Milliman. Trieste, 14 Maggio Presentato da: Paola Luraschi Principal

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1 Milliman Trieste, 14 Maggio 2015 Presentato da: Paola Luraschi Principal 1

2 Agenda Rischio e fattori di rischio Focus sul rischio sanitario Q&A 2

3 Rischio Cos è «con il termine rischio si intende un evento aleatorio, ossia una manifestazione possibile ma non certa di un fenomeno del quale si possono stimare sia la probabilità di accadimento che le conseguenze positive o negative del suo verificarsi» (1) RISCHIO PROBABILITÀ CONSEGUENZE 3 (1) : Definizione tratta da «impresa di assicurazione e strategie di valore» L. Selleri

4 Rischio Come affrontarlo Intraprendere una qualsiasi attività comporta rischi. Possono essere assunti diversi atteggiamenti nei confronti di un rischio: RISCHIO Accettare NON accettare SUBIRE Non intraprendere l attività Riconoscere l esistenza del rischio 4 GESTIRE La sola cessione assicurativa NON è sinonimo di gestione! Modificare probabilità di accadimento Modificare conseguenze 4 Ridurre per rischi con effetti negativi Aumentare per rischi con effetti positivi Efficientare processo di recovery

5 alta frequenza Economic Capital bassa frequenza Probabilità Il rischio Come misurare CAMPIONE STATISTICO: insieme di osservazioni/dati selezionati con opportuni criteri per rappresentare in maniera significativa la realtà. Qualità, numerosità e struttura dei dati determinano la robustezza del campione. REALTÀ CAMPIONE 50,0% 40,0% 30,0% 20,0% 10,0% 0,0% CAMPIONE Densità di probabilità 50,0% 30,0% 15,0% 5,0% da 0 a 10K da 10k a 20k da 20k a 30k da 30k a 40k Perdita STATISTICA DESCRITTIVA MODELLO STATISTICA INFERENZIALE PEGGIOR PERDITA REALIZZABILE FISSATA LA PROBABILITÀ DI INSOLVENZA STIME 5 PERDITE

6 Il rischio Key feature RILEVANZA DEL CAMPIONE 6

7 Fattori di rischio Cosa sono Definizione risk driver da ISO 31000: element which alone or in combination has the intrisic potential to give rise to risk Il monitoraggio dei rischi non deve limitarsi a controllare quando un rischio produce un effetto (negativo o positivo) e a misurarne l impatto, ma deve analizzare i fattori che influenzano il rischio, questi fattori sono detti «risk driver» KRI RISK DRIVERS Disponibilità operatori KRI RISCHIO Errore Procedurale BASSO Formazione operatori Complessità procedure ALTO MEDIO ALTO 7

8 Fattori di rischio Perché sono rilevanti Ogni realtà è un sistema adattativo complesso (*) 8 (*) un sistema complesso adattativo (complex adaptive system) è una struttura a rete con interconnessioni dinamiche al suo interno che evolvono reagendo in maniera aleatoria a modifiche degli input

9 Rischio - fattori di rischio Perché sono rilevanti PERDITE EVENTI RELAZIONI STRUTTURA Eventi di perdita Key Risk Indicators Conoscenza & esperienza 9 PASSATO PRESENTE FUTURO/NON RILEVATO KRI (Key Risk Indicator) e KPI (Key Performance Indicator): sono quegli indicatori considerati chiave per il monitoraggio dei livelli di rischio e delle performance; i loro valori target ed effettivi rispecchiano le strategie in termini di obbiettivi e di situazione attuale riguardo al posizionamento di mercato, redditività, propensione al rischio, struttura operativa, immagine ecc..

10 Identificare e gestire i risk drivers Il processo 1.Estrapolare la struttura del sistema (*) Approccio tradizionale: Analisi storica degli eventi di perdita completata da 2. Identificare i risk driver critici Expert opinion (futuro / indisponibilità dati) 3. Definire gli stati dei risk driver 4. Definire le interrelazioni Approccio olistico: Expert opinion (comprendere la struttura per prevedere) completata da Analisi storica degli eventi di perdita 5. Aggregare e analizzare 10 (*) con sistema si intende un sistema complesso adattativo (complex adaptive system) Ovvero una struttura a rete con interconnessioni dinamiche al suo interno che evolvono reagendo in maniera aleatoria a modifiche degli input 10

11 Risk framework olistico Il processo Visione olistica del sistema Indicatori (ex post) di performance Registro Rischi KRIs/KPIs 11

12 Risk framework olistico Lo scopo Analisi tradizionale Analisi Olistica 12

13 Agenda Rischio e fattori di rischio Focus sul rischio sanitario Q&A 13

14 Rischio sanitario Overview e specificità La punta dell iceberg: Dimensione del fenomeno (*) Trend di progressivo e inesorabile peggioramento del fenomeno (**) Crescita dei sinistri (importo medio e complessivo) Problematiche della gestione ed offerta assicurativa - Autoassicurazione Rilievo e trend crescente della «medicina difensiva» Spending review e impatti sul sistema sanitario statale Problema sociale Rilievo Istituzionale (***) (*) a titolo di esempio: rapporto spesa sanitaria / PIL oltre il 7% nel 2012 e destinata a diventare 8%-12% nel 2060 fonte Ragioneria Generale dello Stato (**) a titolo 14 di: rapporto sinistri / premi dei sinistri del 2002 duplicato dal 2002 al 2012 fonte ANIA (***) DDL approvato il con la previsione, a decorrere dallo scorso 15 agosto, dell obbligatorietà di stipula della copertura assicurativa per la responsabilità professionale per il comparto sanitario

15 Rischio sanitario Criticità Difficoltà analisi e gestione (olistica) per l eterogeneità e la multi disciplinarità Difficoltà previsione e gestione dei sinistri per il lasso temporale significativo intercorrente tra l evento che ha causato il danno e la denuncia del sinistro Frammentazione regionale dei modelli di gestione Sostanziale indisponibilità di una base dati nazionale organica che si possa ritenere organica, coerente e con storicità sufficiente da consentire di effettuare comparazioni ed analisi statistiche adeguate Maggior sensibilità diffusa nei confronti di temi gestionali (e.g. gestione dei sinistri) rispetto a temi quantitativi (*) Barriera culturale (difensiva) (*) frequentissima 15 assimilazione, nelle Delibere Regionali, di expertise assicurative ed expertise legali (terminologia di uso comune nelle Delibere Regionali ad esempio: Struttura Legale e/o Assicurativa, Esperti di materia legale-assicurativa etc ).

16 Il rischio sanitario Il cuore del problema MANCANZA DI CONOSCENZA «STATISTICA» DEL FENOMENO 16

17 Rischio sanitario Approcci possibili Obiettivi strategici: Beneficiare del patrimonio culturale, gestionale e informativo creato nel tempo Armonizzare e ampliare quanto realizzato ad oggi Salvaguardare l eterogeneità geografica garantendo la coerenza informativa e gestionale Irrobustire processi e procedure (operative e quantitative) minimizzando l impatto operativo Superare la barriera culturale Rendere possibile la previsione di una copertura assicurativa obbligatoria a tutela del terzo danneggiato Obiettivi operativi: Avvio di un processo robusto di Loss Data Collection interna / esterna alle aziende ospedaliere Irrobustimento dell attività di risk management / «autoassicurazione» con: - Identificazione di misure oggettive di efficienza della governance ospedaliera - Identificazione di strumenti di certificazione della quantificazione dell accantonamento bilancistico in caso di autoassicurazione Avvio di un processo formativo per il personale sanitario anche per mezzo di associazioni di categoria 17

18 Rischio sanitario Approcci possibili Elementi chiave: Capire e comunicare vs approccio difensivo Condizionare vs spiegare Gestire vs trasferire Automatizzare vs reporting tardivo Uniformare gli standard e i protocolli informativi vs deframmentazione Mezzi: Introduzione e gestione di KRI/KPI analitici e sintetici a supporto della governance aziendale uniformati a livello nazionale (banca dati esterna) Progressiva dematerializzazione della documentazione e automazione della governance (implicazioni indirette sui sinistri) Auto certificazione della efficienza gestionale mediante comparazione con benchmark di mercato nazionale Certificazione obbligatoria dell accantonamento di bilancio 18

19 Gestione del rischio sanitario Azioni fattive nelle singole struttura Analisi delle dinamiche del sistema adattativo complesso per identificare rischi, situazione target e aree di miglioramento della governance Identificazione e gestione / monitoraggio dei fattori di rischio (i.e. le cause) Identificazione di KRI/KPI analitici con adozione di strumenti automatizzati di monitoraggio e gestione Utilizzo delle informazioni settoriali per identificare il proprio self assessment risk-performance rating (i.e. rating sintetico) Automazione di processi e procedure / dematerializzazione della documentazione Trasferimento assicurativo (o autoassicurativo ) della componente residuale di rischio con certificazione della valutazione (eventuale) autoassicurativa ) usando (anche) database settoriale Contributo a Loss Data Collection interne ed esterne 19

20 Gestione del rischio sanitario Esempio di utilizzo KRI singolo statico Soglie di tolleranza definite dal confronto con benchmark di mercato Attention Area: PIANO DI AZIONE II Safe Area: PIANO DI AZIONE I Valore corrente KRI Monitoraggio e gestione automatizzata KRI A 0 B X C D Warning Area: PIANO DI AZIONE III Danger Area: PIANO DI AZIONE IV 20

21 Gestione del rischio sanitario Esempio di utilizzo KRI singolo dinamico Peggior evento senza conseguenze vs soglia attenzione Superamento della soglia identificata allo step precedente C X B 0 KRI Max Anno Soglia dinamica Il trigger viene aggiornato 21

22 Gestione del rischio sanitario Esempio di utilizzo KRI sintetico KRI 1 KRI 2 KRI 3 KRI 4 KRI 5 INFORMAZIONI CONTESTO GESTIONE CRISI 22

23 Agenda Rischio e fattori di rischio Focus sul rischio sanitario Q&A 23

24 24 DOMANDE?

25 Contatti e disclaimer Paola Luraschi Principal, Consulting Actuary Milliman S.r.l. Via San Clemente, Milano T : Cell: paola.luraschi@milliman.com This presentation has been prepared for illustrative purposes only. It should not be further distributed, disclosed, copied or otherwise furnished to any other party without Milliman s prior consent. No reliance should be placed on the results or graphs presented herein and no inference made about the appropriateness of the information and different bases presented. In particular, independent verification and professional advice should be sought when establishing company bases and assumptions for the purposes of pricing, valuation and transaction purposes etc. Actual experience may be more or less favourable than the assumptions and illustrations presented in this presentation. To the extent actual experience differs from these, so will actual results differ from those presented. 25

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