RENDICONTO SOCIALE al 31/12/2012

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1 RENDICONTO SOCIALE al 31/12/2012 Un cammino di solidarietà con le Fondazioni

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3 Parte prima: Indice Bilancio al 31/12/2012 pag. 1 Stato Patrimoniale 1 Conto Economico 2 Nota Integrativa 3 Relazione del Revisore 4 Parte seconda: Relazione del Consiglio Direttivo pag. 5 Rapporti con la Conferenza Episcopale Italiana 9 Rapporti con il Ministero dell Interno 10 Rapporti con il Parlamento 11 Rapporti con il Ministero dell Economia e Finanze 11 Rapporti con la Regione Puglia 12 Rapporti con il Commissario antiracket e antiusura e Comitato di Solidarietà 12 Rapporti con le Fondazioni Antiusura associate 12 Rapporti con gli Organi di Informazione 14 Rapporti con le Banche 14 Conclusioni e Previsioni 15 Parte terza: Approvazione del Consiglio Direttivo pag. 17 Allegati: pag Sintesi del Rapporto ISTAT sul Benessere Equo e Sostenibile in Italia Pro-memoria consegnato al Sottosegretario agli Interni Carlo De Stefano 26 (11/1/2012) 3. Pro-memoria consegnato al Commissario governativo antiracket ed antiusura Elisabetta Belgiorno (12/12/2012) Interventi di Mons. D Urso e del Prof. Fiasco all Audizione della XII 30 Commissione Permanente Affari Sociali (27/3/2012) 5. Alcuni dei Comunicati Stampa divulgati nel corso dell anno Relazione di mons. Alberto D Urso al Convegno A che gioco giochiamo? - 49 Una oscura dipendenza Camera dei Deputati (20/3/2012) 7. Volume attività 2012 della Consulta e delle Fondazioni Antiusura associate Ascolti anno 2012 della Consulta e dalle Fondazioni Antiusura associate Articolo de L Osservatore Romano: Il denaro deve servire e non governare 54

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5 Parte Prima Bilancio al 31/12/2012 Stato Patrimoniale 1

6 Conto Economico 2

7 Nota Integrativa Lo schema di Bilancio della Consulta Nazionale Antiusura, redatto e commentato secondo i canoni della normativa prevista dal codice, riporta a consuntivo un risultato positivo pari ad , accantonati in appositi fondi. Le valutazioni delle singole poste attive e passive sono state effettuate con prudenza, ai sensi dell apposito articolo del codice civile, nel rispetto dei principi di competenza e di rappresentazione veritiera della situazione patrimoniale, finanziaria e del risultato nella prospettiva della continuità sociale. La gestione sul fronte ha interessato, tra l altro, due progetti principali: il primo inerente la diffusione omogenea del sistema G.I.F.A. per l acquisizione di dati essenziali di tutte le Fondazioni in rete, ai fini di un coordinamento in tempo reale; il secondo progetto ha riguardato l avvio di incontri, studi e ricerche per contrastare il fenomeno incalzante del gioco d azzardo. La raccolta dei Fondi Propri è stata speculare rispetto al 2011; carente invece, risulta per il secondo anno quella sui Fondi Stato. I rischi e le sofferenze sono in aumento fisiologico. Ai fini di ogni altra informazione per la comprensione del Bilancio, si evidenzia nei conti di liquidità l eccesso di somme provenienti da investimenti in titoli scaduti a fine anno. Il rinnovo dell investimento è stato comunque effettuato, ma formalmente perfezionato nei primi giorni del 2013 in base ad accordi in tempi reali. ATTIVITÀ E PASSIVITÀ Immobilizzazioni Immateriali ( ) = Le immobilizzazioni immateriali hanno subìto un incremento dovuto all inserimento in rete dei dati ai fini del coordinamento di tutte le Fondazioni (GIFA). Beni materiali Sono stati ammortizzati secondo i coefficienti previsti. Crediti ( ) = L incremento del c/crediti vs Sovvenuti è inerente ad anticipazioni in attesa di definizione, di pratiche in corso. Il rimborso avverrà a perfezionamento del mutuo. Attività Finanziarie e Liquidità ( ) = I Fondi Stato sono stati investiti con un rendimento medio dell 1,50% tale da determinare almeno il rimborso delle spese del personale. La carenza dei contributi dello Stato è influente ai fini della gestione principale dell attività di aiuto agli usurati in una situazione generale di crisi economica grave. I Fondi Propri, con raccolta costante e conseguente investimento, contribuiscono in massima parte alle spese di funzionamento ed altri oneri. I conti della Regione Puglia sono in lieve incremento solo a causa degli interessi maturati. Conti d Ordine I rischi in corso hanno subìto un aumento lieve e fisiologico, mentre le sofferenze in corso sono in fase di escussione per accertata inesigibilità. Ratei Attivi Il saldo del conto comprende il calcolo dei proventi attivi di competenza. 3

8 Patrimonio Fondi e Debiti I Fondi per Spese - Garanzie - Riunioni e Convegni sono implementati in percentuale in base all avanzo di gestione dell anno, indicato e computato negli accantonamenti del Conto Economico. I Fondi Stato, al netto del rimborso spese evidenziato nelle entrate, hanno un incremento positivo netto di I Fondi Regionali registrano un lieve incremento dovuto ad interessi. I Debiti sono certi e relativi a saldi di fine anno previdenziali e fiscali. CONTO ECONOMICO Le Spese Le spese hanno registrato un incremento rispetto all esercizio 2011 in funzione di due progetti specifici già indicati nella Nota Integrativa, e cioè per il GIFA con incontri a livello nazionale con le Fondazioni, e per l impegno in studi e ricerche relativi al grande fenomeno del gioco d azzardo. Le restanti spese sono in incremento controllato, naturale ed inerente le attività istituzionali. Le Entrate Risalta il solito contributo della CEI Fondi Propri ed i costanti proventi finanziari. Tra le altre entrate, è da notare il rimborso spese dal MEF pari al totale dei proventi maturati nel Relazione del Revisore Il Bilancio dell anno 2012 è redatto secondo gli schemi previsti dal codice civile tenendo conto delle singole poste attive, passive, finanziarie e l iscrizione dei proventi, delle spese ed oneri nel Conto Economico. L Avanzo di gestione registrato di è rinviato a nuovo in fondi di accantonamento. L esame sul Bilancio è stato svolto secondo i principi generali di revisione contabile ed il controllo è stato effettuato per accertare se la gestione finanziaria è stata attuata tramite investimenti nel rispetto di circolari ministeriali e dei regolamenti attuativi. Il giudizio complessivo sul Bilancio è positivo poiché la Situazione Patrimoniale ed il Conto Economico rientrano nella chiarezza e prudenza dell articolato codicistico. Non si rilevano motivi contrari, quale giudizio professionale finale, all approvazione del Bilancio d esercizio dell anno 2012 del nostro Ente. Bilancio Preventivo 2013 ENTRATE SPESE Contributi Associati Personale/Consulenze Interessi e Proventi Oneri e Servizi Recupero Spese Stato Altri Oneri Contributo CEI Investim. e Amm.ti Varie Congressuali Erogazioni Il presente Bilancio è vero, reale e corretto e corrisponde alle scritture contabili. Il Revisore Contabile dott. Gerardo Mennella 4

9 Parte Seconda Relazione del Consiglio Direttivo Avremmo voluto iniziare la relazione dell anno 2012 finalmente liberi dalla morsa delle turbolenze economiche che ci sta attanagliando da troppi anni. Purtroppo la situazione economica della Nazione è cambiata e lo stato in cui versano i cittadini non ci presenta prospettive rosee. Il 2012 è stato definito un anno terribile. L economia ha subìto danni paragonabili a quelli di una guerra mondiale, senza che questa, fortunatamente, sia stata combattuta. Il reddito disponibile delle famiglie è diminuito sensibilmente e, conseguentemente, la capacità di spesa si è ridotta al lumicino così come la propensione al risparmio che è sempre stata la caratteristica degli italiani considerati nel continente europeo oculate formiche. L impoverimento delle famiglie è stato rilevante nell anno appena trascorso ed in molti, per tentare di mantenere il tenore di vita che avevano raggiunto, hanno risparmiato meno, hanno attinto ai risparmi accumulati negli anni, hanno fatto ricorso ai tanti Compro-oro spuntati nelle città come funghi, anche velenosi se si considera la opaca attività di alcuni di essi. La propensione al risparmio è scesa dal 15,5% all 11,5%. Il patrimonio complessivo delle famiglie è diminuito del 3,2%. La diseguaglianza reddituale fra il 20% più ricco della popolazione ed il 20% più povero (rapporto interquintile) è pari al 5,6%, cioè il 20% più ricco riceve un reddito 5,6 volte superiore al 20% più povero. Si tratta di un valore superiore alla media europea. Due famiglie su tre considerano il proprio reddito inferiore a quanto ritenuto necessario e risalta il crescente divario fra la possibilità concreta di risparmiare e l opportunità di risparmiare, sentita, sempre più, come un imperativo di fronte alla difficile congiuntura economica ed alla preoccupazione per il rischio-disoccupazione. L aumento degli squilibri distributivi avvenuto negli anni recenti ha fatto sì che la metà delle famiglie a basso reddito non riesce più a coprire le spese per i propri consumi. Il Card. Bagnasco nella prolusione al Consiglio permanente della CEI tenutosi nello scorso gennaio, a tal proposito ha detto: la condizione di indigenza si va obiettivamente allargando e sta intaccando segmenti di società in cui prima era sostanzialmente marginale. La severa revisione delle spese ha costretto le famiglie al ricorso massiccio agli hard discount, non solo tagliando il contenuto e la qualità del carrello della spesa ma anche - ed il fenomeno è ancor più preoccupante per le conseguenze che comporta nei tempi lunghi - rinunciando alle visite mediche, ai controlli della salute, agli esami radiologici ed alle cure odontoiatriche. Sempre il Card. Bagnasco nella sua prolusione ricordava che la crisi alimentare a giudizio del Papa «è ben più grave di quella finanziaria». Ci sono le istituzioni preposte ma c è innanzitutto la solidarietà che mai deve venir meno, a livello pratico ma anche a livello culturale: Benedetto XVI ha di recente voluto valorizzare la formula cooperativistica quale strumento efficace per combattere strutturalmente la fame. Nutrire più rispetto per l economia sociale e civile e per le sue esperienze più tipiche in quello che è chiamato Terzo 5

10 Settore, è condizione per continuare a disporre del cespite di una economia prossima a tutti e certamente propizia per la collettività. Sotto il peso della congiuntura il popolo italiano ha resistito ed ha dimostrato solidità e forza a prezzo di pesanti sacrifici, non sempre ripartiti in maniera proporzionale, responsabilmente sopportati perché se ne è avvertita la necessità. Se ciò è accaduto - ha sottolineato il Presidente della CEI - prima che ai risparmi, alle autoriduzioni, ciò è dovuto alla revisione degli stili di vita, al naturale ed insostituibile moltiplicatore di ogni più piccola risorsa: la Famiglia. È il suo patrimonio di amore, di sostegno e di legami virtuosi, che permette ad ognuno di mantenere quell invisibile ed incomparabile capitale di autostima e fiducia che nessuna ricchezza materiale può comprare e senza del quale le difficoltà diventano massi schiaccianti. La Famiglia ancora una volta ha dimostrato di essere la cellula fondante ed indispensabile su cui poggia la Società: il Welfare naturale. Il precario mercato del lavoro ha generato e continua a generare paure diffuse fra le famiglie. Il grande spettro rimane la disoccupazione anche perché una famiglia su tre ha visto uno dei suoi componenti perdere il posto di lavoro, mentre un italiano su due ha almeno un parente che si è trovato senza stipendio a fine mese o in cassa integrazione. In un anno si sono registrati 278 mila occupati in meno con un accelerazione che, nel decorso mese di dicembre, ha registrato un calo dell occupazione di ben 104 mila unità di cui 59 mila donne, vale a dire oltre la metà. Il mercato del lavoro in Italia da troppo tempo è in affanno ed ha spinto donne e giovani a cercare una occupazione che non c è; situazione certificata anche da un calo delle matricole universitarie pari a 58 mila unità nell ultimo decennio. Un chiaro segnale che evidenzia la rinuncia all istruzione per inseguire un impiego che possa dare sollievo al fragile bilancio familiare. Le statistiche sono impietose su questo argomento: quasi 6 milioni di persone (5 milioni 719 mila) sarebbero potenzialmente impiegabili nel processo produttivo se ci fossero opportunità di lavoro. I disoccupati sono 2 milioni 744 mila a cui si sommano 2 milioni 975 mila inattivi ma disponibili da subito a lavorare (qui abbiamo il primato in Europa). All interno di questo gruppo gli scoraggiati, cioè coloro che dichiarano di non aver cercato un impiego perché convinti di non trovarlo, sono ben 1 milione e 300 mila unità, il 43% del totale, cresciuti solo nel 2012 di ben 78 mila unità rispetto al I sottoccupati part-time nel decorso anno hanno toccato la quota di 605 mila unità, ben 154 mila unità in più rispetto ad un anno prima (+34,1%). Nell esperienza italiana gran parte del part-time (9 su 10) è involontario, vale a dire svolto in mancanza di occasioni di impiego a tempo pieno. Uno studio dell ISTAT evidenzia che dal 2007 al 2012 le persone in cerca di occupazione, cioè i disoccupati, sono cresciuti di 1 milione e 238 mila unità; gli inattivi disponibili a lavorare del 17,1%; i sottoccupati part-time sono cresciuti di 241 mila unità, il 66,1% rispetto ai 364 mila del

11 Nell ambito degli inattivi è da notare che nel solo 2012 le donne inattive sono cresciute di 109 mila unità rispetto al 2011 e il fenomeno, ancora più rilevante e preoccupante, è fra i giovani tra i 15 ed i 24 anni che rappresentano il 32% delle forze lavorative. Il Card. Bagnasco, sempre nella sua prolusione, ha definito la disoccupazione giovanile una sorta di epidemia che non trova argini, mentre ci si chiede se le iniziative legislative che si sono finora succedute abbiano determinato sollievo o aggravamento. [ ] Bisogna che le competenze migliori cooperino in uno sforzo solidale e così ogni istituzione, affinché si possa vedere e toccare il rilancio dell occupazione e dell economia; rilancio per il quale la gente ha accettato sacrifici anche pesanti. Non può essere il capitale umano quello che per primo viene messo in discussione quando un industria è in sofferenza; se è approdata ad alti livelli è grazie al lavoro ed all apporto delle diverse maestranze, ed è ingiusto che proprio queste, per prime, vengano messe alla porta. Molti capitani d azienda ed industriali si comportano come un pilota di aereo che per alleggerire il peso del velivolo getta per primo il motore. In questi ultimi tempi si sono levati cori di riprovazione per la progressiva autoemarginazione dell Italia dal novero delle economie più sviluppate. Siamo primi per il possesso di cellulari tra i membri dell OCSE e terzultimi per il numero dei laureati. Dati da Paesi in via di sviluppo. Indubbiamente questo è un danno incalcolabile per le giovani generazioni ma anche un danno ben più grave per tutto il Paese che oltre al rischio della deindustrializzazione genera un impoverimento complessivo del suo capitale umano. Si è fatta strada la convinzione, sempre più diffusa, che il reticolo delle conoscenze sia molto più importante della conoscenza, cioè del proprio patrimonio culturale, professionale ed umano. La perdita a un tempo di uno strumento di mobilità e coesione sociale. 7 I pochi dati richiamati offrono una eloquente fotografia della situazione in cui versa la nostra economia e la società che da essa trae energia di sostentamento; né è consolatoria la considerazione che anche altre nazioni europee versano in condizioni simili alla nostra o peggiori della nostra. Questi dati sottolineano la necessità di proteggere le persone più vulnerabili della società, nella speranza che i governi riportino i conti sotto controllo. Sarebbe imperativa una riflessione: il modello di sviluppo che abbiamo adottato ed in cui viviamo e nel quale ci dibattiamo è il migliore? Necessita di aggiustamenti? Si potrebbero adottare modelli alternativi? Sono domande alle quali non è semplice rispondere. Alcuni economisti, sociologi, pensatori stanno cercando di dare risposte che manifestano un evidente sforzo di capire meglio i problemi e la volontà di fornire un contributo per la loro soluzione. Da qualche tempo studiosi della materia stanno concentrando le loro riflessioni su un altro concetto alternativo al PIL (Prodotto Interno Lordo) che va oltre lo stesso e che pone l Italia all avanguardia nel panorama internazionale in tema di sviluppo di indicatori sullo stato di salute di un Paese.

12 Tali studi valutano il Benessere Equo e Sostenibile comunemente indicato con la sigla BES. Infatti, il livello complessivo del benessere collettivo di una società dipende anche da come il reddito e la ricchezza sono ripartiti fra i cittadini e da come ci si rapporta non con i soggetti efficienti, produttivi e virtuosi, bensì con i più deboli ed indifesi. In Italia la diseguaglianza del reddito è superiore a quella media europea ed è ancor più elevata nel Mezzogiorno. Nell ultimo biennio è aumentata la ricchezza totale posseduta dal 10% della popolazione più ricca. La famiglia, anche in senso allargato (ovvero non solo chi vive sotto lo stesso tetto) ha funzionato da ammortizzatore sociale a difesa dei membri più deboli (minori, giovani e anziani) celando spesso le difficoltà di accesso all indipendenza economica dei giovani di ambo i sessi e delle donne, soprattutto per queste ultime in presenza di carichi familiari. La crisi economica degli ultimi anni ha dimostrato i limiti del nostro modello sociale, accentuando le diseguaglianze tra le classi, le profonde differenze territoriali e riducendo sensibilmente la mobilità sociale. L Istituto Centrale di Statistica ha pubblicato nei primi mesi del corrente anno il Primo Rapporto sul Benessere Equo e Sostenibile in Italia nel quale, fotografando la situazione generale esistente nel nostro Paese, ha messo in evidenza le principali caratteristiche e fragilità dei settori relativi alla: Salute; Istruzione e formazione; Lavoro e conciliazione dei tempi di vita; Benessere economico; Relazioni sociali; Politica e istituzioni; Sicurezza; Benessere soggettivo; Paesaggio e patrimonio culturale; Ambiente; Ricerca e innovazione; Qualità dei servizi (cfr. Sintesi allegato n. 1). Dopo quanto detto, certamente possiamo sostenere che la situazione generale in cui versa la società italiana è precaria e necessita di profondi e concreti interventi, a sostegno dei più deboli. Necessaria, urgente e serrata deve essere anche la lotta all evasione fiscale stimata in circa miliardi di euro annui, ponendoci in questa negativa statistica ai primi posti nel mondo e provocando inevitabilmente come conseguenza un alto livello della pressione fiscale sui contribuenti onesti ed un alto livello del Debito Pubblico. Non meno importante è la conseguenza che l elevato tasso di evasione fiscale produce effetti distorsivi sulla distribuzione dei redditi e della ricchezza, alterando anche il funzionamento della libera concorrenza. Riformare il sistema fiscale è essenziale per garantire che ognuno paghi in proporzione al proprio reddito e riceva i benefici ed il sostegno di cui ha bisogno. Un altro primato, non edificante, è il diffondersi di pratiche corruttive che pongono l Italia al 69 posto per la trasparenza assieme al Ghana e alla Macedonia; corruzione che mina la fiducia dei mercati e delle imprese scoraggiando gli investimenti esteri e determinando anche una perdita di competitività del Paese. Nonostante le fragilità in cui abbiamo trascorso l anno 2012, le Fondazioni e la Consulta Nazionale Antiusura, fra mille difficoltà a tutti ben note, hanno continuato con impegno, altruismo e cristiana dedizione ad essere a fianco dei più bisognosi e ad aiutare chi per 8

13 necessità o fragilità personale si è indebitato oltre misura o, peggio ancora, ha fatto ricorso al prestito usuraio; anche convincendo questi ultimi a denunciare i propri aguzzini. Anche nel decorso anno gli sperati e promessi stanziamenti da parte dello Stato (previsti dall art. 1-bis della Legge 49/2006 intitolato Finanziamento del Fondo per la Prevenzione dell usura ) per rifinanziare il Fondo di Prevenzione dell usura non sono stati accreditati alle Fondazioni che continuano ad assistere chi si rivolge ai propri sportelli utilizzando il moltiplicatore; meccanismo che gli Istituti di Credito faticano a concedere oltre il 2-3 e che sta già evidenziando, in più occasioni, l esaurirsi della sua efficacia. Solo la Conferenza Episcopale Italiana continua annualmente ad assicurarci un contributo con cui si riesce a coprire le spese gestionali e di rappresentanza, di partecipazione agli incontri nazionali e per il G.I.F.A.. Una riflessione, infine, su questa situazione sociale ed economica è d obbligo: gli economisti, i politici, gli industriali ed i sindacalisti con l ausilio dei mass-media continuano a porre nella crescita del Prodotto Interno Lordo il senso stesso dell attività produttiva. In un mondo finito, con risorse finite e con capacità di carico limitate, una crescita infinita è possibile? Né è pensabile di mantenere l attuale disparità tra il 20% della popolazione che consuma l 80% delle risorse del pianeta e l 80% della popolazione che deve accontentarsi del residuo 20% delle risorse. Forse stiamo vivendo un periodo in cui è finito il mito della crescita e si impone la necessità di definire nuovi parametri per le attività economiche e produttive: in sintesi di elaborare un altra cultura, un altro sapere, un altro saper fare, di sperimentare modi diversi di rapportarsi col mondo, con gli altri e con se stessi. Rapporti con la Conferenza Episcopale Italiana Nell anno 2012 i rapporti della Consulta Nazionale Antiusura con la CEI sono stati mantenuti soprattutto in forma epistolare e tramite la Consulta Ecclesiale degli Organismi socio-assistenziali, ai cui incontri ha partecipato in misura costante e proficua il dott. Ruggero Ricco. In particolare, la Consulta Nazionale Antiusura attraverso il suo rappresentante ha partecipato nei mesi di gennaio, febbraio, marzo, maggio, giugno, ottobre e novembre 2012 ai seguenti incontri tematici: Sussidiarietà e nuovo Welfare ; Sussidiarietà e famiglia ; presentazione del Volume Opere per il bene comune - Rilevazione dei servizi socioassistenziali sanitari ecclesiali in Italia e del Rapporto 2012 di Caritas Italiana sulla povertà e l esclusione sociale in Italia dal titolo: I ripartenti. Povertà croniche e inedite. Percorsi di risalita nella stagione della crisi. In tutti gli incontri la Consulta Nazionale Antiusura ha offerto il proprio contributo alle diverse tematiche trattate. 9

14 Un particolare momento ha rappresentato il Convegno, organizzato dalla Consulta Nazionale Antiusura con le principali Fondazioni ed Associazioni antiusura il 31 gennaio 2012 presso la Caritas Italiana, nel corso del quale è stato costituito il Cartello Insieme Contro l Azzardo, sul modello del Cartello Insieme contro l Usura. In questa occasione si è nuovamente chiesto al Governo l accesso delle famiglie al Fondo di Solidarietà (art. 14 ex lege 108/96) e si è rinnovata la richiesta delle Fondazioni ed Associazioni antiusura di far parte degli Organismi per la composizione della crisi da sovraindebitamento. Il Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali dei cattolici italiani nel mese di maggio 2012 ha organizzato tre giornate tematiche in preparazione della 47 a Settimana sociale dei cattolici italiani tenutesi rispettivamente, per il Nord Italia a Torino il 5 maggio; per il Centro Italia a Perugia il 12 maggio; per il Sud Italia a Potenza il 18 maggio, alla quale ha partecipato per la Consulta Nazionale Antiusura il dott. Ruggero Ricco. Nello spirito dell intensa collaborazione tra la Consulta Nazionale Antiusura e la Conferenza Episcopale Italiana, è stata inviata a tutti i Vescovi delle Diocesi italiane, con introduzione di mons. D Urso, la Ricerca elaborata dal prof. Maurizio Fiasco e presentata nel corso dell Assemblea tenutasi a Roma il 26 giugno 2012, dal titolo Debito, bilancio economico deficitario, sovraindebitamento, rischio di ricorso all usura e usura - Una ricerca comparativa sulle regioni italiane. La Ricerca ha riscontrato grande interesse per i suoi contenuti ed è stata oggetto di molte lettere di ringraziamento e di congratulazioni da parte dei riceventi. Il 27 ottobre presso l Hotel Parco dei Principi di Bari un rappresentante della Consulta Nazionale Antiusura ha partecipato al Seminario sul tema Educare gli adulti alla fede per la famiglia, il lavoro e la festa in preparazione alla 47ª Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, che si svolgerà a Torino, nel corso della quale si approfondirà il tema della famiglia come speranza e futuro per il Paese. Rapporti con il Ministero dell Interno Convinti della necessità di mantenere costanti i rapporti con le Istituzioni, allo scopo di far conoscere l opinione della Consulta Nazionale Antiusura sui provvedimenti che riguardano strettamente l attività svolta dalle Fondazioni, nel corso dell anno 2012 diversi sono stati gli interventi effettuati presso organismi istituzionali. L 11 gennaio il Presidente p. Massimo Rastrelli, il Segretario Generale mons. Alberto D Urso ed una delegazione della Consulta Nazionale Antiusura hanno incontrato a Roma il Sottosegretario agli Interni Prefetto Carlo De Stefano al quale hanno esposto le attività svolte dalle Fondazioni e dalla Consulta Nazionale Antiusura, sollecitando un intervento del Ministero per l accesso delle famiglie al Fondo di Solidarietà per le vittime dell estorsione e dell usura ai sensi dell art. 14 della Legge 108/96. 10

15 Nel corso dell incontro è stato sottoposto all attenzione del Sottosegretario il problema del rifinanziamento del Fondo di Prevenzione ex art. 15 L. 108/96, previsto dall art. 1-bis della L. 49/2006 intitolato Finanziamento del Fondo per la Prevenzione dell usura. Oggetto dell incontro è stata anche l attività svolta dalla Consulta Nazionale Antiusura per il contrasto al gioco d azzardo, che aveva già raggiunto dimensioni estremamente preoccupanti quale causa di ricorso al sovraindebitamento delle famiglie, all usura, o peggio ad atti estremi. Il Sottosegretario, al quale è stato consegnato un pro-memoria (cfr. allegato n. 2) ha apprezzato molto l attività svolta dalla Consulta Nazionale Antiusura e dalle Fondazioni associate, impegnandosi a seguire con estrema attenzione tutte le iniziative tendenti a risolvere i problemi a lui sottoposti. Rapporti con il Parlamento Il 27 marzo il Segretario Generale mons. Alberto D Urso ed il sociologo della Consulta Nazionale Antiusura prof. Maurizio Fiasco sono intervenuti in Audizione alla XII Commissione Permanente Affari Sociali della Camera dei Deputati sul tema Indagine conoscitiva su aspetti sociali e sanitari della dipendenza da gioco d azzardo. Nel corso dell audizione, i cui interventi alleghiamo alla presente relazione (allegato n. 3), sono state sottolineate le ricadute sociali che nascono dal sovraindebitamento e dal gioco d azzardo e la necessità: di norme legislative per frenare - o meglio abolire - la pubblicità ingannevole in favore del gioco d azzardo; di provvedimenti di Enti locali per deliberare la non-concessione di licenze per aperture di sale da gioco in prossimità di luoghi sensibili; di rilanciare con maggiore convinzione il Cartello Insieme Contro l Azzardo utilizzando anche Organi di Stampa come l Avvenire, Famiglia Cristiana e quotidiani e settimanali di ogni genere; di coinvolgere ulteriormente le agenzie educative ed in particolare le famiglie, le comunità ecclesiali, le scuole, per debellare questa nuova forma di droga che sta minando la vita di molti cittadini, soprattutto giovani. Rapporti con il Ministero dell Economia e Finanze Con il Ministero dell Economia e Finanze i rapporti, come per il passato, sono stati sistematici e diversi sono stati gli interventi effettuati. Nell incontro tenutosi il 13 dicembre con alcuni rappresentanti del Mef è stato sollecitato il rifinanziamento del Fondo di Prevenzione dell usura con interventi continuativi, non limitandosi, così come avvenuto fino ad oggi, all accredito di limitate somme non sufficienti per l attività che le Fondazioni svolgono. Gli interventi hanno avuto anche per oggetto il mancato riconoscimento delle spese totali sostenute dalle Fondazioni, verificando, ancora una volta, da parte dei rappresentanti del Ministero una assoluta preclusione ad ogni ragionevole condivisione delle proposte effettuate in merito. 11

16 Rapporti con la Regione Puglia Dobbiamo purtroppo constatare che la Regione Puglia, contrariamente a quanto avvenuto negli anni scorsi, non ha pubblicato l Avviso di cui all art. 7 della Legge Regionale 7/2006 Iniziative di promozione e solidarietà per contrastare la criminalità comune ed organizzata: strumenti antiusura ed antiracket. Conseguentemente la Consulta Nazionale Antiusura non ha potuto partecipare a tale bando che avrebbe assicurato, anche se con modeste risorse, così come negli anni passati, la possibilità di far fronte alle esigenze di alcuni assistiti della regione Puglia. Rapporti con il Commissario antiracket e antiusura e Comitato di Solidarietà La Consulta Nazionale Antiusura ha continuato a offrire la propria opera e contributo in seno al Comitato di Solidarietà per le vittime dell estorsione e dell usura, il cui lavoro anche nell anno 2012 è stato particolarmente intenso, assicurando la assidua presenza dei suoi rappresentanti: avvocati Paolo Magliulo e Manuel Costantino. Ad ottobre 2012, in sostituzione del Prefetto Giancarlo Trevisone, è stato nominato Commissario Straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura il Prefetto Elisabetta Belgiorno. Il Presidente Nazionale ed il Segretario Generale, con una delegazione della Consulta Nazionale Antiusura, in data 13 dicembre hanno incontrato il nuovo Commissario al quale hanno illustrato le attività che le Fondazioni svolgono per la lotta all usura e al gioco d azzardo. Nel corso dell incontro il nuovo Commissario è stato sensibilizzato su diverse tematiche, in particolare sull inserimento delle Fondazioni antiusura negli Organismi per la composizione delle crisi da sovraindebitamento (DDL C.5626), ricevendo assicurazioni per una soluzione positiva del problema (cfr. allegato n. 4). Rapporti con le Fondazioni Associate Come sempre una particolare attenzione è stata dedicata dalla Consulta Nazionale Antiusura ai rapporti con le Fondazioni, convinta della importanza del lavoro in rete che viene svolto e delle sinergie che da esso derivano. In questa logica le Fondazioni sono state coinvolte in più occasioni nelle attività della Consulta. In particolare è stato loro chiesto un interessamento incisivo sugli argomenti che riguardano la lotta al gioco d azzardo e l inserimento delle Fondazioni fra gli Organismi per la composizione delle crisi da sovraindebitamento. Segnaliamo le iniziative delle Fondazioni di Genova, Latina, Palermo, Verona, che hanno indetto appositi convegni su questi argomenti. Le attività svolte di concerto con le Fondazioni hanno riguardato anche la definitiva messa a punto delle implementazioni al sistema G.I.F.A.. Il 18 settembre si è tenuto un 12

17 incontro a Verona con tutte le Fondazioni dell Italia del Nord; il 25 settembre a Roma con le Fondazioni del Centro; e il 4 ottobre a Bari con le Fondazioni del Sud. Nel corso degli incontri sono state esposte le molteplici modifiche apportate al Sistema, frutto di un laborioso ed intenso contatto avuto con le Fondazioni stesse negli anni precedenti e con qualificati informatici che hanno realizzato le richieste loro formulate. Il 1 gennaio 2013 il Sistema è andato in esercizio nella versione aggiornata e completata. Purtroppo dobbiamo constatare che ad oggi, nonostante l impegno lavorativo profuso e le risorse economiche di non trascurabile valore impegnate per tale implementazione, su 28 Fondazioni aderenti alla Consulta Nazionale Antiusura, soltanto la metà ha adottato il Sistema, verificando enormi vantaggi operativi, così come dagli stessi dichiarati. Le Fondazioni di Bologna, Castellammare di Stabia, Catania, Cosenza, Foggia, Gaeta, Genova, Latina, Matera, Messina, Roma, Siena, Tempio Pausania, Torino, nonostante le sollecitazioni, la disponibilità offerta dalla Consulta per avviare il sistema e fornire le dovute informative, ad oggi, non lo hanno ancora utilizzato. Ci permettiamo di far notare che la adesione alla Consulta presuppone, oltre che la condivisione degli obiettivi, anche l adozione dei sistemi e procedure delle quali la struttura si dota, necessari, tra l altro, a fornire dati statistici a livello nazionale ed indispensabili per: la conoscenza dei problemi, la interlocuzione con gli organismi istituzionali, e l analisi sociologica a cura del nostro consulente prof. Fiasco. Confidiamo nella conversione da parte di queste Fondazioni che ancora non utilizzano il Sistema, dichiarandoci fin da questo momento disponibili per ogni intervento. Il lavoro sinergico posto in campo dalla Consulta Nazionale Antiusura in uno con le Fondazioni associate ha costituito argomento di pressione a livello nazionale per la lotta al gioco d azzardo con la sensibilizzazione di larghi strati della popolazione e di forze politiche. Un concreto risultato è stato ottenuto con l emanazione del Decreto Balduzzi con il quale la Ludopatia è stata inserita tra i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Il 4 ottobre 2012, nel corso di una Assemblea Straordinaria tenutasi con i Presidenti (o loro delegati) delle Fondazioni antiusura associate, e alla presenza del Notaio Michele Buquicchio, è stato approvato il nuovo statuto della Consulta Nazionale Antiusura. Le principali variazioni apportate allo Statuto sono: - la nuova denominazione Consulta Nazionale delle Fondazioni e Associazioni Antiusura Italiane Giovanni Paolo II ; - la nomina di un Presidente Onorario; - la nomina di un Vice Presidente; - la possibilità di eleggere un Revisore Monocratico in alternativa al Collegio dei Revisori dei Conti; - l approvazione del Bilancio, comunque non oltre il 30 giugno. La nuova versione è stata inviata, oltre che alle Fondazioni associate, a tutte le Istituzioni che con la Consulta intrattengono rapporti. 13

18 Rapporti con gli Organi di Informazione I rapporti con gli Organi di Informazione sono stati, come per il passato, curati in maniera attenta anche attraverso il sito della Consulta che si è dimostrato un importante strumento conoscitivo e di divulgazione delle nostre attività. Nel corso dell anno 2012 il sito è stato consultato da persone per un totale di contatti, che hanno riguardato anche richieste di aiuto per le quali siamo intervenuti direttamente o tramite le Fondazioni associate. Sarebbe particolarmente gradita la collaborazione di tutte le Fondazioni su contributi relativi ad importanti iniziative da loro intraprese e su informazioni relative all attività da loro svolta e di interesse collettivo, da pubblicare sul sito della Consulta. Diverse sono state le interviste rilasciate dal Segretario Generale mons. Alberto D Urso agli Organi di Stampa su tematiche riguardanti il gioco d azzardo e la lotta al sovraindebitamento e all usura, e numerosi sono stati i comunicati stampa diffusi sugli stessi argomenti. In allegato (n. 5) ne sono inseriti alcuni di particolare importanza. L informativa agli Organi di Stampa e la sensibilizzazione della società è stata effettuata anche con iniziative di particolare pregio quali: - la Tavola Rotonda tenutasi il 16 aprile presso la Camera di Commercio di Bari sul tema Gioco d Azzardo - Dalla denuncia a messaggi di risanamento per le persone, le famiglie, l economia e la società civile aperta in particolare agli studenti universitari ed a quelli degli ultimi anni delle scuole superiori; - un Concerto di Beneficenza tenutosi a Bari il 28 aprile con l intervento di Al Bano nel corso del quale il cantante, alla presenza di un folto pubblico e di autorità intervenute alla manifestazione, ha espresso parole di elogio e condivisione per l attività svolta dalle Fondazioni e dalla Consulta Nazionale Antiusura; - la partecipazione della Consulta Nazionale Antiusura attraverso il Coordinatore del Cartello Insieme Contro l Azzardo avv. Attilio Simeone, al Convegno organizzato dall AND (Azzardo e Nuove Dipendenze) il 19 maggio a Varese e al Seminario organizzato da Legautonomie il 25 giugno a Roma; - la partecipazione di mons. Alberto D Urso il 20 marzo a un Convegno, presso la Camera dei Deputati, dal titolo A che gioco giochiamo? - Una oscura dipendenza, nel corso del quale ha tenuto un suo intervento (cfr. allegato n. 6). Rapporti con le Banche La situazione economica nella quale tuttora siamo immersi ha reso sempre più difficile il rapporto con le Banche. Da un lato le esigenze dei nostri assistiti sono aumentate, dall altro la disponibilità delle Banche e dei fondi con cui garantire gli interventi si sono ancor più resi insufficienti. Nonostante tali obiettive difficoltà, la capacità dei volontari delle Fondazioni e l utilizzo del meccanismo del moltiplicatore, ormai anch esso in via di esaurimento, hanno permesso di mantenere un livello di assistenza ancora sufficientemente alto. (cfr. allegati n. 7 e n. 8). 14

19 Pur rendendoci conto che non è semplice coinvolgere altri Istituti di credito, siamo convinti della necessità di allacciare nuovi rapporti collaborativi con altri Istituti, soprattutto locali, essendo i più disponibili a collaborare con le Fondazioni, evitando così la dipendenza da un unico interlocutore. Conclusioni e previsioni 15 Il cuore delle attività svolte dalla Consulta Nazionale Antiusura continuerà ad essere, come per il passato, la decisa e serrata lotta all usura e al sovraindebitamento delle famiglie. Contemporaneamente siamo convinti che la nostra azione avrà bisogno del sostegno e collaborazione delle Forze sociali e politiche che con le loro azioni ed interventi possono creare i presupposti per tale lotta. In questa logica continueremo a far sentire la nostra voce in tutte le sedi deputate, affinché i problemi ancora irrisolti e relativi al sostegno delle famiglie trovino la giusta soluzione. Importante in questa lotta sarà anche il contributo e la fattiva partecipazione che le Fondazioni associate offriranno nel corso dell anno, convinti che il lavoro in rete produce un valore aggiunto di enorme importanza. A questa attività continueremo ad affiancare la serrata lotta al gioco d azzardo che tanti dissesti e rovine sta producendo nel tessuto della società italiana. Il danno maggiore in quanto a lungo effetto lo sta producendo nelle nuove generazioni che vedono nel gioco l obiettivo e la programmazione per il loro futuro, distogliendo così le proprie energie dalla costruzione solida dell avvenire e impoverendo il personale bagaglio di conoscenze, anticamera e presupposto di qualsiasi attività lavorativa. Continueremo a partecipare a conferenze, convegni, incontri, ecc., ai quali saranno richiesti nostri interventi, illustrando le ragioni del nostro lavoro e l insostituibile contributo dei volontari delle Fondazioni senza i quali i migliori progetti non potrebbero essere realizzati. Da parte della Consulta Nazionale Antiusura possiamo assicurare la massima collaborazione, sostegno ed aiuto a tutte le Fondazioni associate entro i limiti operativi imposti. Continueremo a curare gli intensi rapporti instaurati con la Conferenza Episcopale Italiana, con la Caritas Nazionale e, speriamo prossimamente anche con Papa Francesco, convinti che il rapporto con queste Istituzioni, oltre ad essere in linea con l origine cristiana della nostra attività, è anche fonte di reciproco arricchimento per l osmosi delle informazioni e delle conoscenze delle rispettive attività. Importante sarà anche ricercare nuove collaborazioni con Istituti di credito, soprattutto con quelli a carattere territoriale, per trovare sempre migliori condizioni da offrire ai nostri assistiti e contemporaneamente non essere vincolati alle condizioni che può offrire un unico Istituto, dimostratesi in alcuni casi poco convenienti. Con il Ministero dell Economia e Finanze continueremo a far valere le nostre ragioni in ordine al rimborso delle spese di gestione e legali, convinti della fondatezza della nostra

20 richiesta. Riteniamo che, pur nelle ristrettezze in cui si dibatte il Ministero, il riconoscimento della richiesta non costituirà turbativa nel suo bilancio. Confidiamo anche che i fondi, tante volte promessi ed assicurati, vengano finalmente accreditati a regime alle Fondazioni che ormai si trovano in difficoltà, avendo esaurito le disponibilità per le garanzie dei prestiti ed i mutui, anche avvalendosi del moltiplicatore che con alcune banche arranca nella sua utilizzazione. Per questo sarà necessario dialogare con il Governo che conosce bene la prostrazione economica di tante famiglie. Ancora una volta auspichiamo un più significativo utilizzo del sistema GIFA. L importo investito per la sua realizzazione e le energie profuse per il suo aggiornamento meriterebbero una maggiore attenzione da parte di tutte le Fondazioni. Nel corrente anno 2013, previo accordi con le singole Fondazioni, provvederemo a visitarle singolarmente per illustrare nei dettagli la procedura e rendere più partecipe e coinvolta ogni singola Fondazione. * * * Il 26 maggio 2013 è stato beatificato don Pino Puglisi. Il Papa ci ha invitato a pregare per i mafiosi e ha ricordato il lavoro svolto lodevolmente dal sacerdote palermitano e dalla Chiesa sul territorio: preghiamo perché questi mafiosi si convertano. Mentre noi continueremo a lottare contro l usura, l estorsione e l azzardo su tutto il territorio nazionale in particolare nelle periferie in cui è più presente la povertà e ogni forma di emarginazione e di omertà, con lo stile e l esempio del beato Puglisi non dimentichiamo di pregare per la conversione degli usurai e degli estorsori, e di quanti incoraggiano stili di vita come l azzardo che valutano le persone per ciò che hanno e non per ciò che sono. Abbiamo bisogno di lavorare per il recupero dell etica. Lo ha ricordato nei giorni scorsi Papa Francesco ai nuovi Ambasciatori accreditati presso la Santa Sede (cfr. pag. 8 de L Osservatore Romano del 17 maggio allegato n. 9): «Dietro il rifiuto dell etica c è il rifiuto di Dio. Proprio come la solidarietà, l etica dà fastidio! È considerata controproducente: come troppo umana, perché relativizza il denaro e il potere; come una minaccia, perché rifiuta la manipolazione e la sottomissione della persona. Perché l etica conduce a Dio, il quale si pone al di fuori delle categorie del mercato... addirittura pericoloso perché chiama l uomo alla sua piena realizzazione e all indipendenza da ogni genere di schiavitù. L etica... permette di creare un equilibrio e un ordine sociale più umani...». Di questo il nostro tempo ha urgentemente bisogno. Per questo continueremo ad operare e ad educare secondo gli insegnamenti del Vangelo: al centro la persona. Il Consiglio Direttivo 16

21 Parte Terza Approvazione del Consiglio Direttivo ESTRATTO DEL VERBALE DELLA RIUNIONE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO N. 30 DEL 13/03/2013 Il giorno 13 marzo 2013 alle ore 9,30 in seconda convocazione si è riunito il Consiglio Direttivo della Consulta Nazionale Antiusura, per motivi logistici presso la Parrocchia Santa Croce (Piazzetta dei Frati Cappuccini, 2 - Bari), per discutere il seguente Ordine del Giorno: 1) Approvazione: Bilancio al 31/12/2012; Relazione sull operatività al Mef al 31/12/12; Relazione sull operatività alla Regione Puglia al 31/12/12. Sono presenti: Padre Massimo Rastrelli s.j. Presidente Mons. Alberto D Urso - Segretario Sac. Attilio Foscaldi - Consigliere Sac. Antonio Salone - Consigliere Dott. Renzo Giacomelli - Consigliere...OMISSIS... Sono anche presenti il dott. Fulvio Barbati, il dott. Giovanni Campanale, l avv. Manuel Costantino la rag. Cecilia Di Cagno il rag. Mario Elefante l avv. Paolo Magliulo, il dott. Gian Piero Gaetani, il dott. Gerardo Mennella, e il dott. Ruggero Ricco che funge da Segretario. Padre Massimo Rastrelli, Presidente della Consulta, constatata la presenza del numero legale dei consiglieri, dichiara valida la riunione del Consiglio invocando con una preghiera un buon svolgimento dei lavori. 1) Approvazione: Bilancio al 31/12/2012; Relazione sull operatività al Mef al 31/12/12; Relazione sull operatività alla Regione Puglia al 31/12/12 Il dott. Ricco ha ampiamente illustrato al Consiglio Direttivo le poste contenute nel Bilancio al 31/12/12 illustrandone il contenuto. Ha altresì relazionato sull operatività della Consulta alla stessa data da inviare al Ministero dell Economia e Finanze entro il 31/3/2013 e di quella analoga già inviata alla Regione Puglia entro il 31 gennaio Sono state formulate domande da parte di alcuni componenti del Consiglio alle quali sono state date ampie ed esaurienti risposte. Il Consiglio Direttivo, all unanimità, ha approvato i tre documenti....omissis... Non avendo altro da discutere, alle ore 13,15 il Consiglio Direttivo si è sciolto. Bari, 13 marzo 2013 Il Presidente Il Segretario Aggiunto Il Segretario Generale 17

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