MASTER POST DIPLOMA IN ESPERTO DI CREDITO COOPERATIVO GLOCALE

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1 ORDINAMENTO DIDATTICO MASTER POST DIPLOMA IN Art.1 - Premessa 1. Obiettivo generale del corso Trasferire e fare metabolizzare in modo profondo, agli studenti frequentanti il corso biennale, il modello di banca sperimentato da Cassa Padana, fornendo loro le abilità tecniche, relazionali, la necessaria flessibilità per metterli in grado di gestire in modo efficiente ed efficace le maggiori complessità che si troveranno a dover affrontare una volta inseriti nell organico aziendale. 2. Il modello di banca che si intende trasferire agli studenti: centralità del territorio con i suoi bisogni Sostenere lo sviluppo del territorio oggi, con le tante complessità in campo, porta necessariamente ad affrontare variabili di natura non solo strettamente economica. L articolo 2 dello statuto delle banche di credito cooperativo individua correttamente concetti importanti che il territorio esprime come bisogni: bene comune, coesione sociale, sviluppo sostenibile sono strettamente saldati con il futuro dell economia locale. Il territorio ha necessità di soggetti che possano avere una visione d insieme, siano capaci di progettare il futuro, di svolgere un azione di regia, di stimolo e coagulo delle forze presenti nella comunità intorno a progettualità di sviluppo. Il territorio, anche per motivazioni di natura strettamente economica, deve esprimere una sua identità. Soggetti forti, con risorse e prestigio riconosciuto, possono favorire aggregazioni che hanno l obiettivo di fare massa critica, impiegando le risorse in modo efficiente per sostenere la competizione che è globale, dialogare con altri territori e aprirsi ai mercati internazionali. Si avverte il bisogno di soggetti che possano riportare nel territorio uno spirito cooperativo autentico, l individualismo esasperato nell affrontare le questioni rappresenta un handicap notevole. Il ruolo della B.C.C. Nell attività di intermediazione finanziaria e di servizio alla clientela le b.c.c. devono essere efficienti. L efficienza organizzativa, nella capacità di dare risposte ai bisogni, nell impiego delle risorse è il prerequisito su cui costruire il ruolo distintivo e originale. Il fatto di raccogliere le risorse sul territorio e lì reinvestirle non rende le b.c.c. di per sé differenti rispetto al resto del sistema bancario. La ricchezza di un territorio non è solo quella economica in senso stretto, ma si completa con l ambiente, la cultura, l associazionismo che fanno l identità di una comunità. Senza comunità locale non c è nemmeno banca locale. È la connotazione distintiva che non si può semplicemente considerare assolta con l attività di beneficenza. Usando una metafora, le banche di credito cooperativo si trovano a camminare su uno stretto crinale di una montagna. Devono perseguire da un lato efficienza, senza cadere in una logica operativa pura da società per azioni che non appartiene loro, dall altro devono essere efficaci, cioè promuovere valore per i soci e bene comune, coesione sociale e sviluppo sostenibile per il territorio, mantenendo però un quadro tecnico idoneo e non scivolando in modalità tipiche delle associazioni di beneficenza. La scelta più comune è quella di fare banca tradizionale e poi destinare una parte degli utili a beneficenza con finalità sociale. Ma è anche una modalità tipica di operare del resto del sistema bancario che persegue con tutta probabilità anche in termini quantitativamente maggiori rispetto alle banche di credito cooperativo. 1

2 Perseguire insieme obiettivi di efficacia territoriale, posti a pari rilievo rispetto all adeguatezza economica e patrimoniale, significa avere la visione strategica di una b.c.c. aperta e che interagisce con le altre forze attive presenti nella comunità locale, svolgendo una funzione propositiva nelle progettualità: la BCC è centro di fiducia e snodo di relazioni profit/no profit, pubblico/privato; entra in progetti di sviluppo del territorio partecipando direttamente nella fase di elaborazione e di gestione, giocando un ruolo importante. La bcc è in grado di cogliere i bisogni espressi dalla comunità locale, anticiparne le prospettive future, aggregare soggetti pubblici e privati, indirizzare gli operatori economici per favorire iniziative di sviluppo complessivo del territorio. Ha il peso economico, il prestigio istituzionale, le competenze tecniche e relazionali per generare idee, essere incubatore di soluzioni, entrare nella loro realizzazione non solo da semplice finanziatore, coinvolgendo, creando reti, facendo alleanze progettuali con le migliori realtà locali. Questo non solo in campo strettamente economico, ma anche sociale, culturale, ambientale, perché il ruolo che l articolo 2 le consegna è di motore allo sviluppo della comunità locale a 360 gradi. Il risultato economico è strumento per compiere questa funzione completa e non fine dell attività della banca, metro assoluto dell efficacia organizzativa e dell impiego efficiente delle risorse. L efficienza e l efficacia si misurano nella capacità di creare valore complessivamente per il territorio, nell intercettare bisogni e proporre soluzioni nuove, nel fornire buoni servizi, impiegando le risorse nel modo ottimale. Effetti e punti di criticità del modello di banca Lo studente deve essere cosciente degli effetti che derivano da questo modello di banca. Effetti coerenza con gli obiettivi statutari e la mission originale delle casse La visione della banca delineata reinterpreta il ruolo che le casse rurali hanno avuto in origine. reale differenziazione sul mercato La visione della b.c.c. presentata permette una reale differenziazione nel nostro segmento di mercato. trasposizione in chiave attuale del concetto di radicamento Essere snodo progettuale significa avere uno strumento per alimentare il radicamento delle b.c.c. compattezza dei soci, motivazione dei dipendenti e allineamento stakeholders L effetto che si determina su soci, dipendenti e stakeholders aiuta nella conduzione della banca. Punti di attenzione e criticità investimenti necessari e attese di risultati nel medio periodo Il tema della sostenibilità è centrale. necessità di una forte condivisione e coesione interna È necessario avere una banca coesa e compatta. personale dipendente I dipendenti sono i primi portatori di interessi non solo economici legati al territorio. gestione delle complessità Si aggiungono rischi in campi nuovi. È necessaria una maggiore flessibilità nell individuare soluzioni. rapporto efficienza-efficacia-utile 2

3 Contemperare risultato economico, efficienza e efficacia richiede ulteriori strumenti di valutazione. ruolo del Gruppo È necessaria la collaborazione tra b.c.c.. Art.2 - Contenuti del corso Le materie da trattare sono ripartite in 7 unità didattiche: COOPERAZIONE COOPERAZIONE DI CREDITO MUTUALITA INTERNA MUTUALITA ESTERNA MUTUALITA INTERNAZIONALE LINGUE (INGLESE E SPAGNOLO) INFORMATICA Cooperazione storia della Cooperazione le caratteristiche delle Cooperative gli istituti tipici e il profilo normativo la Cooperazione Sociale elementi per la valutazione economica le reti il terzo settore la realtà europea e l associazionismo europeo le realtà più significative del Dominato Leonense esami di situazioni e casi di esperienze aziendali Cooperazione di credito storia, la nascita delle casse rurali: da Raffeisen a Cassa Padana caratteristiche del credito cooperativo il movimento cooperativo - la rete - le società del gruppo diritto e tecnica bancaria - gli strumenti giuridici: contratti e titoli di credito - società lucrative e società cooperative - costituzione di una società - azioni e obbligazioni - le cooperative - i contratti bancari - l intermediazione finanziaria ed i contratti di investimento - l assicurazione - leasing e factoring - i titoli di credito - il fallimento tecnica operativa di Cassa Padana ed economia d impresa - il sistema finanziario e l attività bancaria soggetti mercati l attività bancaria e la sua evoluzione gli strumenti finanziari 3

4 il frazionamento dei rischi la limitazione dei fidi la valutazione del merito di credito la centrale dei rischi clienti privati clienti imprese - classificazione delle operazioni bancarie le operazioni di raccolta le operazioni di impiego prestazione di servizi l operatività in titoli l operatività in cambi - il controllo di gestione - il margine di interesse e di intermediazione - il sistema informativo - le contabilità sezionali - la contabilità generale - le rilevazioni statistiche - la funzione di risk-controller Mutualità interna profilo dei Soci la partecipazione democratica (organi, assemblea, comitati) scambio mutualistico le iniziative verso i Soci - informazione, promozione identità cooperativa (notiziario, bilancio economico, bilancio di coerenza) - bancario - extrabancario (polizza sanitaria, polizza assicurativa, cultura) - la remunerazione dei Soci - gli istituti verso i Soci - i prodotti - esperienze significative di altre Bcc - attività di animazione della base sociale (esercitazioni di progettazione) Mutualità esterna Bene comune Coesione sociale Sviluppo sostenibile Il Capitale Sociale Le principali reti sociali ed economiche del Dominato Leonense I bisogni del territorio I vari progetti e le modalità d operare della Cassa Padana - comunicazione - marketing territoriale - fundraising - esperienze significative di altre Bcc - progetti comuni - componente economica - animazione dei progetti Mutualità internazionale il Credito Cooperativo a livello internazionale le esperienze internazionali - Bruxelles 4

5 - Polonia - Messico - Argentina - Ecuador - Perù le istituzioni comunitarie i soggetti della cooperazione internazionale l approccio di Cassa Padana in raffronto ad altre modalità operative i progetti - conoscenza del paese e della legislazione di riferimento - la dimensione economica e sociale del progetto - i partner ed i soggetti di riferimento PRIMO PERIODO SCOLASTICO UNITA DIDATTICHE % COOPERAZIONE 30 COOPERAZIONE DI CREDITO 30 MUTUALITA' INTERNA 5 MUTUALITA' ESTERNA 5 MUTUALITA' INTERNAZIONALE 5 LINGUE 15 INFORMATICA 10 TOTALE 100 SECONDO PERIODO SCOLASTICO UNITA DIDATTICHE % COOPERAZIONE 0 CREDITO COOPERATIVO 60 MUTUALITA INTERNA 0 MUTUALITA ESTERNA 5 MUTUALITA INTERNAZIONALE 5 LINGUE 20 INFORMATICA 10 TOTALE 100 Nel secondo anno sono previsti periodi di stage presso diverse realtà di Cassa Padana. Art.3 - Organizzazione E prevista una Commissione Didattica di Coordinamento composta dai responsabili del coordinamento di ogni Unità Didattica. I responsabili del coordinamento di ogni Unità Didattica sono dipendenti di Cassa Padana. Il corso è gratuito. L organizzazione logistica sarà curata dall I.I.S Vincenzo Capirola. La selezione avverrà sulla base del punteggio scolastico, di un test psico-attitudinale e di un colloquio motivazionale individuale. Gli orari delle lezioni saranno dalle 8:00 alle 13:00 dal lunedì al venerdì. Potrebbero essere richiesti rientri pomeridiani. 5

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