Centro Professionale Commerciale, Bellinzona-Lugano INFORMATICA. Falcetti, Dafond

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1 Centro Professionale Commerciale, Bellinzona-Lugano INFORMATICA C o r s o d i b a s e / N o z i o n i d i h a r d w a r e e d i s o f t w a r e Falcetti, Dafond

2 Indice Pagine Regolamenti sull'uso delle infrastrutture informatiche Informazioni sulle aule di informatica ( ) 5 Il Personal Computer. 6 7 Struttura di un Personal Computer. 8 Memorie del PC Formattazione, Floppy Disk, Hard Disk, CD, DVD Internet Internet: gestione della posta elettronica Cartella preferiti, bookmarks. 28 Gestione dei file. 29 Caratteri "Jolly" o "Wild Card" 30 Principali attività con i file. 31 Gestione cartelle (Directory).. 32 Il programma Esplora risorse. 33 Operazioni su file e cartelle (Directory) Foglio di calcolo Il caricamento del sistema operativo.. 49 Indice delle tavole Evoluzione del PC. Tav. 1 Cronologia dei processori Intel. Tav. 2 Ricerca ed eliminazione di virus informatici Tav. 3 Tipi di software.. Tav. 4 Reati informatici e diritti d autore.. Tav. 5 Unità di misura.. Tav. 6 Uso della posta elettronica - regole di base.. Tav. 7 Regole per la sicurezza Tav. 8 Uso della tastiera - combinazioni di tasti. Tav. 9 File grafici: risoluzione e dpi.. Tav. 10 Aneddoti informatici.. Tav. 11 Mal di computer: Cosa fare?.. Tav. 12 Glossario di una selezione di termini informatici Tav. 13 Login e configurazioni varie della rete DOMBEL2 (SPCBE.TI.CH) Tav. 14 Indice

3 Regolamento aule di INFORMATICA 1. Procedura di Logon della rete CPCLUG Per effettuare la procedura di Logon (connessione alla rete) è necessario: a) Premere i tasti CTRL + ALT + DELETE contemporaneamente b) Nella finestra di dialogo che appare in seguito bisognerà inserire il nome utente ed una password. Questi dati sono forniti direttamente dal docente e sono riservati. 2. Procedura di Logoff della rete CPCLUG Ogni allievo, docente o corsista, al termine dell'attività con il PC, dovrà effettuare la disconnessione dalla rete, oppure il reset completo del PC (riavvio del computer), nel seguente modo: a) Un clic sul pulsante Start (angolo schermo, in basso a sinistra) b) Un clic su Disconnetti o Spegni il sistema.. e poi scegliere il tipo di operazione Spegni o Riavvia Se si sceglie l'operazione Spegni il sistema, l'unità computer si spegne automaticamente, in seguito si dovrà spegnere pure l'unità video. 3. Osservazioni sui singoli componenti 3.1. Video Il video non va mai spostato, al massimo lo si può leggermente ruotare o inclinare. Non toccare con le dita i monitor LCD (piatti) Tastiera Prestare molta attenzione al cavo di collegamento della tastiera Mouse Il mouse va lasciato sopra il tappetino, in maniera appropriata ed il tappetino non deve essere pasticciato Dischetti Tutti i drive per floppy disk sono stati disattivati. L'unico in funzione è quello del docente Cuffiette Dopo l'uso, rimetterle al loro posto, dietro il monitor. 4. Eventuali È proibito portare bevande o cibo nell'aula di informatica. Ognuno è responsabile delle apparecchiature da lui stesso utilizzate. I telefoni cellulari devono essere spenti. 1

4 Regolamento sull'uso delle infrastrutture informatiche (Modulo 1) Il sottoscritto utente dichiara di: 1. utilizzare i PC e la rete scolastica secondo il regolamento interno e secondo le norme impartite dai docenti; 2. non tentare, in nessun caso, di accedere a programmi, dati e configurazioni di PC client, server e parti attive che non gli competono; 3. non comunicare a terzi il proprio identificatore (username o nome utente) e la rispettiva password; 4. utilizzare nel modo più scrupoloso e rispettoso sia le apparecchiature sia i programmi che la scuola mette a disposizione; 5. attenersi, durante l'utilizzo di Internet alla "netiquette" e, in particolare: a) non danneggiare né intralciare in alcun modo persone, servizi, enti, istituzioni, società o terzi b) non diffondere informazioni false o dannose; c) non pregiudicare in alcun modo la normale attività didattica d) non abusare dei servizi di Internet; e) non esporre la scuola a rischi di natura legale, operativa o di immagine; 6. essere cosciente che tutto il sistema (computer, server, rete) è costantemente monitorato e che ogni abuso verrà punito secondo le disposizioni della scuola e, all'occorrenza, sarà oggetto di denuncia. Cognome: Nome: Corso: Data: Firma dell'apprendista:.. Firma dei genitori o del rappresentante legale:.. 2

5 Regolamento sull'uso delle infrastrutture informatiche (Modulo 2) La conoscenza delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione - di Internet in particolare - è primordiale per la formazione e l'avvenire dei giovani, l'accesso all'informazione, l'accesso ai saperi. Il nostro Centro auspica che ogni allievo, nello stretto rispetto di alcune regole, possa avere accesso, sotto sorveglianza di un insegnante, a questi nuovi strumenti. Informiamo che gli accessi a Internet sono monitorati da uno speciale software che permette di filtrare i siti e di registrare tutta l'attività di navigazione. Principali regole Regole d'uso Internet deve essere usato prioritariamente per la comunicazione scolastica (nelle aule di informatica, i mediateca o in classe) e la ricerca di informazione per fini scolastici (formazione, lavori personali, disciplinari o interdisciplinari). Rispetto delle regole giuridiche Gli allievi si impegnano a non consultare deliberatamente, conservare o diffondere documenti che possono ledere la dignità della persona, che hanno carattere pornografico, che incitano all'odio razziale o che costituiscono un'apologia del crimine o della violenza (ai sensi del codice penale, art. 173, 197, 261). Regole per l'uso di , Chat e Newsgroup Gli allievi si impegnano a non diffondere informazioni che possano nuocere alla reputazione della scuola o che siano contrarie alla orale o alle leggi in vigore. Ogni messaggio trasmesso deve recare il nome del suo autore. Non è consentitala pubblicità, in nessuna forma. I dati personali di un adulto non devono essere trasmessi senza il suo accordo; per i minorenni, l'accordo deve essere dato dal rappresentante legale. Non sono autorizzati gli annunci personali senza fini pedagogici. Rispetto dei diritti d'autore Gli allievi si impegnano a non diffondere informazioni che appartengono a terzi senza l'autorizzazione degli stessi (cfr. Legge sul diritto d'autore, LDA del 9 ottobre 1992; stato al 1. luglio 1995) e nei singoli casi si impegnano a menzionare le fonti quando si servono di informazioni di terze persone. Destinatari del regolamento Il presente regolamento si applica a tutti gli utenti dell'istituto che si impegnano a rispettarlo in ogni sua parte. Clausola liberatoria Poiché non è possibile controllare Internet e dunque impedire che si possa giungere a siti immorali, amorali o violenti (i cui indirizzi cambiano in continuità), i genitori e i datori di lavoro non ritengono responsabili gli insegnanti in caso di accessi assolutamente fortuiti a tali siti e si impegnano a non perseguire la scuola, la direzione e gli insegnanti in tali evenienze. Mancato rispetto del regolamento In caso di mancato rispetto delle regole sopra esposte, il direttore decide la sanzione appropriata. Nei casi gravi è prevista la proibizione all'accesso alle apparecchiature informatiche della scuola e l'applicazione degli articoli riguardanti le sanzioni disciplinari previste dalle leggi e dai regolamenti dei vari ordini scolastici. 3

6 Schema e struttura della rete CPCBEL Dominio CPCLUG Server 4 server Tipologia nome PC PCyyyxxx (dove per yyy è il numero dell aula e xx è il numero a 2 cifre del pc) Home page Internet E-mial (admin) Danilo.torriani@edu.ti.ch luca.falcetti@edu.ti.ch Gruppo Studenti Nome utente Password Cognome.nome 123abC! (cambiamento obbligatorio al primo accesso) Dischi A: Floppy disk (disattivato o assente) C: Disco locale (solo programmi, niente dati) R: CD-ROM Locale M: Multimedia (solo lettura) (comune a tutta la rete) H: Disco personale (personale per ogni allievo) W: COMUNE di classe (comune a tutta la classe) X: COMUNE della scuola (comune a tutta la rete) Gruppo Esperimenti Nome utente: espe.xx (xx = Numero del PC) (anche espe.xxx) Password Espe123 Dischi A: Floppy disk (disattivato) C: Disco locale (solo programmi, niente dati) R: CD-ROM Locale M: Multimedia (solo lettura) (comune a tutta la rete) H: espe.xx (personale per ogni PC) I: Esercizi-Espe (in sola lettura per gli allievi, e anche scrittura per i docenti) Gruppo Corsi Nome utente: Password Chiedere al docente! Chiedere al docente! Dischi A: Floppy disk (disattivato) C: Disco locale (solo programmi, niente dati) R: CD-ROM Locale M: Multimedia (solo lettura) (comune a tutta la rete) H: corso. (personale per ogni PC) W: COMUNE di corso (comune a tutta la classe) 4

7 Informazioni sui PC delle aule di informatica Descrizione Computer Unità centrale CPU AMD Athlon 64 a 2.3 GHz Intel Pentium 4 a 3.0 GHz Intel Pentium 4 a 2,5 GHz Intel Pentium 4 a 3.0 GHz BUS PCI / PCI Express PCI / AGP PCI / AGP PCI / PCI Express RAM 2 GB 1.5 MB 1.0 GB 3 GB Scheda Grafica ATI Radeon Xpress 1250 (320 MB RAM) Intel Graphics Card (128 MB RAM) Intel Graphics Card (32 MB RAM) Intel Graphics Card (128 MB RAM) Scheda di rete Marvel Yukon 88E807 Broadcom 1000 Intel Pro 100 VM Broadcom NeXtreme 1 Gbit Periferiche Hard Disk 80 Gbyte Ultra ATA 80 GB SATA 40 Gbyte Ultra ATA (9,5 ms) 80 GB SATA Supporti ottici DVD-ROM DVD-ROM DVD-ROM DVD-ROM Audio Sound Max Integrata Sound Max Integrata Sound Max Integrata Realtek 260 Floppy Disk 1.4 Mbyte (disattivato) Mbyte (disattivato) - Stampante di rete HP LaserJet 8150N Kyocera FS-3820 Kyocera FS-3900dn HP LaserJet 8150 N Memorie di massa di rete (su server): Vedi pagina precedente. Sistema operativo: Windows XP Professional SP3 Office 2007: Word - Excel - Power Point - Access - Publisher - Digital Image 2006 Altri programmi: File Maker Pro File Maker Pro 9.0- Banana 5.0 Antivirus: AVG 9.0 5

8 IL PERSONAL COMPUTER (PC) Un mondo in scatola. (Da Win no. 48) Il PC è una scatola, punto e basta, e questa scatola si chiama "case". Al suo interno, tanti componenti, che possono interagire (scambiare informazioni) con periferiche quali mouse e tastiera (ma anche scanner, stampanti, fotocamere e chi più ne ha più ne compri) grazie a connessioni, generalmente chiamate "porte": COM1 e COM2 (seriali), LPT1 (parallela), USB 1.1 e USB 2.0, FireWire,... Queste ultime, non sono che la porzione finale di alcuni componenti chiamati schede. La scheda principale, viene chiamata "scheda madre", e si occupa di connettere tra loro tutti gli altri componenti. Ad essa vengono infatti collegate tutte le altre parti (schede audio e video, dischi fissi, ecc.), che in questo modo possono "dialogare" in maniera veloce ed efficiente. Queste parti, o componenti, hanno varie funzioni, riassumibili in: funzioni di calcolo; funzioni di memoria; funzioni di collegamento. Le funzioni di calcolo vengono in genere presiedute dalla CPU (Central Processing Unit), ossia il "cervello" del computer. Vi sono poi processori che adempiono ad altri ruoli. Il processore grafico (presente nella scheda video) si occupa di calcolare i poligoni che ti fanno giocare a Unreal Tournament Il processore audio ti fa ascoltare il sonoro di un fantastico DVD. Le funzioni di memoria vengono principalmente espletate dalla memoria RAM e dai dischi fissi. Questi due componenti interagiscono tra loro: il disco fisso passa porzioni di dati alla RAM, molto più veloce, che a sua volta li distribuisce ai processori per i calcoli necessari. Infine vi sono le funzioni di collegamento, sotto le quali si identificano i vari cavi, le schede di rete e i modem. Insomma, il PC è davvero un mondo complesso, regolato però da relazioni e interazioni davvero semplici, poiché tutti i processi che gestisce sono tradotti da sequenze di miliardi di "si" e di "no", conglobati nel "codice binario". Cosa vuol dire? CASE È il rivestimento esterno del computer, cioè la scatola che contiene la scheda madre e tutte le schede annesse. DISCO FISSO L'unità di memoria principale, dove vengono memorizzati permanentemente dati e programmi, anche dopo lo spegnimento del computer. RAM È la memoria di lavoro molto più veloce e costosa del disco fisso, dove però i dati sono memorizzati in forma volatile: quando il PC viene spento vengono eliminati. Fa "girare" i programmi e permette la creazione/modifica dei dati

9 PROCESSORE È un'unità di elaborazione numerica. Ce ne sono di molti tipi e potenze, in modo da soddisfare campi quali grafica e calcoli fisici. In un PC, il processore più importante è la CPU (Central Processing Unit). Cosa c'è nel mio computer? Grazie alla sezione Risorse del Computer di Windows è possibile vedere la reale struttura del tuo PC. Dal menu Start selezionare Risorse del computer. Visualizzare le informazioni di sistema e nella scheda Hardware premere il pulsante Gestione Periferiche. Scheda audio di un computer: - 7 -

10 STRUTTURA DI UN PERSONAL COMPUTER (PC) Unità centrale Microprocessore Memoria RAM Memoria ROM Unità periferiche: Tastiera Mouse Video Stampante (aghi, getto d'inchiostro, laser) Plotter (stampante) Scanner Microfono Modem Casse acustiche Videocamera / Fotocamera Touch screen Input o Output? Memorie di massa: Memorie di massa: Cassette a nastro Iomega ZIP Floppy Disk Super Disk LS 120 Hard Disk USB Flash Memory CD-ROM CD-R CD-RW Capacità MB 100 MB MB MB DD da 720 KB - HD da 1'440 KB 120 MB 80 GB fino a 350 GB o più 128 MB MB MB - 1 GB - 2 GB 650 MB MB 650 MB MB 650 MB 700 MB Input o Output? DVD-ROM 1 GB - 5 GB DVD±RW 4.7 GB (DVD 5) DVD±R (DL) 8.5 GB (DVD 9) - 8 -

11 MEMORIE DEL PC Il PC riceve i dati dall'utente attraverso la tastiera, li elabora con il microprocessore e visualizza il risultato sul video. Il processore, però, non riceve i dati direttamente dalla tastiera né li invia direttamente allo schermo. Esiste una zona di immagazzinamento temporaneo, la memoria RAM, che serve come luogo di passaggio obbligatorio per accedere al processore. Il nome RAM è l'acronimo di Random Access Memory, o memoria ad accesso casuale, il che significa che è una memoria di lettura e scrittura. La RAM è anche chiamata memoria di lavoro ed è fondamentale per poter eseguire i programmi ed elaborare i dati. Essa è formata da milioni di celle di memoria con capacità di 1 byte (che può corrispondere ad 1 carattere). Unità e multipli: 1 byte = 1 carattere 1'024 byte = 1 Kbyte (Chilo) 1' byte = 1 Mbyte (Mega) 1 miliardo ~ di byte = 1 Gbyte (Giga) 1 bilione ~ di byte = 1 Tbyte (Tera) Nel PC vi sono poi altre memorie come la ROM (Read Only Memory) o memoria interna a sola lettura e le memorie di massa esterne, cioè in generale i dischi. RAM (EP)ROM DISCHI Funzione Immissione dati Elaborazione dati Caricamento sistema operativo e programmi Caratteristiche Volatile (in assenza di elettricità perde il suo contenuto) Dinamica (si cancella e si modifica) Lettura e scrittura Sinonimi Memoria di lavoro Memoria interna Avviamento del PC Diagnostica e caricamento del sistema operativo Dialoga con i dispositivi di I/O Non volatile Statica (il contenuto è permanente e non modificabile) A sola lettura Memoria interna Contiene i programmi Memorizza ciò che la RAM perde in assenza di elettricità Salvataggio dati Registrazione magnetica o ottica Lettura e scrittura Solo lettura Lettura e 1 sola scrittura Memoria di massa Memoria esterna Terminologia di base: Memoria RAM Salvare o registrare Caricare / Aprire Memoria di massa - 9 -

12 RIEPILOGO (le 3 memorie fondamentali nel PC) Memoria RAM In questa memoria di lavoro avvengono le operazioni più importanti quali il caricamento dei programmi e dei dati, l'elaborazione (cambiamento) dei documenti (dati) e l'immissione di nuovi dati tramite la tastiera o tramite un dispositivo di input (es. Scanner, videocamera). Ciò è possibile in quanto la RAM è una memoria a lettura e scrittura, dinamica e ad accesso casuale. Oltre che per la memoria di lavoro, la RAM è usata anche per altre unità, come per la scheda video, per la cache degli harddisk e delle stampanti. Si parla allora di SGRAM, di VRAM e di memoria virtuale (memoria che simula la RAM in sua assenza). D'altra parte questa memoria perde istantaneamente tutto il suo contenuto in assenza di corrente elettrica e per questo motivo è chiamata anche memoria volatile. Da qui la necessità di salvare i propri dati (documenti) su supporti non volatili come i dischi. Oggigiorno, in un normale PC ci dovrebbero essere almeno 128 Mbyte di RAM per un uso semplice (trattamento testi, foglio di calcolo e piccoli database), mentre per applicazioni che fanno uso intensivo di grafica, dovrebbero esserci almeno dai 256 ai 512 Mbyte di RAM. Memoria ROM - EPROM (Flash memory) La ROM è una memoria a sola lettura (Read Only Memory), il cui contenuto non può più essere modificato. Il contenuto è determinato all'atto della produzione del chip di memoria e quindi risulta essere non volatile, cioè permanente. Nei moderni PC, vista la rapida evoluzione della tecnologia e vista la necessità di cambiare e di aggiornare continuamente i programmi firmware di accensione del PC, si sono sostituite le memorie ROM con le memorie EPROM (Erasable Programmable Read Only memory). Queste, con speciali programmi, sono cancellabili e riprogrammabili, aggiornando così il programma d'avviamento del PC. Nelle EPROM di un PC risiede il cosiddetto programma BIOS (Basic Input Output System), le cui funzioni di base sono la diagnostica dell'hardware ed il caricamento del sistema operativo. Ogni qualvolta si accende un PC, il programma memorizzato nella EPROM si avvia automaticamente ed esegue i compiti a lui assegnatogli. Memoria di massa (dischi) Come già detto, immettere dei dati in un PC significa memorizzarli direttamente nella memoria di lavoro. Dal momento che quest'ultima è volatile, vi è la necessità di memorizzarli in modo permanente affinché essi non vadano persi irrimediabilmente. Le memorie di massa vanno viste come dei magazzini per la raccolta e la conservazione dei documenti e dei programmi, visto che spegnendo il PC la memoria RAM si svuota completamente. Le principali tecniche di registrazione per le memorie di massa sono la registrazione magnetica (nastri, floppy disk, harddisk ecc.) e la registrazione ottica (CD e DVD). La loro capacità va dal semplice dischetto da 1.4 Mbyte, alle cassette a nastro da o più Gbyte, ai CD-ROM da 650/700 Mbyte, ai DVD±RW di circa 4,7 Gbyte e ai nuovi DVD+R (DL) da 8,5 GB. I supporti magnetici hanno una durata che può variare in funzione della frequenza d'uso o dell'ambiente in cui vengono usati, che varia da 2-3 anni fino ad una decina d'anni. I supporti ottici hanno invece una durata ben maggiore, sull'ordine dei anni o forse più; anch'essi però dipendono dalla frequenza d'uso e soprattutto dalla qualità del supporto e dall'apparecchio di masterizzazione. Qualità scadenti dell'uno o dell'altro, possono rendere un CD non più leggibile, anche dopo pochi mesi!

13 LA FORMATTAZIONE Appena usciti dalla fabbrica i dischetti sono solamente dispositivi magnetici senza alcuna struttura in grado d'immagazzinare dati. Per poter utilizzare i dischi si deve innanzi tutto formattarli, cioè creare sul supporto magnetico una struttura logica (formato) in grado di gestire le directory (cartelle) e i file. Il programma di formattazione crea la directory principale o radice, identificata con "A:\", mentre per le altre directory è l'utente che le crea in base alle proprie esigenze organizzative. Durante la formattazione viene controllata la superficie del disco per la rilevazione dei settori difettosi o danneggiati e se ne esistono essi vengono marcati in modo da non essere mai più utilizzati durante le fasi di registrazione dei dati. Oggi, comunque, vengono venduti floppy disk già formattati dal fabbricante. Lo stesso discorso vale anche per gli hard disk, molto più capienti, ma con la stessa funzione di base dei dischetti: immagazzinare dati e/o programmi per poi essere caricati al momento opportuno nella memoria di lavoro (RAM). Struttura di alcuni formati di dischi Tipo Lati (facce) Tracce per lato Settori per traccia Byte per settore Capacità in byte Cap. in Mb Byte disponibili Floppy Disk Doppia Densità (DD) ' KB 730'112 Floppy Disk FD ad Alta Densità '474' MB 1'457'664 (HD) LS '072' MB 125'958'144 JOMEGA ZIP '144' MB 250'331'136 La durata del dischetto dipende dall'uso; se il dischetto è riposto in un luogo sicuro e protetto da eventuali campi magnetici, dalla polvere, può durare anche una decina d'anni. È comunque buona norma considerare il fatto che dopo 3-4 anni vi è la seria possibilità che il dischetto si sia smagnetizzato, perdendo così tutti i dati contenuti. Come formattare? In Windows XP, per esempio per formattare un floppy disk, basta premere con il pulsante destro del mouse quando il cursore punta all'icona del Floppy disk A: ed appare automaticamente il menu di scelta rapida. Scegliere "Formatta..." e poi apparirà la finestra a sinistra. Per formattare un disco Iomega ZIP o altro si procede allo stesso modo. 11

14 FLOPPY DISK E FORMATTAZIONE Tipo DD KB Tipo HD - 1'440 KB Tipo HD - 1'440 KB NON protetto da scrittura Protetto da scrittura Struttura di un dischetto da 1'440 Kbyte (Tipo HD) Caratteristiche: - 2 facce, o lati - 18 settori per traccia - 80 tracce su ogni lato del disco - 1 settore di traccia = 512 byte Calcolo della capacità in byte: 2 lati x 80 tracce x 18 settori x 512 byte = 1'474'560 byte La superficie del floppy disk al microscopio Unità in millesimi di millimetro Testina di lettura e scrittura polvere Impronta del dito Fumo di sigaretta 6/ / /10 1 bit registrato Strato magnetico = 2.5/1000 mm Spessore del floppy disk = 80/1000 mm L = 4/1000 mm H = 1.5/1000 mm 12

15 L'HARD DISK (da Windows facile) Un disco rigido è una periferica meccanica composta da un disco ruotante di materiale magnetico sul quale vengono memorizzati i dati. Nonostante i dischi di oggi abbiano raggiunto un livello di affidabilità notevole, è assolutamente sbagliato cullarsi in un senso di falsa sicurezza perché il disco rigido col tempo potrebbe deteriorarsi o anche rompersi definitivamente. Il secondo grande problema è che i dischi rigidi di oggi sono molto grandi. Fino a qualche tempo fa 1 GB era considerato un'enormità, mentre ora le macchine standard montano tranquillamente HDD da 20 o più GB. Così è molto più facile perdere i file semplicemente perché avete dimenticato dove li avete messi! Come funziona? Il disco rigido non è in genere visibile come gli altri drive del PC perché non è necessario accedervi e quindi può essere montato all'interno. Se l'apriste, scoprireste che è composto da una serie di dischetti metallici rivestiti di materiale magnetico, da cui il nome di disco rigido. I dischi sono azionati da un motorino ad alta velocità, mentre il PC controlla il movimento di una delle testine di lettura/scrittura. I dati vengono scritti su anelli concentrici chiamati tracce. Una serie di tracce si chiama cilindro. Il PC legge i dati spostando la testina (una su ciascun lato di un disco) in una data posizione e leggendo a turno le tracce che compongono il cilindro. Purtroppo però il PC non riesce a lavorare con i dati su una traccia intera, ma ha bisogno di tempo per prepararsi a leggere o scrivere i dati. Il risultato è che i dati vengono scritti in piccoli blocchi che si chiamano settori. Lo spazio tra i blocchi serve a dare il tempo necessario a leggere o scrivere i dati. Tutto questo può sembrare molto complicato a un profano, ma solo a causa del gergo usato: tracce, cilindri, testine e settori. Testine plananti La cosa più incredibile sul funzionamento dei dischi rigidi è che le testine non toccano effettivamente la superficie del disco. "Planano" su un cuscino d'aria a una frazione di un millimetro dalla superficie. L'intervallo è talmente piccolo che persino un capello umano o un granello di polvere risulterebbe troppo grande e potrebbe bloccare la lettura/scrittura incastrandosi tra le testine e la superficie del disco. In questo caso il disco si bloccherebbe e il computer in pratica si guasterebbe. Per evitare che la polvere si depositi sul disco, questo è racchiuso in una scatola metallica con dei filtri per l'aria. Ecco perché se aprite un disco fisso questo smette di funzionare (e non funzionerà mai più). Cosa determina la qualità? Oltre alla polvere, anche le vibrazioni possono causare il blocco della lettura/scrittura su disco, provocando così un danno permanente e irreversibile. Un PC di qualità ha un buon drive. Ma cosa vuol dire buono? Il parametro che notoriamente lo rende tale è la dimensione del disco rigido. La quantità di dati che entrano in un disco è sicuramente un buon parametro, ma non l'unico. La misura della quantità di memoria è il byte: un byte altro non è che la memoria necessaria per memorizzare un carattere. Un byte rappresenta una quantità di memoria molto piccola, per cui al suo posto si usano quantità come il chilobyte (1 Kb = 1'024 byte), il megabyte (1 MB = circa un milione di byte) e il gigabyte (1 GB = circa un miliardo di byte). La massima velocità Dopo le dimensioni, il parametro più importante di un disco rigido è la sua velocità, che però è anche una delle cose più difficili da quantificare. Ci sono alcuni fattori da tenere presenti, come la velocità di rotazione del disco e la velocità di spostamento delle testine. Chiaramente il tempo di lettura di una traccia o di un cilindro dipende dalla velocità di rotazione del disco. Molti dischi funzionano a circa 5'400 giri al minuto, ma i più veloci girano a 7'200 rpm (route per minute = giri al minuto). La velocità di spostamento della testina in lettura/scrittura entra in gioco quando ci si sposta da un cilindro all'altro e si misura in millisecondi (ms). Molti esperti usano la dicitura Tempo di Accesso Medio per misurare questa velocità, ma è come indicare la velocità media di una macchina durante un viaggio. Una misura molto più diretta è quella della velocità massima. Per un disco rigido è il tempo di accesso da traccia a traccia. Il tempo tipico di molti dischi è di circa 9,6 ms, mentre i dischi più veloci raggiungono 8,5 ms. In questo caso più piccolo è il tempo, più veloce è il disco. 13

16 Esempi di HD esterni e loro caratteristiche: Modello: Freecom FHD-1 Modello: Maxtor 5000 XT Capacità: 60 GB Capacità: 250 GB Velocità di rotazione: 5'400 rpm Velocità di rotazione: 7'200 rpm Interfaccia: USB 2.0 Interfaccia: USB 2.0 Modello Teac Alu Slim Capacità 80 GB Velocità di rotazione 5400 rpm Interfaccia USB

17 CD-ROM, CD-R, CD-RW (da Computer Idea) Masterizzo, dunque sono. Parafrasando un famoso pensiero filosofico, ecco il nuovo verbo dell'informatica. Possedere un masterizzatore è oramai d'obbligo soprattutto nel caso vogliate utilizzare questa periferica come strumento di backup per i vostri dati, creare una copia legale dei programmi su CD in vostro possesso (dovete sempre possedere la licenza originale per effettuare una simile operazione) o, semplicemente, riversare su supporto digitale i vostri vecchi dischi in vinile. La moltitudine di modelli presenti sul mercato si contraddistinguono sia per la differente velocità di elaborazione dei dati in lettura e in scrittura, nonché per l'interfaccia di cui dispongono che ne diversifica anche il prezzo: E-IDE, USB o SCSI (in ordine crescente di costo). I masterizzatori E-IDE presentano il grosso vantaggio di poter essere installati direttamente all'interno del PC, utilizzando quindi la connessione offerta dal controller già presente "di serie" sulla scheda madre. I modelli USB permettono invece di essere facilmente connessi al PC senza neppure dover aprire il cabinet, e sono particolarmente indicati per chi dispone di computer portatili. Va da sé che per poter sfruttare dispositivi di questo tipo è necessario disporre di queste speciali porte sul proprio PC. I masterizzatori SCSI, indirizzati principalmente al mondo professionale o a coloro che necessitano di elevate prestazioni e affidabilità, richiedono invece una scheda aggiuntiva, del costo di circa 100 CHF. CD-R o CD-RW? Dietro a queste misteriose sigle si nascondono le due principali tipologie di supporti per la masterizzazione, ovvero i CD su cui è possibile scrivere una volta sola (CD-R) e quelli su cui possono essere effettuate infinite registrazioni e cancellazioni (CD-RW). Al momento dell'acquisto, potete controllare sulla scatola se il masterizzatore supporta anche la modalità CD-ROM riscrivibili. Non fatevi però spaventare immediatamente dal maggiore costo delle periferiche che consentono anche l'operazione di riscrittura. Questi prodotti vi offrono infatti l'enorme vantaggio di poter effettuare copie di backup dei vostri dati che potrete poi aggiornare costantemente proprio come se fossero degli enormi floppy da 650 Mb (circa 450 volte la dimensione di un comune dischetto da 1,44 Mb). Per poter apprezzare al meglio la tecnologia di queste innovative periferiche, è bene capire subito in che modo sono fatti i supporti che verranno "incisi" dal raggio laser del masterizzatore. A differenza dei comuni CD-ROM, audio e multimediali, stampati a partire da un disco master originale, i CD-R vengono letteralmente "bruciati" dal raggio laser. Come è possibile invece osservare nella prossima figura, la stratificazione di un CD-R è piuttosto complessa. La parte inferiore del CD. ovvero quella che viene letta dal raggio laser, è costituita da uno strato di policarbonato, posto a protezione della "parte attiva", ovvero di quella sezione del CD formato da una Elementi costitutivi "CD" / "CD-R" in sezione sostanza particolare (la definizione scientifica è "polimero organico") che viene intaccata dal raggio del masterizzatore. L'incisione di questo tipo di supporti è però irreversibile poiché i dischi sono del tipo WORM (Write Once Read Many, "Scrivi una volta sola, leggi più volte"), in cui i solchi creati non possono più essere eliminati. 15

18 Per quanto riguarda i CD-RW, il discorso è sostanzialmente diverso, dato che il supporto deve permettere la riscrittura delle informazioni. In questo caso lo strato "attivo" è costituito da uno speciale materiale detto "policristallino", che cambia il suo stato fisico durante le fasi di riscaldamento e successivo raffreddamento. Il laser riscalda il materiale fino a 700 gradi, Elementi costitutivi CD-R trasformandolo in stato liquido. A questo punto il rapido raffreddamento cambia nuovamente lo stato, solidificandolo e creando i "solchi" che verranno letti dal laser al successivo utilizzo. L'operazione di cancellazione richiede nuovamente il riscaldamento dello strato cristallino, innalzando la temperatura da 200 C sino alla temperatura di fusione, 500/700 C. Tutta l'operazione deve essere protratta per qualche attimo affinché lo stato delle tracce scritte, sia riportato a quello cristallino originale. CD-RW Lo strato adatto alla scrittura-riscrittura è costituito da materiale policristallino che cambia il suo stato fisico durante le fasi di riscaldamento e successivo raffreddamento. In scrittura il calore prodotto da un raggio laser opportunamente dosato riscalda un punto molto piccolo della superficie sensibile e ne cambia lo stato da cristallino (trasparenza elevata) ad amorfo (trasparenza bassa) e viceversa. In lettura viene prodotto un raggio laser di bassa intensità che viene riflesso in modo diverso, secondo se lo stato del materiale è cristallino o amorfo. Non tutti i lettori CD in circolazione sono però in grado di leggere i supporti CD-RW, dato che la minore capacità di riflessione del raggio laser di questo tipo di supporti, rispetto a CD-ROM stampati e CD-R, mette in crisi i lettori più antiquati. Pronto tra un minuto. Ma quanto tempo ci vuole per masterizzare un CD? Questo fattore dipende esclusivamente dalla velocità del masterizzatore. Attenzione quindi alla scelta di questa periferica, osservate con attenzione le scritte posizionate sulla scatola. Le sigle da tenere d'occhio sono di questo tipo "8x record / 4x write / 32x max read". La prima sigla è sempre riferita alla velocità di scrittura sui supporti CD-R, mentre quella successiva indica la rapidità di scrittura su dischi riscrivibili (CD-RW). L'ultimo dato riguarda la velocità di lettura, analogamente a quanto indicato anche sui comuni lettori CD-ROM. È proprio il costante innalzamento di quest'ultimo valore (32x, 40x) che permette oramai di preferire, al momento dell'acquisto, un masterizzatore al tradizionale lettore CD: in un'unica soluzione si soddisfano due distinte esigenze. Esempi di software adatti per masterizzare. Easy CD-Creator, Clone CD, Nero, Win On CD, Windows XP include funzionalità per semplici operazioni di masterizzazione. 16

19 DVD (da Le origini: due standard contrapposti Era l'estate Un consorzio di 17 aziende di hardware e software proponeva al mondo intero l'sd, il Super Density Disc, una sorta di cd molto più capiente e in grado di memorizzare dati, immagini fisse e immagini in movimento. Quasi contemporaneamente la "sacra alleanza" Sony-Philips stava per sfornare uno standard diverso ma equivalente per prestazioni e utilizzo, il Multimedia cd (MMCD). All'orizzonte si prospettava la solita battaglia di mercato tra due standard alternativi, che costa molto alle aziende che vi partecipano e molto di più agli utenti che si affidano al prodotto che soccombe. Un inedito senso di ragionevolezza ha pervaso le illuminate menti dei "padri standardizzatori" e ha fatto sì che in soli sei mesi, e precisamente nel dicembre del 1995, si sia giunti a un accordo a tavolino tra le due fazioni al fine di proporre uno standard unico. E così nacque il DVD, Digital Versatile Disc, così chiamato perché, in era di convergenza digitale, il suo futuro era quello di ospitare dati informatici, dati audio, dati video, insomma multimedialità digitale allo stato puro. Il disco: esteriormente come un cd Guardate un DVD: non ci sono, per lo meno ad occhio nudo, apprezzabili differenze con un CD. Eppure il DVD contiene, nella sua versione minima, una quantità di dati di circa sette volte superiore a quella del CD. Questo risultato si è ottenuto riducendo in maniera incredibile la dimensione dei pit (le incisioni elementari sulla superficie del disco) e la distanza tra le tracce. Per rendere leggibili questi dischi, però, è necessario utilizzare un raggio laser dalla lunghezza d'onda minore, passando dai 780 nanometri del CD ai 650 del DVD. Un DVD che ospiti una faccia incisa in questo modo può contenere fino a 4,7 Gb di dati e si chiama DVD5. Ma, visto che il DVD è composto da due lamine incollate e plastificate, è possibile sfruttare come superficie utile all'immagazzinamento dei dati anche l'altra faccia, come i normali LP in vinile. In questo caso per accedere ai dati della faccia non attualmente in uso bisogna girare il disco, ma la capacità dell'intero disco ovviamente raddoppia e raggiunge i 9,4 Gb: questo DVD si chiama DVD10. Poi, alcuni progettisti particolarmente ambiziosi, invece di sentirsi appagati del lavoro svolto fino a quel punto, hanno deciso di andare oltre, aggiungendo ad ogni faccia uno strato. Aggiungendo infatti sopra allo strato di base un altro strato inciso semitrasparente, è possibile leggere sia l'uno che l'altro semplicemente cambiando la messa a fuoco della lente del pick-up: quando è messo a fuoco lo strato più interno, quello esterno risulta, all'occhio digitale del pick-up, del tutto trasparente. Così facendo si è incrementata ulteriormente la capacità del disco: una faccia a doppio strato è in grado di contenere 8,5 Gb mentre se si utilizzano due lati entrambi a doppio strato si raggiungono quasi i 18 Gb. Per questo motivo queste due versioni di DVD si chiamano rispettivamente DVD9 e DVD18. 17

20 I DVD video: il miglior supporto consumer oggi disponibile Ma di tutta questa capienza cosa ce ne facciamo? La prima applicazione che è venuta in mente ai progettisti è stata quella di memorizzare nei DVD del video digitale. In effetti fino a prima del DVD il video digitale non era mai arrivato, almeno a livello consumer, su supporti ad accesso non lineare di qualità (l'esempio migliore era il video CD) ma era stato sempre confinato su nastro. In ogni caso, per memorizzare un intero film con immagini qualitativamente ottime su un solo disco, obiettivo dei progettisti, serviva un sistema di riduzione dei dati, un sistema di compressione. A questo scopo è stato scelto l'intelligente sistema MPEG2: si tratta di un algoritmo di compressione audio/video con perdita (il segnale compresso e decompresso non è più, bit a bit, uguale a quello di partenza) che, grazie al rapporto di compressione variabile, consente di ridurre a piacere la mole di dati, con una progressiva perdita di qualità. Ma il bello dell'mpeg2 è che, grazie alle capacità proprie dell'algoritmo e alla possibilità di allocare maggiore banda (e quindi minore compressione) dove ce n'è più bisogno, si possono raggiungere, se l'encoding è fatto a regola d'arte, risultati praticamente indistinguibili dall'originale caratterizzati da rapporti di compressione anche molto elevati. Il risultato finale è il DVD video, una variante di DVD, a oggi più diffusa. Pur trattandosi di valori del tutto indicativi (dipende dalla compressione utilizzata), possiamo dire che un DVD video può contenere oltre 130 minuti di video ad alta risoluzione (oltre 500 linee teoriche) se si utilizza un DVD5, quantità che cresce di conseguenza se si passa ai formati DVD9, DVD10 o DVD18. Inoltre, le caratteristiche chiave del DVD sono le seguenti: 1. possibilità di memorizzare fino a 8 tracce audio contemporanee, selezionabili da telecomando; 2. possibilità di inserimento fino a 32 sottotitolazioni; 3. possibilità di inserire riprese contemporanee da più punti di vista, anch'esse selezionabili da telecomando; 4. possibilità di inserire menù e contenuti multimediali; 5. possibilità di inserire dei punti di biforcazione del fluire del filmato in modo tale da creare storie ramificate a conclusioni multiple. Per quello che riguarda le tracce audio, il mercato ha creato, nei mesi precedenti un po' di confusione per contrasti tra standard concorrenti, ma ora appare tutto molto più chiaro: un DVD video ospita normalmente almeno una traccia o PCM stereo o compressa Dolby Digital. Tutto ciò ovviamente non significa che non possano esistere DVD che contengano anche tracce audio codificate altrimenti. È il caso, per esempio dei DVD con una traccia codificata in DTS: oltre a questa dovranno anche contenere o il PCM stereo o il Dolby Digital, nelle sue varianti 1.0, 2.0, 5.1, a seconda del film, formati che sono obbligatori. Uno spaccato della struttura di un DVD a doppio strato. 18

21 INTERNET 1) Che cosa è Internet: ( Internet è un collegamento aperto tra reti di computer, che permette la comunicazione diretta tra diversi elaboratori per lo scambio di informazioni e di programmi. Internet è la più estesa interconnessione mondiale di differenti reti di elaboratori. Internet comunica utilizzando il protocollo TCP/IP (Transmission Control Protocol / Internet Protocol). È uno strumento di comunicazione. Su Internet sono implementati diversi servizi: , news, ftp,... 2) La Rete Come accedere alla rete. L'accesso alla rete è gestito da Provider (fornitori di servizi Internet). Esempi di provider: Ticino.com, Bluewin, Sunrise, Tinet, Ti.ch, ecc. Per accedere alla rete il Provider fornisce un Account che consiste in un nome utente ed una password. L'accesso alla rete può essere gratuito o a pagamento a seconda del contratto che è stato fatto. La connessione ad Internet può essere fatta in diversi modi, ad esempio tramite modem analogico, digitale o ADSL (banda larga). Questo implica una connessione diretta (Modem/Router, Lan) o Dial-Up (Accesso remoto, linea telefonica). Altri sistemi di connessione possibili sono: via cavo coassiale televisivo (Cablecom) via etere (paraboliche satellitari) via rete elettrica. Per accedere alla rete con Windows bisognerà creare una connessione di accesso remoto nella quale bisognerà inserire: il numero telefonico (se si accede alla rete tramite modem e linea telefonica) il nome utente una password. 19

22 Schema di accesso alla rete: Provider 3) Come navigare in Internet Il World Wide Web (www) rappresenta la parte grafica e multimediale di Internet. Una volta stabilita la connessione e quindi l'accesso alla rete per poter navigare è necessario far uso di un programma specifico, detto browser. I due programmi più diffusi a tale scopo sono Internet Explorer e Netscape Navigator (Firefox, Opera, Safari e altri stanno tuttavia diventando sempre più popolari). Tale software consente di accedere in modo semplice e rapido a documenti denominati pagine Web. Un sito Web è in genere costituito da più pagine. La pagina iniziale di un sito Web è denominata home page. Ogni pagina Web è identificata da un indirizzo Internet univoco, denominato anche URL (Uniform Resource Locator) che è una indicazione precisa di dove si trova l'oggetto nella rete Internet. Esempio di schermata di Internet Explorer: La struttura di un indirizzo URL ha sempre questa forma come mostrato nell'esempio: http: // /usr/scuola /index.html Protocollo Percorso di rete Cartella File Esistono vari modi per esplorare le pagine Web. È possibile digitare l'indirizzo della pagina desiderata nella casella Indirizzo del browser Web. Una volta visualizzata una pagina Web, si utilizzano i collegamenti in essa contenuti, ovvero parole o frasi sottolineate o immagini che consentono di passare direttamente ad un'altra pagina Web. Se si sposta il mouse in corrispondenza di un collegamento, il puntatore assumerà la forma di una mano. Facendo clic sul collegamento, verrà visualizzata la pagina Web a cui fa riferimento. 20

23 Nella tabella che segue viene fornita una descrizione dell'utilizzo dei vari pulsanti della barra degli strumenti di Internet Explorer. Pulsante Indietro Avanti Termina Aggiorna Pagina Iniziale Cerca Preferiti Cronologia Canali Posta Stampa... Descrizione Torna all'ultima pagina Web visualizzata Visualizza la pagina Web successiva Interrompe il download di una pagina Web Aggiorna il contenuto di una pagina Web corrente (la pagina corrente viene nuovamente caricata) Visualizza la pagina Web alla quale, in base all'impostazione predefinita, si accede ad ogni avvio di Internet Explorer Visualizza un elenco dei motori di ricerca disponibili Visualizza un elenco delle pagine Web impostate come predefinite Visualizza un elenco dei siti Web visitati di recente Visualizza un elenco dei canali che è possibile selezionare Avvia Outlook Express o per la gestione della posta elettronica Stampa una pagina Web 4) FTP Un altro servizio Internet molto usato è FTP (File Transfer Protocol). Con questo servizio si può accedere a qualsiasi tipo di file messo a disposizione su un server remoto Internet e trasferirlo sul proprio Hard Disk (prelevamento di file). Un programma FTP può essere scaricato gratuitamente da Internet. (WS FTP LE) FTP Anonimo Anonymous FTP è uno dei termini in gergo che si trovano esplorando Internet. Indica la modalità attraverso la quale si accede ad altri computer contenenti file accessibili a tutti. Ogni volta che si vuole trasferire un file da un sito remoto, bisogna collegarsi con quel computer per poter vedere i file memorizzati sull'hard Disk. Ecco come si presenta la finestra di dialogo di un programma FTP per il trasferimento dei files. 21

24 5) Indirizzi IP Ogni computer, quando è connesso alla rete, viene identificato con un numero univoco detto indirizzo IP. Molti fornitori di servizi offrono indirizzi dinamici. Questo significa che il fornitore assegna un indirizzo IP ogni volta che ci si collega e, quindi, può essere sempre diverso. Con indirizzi IP statici viene impiegato invece sempre lo stesso indirizzo. Questo numero univoco ha la struttura seguente: xxx.xxx.xxx.xxx Comunque per comodità, ad ogni numero IP viene corrisposto un nome di facile lettura e comprensione detto dominio. La parte iniziale del dominio indica il fornitore di servizi Internet, mentre la parte terminale, separata da un punto indica il tipo di organizzazione oppure la nazione. Esempi: ticino.com ti.ch html.it hp.com t-online.de ticinonline.ch... Il numero IP corrisponde al sito della Ticino.com. Questo numero può essere scritto nella barra dell'indirizzo al posto del nome di dominio usuale. Per conoscere l'indirizzo IP di un sito si può far uso dell'istruzione ping (ping// e dell'istruzione ipconfig (ipconfig/all) digitate direttamente dalla finestra dei comandi windows (Cmd). 6) Motori di ricerca Cosa sono e come funzionano i "motori di ricerca"? Sono dei servizi gratuiti disponibili sul Web, che permettono di cercare informazioni su Internet. In genere, i sistemi per fare le ricerche sono due: o per parola chiave, o per argomento. Il primo consente di trovare informazioni su di un tema specifico; il secondo sistema, permette di approfondire man mano la ricerca in base ad argomenti sempre più analitici. Di motori di ricerca, ne esistono una infinità, di cui la maggior parte sono gestiti da aziende statunitensi. Naturalmente, la scelta dei motori di ricerca ove registrare il sito, privilegerà quelli più frequentati, anche in relazione al mercato potenziale che si vuole raggiungere. La regola comunque è di utilizzare i motori internazionali che, da una ricerca svolta, soddisfano l'80% di tutte le ricerche su Internet. Ecco alcuni esempi dei motori più diffusi: Google ( MSN Search ( Yahoo! ( Altavista ( Lycos ( 22

25 Da "Illustrazione ticinese" a proposito di motori di ricerca (5/2002). Google con la matematica. Google è una delle aziende con la tecnologia di ricerca più interessante. Sviluppato all'università di Stanford da Segey Brin e Larry Page, due giovani laureati in scienze informatiche, ha debuttato online soltanto un paio di anni fa. La caratteristica principale di Google, è quella di selezionare i risultati di ricerca valutando l'importanza di ogni pagina web con metodi matematici, in base ad un controllo di oltre 500 milioni di variabili e di ben due miliardi di termini. Questa tecnologia, chiamata "PageRank", controlla non solo il contenuto della pagina web, ma verifica anche altri eventuali siti che hanno un link verso la pagina. In questo modo, anche in base alla quantità e al tipo di link, la pagina riceve una valutazione più o meno alta. Fra le altre caratteristiche di Google, da segnalare la sua velocità di esecuzione, con un tempo medio per ogni ricerca inferiore ad un secondo (!), oltre alla grandezza del suo archivio che ha oltre un miliardo di pagine censite cui sono aggiunte 1,5 milioni di nuove pagine ogni giorno. La convinzione di fornire risultati rilevanti, è confermata dal bottone "I'm feeling lucky" ("mi sento fortunato"), attraverso il quale l'utente può essere direttamente portato sul primo sito che Google avrebbe indicato a fronte dei termini richiesti. Ponendosi sul mercato come società di servizi, Google ha mantenuto molto spartano il suo sito, che si contraddistingue anche per la totale assenza di pubblicità. L'unica eccezione riguarda alcune inserzioni di brevi testi promozionali, in ogni modo inerenti le ricerche effettuate dai visitatori. Oggi, Google presenta un'interfaccia configurabile in dieci lingue, tra le quali l'italiano. Ricerche per argomenti. Se la tipologia della ricerca è generica - come ad esempio "voglio cercare siti turistici in Ticino" - oppure è di tipo investigativo - come ad esempio "gli alberghi del Ticino che hanno un sito" - allora è bene orientarsi inizialmente sulle directory, ossia ai motori di ricerca suddivisi per categoria, che permettono facilmente di isolare un gruppo di siti facenti capo ad un argomento. La directory più nota è senz'altro Yahoo, che è anche il sito Internet più visitato in assoluto. Dedicato invece ai siti italiani è Virgilio, una guida molto articolata che oltre a catalogare siti web realizza delle guide monografiche corredate da contenuti editoriali oltre che da una accurata selezione di siti. 23

26 Ricerche specifiche. L'approccio ai motori di ricerca cambia se la necessità è invece quella di trovare delle risorse dedicate a temi specifici come, ad esempio, i siti riguardanti un determinato albergo, un artista, oppure che trattano un argomento non particolarmente comune. I motori di ricerca più adatti a selezionare questo tipo di informazioni sono i "search engines" classici quali Altavista, Infoseek, HotBot, Excite, Lycos, Google,... che indicizzano non solo le pagine principali dei siti contenuti nei loro archivi, ma anche le pagine interne, offrendo in questo modo uno spettro di ricerca più ampio. Proprio in relazione alle grandi dimensioni dei loro database - Altavista, ad esempio, censisce oltre 100 milioni di pagine web - la ricerca su questi siti dovrà essere il più possibile circoscritta, per fare in modo che i siti risultanti della ricerca siano congruenti con le proprie necessità. È quindi opportuno utilizzare più termini per meglio caratterizzare la ricerca, indicando per prime le parole più importanti. Inoltre è preferibile effettuare la ricerca su più di un sito, dato che molte pagine web sono presenti solo su alcuni motori di ricerca, magari utilizzando o cosiddetti "metacrawler", ossia dei siti dai quali si può effettuare una richiesta a più motori di ricerca contemporaneamente, tra i quali segnaliamo Dogpile e MetaCrawler. Altro metodo per circoscrivere la propria ricerca è quello di utilizzare le numerose funzioni messe a disposizione dai motori di ricerca, alcune delle quali accessibili in apposite sezioni chiamate "advanced search" ("ricerca avanzata"). Su alcuni motori di ricerca, ad esempio, è possibile specificare la lingua con la quale sono composte le pagine web che interessano. Si possono anche richiedere solo quei documenti realizzati o modificati prima o dopo una certa data. Infine, potrebbe essere molto utile l'uso di alcuni operatori cosiddetti "booleani": AND, OR, NOT, NEAR,... Insomma, veramente ampio e variegato il mondo dei motori di ricerca su Internet, oggi necessari se non persino indispensabili per riuscire a districarsi nel pagliaio informativo qual è ormai diventata la grande rete. Esercizio: 1. Connettersi con il sito Google.com. Consultare la guida alle funzioni di ricerca (Tutto su Google) ed eseguire alcune ricerche proposte. 2. Leggere le ultime notizie sul Corriere del Ticino ( 3. Cercare l'orario per recarsi da Bellinzona a Zofingen, domani, il più presto possibile. Richiedere pure il costo del biglietto in prima classe, andata e ritorno ( 4. Cercare il numero di telefono della scuola tramite l elenco telefonico su Internet ( 5. Dove è morto Leonardo da Vinci? In quale anno? 6. Trovare un immagine del Museo di arte moderna di San Francisco e il nome dell architetto che lo ha costruito. 7. Cercare in quali anni è vissuto W.A. Mozart ed ascoltare una sua musica. 8. Mi occorre il drive aggiornato per far funzionare la mia stampante che è HP Color Inkjet cp1700. Provare a localizzare questo file senza però scaricarlo da Internet. 9. Consultare il foglio ufficiale del Cantone Ticino. 24

27 INTERNET: GESTIONE DELLA POSTA ELETTRONICA 1) Per molte persone una buona ragione per collegarsi ad Internet consiste nella possibilità di inviare e ricevere posta elettronica. Con la posta elettronica si possono spedire messaggi a chiunque disponga di una casella postale su Internet. Il messaggio può includere anche altri tipi di file, come ad esempio immagini o tabelle. Ma la cosa più importante è la velocità: il messaggio arriverà a destinazione immediatamente. Vantaggi: rapidità: pochi secondi per trasferire un messaggio da un capo all'altro del mondo; costo irrisorio: ogni messaggio occupa circa 1-2 secondi la linea telefonica (collegamento locale anche se l'interlocutore si trova in Giappone); possibilità di allegare qualsiasi file (testi, fogli di calcolo, database, immagini, documenti sonori, filmati, programmi); informalità: il messaggio non è impegnativo come una lettera; è invece generalmente semplice e "spontaneo" ; discrezione: non sollecita il destinatario in momenti inopportuni, come può essere una telefonata; possibilità di gestire la propria posta elettronica praticamente da ogni PC collegato a Internet. Svantaggi: prolificazione di messaggi "inutili", réclame, avvisi vari; riservatezza non garantita (a meno di codificare il messaggio); non esiste un elenco completo degli indirizzi di posta elettronica (ed è anche una fortuna); trasmissione di virus (non aprire mai documenti di provenienza incerta e soprattutto allegati di tipo EXE, BIN, COM, BAT) 2) Indirizzo Come si riconoscono gli indirizzi di posta elettronica: L r o s s t i c i n o. com Nome utente. La prima parte dell'indirizzo di posta elettronica è costituita dal nome utente. In questo esempio Lrossi (Luca Rossi). Il Il (at) separa il nome dell'utente dal server principale. Il fornitore. Il nome di fornitore di servizi Internet (la società che dà accesso ad Internet). Tipi di organizzazione. Questa parte serve ad identificare il tipo di società del fornitore che potrebbe cambiare a seconda del Paese. Ogni indirizzo è formato da due parti distinte. La prima parte, a sinistra del simbolo "at" (@), è il LoginName (nome utente), la seconda, a destra, è l'indirizzo del provider. 25

28 3) utilizzo Oggi è possibile utilizzare la posta elettronica in tre modi: a) CLIENT La gestione della posta avviene tramite l'uso di programmi specifici: Outlook, Outlook Express, Eudora, Netscape,... Bisognerà di conseguenza creare nel programma specifico un Account di posta elettronica. Dati necessari: Nome utente (Username) NCognome Password ******** Indirizzo personale Indirizzo POP Indirizzo SMTP (pop.bluewin.ch) (mail.bluewin.ch) In questo caso i messaggi vengono scaricati dal server sul proprio PC e inviati dal proprio PC al server. In modalità Off-Line sarà possibile leggere ed elaborare nuovi messaggi da inviare. I vari messaggi vengono depositati nella casella postale sul Mail Server del fornitore di servizi e verranno aperti la prima volta che ci si collega ad Internet. Provider utente 1 Provider utente 2 OUT: SMTP OUT: SMTP Utente 1 Utente 2 Utente IN: POP IN: POP b) WEB La gestione della posta avviene tramite l'uso di programmi inseriti direttamente nelle pagine Internet. In questo caso la gestione della posta avviene On-Line ed è evidentemente necessario essere collegati alla rete. Dati necessari: Indirizzo sito: URL (esempio: Nome utente (Username) NCognome Password ******** 26

29 c) CLIENT e WEB È possibile utilizzare contemporaneamente i due modi precedenti, a condizione che il fornitore di servizi Internet lo permetta. Ne consegue che sarà possibile gestire la posta elettronica a casa ed in ufficio (tramite l'uso di Outlook Express, Eudora,...) ed in uno specifico sito, con gli altri PC nel mondo collegati a Internet. 4) Le parti di un messaggio di posta elettronica. Ecco come si presenta in generale la finestra di dialogo per l'invio di un messaggio. Indirizzo del destinatario. Copia del messaggio per conoscenza a Copia nascosta del messaggio per I destinatari non vedranno a chi è stato inviato il messaggio. Oggetto del messaggio. Utile sia la mittente che al destinatario. Può essere obbligatorio. Questa è la parte riservata alla stesura del messaggio. Qui si può scrivere l'indirizzo del file o dei files da allegare al messaggio. L'organizzazione della posta elettronica avviene in una struttura di cartelle nelle quali vengono di regola memorizzate i messaggi in arrivo, in uscita, inviati, eliminati. C'è anche sempre la possibilità di gestire una rubrica nella quale si registrano gli indirizzi frequentemente utilizzati. Esercizio: 1) Creare una rubrica con l'indirizzo di posta elettronica dei compagni di classe. 2) Scrivere ed inviare dei messaggi allegando eventualmente files di dimensione piccola. 3) Leggere i messaggi ricevuti, eliminare definitivamente quelli letti e superflui. 27

30 La cartella preferiti, bookmarks. Dopo aver fatto un po' di pratica con Internet, ci si accorge dell'immensa quantità di informazioni esistenti. Spesse volte navigare diventa difficile, perché ci si lascia trascinare facilmente dai vari Link proposti nelle pagine per cui non si riesce a trovare e a consultare quanto desiderato. È importante fare una selezione dei siti trovati interessanti e memorizzarli in modo che essi siano sempre facilmente disponibili come punto di partenza per nuove navigazioni. A tale scopo nei browser utilizzati per la navigazione in Internet figura sempre una cartella denominata Preferiti (bookmarks, segnalibri). Essa può essere organizzata in diverse cartelle e in una struttura ad albero (come in Esplora risorse) in modo da poter separare i diversi temi ai quali si riferiscono gli indirizzi Internet. Una buona organizzazione dei propri siti preferiti è chiaramente molto vantaggiosa. Comunque la memorizzazione di questi dati è limitata unicamente al proprio computer. Se ci si trovasse in un altro posto, collegati ad Internet, evidentemente non si potrà far uso della propria cartella Preferiti. Esistono però dei servizi su Internet che permettono di creare una struttura simile e che di conseguenza sono consultabili da qualsiasi postazione Internet nel mondo. Esercizio: Provare ad eseguire la registrazione del Bookmark e ad organizzare una serie di indirizzi Internet suddivisi per categorie diverse. 28

31 GESTIONE DEI FILE Sui dischi viene memorizzata ogni sorta di informazione (DATI) in formato digitale: testo, numeri, disegni, immagini, suoni, filmati e programmi. Se un programma è in grado di trattare o elaborare un'informazione, allora è anche in grado di memorizzarla su di un supporto magnetico o ottico. La naturale diversità fra i diversi tipi di dati obbliga il computer a memorizzare queste informazioni molto eterogenee in formati assai diversi fra loro. Per poter memorizzare sui dischi le informazioni, il computer si serve di speciali contenitori ai quali è assegnato un nome ed un formato. Questi contenitori si chiamano "FILE". Quindi un file può essere immaginato come una specie di "scatola", il cui contenuto è l'informazione memorizzata, come un testo, numeri, disegni, ed altro ancora. Per poterli distinguere e per poterli ritrovare facilmente sui dischi occorre assegnare loro un nome (identificativo), mentre il programma con il quale sono stati creati e quindi salvati assegnerà automaticamente anche un'estensione di 3-4 caratteri. Il nome e l'estensione sono separati da un punto (. ) e quest'ultima indica solitamente il tipo di formato con cui il file è stato registrato sul disco. Nella stessa cartella dello stesso disco non possono quindi esserci due file aventi lo stesso nome ed estensione; se ciò capitasse, l'ultimo arrivato cancellerebbe il primo, prendendone il suo posto. Si parla allora di sovrascrittura del file, a volte necessaria e voluta, altre volte con gravi conseguenze e perdita di dati. Regole per la denominazione di un file Con il vecchio sistema operativo DOS-Windows 3.1 il numero massimo di caratteri era di 8 per il nome e 3 per l'estensione, mentre per Windows 95, 98, 2000, XP e Vista questo valore è di 255 caratteri per il nome e 5 o 6 per l'estensione. Queste regole valgono anche per i nomi delle cartelle. Alcuni caratteri non si possono usare, in quanto riservati dal sistema operativo. Con il vecchio DOS-Windows 3.1 ed i programmi a 16 bit sono i seguenti: " : / \ [ ] * + = < > ;,?!. ed il carattere spazio Con Windows 95, 98, 2000, XP, Vista ed i programmi a bit sono i seguenti: " : / \ *? < > Pure i seguenti nomi sono proibiti per entrambi: CON, AUX, COM1, COM2, COM3, COM4, LPT1, LPT2, LPT3, PRN, NUL 29

32 I CARATTERI JOLLY O WILD CARD Servono per la selezione o la ricerca di un determinato file o gruppo di file. Il carattere asterisco ( ) sostituisce indistintamente tutti i caratteri del nome e/o dell'estensione, mentre il carattere punto di domanda (? ) sostituisce un solo ed unico carattere. Esempi. BMP - tutti i file la cui estensione è BMP LETT. - tutti i file il cui nome inizia con LETT LETT.DOC - tutti i file il cui nome inizia con LETT e l'estensione è DOC Disegno?. - tutti i file da 8 caratteri, di cui i primi 7 sono DISEGNO W.L - tutti i file il cui nome inizia con W e l'estensione con L. - tutti i file Estensioni classiche di alcuni tipi di file, naturalmente ne esistono molte altre che sono poi da scoprire durante il lavoro di gestione dei file v. anche - file vitali del sistema operativo.sys - file vitali del sistema operativo.exe - programmi eseguibili dall'utente.dll - parti di programma non eseguibili dall'utente, ma indispensabili.ini - file di inizializzazione dei programmi.bak - copie automatiche per la sicurezza.wbk - copie automatiche per la sicurezza (Word 97 e 2000).TMP - file temporali creati ed usati automaticamente dai programmi.txt - file di testo ASCII (Notepad, Wordpad).DOC - file di Word (fino alla versione 2003).DOCX - file di Word 2007.XLS - file di Excel (fino alla versione 203).XLSX - file di Excel 2007.accdb - file di Access 2007.PPT - file di Power Point.FP5 - file di File Maker 5.0 e 6.0.BMP - immagine bitmap o foto (PaintShop ed altri simili).htm (.HTML) - pagine di Internet (si può trovare anche.xhtml).avi - filmati.mp3 - file musicali.jpg - immagini e fotografie in formato compresso.... In Windows è possibile nascondere le estensioni dei file, in quanto essi si possono riconoscere dall'icona associata al file. 30

33 PRINCIPALI ATTIVITÀ CON I FILE Un file è un insieme di informazioni (DATI) memorizzati in un certo formato, identificato da un nome e da un'estensione normalmente di 3-4 caratteri (DOC, XLS, JPG, BMP, AVI, ecc, ma ultimamente se ne possono trovare anche di 5 o 6, come per la dichiarazione elettronica delle imposte), che occupa dello spazio nella memoria del disco, misurabile con i byte. Che cosa si può fare con i file? 1. Creare un file Sono i programmi che permettono la creazione del file, dapprima nella memoria RAM e poi, se si salvano, anche nella memoria di massa (dischi). 2. Salvare un file Registrare o memorizzare un file, dalla memoria RAM al disco prescelto. 3. Aprire un file Caricare un file dal disco alla RAM tramite il programma con cui è stato creato e quindi poterlo poi modificare. 4. Stampare un file Inviare il file alla periferica di stampa, tramite il programma che lo ha creato. 5. Copiare un file Duplicare un file da un disco all'altro (esisteranno due versioni dello stesso file). 6. Spostare un file Trasferire un file da un disco all'altro (esisterà una solo versione del file). 7. Cancellare un file Eliminare un file dal disco (per sicurezza il file verrà spostato temporaneamente nel cestino in modo da poterlo eventualmente ricuperare). 8. Rinominare un file Cambiare il nome al file (stesso contenuto, ma con nome diverso). Attenzione a non cambiare i 3 caratteri dell'estensione, in quanto poi l'applicazione che lo ha generato non sarà più in grado di riconoscerlo (almeno con i metodi tradizionali). Tutte queste attività di gestione dei file vanno eseguite facendo uso del programma Esplora risorse presente nel sistema operativo di Windows. 31

34 GESTIONE CARTELLE (DIRECTORY) Un normale Hard Disk di un PC ha una capacità, oggigiorno, di almeno 40 Gbyte. Su questo disco si possono quindi memorizzare, fra programmi e documenti, diverse migliaia di file. Occorre quindi separare i file in modo logico: i programmi da una parte e i documenti dall'altra. I programmi non vanno mischiati fra loro e così pure i documenti riguardanti specifici argomenti fra loro assai diversi nel contenuto. Tutto questo è fattibile grazie alle cartelle (o directory) che l'utente crea sul proprio Hard Disk, in modo da ottenere una struttura gerarchica coerente e di facile interpretazione. Quando si esegue la formattazione di un disco, viene automaticamente creata una directory principale denominata "radice" (o root) ed identificata con il simbolo "backslash" ( \ ). A:\ C:\ Directory principale del disco nell'unità A: (Floppy disk) Directory principale del disco nell'unità C: (Hard disk) La directory principale del disco non può contenere oltre un certo numero di file, anche se il disco è di dimensioni molto grandi, per cui occorre creare delle subdirectory 8 (o sottocartelle) per meglio gestire le memorizzazioni dei file. Esempio di struttura ad albero di un disco C: 32

35 IL PROGRAMMA ESPLORA RISORSE "Esplora risorse" è l'equivalente di Gestione risorse in Window 95 o di File Manager in Window 3.1 e serve sostanzialmente per la gestione dei file e delle cartelle dei dischi. È possibile caricare questo programma in diversi modi: a) Dal menu a cascata di START. Fare clic sul pulsante Start per visualizzare il menu, selezionare Tutti i programmi/accessori e poi Esplora Risorse. b) Posizionare il puntatore del mouse sul pulsante Start e fare clic con il tasto destro del mouse. Appare un menu di scelta rapida che contiene la possibilità di caricare direttamente il programma Esplora. c) Selezionare l'icona Risorse del computer se presente sulla scrivania di Windows oppure l'icona che rappresenta il Cestino e fare clic con il tasto destro del mouse. Appare anche in questo caso un menu di scelta rapida nel quale si propone la scelta del programma Esplora. d) Tasto Bandiera+E (Winkey) e) È comodo disporre sulla scrivania di Windows o nella barra delle applicazioni di una icona collegata direttamente a questo programma in modo da poterlo utilizzare con più comodità. Ecco come si presenta la finestra di Esplora risorse: Il lato sinistro dello schermo Esplora Risorse contiene una panoramica gerarchica del sistema. La parte a destra contiene una panoramica visiva dei contenuti di qualsiasi dispositivo o cartella che si seleziona nella finestra di sinistra. La panoramica prevede diversi modi di visualizzazione (Anteprima, Titoli, Icone, Elenco, Dettagli). Mentre si selezionano elementi diversi nella finestra sinistra, la finestra destra si modifica per riflettere i cambiamenti. 33

36 Esercizio: a) Scorrere la finestra sinistra finché l'unità C: è visibile. b) Se si vede un segno più (+) vicino all'icona nella finestra sinistra, fare clic su di esso per visualizzare i contenuti dell'unità C. Il segno più (+) diventa un segno meno (-). Fare clic sul segno meno (-) ancora per chiudere ripristinare la situazione precedente. c) Fare clic sul livello più elevato nella finestra di sinistra denominato Desktop e Windows visualizza i contenuti della scrivania nella finestra destra. d) Visualizzare le diverse barre degli strumenti dal menu Visualizza e verificare i modi diversi per visualizzare il contenuto di una cartella: Icone grandi, Icone piccole, Elenco e Dettagli e Anteprima. Le medesime opzioni sono ottenibili anche tramite menu. e) Trascinare la linea di divisione verticale in modo che la finestra di sinistra sia più stretta. Il cursore del mouse cambia forma quando lo si pone nella posizione corretta nella colonna divisoria. Esplora risorse non aggiorna la visualizzazione ogni volta che si ridimensiona la finestra. Se ad esempio si allarga la finestra di destra, Gestione risorse non risistema automaticamente le icone della finestra per riempire lo spazio recentemente allargato. Il comando da menu Visualizza-Aggiorna (F5) sistemerà le icone per riempire il nuovo spazio. f) Di regola il modo più idoneo di visualizzazione del contenuto di una cartella è Dettagli. Questa modalità permette di ordinare facilmente i file secondo i vari criteri proposti nell'elenco (ad esempio secondo la data di modifica in ordine decrescente). Una volta scelto la modalità di visualizzazione dei file conviene fissare in modo permanente questo criterio per non doverlo sempre reimpostare ogni volta. Dal menu Strumenti-Opzioni cartella... scegliere la scheda Visualizzazione e premere il tasto "Applica a tutte le cartelle". g) Tasto destro del mouse Selezionare una cartella e fare clic con il pulsante destro del mouse per vedere il menu di scelta rapida che appare. Ora fare clic con il pulsante destro su un documento e si potrà osservare un menu di scelta rapida leggermente diverso. Questo significa che le azioni che si potrebbero eseguire su un documento sono diverse dalle azioni che si potrebbero eseguire su una cartella, e il menu di scelta rapida riflette queste differenze. 34

37 h) Creazione di nuove cartelle Selezionare la propria cartella di lavoro nell'unità H:. Dal menu File-Nuovo-Cartella è possibile creare delle nuove cartelle. Provare a riprodurre lo schema ad albero seguente: Osservazione: Una suddivisione strutturata permette di archiviare i propri documenti in modo ordinato. È molto importante sapere dove si registrano i documenti per saperli poi ritrovare al momento opportuno senza particolari difficoltà. i) Modifica del nome ad una cartella Si fa un semplice clic sul nome della cartella. Dopo un po' di tempo il testo risulta selezionato ed il cursore lampeggia all'interno del riquadro di testo. In questo momento è possibile cambiare il nome. Tasto destro del mouse sulla cartella selezionata e scegliere Rinomina dal menu di scelta rapida. Selezionare la cartella da modificare e premere in seguito il tasto funzione F2. Attenzione: i nomi delle cartelle del medesimo livello devono essere diversi! j) Selezione dei file contenuti i una cartella In combinazione con il tasto Maiuscolo (Shift) si possono selezionare più file contigui. In combinazione con il tasto Control (CTRL) si possono selezionare più file non contigui. 35

38 OPERAZIONI SU FILES E CARTELLE (DIRECTORY) Esplora risorse permette di eseguire operazioni con i files e le cartelle in modo molto facile. Primo metodo: a) Drag and Drop Utilizzando una scrivania capita spesso di spostare oggetti da una parte all'altra. Questa operazione è resa possibile anche sul video grazie alla tecnica drag and drop (trascina e lascia). Questa operazione viene eseguita con il mouse: si seleziona l'oggetto da spostare (un file, diversi files, cartelle,...), si tiene premuto il tasto sinistro e si trascina il puntatore del mouse nel punto di destinazione, si rilascia il tasto del mouse. b) Copiare Copiare un file o una cartella significa far in modo che il file o la cartella sia presente in due cartelle diverse. In generale, quando si usa il drag and drop e si sposta un'icona da un disco ad un altro ( come dall'hd ad un FD), il file o la cartella corrispondenti all'icona vengono copiati ( e non spostati ) sul supporto di destinazione. c) Spostare È come prendere un documento e trasferirlo da un cassetto ad un altro: al termine dell'operazione, nel cassetto di origine del documento questo non ci sarà più. In generale, quando si usa il drag and drop e si sposta un'icona da una cartella all'altra dello stesso disco, il file o la cartella corrispondenti all'icona vengono spostati (e non copiati ) nella cartella di destinazione. Osservazioni: 1. Se si seleziona un oggetto (file, cartella, ) nell'unità C: e lo si trascina con la tecnica drag and drop in un'altra unità (A:) è sottinteso che si tratta di una operazione di copiatura. Questo lo si può notare in quanto sul puntatore del mouse (in basso a destra) appare il segno più (+). 2. Se si seleziona un oggetto (file, cartella, ) nell'unità C: e lo si trascina con la tecnica drag and drop nella medesima unità C: è sottinteso che si tratta di una operazione di spostamento. Questo lo si può notare in quanto sul puntatore del mouse non appare il segno più (+). 3. Per eseguire lo spostamento invece della copiatura come proposto dal programma bisogna effettuare l'operazione tenendo premuto contemporaneamente il tasto SHIFT. 4. Per eseguire la copiatura invece di uno spostamento come proposto dal programma bisogna effettuare l'operazione tenendo premuto contemporaneamente il tasto CTRL. 5. Per selezionare files (o in genere oggetti) contigui fare uso del tasto SHIFT. 6. Per selezionare files (o in genere oggetti) non contigui fare uso del tasto CTRL. 36

39 Secondo metodo: a) Facendo uso dei pulsanti Taglia, Copia e Incolla presenti nella barra degli strumenti. b) Dal menu Modifica. c) Con tasti di scelta rapida: Taglia CTRL+X Copia CTRL+C Incolla CTRL+V Esercizio: Sfruttare la struttura ad albero creata in precedenza e far uso di tutte queste tecniche di lavoro per la gestione dei files e delle cartelle. Osservazione: Importante è abituarsi ad una tecnica di lavoro in modo che ci si senta sicuri in queste fasi delicate di gestione dei documenti e dei programmi. Un'operazione sbagliata potrebbe portare a conseguenze gravi come la perdita definitiva dei dati elaborati. 37

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