NOTIZIE LÕASSOCIAZIONE UNIVER- SITARIA ÒLUIGI LA VISTAÓ BASILICATA REGIONE CULTURA. Giuseppe Settembrino
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- Marilena Maggio
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1 BASILICATA REGIONE NOTIZIE CULTURA LÕASSOCIAZIONE UNIVER- SITARIA ÒLUIGI LA VISTAÓ Giuseppe Settembrino Sto lavorando anche per l Ass. Studi in senso buono per noi : così Rocco Scotellaro scriveva a Tommaso Pedio, principale referente negli anni del suo iniziale impegno politico, in una lettera 1 risalente ai primi di gennaio del Lo informa così dell attività profusa per arrivare a costituire l associazione universitaria Luigi La Vista, significativamente intitolata al giovane venosino che nato nel 1826 fu fucilato dai mercenari svizzeri al soldo di Ferdinando II sulle barricate napoletane il 15 Maggio Anche nel mondo universitario della Lucania regione da sempre priva di sede universitaria, si può dire venivano maturando aperti atteggiamenti critici di antifascismo nutrito nella clandestinità di rapporti, di discussioni, di militanza politica. Era però un attività limitata a singole personalità sia locali che esterne cresciute in altre realtà urbane extraregionali, dove avevano potuto stringere contatti con esponenti politici italiani clandestini e confinati, presenti in numero consistente anche in Basilicata. D altra parte in luoghi e città da sempre elettivi per la formazione della gioventù lucana universitaria (ad esempio la città di Napoli), quella parte di giovani già orientata verso l antifascismo aveva potuto trovare occasione di dibattito non solo letterario, ma anche politico in diverse manifestazioni ufficiali indette dal fascismo. Ai Littoriali della città partenopea nel 1937 ed a Palermo nel 1938 avevano partecipato, ad esempio, Bruno Zevi e Mario Alicata 2, quest ultimo responsabile della Gioventù Universitaria Fascista (GUF) di Lettere a Roma, prima dell inizio della sua militanza attiva (1940) nel nucleo antifascista comunista romano di cui facevano parte, tra gli altri, Lucio Lombardo Radice, Bruno Sanguinetti, Aldo Natoli, Pietro Amendola, Paolo Bufalini, Pietro Ingrao. Nella città di Potenza, nel 1940, era stato stampato un numero unico GUF da parte di un gruppo di giovani universitari fascisti 3, mentre agli inizi del 1942 e sino al 1943 venne editato il quindicinale 59
2 governo, trasferitisi a Brindisi dopo i tragici fatti di Roma dell 8 settembre 1943, ebbero competenza (sino al 10 febbraio 1944) solo nelle province di Bari, Brindisi, Lecce, Taranto. con il trasferimento della capitale del regno del sud a Salerno vennero lasciate alla sua amministrazione anche le province siciliane, sarde, calabresi, lucane e la provincia di Salerno. 7 Vi è da tener presente, inoltre, che il meridione e le isole erano sottoposte al regime di occupazione bellica, dopo l armistizio firmato a Cassabile (Sicilia) il 3 settembre del Nei territori occupati agiva il Governo Militare Alleato (AMGOT, poi AMG), con vastissimi poteri sul governo italiano da parte della Commissione Alleata di Controllo (ACC, poi AC). In tale situazione, mentre da parte del Comitato di Liberazione Nazionale si stava preparando a Bari per il 28 Gennaio 1944, il primo congresso dei comitati di liberazione dell Italia meridionale e delle isole (dopo il divieto opposto dalle autorità militari alleate a svolgerlo per il 20 Dicembre 1943 a Napoli, per la vicinanza della città al fronte di guerra) e i partiti avevano già ripreso a riorganizzare le fila della propria organizzazione politica nonostante persistesse nel Meridione l ostilità del governo monarchico e degli alleati, a Potenza si perseguì anche la ricostruzione nella regione di un nuovo assetto associativo nel mondo studentesco universitario e giovanile, esplicitamente rifondandolo sui valori dell antifascismo, su cui gli stessi partiti aderenti al CLN ormai basavano la propria azione per la ricostruzione morale e materiale del Paese. L iniziativa della costituzione di un nuova associazione universitaria venne assunta da un gruppo di studenti antifascisti (Claudio Merenda, Giuseppe Ciranna, Rocco Scotellaro ed altri), un movimento di giovani intellettuali con l intento di promuovere una revisione dei valori morali,culturali e politici della gioventù lucana. Raggruppava al proprio interno in sindacato libero gli studenti universitari della regione per la difesa degli interessi materiali e culturali della classe studentesca lucana. 8 Preannunciata 9 e seguita con interesse negli ambienti politici del capoluogo di regione, l attività dell associazione trova ancora riscontro in diverse cronache dei periodici dell epoca. 10 L associazione universitaria Luigi La Vista venne costituita a Potenza il 20 gennaio In una movimentata riunione 11 svoltasi in un aula del regio Istituto Magistrale fu approvato lo statuto e si provvide alla elezione delle cariche sociali. Nell assemblea generale dei soci il 5 marzo furono assunte diverse deliberazioni di carattere organizzativo e venne eletto il comitato Potenza Fascista, diretto prima da Franco Luongo, poi da Nino Popolizio, il cui capo-redattore era il direttore del Museo Archeologico provinciale, Concetto Valente. Su questo periodico è possibile rinvenire ancora, nel numero del 25 aprile 1943, notizie sullo svolgimento dei ludi lucani, campani e pugliesi, tra cui Rocco Scotellaro (classificatosi secondo al convegno letterario per il Guf di Matera), al quale il periodico Il Meridiano di Roma 5, aveva pubblicato alcuni giorni prima un altra poesia dopo quella apparsa l anno prima sul periodico. 6 Al fine di introdurre velocemente e solo per cenni il quadro degli avvenimenti determinatisi in Italia dopo la destituzione di Mussolini, la formazione del primo governo Badoglio e lo scioglimento del Partito nazionale Fascista, occorrerà ricordare che, firmato l armistizio con i nuovi alleati anglo-americani, la cosiddetta Italia del Re dichiarò guerra alla Germania il 13 ottobre del 1943, mentre il Comitato di Liberazione nazionale (vi aderivano i sei partiti antifascisti) immediatamente pose il problema della legittimazione della monarchia a rappresentare il Paese nella lotta di liberazione, chiedendo al governo l impegno di convocare il popolo al cessare delle ostilità per decidere sulla forma istituzionale dello Stato. Il re ed il suo 60
3 direttivo. In quella sede venne approvato tra l altro, un ordine del giorno così formulato: L assemblea della Luigi La Vista, convinta che solo una salda coscienza politica possa dare ai suoi membri il giusto senso delle civiche libertà, che sono un diritto e un dovere nello stesso tempo, e consapevole del grave senso di responsabilità che le incombe in una svolta così decisiva della storia nazionale, prima di chiudere i suoi lavori, indirizza a tutti gli antifascisti d intelligenza e di cuore un doveroso saluto e un pressante appello, chiedendo loro di collaborare serenamente e spassionatamente alla opera di rieducazione politica e sociale della gioventù lucana avvilita, come il resto del popolo italiano, da un ventennio di coercizione e di oscurantismo dittatoriale. 12 Netto e chiaro fu dunque il giudizio espresso sul ventennio fascista dall associazione degli universitari lucani e l impegno di collaborare alla rieducazione politica e sociale della gioventù lucana. Le cronache dell epoca 13 riferiscono, inoltre, della pubblicazione, da parte dell associazione sindacale degli studenti universitari, di un numero unico, Universitario, edito nel marzo del 1944, mentre in quello stesso periodo venne assunta dall associazione l iniziativa di farsi promotrice di una sottoscrizione pro studenti profughi rifugiati in Lucania 14. vennero in tal senso stilate apposite liste e si raccolsero anche libri per i fratelli prigionieri che languiscono nei campi di concentramento. Il 14 maggio 1944, una settimana prima della celebrazione del primo congresso comunista a Potenza (21-22 maggio) con la partecipazione di Palmiro Togliatti, venne editato inoltre, dall associazione sindacale degli studenti universitari lucani, il periodico Battaglie Goliardiche 15, una pubblicazione diretta dal ventitreenne Claudio Merenda, uno dei fondatori della DC potentina, proveniente dalle fila dell azione cattolica, dirigente diocesano e ispettore regionale dei comitati civici. 16 L attività dell associazione proseguì in quei mesi con alcune conversazioni e incontri con esponenti politici 17, mentre da parte dei partiti iniziavano gli appelli ai giovani per ricostruire nella libertà la martoriata Italia. 18 Sta di fatto che alle proteste degli studenti contro i deliberati del ministro della pubblica istruzione Adolfo Omodeo (facente parte del secondo governo Badoglio) vi furono a Potenza fermi arbitrari di alcuni studenti da parte della Questura. Furono commentati sul periodico potentino del partito comunista Azione Proletaria così: Non comprendiamo (...) il bisogno delle misure adottate nei confronti di questi giovani che aspirano ad essere compresi nei loro bisogni, sorretti nell opera faticosa della ricostruzione della scuola, sollecitati verso la riabilitazione dei valori intellettuali. Sugli organi dello Stato sovrasta il dovere di prendere in esame tutti i problemi che si affacciano in quest angosciosa ripresa della vita della nazione, tutte le proteste che non sempre rivelano indisciplina inconsulta o rivolta arbitraria e che non è lecito a nessuno soffocare con metodi che ricordano il troppo recente passato. 19 La lunga mano della repressione di una base associativa fondata sui valori dell antifascismo era giunta fino a Potenza, che nel capoluogo di regione aveva avuto il proprio sottosegretario e poi Ministro degli Interni, Vito Reale (dal 16 dicembre 1943 al 22 aprile 1944, durante il primo governo Badoglio), aderente alla Democrazia del Lavoro. E vero d altronde che il prosieguo delle vicende politico-istituzionali nel corso del 1944 (dopo la svolta di Salerno con il succedersi del governo Bardoglio, l istituzione dell Alto Commissariato per l epurazione nazionale dal fascismo, la formazione del governo presieduto da Ivanoe Bonomi, primo governo di unità antifascista dei partiti nella storia italiana e primo governo d Europa che includeva rappresentanti comunisti) vide impegnati diversamente, e in partiti distinti, i dirigenti universitari antifascisti che avevano dato vita alla associazione universitaria sindacale Luigi La Vista. 61
4 A distanza di un anno circa dalla sua costituzione, sul periodico della democrazia cristiana edito a Potenza si lamentava che l associazione dopo breve, varia ed intelligente attività, si fosse spenta silenziosamente, come a significare che i nostri universitari, presi dagli innumerevoli diversivi della vita cittadina, non avessero tempo ogni tanto di riunirsi per trattare di Marx o di Mazzini, di dittature o di democrazie, per organizzare una data iniziativa, per stare insomma un po insieme. 20 In quella cronaca si sollecitavano nuovamente gli universitari a riunirsi per conoscersi ed affratellarsi in modo da saper lottare con lealtà, con onestà, con sincerità per il loro bene e forse anche per quello della collettività. L invito, che già sottintendeva forme diverse di impegno, non restò inascoltato. Due giorni dopo in un aula dell Istituto magistrale di Potenza, un congruo numero di universitari, iscritti e non iscritti all associazione si riunì per considerare la possibilità di ripresa dell attività organizzativa, ormai abbandonata dai soci 21 In quella riunione domenicale, dopo ampie discussioni, con una deliberazione di carattere provvisorio, venne nominata una giunta temporanea con il compito di riallacciarsi alla passata attività riordinando la situazione esistente e formulando al più presto un piano di iniziative a carattere finanziario ed organizzativo. Allo stato delle ricerche non è possibile evincere se vi furono ulteriori riunioni dal momento che sui giornali dell epoca non si riscontrano informazioni in tal senso. Altra cosa è la notizia del giugno 1945, riportata sul settimanale della federazione socialista provinciale edito a Potenza, riguardante la costituzione nel capoluogo di regione di un club universitario destinato a raccogliere tutti gli studenti universitari, i laureati ed i diplomati, di età non superiore ai trentadue anni allo scopo di svolgere una attività culturale, assistenziale, sportiva e ricreativa creando vincoli di affettuosa solidarietà tra tutti i giovani studenti. 22 Come si può evincere chiaramente gli intenti e le finalità associative risultavano ormai completamente mutati rispetto a quanto perseguito a livello sindacale e culturale dai giovani universitari lucani che si erano associati nella prima metà del NOTE 1) R. SCOTELLARO, Lettere a Tommaso Pedio, a cura di Raffaele Nigro, ed. Osanna, Venosa (d ora in poi L.T.P., pp Già in altra lettera del tricaricese a Tommaso Pedio, del 26 dicembre 1943, in cui si fa cenno, tra l altro, alla riunione svoltasi in casa di Scotellaro per la costituzione della sezione socialista, si può leggere: la riunione fu imponente. La stanza non era troppo più larga di quella di Potenza in cui si sarebbe dovuto lavorare per L Ass. Stud. (R. Scotellaro, L.T.P., ivi, p. 45). 2) P. SALVETTI, M. ALICATA, in AA.VV., Il Parlamento Italiano, , Il Centrismo, Apogeo e caduta di De Gasperi, ed. Nuova Cei informatica, Milano, 1991, vol. 16, pp ) M. RESTIVO, Origine e sviluppo della stampa in Basilicata, Pietro Lacaita ed., Manduria (Lecce) 1993, pp ) AA.VV., Un poeta come Scotellaro, ed. Cometa, Roma ) Tra il Mario Alicata (Reggio Calabria, 8 maggio 1918 Roma, 6 dicembre 1966) prestava la sua firma a Il Meridiano di Roma con Mario Socrate, Sotgiu, Antonello Trombadori nella rubrica di polemica letteraria. Dall aprile del 1940 al maggio del 1941 fu nel comitato di redazione della rivista La Ruota assieme a Trombadori, Giuliano Briganti, Carlo Muscetta, Guglielmo Petroni, quando le divergenze politico redazionali con il direttore della rivista Meschini lo indussero a troncare quell esperienza. A partire dal 1940 Alicata collaborò inoltre come critico letterario a Primato, diretto da Giuseppe Bottai e da Giorgio Vecchietti, e ad Oggi, diretto da Arrigo Benedetti e Mario Pannunzio. Si era laureato, nell estate del 1940, con una tesi in letteratura italiana, dive- 62
5 nendo assistente di Natalino Sapegno. Nel 1941 Alicata estese i propri interessi al campo cinematografico, lavorando come sceneggiatore per la realizzazione del film Ossessione di Lucchino Visconti e iniziò a collaborare alla casa editrice Einaudi, quale redattore della sede romana. Aveva l incarico di proporre nuovi autori e scrittori di letteratura italiana contemporanea, collaborando con Cesare Pavese nella proposta di autori stranieri per la collana Biblioteca dello Struzzo e di curare i rapporti con il Ministero della Cultura popolare per ottenere l approvazione dei titoli proposti. Arrestato il 29 dicembre del 1942 per avere avuto contatti con il gruppo comunista romano Scintilla, rimase in carcere a Regina Coeli per oltre sette mesi sino al 6 agosto Dopo l 8 settembre 1943 e fin dopo la liberazione di Roma (giugno 1944) diresse L Unità clandestina di Roma nei mesi dell occupazione nazista della città. Scrisse lui l articolo che rivendicava con orgoglio ai GAP (Gruppi di azione patriottica) comunisti romani la responsabilità dell attacco contro una colonna tedesca di polizia in via Rasella il 23 marzo Nell attentato a cui parteciparono dieci persone (Rosario Bentivegna, Carla Capponi., Carlo Salinari, Franco Calamandrei, Raoul Falcioni, Francesco Currelli, Silvio Serra, Pasquale Balsamo, Fernando Vitaliano, Guglielmo Blasi) perirono 13 civili, 33 soldati del battaglione Bozen ed un agente di pubblica sicurezza autista del questore. L attentato portò alla rappresaglia nazista delle Fosse Ardeatine, con l uccisione di 335 persone. Nell ottobre 1944 Alicata fu inviato a Napoli per dirigere, assieme al socialista L. Porzio, La Voce, giornale diretto in condominio da comunisti e socialisti, sostituendo Eugenio Reale, nominato sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri nel secondo governo presieduta da Ivanoe Bonomi. Dal 23 gennaio 1946 fu nominato condirettore de L Unità a Roma, accanto a Velio Sapano, combinando l attività di consigliere comunale a Napoli e di membro del comitato direttivo della Federazione comunista nella stessa città. Nel luglio 1946 fu nuovamente inviato a Napoli per assumere la direzione de La Voce, periodico che cessò le pubblicazioni nel ) La poesia di Rocco Scotellaro Letargo fu pubblicata su Il meridiano di Roma l 11 ottobre Sullo stesso periodico apparve l 11 aprile 1943 la poesia Ultimo Ottobre. 7) Sempre nel corso del 1944 il 20 luglio furono trasferite all amministrazione italiana le altre province campane, Foggia e Campobasso; il 15 agosto le province di Roma, Latina e Frosinone; il 16 ottobre le altre province laziali e quelle abruzzesi; il 9 maggio 1945 le province umbre, marchigiane e quelle di Arezzo, Grosseto e Siena; il 18 giugno le altre province toscane; il 31 dicembre tutte le province dell Italia settentrionale meno Bolzano, Udine, Gorizia, Trieste, Pola e Fiume; il 14 dicembre 1947, data di entrata in vigore del Trattato di pace e di termine del regime armistiziale, passarono all amministrazione italiana anche queste ultime province, salvo quelle interessate al cosiddetto territorio libero di Trieste. Cfr. Ugo Siervo, Il nodo istituzionale ( ), in AA. VV., Il Parlamento italiano, : Dalla resistenza alla democrazia. Da Badoglio a De Gasperi, ed. Nuova Cei informatica, Milano 1989, vol. 13, pp ) Da Potenza. Associazione Sindacale Universitaria L. La Vista, L Ordine, periodico della Democrazia Cristiana, Potenza 15 marzo 1944, a. 3, n. 4, numero speciale, p. 6; 9) L Ordine, periodico della Democrazia Cristiana, Potenza 15 febbraio 1944, a. 3, n. 1, p ) Il Gazzettino dell 8 e del 28 marzo 1944; L Ordine del 15 marzo e del 30 maggio 1944, del 12 e del 25 gennaio 1945; Azione Proletaria del 21 maggio e del 4 giugno ) La costituzione di un associazione universitaria, il Gazzettino, Potenza 8 marzo a- 1. n. 3. p ) Cfr. nota 8. 13) Il primo giornale sindacale, il Gazzettino, Potenza 28 marzo 1944, a. 1, n. 5, p ) Nel Sindacato Universitari, Il Gazzettino, Potenza 28 marzo 1944, a. 1, n. 5, p ) Il numero Battaglie Goliardiche del 14 maggio 1944, contenente l articolo di Rocco Scotellaro Memoria di Prampolini è posseduto dallo studioso Pietro Varuolo, di Pomarico, nella sua biblioteca privata, come documenta Maurizio Restivo, nel suo testo già citato (alla nostra nota 3) alle pp. 133 e succ. Sullo stesso argomento cfr. inoltre: Saluto agli studenti, Azione Proletaria, settimanale del Partito Comunista, Potenza 21 maggio 1944, a. 1, n. 1, p
6 16) G. ARCIERI (a cura di), 40 anni di democrazia. Uomini della Basilicata Tecnica Eliografica, Potenza, 1986, pp ) Conversazioni nella L. La Vista, L Ordine, periodico della Democrazia Cristiana, Potenza 30 maggio 1944, a. 3, n. 9, p. 3, Il compagno Pellicani parla agli studenti, Azione Proletaria, settimanale del Partito Comunista, Potenza 4 giugno 1944, a. 1, n. 3, p ) Un appello ai giovani, L Ordine, periodico della Democrazia Cristiana, Potenza 30 maggio 1944, a. 1, n. 3, p ) Le proteste degli studenti e i metodi della Questura, Azione Proletaria, settimanale del Partito Comunista, Potenza 4 giugno 1944, a. 1, n. 3, p ) Associazione Universitaria L. La Vista, L Ordine periodico della Democrazia Cristiana, Potenza 12 gennaio 1945, a. 4, n. 27, p ) Associazione Universitaria L. La Vista, L Ordine periodico della Democrazia Cristiana, Potenza 25 gennaio 1945, a. 4, n. 28, p ) Attività Universitaria, Il Lavoratore, settimanale della Federazione Socialista provinciale, Potenza 2 giugno 1945, a. XVII, n. 13, p
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