il periodo che precede la quaresima e si festeggia con feste mascherate, sfilate di carri allegorici, danze e si conclude il giorno di martedì

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Marcellina Piccinini
7 anni fa
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Il nome forse deriva dal latino medievale carne levare che significa togliere la carne dalla dieta

2 il periodo che precede la quaresima e si festeggia con feste mascherate, sfilate di carri allegorici, danze e si conclude il giorno di martedì grasso. Il nome forse deriva dal latino medievale carne levare che significa togliere la carne dalla dieta di ogni giorno. I festeggiamenti di questa festa c erano già in tempi lontani e si vestivano in maschera per allontanare gli spiriti maligni. Lorena

3 C era una volta un bambino che fu abbandonato davanti al convento di Santa Maria della Stella di Catanzaro. Visto che fu trovato il 24 Giugno del 1596 fu chiamato Giovanni ed è stato educato da un frate che gli trasmise la passione per la caccia.

Fu proprio durante la caccia che salvò uno spagnolo, che poi però morì e lasciò la sua eredità e una lettera dove c'era scritto come cacciare dalla Calabria gli spagnoli.

4 Fu proprio durante la caccia che salvò uno spagnolo, che poi però morì e lasciò la sua eredità e una lettera dove c'era scritto come cacciare dalla Calabria gli spagnoli. Così iniziò la sua carriera e a bordo di un carrozzone, incitava il popolo alla rivolta procurandogli molti guai. Egli cominciò a fare spettacoli satirici e politici per incitare il popolo alla rivolta. Fu condannato a morte ma si salvò per le sue nobili origini. Ma quando scoppiò la peste fu contagiato dal suo amico Marco e morì. Giangurgolo appare come il tipico signorotto tipico e gradasso e sapeva essere ruffiano e adulatore on le persone potenti. Veniva deriso dalle donne perché cercava di mostrarsi colto e invece era un grande ignorante.

5 Amava i Maccaruni e casa alla calabrisi ; e per averne un piatto era capace di rubare. Diceva che quando lui passava la terra tremava e invece era un grande fifone. Indossava un cappello alto a forma di cono, un corpetto attillato con un colletto largo e arricciato, i pantaloni larghi e a strisce giallo e rosso. Portava un lungo spadone con una lunga piuma di pavone, simbolo del suo vanto. Francesco spiega l etimologia del nome GIANGURGOLO Il nome Giangurgolo deriva da Giovanni gola piena, cioè parlava e si vantava molto. Nel dialetto catanzarese si dice gargiutu. Dunque Giuanni u gargiutu, detto Giangurgolo.

italiane Vengo da Venezia e sono la servetta graziosa.

10 La geografia Delle maschere Vengo da Napoli, sono un servo povero e dico sempre la verità. Ho la gobba e il naso grande, sono un chiacchierone e ho sempre il sorriso. Mi piace mangiare e bere. italiane Vengo da Venezia e sono la servetta graziosa. Sono astuta, vivacissima e molto affezionata alla mia signora. Faccio la civetta e sono un pò bugiarda e chiacchierona. Vengo da Bergamo, sono intelligente e un pò furbo, faccio scherzi a tutti e ho sempre fame.

Roma e rappresento la Roma popolare. Sono arrogante, furbo, pigro, ma in fondo buono e amabile. Io sono il Dottor Balanzone. Vengo da Bologna.

11 Vengo da Milano, sono un servo rozzo ma ho buon senso e sono onesto. Sono sempre disposto a lottare a fianco del popolo Io sono Pantalone, un vecchio, ricco e avaro mercante veneziano Sono la maschera più famosa di Roma e rappresento la Roma popolare. Sono arrogante, furbo, pigro, ma in fondo buono e amabile. Io sono il Dottor Balanzone. Vengo da Bologna. So tutto e parlo di tutto. Sono un pò pedante e brontolone. Vengo da Torino. Sono un cavaliere molto elegante, intelligente e furbo. Adoro il buon vino. Ho un senso innato della giustizia e sono sempre dalla parte dei deboli.

Sono uno spadaccino temerario ma combatto più con la lingua che con la spada.

12 Vengo da Bergamo. Sono il capo servitù astuto e ingegnoso antagonista di Arlecchino. Sono un pò imbroglione, ossequioso con i padroni. Sono una maschera tipica della Liguria e sono una caricatura degli ufficiali del XV secolo. Porto una lunga spada, ho lunghi baffi ed un naso spaventevole. Sono uno spadaccino temerario ma combatto più con la lingua che con la spada. Vengo chiamato anche Capitan Fracassa Maschera di origine siciliana, devo il mio nome alle parole "Peppi", diminutivo dialettale di Giuseppe, e "nappa", che significa toppa dei calzoni, cosicché "Giuseppe toppa nei calzoni" sta ad indicare un "uomo da nulla". Maschera tipica della Toscana. La mia dote migliore é la generosità, sono sempre pronto ad aiutare chi ne ha bisogno. Arguto, saggio, dotato di una buona dose di ottimismo, riesco ad affrontare con coraggio le avversità della vita ma ho un pò le "mani bucate".

15 Il Carnevale della «Iole» made in Romania

Adrian e Narcisa raccontano La Romania La tradizione del carnevale è stata portata nel nostro paese dai coloni sassoni provenienti dall ovest della Germania, dal sud-est dell Olanda e dal Lussemburgo.

16 Adrian e Narcisa raccontano La Romania La tradizione del carnevale è stata portata nel nostro paese dai coloni sassoni provenienti dall ovest della Germania, dal sud-est dell Olanda e dal Lussemburgo. Il nome di lole viene dal verbo tedesco lallen- balbettare e accenna al modo di parlare sotto la maschera. Oltre alla chiassosa sfilata delle lole, che indossano costumi neri e maschere dipinte (simili a quelle tradizionali sarde) e sono munite di fruste per cacciare via gli spiriti maligni. Nel 1882, il Carnevale delle lole fu messo al bando. Fu poi ripreso con delle interruzioni a causa dei vari avvenimenti storici a partire dal Le lole sfilano a seconda dell importanza rivestita nel passato dalla corporazione che rappresentano. La sfilata è aperta dal capomastro della corporazione degli stivalai, seguita dalla corporazione dei sarti e da quella dei pellicciai. L ultima a sfilare è la corporazione dei bottai. Il momento culminante è quello in cui tutte le lole si tolgono le maschere. Per tradizione, dopo il tramonto la gente rientra a casa per continuare a festeggiare fino all alba.

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