GESTIONE DELLE ATTIVITA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE
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- Iolanda Biondi
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1 GESTIONE DELLE ATTIVITA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE Indice 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RIFERIMENTI 4. RESPONSABILITA' 5. PROCEDURA 5.1 Individuazione dei problemi ambientali 5.2 Predisposizione Piano Annuale Attività di Educazione Ambientale 5.3 Progettazione degli interventi e gestione dei progetti 5.4 Stesura report finale 5.5 Distribuzione e archiviazione 6. ALLEGATI a. Allegato 1: griglia ARPA per progettare interventi di educazione ambientale b. Allegato 2: schema di piano di attività c. Allegato 3: schema di report finale di attività
2 1. SCOPO Scopo della procedura è stabilire come A.R.P.A. gestisce le attività di educazione ambientale al fine di assicurarne il controllo dei processi e permetterne il miglioramento. 2. CAMPO DI APPLICAZIONE Questa procedura si applica a tutte le attività di educazione ambientale svolte da ARPA Emilia Romagna. 3. RIFERIMENTI Griglia ARPA di Progettazione Educazione Ambientale (allegato 1) Schema di Piano Annuale di Attività (allegato 2) Schema di Report Finale di Progetto (allegato 3) 4. RESPONSABILITA' Attività Individuazione dei problemi ambientali di pertinenza educativa Predisposizione del Piano annuale di Educazione Ambientale Approvazione Piano annuale Educazione Ambientale Realizzazione e valutazione progetti Archiviazione della documentazione Responsabilità regionale Responsabile Educazione Ambientale Regionale (REAR) REAR Direttore Generale (DG) REAR REAR Responsabilità di nodo Responsabile Educazione Ambientale di Nodo (REAN) REAN Direttore di Nodo (DN) REAN REAN 5. PROCEDURA 5.1 Individuazione dei problemi ambientali Le problematiche ambientali di pertinenza educativa vengono di norma individuate sulla base di - segnalazioni provenienti da soggetti specifici presenti nella comunità di riferimento ( Associazioni Ambientaliste, Centri di Educazione Ambientale, Istituzioni Locali, Centri di Ricerca, Scuole, Università, gruppi tematici o gruppi spontanei ) - segnalazioni provenienti da aree tecniche interne ad ARPA ( Aree della Direzione Tecnica Regionale, Sezioni Provinciali, Strutture Tematiche, Direzione Generale )
3 In riferimento ai problemi segnalati vengono acquisite informazioni e documentazione ulteriore sia facendo riferimento a quanti evidenziano il problema, sia consultando le banche dati disponibili e la bibliografia. In questa fase il riferimento è il REAR sul piano regionale, il REAN se si tratta di iniziativa di nodo. La selezione dei problemi prioritari da affrontare con interventi educativi ambientali avviene di norma mediante l utilizzo di criteri; nell ambito di tali criteri, sempre specifici ed espliciti, devono comunque essere previsti - criteri epidemiologici basati sulla rilevanza, calcolata in rapporto alla gravità del problema ( entità e durata dei danni ambientali e sanitari determinati dal problema segnalato ) e alla frequenza ( ripetizione dell evento nel corso del tempo ) - criteri di pertinenza educativa, valutati sulla base del peso assunto dalle componenti comportamentali che generano il problema e dalla stima della loro modificabilità Il bilancio finale e la decisione di procedere sono a carico del REAR, sentito il Direttore Tecnico Regionale, ovvero del REAN, sentito il Direttore di Nodo nel caso di iniziativa di nodo. 5.2 Predisposizione del Piano Annuale di Educazione Ambientale La redazione del Piano Attività Educazione Ambientale Regionale (PAEAR) e conseguentemente del Piano Attività Educazione Ambientale di Nodo (PAEAN) prevede sempre - una analisi dei vincoli esistenti - una analisi delle risorse disponibili I riferimenti del REAR sono le aree della Direzione Tecnica e della Direzione Amministrativa; per il REAN i riferimenti sono in ambito di nodo. Il bilancio fra risorse disponibili e vincoli esistenti deve consentire di tarare il livello della progettazione specifica in ordine ai singoli campi di attività e costituisce parte importante dello studio di fattibilità del piano. In questa fase deve sempre essere prevista la possibilità di inserire progetti derivanti da segnalazioni o richieste provenienti dalla Direzione Generale, da Riferimenti Istituzionali, ovvero determinati da condizioni di emergenza ambientale e sanitaria. Il PAEAR viene trasmesso al Direttore Tecnico per la successive integrazioni e di seguito inviato al Direttore Generale per l approvazione definitiva; il PAEAN viene inviato direttamente al Direttore di Nodo per le necessarie approvazioni. Il PAEAR e il PAEAN devono essere articolati almeno in tre macroaree di attività sulla base di quanto indicato nel modello esemplificativo allegato (allegato 2) riferite a - attività di miglioramento - attività di produzione - attività di relazione
4 5.3 Progettazione e gestione dei progetti di produzione I progetti di produzione, che nello specifico, sono i progetti di informazione, formazione ed educazione ambientale ricompresi nel piano, contengono i seguenti elementi: - definizione di obiettivi educativi specifici con specifica di elementi di qualità e struttura - pianificazione della valutazione - previsione delle fasi gestionali del progetto I riferimenti del REAR e del REAN sono in questa fase rappresentati dal Manuale ARPA per la Qualità e dalla Griglia ARPA per la progettazione dell Educazione Ambientale. Al termine di ogni progetto si effettuano le valutazioni sulla base delle indicazioni previste e si traccia il bilancio di efficacia e di efficienza. 5.4 Stesura Report Finale di Progetto Ogni progetto concluso viene riassunto in un report elaborato sulla base del modello predefinito allegato (allegato 3) 5.5 Distribuzione ed archiviazione I reports di progetto di nodo vengono inviati al REAR e alla rete locale di agenzie educative ambientali, con priorità per INFEA e DISP. I reports dei progetti regionali elaborati dal REAR, insieme ai reports dei progetti ricevuti dai REAN, vengono inviati di norma a: - tutti i REAN - INFEA regionale - Assessorato Sanità Regionale - Responsabile del knowledge management - Ufficio stampa - Area redazionale - Area comunicazione - CDS - Sistema ANPA/ARPA (per le esperienze reputate significative del REAR) - Archivio di nodo o di Area
5 Allegato 1 GRIGLIA ARPA DI PROGETTAZIONE DI INTERVENTI DI EDUCAZIONE AMBIENTALE NUOVA ANALISI SOCIALIZZAZIONE FASE DI AVVIO ARCHIVIAZIONE VALUTAZIONE OBIETTIVI EDUCATIVI RISULTATI ATTESI FASE REALIZZATIVA PROGETTAZIONE VALUTAZIONE PIANO DELLE AZIONI
6 FASE DI AVVIO DI UN PROGETTO EDUCATIVO PROBLEMI VINCOLI DESTINATARI BISOGNI RISORSE MISSION ARPA OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI EDUCATIVI SPECIFICI RISULTATI ATTESI Problemi Bisogni educativi Destinatari Obiettivi generali Bilancio fra vincoli/risorse e fra opportunità/ostacoli Studio di fattibilità Obiettivi educativi specifici STRUTTURA QUALITA' azioni condizioni contenuti criteri Pertinenza Misurabilità Chiarezza Precisione Completezza RISULTATI ATTESI
7 PROGETTAZIONE DELLA VALUTAZIONE CHI COSA RISULTATI IMPATTO PROCESSO PROGETTO GRADIMENTO DOCENTI COMMITTENTI DISCENTI XXX XX XX XXX XX XXX XXX COME? CRITERI TECNICHE STRUMENTI PIANO DELLE AZIONI CONTENUTI ORGANIZZAZIONE Quali Chi li seleziona Chi li propone METODOLOGIE DIDATTICHE Quali tecniche Quali strumenti Dove Quando Chi Come
8 FASE DI SOCIALIZZAZIONE citta' sane servizio sanitario nazionale infea scuole Associazioni ambientaliste enti locali servizi imprese Sistema formazione professionalizzante ARCHIVIO
9 Allegato 2 Piano delle Attività di Educazione Ambientale AREA REGIONALE AREA DI NODO. ANNO 200. ATTIVITA DI MIGLIORAMENTO Problema Obiettivi Azioni Risultati attesi Risorse necessarie Responsabile ORGANIZZAZIONE DELLA RETE IN ARPA FORMAZIONE ADEGUAMENTO LOGISTICO ATTIVITÀ DI PRODUZIONE PROGETTO PROGETTO PROGETTO ATTIVITÀ DI RELAZIONI ESTERNE MIGLIORAMENTO RELAZIONI INTERNE A INFEA MIGLIORAMENTO RELAZIONI CON I DISP ALTRI CLIENTI
10 Allegato 3 SCHEMA DI REPORT FINALE DI PROGETTI DI MIGLIORAMENTO TITOLO DEL PROGETTO OBIETTIVI BENEFICIARI RISULTATI RAGGIUNTI RESPONSABILE DELL INIZIATIVA organizzativi formativi strutturali economici altri
11 SCHEMA DI REPORT FINALE DI PROGETTI DI PRODUZIONE TITOLO DEL PROGETTO CAMPO PREVALENTE DI APPARTENENZA Informazione Educazione Formazione TIPOLOGIA DI DESTINATARI Studenti Professori Genitori Tecnici Gruppi mirati Popolazione in genere Altro DOCUMENTAZIONE PRODOTTA Atti interni Opuscoli Depliants Manifesti Libri CD Siti WEB Altro RESPONSABILE DELL INIZIATIVA
12 SCHEMA DI REPORT FINALE DI PROGETTI DI RELAZIONE TITOLO DEL PROGETTO OBIETTIVI DESTINATARI RISULTATI RAGGIUNTI RESPONSABILE DELL INIZIATIVA INFEA DISP PROVINCE COMUNI FORUM A21L ARPA EXTRA CITTA SANE ALTRI
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