Caratteristiche di una banca dati georeferenziata delle sorgenti: l'esempio di CERT (Catasto Elettrodotti Regione Toscana).

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1 Caratteristiche di una banca dati georeferenziata delle sorgenti: l'esempio di CERT (Catasto Elettrodotti Regione Toscana). Master Sistemi Informativi Geografici per il monitoraggio e la gestione del territorio Basse frequenze N. Zoppetti 45

2 Passo 1: sostegni Sostegni Master Sistemi Informativi Geografici per il monitoraggio e la gestione del territorio Basse frequenze N. Zoppetti 46

3 Definizione struttura sostegno N Master Sistemi Informativi Geografici per il monitoraggio e la gestione del territorio Basse frequenze N. Zoppetti 47

4 Passo 2: linea e campate Campata 2 Campate Campata 3 Linea Master Sistemi Informativi Geografici per il monitoraggio e la gestione del territorio Basse frequenze N. Zoppetti 48

5 Passo 3: tipi di sostegno e punti di sospensione Master Sistemi Informativi Geografici per il monitoraggio e la gestione del territorio Basse frequenze N. Zoppetti 49

6 Campate Passo 4: cablaggio Conduttori Sostegni Master Sistemi Informativi Geografici per il monitoraggio e la gestione del territorio Basse frequenze N. Zoppetti 50

7 Struttura CERT L associazione tra linea e relativi sostegni avviene attraverso la tabella delle campate. I sostegni, gli elementi georeferenziati della linea, non sono associati ad una linea particolare. La struttura di ciascun sostegno è definita da quella del relativo tipo. Master Sistemi Informativi Geografici per il monitoraggio e la gestione del territorio Basse frequenze N. Zoppetti 51

8 Situazione complessa Master Sistemi Informativi Geografici per il monitoraggio e la gestione del territorio Basse frequenze N. Zoppetti 52

9 Situazione complessa: i sostegni Master Sistemi Informativi Geografici per il monitoraggio e la gestione del territorio Basse frequenze N. Zoppetti 53

10 Situazione complessa: le campate Campate Campate Master Sistemi Informativi Geografici per il monitoraggio e la gestione del territorio Basse frequenze N. Zoppetti 54

11 Reperimento dei dati

12 Cartografia digitale Coordinate planimetriche dei sostegni Master Sistemi Informativi Geografici per il monitoraggio e la gestione del territorio Basse frequenze N. Zoppetti 56

13 Profilo profilo del conduttore più basso e del terreno altezza e tipologia dei sostegni quota della base dei sostegni lunghezza delle campate parametro di tesatura dei conduttori Master Sistemi Informativi Geografici per il monitoraggio e la gestione del territorio Basse frequenze N. Zoppetti 57

14 Tabella dei picchetti Altezza e tipologia dei sostegni Lunghezza delle campate Parametro di tesatura dei conduttori Coordinate e quota delle basi dei sostegni (non sempre) Master Sistemi Informativi Geografici per il monitoraggio e la gestione del territorio Basse frequenze N. Zoppetti 58

15 Struttura dei sostegni Si distinguono i sostegni cosiddetti unificati da quelli non unificati, dove per unificazione si intende l insieme dei tipi di sostegno standardizzati. Non sempre sono disponibili gli schemi meccanici delle teste. Ciò vale specialmente per i sostegni non unificati. La standardizzazione è stata introdotta in tempi relativamente recenti. In Toscana, le linee a 380 kv sono per lo più standardizzate. Meno della metà delle linee a 132 kv sono standardizzate. Master Sistemi Informativi Geografici per il monitoraggio e la gestione del territorio Basse frequenze N. Zoppetti 59

16 Reperimento dei dati Master Sistemi Informativi Geografici per il monitoraggio e la gestione del territorio Basse frequenze N. Zoppetti 60

17 Reperimento dei dati: correnti Dati storici campionamento giornalierio (a intervalli di 15 min) e relative statistiche (media, mediana, massima); medie o mediane annuali; corrente massima annuale. Correnti di riferimento corrente nominale; corrente al limite temico (norma CEI 11-60). Master Sistemi Informativi Geografici per il monitoraggio e la gestione del territorio Basse frequenze N. Zoppetti 61

18 Correnti storiche Intervallo di campionamento pari a 15 minuti Valore efficace Master Sistemi Informativi Geografici per il monitoraggio e la gestione del territorio Basse frequenze N. Zoppetti 62

19 Correnti di riferimento Corrente nominale: non ha una grande importanza dal punto di vista protezionistico anche se in passato è stata utilizzata per calcolare l induzione magnetica considerandola indicativa del massimo valore di corrente che può scorrere sull elettrodotto. Corrente al limite termico: Norma CEI Portata al limite termico delle linee elettriche aeree esterne con tensione maggiore di 100 kv. È la corrente che può essere sopportata dal conduttore in regime continuativo. Dipende dalla tipologia di conduttore. Dipende dalla tensione nominale della linea. Nel caso di conduttori a fascio la corrente al limite termico dell elettrodotto dipende dal numero dei sub-conduttori. Esempio: conduttore di riferimento della Norma CEI (diametro 31.5 mm). Per un elettrodotto a 380 kv con conduttore singolo la portata al limite termico vale 985 A nel caso di fascio con 3 sub-conduttori la portata è 2955 A (3 985A) Master Sistemi Informativi Geografici per il monitoraggio e la gestione del territorio Basse frequenze N. Zoppetti 63

20 Possibili problemi nel reperimento dei dati Dati considerati come sensibili. Gestori differenti. Le linee più vecchie possono essere oggetti poco noti anche allo stesso gestore. Il parametro di tesatura spesso non viene comunicato (necessità di sopralluoghi e di strumentazione dedicata). Master Sistemi Informativi Geografici per il monitoraggio e la gestione del territorio Basse frequenze N. Zoppetti 64

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