Le dimensioni del gioco d azzardo legale e illegale L usura collegata

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1 Le dimensioni del gioco d azzardo legale e illegale L usura collegata Tavola Rotonda USURA - AZZARDO - ECONOMIA - PERSONA Lunedì 17 febbraio Camera di Commercio di Bari Presentazione della ricerca Maurizio Fiasco

2 Il panorama generale Come si presenta la condizione delle famiglie e delle imprese tradizionalmente esposte al rischio di usura Com è definito tale rischio: dalle istituzioni, dalla società, dall opinione pubblica Dallo sconvolgimento degli equilibri finanziari si generano spazi nuovi per l illegalità L usura agisce come una leva per la concentrazione / sottrazione di patrimoni Sia alle famiglie e sia alle imprese 2

3 L usura nella Grande depressione Una nuova rimozione collettiva? Lo sconvolgimento degli equilibri finanziari occasione per aggredire proprietà, asset, riserve e risorse all economia produttiva L usura agisce come una leva per sottrarre e concentrare La criminalità sfrutta la domanda di denaro sprigionata dalla crisi insinuandosi all interno di gravi anomalie nei rapporti creditizi e in quelli business to business Raccogliendo e organizzando l offerta capillare di prestiti a usura La distribuzione del gioco d azzardo nel territorio condiziona Le economie locali La condizione delle famiglie 3

4 L esposizione delle famiglie al sovraindebitamento e all usura La sofferenza delle famiglie per i debiti ha superato i limiti di un mero e ordinario problema di assistenza e cioè l ambito di semplici misure da predisporre per una parte, relativamente limitata, della popolazione, sia pur con provvidenze speciali come quelle previste nella legge 108 del La pena per difficoltà economiche è divenuta un fenomeno che coinvolge fasce crescenti della società italiana: famiglie povere, famiglie di lavoratori a reddito fisso, imprese famigliari, ceti intermedi (compresi alcuni delle professioni) e persino aziende personali di piccola e media grandezza. Si è in tal modo generato un collegamento tra la sofferenza intrafamigliare e le pesanti difficoltà che contrassegnano la struttura della nostra economia, con il corollario di impressionanti disfunzioni sociali e nella stessa organizzazione finanziaria e creditizia. Non è più giustificata l opinione che descrive l Italia come un paese dove mentre cresce il debito dello Stato e prosegue la crisi economica vi è, per contro, una maggioranza di famiglie che risparmiano e che dispongono di una base patrimoniale solida. In Europa, le famiglie italiane attualmente sono agli ultimi posti per capacità di accantonare porzioni di reddito corrente ai primi posti per disoccupazione-inoccupazione giovanile (NEET) ai primi posti per aumento delle insolvenze per le esecuzioni immobiliari sulle abitazioni private 4

5 Indebitamento delle famiglie secondo Banca d Italia Fonte: Banca d Italia L indebitamento e la vulnerabilità delle famiglie nelle Regioni italiane (giugno 2013) 5

6 Debito delle famiglie (dati trimestrali; in percentuale del reddito disponibile lordo) Fonte: Banca d Italia Bollettino economico n. 1 (gennaio ) 6

7 Occupazione (numeri indice; anno 2006=100) Europa Italia Fonte: elaborazioni su dati Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro 7

8 Da dove e come il mercato nero del denaro? Perché l esposizione delle imprese all usura? 1 1. Diminuzione dei ricavi e dei margini di proporzioni e di durata per passivo pluriennale di gestione, mancato ammortamento di investimenti, lievitazione dei costi del credito di esercizio 2. Razionamento e definitiva esclusione dall accesso al credito erogato dalle istituzioni ufficiali, per una condotta «ordinaria» o per «contraccolpo» di inefficienze e patologie in banche e società finanziarie locali 3. Ripetuti insuccessi nel fronteggiare la crisi aziendale e gravi ritardi nelle decisioni di ristrutturare o interrompere l attività 4. Accumulazione di crediti in sofferenza e di irrecuperabili insolvenze da partner in affari, da clienti e da pubblica amministrazione 5. Fragilità strutturale dell impresa per grave sottopatrimonializzazione e per mancata separazione tra i beni personali familiari e quelli dell azienda 8

9 Da dove e come il mercato nero del denaro? Perché l esposizione all usura? 2 6. Presenza operativa in un mercato locale fortemente influenzato dalla criminalità comune (danneggia il patrimonio materiale dell impresa) organizzata (aggredisce direttamente l attività produttiva con estorsioni o intimidazioni) specializzata (incide con truffe e frodi aziendali) economica (manipola il mercato del credito e dei finanziamenti e condiziona la PA) 7. Attività inserita in segmenti di mercato dove ha incidenza la concorrenza sleale di operatori del sommerso e con margini operativi in nero. 9

10 Area del basso rischio. Confronto Meno di 20 italiani su 100 risiedono In province con minimo indebitamento patologico e rischio di usura delle imprese Tutte nei territori centro-settentrionali e settentrionali del Paese Comparsa del rischio di usura Anche in aree a forte valore aggiunto da economia reale Penalizzato il manifatturiero che produce per mercato interno Crisi dell impresa strutturata e specializzata. 10

11 Sofferenze bancarie valori in mln di euro Anno Variaz. % 2012/2009 TOTALE ,79 11

12 Sofferenze bancarie, numero di affidati Anni Anno Variaz. % TOTALE ,45 12

13 Vulnerabilità all usura nelle province (2012) Classifica complessiva Tonalità scure = posizione migliore I valori attribuiti alle province di recente istituzione sono stati riattribuiti a quelle di provenienza per esigenze di comparabilità tra tutte le fonti statistiche 13

14 Confronto Variazione classifica delle singole province 14

15 Le «venticinque» in alto e in basso nella graduatoria (ranking) Rank Prime 25 mill.mi Rank Ultime 25 mill.mi 1 Bolzano Avellino Sondrio Catanzaro Cuneo Bari Belluno Siracusa Trento Agrigento Parma Benevento Piacenza Campobasso Treviso Cosenza Asti Palermo Mantova Frosinone Lodi Foggia Ravenna Sassari Aosta Brindisi Cremona Latina Trieste Taranto Gorizia Crotone Verona Messina Vicenza Catania Rovigo Salerno Udine Vibo Valentia Biella Trapani Reggio Emilia Caltanissetta Siena Reggio Calabria Padova Caserta Pordenone Napoli

16 Indicatori Criminologici Prime 25 province in singole graduatorie Indicatori Finanziari Indicatori Sociali Indicatori Economici Province Rank Province Rank Province Rank Province Rank Belluno 1 Bolzano 1 Trieste 1 Bolzano 1 Asti 4 Sondrio 2 Bolzano 3 Cuneo 2 Biella 5 Mantova 3 Padova 8 Sondrio 3 Rovigo 6 Ravenna 4 Ravenna 9 Trento 4 Lodi 7 Trento 5 Reggio Emilia 10 Aosta 5 Cuneo 9 Cremona 6 Gorizia 11 Belluno 6 Aosta 10 Lodi 7 Parma 13 Piacenza 7 Treviso 11 Cuneo 9 Verona 14 Asti 8 Bolzano 12 Parma 10 Vicenza 15 Verona 9 Gorizia 14 Treviso 14 Piacenza 16 Parma 10 Parma 19 Reggio Emilia 15 Treviso 20 Udine 15 Pordenone 20 Piacenza 16 Pordenone 21 Ravenna 16 Trento 23 Siena 17 Siena 22 Vicenza 18 Mantova 25 Udine 18 Cuneo 27 Rovigo 19 Cremona 26 Trieste 19 Udine 28 Mantova 20 Sondrio 29 Verona 20 Biella 33 Reggio Emilia 22 Udine 33 Vicenza 22 Cremona 34 Cremona 24 Padova 34 Pordenone 26 Mantova 35 Lodi 25 Piacenza 35 Padova 27 Rovigo 36 Siena 28 Siena 37 Belluno 28 Trento 42 Treviso 30 Vicenza 38 Aosta 32 Asti 43 Trieste 32 Verona 43 Gorizia 38 Belluno 45 Padova 36 Reggio Emilia 48 Asti 43 Lodi 57 Gorizia 45 Ravenna 50 Rovigo 55 Sondrio 59 Biella 46 Trieste 79 Biella 59 Aosta 62 Pordenone 56 16

17 Ultime 25 province in singole graduatorie Indicatori Criminologici Indicatori Finanziari Indicatori Sociali Indicatori Economici Province Rank Province Rank Province Rank Province Rank Avellino 53 Catanzaro 66 Catanzaro 58 Campobasso 61 Benevento 66 Bari 67 Palermo 68 Agrigento 66 Sassari 67 Palermo 69 Campobasso 73 Benevento 67 Siracusa 68 Siracusa 74 Messina 74 Vibo Valentia 71 Latina 75 Brindisi 75 Cosenza 78 Foggia 74 Cosenza 77 Foggia 76 Siracusa 79 Crotone 81 Frosinone 81 Catania 77 Bari 80 Frosinone 82 Bari 82 Salerno 78 Catania 81 Brindisi 83 Taranto 83 Messina 79 Reggio Calabria 84 Salerno 86 Brindisi 84 Latina 82 Caltanissetta 85 Sassari 88 Agrigento 87 Sassari 85 Napoli 86 Catanzaro 89 Palermo 89 Avellino 86 Crotone 88 Caserta 90 Foggia 90 Frosinone 87 Avellino 89 Trapani 91 Crotone 91 Caltanissetta 88 Agrigento 90 Latina 92 Messina 93 Taranto 89 Taranto 91 Avellino 93 Catanzaro 94 Napoli 91 Frosinone 93 Bari 94 Campobasso 95 Campobasso 92 Foggia 94 Cosenza 95 Salerno 96 Vibo Valentia 93 Trapani 95 Catania 96 Trapani 97 Agrigento 94 Salerno 97 Taranto 97 Caserta 98 Cosenza 96 Vibo Valentia 98 Messina 98 Reggio Calabria 99 Trapani 99 Latina 99 Reggio Calabria 99 Catania 100 Crotone 100 Benevento 100 Siracusa 100 Caltanissetta 101 Caserta 101 Brindisi 101 Caltanissetta 101 Vibo Valentia 102 Benevento 102 Sassari 102 Palermo 102 Napoli 103 Reggio Calabria 103 Caserta 103 Napoli

18 Incidenza degli indicatori criminologici 18

19 Indicatori finanziari 19

20 Indicatori sociali - graduatoria 20

21 Indicatori economici Graduatoria 21

22 La condizione delle famiglie produttrici Squilibri nel valore medio del credito accordato nelle diverse Province Segmento sensibile delle famiglie produttrici Società semplici Dualismi territoriali molto netti Elaborazione su file di dati della Banca d Italia 22

23 Le prime 23

24 e le ultime, da 7 a 10 volte inferiore al dato migliore Vistosamente sotto il valore medio nazionale 24

25 Prestiti bancari alle imprese per classe dimensionale (dati mensili; variazioni percentuali sui 12 mesi) (1) Imprese non finanziarie. Dati corretti per l effetto contabile delle cartolarizzazioni. I prestiti includono i pronti contro termine e le sofferenze. I dati sono corretti per gli effetti di riclassificazioni. (2) Società in accomandita semplice e in nome collettivo, società semplici, società di fatto e imprese individuali con meno di 20 addetti. 25

26 Oltre quattro anni di silenzio istituzionale L ultima autorità che ha indicato l insorgenza dell usura: l allora Governatore Mario Draghi alla Commissione Antimafia (21 luglio 2009) Fra gli ostacoli che, in varie e vaste aree del Paese, frenano il tasso di crescita vi sono organizzazioni criminali aggressive, pervasive, opprimenti. Durante la crisi le imprese vedono inaridirsi i flussi di cassa e vedono cadere il valore di mercato del proprio patrimonio. Entrambi i fenomeni rendono le imprese più facilmente aggredibili da parte della criminalità organizzata. Anzitutto - ma non solo - attraverso l esercizio dell usura, nelle sue diverse configurazioni[1]. [1] XVI Legislatura, Commissione parlamentare d inchiesta sul fenomeno della mafia, Audizione del Governatore della Banca d'italia, Mario Draghi, 21a seduta: mercoledì 22 luglio

27 Esortazioni del Capo dello Stato il 2 giugno, il 30 ottobre e nel messaggio di fine anno 27

28 Tragedie dell isolamento degli imprenditori 28

29 Suicidi per motivi economici Una stima non ufficiale (*) Aree geografiche Anno Nord-Est Nord- Ovest Centro Sud Isole ITALIA Condizione dichiarata o presunta Anno Imprenditori Disoccupati Altri (per debiti) (*) Link Campus University, Roma - febbraio 29

30 L esortazione di Papa Francesco 30

31 Il gioco d azzardo Conseguenza sociali ed economiche Dimensioni dell illegalità

32 Il volume tra il 1994 e il 2013 Il consumo di gioco d azzardo passa da 7 miliardi di (prezzi attuali) a oltre 90 Assorbe oltre il 10 per cento della spesa complessiva delle famiglie per i beni primari e secondari della vita quotidiana Il dato non esaurisce il fenomeno dell impiego di reddito nell alea. Occorre sommarvi la parte non registrata : Una quota non risulta perché sono stati alterati i meccanismi del gioco autorizzato (disconnessione-manomissione delle slot machine e delle VLT, stampa e vendita di tagliandi contraffati delle lotterie istantanee ) Un altra parte riguarda l azzardo che si svolge in totale clandestinità 32

33 Quanto si gioca d azzardo in Italia? In termini di denaro In tempo dedicato dalle persone A. Quanto vale il denaro? Che significato ha oggi nel nostro Paese? Dove lo si destina? A cosa è finalizzato B. Quanto vale il tempo di vita? Che senso ha il tempo di vita? Come qualifica le relazioni con noi stessi e con il nostro «altro significativo» (famiglia, lavoro, vicinato, istituzioni) 33

34 Aggiornamento elaborato su dati AGIMEG 34

35 Dati di sintesi della spesa e della ripartizione Pay out - Entrate erariali, Margini per la "filiera" (concessionari-gestori) Anno Consumo Erario Filiera % Erario % Filiera Consumo p.c ,75 19,49 336, ,06 15,61 607, ,05 12,09 721, ,29 14,3 809, ,19 14,7 922, ,77 14, , ,81 12,9 1326, ,50 10,2 1475,00 Aggiornamento elaborato su dati AGIMEG 35

36 Consumo di gioco d azzardo in rapporto al PIL 36

37 Consumo di gioco d azzardo in rapporto al PIL 37

38 Quanto vale in tempo di vita «investito» in azzardo? Tipo di gioco NewSlot: 28 miliardi di ripetizioni di gioco Tempo globale impiegato dalla popolazione Ore Tempo di durata del singolo divertimento Durata media della singola operazione: 6 secondi VLT: 5 miliardi di ripetizioni di gioco Ore Durata media della singola operazione: 6 secondi Gratta e Vinci: 2 miliardi e 200 milioni ripetizioni di gioco Ore Durata media della singola operazione: 60 secondi Giochi on line: 15 miliardi ripetizioni di gioco Giochi tradizionali (lotto, scommesse, superenalotto) : 3 miliardi e 500 milioni ripetizioni di gioco Ore Ore Durata media della singola operazione: 40 secondi Durata media della singola operazione: 240 secondi Totale operazioni di gioco: 49 miliardi di operazioni di gioco Ore Giornate lavorative:

39 Il sommerso del gioco d azzardo L offerta capillare rende impossibile il sufficiente controllo delle illegalità (Relazione del luglio 2011 della Commissione Antimafia) Il business sul "ricavare poco dai molti, piuttosto che incassare molto dai pochi spostato l attenzione malavitosa dalle bische clandestine al controllo sul territorio delle attività formalmente legali Direttamente (accaparramento di concessioni) Indirettamente (imposizione della protezione estorsiva ai gestori, bilanciandola con la garanzia di non ricevere danni collaterali ) Si ripetono i casi di manipolazione delle procedure amministrative per il rilascio delle autorizzazioni Gestione di una rete di punti di contatto (per la raccolta delle scommesse, per le sale bingo, per i locali dedicati alle slot-machine) per compiere operazioni di riciclaggio di denaro: il contante, in grandi quantità, affluisce/defluisce per vie incontrollabili; Manomissione delle apparecchiature e per l'approvazione dei software degli strumenti informatici: per queste condotte occorrono sanzioni adeguate, e non semplici contravvenzioni Dalla sinergia legale-illegale deriva, infine, un prelievo illegale del reddito da parte della criminalità, che aggiunge un ulteriore fattore di svantaggio per l Italia 39

40 La criminalità e lo Stato e la cronaca 40

41 41

42 SINERGIA TRA LEGALE E ILLEGALE L USURA Ampliamento della platea dei giocatori 42 Utilità marginali per il settore illegale Aumento/diversificazione delle persone coinvolte Finanziamento usurario dei giocatori 42

43 43 SINERGIA TRA LEGALE E ILLEGALE - L USURA (2) L illegale alimenta il legale fornendo la motivazione per giustificare l introduzione di nuovi giochi Il legale alimenta l illegalel ampliando la popolazione che entra in contatto con l offerta criminale 43

44 L internità del gioco al tessuto sociale Impossibile un sufficiente controllo di legalità, di tipo amministrativo e di pubblica sicurezza E più profittevole ricavare poco dai molti, che molto dai pochi l attenzione malavitosa ai profitti si sposta dalle modalità elitarie (bische clandestine, allibramento ) alle attività formalmente legali. direttamente (accaparramento di licenze per slot machine e punti di scommesse, di corner per gioco on line nei locali) indirettamente (protezione estorsiva a migliaia di gestori) Manipolazione delle procedure amministrative per il rilascio delle autorizzazioni a soggetti contigui o associati alla criminalità 44

45 Somme giocate per singola slot machine Scostamenti dai valori registrati nella media nazionale 45

46 La stima del non registrato Al sud ci sono meno slot, ma il giocato medio per istallazione (che dovrebbe essere più elevato: il volume si distribuisce, difatti, in numeri più piccoli di apparecchi) è nettamente più basso. La propensione all'azzardo (calcolata in rapporto al reddito disponibile procapite) non è però molto distante da quella delle altre Regioni riguardo al complesso degli altri giochi di alea. Il vistoso scostamento si presta dunque a essere approfondito, anche per la sollecitazione che deriva dalle molte decine di casi di irregolarità emerse alle cronache nell'ultimo anno: quasi ogni giorno compaiono degli esempi di apparecchi manomessi, disconnessi e altrimenti alterati sia per iniziativa di gestori non inseriti in associazioni criminali e sia, più di frequente, dall'organizzazione criminale sul territorio. Dove gli apparecchi per abitante sono di meno, dovrebbe risultare un ricavato medio per slot maggiore, considerato la quota di reddito procapite che definisce la propensione al gioco. Se a meno slot corrisponde meno giocato - vistosamente meno - per apparecchio, vi è molto probabile una porzione di apparecchi in stato di disconnessione dal sistema che registra i movimenti. Il valore medio Italia è di 6,6 apparecchi per 1000 abitanti. Il valore massimo è di 13,9, quello minimo è di 3,3. 46

47 L usura è tornata a essere una sofferenza dimenticata perché vi è il diniego pressoché integrale della condizione di sovraindebitamento di famiglie e imprese perché vi è la rinuncia a un efficiente regolazione del comparto dei crediti e dei finanziamenti perché permane il doppio messaggio di un irrazionale ampliamento dell economia patologica del gioco d azzardo 47

48 Le frontiere della difesa dall usura Priorità ai comparti dell economia che crea valore e occupazione Orientamenti e discipline al mercato dei crediti e dei finanziamenti, pur dopo le completate privatizzazioni e concentrazioni delle ex banche d interesse pubblico Monitoraggio dell approfittamento affaristico e delinquenziale dello stato di crisi finanziaria delle imprese Prossimità delle istituzioni di sicurezza pubblica alle persone indotte a indebitarsi a usura nel tessuto delle città e dei centri agricoli Riconoscimento e vero sostegno alle Fondazioni e alle Associazioni antiusura selezionate e valutate quanto a reale capacità e efficienza di servizio. Abbandono di pseudo soluzioni simboliche Programmazione di un ritorno dal consumo industrializzato di massa del gioco d azzardo Incoraggiamento alla ricostruzione del Capitale Sociale Familiare Procedure di effettivo esdebitamento delle famiglie Provvedimenti urgenti per impedire la prosecuzione di procedure di indebitamento, formalmente lecito, ma patologico 48

49 Considerazioni conclusive Nel corso di venti anni la condizione delle famiglie con insostenibili debiti e bilanci gravemente deficitari si è evoluta fino a rappresentare con un impressionante volume di sofferenze umane una vera ipoteca per lo sviluppo sociale, per l economia nazionale e per i rapporti tra lo Stato e i cittadini. Per essere chiari: gli episodi di disperazione estrema che colpiscono operai e impiegati licenziati, commercianti e artigiani in fallimento, piccoli imprenditori con azienda in crisi e in debiti, non sono più casi isolati, ma l evidenza tragica di un vasto e complesso fenomeno nazionale. Che interpella le responsabilità di tutti: dei singoli, delle istituzioni legislative e governative, dei rappresentanti dell economia e della finanza. Finora solo la Chiesa Cattolica ha mostrato di intendere le profonde implicazioni di questa crisi, sollecitando le persone di buona volontà a rifiutare il pessimismo e a operare. L appello di Papa Francesco invita anche ad affrontare la psicologia della crisi e a sconfiggere quell ottusità cognitiva e volitiva che trova, per l appunto, nel pessimismo un alibi per non fare, per non decidere, per esonerarsi dall impegno e dalla responsabilità. La sofferenza delle famiglie per i debiti, in altri termini, ha superato i limiti di un mero e ordinario problema di assistenza e cioè l ambito di semplici misure da predisporre per un parte, relativamente limitata, della popolazione, sia pur con provvidenze speciali come quelle previste nella legge 108 del La pena per difficoltà economiche è divenuta un fenomeno che coinvolge fasce crescenti della società italiana: famiglie povere, famiglie di lavoratori a reddito fisso, imprese famigliari, ceti intermedi (compresi alcuni delle professioni) e persino aziende personali di piccola e media grandezza. Si è in tal modo generato un collegamento tra la sofferenza intrafamigliare e le pesanti difficoltà che contrassegnano la struttura della nostra economia, con il corollario di impressionanti disfunzioni nella organizzazione finanziaria e creditizia. 49

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