CAPITOLO 6 PAESAGGIO E PATRIMONIO CULTURALE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CAPITOLO 6 PAESAGGIO E PATRIMONIO CULTURALE"

Transcript

1 CAPITOLO 6 PAESAGGIO E PATRIMONIO CULTURALE 6.1 Variazione del quadro normativo In ambito comunitario, fermo restando che le attività di governo del territorio sono di stretta competenza degli Stati membri e delle loro Regioni, la Convenzione Europea del Paesaggio (firmata a Firenze il 20/10/2000) è il documento di riferimento rispetto al perseguimento della qualità paesistica, della protezione, gestione e sistemazione del paesaggio e della promozione della premialità verso quelle Regioni e quei Comuni che si adoperino in tal senso. Anche nel VI Programma di Azione per l ambiente si precisa che le politiche regionali ed agricole degli Stati membri devono garantire la tutela, la salvaguardia ed il risanamento del paesaggio. Oltre questa visione del paesaggio come elemento costituente della rete ecologica e come elemento da tutelare in quanto strettamente connesso all economia agricola, il paesaggio assume una sua precisa connotazione anche come bene culturale con il nuovo Codice per i Beni Culturali (introdotto dal D.Lgs. n. 42 del 22/01/2004): le norme contenute nella terza parte della Legge, infatti, si pongono come obiettivo la salvaguardia e la qualità del paesaggio e stabiliscono misure e strategie di tutela attraverso interventi di pianificazione del territorio. Il nuovo Codice introduce, anche, una chiara distinzione tra ambiente e paesaggio, distinguendo le competenze del Ministero per i Beni e le Attività Culturali da quelle del Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio. Ma il paesaggio è anche il luogo fisico in cui si sviluppano le attività antropiche e, pertanto, in ambito nazionale è ancora la Legge Urbanistica n del 17/08/1942 a indirizzare l assetto e l incremento edilizio dei centri abitati e lo sviluppo urbanistico in genere nel territorio. In particolare, per quanto riguarda la gestione delle aree extraurbane, alla normativa urbanistica si aggiunge anche la normativa relativa all istituzione dei diversi tipi di area protetta, orientata alla protezione dell ambiente dal punto di vista naturalistico e del paesaggio dal punto di vista sia naturalistico che culturale. Rispetto ai Beni architettonico-culturali, il riferimento nell ordinamento italiano è il D.L.vo n. 490 del 29/10/1999 Testo Unico sui Beni Culturali e Ambientali 1. Si sottolinea rispetto a questa normativa un ulteriore sviluppo a livello nazionale che sta modificando l assetto proprietario e l uso del BBCC di proprietà statale, nel (da varie parti contestato) tentativo di una loro migliore conservazione e una fruizione aperta al grande pubblico. Il legislatore regionale, che ha potestà legislativa ed amministrativa esclusiva in Sicilia relativamente ai Beni Culturali ed Ambientali 2, sta seguendo l indirizzo nazionale per la dismissione dei beni relativamente a quelli di proprietà della Regione e ha, anche, recepito i principi sanciti nella Convenzione Europea del Paesaggio, ribadendo la volontà di promuovere e assicurare protezione e valorizzazione del paesaggio tramite la pianificazione, puntualizzando che i criteri di pianificazione devono essere coerenti con gli indirizzi strategici della Convenzione. Tabella AGGIORNAMENTO NORMATIVO POLITICHE NAZIONALI DLgs. 42 del 22/01/2004 concernente il Codice per i Beni Culturali e del Paesaggio ai sensi dell art. 10 della legge n. 137 del 6/07/2002 : la novità di maggior rilievo consiste nella depenalizzazione delle condotte descritte all'articolo 181 del D.Lgs. 42/2004 (realizzazione di opere abusive su beni paesaggistici) conseguita dall'autore dell'abuso a seguito di richiesta di accertamento della compatibilità paesaggistica. Decreto MEF del 21/07/2003 concernente Trasferimento alla Patrimonio dello Stato S.p.a., in Roma, di alcuni beni immobili individuati dal Decreto 27/03/2000 (G.U. n. 223 del 25/09/2003) e Decreto MEF e Ministro del Lavoro del 1/04/2003 Trasferimento di immobili di pregio alla Scip : i beni immobili ed i 1 Il TU ha riunito tutte le disposizioni vigenti alla data del 31/10/1998, apportando esclusivamente quelle modifiche necessarie per il coordinamento formale e sostanziale. 2 Statuto Speciale della Regione Siciliana (Regio Decreto Legislativo n. 455 del 15/05/1946, convertito nella Legge Costituzionale n. 2 del 26/02/

2 terreni elencati nell allegato al decreto sono trasferiti alla società Patrimonio dello Stato S.p.a. che assume, quindi, il possesso giuridico dei beni ed elabora, per ogni tipologia di intervento, appositi piani operativi da sottoporre al MEF per l approvazione. Non ci sono beni della Regione Siciliana presenti nell allegato al Decreto. Legge n. 112 del 15/06/2002 concernente "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 15 aprile 2002, n. 63, recante disposizioni finanziarie e fiscali urgenti in materia di riscossione, razionalizzazione del sistema di formazione del costo dei prodotti farmaceutici, adempimenti ed adeguamenti comunitari, cartolarizzazioni, valorizzazione del patrimonio e finanziamento delle infrastrutture" (G.U. n. 139 del 15/06/2002): istituisce la società Patrimonio dello Stato S.p.a che ha lo scopo di valorizzare, gestire ed alienare il patrimonio dello Stato e alla quale sono trasferiti diritti pieni o parziali sui beni immobili facenti parte del patrimonio disponibile e indisponibile dello Stato, sui beni immobili facenti parte del demanio dello Stato e comunque sugli altri beni compresi nel conto generale del patrimonio dello Stato di cui all'articolo 14 del D.lgs. n /08/1997, ovvero ogni altro diritto costituito a favore dello Stato. Legge n. 410 del 23/11/2001 Conversione in legge, con modificazioni, del Decreto Legge 25 settembre 2001 n. 351, recante disposizioni urgenti in materia di privatizzazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico e di sviluppo dei fondi comuni di investimento immobiliare (pubblicata sulla G.U. n. 274 del 24/11/2001): l'agenzia del Demanio individua i beni degli enti pubblici non territoriali, i beni non strumentali in precedenza attribuiti a società a totale partecipazione pubblica, diretta o indiretta, riconosciuti di proprietà dello Stato, nonché i beni ubicati all'estero (art. 1). L'inclusione nei decreti produce il passaggio dei beni al patrimonio disponibile (art. 2). Il MEF è autorizzato a costituire o a promuovere la costituzione, anche attraverso soggetti terzi, di più società a responsabilità limitata aventi ad oggetto esclusivo la realizzazione di una o più operazioni di cartolarizzazione dei proventi derivanti dalla dismissione del patrimonio immobiliare dello Stato e degli altri enti pubblici. POLITICHE REGIONALI D.A. BBCCAA e PI n del 8/05/2002 Atto di indirizzo della pianificazione paesistica regionale (pubblicato in GURS n. 28 del 21/06/2002): l Assessorato, secondo i dettati dell art. 9 della Costituzione e ai sensi dell art. 3 della LR n. 80 dell 1/08/1977, promuove ed assicura adeguata protezione e valorizzazione al paesaggio della Regione Siciliana. A tal fine trovano attuazione i principi della Convenzione Europea del Paesaggio e i criteri dell Accordo Stato-Regioni in tema di tutela del paesaggio. La pianificazione paesistica prevede le misure di coordinamento con la pianificazione territoriale e settoriale nonché con gli strumenti nazionali e regionali di sviluppo economico. Decreto 14/03/2001 Direttiva per la dismissione dei beni demaniali e patrimoniali della Regione siciliana (pubblicato in GURS 20/07/2001): il piano di dismissione dei beni demaniali e patrimoniali, predisposto ai sensi dell'art. 11 della legge regionale n. 6 del 7 marzo 1997, è reso esecutivo. PIANI PAESISTICI D.A. BBCCAA e PI del 23/02/2001 Approvazione del Piano territoriale paesistico dell'arcipelago delle Isole Eolie (pubblicato in Supplemento Ordinario G.U.R.S. n. 11 del 16/03/2001): il Piano, applicato all'intero territorio dei comuni di Lipari, Santa Marina Salina, Malfa e Leni, è volto alla tutela del paesaggio, del patrimonio naturale e di quello storico-culturale, e concorre alla loro valorizzazione attraverso la determinazione di condizioni relative alla conservazione, trasformazione ed utilizzazione, da perseguire con specifiche normative di uso e valorizzazione ambientale. D.A. BBCCAA e PI del 12/12/1997 Piano territoriale paesistico dell'isola di Pantelleria e D.A. del 26/07/2000 Modifica del decreto 12 dicembre 1997, concernente Piano territoriale paesistico dell'isola di Pantelleria (pubblicato in Suppl. Ord. n.1 G.U.R.S. n. 8 14/02/1998 e in G.U.R.S. 20 ottobre 2000, n. 47): il Piano territoriale paesistico si applica al territorio del comune di Pantelleria e persegue la conservazione dell'identità storico culturale dell'isola, la tutela del paesaggio naturale e culturale, la fruizione del territorio attraverso interventi compatibili con i caratteri e la qualità del paesaggio. PIANI ACHEOLOGICI Legge Regionale n. 20 del 3/11/2000 Istituzione del Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento. Norme sull'istituzione del sistema dei parchi archeologici in Sicilia : stabilisce che il Parco ha finalità di tutela e di valorizzazione dei beni archeologici, ambientali e paesaggistici della Valle dei Templi. Con la stessa norma, la Regione siciliana istituisce anche un Sistema di Parchi Archeologici per la salvaguardia, la gestione, la conservazione e la difesa del patrimonio archeologico regionale e per consentire migliori condizioni di fruibilità a scopi scientifici, sociali, economici e turistici dello stesso (art. 20). BENI ARCHEOLOGICI SUBAQUEI Internazionali Risoluzione 2749 del 17 dicembre 1970 Risoluzione ONU del 17 ottobre 1972 Convention des Nations Unies sur le droit de la mer (UNCLOS) del 10 dicembre 1982 Resolution on Information as an Instrument for Protection against War Damages to the Cultural Heritage (Sweden, 10 June 1994) Risoluzione 49/28 del 6 dicembre

3 Risoluzione 52/26 del 26 novembre 1997 Risoluzione 53/32 del 24 novembre 1998 Convenzione UNESCO per la tutela del patrimonio culturale sottomarino Comunitari Convenzione europea per la tutela del patrimonio archeologico de La Valletta 16/1/1992 Regolamento n. 3911/92 del 9/12/1992 (non riportato) Direttiva n. 93/7/CEE del 15/3/1993 L. 215 del 20/8/1994 (Attuazione della Convenzione di Montego Bay Annexe XI ) Regolamento n. 2469/96 del 16/12/1996 (non riportato) Direttiva n. 100/96 del 17/2/1997 Decisione n. 392/98 del 23/3/1998 Programma Raffaello G.U.C.E 264 dell'11/9/1996 Nazionali Legge 1/6/1939 n Legge 29/1/1975 n. 5 (non riportata) Legge 1/3/1975 n. 44 (non riportata) Dpr 30/08/1975 n. 637 Dpr 3/12/1975 n. 805 D.M. 12/07/1989 n. Legge 8/10/1997 n. 352 D. Lgs. 20/10/1998 n. 368 D.Lgs. 29 ottobre 1999, n. 490 Regionali Legge 19/11/1966 n.29 Legge 1/8/1977 n. 80 Legge 7/11/1980 n. 116 D.a.r.s. 1/2/1996 Legge 27/4/1999 n Stato di attuazione regionale È sulla base dei principi della Convenzione Europea del Paesaggio che vengono redatti i Piani Paesistici per le Isole Minori e i Piani di valorizzazione delle aree archeologiche siciliane. I Piani Territoriali Paesistici redatti e approvati dall Assessorato Regionale Beni Culturali e Ambientali, ai sensi dell art. 5 della legge n del 29/06/1939, dell art. 1 bis della legge n. 431 del 8/08/1985 e del D.Lgs. n. 41/2004, al 2004 sono 5 (tre nell anno 2000), più le Linee Guida del Piano Territoriale Paesistico Regionale (D.A. n del 21/05/1999). Tabella PIANI TERRITORIALI PAESISTICI APPROVATI Piano Territoriale Paesistico Provincia Comune Decreto Ustica PA Ustica D.A. n. 6293/97 Pantelleria TP Pantelleria D.A. n del 12/12/1997 Isole Eolie ME Lipari, Leni, Malfa, Santa Maria Salina D.A. n del 23/02/2001 Area dei rilievi del trapanese TP Buseto Palizzolo, Castellammare del Golfo, Custonaci, Erice, San Vito Lo Capo, Valderice Arcipelago delle Egadi TP Favignana Fonte: Assessorato Beni Culturali e Ambientali D.A. n. 985/VII del 27/07/2004 D.A. n /07/2004 I piani territoriali paesistici annullati o sospesi sono quelli di Lampedusa, di Santa Flavia e delle Isole Egadi. Altro strumento di pianificazione per la tutela e gestione del paesaggio, stavolta più dal punto di vista culturale, sono i Piani relativi alle aree archeologiche. Le aree regionali che sono state individuate come oggetto del sistema dei Parchi Archeologici 3 sono 16 complessivamente, distribuite in tutte le province siciliane. 3 Testo Unico sui Beni Culturali e Ambientali n. 490 del 29/10/1999, all articolo 94 definisce come parco archeologico l ambito territoriale caratterizzato da importanti evidenze archeologiche e dalla compresenza di valori storici, 338

4 Tabella IL SISTEMA DEI PARCHI ARCHEOLOGICI SICILIANI PROVINCIA DENOMINAZIONE N. SITI Caltanissetta GELA SABUCINA 2 Enna MORGANTINA 1 Messina ISOLE EOLIE NAXOS 2 Palermo HIMERA IATO 3 SOLUNTO Ragusa KAMARINA CAVA D ISPICA 2 Siracusa LENTINI ELORO E VILLA DEL TELLARO 3 SIRACUSA Trapani PANTELLERIA SELINUNTE E CAVE DI CUSA 3 SEGESTA TOTALE 16 Fonte: D.A. n dell 11/07/2001 La scelta di queste aree costituisce il punto di arrivo di un lungo lavoro di riflessione rappresentato dal documento Linee Guida dei Parchi Archeologici Siciliani 4. Esso costituisce una premessa per definire, insieme alla perimetrazione e alla regolamentazione dei singoli Parchi, i contenuti e le specifiche del loro sistema come un reticolo storico-ambientale ed è anche il punto di partenza per formulare le proposte per l istituzione di nuovi siti. Tabella PROPOSTE DEGLI ENTI LOCALI PER L ISTITUZIONE DI PARCHI ARCHEOLOGICI PROVINCIA DENOMINAZIONE Enna (nota n. 551 del 13/02/2001) VILLA DEL CASALE Ragusa (nota n.311 del 2/04/2001) KAMARINA CAVA D ISPICA Trapani (nota n.133 del 21/02/2001) MOZIA E MARSALA/LILIBEO Palazzolo Acreide (nota del 27/11/2000) PARCO ARCHEOLOGICO REGIONALE DI AKRAI Comune di Licata, Campobello di Licata, Ravanusa, PARCO ARCHEOLOGICO DELLA BASSA VALLE Naro, Palma di Montechiaro e Bufera (nota pervenuta DELL IMERA il 26/01/2001) Comune di Licata (nota pervenuta il 26/01/2001) PARCO ARCHEOLOGICO DELLA MONTAGNA Piazza Armerina (nota dell 8/03/2001) PARCO ARCHEOLOGICO E NATURALISTICO DI MONTAGNA DI MARZO Fonte: Linee Guida dei Parchi Archeologici Regionali paesaggistici o ambientali, attrezzato come museo all aperto in modo da facilitarne la lettura attraverso itinerari ragionati e sussidi didattici". Questa definizione sembra connettere la tutela dei beni e la promozione delle attività culturali. 4 Anno Assessorato Regionale dei Beni Culturali Ambientali e della Pubblica Istruzione 339

5 Infine, la normativa vigente in materia di aree protette rappresentata della L.R. n. 14 del 09/08/88 (recante modiche ed integrazioni alla L.R. n. 98 del 06/05/81) individua nel Piano Territoriale e nei Piani di Utilizzazione e Sistemazione, i principali strumenti di pianificazione rispettivamente nel caso dei 4 Parchi Regionali e delle 75 Riserve Naturali Regionali. Già tre dei quattro Parchi Regionali hanno adottato il rispettivo Piano Territoriale (Etna, Madonie e Nebrodi) ma solo 5 Riserve hanno ad oggi un Piano di Sistemazione e unicamente il Bosco di Alcamo presenta il Piano di Utilizzazione [v. capitolo Natura e Biodiversità ]. Al fine di meglio gestire le aree tutelate nelle quali sono compresi beni architettonici e culturali di interesse turistico, è stato emesso il D.A. del 18/01/2001 concernente Individuazione di comuni ad economia prevalentemente turistica e città d'arte dell Assessorato alla Cooperazione Commercio Artigianato e Pesca (pubblicato in G.U.R.S. n. 69/02/2001). I Comuni individuati sono: Provincia di Agrigento - Sciacca, intero territorio comunale, periodo intero anno. Provincia di Catania - Linguaglossa, San Pietro Clarenza, Misterbianco, San Giovanni La Punta e Riposto per l intero territorio comunale e l intero anno. Provincia di Messina - Francavilla di Sicilia, Milazzo, Piratino, Santo Stefano di Calastra, Castelmola, Naso, S. Agata Militello, Barcellona Pozzo di Gotto, Monforte San Giorgio, Villafranca Tirrena, Falcone e Nizza di Sicilia per l intero territorio comunale e l intero anno. - Furnari, intero territorio comunale, periodo marzo/settembre; - Cesarò, intero territorio comunale, periodo maggio/settembre; Provincia di Palermo - Castelbuono, Piana degli Albanesi e Santa Cristina Gela, per l intero territorio comunale e l intero anno. - Terrasini, intero territorio comunale, periodo maggio/settembre. Provincia di Trapani - Trapani, intero territorio comunale, periodo intero anno. Provincia di Siracusa - Pachino e Floridia, per l intero territorio comunale e l intero anno. Provincia di Ragusa - Comiso, intero territorio comunale, periodo intero anno. 6.3 Stato di realizzazione delle reti di monitoraggio Dal punto di vista del monitoraggio, le reti regionali non sono ancora integrate in una unica rete informativa regionale. Esistono tuttavia delle reti di monitoraggio parziali come la Carta del Rischio del Patrimonio Culturale ed Ambientale Siciliano, finanziata dai Fondi Strutturali comunitari del Programma di Sviluppo del Mezzogiorno, che integra e aggiorna la Carta del Rischio Nazionale attivando linee di ricerca proprie: Mappa del Rischio del Paesaggio; Mappa del Patrimonio Demoetnoantropologico; Mappa del Rischio dei Beni in Ambiente Confinato; Mappa del Rischio del Patrimonio sommerso. Questa Carta si articola in sottoprogetti che definiscono, a diverse scale di osservazione, un programma completo di indagine e consentono lo sviluppo di itinerari tematici di ricerca sperimentali. Analogamente a quanto già avvenuto nel progetto nazionale, si realizza un sistema a scala regionale articolato in tre domini (statico strutturale, ambientale aria, antropico), che valuta gli indicatori di vulnerabilità (fattori di rischio intrinseci al singolo bene) e pericolosità (caratteristiche di rischio relative ad un intorno territoriale del bene) che interessano il patrimonio regionale determinando, con interrogazioni e gestioni di dati costantemente implementati, i fattori di rischio 340

6 individuale (suscettibilità al degrado del singolo bene) e territoriale (suscettibilità al degrado del patrimonio culturale di un territorio). Le informazioni contenute nelle diverse banche dati vengono organizzate in un database generale interfacciato con una cartografia digitalizzata (che include i singoli parametri vettoriali geografici come i limiti amministrativi, censimenti, curve di livello, reti di comunicazione). Il progetto Sistema Informativo dei Parchi Archeologici (S.I.P.A.) nasce per l informatizzazione della cartografia tematica del territorio dei Parchi Archeologici regionali e per le elaborazioni relative con una banca dati che raccolga informazioni riguardanti il territorio stesso. Le singole postazioni presenti presso i vari Enti Parco dovranno essere relazionate in un sistema collegato anche con il Dipartimento dei Beni Culturali e Ambientali e dell Educazione Permanente, in modo da consentire la condivisione dei dati in tempo reale da parte dei vari Parchi Archeologici e degli Uffici centrali e periferici del Dipartimento. In particolare si dovrà gestire un archivio costituito da un insieme di dati geografici (coordinate UTM, dati orografici, idrografici, geologici, toponomastici) e di dati relativi alle specificità ambientali e archeologiche e agli altri beni culturali presenti sul territorio. Tale archivio dovrà consentire la memorizzazione dei dati in modalità strutturata cioè tale da offrire la possibilità di costruire relazioni complesse fra questi, e di effettuare quindi query (interrogazioni) sia grafiche che alfanumeriche mediante la trattazione e la elaborazione veloce dei dati stessi. Saranno oggetto di aggiornamento la viabilità, gli insediamenti, l idrografia, le coste e i porti, le aree boscate, le cave, gli elettrodotti, le particolari emergenze orografiche e quant altro di interesse archeologico. Il supporto cartografico sarà inoltre aggiornato con i dati sulla consistenza del patrimonio archeologico del sito, provenienti dalle ricerche, indagini e saggi effettuati e dal telerilevamento del territorio. La tavoletta risultante dai dati geografici di base, aggiornati come sopra, costituirà la matrice su cui verranno elaborati i tematismi analitici e progettuali del S.I.P.A.. Infine, i dati saranno elaborati e resi disponibili acquisiti per permetterne il loro utilizzo al fine di meglio orientare la programmazione regionale di settore. 6.4 Quadro delle pressioni L immagine del paesaggio siciliano, così come di quello italiano più in generale, dal secondo dopoguerra in poi si è modificata sostanzialmente a seguito dell espansione urbana e si intreccia con la storia dei territori testimoniata da un patrimonio storico-artistico di rilevante consistenza. Osservando le immagini elaborate per l Atlante emerge come il peso dell urbanizzazione sia accompagnato da una forte trasformazione del territorio ad opera dell uomo. Particolarmente evidente per l asse lombardo-veneto, seguito dall Emilia-Romagna, dalla Toscana (con l eccezione del Grossetano) e dalle vaste fasce costiere dalla provincia di Roma alla Campania, dalle province pugliesi a quasi tutta la Sicilia ad eccezione della provincia di Enna. 341

7 Figura TIPOLOGIA DEI RAPPORTI CITTÀ CAMPAGNA: EFFETTO URBANO E INTERVENTO UMANO Fonte: Eurostat ESPON Progetto L incidenza delle superfici artificiali rispetto alla superficie totale mostra dei picchi in corrispondenza delle principali aree di sviluppo, dove i processi di antropizzazione del territorio 342

8 sono più marcati. In particolare, la presenza più cospicua di superfici artificiali si osserva nelle aree metropolitane delle province di Trapani, Palermo, Catania e Siracusa. Figura QUOTA DI SUPERFICI ARTIFICIALI Fonte: Eurostat ESPON Progetto Gli indicatori relativi all uso del suolo e alle aree occupate da urbanizzazione e infrastrutture (sealing) permettono di descrivere l uso generale del territorio prestando attenzione a quelle porzioni di suolo caratterizzate da un impermeabilizzazione in forma irreversibile o, comunque, difficilmente reversibile. 343

9 Più in generale, l analisi delle aree in cui maggiore è stato il processo di modernizzazione dell agricoltura e delle aree in cui la pianificazione urbanistica non è stata sufficiente a gestire le problematiche dei suoli, possono contribuire a meglio valutare i fenomeni degradativi del territorio. Tabella USO DEL SUOLO PER CLASSI DI PRIMO LIVELLO CLC Fonte: Elaborazione APAT/CTN_TES su dati CORINE Land Cover 2000 Complessivamente, in Sicilia il 4,8% delle aree è di tipo artificiale, il 63,4 sono aree agricole e il 31,3 sono aree boschive e seminaturali. In Sicilia c è un elevata quantità di superfici destinate a rete di comunicazione a livello nazionale e pertanto anche questa rappresenta una pressione elevata per ciò che concerne l urbanizzazione del territorio. 344

10 Tabella ESTENSIONE DELLE AREE DESTINATE ALLE INFRASTRUTTURE E ALLA RETE DI COMUNICAZIONE Fonte: ISTAT e MIT 2002 (strade e ferrovie); CLC 2000 (urbanizzato) Catania e Siracusa rientrano fra quei territori a livello nazionale in cui sono più elevati i valori di consumo di suolo (suolo urbanizzato su suolo totale) tra il 1975 e il 1992 a scapito dei terreni agricoli e dei terreni boscati e aree seminaturali. Dall analisi dei dati disponibili, emerge che per effetto della L 1497/39 risulta particolarmente significativo l incremento della superficie tutelata in Sicilia. Tabella SUPERFICIE PROVINCIALE TUTELATA PER EFFETTO DEL D.LGS. 42/04 (EX L 1497/39) PROVINCE SUPERFICIE TERRITORIALE SUPERFICIE TUTELATA Kmq Kmq % Kmq % Agrigento Caltanissetta Catania Enna Messina Palermo Ragusa Siracusa Trapani Totale Fonte: Elaborazione APAT/CTN_NEB su dati del Ministero per i beni e le attività culturali, Ufficio Centrale per i Beni Paesaggistici e Ambientali - Banca dati SITAP 2003; Ministero per i Beni e le Attività Culturali (2002), "Paesaggio e Ambiente Rapporto 2000". Sulla base del D.Lgs. n. 42 del 22/01/04 ( Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, che abroga le norme precedenti in materia di Beni Culturali e Ambientali e recepisce la Convenzione europea del Paesaggio per la definizione di paesaggio e per alcuni dei principi inspiratori dell attività di tutela) risulta particolarmente significativo l incremento della superficie tutelata di alcune regioni italiane tra cui la Sicilia. 345

11 Tabella TIPOLOGIA DI SUPERFICIE TUTELATA Fonte: Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, SITAP 2003 Osservando la concentrazione di beni culturali, in Italia la concentrazione territoriale dell offerta culturale si presenta nelle grandi città d arte (Roma, Firenze, Perugia-Assisi, Siena, Pisa, Napoli, Bari, Genova, Trieste), e inoltre in tutta la Liguria, in tutto il Veneto (salvo Belluno) e il Friuli- Venezia Giulia, in Toscana (con Arezzo e Grosseto nella terza classe), Umbria, Marche, in tre province pugliesi (Bari, Brindisi, Lecce), a Reggio Calabria e in cinque province siciliane (Messina, Palermo, Trapani, Agrigento, Siracusa). Negli altri paesi europei non si registrano concentrazioni simili a quelle italiane, con l eccezione di alcuni siti e città capitali. 346

12 Figura CONCENTRAZIONE DI SITI CULTURALI Fonte: SPESP, Stato rilevato Paesaggio La Sicilia è ampia Kmq, pari all 8,5% del territorio nazionale, ed è anche l isola di maggiori dimensioni nel bacino del Mediterraneo. Il territorio è caratterizzato per il 61% da aree di collina, per il 25% da zone di montagna e per il14% da aree di pianura. 347

13 Tabella SUPERFICIE TERRITORIALE PER ZONA ALTIMETRICA - ANNO 2001 (in ettari) Montagna Collina Interna Litoranea Totale Interna Litoranea Totale Pianura Totale Fonte: ISTAT, Direzione Centrale per i Censimenti della popolazione e territorio Nel 2003, il 13,5% della superficie regionale è territorio naturale protetto, per una estensione di ettari di superficie pari al 6% del corrispondente dato nazionale. Sono invece pari a gli ettari di superficie marina protetta (corrispondenti a circa il 40% del corrispondente dato nazionale) che si sviluppano lungo metri di costa. La più grande riserva marina della Sicilia è rappresentata dalle Isole Egadi che coprono una superficie marina di Ha. Tabella NUMERO E SUPERFICIE (HA) OCCUPATA DALLE AREE PROTETTE REGIONALI SUDDIVISE PER TIPOLOGIE DI TUTELA (PARCHI E RISERVE) n. aree protette superficie in ettari Parchi regionali Riserve naturali regionali S uperficie cum ulata n. aree protette S uperficie in ettari 0 Fonte: Elaborazione ARPA Sicilia su dati: Assessorato Territorio e Ambiente e Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio, Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette 5 Aggiornamento (2003). Per quanto riguarda il paesaggio costiero, dal 1986 ad oggi si osserva un aumento del numero delle Aree Marine Protette e della relativa superficie protetta a mare. In particolare, dai ettari del 2003 è passata ai ettari del 2004: il 15 settembre 2004, infatti, è stata istituita l Area Marina Protetta Plemmirio (proposta con il nome di Penisola Maddalena Capo Murro di Porco). Attualmente l ARPA Sicilia e il Comune di Pantelleria con la Provincia di Trapani stanno attivando la procedura per lo studio di fattibilità dell area marina protetta Isola di Pantelleria 5. 5 Elenco Ufficiale delle aree protette 5 Aggiornamento approvato con Delibera della Conferenza Stato Regioni del e pubblicato nel Supplemento ordinario n.144 alla Gazzetta Ufficiale n. 205 del , e dal Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Direzione per la Protezione della Natura. Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana Protezione del Patrimonio Naturale. Consorzio Plemmirio, Ente gestore dell omonima area marina protetta. 348

14 Tabella SUPERFICIE A MARE RICOMPRESA NELLE RISERVE NATURALI MARINE (RNM) E NELLE AREE MARINE PROTETTE (AMP) PRESENTI IN SICILIA Denominazione Tipologia Anno Comune/i Superficie a mare Provincia d'istituzione interessati (ha) Isola di Ustica RNM 12/11/1986 Palermo Ustica Isole Ciclopi (Ciclopi,Lachea, Aci Faraglione Grande e Faraglioni RNM 07/12/1989 Catania Castello Piccoli) 623 Isole Egadi (Marettimo, Levanzo, Favignana, Formica, RNM 27/12/1991 Trapani Favignana Maraone) Isole Pelagie AMP 21/10/2002 Agrigento Lampedusa e Linosa Capo Gallo Isola delle Femmine AMP 24/07/2002 Palermo Palermo Plemmirio AMP 15/09/2004 Siracusa Siracusa TOTALE REGIONALE ,00 Fonte: Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio EUAP 5 aggiornamento (2003); Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana Protezione del Patrimonio Naturale; Consorzio Plemmirio, Ente gestore dell omonima area marina protetta. Si segnala, infine, la presenza di 6 aree indicate dalla Legge 394/91 art. 36 come aree marine di reperimento, e quindi considerate meritevoli di tutela, ma per le quali non è ancora stato avviato l iter amministrativo per la loro istituzione. L istituzione delle aree protette dal 1981 ad oggi ha favorito la protezione non solo delle specie animali e vegetali in esse contenute ma anche dei paesaggi naturali sia costieri che interni in esse ricadenti. Tabella NUMERO AREE PROTETTE SUDDIVISE PER PROVINCIA E PER TIPOLOGIA DI TUTELA Agrigento Catania Palermo Siracusa Trapani Totale n. aree marine protette n. riserve marine protette Fonte: Elaborazione ARPA Sicilia su dati: Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Direzione per la Protezione della Natura - EUAP 5 aggiornamento (2003); Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana Protezione del Patrimonio Naturale; Consorzio Plemmirio, Ente gestore dell omonima area marina protetta In Sicilia sono, inoltre, presenti 218 SIC (ai sensi della Direttiva 92/43/CEE), 47 ZPS (ai sensi della Direttiva 79/409/CEE) e 14 Important Bird Areas (IBA), che ricadono per il 76% a terra e per il restante 24% a mare. Le ZPS interessano il 24% della complessiva superficie IBA [vedi capitolo Natura e Biodiversità]. L immagine del paesaggio siciliano, rimane però in gran parte permeata, anche in termini di superficie occupata dal paesaggio agrario dell Isola, ed in particolare dai 349

15 sistemi colturali tradizionali dei seminativi e degli arboreti collinari estensivi che svolgono un ruolo di grande rilevanza per la salvaguardia e l identità del territorio. TRA STORIA E NATURA: I PAESAGGI AGRARI TRADIZIONALI SICILIANI Giusrppe Barbera La centralità mediterranea, la variabilità dei caratteri ecologici del territorio, la grande biodiversità, l incontro millenario con le più grandi civiltà umane e con il loro patrimonio di piante, animali, tecniche, costumi e rapporti sociali; l intreccio, quindi, tra una grande natura e una grande storia ha determinato in Sicilia il diffondersi di una pluralità di paesaggi culturali che rappresentano per l isola un patrimonio da difendere e, ancora in gran parte, da valorizzare. Molti dei paesaggi tradizionali dell isola rimangono oggi a testimoniare come il rapporto tra cultura e natura abbia nei secoli non solo soddisfatto la necessità del produrre e di tutelare le risorse ambientali ma abbia determinato, per la coincidenza in essi di utilità e bellezza e per la capacità di rappresentare la memoria, la storia, l identità di una collettività, una esemplare connotazione etica ed estetica. Nella formazione della cultura europea, in passato e ancora oggi, i paesaggi siciliani hanno occupato un ruolo non certamente marginale. Le vicende intellettuali dei viaggiatori del Grand Tour sono l esempio più noto - ma non certamente il solo - di come il paesaggio siciliano abbia rappresentato e rappresenti ancora una fonte e una palestra per la cultura europea che, non solo nelle scienze fisiche, biologiche, territoriali ma anche nelle lettere e nelle arti ne è fortemente debitrice. I paesaggi siciliani sono però da molti anni soggetti a degrado, abbandono, modificazioni, cancellazioni. Tra i processi di intensificazione colturale e il conseguente diffondersi dei sistemi monocolturali intensivi nelle aree più favorite per ragioni ambientali e infrastrutturali e i processi di marginalizzazione fino all abbandono delle attività e degli insediamenti nelle aree più sfavorite, scompaiono rapidamente i sistemi della tradizione agricola ed agroforestale. Con loro scompaiono i paesaggi delle cento agricolture, resi numerosi dalla diversità degli indirizzi colturali, dalla eterogeneità fisica e biologica del territorio siciliano e dal mutevole incontro tra la sua natura e la storia umana. Scompaiono sistemi che alle fondanti funzioni produttive hanno sempre legato quelle ambientali e quelle culturali, risultando tipicamente multifunzionali e, nella loro diversità ecologica ed agronomica, sono depositari di ricchezza biologica, di saperi tecnici, di valori produttivi e culturali che chiedono di essere tutelati e valorizzati. Mutano nella loro naturale dinamicità ma spesso lungo strade che ne cancellano i caratteri peculiari, il valore storico e culturale, la testimonianza di una memoria e di una identità collettiva. Perdono così anche l opportunità, offerta negli ultimi anni da una sensibilità sempre più diffusa anche a livello istituzionale (soprattutto a partire dalla Convenzione Europea del Paesaggio del Consiglio di Europa), di divenire occasione di sviluppo per l isola. Uno sviluppo che guarda ai beni ambientali e culturali, e quindi esemplarmente al paesaggio, e che si richiama alla crescente attenzione verso i prodotti tipici, il turismo culturale, ambientale, gastronomico. In effetti negli ultimi anni la politica agraria europea (e di riflesso quella nazionale e regionale), ha determinato una crescente attenzione verso i paesaggi agrari tradizionali, come esito dell incontro tra storia e natura locale e come plus che arricchisce di valori culturali le produzione agricole e zootecniche tradizionali e promuove nuova attenzione verso la conservazione dello spazio rurale attraverso la sua rivitalizzazione (agriturismo, turismo rurale, recupero dei manufatti tipici, ). Si possono qui di seguito ricordare oltre la Convenzione Europea sul Paesaggio (Firenze, 2000), la nuova PAC dove mostra attenzione ai temi dello sviluppo rurale, al riconoscimento dei servizi indiretti che l agricoltura svolge per la società, ai temi della tutela e della valorizzazione dei paesaggi agrari tradizionali. In modo particolare, relativamente alla regione Sicilia, alcune azioni del PSR includono il paesaggio tra i valori da tutelare e hanno attivato specifiche misure. Ciò nonostante rimane una forte indeterminatezza circa i paesaggi che meritano interventi di sostegno volti alla conservazione ed alla valorizzazione, che il semplice vincolo paesaggistico non è in grado di comprendere. È, quindi, necessario individuare i paesaggi culturali tipici e gli ambiti territoriali che li comprendono a partire dai paesaggi culturali compresi all interno delle Unita di Paesaggio del Piano Paesistico definendoli in relazione agli elementi geomorfologico-geografici, vegetazionali e relativi all uso del suolo ed alla evoluzione storica del paesaggio, ai caratteri agroambientali, ai processi tradizionali dei modelli agronomici e agroforestali diffusi, all origine ed evoluzione della biodiversità coltivata,alle produzioni tipiche, allenorme e vincoli relative alla tutela del paesaggio. Rimane inoltre da attivare sistemi di valutazione e relative azioni volte a difendere i valori culturali ed estetici. 350

16 6.5.2 Beni culturali Il patrimonio storico-artistico è diversamente distribuito per densità e tipologia fra le diverse province. Tabella LA DISTRIBUZIONE REGIONALE E LA CONCENTRAZIONE TERRITORIALE DEI BENI PROVINCIE PERCENTUALI Agrigento 12% Caltanissetta 4% Catania 12% Enna 4% Messina 17% Palermo 25% Ragusa 5% Siracusa 12% Trapani 9% TOTALE 100% Fonte: Annuario statistico regionale 2003 La vocazione archeologica risulta maggiore per il territorio della provincia di Siracusa, seguita da Trapani, Agrigento, Enna, Ragusa e Messina; la vocazione architettonico-urbanistico risulta elevatissima, invece, nella provincia di Palermo, affiancata da Messina. I dati sul numero dei visitatori di aree archeologiche e musei mostrano notevole interesse per i beni in oggetto. Tabella FRUIZIONE DEI BENI CULTURALI IN SICILIA - ANNI ANNI Numero visitatori Flusso totale Paganti Gratuiti Totale visitatori* Incassi ( ) Anno Province Agrigento Caltanissetta Catania Enna Messina Palermo Ragusa Siracusa Trapani Totale Anno Province Agrigento ,50 Caltanissetta Catania ,50 Enna Messina ,50 Palermo Ragusa ,50 Siracusa Trapani Totale * siti aperti in occasione di mostre Fonte: Servizio Statistica della Regione - Elaborazione su dati Assessorato Regionale Beni Culturali e Ambientali 351

17 L andamento del flusso di visitatori però non è sempre costante. ANDAMENTO DELLA FRUIZIONE DEI BBCC IN SICILIA VISITATORI Fonte: elaborazioni Task force POA su dati Assessorato Regionale BBCCAA e PI In particolare, esso può aumentare in occasione di mostre o diminuire in occasione di lavori di restauro. La ripresa nell ultimo anno è anche dovuta al grande successo di nuovi siti aperti al pubblico, e in particolare al grande successo del Museo del Satiro di Mazara del Vallo. Tabella RIEPILOGO DEI DATI DI FRUIZIONE DELLE AREE ARCHEOLOGICHE E DEI MUSEI SITI Agrigento - Museo Archeologico AG Agrigento - Valle dei Templi Biblioteca Museo L. Pirandello Eraclea Minoa Antiquarium e Zona Arch Antiquarium di Sabucina CL Museo Archeologico e Area Gibil Gabib Gela Museo e Zona Archeologica Marianopoli Museo Archeologico Caltagirone Museo della Ceramica Casa Verga* CT Teatro Antico (aperto dal 2001) Mineo Area archeologica di Palikè Acicatena Area archeologica di S. Venera al Pozzo Aidone Museo Archeologico e Antiquarium Area Archeologica di Morgantina EN Museo Archeologico di Palazzo Varisano Piazza Armerina Villa Romana del Casale ME Museo Regionale Lipari Museo Archeologico Eoliano Patti Marina Villa Romana Patti Sito e Antiquarium di Tindari

18 Giardini Naxos Museo e Zona Archeologica Taormina Teatro Antico Terme Vigliatore Villa Romana di S. Biagio Tusa Area Archeologica Halalaesa Arconidea Monreale Chiostro s. Maria La Nuova - Duomo Castello della Cuba Castello della Zisa Chiostro di S. Giovanni degli Eremiti Palermo Galleria Regionale Palazzo Abatellis Museo Archeologico A. Salinas Museo Palazzo Mirto Palazzo Reale Santa Flavia Antiquarium di Solunto Termini Imerese Antiquarium di Himera (aperto dal 2001) Terrasini Museo regionale di storia naturale e mostra permanente Modica Area Archeologica Cava D'Ispica RG Museo Archeologico Ibleo Museo e Zona Santa Croce Archeologica di Camarina Camerina Zona Archeologica di Caucana Galleria Regionale Palazzo Bellomo SR Museo Archeologico Paolo Orsi Area Archeologica e Orecchio di Dionisio Palazzolo Area Archeologica e Teatro Acreide Antico Marsala Museo Archeologico Baglio Anselmi Calatafimi Area Archeologica di Segesta Castervetrano Area Archeologica di Selinunte Mazara del Vallo Museo del satiro - Chiesa di S. Egidio** TP Museo Regionale A. Pepoli * Il sito è stato chiuso per lavori di restauro da agosto 2002 a giugno 2003 ** aperto nel 2003 Fonte: Elaborazione su dati dell Ufficio Monitoraggio, Fruizione e Divulgazione dell Assessorato BBCCAA e PI Infine, si sottolinea la presenza in Sicilia di 5 siti tutelati dall UNESCO: 1. Area archeologica di Agrigento, iscritta alla lista nel 1997; 2. Villa romana del Casale a Piazza Armerina, iscritta alla lista nel1997; 3. Isole Eolie, iscritte alla lista nel 2000; 4. Le città tardo-barocche del Val di Noto (Sicilia sud Orientale), iscritta alla lista nel Siracusa, iscritta nel

19 6.6 Impatti Paesaggio Un rilevante limite alla salvaguardia del paesaggio siciliano è costituito dagli incendi [v. capitolo Natura e Biodiversità ]. Ma la gestione sostenibile del paesaggio (nelle aree protette e non) è minacciata anche dalla utilizzazione non sempre adeguata alle caratteristiche del territorio e dall espansione incontrollata dell antropizzazione dovuta spesso a fenomeni di abusivismo edilizio, soprattutto nelle aree costiere particolarmente appetibili per la costruzione delle seconde case estive. Il numero di abitazioni totale in Sicilia è, infatti, cresciuto dal 1961 al 2001 da un valore di 1,3 milioni circa ad uno di circa 2,5 milioni, mentre l incidenza percentuale delle case occupate rispetto a complessivo numero di abitazioni è passata dal 90% al 71% circa, manifestatosi in particolare con un aumento del fenomeno delle seconde case in prossimità delle aree costiere della Sicilia: infatti, il 56% della superficie urbanizzata ricade in comuni litorali, il 33% interessa le aree collinare e l 11% le zone montane. Dal 1976 al 1999 la superficie di area urbanizzata nella fascia di 150 metri dalla battigia al di fuori dei centri urbani consolidati presenta un incremento nelle province di Agrigento (da 103 a 148 ettari), di Caltanissetta (da 20 a 21 ettari), di Ragusa (da 154 a 192 ettari), di Trapani (da 313 a 363 ettari). Decrementi della superficie urbanizzata, dal 1976 al 1999, si hanno invece nei territori costieri provinciali di Catania (da 99 a 43 ettari), di Messina (da 489 a 270 ettari), di Palermo (da 356 a 220 ettari) e di Siracusa (da 315 a 126). Nel 1999 i maggiori valori volumetrici e di numero di edifici sono presenti nel territorio provinciali costiero di Ragusa, con più di 20 edifici per km di costa. Per quanto riguarda la compatibilità dell edificazione costiera esterna ai centri urbani, Trapani in particolare con 4.369, e poi Palermo, Siracusa e Ragusa presentano il maggior numero di edifici non conformi entro la fascia di m. 150 dalla battigia. Il maggior numero di edifici non conformi entro la fascia tra 150 e 500 metri dalla battigia è presente nella provincia di Trapani, con più di 10 mila edifici, seguono Palermo e Messina, ma quest ultima ha nello stesso tempo il maggior numero di edifici conformi 6. Tabella COMPATIBILITÀ DELL EDIFICAZIONE COSTIERA ESTERNA AI CENTRI URBANI CON LA STRUMENTAZIONE URBANISTICA VIGENTE NUMERO EDIFICI NUMERO EDIFICI ENTRO LA FASCIA TRA ENTRO LA FASCIA DI m. m. 150 E m. 500 DALLA PROV. 150 DALLA BATTIGIA BATTIGIA non conformi conformi non conformi conformi AG CL CT ME PA RG SR TP SICILIA Fonte: Rapporto dal territorio INU Sicilia 2003 Attualmente, gli Enti Locali si trovano, dunque, a gestire una situazione che nel corso degli anni ha provocato un notevole degrado, visibile come su evidenziato soprattutto nella fascia costiera di territorio regionale e nelle fasce a edificazione controllata. Infatti, l aumento delle edificazioni fuori 6 Rapporto dal territorio, INU Sicilia

20 norma provoca conseguenze non solo legate all occupazione del suolo ma anche legate alle opere di urbanizzazione aggiuntiva che ne conseguono una volta sanata la situazione a norma di legge e che restano a carico delle amministrazioni e dei cittadini Beni culturali La fruizione del patrimonio culturale regionale, se non adeguatamente regolamentata, può comportare elevati impatti sul territorio a causa della marcata stagionalizzazione dei flussi turistici, soprattutto nelle aree in cui è elevata la densità di BBCC presenti. L importanza di essi a livello internazionale, confermata dalla presenza in Sicilia di 5 siti tutelati dall UNESCO, costituiscono elementi in grado di moltiplicare l attrazione turistica anche per semplice vicinanza, soprattutto se si fa riferimento alle aree costiere. 6.7 Risposte e politiche ambientali La qualità della gestione del territorio contemporaneo si misura sulla capacità di risposta a problemi ed esigenze diverse rispetto al passato, e richiede in primo luogo una adeguata modifica dei modelli di riferimento e delle funzioni delle città. Anche le politiche urbane possono contribuire a garantire un uso razionale delle risorse naturali ed in particolare del suolo, gestendole come patrimonio comune, da salvaguardare e valorizzare. Esse infatti attivano un processo di trasformazione e di ricomposizione del territorio e delle sue componenti naturali ed antropiche secondo principi di sostenibilità ambientale, garantendo la tutela della biodiversità esistente, ampliando il verde pubblico, ma soprattutto attraverso interventi di recupero ambientale che ripropongono la tutela e la valorizzazione di habitat e paesaggi naturali originari. Il cambiamento nella normativa relativa ai processi di pianificazione, vista in questo senso strategico più che normativo, ha quindi determinato la nascita di un nuovo tipo di pianificazione sul territorio, di cui sono esempio: Le Aree di Sviluppo Industriale e Nuclei di Industrializzazione: sono, finalizzate a creare le condizioni per l industrializzazione e la realizzazione delle infrastrutture tramite uno sviluppo per poli che possano costituire aree di concentrazione geografica e di gravitazione degli sviluppi industriali rispetto all intero territorio meridionale ; Il piano territoriale dei parchi regionali: strumento finalizzato a dotare i parchi di strumenti di valorizzazione e tutela dei beni ambientali 7. Attualmente sono stati redatti quelli del Parco delle Madonie (all esame del Consiglio Regionale per la Protezione del Patrimonio Naturale) e dell Etna (già adottato e in fase di osservazioni); I piani di sistemazione delle riserve naturali: previsti per la zone A di riserva e redatti dai Consigli Provinciali Scientifici 8 sono mirati al raggiungimento dei fini istitutivi; attualmente sono stati approvati i piani delle Riserve di Fiumefreddo, Monte Pellegrino, Grotta di Entella, Grotta di Carburangeli e Lago Sfondato; I piani di utilizzazione delle pre-riserve: relativi alle zone B di pre- riserva 9, sono aree integrate nel complessivo sistema di tutela ambientale in cui sono previste iniziative idonee a promuovere la valorizzazione delle risorse locali; questi piani hanno, insomma, il compito di interfacciare il piano di sistemazione della riserva e il territorio circostante integrando obiettivi di salvaguardia, valorizzazione e fruizione. L unico piano di utilizzazione attualmente è quello della riserva Bosco d Alcamo. Malgrado le intrinseche difficoltà, la Regione sta, inoltre, avviando una serie di progetti per l implementazione di aree archeologiche subacquee. È pertanto stato istituito il Servizio per il Coordinamento delle Ricerche Archeologiche Sottomarine (S.C.R.A.S.) che costituisce la naturale evoluzione del Gruppo d'intervento di Archeologia 7 Art. 18 della LR 98/81 sostituito dall art.17 della LR 14/88. 8 Previsti dall art. 3bis della LR 98/81. 9 commi 3 e 4 dell art. 6 della LR 14 del 9/8/88 355

21 Subacquea Sicilia (G.I.A.S.S.). Si tratta della prima Soprintendenza del Mare d Italia istituita nel 2004 per tutelare, gestire e valorizzare la cultura del mare in Sicilia. L istituzione della Soprintendenza del Mare qualifica la Regione Siciliana nelle politiche per la tutela delle sue risorse archeologiche sottomarine, ispirandosi alla Grecia che - unica in Europa - possiede una struttura analoga. L'assoluta novità dell'ottica multidisciplinare con cui la Soprintendenza del Mare si presenta, associa gli aspetti etnoantropologici e naturalistici a quelli archeologici e la pone così in una situazione di primato europeo. PROGETTO DI RICERCA E RECUPERO DEL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO Nell'ambito del P.O.R. nel 2000 è stato avviato il Progetto Egadi allo scopo di acquisire i dati per la creazione di una mappa archeonautica dei fondali con la relativa individuazione di relitti o siti di interesse archeologico. Mappa dei siti archeologici subacquei in Sicilia 1. Cala del Gadir a Pantelleria 2. Il relitto tardo romano di Scauri a Pantelleria 3. Punta Li Marsi a Pantelleria 4. I ceppi d'ancora di Capo Grosso a Levanzo 5. Il relitto di Cala Minnola a Levanzo 6. La Secca Scaletta a Levanzo 7. I cannoni di Cala Spalmatore-Punta Libeccio a Marettimo 8. Il relitto di Punta Galera a Favignana 9. Il relitto tardo romano di Marausa a Trapani 10. Il relitto punico romano di Porto Palo ad Agrigento 11. Il relitto tardo romano di Punta Alera o Galera ad Ustica 12. Il relitto arabo normanno di Mondello a Palermo 13. I relitti ellenistici di Sant'Elia a Palermo Fonte: Assessorato Regionale BBCCAA e PI L amministrazione regionale nell attuale periodo di programmazione economica si muove verso la tutela e la valorizzazione del patrimonio esistente e verso la soddisfazione di una domanda di turismo di tipo culturale, didattico, scientifico, a partire dalla tutela del 10% circa del territorio. Purtroppo, le possibilità di sviluppo economico correlate a questi siti, in cui si trovano la maggiore quantità e varietà del patrimonio artistico e naturalistico siciliano, non sono state ancora implementate o lo sono state solo parzialmente, sia a causa della complessità delle norme che regolano il settore delle opere pubbliche, sia a causa dello scarso livello della progettazione disponibile sul territorio. L'amministrazione dei beni culturali cerca, quindi, di connettere in un'unica politica territoriale gli interventi relativi a beni culturali, ambientali e turismo, favorendo la nascita di quei nuovi assetti organizzativi, gestionali ed imprenditoriali che, in altre Regioni, stanno incrementando il flusso delle risorse verso i beni culturali. PREMIO LA CITTA PER IL VERDE Patrocinato dal Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio, questo Premio rappresenta per le amministrazioni pubbliche un riconoscimento di rilievo a lavori ed investimenti su una risorsa fondamentale per la qualità della vita: il verde pubblico. Infatti viene assegnato ai Comuni e alle Province italiane che si siano particolarmente distinti per realizzazioni o metodi di gestione innovativi finalizzati all incremento del patrimonio verde pubblico o abbiano, attraverso programmi mirati e in maniera esemplare, migliorato le condizioni ambientali del proprio territorio attraverso: la realizzazione di nuovi parchi, viali alberati, aree naturalistiche o altro; recupero delle aree degradate, l ottimizzazione della manutenzione delle aree verdi, la realizzazione di percorsi ciclabili, la riqualificazione dell arredo urbano o altro; grado di oggettività, chiarezza e comunicabilità dei risultati ottenuti. Nell edizione 2003, per la 1ª Categoria - Comuni da 0 a abitanti la Giuria ha segnalato il Comune di Gibellina, in provincia di Trapani, per il forte impegno culturale espresso in questi ultimi anni nel tentativo di costruire una più ampia armonia tra arte e verde. Le opere d arte, di cui la città è culla, sono state infatti giudicate occasione per lo sviluppo di una ricercatezza botanica, che si esprime anche attraverso la realizzazione di viali alberati tematici e che raggiunge la più completa espressione nel recente Orto Botanico. Si sottolinea l estremo decoro che caratterizza le forme e gli ambienti, frutto del grande rispetto per questi luoghi, in cui resta evidente il segno di un passato travagliato. 356

Regione Siciliana FRUIZIONE BENI CULTURALI IN SICILIA ANNO 2013 ANNO 2014

Regione Siciliana FRUIZIONE BENI CULTURALI IN SICILIA ANNO 2013 ANNO 2014 Agrigento Museo archeologico 15.769 36.137 51.906 165.542,50 15.612 34.060 49.672 166.272,66 Parco archeologico della Valle dei Agrigento 339.738 204.141 543.879 3.271.926,00 407.935 202.780 610.715 3.987.302,00

Dettagli

Regione Siciliana FRUIZIONE BENI CULTURALI IN SICILIA ANNO 2013 ANNO 2014

Regione Siciliana FRUIZIONE BENI CULTURALI IN SICILIA ANNO 2013 ANNO 2014 Agrigento Museo archeologico 15.769 36.137 51.906 165.542,50 15.612 34.060 49.672 166.272,66 Agrigento Parco archeologico della Valle dei Templi AG Biblioteca Museo "Luigi Agrigento Pirandello" Cattolica

Dettagli

PRIMO SEMESTRE 2013 PRIMO SEMESTRE 2014

PRIMO SEMESTRE 2013 PRIMO SEMESTRE 2014 + 11.000 visitatori con biglietto acquistato presso Agrigento Museo archeologico 6.516 23.774 30.290 70.342,00 6.274 28.755 35.029 67.923,00 Agrigento Parco archeologico della Valle dei Templi AG Biblioteca

Dettagli

Regione Siciliana FRUIZIONE BENI CULTURALI IN SICILIA ANNO 2015 COMUNE SITO PAGANTI GRATUITI TOTALE INCASSI NOTE

Regione Siciliana FRUIZIONE BENI CULTURALI IN SICILIA ANNO 2015 COMUNE SITO PAGANTI GRATUITI TOTALE INCASSI NOTE Agrigento Museo archeologico 14.817 20.467 35.284 168.402,50 Parco archeologico della Valle dei Agrigento 419.185 146.996 566.181 4.104.476,50 Templi Agrigento Biblioteca Museo "Luigi Pirandello" 12.349

Dettagli

FRUIZIONE BENI CULTURALI IN SICILIA (dati a cura della unità operativa A1.5 - Area Affari Generali)

FRUIZIONE BENI CULTURALI IN SICILIA (dati a cura della unità operativa A1.5 - Area Affari Generali) Regione Siciliana Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell'identita' Siciliana Dipartimento regionale dei Beni Culturali e dell'identita' Siciliana FRUIZIONE BENI CULTURALI IN SICILIA (dati a cura

Dettagli

Fruizione siti Regione Sicilia ANNO

Fruizione siti Regione Sicilia ANNO Fruizione siti Regione Sicilia ANNO 2016 2017 2016 2017 PROV. Agrigento Museo archeologico 17.389 28.197 45.586 176.083,50 15.889 27.128 76.983 182.814,50 Parco archeologico della Valle Agrigento 473.355

Dettagli

FRUIZIONE BENI CULTURALI IN SICILIA (dati a cura della unità operativa A1.5 - Area Affari Generali)

FRUIZIONE BENI CULTURALI IN SICILIA (dati a cura della unità operativa A1.5 - Area Affari Generali) Agrigento Museo archeologico 14.817 20.467 35.284 168.410,06 17.389 28.197 45.586 176.083,50 Agrigento Parco archeologico della Valle dei Templi 419.185 146.996 566.181 4.104.476,50 473.355 181.183 654.538

Dettagli

FRUIZIONE BENI CULTURALI IN SICILIA ANNO 2011 - ANNO 2012

FRUIZIONE BENI CULTURALI IN SICILIA ANNO 2011 - ANNO 2012 ANNO - ANNO AG Agrigento Museo archeologico 14.151 42.495 56.646 147.872,50 12.664 34.760 47.424 137.376,50 Agrigento Agrigento Parco archeologico della Valle dei Templi Biblioteca Museo "Luigi Pirandello"

Dettagli

ASSESSORATO REGIONALE DEI BENI CULTURALI E DELL'IDENTITÀ SICILIANA DIPARTIMENTO REGIONALE DEI BENI CULTURALI E DELL'IDENTITÀ SICILIANA

ASSESSORATO REGIONALE DEI BENI CULTURALI E DELL'IDENTITÀ SICILIANA DIPARTIMENTO REGIONALE DEI BENI CULTURALI E DELL'IDENTITÀ SICILIANA ASSESSORATO REGIONALE DEI BENI CULTURALI E DELL'IDENTITÀ SICILIANA DIPARTIMENTO REGIONALE DEI BENI CULTURALI E DELL'IDENTITÀ SICILIANA AVVISO PUBBLICITA POSTAZIONI VACANTI AREE E SERVIZI CENTRALI STRUTTURE

Dettagli

FRUIZIONE BENI CULTURALI IN SICILIA 2012-2013

FRUIZIONE BENI CULTURALI IN SICILIA 2012-2013 Agrigento Museo archeologico 12.664 34.760 47.424 137.376,50 15.769 36.137 51.906 165.542,50 Agrigento Parco archeologico della Valle dei Templi 291.428 240.328 531.756 2.860.758,50 339.738 204.141 543.879

Dettagli

Calendario della aperture dei siti culturali nel periodo 18 dicembre gennaio 2017

Calendario della aperture dei siti culturali nel periodo 18 dicembre gennaio 2017 Calendario della aperture dei siti culturali nel periodo 18 dicembre 2016 8 gennaio 2017 Agrigento: Museo Archeologico Pietro Griffo di Agrigento: apertura da martedì a 9,00-19,30; lunedì 9,00-13,30. festivi

Dettagli

DIPARTIMENTO DEI BENI CULTURALI E DELL' IDENTITA' SICILIANA

DIPARTIMENTO DEI BENI CULTURALI E DELL' IDENTITA' SICILIANA DPARTMENTO DE BEN CULTURAL E DELL' DENTTA' SCLANA SERZ UU.OO. STRUTTURE CENTRAL E PERFERCHE ACANT SEDE CENTRALE DEL DPARTMENTO Peso Unità operativa di staff Controllo di gestione. Supporto alla determinazione

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA. Regione Siciliana. Assessorato dei Beni culturali e dell identità siciliana

REPUBBLICA ITALIANA. Regione Siciliana. Assessorato dei Beni culturali e dell identità siciliana REPUBBLICA ITALIANA Regione Siciliana Assessorato dei Beni culturali e dell identità siciliana DIPARTIMENTO REGIONALE DEI BENI CULTURALI NUOVO ORGANIGRAMMA DELLE STRUTTURE INTERMEDIE Decreto Legislativo

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA. Assessorato Regionale del Territorio e dell Ambiente Dipartimento Regionale dell Ambiente. Il Dirigente Generale

REPUBBLICA ITALIANA. Assessorato Regionale del Territorio e dell Ambiente Dipartimento Regionale dell Ambiente. Il Dirigente Generale D.D.G. n. 814 REPUBBLICA ITALIANA Assessorato Regionale del Territorio e dell Ambiente Dipartimento Regionale dell Ambiente Il Dirigente Generale VISTO lo Statuto della Regione Siciliana; VISTA la Legge

Dettagli

Le modalità di attuazione del Programma Operativo Regionale (POR) della Sicilia

Le modalità di attuazione del Programma Operativo Regionale (POR) della Sicilia Le modalità di attuazione del Programma Operativo Regionale (POR) della Sicilia Le risorse finanziarie del POR Sicilia possono essere impiegate attraverso tre strumenti: Misure (attuazione ordinaria) Progetti

Dettagli

Le visite del Governatore ai Club (in ordine alfabetico)

Le visite del Governatore ai Club (in ordine alfabetico) Le visite del Governatore ai (in ordine alfabetico) Aci Castello Acireale Aetna Nord - Ovest Agrigento Alcamo Giovedì 14 Luglio Aragona - Colli Sicani Augusta Martedì 20 Dicembre Bagheria Barcellona Pozzo

Dettagli

Sito Tipologia di servizi concessi attivato Data

Sito Tipologia di servizi concessi attivato Data Sito Tipologia di servizi conces attivato Data ATI Federico II PA Area archelogica di Himera a Termini Imerese servizio di informazione, guida e asstenza didattica Servizio editoriale e di vendita riguardante

Dettagli

Regione Siciliana Assessorato dei Beni culturali e dell identità siciliana DIPARTIMENTO REGIONALE DEI BENI CULTURALI

Regione Siciliana Assessorato dei Beni culturali e dell identità siciliana DIPARTIMENTO REGIONALE DEI BENI CULTURALI Allegato A al DDG n.272/201 REPUBBLICA ITALIANA Regione Siciliana Assessorato dei Beni culturali e dell identità siciliana DIPARTIMENTO REGIONALE DEI BENI CULTURALI ASSETTO ORGANIZZATIVO strutture peso

Dettagli

ASSESSORATO REGIONALE DEI BENI CULTURALI E DELL IDENTITA SICILIANA DIPARTIMENTO REGIONALE DEI BENI CULTURALI E DELL IDENTITA SICILIANA A R E A

ASSESSORATO REGIONALE DEI BENI CULTURALI E DELL IDENTITA SICILIANA DIPARTIMENTO REGIONALE DEI BENI CULTURALI E DELL IDENTITA SICILIANA A R E A ASSESSORATO REGIONALE DEI BENI CULTURALI E DELL IDENTITA SICILIANA DIPARTIMENTO REGIONALE DEI BENI CULTURALI E DELL IDENTITA SICILIANA A R E A 1. Area affari generali Segreteria del dirigente generale.

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA

REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA D.A. n. 994 REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI AMBIENTALI E DELL'IDENTITA' SICILIANA DIPARTIMENTO DEI BENI CULTURALI E DELL'IDENTITA' SICILIANA L ASSESSORE DEI BENI CULTURALI

Dettagli

ISTITUTO TECNICO PER IL TURISMO Marco Polo PALERMO. Corso con indirizzo di accompagnatore /guida turistica

ISTITUTO TECNICO PER IL TURISMO Marco Polo PALERMO. Corso con indirizzo di accompagnatore /guida turistica ISTITUTO TECNICO PER IL TURISMO Marco Polo PALERMO Corso con indirizzo di accompagnatore /guida turistica OGGETTO: Corso ITER o normale in cui il consiglio di classe stabilisce di inserire approfondimenti

Dettagli

La Rete Natura 2000 in Sicilia: tra tutela e sviluppo PALERMO, 28 NOVEMBRE 2007

La Rete Natura 2000 in Sicilia: tra tutela e sviluppo PALERMO, 28 NOVEMBRE 2007 La Rete Natura 2000 in Sicilia: tra tutela e sviluppo PALERMO, 28 NOVEMBRE 2007 La Rete Natura 2000 nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013: quali opportunità? Il Programma Operativo FESR dott.ssa

Dettagli

Provincia di Massa-Carrara PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO (approvazione) Premessa... 3

Provincia di Massa-Carrara PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO (approvazione) Premessa... 3 INDICE Premessa... 3 1. Conformità del quadro conoscitivo del P.T.C. al P.I.T. e sue integrazioni e specificazioni... 3 2. Conformità del quadro conoscitivo del P.T.C. in relazione agli indirizzi e prescrizioni

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA. Assessorato Regionale del Territorio e dell Ambiente Dipartimento Regionale dell Ambiente Il Dirigente Generale

REPUBBLICA ITALIANA. Assessorato Regionale del Territorio e dell Ambiente Dipartimento Regionale dell Ambiente Il Dirigente Generale D.D.G. n. 400 REPUBBLICA ITALIANA Assessorato Regionale del Territorio e dell Ambiente Dipartimento Regionale dell Ambiente Il Dirigente Generale VISTO lo Statuto della Regione Siciliana; VISTA la Legge

Dettagli

CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE giovedì 29 giugno 2017 // Centro Studi PIM - Villa Scheibler

CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE giovedì 29 giugno 2017 // Centro Studi PIM - Villa Scheibler CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE giovedì 29 giugno 2017 // Centro Studi PIM - Villa Scheibler Il PPR e i nuovi strumenti del piano per promuovere un ruolo di governance e per

Dettagli

Misura M07 Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali (art.20)

Misura M07 Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali (art.20) Misura M7 Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali (art.2) Sottomisura 7.6 - Sostegno per studi/investimenti relativi alla manutenzione, al restauro e alla riqualificazione del patrimonio

Dettagli

Università Roma Tre CdLin Scienze dell Architettura

Università Roma Tre CdLin Scienze dell Architettura Università Roma Tre CdLin Scienze dell Architettura Progettazione urbana -Laboratorio 4 Anno accademico 2015-2016 primo semestre Modulo Regolamentazione edilizia e urbanistica (2 cfu) Docente: Roberto

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA. N. Protocollo Data Ufficio Periferico Somma Prenotata 1 Prot. n /06/2017 SOPRINTENDENZA PER I BB. CC.

REPUBBLICA ITALIANA. N. Protocollo Data Ufficio Periferico Somma Prenotata 1 Prot. n /06/2017 SOPRINTENDENZA PER I BB. CC. REPUBBLICA ITALIANA D.D. n. 4744 Regione Siciliana Assessorato BB.CC.AA e dell Identità Siciliana Dipartimento Regionale Beni Culturali Ambientali e dell Identità Siciliana Il Dirigente Generale VISTO

Dettagli

Repubblica Italiana. VISTO il Decreto legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004, recante il Codice dei Beni Culturali e del paesaggio e s.m.i.

Repubblica Italiana. VISTO il Decreto legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004, recante il Codice dei Beni Culturali e del paesaggio e s.m.i. D.D. n. 1812 del 29/03/2018 Repubblica Italiana ASSESSORATO REGIONALE DEI BENI CULTURALI E DELL'IDENTITA' SICILIANA DIPARTIMENTO REGIONALE DEI BENI CULTURALI E DELL'IDENTITA' SICILIANA SERVIZIO II PROGRAMMAZIONE

Dettagli

9 - I PROGRAMMI COMPLESSI. Prof. Pier Luigi Carci

9 - I PROGRAMMI COMPLESSI. Prof. Pier Luigi Carci 9 - I PROGRAMMI COMPLESSI Prof. Pier Luigi Carci Introduzione Introduzione Programmi complessi si occupano della Riqualificazione urbana urbanistica sociale 3 Introduzione Argomento: I Programmi Complessi:

Dettagli

Il paesaggio delle cascine: esemplificazione metodologica per l'analisi paesisitica ed un progetto di fruizione del territorio

Il paesaggio delle cascine: esemplificazione metodologica per l'analisi paesisitica ed un progetto di fruizione del territorio Il paesaggio delle cascine: esemplificazione metodologica per l'analisi paesisitica ed un progetto di fruizione del territorio arch. Antonio rubagotti PREMESSA METODOLOGICA ESEMPLIFICAZIONE DI UNA METODOLOGIA

Dettagli

Comunicato stampa del 31 maggio 2019

Comunicato stampa del 31 maggio 2019 Comunicato stampa del 31 maggio 2019 Consumo del suolo: Sardegna tra le regioni italiane più virtuose ma le zone rurali sono ancora rischio Nel 2017 il suolo consumato in Sardegna ammonta a 90.535 ettari:

Dettagli

Principi, indirizzi e disposizioni per la formazione del Documento regionale di assetto generale (DRAG). Art. 1

Principi, indirizzi e disposizioni per la formazione del Documento regionale di assetto generale (DRAG). Art. 1 L.R. 13 dicembre 2004, n. 24 (1). Principi, indirizzi e disposizioni per la formazione del Documento regionale di assetto generale (DRAG). (1) Pubblicata nel B.U. Puglia 14 dicembre 2004, n. 148. Art.

Dettagli

CONFERENZA DI PIANIFICAZIONE PTCP 2007

CONFERENZA DI PIANIFICAZIONE PTCP 2007 CONFERENZA DI PIANIFICAZIONE PTCP 2007 Piacenza, Sala del Consiglio Provinciale, 12 febbraio 2008 DAL QUADRO CONOSCITIVO AL DOCUMENTO PRELIMINARE Il sistema del territorio rurale Elena Fantini Servizio

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA. Assessorato Regionale del Territorio e dell Ambiente Dipartimento Regionale dell Ambiente Il Dirigente Generale

REPUBBLICA ITALIANA. Assessorato Regionale del Territorio e dell Ambiente Dipartimento Regionale dell Ambiente Il Dirigente Generale D.D.G. n. 402 REPUBBLICA ITALIANA VISTO lo Statuto della Regione Siciliana; Assessorato Regionale del Territorio e dell Ambiente Dipartimento Regionale dell Ambiente Il Dirigente Generale VISTA la Legge

Dettagli

Regione Siciliana ASSESSORATO REGIONALE DELLE RISORSE AGRICOLE E ALIMENTARI DIPARTIMENTO REGIONALE DEGLI INTERVENTI STRUTTURALI PER L AGRICOLTURA

Regione Siciliana ASSESSORATO REGIONALE DELLE RISORSE AGRICOLE E ALIMENTARI DIPARTIMENTO REGIONALE DEGLI INTERVENTI STRUTTURALI PER L AGRICOLTURA REPUBBLICA ITALIANA Codice Fiscale 80012000826 Partita I.V.A.. 02711070827 Regione Siciliana ASSESSORATO REGIONALE DELLE RISORSE AGRICOLE E ALIMENTARI DIPARTIMENTO REGIONALE DEGLI INTERVENTI STRUTTURALI

Dettagli

1. I BENI PAESAGGISTICI

1. I BENI PAESAGGISTICI 1. I BENI PAESAGGISTICI I beni paesaggistici e ambientali costituiscono gli elementi di riferimento cardine per la definizione dell assetto ambientale, esso è costituito dall insieme degli elementi territoriali

Dettagli

Università Roma Tre CdLM Architettura - Progettazione urbana

Università Roma Tre CdLM Architettura - Progettazione urbana Università Roma Tre CdLM Architettura - Progettazione urbana Laboratorio di Urbanistica 1 Docente: Simone Ombuen Anno accademico 2014-2015 secondo semestre Modulo Diritto (4 cfu) Docente: Roberto Gallia

Dettagli

Art. 1 (Istituzione) 2. Il parco è classificato ai sensi dell art. 10, comma 1 della legge regionale 14 luglio 2003, n. 10 come parco marino.

Art. 1 (Istituzione) 2. Il parco è classificato ai sensi dell art. 10, comma 1 della legge regionale 14 luglio 2003, n. 10 come parco marino. Istituzione del Parco Marino Regionale «Costa dei Gelsomini». (BUR n. 8 del 16 aprile 2008, supplemento straordinario n. 2 del 29 aprile 2008) Art. 1 (Istituzione) 1. Ai sensi dell art. 6 della legge regionale

Dettagli

Regione Siciliana ASSESSORATO REGIONALE DELLE RISORSE AGRICOLE E ALIMENTARI DIPARTIMENTO REGIONALE DEGLI INTERVENTI STRUTTURALI PER L AGRICOLTURA

Regione Siciliana ASSESSORATO REGIONALE DELLE RISORSE AGRICOLE E ALIMENTARI DIPARTIMENTO REGIONALE DEGLI INTERVENTI STRUTTURALI PER L AGRICOLTURA REPUBBLICA ITALIANA Codice Fiscale 80012000826 Partita I.V.A.. 02711070827 Regione Siciliana ASSESSORATO REGIONALE DELLE RISORSE AGRICOLE E ALIMENTARI DIPARTIMENTO REGIONALE DEGLI INTERVENTI STRUTTURALI

Dettagli

LAVORI POSTI IN GARA IN SICILIA (DATI GURS)

LAVORI POSTI IN GARA IN SICILIA (DATI GURS) LAVORI POSTI IN GARA IN SICILIA (DATI GURS) 2 ANCE SICILIA COLLEGIO REGIONALE COSTRUTTORI EDILI SICILIANI Riepilogo dei lavori posti in gara in Sicilia, mediante pubblicazione sulla GURS, suddivisi per

Dettagli

Le infrastrutture verdi nelle principali città italiane: le attività del Sistema nazionale per la protezione dell ambiente

Le infrastrutture verdi nelle principali città italiane: le attività del Sistema nazionale per la protezione dell ambiente Le infrastrutture verdi nelle principali città italiane: le attività del Sistema nazionale per la protezione dell ambiente Silvia Brini Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Dati

Dettagli

IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: ESPLORAZIONE DELL ARGOMENTO"

IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: ESPLORAZIONE DELL ARGOMENTO IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: ESPLORAZIONE DELL ARGOMENTO" CLASSE III UNITA' DI APPRENDIMENTO 2: LA DIVERSITA

Dettagli

Zone Scout della Regione Sicilia

Zone Scout della Regione Sicilia Zone Scout della Regione Sicilia DIOCESI DELLA REGIONE SICILIA ZONE SICILIANE PROVINCE-LOCALITÀ DIOCESI CONCORDIA AGRIGENTO-SCIACCA AGRIGENTO EREA ENNA - CALTANISSETTA MERIDIONALE PIAZZA ARMERINA ETNEA

Dettagli

FILIALI DELLA SICILIA PROVINCIA DI PALERMO. BAGHERIA VIA PAPA GIOVANNI XXIII, BAGHERIA PA Tel

FILIALI DELLA SICILIA PROVINCIA DI PALERMO. BAGHERIA VIA PAPA GIOVANNI XXIII, BAGHERIA PA Tel Filiali aperte sabato 18 marzo 2017 Per gli Azionisti di Banca Popolare di Vicenza interessati all Offerta di Transazione. Orario di apertura 9.00 14.00. FILIALI DELLA SICILIA PROVINCIA DI PALERMO BAGHERIA

Dettagli

Dipartimento regionale dei beni culturali e dell identità siciliana (72 strutture intermedie e 297 unità operative)

Dipartimento regionale dei beni culturali e dell identità siciliana (72 strutture intermedie e 297 unità operative) Allegato al D.D.G. n. 1436 del 29.06.2010 Dipartimento regionale dei beni culturali e dell identità siciliana (72 strutture intermedie e 297 unità operative) Strutture intermedie centrali (1 area, 14 servizi

Dettagli

Il decentramento delle competenze in materia di governo del territorio

Il decentramento delle competenze in materia di governo del territorio Il decentramento delle competenze in materia di governo del territorio Tre fasi principali: L istituzione delle regioni a statuto speciali e delle province autonome (1946) L istituzione delle regioni a

Dettagli

ASSESSORATO DELLA SANITA'

ASSESSORATO DELLA SANITA' ASSESSORATO DELLA SANITA' DECRETO 9 aprile 2004. Presidi di guardia medica turistica per l'anno 2004 ed orario di degli stessi. L'ASSESSORE PER LA SANITA' Visto lo Statuto della Regione; Vista la legge

Dettagli

Ambiente e Paesaggio Conclusioni Sessione Paesaggio

Ambiente e Paesaggio Conclusioni Sessione Paesaggio Rassegna Urbanistica Regionale Regione Siciliana Sant Agata di Militello 11-12 Febbraio 2010 Ambiente e Paesaggio Conclusioni Sessione Paesaggio Attilia Peano attilia.peano@polito.it Sicilia: una situazione

Dettagli

1. SINTESI DELLE OPERAZIONI SVOLTE Le direttive dell Amministrazione Comunale Lo schema di massima Il progetto definitivo 15

1. SINTESI DELLE OPERAZIONI SVOLTE Le direttive dell Amministrazione Comunale Lo schema di massima Il progetto definitivo 15 SOMMARIO Pag. 0. IL SENSO DEL PIANO, L APPROCCIO, IL METODO 1 0.1 Città e nuovo PRG 1 0.2 Verso una diversa natura del Piano Urbanistico 3 0.3 L approccio al Piano e il percorso metodologico e operativo

Dettagli

CONFERENZA STATO-REGIONI Seduta del 19 aprile 2001

CONFERENZA STATO-REGIONI Seduta del 19 aprile 2001 CONFERENZA STATO-REGIONI Seduta del 19 aprile 2001 Repertorio Atti n. 1239 del 19 aprile 2001 Oggetto: Accordo tra il Ministro per i beni e le attività culturali e le Regioni e le Province autonome di

Dettagli

Categoria Provincia Comune Denominazione Indirizzo Musei archeologici Agrigento Agrigento Museo archeologico regionale Contrada San Nicola 12 Musei e Gallerie Agrigento Agrigento Biblioteca Museo regionale

Dettagli

Istituzione del sistema di accreditamento e di monitoraggio dei livelli di qualità e degli standard del luoghi della cultura della Regione Siciliana.

Istituzione del sistema di accreditamento e di monitoraggio dei livelli di qualità e degli standard del luoghi della cultura della Regione Siciliana. D.A. 30/Gab REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO BENI CULTURALI E DELL IDENTITA SICILIANA L'ASSESSORE Istituzione del sistema di accreditamento e di monitoraggio dei livelli di qualità e degli

Dettagli

Studio Benincà Associazione tra professionisti RELAZIONE AGRONOMICA. Indagini geologiche e compatibilità sismica

Studio Benincà Associazione tra professionisti RELAZIONE AGRONOMICA. Indagini geologiche e compatibilità sismica RELAZIONE AGRONOMICA Indagini geologiche e compatibilità sismica 1 2 SOMMARIO 1. Premessa... 5 2. Ambiti delle aziende agricole esistenti... 7 3. Verifica di compatibilità degli interventi del PI con gli

Dettagli

Riserva Naturale Regionale Orientata Dune di Campomarino. Aspetti normativi

Riserva Naturale Regionale Orientata Dune di Campomarino. Aspetti normativi Riserva Naturale Regionale Orientata Dune di Campomarino Aspetti normativi Il quadro normativo Le Aree Protette Beni paesaggistici Politiche e strumenti di sostegno dell UE Le Direttive CEE Il quadro normativo

Dettagli

REGIONE SICILIANA - ASSESSORATO AUTONOMIE LOCALI E FUNZIONE PUBBLICA DIPARTIMENTO DELLE AUTONOMIE LOCALI - SERVIZIO 4

REGIONE SICILIANA - ASSESSORATO AUTONOMIE LOCALI E FUNZIONE PUBBLICA DIPARTIMENTO DELLE AUTONOMIE LOCALI - SERVIZIO 4 REGIONE SICILIANA - ASSESSORATO AUTONOMIE LOCALI E FUNZIONE PUBBLICA DIPARTIMENTO DELLE AUTONOMIE LOCALI - SERVIZIO 4 Tabella "A" Riparto risorse del Fondo investimento dei comuni anno 2018 destinate ai

Dettagli

La pianificazione urbanistica in Toscana: il Piano territoriale di coordinamento PTC

La pianificazione urbanistica in Toscana: il Piano territoriale di coordinamento PTC Università di Pisa Facoltà di Ingegneria AA 2014/2015 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA Luisa Santini TECNICA URBANISTICA I La pianificazione urbanistica in Toscana: il Piano territoriale

Dettagli

FEDERAZIONE INTERREGIONALE degli Ordini dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Piemonte e Valle d Aosta

FEDERAZIONE INTERREGIONALE degli Ordini dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Piemonte e Valle d Aosta FEDERAZIONE INTERREGIONALE degli Ordini dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Piemonte e Valle d Aosta Commissioni del Paesaggio Ruolo e responsabilità dei tecnici Lunedì 7 giugno 2010 Grugliasco,

Dettagli

(Finalita' e ambito di intervento)

(Finalita' e ambito di intervento) Legge regionale n.18 del 2007 Istituzione della Fondazione per la valorizzazione archeologica, monumentale e urbana di Aquileia e finanziamenti per lo sviluppo turistico dell'area. Art. 1 (Finalita' e

Dettagli

SICILIA MARINA. b 3) La geografia

SICILIA MARINA. b 3) La geografia b 3) La geografia SICILIA MARINA La Sicilia è la maggiore isola del Mediterraneo; misura infatti 25.708 Kmq., includendo le isole di Ustica e Pantelleria e gli arcipelaghi delle: - Eolie comprendenti le

Dettagli

Valutazione Ambientale VAS. Programma Energetico Ambientale Regionale - PEAR. 1 a Conferenza di Valutazione e Forum aperto al pubblico

Valutazione Ambientale VAS. Programma Energetico Ambientale Regionale - PEAR. 1 a Conferenza di Valutazione e Forum aperto al pubblico Valutazione Ambientale VAS Programma Energetico Ambientale Regionale - PEAR 1 a Conferenza di Valutazione e Forum aperto al pubblico Milano, 12 novembre 2013 Autorità competente per la VAS Struttura Fondamenti,

Dettagli

Linee di intervento, azioni e stato di attuazione

Linee di intervento, azioni e stato di attuazione Newsletter n.70 Dicembre 2009 Approfondimento_11 FESR PUGLIA 2007-2013 ASSE IV - VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI E CULTURALI PER L ATTRATTIVITÀ E LO SVILUPPO Linee di intervento, azioni e stato di

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER LA VALORIZZAZIONE DELL ISOLA PALMARIA MINISTERO DELLA DIFESA REGIONE LIGURIA COMUNE DI PORTO VENERE AGENZIA DEL DEMANIO

PROTOCOLLO D INTESA PER LA VALORIZZAZIONE DELL ISOLA PALMARIA MINISTERO DELLA DIFESA REGIONE LIGURIA COMUNE DI PORTO VENERE AGENZIA DEL DEMANIO PROTOCOLLO D INTESA PER LA VALORIZZAZIONE DELL ISOLA PALMARIA tra MINISTERO DELLA DIFESA REGIONE LIGURIA COMUNE DI PORTO VENERE AGENZIA DEL DEMANIO PREMESSO CHE - l articolo 307, del decreto legislativo

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 30 DEL REGIONE FRIULI-VENEZIA GIULIA. Norme in materia di piano territoriale regionale. CAPO I

LEGGE REGIONALE N. 30 DEL REGIONE FRIULI-VENEZIA GIULIA. Norme in materia di piano territoriale regionale. CAPO I LEGGE REGIONALE N. 30 DEL 13-12-2005 REGIONE FRIULI-VENEZIA GIULIA Norme in materia di piano territoriale regionale. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE FRIULI- VENEZIA GIULIA N. 50 del 14 dicembre

Dettagli

UNA STRATEGIA PER LA CULTURA. UNA STRATEGIA PER IL PAESE

UNA STRATEGIA PER LA CULTURA. UNA STRATEGIA PER IL PAESE UNA STRATEGIA PER LA CULTURA. UNA STRATEGIA PER IL PAESE Rapporto Annuale Federculture 2013 - Dati e analisi - Focus SICILIA - La spesa e i consumi culturali Nel 2012, dopo un lungo trend di crescita costante

Dettagli

L'UNESCO e i beni culturali: i criteri per la definizione di Bene Culturale e la Normativa.

L'UNESCO e i beni culturali: i criteri per la definizione di Bene Culturale e la Normativa. Camilla Serreli (matricola 20/45/65002) L'UNESCO e i beni culturali: i criteri per la definizione di Bene Culturale e la Normativa. L'UNESCO è una associazione promulgata dalle Nazioni Unite che ha lo

Dettagli

Figura 1 - Territorio con copertura artificiale -Anno 2009 (incidenza percentuale sulla superficie totale)

Figura 1 - Territorio con copertura artificiale -Anno 2009 (incidenza percentuale sulla superficie totale) Allegato statistico Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Enrico Giovannini Commissione XIII Territorio, Ambiente e Beni ambientali del Senato della Repubblica Roma, 18 gennaio

Dettagli

1 ottobre 2013 GIORNALE DI SICILIA Pagina 1 di 1

1 ottobre 2013 GIORNALE DI SICILIA Pagina 1 di 1 1 ottobre 2013 GIORNALE DI SICILIA Pagina 1 di 1 1 ottobre 2013 LA SICILIA Pagina 1 di 1 1 ottobre 2013 ECONOMIA SICILIA Pagina 1 di 1 Avviati contatti tra Ance Sicilia e i comuni di Palermo e Catania

Dettagli

L. 1497/1939 Protezione delle bellezze naturali L. 431/1985 Galasso sulla tutela delle zone di interesse ambientale TU 490/99 :

L. 1497/1939 Protezione delle bellezze naturali L. 431/1985 Galasso sulla tutela delle zone di interesse ambientale TU 490/99 : L. 1497/1939 Protezione delle bellezze naturali Beni tutelati selettivamente: beni culturali e bellezze naturali L. 431/1985 Galasso sulla tutela delle zone di interesse ambientale Il concetto di bellezza

Dettagli

La Rassegna Stampa è consultabile nel sito:

La Rassegna Stampa è consultabile nel sito: Collegio Regionale dei Costruttori Edili Siciliani 90133 Palermo, Via A. Volta, 44 Tel.: 091/333114/324724 Fax: 091/6112913 C.F. 80029280825 - info@ancesicilia.it www.ancesicilia.it La Rassegna Stampa

Dettagli

Dott. Agr. Edoardo Corbucci Presidente dell Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Roma

Dott. Agr. Edoardo Corbucci Presidente dell Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Roma ORDINE DEI DOTTORI AGRONOMI E DOTTORI FORESTALI DELLA PROVINCIA DI ROMA DIECI ANNI DI ATTIVITÀ DI GESTIONE AGRO-FORESTALE DELLA PROVINCIA DI ROMA 1999-2009 Roma, 18/12/2009 Dott. Agr. Edoardo Corbucci

Dettagli

IL PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI VENEZIA STRUTTURA E PRIMI CONTENUTI. Mestre 14 Novembre

IL PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI VENEZIA STRUTTURA E PRIMI CONTENUTI. Mestre 14 Novembre IL PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI VENEZIA STRUTTURA E PRIMI CONTENUTI Mestre 14 Novembre LA LEGGE REGIONALE 11/2004 I PRINCIPI INNOVATIVI 1.Fase di concertazione obbligatoria, preliminare

Dettagli

Aree protette. Segnalazioni Direzione Ambiente, Governo e Tutela del territorio. Modifiche alla legge regionale 29 giugno 2009, n. 19.

Aree protette. Segnalazioni Direzione Ambiente, Governo e Tutela del territorio. Modifiche alla legge regionale 29 giugno 2009, n. 19. Segnalazioni Direzione Ambiente, Governo e Tutela del territorio gennaio 2016 Aree protette Modifiche alla legge regionale 29 giugno 2009, n. 19 Legge regionale 22 dicembre 2015, n. 26. Disposizioni collegate

Dettagli

Le aziende agrituristiche

Le aziende agrituristiche Nel 2014 sono state autorizzate all esercizio agrituristico 21.744 aziende, con una crescita del 4% rispetto al 2013. L attività preponderante riguarda l alloggio, praticato dall 82% degli agriturismi.

Dettagli

Prospettive dell agricoltura all interno della. Rete Natura 2000

Prospettive dell agricoltura all interno della. Rete Natura 2000 Prospettive dell agricoltura all interno della Rete Natura 2000 Assessorato della Difesa dell Ambiente Servizio Tutela della Natura Paulilatino, 29.06.2009 CONDIZIONALITÀ E AMBIENTE Perché la condizionalità

Dettagli

Il territorio delle Marche GIORNATE DEL TERRITORIO 2^ GIORNATA: 1 APRILE 2016

Il territorio delle Marche GIORNATE DEL TERRITORIO 2^ GIORNATA: 1 APRILE 2016 Il territorio delle Marche GIORNATE DEL TERRITORIO 2^ GIORNATA: 1 APRILE 2016 I temi della seconda giornata 3 temi di discussione sul «Territorio» 1. I molti aspetti del territorio rurale: rischio idrogeologico,

Dettagli

NORME DI ATTUAZIONE DEL PIANO PER IL PARCO NAZIONALE DELLA MAJELLA

NORME DI ATTUAZIONE DEL PIANO PER IL PARCO NAZIONALE DELLA MAJELLA 1 NORME DI ATTUAZIONE DEL PIANO PER IL PARCO NAZIONALE DELLA MAJELLA ADEGUATE ALLA DELIBERA DEL CONSIGLIO REGIONALE DELL ABRUZZO, N.122/2 IN DATA 30 DICEMBRE 2008, DI APPROVAZIONE DEL PIANO TITOLO I DISPOSIZIONI

Dettagli

La pianificazione urbanistica in Toscana: Il Piano di indirizzo territoriale PIT

La pianificazione urbanistica in Toscana: Il Piano di indirizzo territoriale PIT Università di Pisa Facoltà di Ingegneria AA 2014/2015 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA Luisa Santini TECNICA URBANISTICA I La pianificazione urbanistica in Toscana: Il Piano di indirizzo

Dettagli

Corso sulla Città metropolitana. docente: arch. Andrea Pasetti

Corso sulla Città metropolitana. docente: arch. Andrea Pasetti Corso sulla Città metropolitana docente: arch. Andrea Pasetti Legge 08/06/1990, n. 142 articolo 17-21 D. Lgs. 18/08/2000 n. 267 articoli 22 e 23 testo unico enti locali - istituisce aree e città metropolitane

Dettagli

INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DEL PAESAGGIO E DELLA SOSTENIBILITÀ DEL TURISMO. IL CASO DI PIOMBINO. Dott.

INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DEL PAESAGGIO E DELLA SOSTENIBILITÀ DEL TURISMO. IL CASO DI PIOMBINO. Dott. INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DEL PAESAGGIO E DELLA SOSTENIBILITÀ DEL TURISMO. IL CASO DI PIOMBINO. Dott.ssa Doriana Bruni temi paesaggio turismo sostenibile indicatori per la valutazione

Dettagli

Imprese, Istituzioni pubbliche e settore non profit ad Agrigento

Imprese, Istituzioni pubbliche e settore non profit ad Agrigento Imprese, Istituzioni pubbliche e settore non profit ad Agrigento Giuseppe Virgilio Agrigento, 21 ottobre 2014 Alcune evidenze del CIS 2011 in Sicilia Il 9 Censimento industria e servizi e Censimento delle

Dettagli

SINTESI DELLE PRINCIPALI FASI DI COSTRUZIONE DELLA RETE NATURA 2000 IN EMILIA-ROMAGNA E QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

SINTESI DELLE PRINCIPALI FASI DI COSTRUZIONE DELLA RETE NATURA 2000 IN EMILIA-ROMAGNA E QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO ALLEGATO 1 SINTESI DELLE PRINCIPALI FASI DI COSTRUZIONE DELLA RETE NATURA 2000 IN EMILIA-ROMAGNA E QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Inquadramento sintetico delle attività svolte in materia di Rete Natura

Dettagli

VARIANTE SPECIFICA 1/2018 al PRG 95 approvato con Delibera provinciale n. 453 del

VARIANTE SPECIFICA 1/2018 al PRG 95 approvato con Delibera provinciale n. 453 del COMUNE DI RUSSI PROVINCIA DI RAVENNA VARIANTE SPECIFICA 1/2018 al PRG 95 approvato con Delibera provinciale n. 453 del 30.04.1997 redatta ai sensi dell art. 4 comma 4 lettera e) e dell art. 53 della L.R.

Dettagli

L.R. 21 aprile 2008, n. 11 (1) Istituzione del Parco Marino Regionale "Costa dei Gelsomini" (2). Il Consiglio regionale ha approvato

L.R. 21 aprile 2008, n. 11 (1) Istituzione del Parco Marino Regionale Costa dei Gelsomini (2). Il Consiglio regionale ha approvato Istituzione del Parco Marino Regionale "Costa dei Gelsomini" (2). (1) Pubblicata nel B.U. Calabria 16 aprile 2008, n. 8, suppl. straord. 29 aprile 2008, n. 2. (2) Il presente provvedimento è stato abrogato

Dettagli

Piano Paesaggistico Regionale

Piano Paesaggistico Regionale Regione Umbria Giunta Regionale Direzione Ambiente Territorio e Infrastrutture Piano Paesaggistico Regionale NORME REGIONALI DI RIFERIMENTO PER IL PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE estratte dalla LEGGE REGIONALE

Dettagli

Comune di Noto Aggiornamento degli strumenti urbanistici

Comune di Noto Aggiornamento degli strumenti urbanistici Comune di Noto Aggiornamento degli strumenti urbanistici Noto, ottobre 2017 INCONTRO CON LA CITTA : Ambiente e territorio rurale Comune di Noto Aggiornamento degli strumenti urbanistici 1 Gli strumenti

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA. Regione Siciliana

REPUBBLICA ITALIANA. Regione Siciliana D.D. n. 4345 del 18 settembre 2018 REPUBBLICA ITALIANA Regione Siciliana ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI E DELL IDENTITÀ SICILIANA DIPARTIMENTO DEI BENI CULTURALI E DELL IDENTITÀ SICILIANA SERVIZIO II PROGRAMMAZIONE

Dettagli

Via Dante, 12 - Licata (AG) Contrada Minoa, snc - Eraclea Minoa (AG) Contrada Sabucina - Caltanissetta (CL) Contrada Gibil Gabib - Caltanissetta (CL)

Via Dante, 12 - Licata (AG) Contrada Minoa, snc - Eraclea Minoa (AG) Contrada Sabucina - Caltanissetta (CL) Contrada Gibil Gabib - Caltanissetta (CL) Prov. AG AG Comune Licata Cattolica Eraclea Sito interessato dalla connessione Regionale della Badia Antiquarium Eraclea Minoa Indirizzo per l installazione Via Dante, 12 - Licata (AG) Contrada Minoa,

Dettagli

della ALLEGATI D LINEE GUIDA METODOLOGICHE Gennaio 2010 D1 Riferimenti sovraordinati IN ADEGUAMENTO ALLA L.R. 12/2005 Adottato Approvato Proposta

della ALLEGATI D LINEE GUIDA METODOLOGICHE Gennaio 2010 D1 Riferimenti sovraordinati IN ADEGUAMENTO ALLA L.R. 12/2005 Adottato Approvato Proposta della di IN ADEGUAMENTO ALLA L.R. 12/2005 Adottato Approvato Proposta Versione dal Consiglio Provinciale con delibera n 23 del 26/05/2009 dal Consiglio Pro vinciale con delibera n 3 del 08/02/2010 Gennaio

Dettagli

RELAZIONE PROGRAMMATICA

RELAZIONE PROGRAMMATICA Comune di Monteforte d Alpone Regione del Veneto PIANO DEGLI INTERVENTI (PI) Legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio a RELAZIONE PROGRAMMATICA

Dettagli

Il PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE

Il PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE Il PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE Anna Rossi Struttura Paesaggio www.ptr.regione.lombardia.it La Convenzione europea per il paesaggio impone l attenzione paesaggistica su tutto il territorio considerandone

Dettagli

Italiana recita: "La Repubblica promuove lo. sviluppo della cultura e la ricerca scientifica. e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio

Italiana recita: La Repubblica promuove lo. sviluppo della cultura e la ricerca scientifica. e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio PAESAGGI ed EMOTIONS MADE IN SICILY Arch. Carlo FODERA Ragusa- Sala Conferenze ASI 29 giugno 2012 L art. 9 della Costituzione della Repubblica Italiana recita: "La Repubblica promuove lo sviluppo della

Dettagli

Delibera della Giunta Regionale n. 271 del 14/06/2016

Delibera della Giunta Regionale n. 271 del 14/06/2016 Delibera della Giunta Regionale n. 271 del 14/06/2016 Dipartimento 52 - Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali Direzione Generale 6 - Direzione Generale per le politiche agricole, alimentari

Dettagli

Copia tratta dal sito Ufficiale della G.U.R.S Copia non valida per la commercializzazione

Copia tratta dal sito Ufficiale della G.U.R.S Copia non valida per la commercializzazione 80 Suppl. ord. alla GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA (p. I) n. 55 del 15-12-2017 (n. 49) DECRETO 20 novembre 2017. Rettifica del decreto 13 luglio 2017, concernente PO FESR 2014-2020 - Asse 6

Dettagli

SICILIA Dati e rapporti sul turismo in Sicilia. Leonardo Mercatanti

SICILIA Dati e rapporti sul turismo in Sicilia. Leonardo Mercatanti SICILIA Dati e rapporti sul turismo in Sicilia Leonardo Mercatanti La Sicilia È la più grande isola del Mediterraneo È la più estesa regione d Italia È la più bella terra del mondo Alcuni dati Superficie:

Dettagli

INDICE TOMO I. Parte I LA DISCIPLINA NAZIONALE DEGLI APPALTI PUBBLICI DI LAVORI. Titolo I LA DISCIPLINA GENERALE

INDICE TOMO I. Parte I LA DISCIPLINA NAZIONALE DEGLI APPALTI PUBBLICI DI LAVORI. Titolo I LA DISCIPLINA GENERALE INDICE Prefazione... XIII TOMO I Parte I LA DISCIPLINA NAZIONALE DEGLI APPALTI PUBBLICI DI LAVORI Titolo I LA DISCIPLINA GENERALE 1. Costituzione della Repubblica Italiana (in G.U. 27 dicembre 1947, n.

Dettagli

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA del Piano di Governo del Territorio del Comune di PONTERANICA. Assemblea pubblica.

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA del Piano di Governo del Territorio del Comune di PONTERANICA. Assemblea pubblica. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA del Piano di Governo del Territorio del Comune di PONTERANICA Assemblea pubblica 30 Giugno 2017 perché si fa La valutazione Ambientale Strategica è stata introdotta dalla

Dettagli

Scheda dei paesaggi e individuazione degli obiettivi di qualità

Scheda dei paesaggi e individuazione degli obiettivi di qualità Scheda dei paesaggi e individuazione degli obiettivi di qualità Contenuti della scheda Per la definizione degli indirizzi di valorizzazione dei paesaggi gli elementi conoscitivi relativi ad ogni territorio

Dettagli

Provincia Regionale di Palermo

Provincia Regionale di Palermo DENOMINAZIONE ASSESSORATO DEL TURISMO, DELLO SPORT E DELLO SPETTACOLO DECRETO 16 FEBBRAIO 2010 CRITERI E MODALITA PER IL RICONOSCIMENTO DEI DISTRETTI TURISTICI GURS N. 19 DEL 16.04.2010 (pag. 114) OGGETTO

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DEL TURISMO, DELLO SPORT E DELLO SPETTACOLO

REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DEL TURISMO, DELLO SPORT E DELLO SPETTACOLO REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DEL TURISMO, DELLO SPORT E DELLO SPETTACOLO DIPARTIMENTO del TURISMO, dello SPORT e dello SPETTACOLO Funzionigramma Staff del Dirigente Generale unità

Dettagli