Corso di aggiornamento per CSP, CSE EDILFORM ESTENSE Ferrara, Febbraio Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro
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1 Corso di aggiornamento per CSP, CSE EDILFORM ESTENSE Ferrara, Febbraio 2016 Sistemi anti-caduta: modulo Coperture Lauro Rossi Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro
2 Valutazione dei Rischi (punto 4 UNI 11560:2014) Alla base di ogni progettazione di sistemi anticaduta vi deve essere una approfondita ed accurata Valutazione dei Rischi, che in base alle caratteristiche strutturali del fabbricato, che deve essere oggetto del sistema anticaduta, metta in luce i pericoli, valuti i rischi legati alle attività da svolgersi in quota e quindi preveda le attrezzature più idonee al fine di ridurre al massimo i rischi di infortunio.
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11 ATTO INDIRIZZO E COORDINAMENTO ALLEGATO I MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ACCESSO ACCESSO COPERTURA COPERTURApunto punto7.4.b) 7.4.b) Presenza di un accesso interno o esterno utile al passaggio di operatore, materiali e utensili - Accesso interno con apertura verticale: larghezza minima 0,7 m e altezza minima 1,2 m - Accesso interno con apertura orizzontale/inclinata: lato minore minimo 0,7 e superficie min 0,5 m2 - La dimensione degli accessi deve tenere conto del prevedibile ingombro di attrezzature e materiali da trasportare
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21 Tipologie di sistemi anti-caduta
22 Tipologie di sistemi anti-caduta Nel progettare un sistema anti-caduta su di una copertura bisogna tener presente in generale 2 problemi: Tirante d'aria Effetto pendolo
23 TIRANTE D'ARIA Distanza libera di caduta E' la distanza dal punto di caduta, al punto dove un operatore può cadere. Tale distanza è variabile in funzione del punto di caduta dalla copertura. Distanza libera di caduta
24 TIRANTE D'ARIA Tirante d'aria E' il minimo spazio libero di caduta in sicurezza. Secondo le norme UNI è la distanza minima, misurata in verticale, necessaria ad arrestare in sicurezza un lavoratore in un sistema di arresto caduta. E pertanto la misura dello spazio libero da ostacoli al di sotto del lavoratore necessario ad arrestare la caduta in sicurezza. Distanza di arresto del sistema anticaduta Rappresenta la minima distanza con cui il sistema di trattenuta riesce ad arrestare la caduta di un lavoratore. E' chiaramente variabile in funzione del sistema di arresto che si usa. Per ogni punto della copertura,da cui vi può essere caduta, si deve verificare che: distanza libera di caduta Tirante d aria distanza di arresto
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26 TIRANTE D'ARIA
27 TIRANTE D'ARIA IN LINEA-VITA FLESSIBILE CON CORDINO RETRATTILE FRECCIA LINEA-VITA ESCURSIONE MAX CORDINO RETRATTILE ALTEZZA ATTACCO IMBRAC. SPAZIO LIBERO RESIDUO Ta= X >= 450
28 TIRANTE D'ARIA Se il tirante d'aria è maggiore della distanza libera di caduta è chiaro che il sistema anticaduta NON funziona. Il lavoratore in caduta, incontra l'ostacolo prima che il sistema anti caduta ne possa arrestare la corsa. In tale situazione si può lavorare in: caduta totalmente prevenuta, (CONSIGLIATA)(per es. con cordini fissi ad ancoraggi puntuali predisposti) affinché il lavoratore non possa mai raggiungere con i piedi il ciglio della copertura. caduta trattenuta, il lavoratore può scivolare, ma senza cadere. Caduta libera limitata, il lavoratore può cadere, ma senza andare a sbattere sull'ostacolo sottostante
29 TIRANTE D'ARIA
30 TIRANTE D'ARIA
31 Tipologie di sistemi anti-caduta Effetto pendolo L'effetto pendolo si manifesta quando un lavoratore, in seguito ad una caduta, và a sbattere in un ostacolo pre-esistente con un effetto tipico di un pendolo.
32 Tipologie di sistemi anti-caduta Effetto pendolo L'effetto pendolo risulta particolarmente pericoloso in corrispondenza degli spigoli esterni di una copertura e bisogna tenerne in debito conto durante la progettazione del sistema anti caduta Mancanza di prevenzione effetto pendolo Tirante d'aria insufficiente
33 Tipologie di sistemi anti-caduta Effetto pendolo Per prevenire l'effetto pendolo si interviene posizionando opportunamente degli ancoraggi puntuali (es. UNI EN 517 A2) e prevedendo una determinata procedura di lavoro.
34 Tipologie di sistemi anti-caduta PREVENZIONE EFFETTO PENDOLO CORDINO RETRATTILE CORDINO FISSO Utilizzo di doppio cordino: uno retrattile collegato alla linea-vita ed un secondo, di lunghezza fissa a 2 m., collegato ad un ancoraggio puntuale (es. UNI EN 517)
35 Tipologie di sistemi anti-caduta Effetto pendolo In questo esempio si rileva come la disposizione dei dispositivi anti caduta sia errata per diverse ragioni.
36 Tipologie di sistemi anti-caduta Effetto pendolo Vediamo lo stesso esempio corretto avendo eliminato (alcuni) degli errori di progettazione sulla copertura. Ancoraggi puntuali Ancoraggi puntuali
37 Tipologie di sistemi anti-caduta Effetto pendolo Si interviene in sicurezza utilizzando 2 cordini, uno fisso di lunghezza fissa (da 2 m.) collegato all'ancoraggio puntuale, e l'altro retrattile, di solito collegato alla linea vita posizionata sul colmo del tetto. Ancoraggi puntuali UNI EN 517 A2 o oppure UNI EN 11578:2015 A (se permanenti)
38 Tipologie di sistemi anti-caduta PREVENZIONE EFFETTO PENDOLO Caso di angolo di tetto con due falde inclinate. Utilizzo di triplo cordino: uno retrattile collegato alla linea-vita ed altri due, di lunghezza fissa a 2 m., collegati a due ancoraggi puntuali (es. UNI EN 517)
39 Tipologie di sistemi anti-caduta Caso di angolo di tetto con due falde in pendenza sfalsate. Le due falde si considerano come due tetti indipendenti e separati, quindi vi sono due accessi con trabattello e due linee vita (UNI EN 11578:2015 tipo C)
40 Tipologie di sistemi anti-caduta PREVENZIONE EFFETTO PENDOLO R=2,60 R=2,00 Se con l'ancoraggio puntuale in angolo si previene l'effetto pendolo nella posizione più critica, ciò non toglie che questo si manifesti ancora quando si lavora sul ciglio della copertura, prima del punto di ancoraggio puntuale. Per prevenire l'effetto pendolo anche in queste zone si possono installare altri ancoraggi puntuali per collegare il secondo cordino fisso di 2 m.
41 Tipologie di sistemi anti-caduta PREVENZIONE EFFETTO PENDOLO Riassumendo per prevenire l'effetto pendolo sul bordo di una copertura, un ancoraggio puntuale può essere utilizzato in tre modi diversi: 1) Come punto di deviazione caduta ad un cordino retrattile dotato di assorbitore di energia
42 Tipologie di sistemi anti-caduta PREVENZIONE EFFETTO PENDOLO 2) Come punto di trattenuta in seguito a caduta a due cordini b a b a a cordino di lunghezza fissa ma che permette la caduta b cordino retrattile
43 Tipologie di sistemi anti-caduta PREVENZIONE EFFETTO PENDOLO 3) Come punto di trattenuta a caduta impedita a due cordini b a a cordino di lunghezza fissa che non permette la caduta b cordino retrattile
44 Tipologie di sistemi anti-caduta PREVENZIONE EFFETTO PENDOLO Dispositivo di arresto della caduta di tipo guidato, specificatamente previsto per l'uso dal fabbricante.(uni punto 5.3 fig.13) a b a Dispositivo di arresto di tipo guidato. b blocco variabile
45 Tipologie di sistemi anti-caduta PREVENZIONE EFFETTO PENDOLO In determinati casi si può verificare che in seguito alla caduta del lavoratore si abbia lo slittamento verso un ostacolo pericoloso. Lo slittamento è dovuto alla deformazione (freccia) della linea-vita per il peso del corpo del lavoratore. Si può limitare il rischio prevedendo un ancoraggio intermedio in corrispondenza della posizione dell'ostacolo.
46 Tipologie di sistemi anti-caduta PREVENZIONE EFFETTO PENDOLO Nel posizionamento degli ancoraggi, in particolare di quelli puntuali, si deve considerare che il campo di azione consigliato, per prevenire l'effetto pendolo è di 15, sia a destra che a sinistra della verticale, identificando quindi il range di lavoro in un arco di 30 in totale.
47 Tipologie di sistemi anti-caduta 7.2 In riferimento al punto 7.1 si precisa che: - i percorsi e gli accessi devono essere di tipo permanente; - il transito e l esecuzione dei lavori devono essere garantiti attraverso dispositivi permanenti contro le cadute dall'alto. 7.3 Nei casi in cui non sia possibile tecnicamente adottare le suddette misure di tipo permanente, nell Elaborato tecnico devono essere specificate le motivazioni in base alle quali tali misure risultano non realizzabili. Devono altresì essere specificate e documentate le misure preventive e/o protettive non permanenti previste per tutelare i lavoratori dal rischio di cadute dall'alto.
48 Tipologie di sistemi anti-caduta Caso di angolo di tetto con due falde in pendenza sfalsate. Le due falde si considerano come due tetti indipendenti e separati, quindi vi sono due accessi con trabattello e due linee vita (UNI EN 11578:2015 tipo C)
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51 Tipologie di sistemi anti-caduta 7.5 L impiego di punti di ancoraggio è consentito solo per brevi spostamenti, o laddove i sistemi per la protezione contro le cadute dall'alto risultino non installabili per le caratteristiche strutturali delle coperture.
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53 Tipologie di sistemi anti-caduta Per il punto 7.5 della DGR 699 del , questo sistema anti caduta non è consentito, senza adeguata motivazione, nella Regione Emilia-Romagna.
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55 Per chiarimenti e delucidazioni l.rossi@ausl.fe.it GRAZIE PER L ATTENZIONE 61
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