Serraggio dei bulloni con chiave dinamometrica

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1 Egregio Professionista/Impresa, a distanza di qualche mese torniamo sull argomento linee vita per comunicarti che dal primo servizio di sola progettazione, siamo passati alla realizzazione dei sistemi fissi tramite imprese specializzate, fornendo il servizio chiavi in mano. Tale scelta garantisce la corretta esecuzione del sistema anticaduta in conformità al progetto depositato presso l ufficio tecnico Comunale, anche a garanzia del tuo operato. Serraggio dei bulloni con chiave dinamometrica Da verifiche richiesteci su sistemi installati abbiamo riscontrato: 1. Errori grossolani sui progetti, es. tirante d aria non sufficiente, rischio non valutato di taglio del cordino sul bordo di caduta, errato posizionamento dei ganci, ecc; 2. Mancata individuazione di ostacoli fissi e/o mobili; 3. Dispositivi di ancoraggio non idonei; 4. Installazioni eseguite da soggetti non sufficientemente formati, privi di attrezzature basilari quali chiavi dinamometriche, strumento per prova di estrazione, ecc. La realizzazione del sistema anticaduta da parte di operatori non specializzati determina una ricaduta negativa e permanente sull efficacia dell impianto ed espone a gravi rischi l utilizzatore. ERGAMATIA, come unico referente, Ti può fornire: Progetto e relazione a firma di un nostro ingegnere; Realizzazione del sistema anticaduta; Rilascio della dichiarazione di conformità; Verifiche periodiche; Pubblicità_R10.docx Ergamatia S.r.l. Cordialmente Amm. MIRCO Sartore TdP

2 Relazione Tecnica relativa alle misure preventive e protettive da predisporre negli edifici per l'accesso, il transito e l'esecuzione dei lavori di manutenzione in quota in condizioni di sicurezza 2011-XX-RAC R0 in conformità all'art. 79 bis della Legge Regionale del Veneto n. 61 del 27/06/1985 e alla Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n del 22/09/2009 Intervento: Ristrutturazione di locali accessori... Committente: Coordinatore per la Sicurezza in fase di Progettazione (CSP):... CADUTA DA DISLIVELLO DISPOSITIVI ANTICADUTA Riproduzione Riservata Pagina 1 di 7

3 Indice 1. Premessa Pag Riferimenti Pag Analisi dell'area di intervento Pag Soluzioni progettuali Pag. 6 Riproduzione Riservata Pagina 2 di 7

4 1. Premessa La presente relazione viene prodotta ai sensi dell'art. 79 bis della Legge Regionale del Veneto n. 61 del 27/06/1985 e secondo in Istruzioni Tecniche approvate dalla Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n del 22/09/ Riferimenti Legge Regionale del Veneto n. 61 del 27 Giugno 1985 Norme per l'assetto e l'uso del territorio Decreto Legislativo 9 Aprile 2008 n. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 Agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro Decreto Legislativo 3 Agosto 2009 n. 106 Disposizioni integrative e correttive del Decreto Legislativo 9 Aprile 2008, n. 81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n del 22 Settembre 2009 Istruzioni tecniche sulle misure preventive e protettive da predisporre negli edifici per l'accesso, il transito e l'esecuzione dei lavori di manutenzione in quota in condizioni di sicurezza (art. 79 bis L.R. 61/85). Approvazione. Norma UNI EN 341:2011 Dispositivi individuali per la protezione contro le cadute Dispositivi di discesa di salvataggio Norma UNI EN 353-2:2003 Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto Dispositivi anticaduta di tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile Norma UNI EN 354:2010 Dispositivi individuali di protezione contro le cadute Cordini Norma UNI EN 355:2003 Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto Assorbitori di energia Norma UNI EN 358:2001 Dispositivi di protezione individuale per il posizionamento sul lavoro e la prevenzione delle cadute dall'alto Cinture di posizionamento sul lavoro e di trattenuta e cordini di posizionamento sul lavoro Norma UNI EN 361:2003 Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto Imbracature per il corpo Riproduzione Riservata Pagina 3 di 7

5 Norma UNI EN 362:2005 Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto Connettori Norma UNI EN 363:2008 Dispositivi individuali per la protezione contro le cadute Sistemi individuali per la protezione contro le cadute Norma UNI EN 795:2002 Protezione contro le cadute dall'alto Dispositivi di ancoraggio Requisiti e prove Norma UNI 11158:2005 Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto sistemi di arresto caduta Guida per la selezione e l'uso Norma UNI EN 13374:2004 Sistemi temporanei di protezione dei bordi Specifica di prodotto, metodi di prova Corso di formazione dell'ordine degli Ingegneri della Provincia di Venezia e dal Servizio di Prevenzione Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPISAL) dell'azienda ULSS 12 Veneziana, 27-30/06/2011 I sistemi di sicurezza anticaduta nei fabbricati: come rispettare la nuova normativa regionale Riproduzione Riservata Pagina 4 di 7

6 3. Analisi dell'area di intervento 3.1. Descrizione della copertura La copertura oggetto di intervento è relativa a locali accessori disposti su un solo piano fuori terra addossati ad un edificio residenziale a due piani fuori terra. La copertura ha forma trapezia di dimensioni x m ed è disposta su due falde quasi simmetriche con linea di colmo nel senso della lunghezza, in direzione Nord-Sud, e con pendenza del 30% (17 ). La struttura è in legno, senza isolamento, con manto di rivestimento in coppi. Nel suo complesso la copertura presenta caratteristiche idonee al transito in ogni sua parte. L'altezza dei bordi lungo è di 2.55 m. Lungo il lato Ovest una recinzione esistente a meno di 1.50 m dal bordo della copertura riduce ulteriormente l'altezza libera di caduta Esigenze manutentive prevedibili sulla copertura Non è prevista l'installazione sulla copertura impianti tecnici. Nel complesso le esigenze manutentive prevedibili saranno di tipo occasionale relative essenzialmente a operazioni di pulizia e di piccola manutenzione Contesto L'edificio nel suo complesso è rivolto verso lo scoperto privato di proprietà. Durante le operazioni in quota le aree a terra prospicienti i bordi dovranno essere mantenute sgombre per una profondità di almeno 1.50 m per evitare ogni coinvolgimento di non addetti ai lavori nella caduta di oggetti dall'alto. Riproduzione Riservata Pagina 5 di 7

7 4. Soluzioni progettuali 4.1. Accesso alla copertura L'accesso alla copertura avverrà dalla residenza attraverso una finestra 90 x 140 al piano primo posta a Sud della facciata Est. Prima di sbarcare sulla copertura l'operatore dovrà collegarsi ad un apposito punto di ancoraggio EN 795 di Classe A1 installato a muro in prossimità del punto di accesso mediante un doppio cordino EN 354 regolato ad una lunghezza minore possibile (circa 60 cm mediante raddoppio e moschettone EN 362 aggiuntivo) 4.2 Transito ed esecuzioni dei lavori sulla copertura Dal punto di sbarco l'operatore procederà verso la linea di colmo collegandosi ad un successivo punto di ancoraggio EN 795 di Classe A1 installato a muro mediante un doppio cordino EN 354 regolato ad una lunghezza minore possibile. A causa delle modeste caratteristiche di resistenza della muratura e del ridottissimo spazio dal bordo di caduta, i due punti di ancoraggio EN 795 di Classe A1 potranno essere utilizzati esclusivamente per l'accesso alla copertura e NON per l'effettuazione di lavori in quota. In prossimità della linea di colmo l'operatore procederà collegandosi successivamente ad appositi punti di ancoraggio EN 795 di Classe A2 installati sotto-coppo mediante un doppio cordino EN 354 di lunghezza massima 2.00 m. A causa del ridotto spazio di caduta, incompatibile col dispiegamento di un qualsiasi sistema di arresto di caduta, tutte le operazioni sulla copertura dovranno svolgersi nella condizione di CADUTA PREVENUTA (totale trattenuta). 4.3 Aree soggette a prescrizioni particolari Al fine di evitare il coinvolgimento di non addetti ai lavori nella caduta di oggetti dall'alto, prima di accedere alla copertura le aree a terra prospicienti i bordi dovranno essere sgombere da persone e cose per una fascia di almeno 1.50 m. I due punti di ancoraggio EN 795 di Classe A1 installati a muro in prossimità del punto sbarco sulla copertura dovranno essere utilizzati esclusivamente per l'accesso alla copertura e NON per l'effettuazione di lavori in quota. Riproduzione Riservata Pagina 6 di 7

8 La disposizione, le caratteristiche e le modalità di installazione degli apprestamenti anticaduta sono descritte nell'allegato Disegno 2011-XX-DAC R0. Il progettista degli apprestamenti anticaduta: Ing Paolo Garbin Il Coordinatore per la Sicurezza in fase di Progettazione (CSP):... Riproduzione Riservata Pagina 7 di 7

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