ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO CLASSE
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1 ISTITUTO TECNICO STATALE ECONOMICO RINO MOLARI Via Felice Orsini, Santarcangelo di Romagna (RN) ESAME DI STATO A.S. 2014/2015 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO CLASSE CLASSE QUINTA SEZ. C Corso A.F.M. 1
2 RELAZIONE SULLA CLASSE 5^ C del C.d.C. La classe 5^ C è formata da nove Studentesse e da quindici Studenti. Nel corso del triennio ci sono stati alcuni inserimenti: nel quarto anno di corso quattro studenti si sono aggiunti al gruppo del terzo anno mentre una studentessa si è inserita durante il corrente anno scolastico. Per quanto riguarda l attività didattica, questa è stata ostacolata frequentemente da azioni di disturbo, disinteresse piuttosto diffuso, attenzione inadeguata, alto livello di assenteismo alle lezioni; tali comportamenti hanno reso il lavoro dei docenti faticoso, poco gratificante e meno efficace in relazione a potenzialità e aspettative. Il Consiglio di Classe ha, in più occasioni, operato interventi tesi a migliorare il clima di classe, attraverso il dialogo, la ricerca di condivisione dei principi sui quali rifondare, ogni volta, le modalità più idonee per comportamenti e apprendimenti consoni all età e a quanto richiesto nell ultimo anno di corso. Purtroppo il risultato conseguente a tali interventi è stato poco incisivo per quel gruppo di studenti più negligenti che hanno continuato a condizionare negativamente lo svolgimento dell attività didattica. Va evidenziato, però, che un certo numero di studenti più interessati ha colto l invito a collaborare con il corpo docente fornendo un apporto costruttivo all interno della classe pur rimanendo minoritario rispetto al gruppo leader. Un esempio tangibile dei comportamenti descritti è rilevabile nell elevato numero di assenze, ingressi in ritardo alle lezioni, uscite anticipate, troppo frequenti e inopportune considerando l importanza che la frequenza riveste nell acquisire conoscenze e competenze, in particolare in una classe quinta. Tutto ciò ha certamente condizionato il livello di profitto nelle diverse discipline. Considerate le capacità cognitive, le doti intuitive e di recupero, mostrate da quegli studenti protagonisti dei comportamenti più riprovevoli, il livello raggiunto è da considerarsi comunque mediamente accettabile anche se avrebbe potuto essere decisamente migliore. 2
3 Va altresì evidenziata la presenza di un gruppo di ragazzi affidabili e responsabili, motivati allo studio che hanno manifestato, con continuità e impegno, una forte volontà di apprendere pur in un clima non propriamente favorevole. I risultati conseguiti da questi ragazzi possono definirsi di livello mediamente discreto, talvolta buono. COMPOSIZIONE DELLA CLASSE NEL TRIENNIO CLASSE 5ªC anno classe SCRUTINATI AMMESSI NON AMMESSI DEBITI FORMATIVI M F TOT M F TOT M F TOT M F TOT 2012/13 3ª /14 4ª /15 5ª METODO DI STUDIO L acquisizione di un efficace metodo di studio è stato un obiettivo che il consiglio di classe si è proposto di conseguire attraverso le singole discipline nelle ore curricolari. In virtù di ciò, i/le docenti del Consiglio hanno cercato di sviluppare negli/lle alunni/e abilità operative che consentissero loro di esprimere capacità di analisi, di sintesi e di collegamento all interno delle tematiche culturali affrontate nei diversi ambiti disciplinari. Tali obiettivi sono stati raggiunti da una minoranza della classe che ha seguito con continuità e senso di responsabilità il lavoro proposto, mentre il resto della classe manifesta una non sempre adeguata autonomia operativa. In svariati casi, infatti, alcune lacune nella preparazione disciplinare di qualche materia non hanno permesso di utilizzare pienamente le informazioni e le conoscenze acquisite in ambito trasversale. Constatata l assenza di docenti DNL, in possesso delle necessarie competenze linguistiche e metodologiche, all interno dell Istituzione scolastica, il C.d.C. dichiara di non aver programmato nessuna unità CLIL 3
4 METODO DI LAVORO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Il Consiglio di Classe, complessivamente stabile nel corso del triennio, ha trovato una propria coesione e continuità, lavorando con serenità e spirito di collaborazione, che ha consentito un confronto ampio e aperto tale da raggiungere un accordo pieno nella definizione degli obiettivi didattici ed educativi e nel loro perseguimento. Gli obiettivi conseguiti, sia in ambito comportamentale/relazionale sia in ambito cognitivo/professionale sono stati alquanto al di sotto delle aspettative e delle potenzialità degli studenti come si evince dalle relazioni dei singoli docenti inserite nel presente documento. OBIETTIVI CHE HANNO ORIENTATO L INTERVENTO EDUCATIVO DEL C.d.C. A) Obiettivi cognitivi trasversali - Rafforzare e consolidare l utilizzo della terminologia specifica di ogni disciplina - Migliorare e consolidare il metodo di studio - Organizzare il lavoro coerentemente alla consegna ricevuta, nei tempi e nei modi concordati - Saper lavorare per obiettivi - Avere una visione globale a livello disciplinare Strategie per il loro conseguimento - Controllare il lavoro domestico - Interagire il più possibile - Stimolare la capacità di auto valutarsi - Favorire il conseguimento di una maggiore autonomia Obiettivi Relazionali e Comportamentali - Favorire il processo di responsabilizzazione - Sapersi assumere e mantenere gli impegni - Saper lavorare in gruppo e rafforzare lo spirito di collaborazione rispettando le diversità di ciascuno 4
5 - Saper ascoltare e intervenire in modo corretto nel rispetto delle opinioni altrui e delle regole imposte Strategie per il loro conseguimento - Monitorare in modo costante e puntuale le dinamiche relazionali all interno del gruppo classe Per stimolare gli studenti a far comprendere in modo consapevole come la valutazione rappresenti la sintesi a cui concorrono aspetti che coinvolgono oltre al sapere e al saper fare anche il saper essere, si sono individuati i fattori che concorrono alla valutazione nei seguenti: - Metodo di studio - Partecipazione costruttiva all attività in classe - Progressione nell apprendimento - Conseguimento degli obiettivi comportamentali e relazionali - Conseguimento degli obiettivi cognitivi trasversali - Conoscenze, competenze e abilità della disciplina PIANO DI STUDI DELLA CLASSE ORARIO SETTIMANALE C L A S S I AMMINISTRAZIONE, FINANZA e Biennio unico Secondo Biennio e 5^ anno Marketing Materie d insegnamento 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ Religione Cattolica o Attività integrativa Lingua e letteratura italiana Storia Lingua Inglese Seconda lingua comunitaria (Spagnolo) Matematica Informatica Scienze integrate Geografia 3 3 Economia aziendale e Laboratorio Diritto ed economia 2 2 Diritto Economia Politica Scienze motorie e sportive TOTALE ore
6 CONTINUITÀ DIDATTICA NEL TRIENNIO Materie d insegnamento III C IV C V C Religione MOSCONI GIULIANO CASADEI CRISTINA CASADEI CRISTINA Lingua e letteratura italiana GAVIANI ENRICA GAVIANI ENRICA GAVIANI ENRICA Storia GAVIANI ENRICA GAVIANI ENRICA GAVIANI ENRICA Prima lingua straniera: LAZZARINI FRANCA LAZZARINI FRANCA LAZZARINI FRANCA inglese Seconda lingua straniera: BUONGIORNO LIDIA NERI MARCO SPAZI FEDERICA spagnolo Matematica BIANCHI NADIA BIANCHI NADIA PAZZAGLIA ANNA MARIA Informatica LOMBARDINI ANDREA LOMBARDINI ANDREA Economia aziendale e SELIGHINI ELVIO SELIGHINI ELVIO SELIGHINI ELVIO laboratorio Diritto PETTINACCI LUCIANO PETTINACCI LUCIANO PETTINACCI LUCIANO Economia politica PETTINACCI LUCIANO PETTINACCI LUCIANO PETTINACCI LUCIANO Educazione fisica CALISESI G.CARLO CALISESI G.CARLO CALISESI G.CARLO Sostegno SANCHINI SONIA SANCHINI SONIA SANCHINI SONIA TEMPI Il lavoro complessivo è stato sviluppato su un trimestre e un pentamestre e articolato su moduli e unità didattiche. 6
7 I N S E G N A M E N T I D I S C I P L I N A R I R E L A Z I O N I F I N A L I E P R O G R A M M I 7
8 RELIGIONE CATTOLICA P r o f f. s s a C R I S T I N A C A S A D E I R E L A Z I O N E F I N A L E E P R O G R A M M A 8
9 OBIETTIVI FORMATIVI E SPECIFICI DI APPRENDIMENTO La classe V C si è contraddistinta principalmente per la problematicità delle dinamiche relazionali e comportamentali degli allievi che la compongono; la maggioranza di questi1 che fin dallo scorso anno ha dato prova di essere attenta e ligia all impegno oltre che volenterosa nell affrontare i temi proposti, è stata infatti oscurata da un gruppo, molto meno numeroso, ma purtroppo dominante, che, pur mostrandosi comunque sufficientemente collaborativo, e con momenti di lodevole brillantezza mentale ed intuitiva, ha mantenuto atteggiamenti non sempre corretti o rispettosi delle regole base della convivenza e del confronto, richiedendo di conseguenza un inevitabile accentramento di attenzione e di energia del l insegnante su di loro piuttosto che sul resto della classe. L animosità delle discussioni puntualmente scatenata da questi pochi alunni, ha, di fatto, spesso impedito non soltanto l intervento dei compagni più educati o di quello regolativo dell insegnante, ma anche il normale proseguimento delle lezioni stesse. Per questo, le scelte tematiche dell iter didattico proposto alla classe durante questo anno scolastico sono state ri-orientate principalmente sul dialogo critico delle notizie più importanti della settimana e dei temi che, su incitamento, venivano proposti dagli allievi, nella ferma intenzione di coinvolgere la discussione verso principi cristiani e/o etici, al fine di far maturare nei ragazzi una capacità di lettura del mondo contemporaneo e delle scelte etiche che sempre più ci interpellano. Ovviamente, il profilo delle lezioni, seppur poco aderenti al programma ministeriale presentato ad inizio anno, ha comunque mantenuto l intento dichiarato di presentare in primo luogo la prospettiva cristiana personalista nelle questioni antropologiche, etiche e bioetiche che si sono indirettamente prese in considerazione, mirando ad una riflessione degli alunni sulla propria identità nei confronti del messaggio cristiano e allo sviluppo di un maturo senso critico e di un personale progetto di vita. 9
10 Per tutto ciò si è tenuto conto dei seguenti obiettivi specifici e di apprendimento: 1. Saper analizzare nei vari aspetti un problema di carattere sociale. 2. Saper individuare le valenze etiche dei rapporti economici, sociali e politici 3. Saper cogliere l apporto cristiano cattolico all etica della vita economica, sociale, politica e saperla applicare a casi concreti. 4. Saper individuare lo sviluppo storico del cattolicesimo in relazione alla cultura contemporanea, alla vita sociale, civile e politica. 5. Saper affrontare il problema del rapporto religione cultura contemporanea 10
11 CONTENUTI SVOLTI 1. LA PERSONA I pregiudizi verso l handicap fisico. Concetto di dignità della persona. - Personalismo cristiano: creazione dell uomo e della donna in Gen L identità dell individuo come essere relazionale. - Concetto di immagine e somiglianza. 2. BIOETICA 2.1 Bioetica generale Definizione di Bioetica, cause de1a nascita e caratteristiche generali 2.2 Bioetica speciale La questione morale dell eutanasia: - nella storia :T4 Aktion - definizione e casi clinici: Luana Englaro e Piergiorgio Welby come distinzione tra eutanasia e accanimento terapeutico. La pena di morte nel mondo: analisi della situazione internazionale e risvolti etici 4. ETICA - Concetto di gratuità - Fondamenti della Dottrina Sociale della Chiesa: economia etica e virtù della solidarietà. Le digressioni alle quali il programma si è aperto lungo l anno scolastico hanno riguardato: - Il bene, il buonismo e la beneficenza, in riferimento alla tendenza della scorsa estate del ice Bucket challenge, una doccia di acqua gelata cui vip e persone comuni si sottoponevano per testimoniare la loro volontà di beneficienza verso organizzazioni di raccolta fondi per obiettivi sociali. - In merito al giorno della memoria, riflessioni sui totalitarismi, attraverso brani tratti da La nascita del Totalitarismo di Hannah Arendt. La questione dell Isis, attraverso articoli di giornali, come nuova forma di terrorismo 2.0. La questione ha aperto alla possibilità di evidenziare la capacità di persuasione, non sempre etica, della comunicazione mass-mediatica di oggi. In merito all uscita didattica a San Patrignano, riflessioni sui pro e contro della legalizzazione della droga, sull opinione del Magistero della Chiesa in proposito, sull utilizzo della libertà personale e considerazioni sull uomo come essere dotato dì raziocinio. 11
12 ITALIANO P r o f f. s s a E N R I C A G A V I A N I R E L A Z I O N E F I N A L E E P R O G R A M M A 12
13 OBIETTIVI GENERALI -autonomia critica e cognitiva ITSE Rino Molari - Santarcangelo di Romagna (RN) -formazione del senso storico-letterario OBIETTIVI SPECIFICI PIANO DI LAVORO 1) avere acquisito interesse alla lettura di testi letterari 2) avere acquisito autonomia per allargare le proprie letture 3) avere la capacità di motivare le proprie scelte e valutazioni 4) decodificare un testo nei suoi diversi livelli 5) individuare i collegamenti fra i testi di uno stesso autore e rapportarli al contesto 6) rielaborare i contenuti con organicità, senso critico e proprietà di linguaggio 7) esprimersi allo scritto e all orale in modo chiaro, organico e corretto METODOLOGIA Gli argomenti sono stati trattati attraverso lezioni frontali, aperte, unità modulari, il piano di lavoro è stato articolato in unità didattiche ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI Il percorso di letteratura italiana nel triennio è stato impostato su un asse cronologico, come supporto ad unità didattiche modulari. Il poema di Dante è stato letto, attraverso una scelta di canti, nel terzo, quarto e quinto anno. VERIFICHE Interrogazioni e, in maniera non sistematica, questionari e test. Temi di attualità, di storia, analisi di testi, articoli di giornale, saggi brevi. 13
14 VALUTAZIONI STRUMENTI ITSE Rino Molari - Santarcangelo di Romagna (RN) A) Criteri per prove scritte: 1) pertinenza 2) organicità e consequenzialità 3) correttezza formale 4) ricchezza di contenuti 5) originalità e rielaborazioni personali B) Criteri per prove orali: 1) acquisizione delle conoscenze 2) organizzazione delle stesse C) Criteri per valutazione finale: 1) profitto 3) contestualizzazione e comparazione 4) competenza espressiva e lessicale 5) livelli di approfondimento e rielaborazione 2)impegno 3) motivazione ed affidabilità 3)partecipazione 4)iter individuale In relazione agli indicatori di misurazione, si rimanda alla griglia di indicatori e descrittori assunta dal Consiglio di Classe che esplicita in decimi i livelli di misurazione e valuta in base a conoscenze, competenze, capacità. Libri di testo, letture integrali di opere, fotocopie. PROFILO DELLA CLASSE Essendo fermamente convinta che una buona relazione rappresenti la condizione basilare non solo di un valido intervento educativo ma anche di un migliore apprendimento, nel corso degli ultimi tre anni mi sono ostinata con continuità ad impegnarmi nella formazione e preparazione scolastica della classe, della quale però, anche alla fine del corso, solo una parte ha mostrato di avere colto il senso di tanto spendersi, mentre l altra è rimasta indifferente, poco o per nulla interessata, sia a relazionarsi col docente che ad ampliare il proprio orizzonte conoscitivo. Dunque si 14
15 può naturalmente dedurre quanto sia stato duro l impatto con questa classe all inizio del triennio: molti di tali alunni mostravano spudoratamente comportamenti grossolani, boriosi, polemici o scempi, erano davvero da scolarizzare ed educare al rispetto delle regole essenziali. Per lo più disinteressati alle mie materie, hanno poi evidenziato presto anche spaventose lacune nella preparazione di base; provenendo da due diverse seconde, inoltre, gli uni non sapevano strutturare un testo, non avendolo mai fatto per scelta del loro docente, gli altri non avevano idea della grammatica, soprattutto della sintassi, sempre per l impostazione didattica decisa dal docente del biennio. A parte qualche eccezione, inoltre, i ragazzi non avevano né abitudine allo studio, né un minimo di metodo. Nel complesso, pertanto, il quadro generale era disarmante. C era però, allora, la speranza che, dosando severità, pazienza, dialogo e fiducia, l andamento generale sarebbe dovuto migliorare. Dopo un anno di fatiche memorabili, dovendo anche recuperare le competenze non possedute e le tante lacune nell uso scritto e orale della lingua, qualche risultato sul piano del profitto e del comportamento è stato realizzato, ma solo in alcuni casi. Se poi talora pareva che si fossero raggiunti anche gli obiettivi educativi per l intera classe, presto la soddisfazione si rivelava illusoria. Suoni snervanti di cellulari nel silenzio della lezione, conseguenti risatine, nuove e inattese ondate di assenteismo- comportamento nel quale questa classe si distingue decisamente ricreavano il solito clima di grettezza e scontro col docente. Così, trattandosi comunque di ragazzi per lo più capaci ed in grado di recuperare l indispensabile, sebbene alla fine dell anno, il gruppo è dunque passato in quarta, anno migliore ma sempre tormentato; quindi, con la stessa tattica, anche dovendo e riuscendo a recuperare tutto il I quadrimestre, alunni meritevoli e non, salvo uno, sono arrivati comunque in quinta. La convinzione che una maggiore maturità da parte degli studenti ed il costante, oneroso lavoro effettuato nei due anni precedenti dagli insegnanti si coniugassero ai fini di un ultimo anno di corso più tranquillo e laborioso aveva rivitalizzato, all inizio della quinta, l ottimismo. Tanti e ripetuti sono stati i tentativi di dialogo, incoraggiamento, 15
16 richiesta di leali patti reciproci, ma più volte le aspettative sono naufragate. Alcuni hanno continuato ad entrare vari minuti dopo la campanella, ad usufruire sfrontatamente di ingressi in ritardo e uscite anticipate, ad accumulare assenze, a seconda dei loro comodi. Così, in un clima di sottintesa tensione che ha generato alterne fasi di guerre e armistizi, l anno è giunto quasi al suo termine. Il bilancio finale non può che essere amaro sul piano del rapporto con una parte della classe, in quanto, in tanti anni di insegnamento, non mi era mai capitato di fallire tangibilmente a livello di incontro con la persona di certi alunni, né di istillare così esigua passione per il sapere. Per contro va sottolineata la correttezza di un gruppo di ragazzi educati, collaborativi e responsabili dalla terza, a cui si è aggiunto qualche altro compagno che ha intrapreso un percorso positivo. Purtroppo questa presenza costruttiva non è riuscita a prevalere in vista di una svolta complessiva, pertanto la classe resta tuttora divisa, anche come atteggiamenti. Pertanto si distingue la fascia dei ragazzi affidabili, motivati, responsabili e costanti nell impegno, il cui profitto risulta di livello buono o discreto. Segue quella di coloro che, senza brillare, hanno comunque cercato di portare avanti un lavoro piuttosto regolare ed onesto, avendo acquisito ora un migliore metodo di studio e conoscenze pienamente sufficienti. Infine c è anche chi si è impegnato ben poco, ha accumulato troppe assenze e presenta lacune, non raggiungendo, al momento, la sufficienza, che dovrà guadagnare, se vorrà, col solito tardivo (ma senza sconti) recupero finale. I programmi sono stati realizzati regolarmente, sia in Italiano che in Storia. Le lezioni si sono svolte in un clima di silenzio e attenzione, per alcuni apparente, ma, di tanto in tanto, funestate, inevitabilmente, da trilli vari di cellulari. Per questo ed altro è stato necessario ricorrere talora a note disciplinari, strumento non consono alla mia natura, ma qui inevitabile. D altra parte i tentativi continui di lezione dialogata hanno avuto esito positivo molto raramente. Salvo qualche alunno preparato e interessato, in questa classe la partecipazione è una voce pressoché assente. Per quanto concerne le abilità del saper scrivere, pur con certi miglioramenti, il 16
17 livello medio rimane modesto, talvolta ancora difficoltoso, per pochezza lessicale, incertezze morfologico- sintattiche, a volte ortografiche e, in certi casi, per problemi di limitate capacità di approfondimento e rielaborazione personale dei contenuti. I ragazzi sono stati abituati comunque a cimentarsi in tutte le tipologie che l Esame di Stato richiede. 17
18 PROGRAMMA D ITALIANO Testo in adozione: A.Roncoroni, M.M.Cappellini, A.Dendi, E.Sada, O.Tribulato Il rosso e il blu volumi 3a 3b I U.D TEMATICHE GIACOMO LEOPARDI Giacomo Leopardi e la filosofia del dolore. Il pessimismo storico, la poetica e i primi Canti. Il pessimismo cosmico e il silenzio poetico nelle Operette morali. Il ritorno alla poesia: i grandi idilli e gli ultimi Canti. OPERE Dai Canti : L infinito La sera del dì di festa Dalle Operette Morali : Dialogo della Natura e di un Islandese. Dai Canti : A Silvia, La quiete dopo la tempesta, Il sabato del villaggio, Canto notturno di un pastore errante del- L Asia, A se stesso, La ginestra (vv.1-157). II U.D. LA NARRATIVA DEL SECONDO OTTOCENTO TEMATICHE E AUTORI Le poetiche tardo-romantiche: la Scapigliatura. L età del Positivismo: caratteri generali Il Positivismo:evoluzionismo e sociologia. Le poetiche del Naturalismo e Verismo Giovanni Verga: l approdo al Verismo Il ciclo dei vinti. I romanzi veristi del Verga.. E. Praga: da Penombra : Preludio OPERE G. Verga: La Prefazione a L amante di Gramigna : Da Vita dei campi : Rosso Malpelo, La lupa. Da Novelle rusticane : La roba. I Malavoglia : lettura integrale. Da Mastro don Gesualdo : La morte di Mastro don Gesualdo. 18
19 III UD. LA LIRICA DEL SECONDO OTTOCENTO TEMATICHE La lirica fra eredità romantiche e contestazioni. La Boheme.. OPERE C. Baudelaire: da I fiori del male : Corrispondenze, L albatro, Spleen. Da Lo spleen di Parigi : Perdita d aureola A. Rimbaud: Vocali. A. Verlaine: Arte poetica. IV U.D: IL GENERE: LA LIRICA TRA OTTOCENTO E NOVECENTO TEMATICHE E AUTORI Il Decadentismo Il Simbolismo. Giovanni Pascoli: vita, idee, poetica. Gabriele D Annunzio:vita, concezioni, poetica. Il Crepuscolarismo Guido Gozzano e l uso dell ironia. Il Futurismo. Il Futurismo in arti figurative. Tra Crepuscolarismo e Futurismo. I lirici nuovi: Giuseppe Ungaretti. Pensiero e poetica. La scoperta della parola e la poesia pura. Il recupero della tradizione. Eugenio Montale. Pensiero e poetica. Il male di vivere Il correlativo oggettivo. La negatività dialettica e la parola scabra La poesia di Umberto Saba OPERE G. Pascoli: da Myricae : Arano, Lavandare, Novembre, L assiuolo, X Agosto, Temporale, Il lampo. Dai Primi poemetti : Italy (parte) Da Canti di Castelvecchio : Il gelsomino notturno, Nebbia, La mia sera. Dai Nuovi poemetti : La vertigine. Da: Il fanciullino : Il poeta è poeta Da Poema paradisiaco : Consolazione. Da Alcyone : La sera fiesolana, Meriggio, La pioggia nel pineto. Il piacere : lettura integrale G. Gozzano. Da Colloqui : La signorina Felicita ovvero la felicità F.T. Marinetti: Manifesto del futurismo A. Palazzeschi: E lasciatemi divertire! G. Ungaretti: da L allegria : In memoria, Il porto sepolto, Veglia, Soldati, San Martino del Carso, I fiumi, Commiato, Fratelli, Sono una creatura Mattina. Da Sentimento del tempo : La madre. Da Il dolore : Non gridate più E. Montale: da Ossi di seppia : I limoni, Meriggiare pallido e assorto ; Non chiederci la parola, Spesso il male di vivere ho incontrato, Da Le occasioni : La casa dei doganieri. Da La bufera ed altro : La bufera U. Saba: dal Canzoniere : Trieste, La capra, Città vecchia, Amai. 19
20 V U.D. LA NARRATIVA DEL PRIMO NOVECENTO TEMATICHE E AUTORI Italo Svevo: pensiero e tematiche. La figura dell inetto. Un nuovo modello di romanzo Luigi Pirandello: pensiero e tematiche. L umorismo nella narrativa, il grottesco nel teatro. Il teatro nel teatro. VI U.D. TEMATICHE E AUTORI Il Neorealismo: tematiche e linguaggio Il dibattito culturale. Un opera letteraria per testimoniare: P. Levi. OPERE I. Svevo:da Senilità : cap.i Emilio e Angiolina. I. Svevo.da La coscienza di Zeno : Lo schiaffo del padre, La salute di Augusta, L esplosione cosmica. Da L umorismo : L arte umoristica. Pirandello: da Novelle per un anno : Il treno ha fischiato. La signora Frola e il signor Ponza, suo genero. Ciaula scopre la luna Il fu Mattia Pascal : lettura integrale. Da Uno, nessuno e centomila : Un paradossale lieto fine. Da: Sei personaggi in cerca d autore : L ingresso in scena dei sei personaggi. Da Enrico IV : Enrico IV per sempre. IL NEOREALISMO. OPERE P. Levi: da Se questo è un uomo : L arrivo nel lager. VII U.D. LA DIVINA COMMEDIA DANTE ALIGHIERI PARADISO Lettura dei seguenti canti: I (vv.1-36); III; VI; XI; XVII; XXXIII. Prove scritte su tutte le tipologie testuali previste per l Esame di stato: A; B; C; D. 20
21 STORIA P r o f f. s s a E N R I C A G A V I A N I R E L A Z I O N E F I N A L E E P R O G R A M M A 21
22 OBIETTIVO GENERALE PIANO DI LAVORO Acquisizione del senso storico e critico OBIETTIVI SPECIFICI 1) Classificare, organizzare e valutare i dati storici 2) Individuare le principali categorie storiche: tempo, spazio, mutamento, trasformazioni 3) Individuare le connessioni logiche e le linee di sviluppo 4) Cogliere la connessione della storia con altre discipline 5) Cogliere la problematicità e complessità del dato storico METODOLOGIA Lezioni frontali ed aperte, uso, per certi argomenti, del documento. VERIFICHE Interrogazioni, eventuali questionari e test. VALUTAZIONE 1) Acquisizione delle conoscenze 2) Organizzazione delle stesse 3) Capacità di orientamento nei vari contesti storici 4) Capacità di sintesi 5) Capacità di rielaborazione, di confronto, di giudizio 6) Competenza espositiva.. STRUMENTI Libro di testo, pagine critiche da altri testi, documentari. 22
23 PROFILO DELLA CLASSE ITSE Rino Molari - Santarcangelo di Romagna (RN) La classe, fatta eccezione per alcuni studenti, ha seguito con interesse accettabile la materia, una parte degli alunni si è dedicata allo studio con un certo impegno, sebbene con diversi livelli di capacità di elaborazione personale, analisi, sintesi, collegamenti e puntualità sul piano delle conoscenze. Agli argomenti di particolare rilievo è stata riservata una trattazione più attenta, ma altri approfondimenti, che sarebbero stati opportuni, non si sono potuti effettuare per l oggettiva sproporzione fra programma e tempo a disposizione. Gli alunni hanno conseguito un profitto mediamente sufficiente,sebbene alcuni presentino tuttora conoscenze lacunose ed incerte. Si distingue il gruppetto degli studenti più zelanti, il cui profitto è discreto, talvolta buono. 23
24 PROGRAMMA DI STORIA ITSE Rino Molari - Santarcangelo di Romagna (RN) Testo in adozione: A. Brancati, Trebi Pagliarani: Dialogo con la storia e l attualità, ed. La Nuova Italia, vol.3. L età contemporanea. L età del colonialismo e dell imperialismo -Economia, società, cultura -L Europa e il mondo alla vigilia della guerra L età giolittiana -La politica sociale del governo -Le scelte di politica interna ed estera La prima guerra mondiale -L ingresso dell Italia nel conflitto -Gli anni del conflitto -La rivoluzione russa -Gli anni difficili del dopoguerra La crisi dello stato liberale in Italia -Il fascismo da movimento a regime -La situazione internazionale: l epoca del nuovo imperialismo -L URSS nell era dello stalinismo L Europa fra le due guerre -La guerra civile spagnola - La conquista italiana dell Etiopia -La Germania nazista e la sua espansione La seconda guerra mondiale -La prima fase delle ostilità -L intervento degli Stati Uniti -Gli sbarchi degli Alleati per la liberazione -Caduta del fascismo, le due Italie, La Resistenza. -Conclusioni del conflitto L Europa divisa in due blocchi -L Europa nel secondo dopoguerra -La guerra fredda -I sistemi di alleanza e gli organismi internazionali -Oriente e Medio Oriente dopo la fine della guerra -Lo stato d Israele e le crisi arabo-israeliane -Decolonizzazione dell India -La Repubblica popolare cinese -La guerra di Corea 24
25 Gli anni sessanta: disgelo e decolonizzazione -La situazione europea nell epoca del disgelo -L Europa nell era di Krusciov -Nasser e la crisi di Suez - La rivolta d Ungheria -L era di Kennedy e Giovanni XXIII -La rivoluzione cubana e la tensione fra i due blocchi. La crisi del bipolarismo tra gli anni sessanta e settanta -Cina, Vietnam, Cecoslovacchia -Vietnam e Cambogia -La rivoluzione culturale di Mao -La contestazione del 68 L Italia dalla ricostruzione agli anni del terrorismo -Trasformazioni politiche nell Italia del dopoguerra -I primi passi della repubblica -Il miracolo economico in Italia -I governi di centro-sinistra -Gli anni della contestazione -Gli anni del Terrorismo (cenni) 25
26 LINGUA E CIVILTA INGLESE P r o f f. s s a F R A N C A L A Z Z A R I N I R E L A Z I O N E F I N A L E E P R O G R A M M A 26
27 RELAZIONE FINALE La classe, eterogenea per attitudini, senso di responsabilità e coinvolgimento nel dialogo educativo, ha conseguito, anche in virtù dell impegno e della motivazione espressa nello studio della disciplina, livelli di apprendimento diversificati. La partecipazione alle attività didattico - educative di alcuni alunni è risultata talvolta discontinua e non sempre caratterizzata da rigore e profondità nell impegno. Ciò non ha consentito loro di pervenire ad una solida ed organica preparazione e di superare tutte le incertezze relative alle abilità di produzione scritta e orale. Un secondo gruppo di alunni ha dato via via prova di un impegno maggiormente responsabile, che ha permesso di migliorare anche in maniera significativa i livelli di partenza e di conseguire risultati che si collocano fra il più che sufficiente e il discreto. Infine ci sono alunni che hanno mostrato un impegno assiduo, un coinvolgimento attivo nel dialogo educativo e motivazione allo studio della lingua straniera, pervenendo in tal modo ad una buona preparazione. Un alunna ha conseguito con profitto la certificazione FCE (B2). Due alunne della classe, Nicoletti Giusy e Vinciguerra Giorgia, hanno inoltre partecipato ad uno scambio linguistico e culturale con la High School di Livingston, New Jersey, USA, realizzato durante il corrente anno scolastico. Esso ha indubbiamente contribuito a rafforzare le competenze interculturali e linguistiche, attraverso la sperimentazione della convivenza, in ambito scolastico e familiare, con giovani di provenienza culturale e sociale diversa. Nel mese di ottobre gli alunni, ospitati dalle famiglie degli studenti partner, hanno frequentato la scuola americana e vissuto all interno del contesto sociale, culturale ed economico straniero; dal 13 al 24 febbraio le alunne italiane hanno accolto la delegazione americana e 27
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