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1 Direzione Opere pubbliche, Difesa del suolo, Montagna, Foreste, Protezione civile, Trasporti e Logistica Settore Cooperazione transfrontaliera e programmazione integrata PSR LA PROGRAMMAZIONE INTEGRATA, LE PRINCIPALI MISURE PER LA MONTAGNA ED ESEMPI DI SUCCESSO NELLA PROGRAMMAZIONE PRECEDENTE Biella, 28 gennaio

2 Aree rurali intermedie C e Aree con problemi di sviluppo D Le aree D comprendono: Alta montagna: comuni oltre 800 metri Montagna (Istat): comuni a meno di 800 metri di altitudine Le aree C comprendono: Collina Zona svantaggiata totale* con declività simile ai territori montani (alta collina sud) Zona svantaggiata parziale* simile ai territori montani (es. porte di valle ) *alcuni territori, classificati come collinari (Istat), presentano problematiche simili alle aree montane e che facevano parte delle Comunità Montane. 2

3 Riflessioni sui dati di contesto La ripresa demografica Evoluzione demografica diversificata, a seconda delle aree, con leggero incremento medio (da 4,7 a 0,8) in tutto il Piemonte tranne che nelle zone di media e alta montagna con difficile accessibilità e scarso turismo invernale. Saldo naturale sempre negativo come nel resto del Piemonte. Saldo migratorio interno ed estero positivo che evidenzia un potenziale attrattivo anche da parte dell alta montagna. Figura 1. Dinamica demografica (Fonte: El. IRES Piemonte su dati ISTAT, Censimenti della Popolazione) 3

4 Riflessioni sui dati di contesto La ripresa demografica Variazioni della popolazione per tipologie territoriali fonte Istat censimenti 4

5 Riflessioni sui dati di contesto Gli esercizi commerciali A fronte di una discreta disponibilità di servizi legati al turismo (alloggio e ristorazione) la dotazione locale di esercizi commerciali di prossimità è rarefatta nelle aree montane e crea situazioni di particolare criticità. Strutture commerciali medie e grandi, diffuse nelle basse valli, compensano solo in parte tali carenze (difficoltà di spostamento, ridursi dei servizi di trasporto pubblico, configurazione del territorio ) Esercizi commerciali (Fonte: Elaborazione IRES Piemonte su dati Osservatorio del Commercio della Regione Piemonte, 2012) 5

6 Riflessioni sui dati di contesto Specializzazione turistica L elevata % degli addetti del settore turistico in montagna sul totale degli addetti nella regione, non solo nelle aree dove è maggiore lo sviluppo del turismo sciistico invernale, sottolinea la crucialità del settore per lo sviluppo economico. Dal 2001 al 2012 è cresciuto del 47% il turismo nazionale e del 20% quello straniero, si è però accorciato il tasso medio di permanenza: da 4,7 a 3,8 giorni per gli italiani, mentre è rimasto immutato quello degli stranieri. Figura 5 Specializzazione turistica (Fonte: Elaborazione IRES Piemonte su dati ISTAT-ASIA 2011) 6

7 Il sistema produttivo Riflessioni sui dati di contesto Il sistema produttivo è molto variegato con specializzazioni locali derivanti dalla presenza in loco di determinate materie (es. legno, pietra, carta, attività estrattive ), particolari culture e tradizioni produttive. La frequente specializzazione alimentare (rosa chiaro) e delle bevande (rosa scuro) può costituire, assieme alla diffusione dell Eccellenza artigiana, un fattore di attrazione turistica. Buona parte delle produzioni agroalimentari tradizionali (PAT, certificazioni volontarie, ) sono situate nelle zone montane e di collina, sono legate alla cultura locale e al mantenimento e preservazione delle varietà tradizionali. Esse costituiscono una la base per costruire microfiliere e legami intersettoriali (turismo, paesaggio e patrimonio storicoarchitettonico, servizi, etc..) Figura 6 Specializzazioni manifatturiere (Fonte: Elaborazione IRES Piemonte su dati ISTAT-ASIA 2011) 7

8 Riflessioni sui dati di contesto Dinamica delle imprese e degli addetti Gli effetti della crisi La riduzione del numero di imprese e di è stato intenso nelle aree di bassa e media montagna (Montagna Istat) caratterizzate dalla presenza di un importante comparto industriale manifatturiero. Nelle aree di alta montagna il sistema economico locale mostra una migliore tenuta specialmente in termini di addetti, forse anche grazie all incremento di imprese e relativi addetti nelle attività turistiche. Aree Imprese 2011 Addetti 2011 Imprese 2007 Addetti 2007 Var % imprese Var % addetti Alta montagna ,6-1,0 2. Montagna Istat ,5-10,2 3. Zona svantaggiata totale ,7-5,4 4. Zona svantaggiata parziale ,8-5,2 5. Collina ,5-6,7 6.Pianura ,1-6,3 Piemonte ,3-6,6 Dinamica del numero di imprese e addetti (Fonte: Elaborazione IRES Piemonte su dati ISTAT-ASIA, 2007 e 2011) 8

9 Riflessioni sui dati di contesto La rete escursionistica del Piemonte Tracciati complessiv i Sviluppo lineare del catasto (ml) Provincia di Cuneo Provincia di Alessandria Provincia di Biella Provincia di Asti Provincia di Novara Provincia di Vercelli Provincia di Torino Provincia di Verbania TOTALE La GTB Gran Traversata del Biellese è l'itinerario più importante della Provincia ( 234 km 15 tappe) che ha chiesto la registrazione (L.r. n. 12 del 18 Febbraio 2010 DD n del ) assieme ad altri

10 Riflessioni sui dati di contesto Alcuni numeri.. sulle presenze escursionistiche stagionali Montagna estiva presenze stagionali spesa media / persona 20. = Montagna invernale ( sci alpinismo + racchette da neve ) *6 uscite /anno presenze stagionali spesa media 25 /persona = Totale Collina presenze stagionali spesa media 45 /persona = Totale TOTALE Aggiungendo le presenze in città ( ) e ai laghi ( ) Spesa media 30 /persona. TOTALE /anno 10

11 ALCUNI RISULTATI PROGRAMMAZIONE

12 Fondi strutturali e di investimento europei PROGRAMMAZIONE Finanziamenti a microimprese e piccole imprese Contributi concessi per zona altimetrica REGIONE PIEMONTE P IA N U R A M O N TA G N A (n.d o m ) (n.d o m ) P IA N U R A (n.d o m. 5 ) C O LLIN A (n.d o m. 5 ) M O N TA G N A (n.d o m. 4 1 ) C O LLIN A (n.d o m ) PROVINCIA DI BIELLA PSR Leader: Investimenti in micro imprese di trasformazione agricola e forestale, turistiche ed artigianali (mis , 123.3,313.2B, 312.1) e creazione micro imprese (mis ) PSR Mis. 322 Borgate: Sviluppo e creazione microimprese (mis ) FESR Asse I.1.3.: Innovazione micro e piccole imprese

13 Fondi strutturali e di investimento europei PROGRAMMAZIONE Finanziamenti a microimprese e piccole imprese Contributi concessi MONTAGNA REGIONE PIEMONTE FESR n.d o m.9 2 P SR n.d o m FESR n.d o m.1 4 P SR n.d o m.2 7 PROVINCIA DI BIELLA PSR Leader: Investimenti in micro imprese di trasformazione agricola e forestale, turistiche ed artigianali (mis , 123.3,313.2B, 312.1) e creazione micro imprese (mis ) PSR Mis. 322 Borgate: Sviluppo e creazione microimprese (mis ) FESR Asse I.1.3.: Innovazione micro e piccole imprese

14 PSR ASSE IV LEADER 13 GRUPPI DI AZIONE LOCALE costituiti dagli stakeholders locali (soggetti pubblici, associazioni di categoria, consorzi, istituti bancari, ATL, altre associazioni, enti ) Beneficiari: GAL, soggetti pubblici, imprese agricole, microimprese Strategie di Sviluppo locale, con approccio territoriale, che sostengono: Filiere e reti creazione nuove imprese servizi alla popolazione, recupero architettonico e paesaggistico, turismo rurale, CONTRIBUTO PUBBLICO

15 FILIERA Si tratta di un progetto collettivo (PIF), presentato da un partenariato socioeconomico rappresentativo di una pluralità di soggetti appartenenti alla medesima filiera che, in funzione di un obiettivo concreto, raggiungibile, misurabile, temporizzabile, definisce una serie di accordi e si candida a realizzare investimenti con il PSR. Il PIF propone una strategia di intervento unitaria e nello stesso tempo raccoglie una pluralità di domande individuali (valorizzazione di un prodotto artigianale, tracciabilità, nuovi mercati) In un partenariato efficace devono essere presenti diverse tipologie di attori: i FACILITATORI (Istituzioni, Organizzazioni no profit, Progettisti, Imprese pioniere o leader, Organizzazioni professionali); i GARANTI (Enti pubblici, Organizzazioni di categoria, Istituti bancari); i PROTAGONISTI (Imprese) 15

16 FILIERA DEL LEGNO Esempio 1) Realizzazione di prodotti di design con utilizzo di legno locale. Alcune microimprese hanno acquistato macchinari e attrezzature per effettuare le lavorazioni di design (misura 312.1) e stato acquistato un essiccatoio industriale (misura Trasformazione prodotti forestali)) per fornire materiale legnoso locale alle imprese aderenti idoneo per le lavorazioni di design Esempio 2) Alcune imprese si sono specializzate per la produzione di serramenti/arredi su misura concernente la prima/seconda trasformazione, la rifinitura/verniciatura e la vendita. 16

17 RETE Insieme di imprese di produzione, trasformazione e commercializzazione che collaborano per potenziare i canali di mercato e valorizzare il territorio. Riguarda più prodotti che vengono scambiati e e venduti e che creano una sorta di mercato diffuso locale. Coinvolge aziende agricole, agriturismi, ristorazione, alberghi, artigiani, commercianti Esempio 1) le imprese aderenti producono vino, salumi, formaggio di capra e la commercializzazione viene coordinata da un aderente filiera. Si tratta di una rete di produttori e trasformatori che conferiscono i prodotti finiti ad un'azienda che a sua volta produce e trasforma e che accoglie altre produzioni per valorizzare il territorio e di conseguenza le sue produzioni. 17

18 RETE AGROALIMENTARE Esempio 2) Il GAL Montagne Biellesi ha creato una rete con 35 imprese agricole aderenti di cui 8 punti vendita. 18

19 RETE TURISTICA Esempio 3) All interno dell area del GAL Montagne Biellesi 33 imprese turistiche hanno sottoscritto un accordo di collaborazione strutturata con l ATL di Biella perchè condividono la stessa impostazione strategica. Il GAL inoltre collabora con Oasi Zegna per attività di promozione e sviluppo e ha finanziato diversi operatori turistici (aderenti al Consorzio Holding Zegna ) che hanno riqualificato le proprie strutture incrementando i servizi offerti a disposizione di tutti i turisti non solo della propria clientela (aree sport, spa). 19

20 LA DISTRIBUZIONE DELLE FILIERE E DELLE RETI PER MACRO-SETTORE 20

21 FILIERE E RETI AGROALIMENTARI: TIPOLOGIE DI AGGREGAZIONE 21

22 PSR ASSE IV LEADER Misura Creazione di impresa LOCANDA ALPEN STUBE TRIVERO ( Giorgio e suo figlio Guglielmo operai presso un azienda tessile rimangono senza lavoro a seguito del fallimento. Decidono di impegnare i loro averi nella ristrutturazione di un vecchio locale chiuso da anni, a Trivero, lungo la panoramica Zegna per creare una birreria. - Il GAL ha accompagnato la creazione di nuova impresa in collaborazione con lo sportello MIP della Provincia di Biella (finanziato dal FSE); - Holding Zegna, proprietaria dell immobile, ha partecipato con una contrattualistica accomodante in fase di affitto; - Gli uffici tecnici comunali e della Comunità Montana hanno accelerato i tempi per permettere l apertura in tempi brevi; Investimento di EURO con contributo al 40% Ora AlpenStube è aperta da 1 anno, ed è sempre piena. 22

23 PSR ASSE IV LEADER Misura Creazione di impresa 23

24 Misura 313 az.1 La rete escursionistica 40 Itinerari per un totale di km pari al 30% della rete. E necessario completare gli investimenti e potenziare i servizi agli escursionisti coinvolgendo enti locali, gli operatori e le associazioni in un processo organizzativo che si qualifichi per la sua elevata sostenibilità ambientale e riconoscibilità in Italia e all estero. 24

25 IL PSR LE MISURE PER LA MONTAGNA 25

26 Un approccio territoriale alle misure per la montagna Le condizioni socioeconomiche in montagna sono differenziate a seconda del contesto locale, dipendono da condizioni ambientali, dal contesto sociale e da esternalità positive che possono sostenere i segnali di ripresa. E importante sviluppare soluzioni mirate a livello locale, una maggiore sinergia tra gli stakeholders pubblici e privati, una pianificazione sovracomunale in grado di utilizzare in forma integrata gli strumenti. La Regione intende promuovere interventi trasversali e la programmazione integrata per consentire alle comunità locali di mettere a sistema il proprio patrimonio quale volano di sviluppo. Quali misure? 26

27 Fondi strutturali e di investimento europei Mis. 1 Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione Mis. 2 Servizi di consulenza, sostituzione e assistenza alla gestione delle aziende agricole 27

28 Mis. 4.2 Trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli OBIETTIVO Rafforzare la filiera della trasformazione dei prodotti agricoli privilegiando le produzioni locali DOTAZIONE FINANZIARIA CLLD Leader e bandi regionali TIPOLOGIA DI AGEVOLAZIONE Contributo in conto capitale massimo pari al 40% della spesa ammissibile BENEFICIARI PMI della trasformazione e commercializzazione (nel CLLD Leader attivata solo per piccole e microimprese nell ambito di progetti collettivi) 28

29 Solo Solo CLLD CLLD Solo Solo CLLD CLLD 29

30 Mis. 6.2 Aiuti all avviamento e alla creazione di microimprese non agricole OBIETTIVO Creare nuove opportunità lavorative attraverso la valorizzazione delle le peculiarità del contesto locale in coerenza e secondo gli indirizzi contenuti nella strategia GAL Sostegno alle start-up per lo sviluppo di attività extra-agricole per il rafforzamento: dei legami tra agricoltura di qualità, turismo, patrimonio architettonico e paesaggistico (es. artigianato, servizi al turista ) servizi alla persona servizi di natura commerciale 30

31 Mis. 6.2 Aiuti all avviamento e alla creazione di microimprese non agricole Contributo subordinato alla presentazione di un piano aziendale validato da un soggetto terzo (es. sportello, banca, enti che accompagnano l imprenditore nelle verifiche di fattibilità ) e può essere erogato in rate decrescenti su dimostrazione dello stato di avanzamento del piano e della sua corretta attuazione; La costituzione dell impresa deve avvenire al massimo entro 6 mesi dalla data di presentazione della domanda; Deve trattarsi di una nuova attività agricola mai esercitata prima dal beneficiario I criteri di selezione riguarderanno la sostenibilità nel tempo delle imprese, i progetti innovativi, promossi da giovani, a favore di aree svantaggiate, le domande inserite in un pacchetto di misure, la coerenza con la strategia del GAL, il potenziamento di reti esistenti (es. sentieristica) Contributo compreso tra 40% e 60% a fondo perduto 31

32 Mis. 6.4 Creazione e sviluppo di attività non agricole Beneficiari: piccole e microimprese (non agricole) nei territori rurali selezionati ai sensi del CLLD Leader Tipo di sostegno: contributo in conto capitale Modalità attuative: bandi pubblici OBIETTIVO Sostenere settori legati alle economie locali (turismo, artigianato agroalimentare e tipico, restauro, recupero ), favorire forme di aggregazione tra soggetti locali (reti, filiere..), incrementare capacità innovative, nuovi prodotti e nuovi mercati Es. sviluppo di servizi al turista complementari allo sviluppo della rete escursionistica regionale 32

33 Fondi strutturali e di investimento europei Azioni del POR FESR per gli investimenti nelle PMI Asse Asse prioritario prioritario II Ricerca, Ricerca, sviluppo, sviluppo, tecnologico tecnologico ee innovazione innovazione Azione Azione 1.1b b.4.1 Sostegno Sostegno alla alla creazione creazione ee al al consolidamento consolidamento di di start-up start-up innovative innovative ad ad alta alta intensità intensità di di applicazione applicazione di di conoscenza conoscenza ee alle alle iniziative iniziative di di spin-off spin-off della della ricerca ricerca Start Start up up di di imprese imprese innovative innovative ee primi primi investimenti investimenti finalizzati finalizzati alla alla crescita crescita ee al al rafforzamento rafforzamento dell impresa dell impresa sul sul mercato. mercato. Complementare Complementare con con FSE FSE 33

34 Asse Prioritario Prioritario III III Asse Competitività dei dei sistemi sistemi Competitività produttivi produttivi Fondi strutturali e di investimento europei Azione Azione III.3c.1.1 III.3c Aiuti Aiuti per per investimenti investimenti in in macchinari, macchinari, impianti impianti ee beni beni intangibili, intangibili, ee accompagnamento accompagnamento dei dei processi processi di di riorganizzazione riorganizzazione ee ristrutturazione ristrutturazione aziendale aziendale (diversif. (diversif. produttiva) produttiva) Investimenti Investimenti innovativi innovativi nelle nelle PMI PMI anche anche in in forma forma aggregata aggregata Azione Azione III.3c.1.2 III.3c Attrazione Attrazione di di investimenti investimenti mediante mediante sostegno sostegno finanziario, finanziario, in in grado grado di di assicurare assicurare una una ricaduta ricaduta sulle sulle PMI PMI aa livello livello territoriale territoriale Nuovi Nuovi impianti impianti di di produzione produzione di di beni o servizi, centri direzionali, beni o servizi, centri direzionali, centri centri di di ricerca ricerca ee sviluppo sviluppo che che generino generino nuova nuova occupazione occupazione Azione Azione III.3c.7.1 III.3c Sostegno Sostegno all avvio all avvio ee rafforzamento rafforzamento di di attività attività imprenditoriali imprenditoriali che che producono producono effetti effetti socialmente socialmente desiderabili desiderabili ee beni beni pubblici pubblici non non prodotti prodotti dal dal mercato mercato Rafforzamento Rafforzamento del del sistema sistema delle delle imprese imprese sociali sociali (cult. (cult. Assistenziale, sanitario),: Assistenziale, sanitario),: creazione, creazione, sviluppo sviluppo ee aggregazione; aggregazione; complementare complementare con con FSE FSE Azione Azione III.3b.4. III.3b Incremento Incremento del del livello livello di di internazionalizzazione internazionalizzazione dei dei sistemi sistemi produttivi produttivi Promozione Promozione internazionale internazionale di di filiere, filiere, partecipazione partecipazione aa fiere fiere estere, estere, promozione promozione ee vendita vendita di di prodotti si nella GDO prodotti si nella GDO 34

35 Fondi strutturali e di investimento europei Asse Asse prioritario prioritario IV IV Energia Energia sostenibile sostenibile ee qualita qualita della della vita vita Azione Azione IV.4b.2.1 IV.4b Incentivi Incentivi finalizzati finalizzati alla alla riduzione riduzione dei dei consumi consumi energetici energetici ee delle delle emissioni emissioni di di gas gas climalteranti climalteranti delle delle imprese imprese ee delle delle aree aree produttive produttive compresa compresa l'installazione l'installazione di di impianti impianti di di produzione produzione di di energia energia da da fonte fonte rinnovabile rinnovabile per per l'autoconsumo l'autoconsumo Riduzione Riduzione dei dei consumi consumi degli degli impianti impianti produttivi produttivi delle delle imprese imprese mediante mediante la la razionalizzazione razionalizzazione dei dei cicli cicli produttivi, produttivi, l utilizzo l utilizzo efficiente efficiente dell energia dell energia ee la la integrazione integrazione in in situ situ della della produzione produzione di di energia energia da da fonti fonti rinnovabili. rinnovabili. 35

36 Mis. 7 Servizi di base e rinnovamento dei villaggi OBIETTIVI Stimolare la crescita socio-economica e promuovere la sostenibilità ambientale delle aree rurali più delocalizzate, dove mancano opportunità lavorative ed è necessario migliorare la qualità della vita. Misura utilizzata in situazioni in cui il mercato non fornisce effetti desiderati. INTERVENTI Infrastrutture su piccola scala. BENEFICIARI Prioritariamente amministrazioni locali, enti pubblici, partenariati pubblico-privati, ONG, imprese individuali, società private, organizzazioni che si occupano di sviluppo turistico e ricreativo, ecc. Gli enti pubblici devono essere coinvolti direttamente nella realizzazione degli interventi (es. enti locali per progettazione di piani di sviluppo o enti pubblici per investimenti nei servizi di base) o indirettamente (es. individuazione priorità nei piani di sviluppo). 36

37 Solo Solo CLLD CLLD Solo Solo CLLD CLLD 37 Solo Solo CLLD CLLD

38 Mis. 7.5 Investimenti in infrastrutture ricreative, informazioni e infrastrutture turistiche su piccola scala INTERVENTI potenziamento infrastrutturale itinerari escursionistici, vie ferrate, siti di arrampicata ed altre infrastrutture di tipo turisticoricreativo e a servizio dell outdoor, segnaletica; riqualificazione, costruzione di piccole strutture ricettive quali rifugi, bivacchi, ostelli per la fruizione turistica in sicurezza e di centri per l informazione e la prenotazione di servizi integrati per i turisti; potenziamento dell informazione sull offerta fruitiva e sui servizi connessi al patrimonio outdoor 38

39 Sottomisura 7.5 Investimenti in infrastrutture ricreative, informazioni e infrastrutture turistiche su piccola scala L.r. n. 12 del 18 Febbraio 2010 Tutela e valorizzazione del patrimonio escursionistico del Piemonte DD n del Manifestazione d interesse per la registrazione degli itinerari La rete del Biellese è composta da 348 percorsi per uno sviluppo di 1137 km. Sono pervenute 5 richieste di registrazione e classificazione ancora da istruire. Tra queste la GTB Gran Traversata del Biellese l'itinerario più importante della Provincia ( 234 km 15 tappe). 39

40 FORESTE FORESTE FORESTE FORESTE FORESTE FORESTE FORESTE FORESTE FORESTE FORESTE 40

41 Mis. 16 Cooperazione FINALITA Superare la frammentazione molto elevata tra diversi soggetti (imprese e non), soprattutto nelle aree montane e di alta collina con una carenza di attori territoriali forti attraverso lo sviluppo di forme di integrazione e coordinamento orizzontale e verticale tra le filiere INTERVENTI Sostegno per la creazione di gruppi operativi, progetti pilota e dimostrativi (es. per la diversificazione aziendale, condivisione di strutture e risorse, economie di scala, realizzazione di servizi comuni,..) BENEFICIARI Gruppi di cooperazione, poli di innovazione, reti di imprese tra microimprese e imprese agricole; SPESE AMMISSIBILI Progettazione, costituzione e gestione necessari al funzionamento dell organizzazione 41

42 FORESTE FORESTE 42 CLLD CLLD FORESTE FORESTE Fondi strutturali e di investimento europei FORESTE FORESTE

43 Fondi strutturali e di investimento europei Misura 3 Regimi di qualita 3.1 Partecipazione per la prima volta 3.2 Attivita di informazione e promozione Misura 4 Investimenti in immobilizzazioni materiali 4.1 Nelle aziende agricole 4.2 Per trasformazione, commercializzazione e sviluppo prodotti agricoli (aziende di trasformazione) Misura 6 - Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese Avviamento di imprese per attivita extra agricole (microimprese NON agricole) creazione e sviluppo di attivita extra agric. (imp.agricole) creazione e sviluppo di attivita extra agric. (imp. NON agricole) Misura 7 - Servizi di base e rinnovamento dei villaggi 7.4 Servizi di base Patrimonio culturale e naturale e paesaggio (manuali) Patrimonio culturale e naturale e paesaggio (interventi) Misura 16 Cooperazione Sostegno alla cooperazione tra piccoli operatori 16.4 Sostegno alla cooperazione di filiera 16.6 Sostegno alla cooperazione di filiera (bosco) 16.9 Diversificazione delle attivita (assistenza sanitaria, integrazione sociale, ambientale e alimentare, etc )

44 Mis. 19 Sviluppo locale di tipo partecipativo CLLD LEADER BENEFICIARI Gruppi di Azioni Locale Soggetti pubblici e privati rappresentativi del tessuto socio-economico locale Selezione di 13 GAL (indicativo) entro 6 mesi da approvazione PSR FINALITA definiscono una strategia territoriale integrata e multisettoriale in relazione a fabbisogni e potenzialità locali nell ambito di una o più priorità FEASR su aree omogenee a livello sub-regionale, prevalentemente in territori C e D la strategia comprende elementi di innovazione, creazione di reti ed eventualmente azioni di cooperazione 44

45 Grazie per l attenzione! bianca.eula@regione..it 45

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