quello di confrontare il gene profile delle ce llule di melanoma e dei melanociti normali che ha consentito di identificare un sottoinsieme di geni che comprende Rap1 ed un piccolo GTP vincolante proteine della famiglia di RAS. Si è evidenziata una up-regulation di Rap1 che produceva mrna interferenti con l apoptosi ed una sovraespressione di ERK1-2 suggerendo che Rap 1 è un regolatore della via RAS-MAPK nel melanoma. E in corso di determinazione infine l espressione di quattro proteine nei campioni paraffinati di tessuto (IE-pAKT, p4ebp1, ps6k, p706sk) la cui presenza dovrebbe essere predittiva per l utilizzo terapeutico degli inibitori di mtor. Il melanoma viene distinto in sottogruppi differenti a seconda delle caratteristiche cliniche ed istopatologiche: - Melanoma a diffusione superficiale: il più frequente, caratterizzato da una lesione pigmentata a margini irregolari e pigmentazione disomogenea per la quale il paziente constata un cambiamento in forma e dimensioni, un sanguinamento, la formazione di croste e reazione infiammatoria perilesionale. - Melanoma nodulare: al secondo posto per frequenza si presenta come lesione pigmentata rilevata a rapida crescita accompagnata da ulcerazioni e sanguinamento. 2 / 6
3 - Melanoma su lentigo maligna: è la lesione con più chiaro rapporto causa effetto con l esposizione solare. Pigmentata a margini irregolari e piana cresce lentamente rimanendo una lesione a comportamento biologico benigno (in situ) per molto tempo prima di progredire. Si localizza di solito nel volto e nel collo. - Melanoma acrale lentiginoso: lesione piuttosto rara si presenta a livello del palmo della mano, nella pianta del piede e nel letto ungueale. Diagnosi del melanoma La diagnosi si avvale della Tc o della Tc-PET. Il marcatore tumorale biologico specifico è l S100 che andrebbe monitorato soprattutto nelle ricadute di malattia e negli stadi avanzati quale indicatore di efficacia terapeutica. La diagnosi può essere: - Diagnosi clinica: le lesioni considerate sospette vengono analizzate con una adeguata illuminazione, con l ausilio di mezzi diottrici e tecnica dermatoscopica. Le caratteristiche che fanno ritenere una lesione meritevole di trattamento chirurgico sono l asimmetria della lesione (A), l irregolarità dei bordi (B), la non uniformità della pigmentazione (C), le dimensioni con diametro superiore a 6 mm (D), l estensione/evoluzione (E). La diagnosi comunque rimane difficoltosa e condizionata dalla esperienza del medico. La dermatoscopia ha notevolmente aiutato la diagnosi consentendo anche la precocità della stessa. - Diagnosi bioptica: la biopsia preferenziale e quella escissionale con tessuto sano perilesionale non inferiore a 1-3-mm tecnica questa che risulta inappropriata per lesioni molto estese o in sedi come il volto, l orecchio, il palmo delle mani e la pianta dei piedi ove è preferibile la biopsia incisionale o punch biopsy che può anche essere ripetuta se necessario senza incidere sui successivi provvedimenti terapeutici.benché il traumatismo sul tessuto tumorale non sia mai consigliabile dati di ricerca statistica hanno dimostrato, per questa malattia, che la tecnica bioptica incisionale non condiziona la prognosi. Di regola non sono consigliate escissioni ampie come primo approccio chirurgico anche in funzione dell utilizzo della tecnica del linfonodo sentinella. Che cos è la tecnica del linfonodo sentinella? Attraverso l inoculo di un tracciante radioattivo in corrispondenza della lesione si esegue una linfoscintigrafia finalizzata all individuazione delle stazioni linfonodali tributarie della lesione. Durante l atto chirurgico, sulla scorta di questo esame e grazie ad una sonda di rilevazione della 3 / 6
4 radioattività che consente di individuare la o le stazioni linfonodali, oltre all ampia escissione della lesione primitiva si pratica l escissione linfonodale che se risulta positiva per localizzazione secondaria di malattia impone una linfoadenectomia allargata. Alcuni autori, per i limiti dell esame istologico al congelatore del linfonodo in corso di intervento chirurgico, consigliano una preventiva agobiopsia del linfonodo individuato con la linfoscintigrafia. La classificazione viene effettuata tramite il sistema TNM (classificazione secondo l'american Joint Committee on Cancer AJCC) dove: T rappresenta: - lo spessore della lesione espresso in millimetri (indice di Breslow o microstadiazione di Breslow. Il metodo misura l'effettivo spessore del tumore utilizzando un micrometro oculare. Questa misurazione richiede da parte del chirurgo e dell'anatomopatologo una serie di precauzioni riguardanti l'escissione, il trattamento iniziale del campione ed il taglio delle sezioni più rappresentative. La misurazione dello spessore secondo Breslow è molto affidabile. Diversi studi hanno dimostrato che lo spessore del tumore è il parametro prognostico più affidabile. - il livello di invasione tessutale (indice di Clark. Il metodo si basa sulla profondità dell'infiltrazione cutanea definendo il livello anatomico di invasione. Nella classificazione di Clark il livello I si estende alla sola epidermide - il livello II si estende fino al derma papillare - il livello III infiltra ulteriormente il derma papillare espandendosi in questo strato - il livello IV si estende al derma reticolare ed il livello V raggiunge lo strato adiposo sottocutaneo). Un aumentato spessore (indice di Breslow) e una maggiore profondità d'invasione (indice di Clark) sono indicatori di una cattiva prognosi. - l assenza o meno di fenomeni ulcerativi della lesione. Recentemente è stato dimostrato che l'ulcerazione rappresenta il fattore prognostico più rilevante per lesioni spesse più di 1mm mentre i livelli IV e V dell'indice di Clark rimangono parametri significativi soltanto per lesioni di spessore inferiore a 1 mm. Si riconosce: TX il tumore non può essere studiato -T0 nessuna evidenza del tumore primitivo - T1s melanoma in situ (livello I di Clark) - T1a spessore infeiriore o uguale a 1 mm senza ulcerazione e con livello di Clark II o III - T1b spessore inferiore o uguale a 1 mm senza ulcerazione e con livello di Clark IV o V o con ulcerazione - T2a spessore tra 1,01 e 2,0 mm senza ulcerazione - T2b spessore tra 1,01 e 2,0 mm con ulcerazione - T3a spessore tra 2,01 e 4,0 mm senza ulcerazione - T3b spessore tra 2,01 e 4,0 mm con ulcerazione - T4a spessore maggiore di 4 mm senza ulcerazione - T4b spessore maggiore di 4 mm con ulcerazione. N rappresenta l interessamento linfonodale con riferimento al numero dei linfonodi interessati da malattia, dalla tipologia di metastatizzazione (micrometastasi - macrometastasi - invasione massiva). Parametro questo che oltre allo stadio condiziona pesantemente la possibile ricaduta di malattia e la prognosi. Si riconosce: NX linfonodi non indagati - N0 nessuna disseminazione linfonodale - N1a: disseminazione a 1 linfonodo satellite occulta - N1b: disseminazione ad un linfonodo clinicamente apparente - N2a: disseminazione a 2 o 3 linfonodi satelliti, o metastasi intralinfatiche regionali senza metastasi nodale clinicamente occulta - N2b: disseminazione a 2 o 3 linfonodi satelliti, o metastasi intralinfatiche regionali senza metastasi nodali clinicamente apparenti - N2c: satellitosi oppure metastasi in transito senza localizzazione linfonodale - N3: disseminazione a 4 o più linfonodi regionali, oppure metastasi in transito oppure satellitosi associata a metastasi linfonodali. M rappresenta le metastasi a distanza. Si riconosce: MX: le metastasi a distanza non possono essere valutate - M0 nessuna metastasi a distanza - M1a metastasi a distanza alla cute o al 4 / 6
5 sottocute o ai linfonodi distanti - M1b: metastasi al polmone - M1c: metastasi ad altri organi o associata ad elevati livelli di LDH. La stadiazione suddivisa in stadi rappresenta più che un valore terapeutico un dato prognostico in termini di sopravvivenza a cinque anni (SR): stadio 0 Tis, N0 M0 - melanoma in situ - stadio IA T1a N0 - M0 (SR: 98 %) - stadio IB T1b o T2a N0 - M0 (SR: 92 %) - stadio IIA T2b o T3a N0 - M0 (SR: 78 %) - stadio IIB T3b o T4a N0 - M0 (SR: 68%) - stadio IIC T4b N0 - M0 (SR: 56 %) - stadio IIIA T1a-4a - N1a o N2a M0 - stadio IIIB T1b-4b - N1a o N2a - M0 oppure T1a-4a - N1b o N2b - M0 oppure T1a/b-4a/b, N2c - M0 (SR: 50 %) - stadio IIIC T1b-4b - N1b o N2b - M0 oppure qualsiasi T, N3, M0 (SR: 27 %) - stadio IV: qualsiasi T - qualsiasi N - M1 (SR: 18 %). Terapia La chirurgia rappresenta ancora la migliore strategia terapeutica anche in caso di malattia avanzata benché aggredibile. Anche con positività di M la terapia chirurgica, quando tecnicamente percorribile, rappresenta un caposaldo terapeutico. Nelle fasi iniziali dopo un accurata stadiazione l asportazione della lesione deve essere sempre effettuata. La tecnica chirurgica si deve avvalere della tecnica del linfonodo sentinella. Nei pazienti con stadio 0 e stadio I non è prevista terapia medica adiuvante all intervento chirurgico ci si limita al solo controllo clinico. La terapia medica applicata negli altri stadi si avvale dell interferone alfa (IFN alfa) utilizzato a LDI cioè a dosi basse-intermedie (da 1 MU a 10 MU s.c. tre volte settimana ) in pazienti con stadio di malattia II e III per un allungamento dell intervallo libero da malattia, utilizzato a HDI cioè ad alte dosi (da 10 MU a 20 MU s.c. tre volte settimana) in pazienti stadio II e III per un allungamento dell intervallo libero da malattia ed un allungamento della sopravvivenza globale. Questi dati schematici sono stati anche in parte messi in discussione da lavori che non sono stati confermativi. L approccio quindi, discusso con il paziente, può anche essere quello della semplice osservazione clinica. L HDI viene suggerito anche come terapia adiuvante nel post operatorio delle lesioni a distanza. Nella malattia metastatica stadio III C e IV oltre alla chirurgia radicale nella localizzazione viscerale singola e nella malattia oligometastatica dei tessuti molli ed i linfonodi a distanza, può seguire un trattamento adiuvante con interferone alfa. Nelle radicalizzazioni chirurgiche incomplete può essere presa in considerazione la perfusione ipertermica con melphalan dell arto in associazione con HDI. E in corso di valutazione la elettrochemioterapia locale. La chemioterapia sistemica riservata alla malattia metastatica riconosce nell utilizzo della sola dacarbazina il trattamento standard. Possono considerarsi opzioni terapeutiche la fotemustina e la temozolomide che risulta migliore nel trattamento di pazienti con lesioni metastatiche cerebrali. Altre associazioni chemioterapiche come cisplatino, vinblastina o dacarbazina (CVD), carmustina, cisplatino e tamoxifene (regime Dartmouth) non hanno dimostrato vantaggi rispetto alla sola dacarbazina. Globalmente comunque i trattamenti chemioterapici hanno scarso effetto terapeutico. Effetto che può essere in parte potenziato dal concomitante utilizzo di IFN alfa ed interleuchina 2 endovenosa o sottocutanea. La radioterapia ha trovato applicazione nelle lesioni cerebrali specialmente se applicata con tecnica stereotassica benché la malattia risponda variamente al trattamento. La radioterapia su lesioni in altre sedi ha dimostrato variabili risposte. Tutte queste restano comunque trattamenti palliativi cioè finalizzati al contenimento della sintomatologia. 5 / 6
6 Un alternativa, ancora in fase sperimentale, è la vaccinazione. In particolare quella allestita con gli antigeni MAGE-3 presentati dal complesso HLA. Nei pazienti con melanoma è stata osservata un'elevata frequenza di linfociti T diretti contro gli antigeni del tumore. Nella pratica quindi introducendo gli antigeni tumorali si induce il sistema immunitario a produrre linfociti T contro tali antigeni. Quantizzando i linfociti T antitumorali ed anti-vaccino nelle diverse metastasi è stato trovato un loro significativo aumento. In particolare la presenza dei linfociti T anti-mage-3 A 1 nei linfonodi colpiti da metastasi era sei volte più alta che nel sangue ma il dato rilevante era che i linfociti T, gli antitumorali, che riconoscono l antigene tumorale MAGE-C2, erano mille volte più alti che nel sangue. Questo dimostra che non sono i linfociti T anti-vaccino ad attaccare il tumore ma è la loro interazione che stimola la produzione di un elevato numero di cellule T antitumorali che provvedono alla distruzione delle cellule di melanoma. Utilizzato su malati metastatici in fase sperimentale ha dato risultati incoraggianti. Per completezza bisogna ricordare che il melanoma può avere insorgenza oculare, attestandosi al primo posto tra i tumori dell occhio. Colpisce la coroide. Vi sono poi localizzazioni a sede extracutanea quali quella vulvare, vaginale, del cavo orale e dell ano. La modesta attività terapeutica dei farmaci chemioterapici, degli immunomodulatori e della radioterapia ha indotto i ricercatori a cercare nuove strategie di cura. La vaccinazione di cui ho già parlato potrebbe rappresentare una opportunità terapeutica. Fermo restando l'efficacia della terapia chirurgica che deve essere sempre applicata l'approccio medico ritengo debba essere finalizzato alla inibizione recettoriale sia per la quota somatica che per la quota vascolare sulla scorta dell'esame immunoistochimico. Questa prima fase terapeutica finalizzata a ridurre la quota tessutale differenziata cancerosa e la quota TAC cancerosa, associata o meno ad un chemioterapico somministrato con tecnica metronomica, deve essere seguita dall'assunzione di farmaci indirizzati alla normalizzazione o soppressione del Notch segnale staminale, sregolato nel melanoma, come la gamma secretase inhibitor e gli acidi retinoici associati ad un inibitore della deacetilazione degli istoni come il fenilbutirrato di sodio o meglio, quando sarà disponibile, l'fk228 Romidepsin in grado di riattivare il gene Rap1. Infatti questo gene silenziato assieme ad un sottoinsieme di altri geni e con un GTP vincolante RAS induce una sovra-espressione delle MAPK 1-2 con aumento dell'indice proliferativo cellulare. L'attivazione di Rap 1 si associa una soppressione del tumore ed al blocco della sintesi di RNAm ad effetto antiapoptotico. 6 / 6
FATTORI PROGNOSTICI. Dr.ssa Rossana Tiberio. Dr.ssa Benedetta Miglino
FATTORI PROGNOSTICI MELANOMA Dr.ssa Rossana Tiberio Dr.ssa Benedetta Miglino UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE "A. AVOGADRO" FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA - NOVARA CLINICA DERMATOLOGICA
DettagliIl melanoma rappresenta una neoplasia maligna che origina dai melanociti, le cellule produttrici di melanina
Il Melanoma Il melanoma rappresenta una neoplasia maligna che origina dai melanociti, le cellule produttrici di melanina Il melanoma cutaneo è un tumore ad elevata aggressività Crescita di incidenza negli
DettagliIl melanoma cutaneo. Reggio Emilia 2-5 dicembre 2007. Silvia Patriarca Registro tumori Piemonte
Il melanoma cutaneo Reggio Emilia 2-5 dicembre 2007 Silvia Patriarca Registro tumori Piemonte La pelle La pelle La pelle è il più esteso organo del corpo. Protegge contro il caldo, la luce solare, i traumi
DettagliEspressione di geni specifici per un determinato tumore
Espressione di geni specifici per un determinato tumore Paziente A: Non ha il cancro Espressione dei geni: Nessuna Biopsia Geni associati al cancro allo stomaco Paziente B: Ha un tumore allo stomaco Bassa
DettagliDomande relative alla specializzazione in: Oncologia medica
Domande relative alla specializzazione in: Oncologia medica Domanda #1 (codice domanda: n.541) : Cosa caratterizza il grado T2 del colangiocarcinoma? A: Interessamento del connettivo periduttale B: Coinvolgimento
DettagliSEBASTIANO FILETTI. Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche. Università di Roma Sapienza, Roma
SEBASTIANO FILETTI Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche Università di Roma Sapienza, Roma La malattia tiroidea è in aumento negli ultimi anni. Quali le ragioni? Dati epidemiologici provenienti
DettagliI dati morfo-fenotipici, genotipici e clinici hanno permesso di suddividere il linfoma di Hodgkin in quattro gruppi istologici.
LINFOMA DI HODGKIN Il linfoma di Hodgkin (LH) è una neoplasia di derivazione linfoide che rappresenta circa l 1% dei tumori che annualmente insorgono de novo nel mondo. La sede di esordio del linfoma di
DettagliAPPROCCIO RADIOTERAPICO
Unità operativa di Radioterapia Azienda Ospedaliera di Parma APPROCCIO RADIOTERAPICO Dott.ssa Dell Anna Cristina TUMORI PRIMITIVI DELLA PARETE TORACICA Sono tumori eterogenei che possono prendere origine
Dettagliginecomastia aumento di volume della mammella maschile, mono o bilateralmente
ginecomastia aumento di volume della mammella maschile, mono o bilateralmente diagnosi differenziale: carcinoma della mammella sono elementi di sospetto: monolateralità, rapido sviluppo Primitiva: puberale,
DettagliOvaio RIASSUNTO DELLE MODIFICHE
30 Ovaio C56.9 Ovaio RIASSUNTO DELLE MODIFICHE Le definizioni del TNM e il raggruppamento in stadi per questo capitolo non sono stati modificati rispetto alla V edizione. ANATOMIA Sede primitiva. Le ovaie
DettagliNeoplasie della mammella - 2
Neoplasie della mammella - 2 Fattori prognostici Numero di N+ : >3 Età e stato menopausale Diametro di T Invasione linfatica e vascolare Tipo istologico Grading Recettore per Estrogeni/Progesterone Amplificazione
DettagliNEI PAESI ASIATICI, IN AFRICA E NEL SUD AMERICA PRESENTA INCIDENZE NETTAMENTE SUPERIORI RAGGIUNGENDO IL 10-20% DI TUTTE LE FORME TUMORALI
CANCRO DEL PENE EPIDEMIOLOGIA NEOPLASIA PIUTTOSTO RARA NEI PAESI INDUSTRIALIZZATI NEI PAESI OCCIDENTALI RAPPRESENTA LO 0,2-2% DI TUTTE LE NEOPLASIE CHE COLPISCONO L UOMO NEI PAESI ASIATICI, IN AFRICA E
DettagliLINEE GUIDA TERAPEUTICHE TUMORI DEL COLON
LINEE GUIDA TERAPEUTICHE TUMORI DEL COLON DATA DI AGGIORNAMENTO: MARZO 2012 Adenoma con displasia alto grado o severa (1) Escissione locale completa endoscopica in unica escissione (non piecemeal) Resezione
DettagliMETASTASI POLMONARI. Terapia Oncologica. Dott. Marcello Tiseo Unità Operativa di Oncologia Medica Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma
METASTASI POLMONARI Terapia Oncologica Dott. Marcello Tiseo Unità Operativa di Oncologia Medica Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Metastasi polmonari: EPIDEMIOLOGIA Prevalenza nelle autopsie di
DettagliLo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali
Tumore Cos è il tumore? Il tumore o neoplasia (dal greco neo,, nuovo, e plasìa,, formazione), o cancro se è maligno, è una classe di malattie caratterizzate da una incontrollata riproduzione di alcune
DettagliBassa incidenza di trasformazione maligna dei nevi
NEVI E MELANOMA DEL BAMBINO : Bassa incidenza di trasformazione maligna dei nevi STORIA CLINICA I NEVI MELANOCITARI COMPAIONO NELLA PRIMA INFANZIA E IL LORO NUMERO COMPLESSIVO CRESCE CON IL CRESCERE DELL
Dettagli16th World Conference on Lung Cancer (WCLC): highlights
16th World Conference on Lung Cancer (WCLC): highlights RISULTATI PRELIMINARI STUDIO ITACA Lo studio Itaca è uno studio multicentrico italiano di Fase III che confronta un trattamento chemioterapico tailored
DettagliCorso per operatori dei Registri Tumori Reggio Emilia 3-6 dicembre 2007. Tumore dell ovaio. Adele Caldarella
Corso per operatori dei Registri Tumori Reggio Emilia 3-6 dicembre 2007 Tumore dell ovaio Adele Caldarella Tumore dell ovaio in Italia 9 tumore più frequente nel sesso femminile 2.9% delle diagnosi tumorali
DettagliI TUMORI DELLA CUTE. www.fisiokinesiterapia.biz
I TUMORI DELLA CUTE www.fisiokinesiterapia.biz Ghiandole sebacee Ghiandole sudoripare Annessi cutanei I TUMORI DELLA CUTE 1) DERIVATI DALLE STRUTTURE EPITELIALI 1) BENIGNI (CHERATOSI SEBORROICA) 2) EPITELIOMA
Dettaglicoin lesion polmonare
coin lesion polmonare accurata anamnesi ed esame obiettivo impossibile confronto con precedenti radiogrammi lesione non preesistente o modificatasi TC Follow-up caratteri di benignità lesione sospetta
DettagliMETASTASI UVEALI: ESPERIENZA DEGLI ULTIMI 10 ANNI
METASTASI UVEALI: ESPERIENZA DEGLI ULTIMI 10 ANNI C.Mosci; F.Nasciuti Centro Specialistico di Oncologia Oculare Ente Ospedaliero Ospedali Galliera - Genova carlo.mosci@galliera.it XXVI RIUNIONE S.O.N.O.
DettagliI CARCINOMI DELLA MAMMELLA : CLASSIFICAZIONE T.N.M. CLASSIFICAZIONE CLINICA (prima del trattamento -preoperatoria)
I CARCINOMI DELLA MAMMELLA : CLASSIFICAZIONE T.N.M A cura del Dott. G.Antonini RIASSUNTO La classificazione della Unione Internazionale Contro il Cancro ha proposto una classificazione in base alle dimensioni
DettagliAmbulatorio di diagnostica cutanea
Ambulatorio di diagnostica cutanea Il melanoma e i diversi tumori della cute sono facilmente curabili quando la loro diagnosi è precoce. L ambulatorio di diagnostica cutanea allo IEO è attrezzato con le
DettagliIndicatori di qualità nei carcinomi genitali femminili: ovaio e utero Serata di presentazione progetto Zonta Club Locarno 13.04.2010 Registro Tumori Canton Ticino Istituto Cantonale di Patologia Via in
DettagliIl mieloma multiplo La terapia
MIELOMA MULTIPLO Il mieloma multiplo è una malattia neoplastica caratterizzata dalla proliferazione e accumulo nel midollo osseo di linfociti e di plasmacellule che, direttamente o indirettamente, possono
DettagliLa stadiazione dei tumori
La stadiazione dei tumori Reggio Emilia 2-5 dicembre 2007 Silvia Patriarca Registro tumori Piemonte Cosa è lo stadio di un tumore? E la rappresentazione sintetica dell estensione anatomica del tumore.
Dettagli11 Incontro di Oncologia ed Ematologia
11 Incontro di Oncologia ed Ematologia Sestri Levante, 18 maggio 2013 Maria Sironi C è ancora un ruolo per la citologia da agoaspirato con ago sottile nella diagnostica dei noduli mammari? 1 mm Quali tecniche
DettagliDocumento Aiom MELANOMA. A. Carbone M. Del Vecchio M. Guida M. Santinami
09S0364_NOVAR_LINEE guida 18-09-2009 14:45 Pagina 403 Coordinatore: Estensori: Emilio Bajetta S. Canova A. Carbone M. Del Vecchio M. Guida M. Santinami MELANOMA Società Scientifiche che si sono occupate
DettagliChe cos è la celiachia?
Che cos è la celiachia? La celiachia è una malattia infiammatoria cronica dell intestino tenue, dovuta ad una intolleranza al glutine assunto attraverso la dieta. Il glutine è una proteina contenuta in
DettagliCASO CLINICO: TRATTAMENTO IPERTERMICO DI UN MELANOMA CUTANEO ( Studio Associato Centinaio: Dott. Rodolfo Ferrario, Dott.ssa Zoccatelli Chiara)
CASO CLINICO: TRATTAMENTO IPERTERMICO DI UN MELANOMA CUTANEO ( Studio Associato Centinaio: Dott. Rodolfo Ferrario, Dott.ssa Zoccatelli Chiara) COS E IL MELANOMA CUTANEO: SEGNI E SINTOMI Il melanoma cutaneo
DettagliIL TUMORE DELLA PROSTATA
IL TUMORE DELLA PROSTATA Dott. CARMINE DI PALMA Andrologia, Urologia, Chirurgia Andrologica e Urologica, Ecografia Che cos è il cancro della prostata? Cancro significa crescita incontrollata di cellule
DettagliNeoplasie mesenchimali
Neoplasie mesenchimali Nicoletta Ravarino S.C. di ANATOMIA PATOLOGICA Direttore B.Torchio A.O ORDINE MAURIZIANO TORINO TUMORI MESENCHIMALI Derivazione dal mesenchima del corpo: stroma endometriale, muscolatura
DettagliPercentuale di soggetti operati entro 60 giorni dalla data della mammografia
Codice Interno Definizione Fase PDTA Significato Denominatore Numeratore Formula Matematica Valore di Riferimento Fonti dati BC obj1 Percentuale di soggetti operati entro 60 giorni dalla data della mammografia
DettagliDiagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero
Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati
DettagliIl RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )
Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente
DettagliIl Ruolo del Chirurgo Federico Rea
Il Ruolo del Chirurgo Federico Rea UOC CHIRURGIA TORACICA Università degli Studi di Padova Ruolo della chirurgia nel PDTA del tumore polmonare DIAGNOSTICO TERAPEUTICO Interventi Diagnostici Se possibile
DettagliNeoplasie della mammella - 1
Neoplasie della mammella - 1 Patologia mammaria FIBROADENOMA CISTI ASCESSO ALTERAZIONI FIBROCISTICHE NEOPLASIA NEOPLASIA RETRAZIONE CUTANEA Carcinoma mammario Incidenza per 100.000 donne Western Europe
DettagliPAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE
PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE Lo screening come forma di prevenzione LE INFEZIONI DA HPV (PAPILLOMA VIRUS UMANO) Cos è l HPV? L HPV è una categoria di virus molto diffusa. La trasmissione
DettagliI tumori della cute. prevenzione diagnosi terapia
I tumori della cute prevenzione diagnosi terapia I tumori della pelle si possono suddividere in due grandi gruppi: melanoma e non-melanoma. Per entrambi la prima causa di insorgenza è un esposizione eccessiva
DettagliTrattamento individualizzato. Resezione segmentaria per lesioni non suscettibili di escissione locale o plurirecidive. Stadio I
RETTO Adenoma con displasia alto grado o severa Escissione locale completa Resezione segmentaria per lesioni non suscettibili di escissione locale o plurirecidive Sostituisce la definizione di carcinoma
DettagliCorso di. Dott.ssa Donatella Cocca
Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile
DettagliIMMUNOFENOTYPES OF PRIMARY AND METASTATIC NETS TUMORS
IMMUNOFENOTYPES OF PRIMARY AND METASTATIC NETS TUMORS POLICLINICO DI BARI Montrone T., Maino A., Cives M.*, Arborea G., Silvestris F.*, Resta L. DETO, *DIMO Neoplasie maligne disseminate per tutto il sistema
DettagliIl rischio cancerogeno e mutageno
Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato
DettagliHPV. proteggiti davvero. Campagna di informazione sulle patologie da Papillomavirus umano (hpv)
HPV proteggiti davvero Campagna di informazione sulle patologie da Papillomavirus umano (hpv) Che cos è il Papillomavirus (hpv)? L hpv è un virus molto diffuso, che si trasmette in particolare attraverso
DettagliCorso per operatori dei Registri Tumori Reggio Emilia 3-6 dicembre 2007. Tumore del polmone. Adele Caldarella
Corso per operatori dei Registri Tumori Reggio Emilia 3-6 dicembre 2007 Tumore del polmone Adele Caldarella Frequenza del tumore del polmone in Italia AIRTum AIRTum Mortalità per tumore del polmone AIRTum
DettagliFIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata
FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata Cari pazienti! Vi sentite spesso fiacchi, stanchi, esauriti o giù di morale? Soffrite facilmente il freddo?
DettagliRisultati della chirurgia per cancro gastrico
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione San Giuseppe Moscati Avellino - Italy Struttura Complessa di Chirurgia Generale Dir. prof. F. Caracciolo Risultati della chirurgia per
DettagliLA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE
LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE UNA NUOVA FRONTIERA NELLA DIAGNOSI DI ALCUNI TUMORI La diagnostica molecolare ha l obiettivo di accertare un ampia varietà di patologie (infettive, oncologiche
DettagliFOLLOW-UP DEL TUMORE POLMONARE
Linee Guida ITT Istituto Toscano Tumori ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI e degli ODONTOIATRI della PROVINCIA di AREZZO 3 gennaio 2007 Ivano Archinucci UO di Pneumologia ASL 8 STADI DEL CARCINOMA POMONARE STADIO
DettagliIn ambito clinico l'anatomia patologica svolge un ruolo fondamentale per la pianificazione di eventuali terapie mediche o chirurgiche fornendo
ANATOMIA PATOLOGICA Branca specialistica della medicina che studia le malattie umane mediante esame macroscopico degli organi o microscopico dei tessuti e delle cellule In ambito clinico l'anatomia patologica
DettagliIL NUOVO CORSO DELLA TERAPIA LOCO-REGIONALE DEL CARCINOMA MAMMARIO: L ESPERIENZA DI VICENZA
IL NUOVO CORSO DELLA TERAPIA LOCO-REGIONALE DEL CARCINOMA MAMMARIO: L ESPERIENZA DI VICENZA DR. L. ROTUNNO Unità Operativa Chirurgia Generale Iª I - Vicenza Prof. G. Ambrosino Fino al 1998 la chirurgia
DettagliEffetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria
Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Christopher N. Sciamanna, Scott P. Novak, Bess H. Marcus. International Journal of
DettagliIl ruolo di CA15-3 nel monitoraggio della terapia nel carcinoma mammario metastatico: un caso clinico
Il ruolo di CA15-3 nel monitoraggio della terapia nel carcinoma mammario metastatico: un caso clinico C. Cocco 1, B. Caruso 1, E. Fiorio 2 1 Laboratorio Analisi (sede di BT) 2 Oncologia (sede di BT), AOUI,
DettagliANALISI DEI RICOVERI OSPEDALIERI PER TUMORE DEL POLMONE ANNO 2014 1
ANALISI DEI RICOVERI OSPEDALIERI PER TUMORE DEL POLMONE ANNO 2014 1 1. Data set analizzato e suoi limiti Il data set analizzato include: 1. Tutti i ricoveri avvenuti nei presidi ospedalieri dell Area Vasta
DettagliLe neoplasie dello stomaco Definizione etiopatogenetica
Le neoplasie dello stomaco Definizione etiopatogenetica Nelle forme avanzate della malattia compaiono alterazioni epiteliali precancerose -DISPLASIA: : Variazioni di dimensioni, forma e orientamento delle
DettagliLE NEOPLASIE DIFFERENZIATE DELLA TIROIDE Paolo Fracchia SOC ORL ASL AL Casale Monferrato
LE NEOPLASIE DIFFERENZIATE DELLA TIROIDE Paolo Fracchia SOC ORL ASL AL Casale Monferrato 19 marzo-2 aprile 2011 INTRODUZIONE Il carcinoma papillare ed il carcinoma follicolare della tiroide, definiti carcinomi
DettagliBocca e Cuore ooklets
Bocca e Cuore ooklets Una guida per i pazienti Booklets Per aiutare a migliorare qualità e sicurezza delle cure pubblichiamo una collana di guide ( ) con lo scopo di fornire ai pazienti ed ai loro famigliari
DettagliLa terapia medica primaria e adiuvante e il follow-up: le principali novità. a cura di Claudio Zamagni (Bologna) e Antonio Frassoldati (Ferrara)
Protocollo diagnostico-terapeutico per le Pazienti con carcinoma mammario La terapia medica primaria e adiuvante e il follow-up: le principali novità a cura di Claudio Zamagni (Bologna) e Antonio Frassoldati
DettagliCARCINOMA DELLA CERVICE UTERINA:
HPV-test Pap-test 71% CARCINOMA DELLA CERVICE UTERINA: FALSI MITI & REALTÀ DA CONOSCERE 1 Il carcinoma della cervice uterina colpisce solo donne in età avanzata 1 Studi recenti hanno evidenziato che il
DettagliONCOVIEW 2012. Istruzioni per la compilazione delle schede pazienti
ONCOVIEW 2012 Istruzioni per la compilazione delle schede pazienti ONCOVIEW - COME SI COLLABORA Lo studio ONCOVIEW ha l obiettivo di fornire un quadro esaustivo ed approfondito delle terapie farmacologiche
DettagliInformazione per pazienti. Il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per tumore alla mammella
Informazione per pazienti Il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per tumore alla mammella Questo opuscolo è stato realizzato per fornire alcune utili informazioni sul percorso seguito
DettagliRIASSUNTO DELLE MODIFICHE
24 Melanoma cutaneo C44.0 Cute del labbro, NAS C44.1 Palpebra C44.2 Orecchio esterno C44.3 Cute di altre parti del corpo non specificate C44.4 Cute della testa e del collo C44.5 Cute del tronco C44.6 Cute
DettagliLa radiochirurgia tramite Gamma Knife Informazioni per i pazienti
La radiochirurgia tramite Gamma Knife Informazioni per i pazienti La radiochirurgia tramite Gamma Knife è un metodo ampiamente diffuso per il trattamento di un area selezionata del cervello, detta bersaglio.
DettagliRASSEGNA STAMPA martedì 26 maggio 2015
RASSEGNA STAMPA martedì 26 maggio 2015 Dire ore GiulioRocco 26maggio2015 Roma,25mag.(ANSA)-InItalia,ogniannovengonodiagnos ca circa366.000nuovicasiditumore maligno(circa1.000algiorno),dicuicirca196.000(54%)negliuominiecirca169.000(46%)nele
DettagliSeconda Parte Specifica di scuola - Statistica sanitaria e Biometria - 31/07/2015
Domande relative alla specializzazione in: Statistica sanitaria e Biometria Domanda #1 (codice domanda: n.641) : In epidemiologia, una variabile di confondimento è una variabile: A: associata sia alla
DettagliRASSEGNA STAMPA martedì 9 dicembre 2014
RASSEGNA STAMPA martedì 9 dicembre 2014 02/12/2014 - TUMORE DEL SENO E DELLA TIROIDE, CONVEGNO GIOVEDÌ IN CHIESA Campobasso. Giovedì 4 dicembre alle 18 e 30 nella chiesa di S.Antonio Abate, a Campobasso,
DettagliPDTA - 04 Rev. 0 del 24/10/2013
PDTA - 04 Rev. 0 del 24/10/2013 Certificato N 9122 AOLS Data applicazione Redazione Verifica Approvazione 24.10.2013 Dr.ssa S. Ferrario Dr.ssa M.V. Forleo Dr.ssa E. Piazza Dr.ssa G. Saporetti Dr. E. Goggi
DettagliCancro del colon. Diagnosi del cancro del colon. Terapia del cancro del colon. [ Maurizio Pianezza 2008 - Tutti i diritti riservati]
[ Maurizio Pianezza 2008 - Tutti i diritti riservati] Cancro del colon Il mio comportamento Diagnosi del cancro del colon - clisma Tc - coloscopia con biopsia - T-PET - markers tumorali Cea Ca 19.9 Ca
DettagliPaola Capelli Sara Pecori U.O. di Anatomia Patologica Policlinico Borgo Roma
Verona, 23-24 novembre 2010 Problematiche, funzionalità intestinale e recidive post-chirurgiche. Fattori patologici di risposta alla terapia Paola Capelli Sara Pecori U.O. di Anatomia Patologica Policlinico
DettagliTRATTAMENTO DELL ADENOCARCINOMA T1 (ADENOMA CANCERIZZATO) Il parere del chirurgo: Vincenzo Trapani
TRATTAMENTO DELL ADENOCARCINOMA T1 (ADENOMA CANCERIZZATO) Il parere del chirurgo: Vincenzo Trapani Adenoma cancerizzato/carcinoma colorettale iniziale (pt1) DEFINIZIONE Lesione adenomatosa comprendente
DettagliTUMORI DELL'OCCHIO NEL CANE E NEL GATTO
TUMORI DELL'OCCHIO NEL CANE E NEL GATTO I tumori dell occhio possono colpire l orbita, le palpebre, la terza palpebra,l apparato lacrimale, a congiuntiva la sclera la cornea, e l uvea. La diagnosi precoce
DettagliUN SOLIDO ANCORAGGIO PER I DENTI
UN SOLIDO ANCORAGGIO PER I DENTI S traumann E mdogain per la rigenerazione parodontale Informazioni per i pazienti Parodontite Malattia di molti adulti Che cos è la parodontite? Fate attenzione in caso
DettagliL insufficienza venosa cronica degli arti inferiori, la cui espressione più diffusa è
IL TRATTAMENTO LASER (ELVeS) DELLE VENE VARICOSE Dott. Alessandro MASTROMARINO L insufficienza venosa cronica degli arti inferiori, la cui espressione più diffusa è rappresentata dalla comparsa delle varici
DettagliCancro del testicolo
Cancro del testicolo ti 1 Anatomia 2 1 Epidemiologia ed Eziologia 1 2% dei tumori maligni 9 pazienti su 10 guariscono Incidenza 3/100000 in Italia Maggior frequenza nella terza quarta decade 3 Fattori
DettagliMaschio di 79 anni Ricovero 21.10.1999 per patologia polmonare sospetta TC Cerebrale senza e con MDC RMN 4.11.1999 2.11.1999 Scintigrafia ossea
Maschio di 79 anni Ricovero 21.10.1999 per patologia polmonare sospetta ed esegue: TC Cerebrale senza e con MDC In sede parasagittale sinistra superiormente al tetto del ventricolo laterale di sinistra,
DettagliGRUPPO DI STUDIO TUMORI CUTANEI LINEE GUIDA PER ANALISI GENETICO MOLECOLARI IN PAZIENTI AFFETTI DA MELANOMA METASTICO
GRUPPO DI STUDIO TUMORI CUTANEI LINEE GUIDA PER ANALISI GENETICO MOLECOLARI IN PAZIENTI AFFETTI DA MELANOMA METASTICO Documento redatto da: Dott.ssa T.Venesio, Dr.ssa A. Balsamo - Laboratorio di Patologia
DettagliPSA SCREENING NEL TUMORE DELLA PROSTATA
PSA SCREENING NEL TUMORE DELLA PROSTATA Prof. Giuseppe Martorana Clinica Urologica Alma Mater Studiorum Università di Bologna Convegno medico UniSalute Appropriatezza ed efficacia degli screening Bologna,
DettagliConsistono nell applicazione di una procedura che consente l identificazione di una malattia in una fase iniziale una condizione a rischio
Consistono nell applicazione di una procedura che consente l identificazione di una malattia in una fase iniziale una condizione a rischio Prof.ssa G. Serio, Prof. P. Trerotoli, Cattedra di Statistica
DettagliProtocollo di studio clinico o epidemiologico
Protocollo di studio clinico o epidemiologico Esempi e struttura Esempio 1 (1) Titolo: gli eventi trombo-embolici nei pazienti con tumori a cellule germinali e trattati con chemioterapia Background: all
DettagliIl termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel
Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel complesso tessuto con funzione di riempimento, sostegno
Dettagli30/05/2011. Carcinoma esofageo. Anatomia. scaricato da www.sunhope.it 1
Carcinoma esofageo 1 Anatomia 2 scaricato da www.sunhope.it 1 3 Epidemiologia ed Eziologia 4 scaricato da www.sunhope.it 2 Epidemiologia ed Eziologia Costituisce il 50% di tutta la patologia d organo 7%
Dettagliigiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità
igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità salute Art. 32 della Costituzione Italiana: la Repubblica tutela la salute
DettagliLe zone grigie della citologia tiroidea.
Carcinoma differenziato della tiroide: dalla diagnosi al follow-up Bologna 21 marzo 2009 Le zone grigie della citologia tiroidea. Cosa deve dire il patologo Gian Piero Casadei Anatomia Patologica Ospedale
DettagliLezione di Chirurgia Generale Tumori del colon e del retto. Agora
Lezione di Chirurgia Generale Tumori del colon e del retto EPIDEMIOLOGIA -E al quarto posto fra i tumori maligni nel mondo (1999); -800.000 casi diagnosticati ogni anno (World Health Association); -Incidenza
DettagliII MEETING DI SENOLOGIA TERRITORIALE La. Senologia tra Territorio Ospedale e Università
II MEETING DI SENOLOGIA TERRITORIALE La Senologia tra Territorio Ospedale e Università Centro Congressi Hotel Sakura Torre del Greco (Napoli) - 13-15 15 Maggio 2004 La Tecnica del Linfonodo Sentinella:
DettagliRapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
DettagliGli esami di diagnosi e stadiazione previsti dai PDTA per cui è applicabile l esenzione 048 temporanea. (Domenico Manachino Responsabile CAS ASLVC)
Gli esami di diagnosi e stadiazione previsti dai PDTA per cui è applicabile l esenzione 048 temporanea (Domenico Manachino Responsabile CAS ASLVC) Esami di diagnostica e stadiazione neoplastica Stato attuale
DettagliRequisiti minimi e standard di refertazione per carcinoma della mammella
SIAPEC PIEMONTE Concordanza e uniformità di refertazione diagnostica nelle anatomie patologiche della Regione Piemonte Requisiti minimi e standard di refertazione per carcinoma della mammella Statement
DettagliSERVIZIO DI SENOLOGIA E MAMMOGRAFIA
SERVIZIO DI SENOLOGIA E MAMMOGRAFIA ASSOCIAZIONE ITALIANA PER L EDUCAZIONE DEMOGRAFICA SEZIONE DI ROMA Questo testo intende fornire in maniera semplice utili informazioni su un tema di particolare importanza
DettagliCarcinoma della prostata: INCIDENZA
Outcomes in Localized Prostate Cancer: National Prostate Cancer Registry of Sweden Follow-up Study JNCI - J Natl Cancer Inst. 2010 Jul 7;102(13):919-20 Trento, 13/11/2010 Di cosa si tratta? E' uno studio
DettagliPolipi precancerosi. Circa il 50% delle persone dai 60 anni in su avrà nel corso della vita almeno 1 polipo precanceroso di 1 cm o più di diametro.
Polipi precancerosi I polipi sono piccole escrescenze dovute ad una proliferazione eccessiva delle cellule sane della mucosa intestinale che può causare lo sviluppo di polipi cosiddetti adenomatosi (anche
DettagliPRESENTAZIONE DEL PDTA ELABORATO DAL GRUPPO U.O.C. CHIRURGIA TORACICA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA
PRESENTAZIONE DEL PDTA ELABORATO DAL GRUPPO FEDERICO REA U.O.C. CHIRURGIA TORACICA UNIVERTA DEGLI STUDI DI PADOVA AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA PDTA Percorso Diagnostico Terapeutico ed Assistenziale Rappresenta
DettagliIncidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Italia
Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Sintesi L incidenza e la mortalità per il tumore del polmone stimate in nel periodo 197-215 mostrano andamenti differenti tra uomini e donne:
DettagliClassificazione del carcinoma mammario
Classificazione del carcinoma mammario Carcinoma mammario invasivo Carcinoma più frequente della donna: 1 su 9 Rischio aumentato con l étà Def.: Lesione epiteliale maligna invasiva derivata dalla unità
DettagliASP di CATANIA P.O. «S. MARTA E S. VENERA» - ACIREALE. U.O.C. di UROLOGIA. Direttore: Dr. Giuseppe Salvia
ASP di CATANIA P.O. «S. MARTA E S. VENERA» - ACIREALE U.O.C. di UROLOGIA Direttore: Dr. Giuseppe Salvia LA BIOPSIA PROSTATICA: QUANDO, QUANTE VOLTE, QUANTI PRELIEVI Giuseppe Salvia? Carcinoma della Prostata:
DettagliIl carcinoma del polmone è associato a una sopravvivenza globale a 5 anni del 10-12%
Il carcinoma del polmone è associato a una sopravvivenza globale a 5 anni del 10-12% Al momento della diagnosi solo il 10-15% dei soggetti con carcinoma del polmone ha una forma localizzata. Di questi,
DettagliIl vostro bambino e lo Screening Neonatale
Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Guida per i Genitori A cura di: Centro Fibrosi Cistica e Centro Malattie Metaboliche AOU A. Meyer, Firenze Cari genitori, la Regione Toscana, secondo un programma
DettagliMammella RIASSUNTO DELLE MODIFICHE
Mammella C50.0 Capezzolo C50.1 Porzione centrale della mammella C50.2 Quadrante superiore interno della mammella C50.3 Quadrante inferiore interno della mammella C50.4 Quadrante superiore esterno della
DettagliInformazioni per potenziali partecipanti. Possiamo sciogliere l'amiloidosi AL?
Informazioni per potenziali partecipanti Possiamo sciogliere l'amiloidosi AL? È ora di affrontare diversamente l amiloidosi AL? L amiloidosi AL è una malattia rara e spesso fatale causata dall accumulo
DettagliGentile signora, Carlo Lusenti
Gentile signora, I programmi di screening per la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori della mammella e del collo dell utero sono in corso nella nostra regione dal 1996, rappresentando un elemento
Dettagli