Fuoriclasse. Non solo un doposcuola! L istruzione e la formazione sono le armi più potenti che si possono utilizzare per cambiare il mondo

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1 Fuoriclasse Non solo un doposcuola! L istruzione e la formazione sono le armi più potenti che si possono utilizzare per cambiare il mondo (Nelson Mandela) Il maestro che cammina all ombra del tempio non elargisce la sua sapienza, ma piuttosto la sua fede e il suo amore, non invita ad entrare nella dimora del suo sapere, ma vi guida alla soglia della vostra conoscenza (Khalil Gibran) Premessa La popolazione scolastica si è molto modificata in questi anni ed i problemi alla base dell insuccesso scolastico non sono più soltanto quelli delle specifiche difficoltà di apprendimento: oggi infatti dobbiamo fare i conti con la disgregazione di alcune reti naturali come la famiglia. Inoltre i processi migratori portano le famiglie a confrontarsi con una realtà fatta di codici e socialità che rispondono a scopi e norme spesso difficilmente decifrabili. Pertanto, capita spesso durante il pomeriggio che bambini e ragazzi si trovino da soli ad affrontare i compiti e gli impegni scolastici; la pigrizia, la sfiducia in se stessi o la noia possono creare nei giovani delle difficoltà che sfociano in risultati negativi durante il percorso generale scolastico. Il servizio di doposcuola si propone di seguire i ragazzi nello svolgimento pomeridiano dello studio e di aiutarli laddove trovino delle difficoltà nelle materie scolastiche, cercando di colmare eventuali lacune e facendo riscoprire lo studio come momento di crescita personale ma anche di interesse. Inoltre, il servizio di doposcuola si pone come supporto alle famiglie nel seguire il cammino scolastico dei propri figli e, come punto di aggregazione per i ragazzi offrendo a loro la possibilità di un esperienza di socializzazione e di solidarietà interculturale dentro i percorsi scolastici ed extrascolastici. Nello specifico del servizio, pensiamo al doposcuola come ad un ambiente familiare e stimolante sotto il profilo socio-educativo che offra una serie di strumenti ed opportunità affinché i bambini possano impiegare il loro tempo libero conciliando lo svolgimento di attività di studio individuali o in piccoli gruppi, con attività ricreative, ludico- espressive ed educative.

2 Il lavoro degli operatori, psicologi ed educatori, con i minori si attua nel profondo rispetto delle particolarità e dei dinamismi personali ed è teso a creare situazioni educative ed esperienze che aiutino il bambino a raggiungere l autonomia, a potenziare le proprie capacità, ad ampliare la considerazione del sé, a migliorare le relazioni con se stesso, con gli altri, con l ambiente in cui vive e con il contesto sociale. In breve, il lavoro degli operatori può dirsi mirato alla cocreazione, in dialogo con l istituzione scolastica e con le famiglie, di un contesto di deuteroapprendimento (Bateson, 1942; Bateson, 1972), in cui sia possibile imparare ad imparare, in un ambiente che offra un ampliamento delle opportunità educative e dei potenziali percorsi evolutivi di ciascun minore. Un contesto che è pensato ed organizzato come ambiente autenticamente educativo e accoglie, problematizza e programma nella diversità, si pone in un ottica di prevenzione del disagio e di promozione del benessere. In questa prospettiva, una delle priorità del doposcuola è quella di coinvolgere i sistemi, in un ottica di rete e di condivisione di letture delle situazioni e di intenti educativi: ci si propone pertanto di mantenere contatti frequenti con le famiglie e con gli insegnanti (se possibile in base alla loro collaborazione). Durante l anno si svolgeranno incontri periodici tra responsabili e genitori, e tra responsabili e insegnanti. Obiettivi Nell attuazione del progetto doposcuola riteniamo prioritari i sotto elencati obiettivi, distinti in obiettivi generali e specifici. Obiettivi Generali: offrire alle famiglie e al bambino un supporto scolastico ed educativo; favorire l apprendimento scolastico, la libera espressione e il gioco svolgendo attività collegate ai programmi scolastici, ma anche indipendenti da questi ultimi; contribuire allo sviluppo dell autonomia organizzativa e di pensiero del bambino; favorire l integrazione e la socializzazione, anche multiculturale, tesa al reciproco scambio e arricchimento personale e culturale; stimolare l aiuto fra i pari, il reciproco rispetto, la collaborazione, il dialogo, l impegno e la responsabilità, favorendo la crescita di una cultura della solidarietà e della collaborazione nella società;

3 valorizzare l esperienza dei bambini, la loro visione del mondo, le loro idee sulla vita, in quanto patrimonio conoscitivo, valoriale e comportamentale; Obiettivi Specifici: assistere il bambino durante lo svolgimento dei compiti assegnati; consolidare i metodi di studio già acquisiti in ambito scolastico; migliorare progressivamente l autonomia personale in ordine a capacità di organizzare il proprio tempo e quello dello studio; sviluppare l acquisizione di una metodologia di studio utile, costruttiva e adeguata alle caratteristiche individuali del bambino, ai suoi interessi e alle risorse personali e del suo contesto scolastico e familiare; rinforzare le capacità logico-analitiche e di letto-scrittura; potenziare, tramite l ausilio di metodologie ed esercizi mirati, le capacità di letto-scrittura, con particolare attenzione ai bambini che presentano specifiche difficoltà di apprendimento; responsabilizzare il bambino alla partecipazione attiva della vita scolastica, con particolare riguardo ai bambini che presentano difficoltà scolastiche; promuovere la capacità di socializzazione e la fiducia in sé stessi per una migliore integrazione nella comunità scolastica; favorire la scoperta progressiva delle proprie attitudini, migliorando il livello di autostima, le capacità decisionali e progettuali; incoraggiare la creatività e la propositività; sostenere l autoriflessione; rendere ricco e proficuo il tempo libero, stimolando la creatività e lo svago realizzato dai e con i bambini stessi; imparare a negoziare ed interiorizzare le regole e le forme di convivenza durante i momenti di studio, di gioco, e di attività; promuovere la cura e il rispetto degli ambienti e degli strumenti; costruire relazioni che siano di sostegno alla crescita, entrando in contatto con le famiglie, con la scuola e con il territorio. Attività e Metodologie Le attività che intendiamo proporre sono strutturate in tre macro-aree: A. Accompagnamento e aiuto scolastico; B. Potenziamento cognitivo per specifiche difficoltà di apprendimento;

4 C. Spazio educativo con attività ludico-ricreative, laboratori espressivi; brevi uscite, visite guidate, momenti culturali. L attenzione degli operatori sarà volta a garantire e mantenere un clima sociale positivo che permetta ad ogni bambino di esprimere se stesso, con le proprie potenzialità e nel rispetto della propria individualità. Le metodologie utilizzate nello svolgimento delle attività saranno caratterizzate da flessibilità e adattabilità alle risposte degli attori della relazione educativa, al contesto e alle situazioni varie. Queste metodologie fanno riferimento alle più recenti teorie psicopedagogiche e didattiche che guardano al bambino come costruttore attivo della sua autonomia cognitiva, emotiva ed affettiva, in costante e continuo rapporto di interscambio con i molteplici contesti relazionali e affettivi con cui il minore si trova ad interagire, in maniera più o meno diretta o mediata. Le attività saranno organizzate tenendo in considerazione gli interessi del bambino e la continuità con gli obiettivi e con i contenuti dichiarati nel POF della scuola. A. Accompagnamento e aiuto scolastico L aiuto allo studio è l attività tesa a sostenere e assistere nello svolgimento e nell elaborazione dei compiti assegnati a scuola, attraverso l acquisizione di una corretta metodologia d apprendimento, e lo sviluppo di capacità logico-analitiche attraverso il lavoro individuale e di gruppo. Riteniamo che sia utile in questo ambito favorire la cooperazione fra i bambini utilizzando metodologie dialogiche e narrative e di apprendimento collaborativo, come per esempio l insegnamento reciproco con la collaborazione degli altri, che contribuisce altresì allo sviluppo dell autonomia organizzativa e di pensiero del bambino. Saranno pertanto privilegiate le relazioni orizzontali fondate sul lavoro e sulle situazioni concrete, anziché quelle verticali fondate sull autorità della figura educativa, responsabilizzando e stimolando la partecipazione attiva del bambino con particolare riguardo ai bambini che presentano difficoltà scolastiche. Saranno inoltre proposte attività diverse e complementari per approfondire i contenuti delle materie scolastiche favorendo un progressivo allargamento di interesse, la libera espressione e il gioco. B. Potenziamento cognitivo per specifiche difficoltà di apprendimento

5 Obiettivo a lungo termine comune a tutti i percorsi educativi e abilitativi è quello di offrire opportunità formative in modo da aiutare il bambino nel raggiungimento del suo massimo potenziale di sviluppo, consentendo l acquisizione delle maggiori forme di autonomia personali e cercando così di raggiungere e mantenere nel tempo un livello qualitativo di vita il più soddisfacente possibile. L intervento, pertanto, deve essere pianificato sulla persona cui si riferisce, attraverso una serie di verifiche e programmazioni da parte dell équipe. Questa individualizzazione del progetto educativo è indispensabile, data l estrema variabilità interindividuale dei profili cognitivi e doverosa per il rispetto del bambino. Le attività verranno proposte in forma ludica (software didattici, giochi da tavolo, giochi enigmistici, ecc.) al fine di stimolare l interesse del bambino e di facilitare in questo modo l acquisizione di tecniche compensative. Inoltre, i percorsi tenderanno non al solo recupero di singole abilità, ma anche allo sviluppo armonico delle conoscenze e al loro uso. C. Spazio Educativo con attività ludico-ricreative, laboratori espressivi, brevi uscite, visite guidate, momenti culturali I momenti dedicati alle attività ludico-ricreative ed educative comprendono il gioco educativo e il gioco libero e sono pensati con una forte valenza pedagogica. Il gioco, favorendo il coinvolgimento totale dei bambini, in un tempo in cui sono sempre più attratti dai giochi solitari e multimediali, li aiuta a: 1. condividere, collaborare e accogliere l altro; 2. mettersi in discussione e confrontarsi con i compagni; 3. accettare ed interiorizzare delle regole; 4. prestare attenzione; 5. usare la memoria; 6. attivare strategie di risoluzione ai problemi; 7. socializzare. È ritenuto essenziale recuperare la dimensione del gioco come modalità di relazione che permette di liberare la creatività dei singoli e del gruppo, la socializzazione fra i pari e il rispetto per le regole previste dal gioco. Le attività espressive sono intese come possibilità di espressione del proprio corpo, della propria creatività, della singolare personalità di ogni bambino oltre ad essere un canale attraverso il quale ogni ragazzo può comunicare le proprie emozioni e stati d animo. Esprimersi significa, da un lato prendere coscienza di sé, dall'altro manifestarsi agli altri. Tali aspetti sono tanto essenziali per un armonioso sviluppo della personalità e delle competenze relazionali e comunicative.

6 Tener conto di questa esigenza significa per gli educatori: - consentire e favorire l'espressione in tutte le sue forme per conoscere i ragazzi ed aiutarli a crescere; - fornire ai ragazzi i mezzi espressivi più efficaci; - condurli attraverso le attività espressive da un lato allo sviluppo ed accrescimento della propria creatività, dall'altro alla capacità di conoscere ed apprezzare l'arte quale strumento comunicativo e sociale. Le attività espressive includeranno: - educazione ritmica e musicale; - laboratori artistico-creativi (pittura, collage, manipolazione di materiali, etc); - laboratorio letterario; - cineforum; - uscite didattiche. Tali attività nascono dall esigenza di offrire al bambino occasioni per apprendere nei/dai contesti e nelle situazioni, per dialogare, incontrare l altro, confrontarsi, sperimentare, osservare, risolvere problemi procedendo per tentativi ed errori, manipolare e costruire. Tali attività vengono pensate e proposte con l obiettivo di offrire al bambino la possibilità di trovare benessere nell essere con se stesso e con gli altri, aumentando il senso di gratificazione nel fare. Si prevede infine di coinvolgere i bambini nell attività di riordino e di cura degli ambienti, come occasione per riflettere sul valore della condivisione degli strumenti, degli ambienti di lavoro e di svago, aiutandoli ad organizzare il loro spazio e a rispettare se stessi e l ambiente in cui vivono. In tal senso i bambini verranno coinvolti nella sistemazione dei locali utilizzati, tenendo presente le loro possibilità in base all età, con valore educativo e di socializzazione, oltre che ludico e divertente. Tempi e Orari Le attività di doposcuola si svolgeranno secondo il calendario scolastico (sono esclusi i giorni dichiarati festivi, quelli compresi nei periodi delle vacanze natalizie e pasquali, e quelli nei quali sono sospese le lezioni e le attività scolastiche mattutine), per due pomeriggi alla settimana (martedì e giovedì), e saranno articolate su due turni: 1) dalle alle (ragazzi delle scuole secondarie di primo grado); 2) dalle alle (alunni delle scuole primarie).

7 Le attività saranno organizzate nel seguente modo: Cooperativa Sociale KORE onlus Per gli alunni delle scuole primarie: /17.30: accoglienza; / : aiuto e assistenza nei compiti scolastici, rafforzamento degli apprendimenti, potenziamento cognitivo (eventualmente suddivisi in piccoli gruppi); /19.00: laboratori ludico-ricreativi. Per gli alunni delle scuole secondarie di primo grado: /15.15: accoglienza; /16.15: aiuto e assistenza nei compiti scolastici, rafforzamento degli apprendimenti, potenziamento cognitivo (eventualmente suddivisi in piccoli gruppi); /17.00: attività espressive, laboratori ricreativo-educativi. I bambini che avranno bisogno di finire i compiti o rinforzare l apprendimento potranno continuare il lavoro, mentre quelli che avranno ultimato potranno partecipare alle attività proposte. Figure Educative Si prevede un numero massimo di 10 minori per ciascun turno, in modo da poter garantire la presenza di un operatore, psicologo, ogni cinque ragazzi (per un totale di 20 minori). Nell attuazione del progetto le figure educative stimolano e favoriscono le relazioni attraverso l osservazione e l orientamento, il sostegno e il feedback. Il compito della figura educativa è quello di creare situazioni ed esperienze che portino i bambini a giungere in modo autonomo e al tempo stesso guidato alla propria autonomia nel fare, nel saper fare e nell essere con sé e con gli altri. Presupposto fondamentale a ciò è l ascolto attivo all interno del gruppo, dove il dialogo diventa lo strumento principale nella costruzione e nella negoziazione dei significati. La figura educativa: 1. usa tecniche e metodologie adattandole al contesto, ai bambini, agli strumenti e agli spazi a disposizione; 2. programma, modifica, analizza le attività tenendo sempre presenti gli obiettivi e i bisogni cognitivi (conoscere, sperimentare, mettersi in gioco) e affettivi-emotivi (appartenenza, accoglienza, socializzazione, autonomia).

8 Strumenti - libri - materiale di cancelleria - materiale per i laboratori - giochi da tavolo - giochi didattici - stereo - pc e videoproiettore - materiale ludico - cassetta di primo soccorso Valutazione (Indicatori per la verifica della soddisfazione degli utenti) Modalità di rilevazione costante delle attività svolte e della partecipazione: - diario giornaliero: tale strumento è utilizzato per la descrizione delle attività svolte e degli aspetti relazionali con i bambini; - registro per la rilevazione delle presenze dei bambini: si rilevano le presenze giornaliere; - monitoraggio in itinere attraverso attività di supervisione; Modalità di rilevazione del grado di soddisfazione dei destinatari: - questionario di soddisfazione alle famiglie; - incontri durante l anno tra gli operatori e le famiglie; - contatto con gli insegnanti interessati. Responsabili del progetto Federica Casari, psicologa psicoterapeuta Elisa Baratti, psicologa

9 Coordinamento: Dott. Roberto Garone, psicologo Per informazioni e iscrizioni: Telefono: fuoriclasse@virgilio.it Vigevano, febbraio 2015 Cooperativa Sociale KORE onlus Federica Casari, psicologa Elisa Baratti, psicologa Cooperativa KORE Onlus

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