GLI OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO

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1 GLI OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO Scuola dell educazione integrale: considera il sapere e il fare come occasioni per sviluppare armoni-camente la personalità degli allievi in tutte le direzioni: etiche, religiose, sociali, intellettive, affettive, operative, creative, ecc. Scuola che colloca nel mondo: sviluppa l immagine più approfondita della realtà sociale, tecnologica, storica, economica, istituzionale, politica Scuola orientativa: dà spazio all iniziativa del soggetto per il suo sviluppo psichico, fisico, intellettuale studio delle discipline e delle attività inter e transdisciplinari. Scuola dell identità: accompagna il preadolescente nella sua maturazione globale fino alle soglie dell adolescenza. Scuola della motivazione e del significato: si impegna a radicare conoscenze e abilità disciplinari e interdisciplinari sulle effettive capacità di ciascuno, utilizzando le modalità più motivanti e ricche di senso. Scuola della prevenzione dei disagi e del recupero degli svantaggi: si impegna alla disponibilità, all ascolto e al dialogo, a esempi e stili di vita positivi, a testimonianza pubblica e privata di valori, condivisione empatica di esperienze, problemi, scelte, a rimuovere gli effetti negativi dei condizionamenti sociali. Scuola della relazione educativa: aver attenzione alla persona, va-lorizzare, rispettare gli stiliindividuali di apprendimento, incoraggiare, orientare, creare confidenza, correggere con autorevolezza, sostenere, condividere. Pagina 21

2 GLI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Per le discipline, declinate nello specifico per le classi 1, 2 e 3 : - Religione cattolica; - Italiano; - Inglese; - Seconda lingua comunitaria (Francese o Spagnolo); - Storia; - Geografia; - Matematica; - Scienze; - Tecnologia e informatica; - Musica; - Arte e immagine; - Attività fisica e sportiva. Per l educazione alla convivenza civile: - educazione alla cittadinanza; - educazione stradale; - educazione ambientale; - educazione alla salute - educazione alimentare Pagina 22

3 - educazione all effettività. Gli obbiettivi specifici indicati per le discipline e per l educazione alla convivenza civile obbediscono al principio dell ologramma, cioè l uno rimanda sempre funzionalmente all altro e non sono mai rinchiusi su se stessi, bensì aperti ad un complesso, continuo e unitario reciproco rimando al tutto. Indicano i livelli essenziali di prestazione che la scuola secondaria di 1 grado è tenuta ad assicurare. OBIETTIVI FORMATIVI E PIANI PERSONALIZZATI DELLE ATTIVITA EDUCATIVE La scelta degli obiettivi formativi: può scaturire dall armonica combinazione di due percorsi: - partire dall esperienza degli allievi - ispirarsi direttamente al Profilo Sono: punti di partenza e di arrivo, condizione e risultato di ulteriori maturazioni Si riferiscono al principio dello ologramma. Formulazione: - non possono essere formulati in maniera atomizzata e previsti in corrispondenza di performance analitiche - vanno esperiti a partire da problemi o attività unitari e sintetici - non sono riducibili ad esercizi che pretendono di raggiungerli in maniera atomistica - non sono riducibili a prospettive disciplinari o di singole educazioni - richiedono la mobilitazione di sensibilità e prospettive pluri-inter e transdisciplinari - richiedono il continuo richiamo all integralità educativa - devono sempre essere dotati di senso e motivanti Unità di Apprendimento sono date dall insieme di: - uno o più obiettivi formativi - le attività - i metodi - le soluzioni organizzative le modalità di verifica Piano di Studio Personalizzato Pagina 23

4 - è dato dall insieme delle Unità di Apprendimento - resta a disposizione delle famiglie - serve per la compilazione del Portfolio - è un appuntamento cruciale perché, a scelta della famiglia e dei preadolescenti, con l assistenza del tutor, la scuola può dedicare una quota fino a 198 ore annuali, allo approfondimento parziale o totale di discipline o attività registrate e sancite sul Portfolio POF: dichiara l ispirazione culturale-pedagogica e l unità didattico-organizzativa dei Piani Personalizzati Struttura: IL PORTFOLIO DELLE COMPETENZE INDIVIDUALI - una sezione dedicata alla valutazione (art. 8 DPR 275/99) - una sezione dedicata all'orientamento - seleziona: - materiali prodotti dall'allievo - prove scolastiche signifi-cative osservazioni dei docenti e della famiglia - commenti su lavori personali ed elaborati significativi - indicazioni di sintesi Funzione: - si individueranno i criteri di scelta e di ordinamento dei materiali - rappresenta un'occasione per migliorare e comparare le pratiche d'insegnamento, per stimolare lo studente alla autovalutazione e alla conoscenza di sé in vita della costruzione di un personale progetto di vita, per corresponsabilizzare i genitori nei processi educativi Compilazione: - è compilato ed aggiornato dal docente coordinatore-tutor, in collaborazione con tutte le figure che si fanno carico dell'educazione e degli apprendimenti di ciascun allievo, a partire dai genitori degli stessi studenti, chiamati ad essere sempre più protagonisti consapevoli della propria crescita Continuità: - si innesta su quello della scuola primaria Pagina 24

5 - accompagna i fanciulli nel passaggio dalla scuola secondaria dii grado alle scuole successive - assume un valore aggiunto nell'ultimo anno quando i genitori, sentito il tutor, decidono a quale indirizzo formativo iscrivere il figlio - è un'occasione docu-mentaria perché il tutor rilegga la storia dello studente, dall'infanzia alla prea-dolescenza e perché, con il ragazzo e la sua famiglia, faccia un bilancio ragionato e condivise dei risultati ottenuti, nella prospettiva delle scelte future - consente di monitorare l'evoluzione del percorso scolastico degli alunni negli anni successivi per migliora il know how formativo I NUCLEI FOCALI DELLA RIFORMA RISULTANO ESSERE Piani di Studio Personalizzati Docente Tutor e riorganizzazione del gruppo docente: Classi 1 a e 2 a - docente coordinatore tutor. Portfolio e valutazione dell alunno Articolazione dell offerta didattica Pagina 25

6 DALLE CAPACITA' ALLE COMPETENZE Obiettivi specifici di apprendimento CAPACITA' CONOSCENZA (sapere) ABILITA' (saper e saper fare) COMPETENZE sono unitarie integrate si attivano in situazioni complesse sono dinamiche e potenzialmente trasversali Pagina 26

7 CAPACITA' CONOSCENZA COMPETENZE EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA DEMOCRATICA Pagina 27

8 DAGLI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO AI PIANI DI STUDIO PERSONALIZZATI Profilo Educativo, Culturale e Professionale Obiettivi specifici di apprendimento Conoscenze e Abilità interconnesse Obiettivi Formativi PORTFOLIO delle Competenze Unità di apprendimento Piani di Studio Personalizzati Pagina 28

9 LE ATTIVITA' LE ATTIVITA' SVOLTE NEL GRUPPO CLASSE SVOLTE NEI LABORATORI DI CLASSE DI INTERCLASSE Gruppi di LIVELLO Gruppi di COMPITO Gruppi ELETTIVI Pagina 29

10 P E C U P (Profilo educativo, culturale e professionale) SAPERE, FARE PER ESSERE, UOMO E CITTADINO 1- COMPETENZE PERSONALI DELL ALUNNO IN USCITA (14anni) Esprimere un personale modo di essere e proporlo agli altri Interagire con l ambiente ed influenzarlo positivamente Risolvere i problemi Riflettere su se stesso e gestire il proprio processo di crescita Comprendere la complessità dei sistemi simbolici e culturali Maturare il senso del bello Conferire senso alla vita Simbolizzare, comunicare, pianificare, progettare, contestualizzare, maturare, interiozzare 2- COMPETENZE SPECIFICHE IDENTITA' a- Conoscenza di sè Affermarsi, interrogarsi, comprendere Ricercare, gestire, comunicare Affrontare, cercare soluzioni, risolvere Progettare, comprendere, testimoniare Decifrare, riconoscere, valutare b- Relazione con gli altri Interagire con coetanei ed adulti per: 1. dare e chiedere riconoscimento 2. scoprire le ragioni altrui 3. interrogarsi, comprendere e riflettere c- Orientamento Pensare al proprio futuro Elaborare, esprimere ed argomentare un proprio progetto di vita Collaborare con la e con la famiglia Riconoscere ed interagire con gli altri e con le organizzazioni sociali e territoriali Verificare l adeguatezza delle decisioni sul proprio futuro scolastico e professionale Pagina 30

11 STRUMENTI CULTURALI a - Aspetto motorio - Conoscere il proprio corpo - Conoscere,utilizzare, produrre, identificare e sviluppare b - Storico - geografico - Avere consapevolezza - Collocare e collocarsi - Orientarsi c - Linguistico - Esprimere, comunicare, leggere, comprendere, produrre d - Logico - matematico - Eseguire, calcolare, misurare, risolvere, padroneggiare, organizzare, rappresentare, adoperare, comprendere e ricercare e - Sociale - Leggere quotidiani - Ascoltare telegiornali - Compilare un bollettino postale - Leggere carte stradali, mappe delle città, orario ferroviario, bollette di servizi pubblici f - Scientifico - Conoscere l universo animale, la geografia fisica, il significato dei principali fenomeni - Avere coscienza dell immensità del cosmo g - Tecnologico - Riconoscere sistemi tecnici,individuare funzioni, descrivere caratteristiche, analizzare, rappresentare - Progettare processi e procedure - Mettere in relazione, riprodurre e riutilizzare Pagina 31

12 CONVIVENZA CIVILE Essere consapevole di essere titolare di diritti e di essere soggetto a doveri Affrontare i problemi a casa, a scuola e nella comunità sociale e civile Conoscere l organizzazione costituzionale ed amministrativa del nostro Paese Conoscere le regole e le ragioni di prevenzione del disagio Impegnarsi, tenere comportamenti responsabili Rispettare gli altri Conservare e migliorare l ambiente Adottare comportamenti adeguati alla propria e alla altrui sicurezza in condizioni di pericolo 3- COMPETENZE INTERMEDIE Competenze trasversali del processo formativo in uscita Riconoscere e gestire aspetti diversi dell esperienza motoria, emotiva, razionale Percepire la corporeità come valore, come modo di essere nel mondo e nella società Esplicitare il patrimonio di visioni, teorie, pratiche, valori della legalità Ordinare ed interpretare secondo categorie critiche, semantiche, sintattiche Collaborare, costruire una società migliore Avere consapevolezza del disagio, della diversità, dell emarginazione Maturare ed operare (autonomia di giudizio, impegno, generosità) Sperimentare, dialogare, partecipare Autoregolare gli apprendimenti, esercitare l autonomia, la responsabilità, la creatività. Pagina 32

13 SCHEDA MODELLO PER PROGETTARE UNA UNITA' DI APPRENDIMENTO Anno scolastico DATI IDENTIFICATIVI Scuola Destinatari Docenti coinvolti DECLINAZIONE ARTICOLAZIONE APPRENDIMENTO RIFERIMENTO AI DOCUMENTI PECUP APPRENDIMENTO UNITARIO DA PROMUOVERE DELL'APPRENDIMENTO UNITARIO IN OBIETTIVI FORMATIVI (con relativi standard) OSA (*) EDUCAZIONE Metodi ATTIVITA' E METODOLOGIA Tempi DOCUMENTAZIONE CONTROLLO DEGLI APPRENDIMENTI VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE Portfolio Piani di Studio Personalizzati (*) descritti nelle schede di espansione disciplinare Pagina 33

14 LA SCUOLA MEDIA "G. ROSSETTI" NELLA RIFORMA La nuova secondaria di primo grado prevede altresì una diversa scansione delle annualità: infatti è suddivisa in un biennio e in una terza classe e nuovi curricula: 27 ore settimanali di curriculum nazionale e una quota di curricula facoltativi per un massimo di 6 ore settimanali. La scuola media "G: ROSSETTI" ha accolto l'impostazione oraria 27+6 settimanali offrendo alle famiglie e agli studenti una ampia possibilità di percorsi formativi opzionali scelti tra le attività laboratoriali nelle seguenti aree: AREA LETTERARIA laboratori di: scrittura e lettura creativa - dizione - recupero; laboratorio di latino AREA LINGUISTICA laboratorio di lingua inglese AREA STORICO-GEOGRAFICA studio del territorio - lettura di documenti storici - cartografia AREA TECNOLOGICA laboratorio di informatica - disegno tecnico - giardinaggio AREA MUSICALE laboratorio musicale e/o musica d'insieme AREA ARTISTICA laboratorio di ceramica - disegno AREA SPORTIVA Volley Corsa campestre Giochi studenteschi Tra le innovazioni della riforma va sottolineata l'introduzione dello studio della seconda lingua comunitaria a partire dalle classi prime; la scuola media "G. ROSSETTI" ha aperto un ventaglio di proposte: francese, spagnolo, tedesco. La risposta degli studenti si è catalizzata su francese e spagnolo. Pagina 34

15 VERIFICHE E VALUTAZIONE Le verifiche e la valutazione hanno il compito di accertare il grado di apprendimento dell'alunno e la validità del progetto didattico attivato; le verifiche permetteranno pertanto di individuare la situazione in cui si trova il processo formativo dell'alunno, consentendo di modificare gli obiettivi della programmazione e predisporre nuove strategie. TIPI DI VERIFICHE Ogni docente, in relazione al proprio progetto didattico e nel rispetto della normativa ministeriale, può utilizzare i seguenti tipi di verifica: interrogazione tradizionale; interrogazione "dal banco"; questionario; test; prova scritta; prova grafica; lavoro di gruppo. CRITERI DI VALUTAZIONE Criteri generali per la valutazione La valutazione degli alunni rivestirà un ruolo determinante nello sviluppo dell azione educativa della scuola in funzione della continua regolazione dei processi di insegnamentoapprendimento, in rapporto alle diversità individuali e alla promozione di tutte le opportunità educative. La rilevazione degli apprendimenti, cioè i giudizi analitici relativi a ciascuna disciplina, si baseranno su una serie di indicatori-criteri riportati sulla scheda a cui corrisponderà una sola qualifica che compendia l esito di tutte le voci e prevede 5 livelli (OTTIMO - DISTINTO - BUONO - SUFFICIENTE - NON SUFFICIENTE ), espressi con gli aggettivi adottati per gli esiti agli esami di terza media. Per accertare il possesso delle abilità, misurare il profitto e verificare il metodo di lavoro, l impegno, la partecipazione e il grado di socializzazione di ciascun alunno, durante il processo formativo, ci si servirà delle verifiche e delle osservazioni sistematiche, in quanto la valutazione necessita non solo di verifiche del profitto, ma anche di opportune annotazioni sulle condizioni e i modi di apprendimento e sulle manifestazioni comportamentali degli alunni. Nel giudizio globale emergerà un profilo dinamico conclusivo che evidenzierà: la continuità e l intensità dell impegno e della partecipazione alla vita scolastica; i progressi compiuti rispetto al livello di partenza; l acquisizione delle competenze e il livello di conoscenza degli obiettivi didattici dal punto di vista contenutistico. Pagina 35

16 Vengono qui di seguito riepilogati i criteri generali per la valutazione dell apprendimento degli alunni nelle varie discipline; essi saranno meglio specificati, a seconda delle diverse situazioni, nelle programmazioni annuali dei Consigli di Classe e nei piani di lavoro dei singoli docenti, nonché, per le peculiarità di ogni disciplina, nelle programmazioni concordate dai Gruppi Disciplinari: l esito di tutte le verifiche (scritte, pratiche e orali) viene sempre comunicato agli alunni e ai genitori per garantire la massima trasparenza della valutazione finale e rendere consapevole l alunno dell adeguatezza della propria prestazione rispetto ai livelli attesi; le rilevazioni sulla situazione scolastica degli allievi saranno trascritte durante i Consigli di Classe in apposite griglie che attesteranno per ciascun alunno: i risultati cognitivi, il metodo di studio e il comportamento sociale. Il coordinatore del consiglio curerà la raccolta e la conservazione dei dati e di tutte le informazioni utili per l elaborazione dei giudizi quadrimestrali e finali VALUTAZIONE OTTIMO DISTINTO INDICATORI l'alunno mostra spiccato interesse per le discipline e amore per lo studio, conosce molto bene i contenuti, che sa anche collegare e coordinare ha considerevoli capacità di sintesi, di analisi e di rielaborazione critica. l'alunno possiede ampie conoscenze dei contenuti, espone con sicurezza e disinvoltura, ha capacità di BUONO l alunno evidenzia un impegno costante e partecipa al dialogo educativo, possiede discreta conoscenza dei SUFFICIENTE l alunno mostra un sufficiente impegno e volontà, conosce i concetti e i contenuti essenziali, si esprime NON SUFFICIENTE l alunno si impegna molto poco nello studio e mostra disinteresse per tutto, presenta lacune (gravi/ gravissime) nelle conoscenze specifiche, manca di autonomia (o ha notevoli difficoltà) nell'utilizzo dei Pagina 36

17 GIUDIZIO GLOBALE PRIMO QUADRIMESTRE Ha mostrato un comportamento/ insofferenza (1 )... La partecipazione è stata (2)... e l'impegno (3)... Il metodo di studio è/ non è (4)... Rispetto al livello di partenza evidenzia [oppure: non si registrano progressi ] (5)..., pertanto, le abilità e le conoscenze risultano (6)... Può migliorare ed approfondire (7)... [oppure] Deve recuperare (7)... VOCI DI COMPLETAMENTO (1) responsabile e corretto; abbastanza/sostanzialmente corretto; alquanto/molto vivace; non sempre corretto; al rispetto delle regole. (2) attiva; costante; abbastanza costante; piuttosto superficiale; incostante e settoriale; scarsa. (3) costante/continuo; regolare/abbastanza regolare; discontinuo; vario a seconda degli interessi; limitato; molto limitato. (4) efficace ed autonomo; autonomo; in via di consolidamento; prevalentemente mnemonico; disordinato e dispersivo; ancora acquisito. (5) progressi costanti; progressi regolari; progressi; accettabili progressi; limitati/lievi/ modesti progressi. (6) sicure; consolidate; adeguate; essenziali; piuttosto incerte/frammentarie; non acquisite. (7) la disponibilità all'ascolto; una maggiore concentrazione; maggiore autocontrollo; la capacità di applicarsi in modo costante in classe e a casa; una maggiore autonomia; una migliore organizzazione del lavoro; una maggiore autostima; le conoscenze nell'area... GIUDIZIO GLOBALE SECONDO QUADRIMESTRE L'alunno nel 2 quadrimestre ha (1)... un/il comportamento (2)... partecipando in modo (3)... alle attività scolastiche. Si/Non si è impegnato con (4)... ed ha dimostrato di/non aver acquisito un metodo di studio (5)... Ha raggiunto una (6)... conoscenza dei contenuti in tutte/quasi tutte le discipline per cui gli obiettivi programmati sono/non sono stati (7)... VOCI DI COMPLETAMENTO (1) mantenuto; migliorato; peggiorato (2) responsabile; corretto; abbastanza/sostanzialmente corretto; socievole; riservato; vivace/esuberante; non sempre corretto; non del tutto responsabile. (3) attivo; costante; abbastanza costante; regolare; saltuario/incostante; solo se stimolato; passivo. (4) diligenza/consapevolezza; costanza; regolarità/una certa regolarità; discontinuità; superficialità. (5) valido; efficace; autonomo; proficuo; razionale; organizzato; sistematico; personale; sufficientemente valido. (6) approfondita; completa; adeguata; essenziale; limitata; generica; frammentaria; sommaria; lacunosa; inadeguata. (7) pienamente raggiunti; raggiunti; sostanzialmente raggiunti; raggiunti in alcune discipline. Pagina 37

18 PROFILO DEL CANDIDATO ALL' ESAME DI LICENZA L'alunno/a, durante il triennio/nel corso degli studi, ha seguito in modo (1)... le attività programmate, evidenziando un (2)... processo di apprendimento. Ha presentato un comportamento (3)... con i compagni e gli insegnanti, mostrando di aver conseguito un (4)... socializzazione. Nello studio ha manifestato impegno ed applicazione (5)... dando prova di aver acquisito un metodo di lavoro (6)... Ha inoltre maturato (7)... capacità di collegamento ed applicazione delle conoscenze apprese, rivelando inclinazione particolare per (8)... ( Consiglio orientativo ) Tenuto conto dell'evoluzione della sua personalità e del rendimento scolastico globale, il Consiglio di Classe ritiene che l'alunno/a possa affrontare con buone prospettive (9) VOCI DI COMPLETAMENTO (1) continuo; assiduo; diligente; abbastanza continuo; saltuario; incostante; superficiale (2) rapido; efficace; regolare; adeguato; normale; meccanico; lento; difficoltoso. (3) corretto; responsabile; socievole; riservato; controllato; vivace; esuberante; poco responsabile; poco rispettoso. (4) buon; discreto; positivo; modesto. (4) diligenti; costanti; regolari; efficaci; adeguati; consapevoli; discontinui; superficiali; modesti. (5) autonomo; profìcuo; razionale; valido; sistematico; personale; sufficientemente valido; positivo; accettabile; confuso; dispersivo; disordinato. (6) notevoli; soddisfacenti; apprezzabili; buone; adeguate; più che sufficienti; sufficienti; modeste; insufficienti. (7) le discipline linguistiche; l'area logico-matematica; le attività tecnico-pratiche; le attività espressive; l'attività sportiva. (9) un liceo...; un istituto tecnico; un istituto professionale; un corso di formazione professionale. Viene, comunque, deciso che le schede di valutazione sia periodali che finali siano restituite agli alunni e ai genitori dai docenti stessi (saranno definite le date degli incontri al momento opportuno) affinché siano lette e commentate in modo chiaro ed esaustivo anche per sottolineare quei risultati che consiglierebbero varie forme di recupero Pagina 38

19 MEZZI E STRUMENTI In relazione agli obiettivi ed ai contenuti saranno individuati mezzi e strumenti adeguati: a) testi scolastici e schede di ricerca guidata b) utilizzazione delle strutture pubbliche (biblioteche, monumenti, ecc.) ecc. c) visite e stabilimenti industriali, musei, redazioni di giornali, aziende agricole d) visite guidate e viaggi di istruzione in località utili per la preparazione culturale degli alunni e) utilizzazione degli audiovisivi e materiale multimediale f) utilizzazione della biblioteca della scuola g) territorio. utilizzazione delle strutture degli Enti Locali e Culturali che operano nel Ciascun docente potrà specificare nella propria programmazione i mezzi e gli strumenti ritenuti adatti allo svolgimento delle varie unità didattiche. RAPPORTO SCUOLA - FAMIGLIA Un proficuo rapporto collaborativo fra scuola e famiglia è auspicabile affinché la scuola possa svolgere al meglio la propria funzione educativa e formativa; pertanto essa promuove occasioni di dialogo irrinunciabili quali: ora settimanale di ricevimento; due udienze generali (dicembre e aprile) in orarlo pomeridiano; comunicazioni scritte e/o convocazioni in casi particolari. INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI L inserimento degli alunni disabili in situazione di handicap,che rappresenta per tutte le scuole occasione di forte crescita culturale e civile, ottempera alle disposizioni della legge quadro 104/92 e segue le linee fondamentali dell intesa tra Scuola, ASL e Comune. Si effettuano pertanto ogni anno i necessari collegamenti tra i progetti educativi, riabilitativi e di socializzazione della scuola e degli enti pubblici.. Gli insegnanti di sostegno organizzano l attività educativa e didattica secondo il criterio della flessibilità, mirando alla continuità educativa tra i diversi ordini e gradi di scuola, prevedendo lo svolgimento anche di attività extrascolastiche e di iniziative di sperimentazione e predisponendo attività individualizzate. Gli interventi di tipo educativo, didattico e socio-sanitario coinvolgeranno: DOCENTI dei vari Consigli GENITORI degli alunni OPERATORI delle ASL PERSONALE ausiliario Pagina 39

20 CONTINUITÀ La continuità nasce dall esigenza primaria di garantire il diritto dell alunno ad un percorso formativo organico e completo, che mira a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce così la sua particolare identità. (C.M. 339/ 1992). Seguendo le linee fondamentali della normativa citata, e delle successive disposizioni intervenute, la continuità col grado precedente dell istruzione obbligatoria contempla diverse iniziative quali: Coordinare i curricoli delle classi ponte Uniformare i rispettivi impianti metodologici e didattici e organizzare attività comuni Curare la coerenza degli stili educativi tra i due ordini di scuola Gestire unitariamente i casi di handicap Scambiare informazioni utili sugli alunni e sui percorsi didattici effettuati Pagina 40

21 ORIENTAMENTO L orientamento è costituente interno all educazione e pertanto elemento continuo, integrale, unitario ed armonico della personalità. di sviluppo Nello specifico, l'orientamento scolastico è il processo che ha come fine quello di facilitare in ciascuna persona una scelta di studio e di lavoro quanto più consapevole e autonoma possibile. Solo la connaturale funzione educativo/orientativa della scuola può contribuire a rendere fecondi e significativi i risultati di una serie di interventi di supporto, quali incontri sulle opportunità formative di lavoro, sul mercato occupazionale e della conoscenza di sé. Il Progetto orientamento coordinato dalla Funzione strumentale dell area 3, alla luce di quanto previsto dalla normativa, è articolato nel seguente modo: Attività di orientamento predisposte dai singoli Consigli di classe nel corso del triennio. Corso di orientamento per gli alunni delle terze classi. Al termine, sulla base dei dati raccolti dal coordinatore, verrà formulato il Consiglio orientativo. Diffusione di informazioni fornite dagli Istituti superiori. Incontri di genitori e alunni con i rappresentanti degli Istituti superiori del territorio.. Visite guidate ad alcuni istituti e partecipazione ad attività di Laboratorio predisposte dagli stessi. Pagina 41

22 CAP. 5 ARRICCHIMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA Nell ambito dell Autonomia, la nostra scuola propone iniziative che aumentano le possibilità degli alunni e delle loro famiglie di trovare risposte anche ad altre esigenze culturali. Vanno in questa direzione le numerose iniziative dei progetti che si inseriscono nel lavoro delle classi e mirano ad una armonica e completa formazione dei ragazzi a) ACCOGLIENZA Si prevedono attività particolari per i primi giorni di lezione destinate agli alunni delle classi prime: incontro scuola-famiglia (il primo giorno di scuola il Dirigente accoglie i genitori delle classi prime. Gli obiettivi dell incontro sono la presentazione e conoscenza reciproca, ma anche il coinvolgimento nel processo educativo che la scuola vuole avviare; conoscere l organizzazione funzionale e spaziale della scuola; conoscere docenti e compagni; compilazione scheda di presentazione, questionario sulle aspettative rispetto alla nuova scuola, questionario conoscitivo sulle abitudini e sul metodo di studio praticato alle elementari. b) SOSTEGNO, RECUPERO e POTENZIAMENTO Considerata la valenza educativa e formativa di tale ordine di scuola è necessario, ed è compito della istituzione scolastica, adottare opportune misure di prevenzione nonché di sostegno all apprendimento e di potenziamento..favorire il recupero e potenziare le eccellenze sono azioni che si possono fare insieme mediante: l articolazione modulare del tempo; l articolazione modulare dei gruppi. La flessibilità permette di costituire gruppi di alunni che, fermo restando la funzione insostituibile della classe come gruppo stabile di riferimento, consentono di dare risposte efficaci sia alle esigenze di recupero e allineamento degli allievi più deboli, sia alle attese di arricchimento culturale e di promozione delle eccellenze. In alcune fasi della didattica le classi possono quindi essere scomposte in gruppi che perseguano obiettivi momentaneamente diversi come il recupero e l approfondimento. L attività di recupero sarà svolta per classi parallele e per le seguenti materie: italiano; matematica e lingua straniera. Pagina 42

23 c) CORSO DI LATINO Il corso di latino nasce dalla necessità di fornire elementi basilari a quegli alunni delle classi terze, che proseguiranno gli studi nelle scuole superiori in cui è materia curricolare il latino. Tale attività sarà svolta attraverso corsi pomeridiani gratuiti tenuti solitamente nei mesi di aprile maggio; il corso prevede circa 20 ore extracurricolari. d) ATTIVITA SPORTIVA L importanza che l educazione motoria, fisica e sportiva ha assurto nella società moderna ha fatto sì che la Scuola pensasse ad organizzare in modo adeguato l attività sportiva. I ragazzi del nostro tempo sono abituati alla vita sedentaria, una scelta comportamentale che certo non giova alla loro salute ed incide negativamente ad una loro armoniosa crescita psico-somatica. Questo progetto favorisce, inoltre, la socializzazione ed è rivolto a tutti i discenti della scuola, senza discriminazione alcuna; esso vuole essere la prosecuzione delle esperienze realizzate negli anni scorsi con successo; l attività sportiva, con conseguente partecipazione ATLETICA Maschile e Femminile PALLAVOLO Maschile e Femminile CORSA CAMPESTRE Maschile e Femminile ai campionati studenteschi, prevede corsi di: e) SICUREZZA Nell ambito delle attività relative alla sicurezza è stata programmata un'opera di formazione per insegnanti e alunni al fine di affrontare adeguatamente situazioni di emergenza quali terremoti, incendi, ecc. Nel corso dell'anno scolastico è prevista la partecipazione degli alunni ad alcune prove-di evacuazione dell'edificio, con l'intervento dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile e della Croce Rossa. In ogni ambiente dell'istituto, inoltre, sono presenti piantine e indicatori delle vie d esodo in caso di emergenza; l'attenzione è rivolta alla sicurezza degli alunni anche nelle pertinenze dell'edificio. PROGETTI PER L AMPLIAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA Pagina 43

24 Allegato n 3 ASSEGNAZIONE INCARICHI 1. Emanazione ordine d'evacuazione DIRIGENTE e COLLABORATORE VICARIO 2. Diffusione ordine d'evacuazione COLLABORATORI SCOLASTICI 3. Controllo operazioni d'evacuazione: - piano terra: Dirigenza, biblioteca, uffici e personale AIA GERBASI MARIA CRISTINA e PISCICELI LUIGIA -piano terra: palestra -piano terra: laboratori DI LELLO MARIA ELENA e DOCENTI IN SERVIZIO INSEGNANTI PRESENTI - primo piano corpo A: PERCORSO VERDE e sala insegnanti..... SCIGLI CONCETTA e CURTI LUCIA -primo piano corpo A: PERCORSO GIALLO... DI NARDO ANTONIO e RAGO NICOLA - primo piano corpo B: PERCORSO ROSSO..... SALZANO STEFANIA e DI DOMENICA CLOTILDE -secondo piano corpo A: PERCORSO BLU. MATTIA MARISA e GINOBLE ADA - secondo piano corpo A: PERCORSO BLU. sala computer. INSEGNANTE PRESENTE e D'ERCOLE EMILIA -secondo piano corpo A: PERCORSO GIALLO CANIGLIA GIUSTINO e NOSCICARMELA - secondo piano corpo B, aule speciali: PERCORSO ROSSO.... INSEGNANTI PRESENTI 4. Chiamate di soccorso... PELUZZO ROSA e NAGLIERI RITA 5. Interruzione erogazione: -gas centrale termica... DI FABIO ANTONIO e PISCICELLI LUIGIA -energia elettrica... BOCCHINO FRANCA e SALVATORE ANTONIO 6. Attivazione e controllo periodico degli estintori e/o degli idranti: - piano terra e seminterrato PISCICELLI LUIGIA e BOCCHINO FRANCA -primo piano e piano rialzato corpo A... -secondo piano e primo piano rialzato corpo A... -palestra DI FABIO ANTONIO e CURTI LUCIA D'ERCOLE EMILIA e NOSCICARMELA DI LELLO MARIA ELENA e PISCICELLI LUIGIA - piano terra corpo B : attivazione ( INSEGNANTI PRESENTI) controllo (DI DOMENICA CLOTILDE) -primo piano corpo B.... DI DOMENICA CLOTILDE - secondo piano corpo B attivazione (INSEGNANTI PRESENTI) controllo (DI FABIO ANTONIO) 7. Controllo praticabilità vie d'uscita DI FABIO ANTONIO e MALATACCA MADDALENA 8. - Apertura porte principali e cancelli sulla pubblica via ed eventuale interruzione del traffico....bocchino FRANCA e PISCICELLI LUIGIA -Apertura porta n 1 lato Sud -Apertura porta n 2 lato Sud... SALVATORE ANTONIO e GERBASI M. CRISTINA DI LELLO MARIA ELENA e INSEGNANTI PRESENTI Apertura porta n 3 lato Sud... DI DOMENICA CLOTILDE e INSEGNANTI PRESENTI -Apertura porta lato Ovest... DI DOMENICA CLOTILDE e INSEGNANTI PRESENTI -Apertura porta Est palestra... DI LELLO MARIA ELENA e INSEGNANTI PRESENTI - Capo area zona sicura A... DELLA ROCCA ALFONSO e CIONCI PANFILO - Capo area zona sicura B... DI LELLO GIULIO e SALZANO STEFANIA - Coordinatore zone sicure MÀLATACCA MADDALENA e DI LELLO GIULIO N. B. il primo nome è il titolare Pagina 44

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