Giovani di oggi pensionati di domani: povertà future?

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Giovani di oggi pensionati di domani: povertà future?"

Transcript

1 Giovani di oggi pensionati di domani: povertà future? di Giuseppe Argentino Introduzione Capita sovente, quando si discute di pensioni al futuro, di pensioni che riguarderanno domani coloro che sono giovani oggi, che i diretti interessati liquidino il problema con battute sarcastiche, che non si discostano quasi mai da luoghi comuni : «tanto io in pensione non ci andrò mai», oppure, «tanto noi non avremo mai la pensione», e via di seguito con espressioni disincantate. Se ironizzare può rallegrare l esistenza, non per questo coniugare ironia amara, disincanto, e luoghi comuni, aiuta ad affrontare e risolvere problemi complessi, come complesso è il problema della costruzione del reddito per l età postlavorativa. Compito di chi riveste posizioni di responsabilità è ricondurre il dibattito in un alveo di scientificità, indagando per dare risposte alle domande delle giovani generazioni, che se da un lato paiono informate a luoghi comuni, non per questo vanno minimizzate, conservando intatti il loro peso politico e la loro rilevanza sociale. Si tratta in sostanza di affrontare la complessità, osservando gli intrecci tra le diverse e numerose variabili che devono fare i conti con una fase di crisi economico-finanziaria internazionale, e delle sue conseguenti ripercussioni sul mercato del lavoro nelle diverse aree del mondo. Per dipanare i nodi della complessità occorre dunque che l indagine sia guidata dalla consapevolezza che nel sistema pensionistico sono presenti elementi di variabilità, alcuni dei quali si evidenziano di seguito: la variabile reddito da lavoro : il sistema pensionistico si finanzia mediante una percentuale del reddito prodotto mediante il lavoro, pertan- focus Giuseppe Argentino Capo Servizio Studi Patronato Acli Enaip Formazione & Lavoro 2/

2 to i cali o gli incrementi dei redditi da lavoro hanno un incidenza determinante sull equilibrio della spesa pensionistica; la variabile demografica, essenziale per comprendere l andamento futuro della spesa pensionistica: ad un progressivo innalzamento della durata della vita media, corrisponderà un progressivo aumento della spesa pensionistica perché significherà pagare trattamenti pensionistici per periodi più lunghi; la variabile politica si intreccia con la variabile demografica nei processi riformatori finalizzati ad ottenere risparmi di spesa: gli anziani sono anche elettori, ne consegue che più alto è il numero degli anziani, meno disponibile sarà il Legislatore a votare norme che possano essere sgradite alla maggior parte dell elettorato (cosiddetto rischio politico ) 1 ; la variabile consumi, che consiste nella necessità di parametrare le esigenze del periodo di vita post-lavorativa al connesso livello reddituale, nella convinzione che con il progredire dell età anziana appare incoerente ipotizzare il mantenimento dello stesso livello dei consumi che normalmente si registra nel corso della vita lavorativa. Nell indagare sugli elementi sopra accennati si seguirà un itinerario che dopo aver osservato gli scenari attuali, si soffermerà sugli scenari futuri mediamente ipotizzati dai più autorevoli istituti di ricerca, non senza tener conto delle suggestioni recentemente dettate dal Libro verde 2 dalla Commissione europea. Si esporranno in particolare alcuni dati relativi all evoluzione demografica, focalizzando l attenzione su un quadro di prospettiva che vede la riduzione del tasso di sostituzione 3 delle pensioni di primo pilastro 4. Nel corso delle conclusioni si intrecceranno valutazioni problematiche con alcune riflessioni e proposte operative. Indagare sugli scenari attuali e sulle prospettive future del sistema pensionistico, significa dunque andare oltre i luoghi comuni, e cercare di capire lo stato dei lavori in corso, nella consapevolezza che periodicamente il quadro normativo viene sottoposto a cambiamenti, dettati in parte dall andamento della situazione economico-finanziaria, e in parte da condizionamenti di natura socio-politica. Scenari attuali Per comprendere la situazione attuale occorre partire dalle regole alla base dell ordinamento pensionistico, soffermandosi di seguito sui grandi numeri del sistema, per soppesarne i costi in vista dei cambiamenti in atto. 116 focus

3 L ordinamento pensionistico italiano prevede l iscrizione ad un assicurazione obbligatoria pubblica per tutti coloro che prestano attività lavorativa come dipendenti, o in forma autonoma, con la sola eccezione degli imprenditori delle imprese medio-grandi. L iscrizione si perfeziona mediante il pagamento di una determinata contribuzione, alla quale farà seguito la corresponsione di una pensione, in presenza di determinati requisiti, di età, di contribuzione, o di riduzione della capacità di lavoro dovuta a motivi di salute. Il sistema pensionistico italiano è stato profondamente modificato nel 1992 dalla Riforma Amato 5, e ancor più nel 1995 dalla Riforma Dini 6, che ha istituito il metodo di calcolo contributivo per tutti coloro che sarebbero stati iscritti nell assicurazione generale obbligatoria a partire dall anno Il metodo già in vigore, denominato retributivo, è stato conservato per coloro che alla data del 31 dicembre 1995 avessero già maturato un anzianità contributiva di almeno diciotto anni, mentre per coloro che avessero maturato un anzianità inferiore, la pensione sarebbe stata calcolata secondo un metodo misto: in parte retributivo, e in parte contributivo. Poiché la presente trattazione ha per oggetto le pensioni al futuro, ci si soffermerà solo sul metodo contributivo. La contribuzione assicura contro tre rischi, due a favore del lavoratore (invalidità e vecchiaia), e uno a favore dei suoi superstiti: si parla infatti normalmente di pensioni di invalidità, vecchiaia e superstiti (IVS). focus Le pensioni di vecchiaia e anzianità La pensione di vecchiaia viene erogata ad una determinata età, detta età pensionabile (sessantacinque anni per gli uomini e sessanta per le donne), in presenza di un anzianità contributiva di almeno cinque anni. Il calcolo contributivo considera tutta la contribuzione versata lungo l arco dell intera vita lavorativa: la contribuzione viene annualmente rivalutata in base ad un tasso di capitalizzazione determinato dalla variazione media quinquennale del Pil. Il montante contributivo accumulato al termine della vita lavorativa viene poi parametrato con un coefficiente di trasformazione che sarà tanto più elevato quanto più elevata sarà l età di pensionamento, tenendo presente che oltre il sessantacinquesimo anno si usa comunque il coefficiente corrispondente a tale età, di modo che se un lavoratore scegliesse di prolungare l attività lavorativa oltre il sessantacinquesimo anno di età, vedrebbe la sua pensione calcolata comunque con il coefficiente corrispondente all età di sessantacinque anni. Enaip Formazione & Lavoro 2/

4 La pensione di vecchiaia ha una variante nella pensione di anzianità, che consiste in una pensione, calcolata come la pensione di vecchiaia, ma erogata ad un età precedente l età pensionabile e in presenza di un requisito di anzianità contributiva non inferiore a trentacinque anni di contribuzione: i due requisiti, di età e di contribuzione, devono combinarsi in modo da dare luogo ad una quota senza il raggiungimento della quale non è possibile ottenere la pensione. Il perfezionamento dei requisiti non consente, tuttavia, ad una persona, di ottenere immediatamente il pagamento della pensione: perché ciò avvenga è necessario che trascorra un certo periodo di tempo, al termine del quale si aprirà la cosiddetta finestra pensionistica, vale a dire la data a decorrere dalla quale una persona potrà ottenere il pagamento della pensione. Proprio nei giorni di stesura delle presenti note il Parlamento sta discutendo la conversione in Legge di un Decreto legge 7 che determina le nuove finestre delle pensioni di vecchiaia e anzianità, fissandone la decorrenza dopo che sia trascorso un periodo compreso tra dodici e diciotto mesi dalla data di perfezionamento dei requisiti, a seconda che si tratti di lavoratori dipendenti o autonomi. I trattamenti previdenziali di inabilità/invalidità, e le pensioni ai superstiti Nell assicurazione generale obbligatoria, il verificarsi di una riduzione della capacità di lavoro, può dare luogo alla liquidazione di due diversi tipi di trattamenti previdenziali: l assegno di invalidità, se la capacità di lavoro è ridotta a meno di un terzo, e la pensione di inabilità, se vi è totale incapacità a qualsiasi attività lavorativa a causa di difetto fisico o mentale. Per ottenere uno dei due trattamenti, che sono calcolati secondo i criteri già esposti, non è richiesta una determinata età, ma è invece necessario che sia stata versata contribuzione per almeno cinque anni in tutta la vita lavorativa, di cui non meno di tre nei cinque anni immediatamente precedenti la domanda di prestazione. In caso di morte di lavoratore o pensionato viene liquidata la pensione ai superstiti: normalmente al coniuge, in casi determinati anche ai figli, e in casi molto particolari ai genitori o alle sorelle nubili e ai fratelli celibi. Tale pensione è erogata al coniuge superstite nella misura del 60% della pensione che sarebbe spettata al defunto; in presenza di figli tale percentuale viene incrementata, ma è pagata in misura inferiore nel caso in cui i superstiti siano altri soggetti. 118 focus

5 Sistema a ripartizione Restando nel quadro delle regole, è necessario a questo punto osservare che il sistema pensionistico viene finanziato mediante la contribuzione periodicamente prelevata dai redditi da lavoro: si tratta del sistema cosiddetto a ripartizione, che consiste nel ripartire, cioè nel suddividere, tra i pensionati, i contributi di coloro che prestano attività lavorativa. È un sistema che si regge su una sorta di patto di solidarietà intergenerazionale, che vede porre i pensionati a carico dei lavoratori: in un certo senso si può affermare che i figli mantengono i padri nella loro età post-lavorativa, dopo che da essi sono stati mantenuti nell età pre-lavorativa. Tale sistema sta in equilibrio finanziario quando ci sono molti lavoratori e pochi pensionati: alcuni esperti ritengono che il sistema stia in equilibrio quando vi sono quattro lavoratori per un pensionato. Ma nel momento in cui tale rapporto vede aumentare il numero dei pensionati, come in effetti è progressivamente accaduto a partire dalla metà degli anni Settanta, che percepiscono pensioni per tempi sempre più lunghi, l equilibrio finanziario non può che essere garantito dallo Stato che ripiana i conti dell Inps mediante un contributo, prelevato dalla fiscalità generale, normalmente stanziato con Legge finanziaria. focus Il sistema a capitalizzazione e la previdenza complementare Al quadro di osservazione vanno aggiunte alcune considerazioni sul sistema di previdenza complementare, disciplinato dal D.Lgs. 5 dicembre 2005, entrato in vigore a decorrere dall anno Nata con l obiettivo di incentivare la costituzione di una seconda pensione, in grado di riequilibrare la riduzione dei tassi di sostituzione del primo pilastro per coloro che otterranno la pensione con il calcolo contributivo, la previdenza complementare fa leva sulla disponibilità dei lavoratori dipendenti a dirottare il Tfr dal mero accantonamento aziendale, verso Fondi pensionistici istituiti per gestire il risparmio previdenziale, secondo moderni criteri di capitalizzazione. Si tratta di una pensione da costituirsi dunque su base volontaria, e proprio per questo il sistema necessita di essere ben spiegato ai lavoratori, e da questi ben compreso, tanto più che si basa sul sistema a capitalizzazione, secondo il quale gli accantonamenti contributivi vengono gestiti sul mercato dei capitali, con i rischi connessi all andamento di tali mercati. Attualmente la previdenza complementare vede poco più di cinque milioni di persone iscritte a Fondi pensione, presso i quali risultano accantonati circa settantatrè di euro (quasi il 5% del Pil) 8 : si tratta di numeri ancora Enaip Formazione & Lavoro 2/

6 molto esigui, se si considera che il solo mondo del lavoro dipendente è composto da circa 12 milioni di persone, e che in alcuni Paesi esteri gli accantonamenti ammontano ad oltre la metà del Pil, e in certi altri Paesi sono perfino superiori ad esso. Scenari di previsione Per comprendere gli scenari di previsione bisogna partire dall andamento demografico, aiutandoci con i dati pubblicati nella Tabella 1, tratti da una recente pubblicazione della Ragioneria generale dello Stato 9. Tabella 1 Previsioni sull allungamento del tempo medio di vita Anno Donne Uomini ,6 79, ,1 80, ,5 82, ,6 83, ,5 84, ,3 85,5 Fonte: Ragioneria generale dello Stato Dunque, stando alle previsioni, la vita media di una donna crescerà di oltre quattro anni nei quarant anni compresi tra il 2020 e il 2060, e quella di un uomo di quasi cinque nello stesso periodo: ciò significa che occorrerà pagare pensioni per periodi di tempo più lunghi, ma significa anche che occorrerà predisporre strutture atte a far fronte alle necessità di tutela sanitaria di una popolosa schiera di cittadini ultraottantenni. Di fronte a tali scenari, è lecito porsi a questo punto alcune domande: Se si camperà di più, sarà necessario elevare ancora l età pensionabile? A quanto ammonteranno le pensioni in futuro? Nella Tabella 2, di seguito pubblicata, si espongono i tassi di sostituzione, previsti fino all anno 2060: si tratta di dati contenuti nel citato Rapporto della Ragioneria generale dello Stato, che ha effettuato delle proiezioni sulla base della legislazione vigente, ipotizzando i tassi di sostituzione degli importi pensionistici da corrispondere a persone (senza distinzione di genere) di età pari a sessantacinque anni, e che abbiano versato contribuzione per trentacinque anni focus

7 Tabella 2 Tassi di sostituzione Dipendenti settore privato Lavoratori Autonomi Anno Pensione di base Pens. Base + Pens. Compl Pensione di base Pens. Base + Pens. Compl ,2 70,2 69,4 69, ,3 67,6 46,1 50, ,3 67,1 36,7 44, ,5 67,8 34,3 45, ,6 67,7 33,7 45, ,3 66,2 32,9 44,9 Il quadro non si presenta roseo, soprattutto per i lavoratori autonomi (che risentono maggiormente dell aliquota contributiva più bassa di quella pagata dai lavoratori dipendenti), e per i lavoratori in genere, che risentiranno sempre più, in particolare dopo gli anni Venti, degli effetti del sistema di calcolo contributivo. Si noti, in particolare la riduzione al di sotto del 60%, per i dipendenti, già nel 2030, quando si compiranno i trentacinque anni dalla data di entrata in vigore della Riforma Dini. Si noti inoltre la ulteriore riduzione a partire dal 2040, quando andranno in pensione le generazioni che hanno mediamente cominciato a prestare attività lavorativa nel primo decennio degli anni I tassi di sostituzione del primo pilastro indicano la necessità di provvedere per tempo a costruirsi una seconda pensione, usufruendo delle opportunità previste dal D.Lgs. 252/2005 in tema di previdenza complementare. Per favorire l adesione ai piani pensionistici individuali, sono stati previsti tra l altro, sgravi fiscali: sia nella fase di accantonamento della contribuzione (fino a 5.164,57 euro all anno), sia nella fase dei rendimenti (11%, contro il 12,5% delle rendite finanziarie), sia in sede di liquidazione delle prestazioni, con aliquota unica (15%), non cumulabile con altri redditi, e riducibile nel caso in cui l iscrizione alla previdenza complementare sia durata per più di quindici anni. Di fronte a tali scenari di previsione, la spesa pensionistica non è destinata a calare, almeno per i prossimi 30 anni: solo dal 2040 si inizierà un inversione di tendenza, e nonostante tale inversione, nel 2060 si prevede un livello di spesa pensionistica sul Pil (13,2%) che sarà ancora superiore a quello registratosi al momento di apertura del cantiere nel 1992 (12,5%). focus Enaip Formazione & Lavoro 2/

8 Come dimostra il quadro di seguito pubblicato, la spesa pensionistica si manterrà sostanzialmente stabile per i prossimi trenta anni, disegnando una gobba tra il 2030 e il 2040: a quell epoca il sistema contributivo avrà dispiegato i suoi effetti in modo pressoché totale sulle nuove pensioni, ma saranno ancora in pagamento pensioni calcolate con i sistemi retributivo e misto. Grafico 1 Previsioni del rapporto tra spesa pensionistica e PIL Valori percentuali Proiezioni della Ragioneria generale dello Stato Il futuro è dunque solo a tinte fosche? Non tutte le voci sono concordi, anzi uno Studio pubblicato lo scorso anno a cura del CER e del CNEL, fa prevalere le tinte chiare sulle tinte scure 11. Pur considerata la sostanziale identicità con i dati della Ragioneria generale dello Stato per quanto riguarda il rapporto tra la spesa pensionistica e il Pil, il Rapporto CER-CNEL vede conseguenze positive, sull equilibrio dei conti delle pensioni, a partire dalla ripresa della natalità, e dall incremento dell occupazione prevista per effetto della crescita del Pil che seguirà dopo il superamento dell attuale crisi economica. L incremento della popolazione, soprattutto ad opera delle popolazioni immigrate, e il conseguente aumento occupazionale, farà aumentare l ammontare contributivo, apportando ossigeno alle casse degli enti previdenziali ai quali tocca, in definitiva, pagare le pensioni. Alle medesime conclusioni sembrano anche condurre alcune espressioni contenute nel Libro bianco del Ministero del lavoro 12, in particolare laddove si legge che «la demografia è il fattore di cambiamento dei prossimi decenni», e che «saranno gli andamenti della natalità, il mutare della aspet- 122 focus

9 tativa di vita e i flussi migratori a riorientare le caratteristiche del Welfare del futuro», considerato che «i già precari equilibri del sistema previdenziale saranno sempre più messi in discussione dall invecchiamento della popolazione». Conclusioni: problemi e prospettive Le questioni che si sono esposte rappresentano solo una parte del più complesso sistema di welfare, che non riguarda solo la tutela dei redditi nell età post-lavorativa, ma anche questioni connesse alla tutela delle condizioni della salute psicofisica della popolazione anziana, senza dimenticare altri aspetti, e in particolare gli aspetti sociali e relazionali. Nella prospettiva di un futuro sviluppo della previdenza complementare, una prima considerazione riguarda la necessità di cambiare il paradigma interpretativo del sistema pensionistico, passando a considerare la pensione sempre meno come un qualcosa di dovuto, ma sempre più come un qualcosa da costruire giorno per giorno. Tale considerazione appare come una conseguenza delle mutate condizioni economiche e demografiche, che impegnano ciascuno a farsi carico sempre più della tutela del proprio reddito nella fase di vita post-lavorativa, sia perché i tassi di sostituzione del primo pilastro sono destinati ad abbassarsi, sia perché il ricorso alla previdenza complementare comporta la necessità di effettuare scelte consapevoli, scarsamente delegabili. In questo senso il futuro del sistema pensionistico va inquadrato all interno di un contesto volto a favorire il risparmio previdenziale: si tratta di un cambio di paradigma per la realizzazione del quale è necessario un salto culturale da mediare lungo adeguati percorsi di formazione, specialmente rivolti alle generazioni più giovani, che affianchino alla figura del lavoratore la figura del risparmiatore di lungo periodo. Va quindi promosso il rilancio della cultura del risparmio, favorendo la conoscenza dei moderni strumenti messi a disposizione dalla scienza finanziaria, non già nella loro versione destinata alla speculazione di breve periodo, ma come opportunità per la capitalizzazione costante di risorse monetarie, periodicamente accantonate al fine di procurarsi le risorse finanziarie per la vita post-lavorativa. Nella prospettiva di creare una nuova cultura del risparmio previdenziale di lungo periodo, sarà necessario che il lavoratore-risparmiatore impari a identificare il profilo di rischio finanziario e demografico coerente con i tempi e dia attuazione nel tempo a piani di manutenzione del proprio risparmio. Occorre, come afferma un passaggio del Libro verde 13 della Commissione europea pubblicato lo scorso 7 luglio focus Enaip Formazione & Lavoro 2/

10 Fermo restando che non si parla di eliminare il primo pilastro obbligatorio, ma prendendo comunque atto che il dibattito si è ormai aperto a ipotesi di riduzione delle aliquote contributive al fine di ridurre il costo del lavoro, e allo stesso tempo di omogeneizzazione dei sistemi tra chi presta lavoro subordinato, o in forma autonoma o parasubordinata, si potrebbe ammettere - ed esprimo una seconda considerazione - che l eventuale riduzione della contribuzione del primo pilastro possa essere destinata ad incrementare la contribuzione del pilastro della previdenza complementare. Con riferimento poi alla gestione del secondo pilastro complementare, si avanza l ipotesi di un rafforzamento, sul piano giuridico, delle condizioni di adesione ai Fondi negoziali, che paiono poter meglio tutelare gli interessi dei lavoratori iscritti, sia per la loro immediata prossimità ai lavoratori stessi, che necessiteranno sempre più di consulenza libera da interessi di parte (per riprendere uno slogan adottato dal Patronato Acli), sia per la possibilità dei lavoratori stessi di eleggere gli amministratori di tali Fondi. Occorrerebbe, in altre parole, distinguere tra secondo e terzo pilastro, favorendo l adesione ai Fondi negoziali ad adesione collettiva, da considerare secondo pilastro, mediante condizioni, soprattutto fiscali, di miglior favore, vista la loro origine collettiva e la loro natura solidale. I Fondi ad adesione individuale potrebbero invece costituire, come già avviene in altri Paesi, il terzo pilastro previdenziale, che dovrebbe essere disciplinato da regole specifiche, data la sostanziale diversità dal pilastro costituito dai Fondi ad adesione collettiva. Si tratterebbe tuttavia di avviare un processo di revisione normativa che le attuali condizioni politiche non rendono comunque possibile. Per dare sviluppo alla previdenza complementare sarebbe inoltre opportuno che il Tfr venisse destinato obbligatoriamente alla costruzione della seconda pensione: tale disposizione non risolverebbe comunque il problema delle categorie che non dispongono del Tfr, per le quali occorrerebbe trovare diverse soluzioni. Per quanto riguarda infine il primo pilastro si ritiene doverosa la revisione dei meccanismi di perequazione automatica, che annualmente adeguano gli importi pensionistici in base all andamento del costo della vita. Da anni si discute se modificare il paniere alla base dell indice di riferimento, differenziandone i contenuti in modo specifico per l età anziana. Considerato il continuo progredire della durata della vita media, non pare fuori luogo prevedere revisioni periodiche (triennali? quinquennali?) con modificazioni dei contenuti del paniere al compimento di determinate età, so- 124 focus

11 prattutto quando si aprono stagioni della vita nelle quali è più necessitato l uso di determinati farmaci costosi. Ancora con riferimento alle pensioni di primo pilastro pare necessario reintrodurre l istituto dell integrazione al trattamento minimo sulle pensioni contributive, agganciandolo, come già avviene per le pensioni retributive, sia al perfezionamento di almeno venti anni di anzianità contributiva, sia alla mancata percezione di altri redditi personali o coniugali, che si collochino al di sopra di una determinata soglia. Ma al di là di singoli strumenti di aggiustamento, ciò che pare necessario per riequilibrare in modo strutturale i conti della spesa pensionistica è l allungamento della vita lavorativa. Ritorna spesso la discussione su tale argomento, sul quale è bene fare chiarezza, considerando innanzi tutto che non tutti i lavori sono eguali: ci sono lavori più faticosi e usuranti che necessitano di energie di cui non si dispone in misura illimitata. Per i lavoratori dediti a tali lavori occorrerà prevedere età pensionabili più basse, con meccanismi di recupero della perdita sul trattamento pensionistico, dovuta alla minore anzianità di lavoro. Dopo avere stabilito delle soglie di età, che si ritiene equo equiparare tra uomini e donne, così come, del resto, aveva fatto la Riforma Dini, sarà bene che i coefficienti di trasformazione non si fermino a sessantacinque anni, ma crescano di anno in anno, in modo da incentivare la permanenza al lavoro, nella consapevolezza, oltre tutto, che se un lavoratore resta per un tempo più lungo in attività lavorativa, più breve sarà di conseguenza il periodo del suo pensionamento. Si tratta quindi di avviare politiche attive di formazione e lavoro per elevare i tassi di occupazione, soprattutto femminile: in questa prospettiva si situa anche la questione dell età pensionabile delle donne che va affrontata rifuggendo da suggestioni demagogiche o ideologiche, ma collocandola nel corretto alveo della complessità della vita di lavoro femminile, che storicamente si è dibattuta nella difficile ricerca di equilibri tra ruoli familiari e funzioni professionali. Per quanto appaia complesso, non si può tralasciare di considerare, tra i tempi della vita lavorativa di una donna, i tempi di lavoro dedicati alla cura della crescita e dell educazione dei figli e alla gestione della vita familiare. A conclusione di tutto va affermato che di fronte all incalzare dei numeri non c è molto tempo; non c è soprattutto per le giovani generazioni che hanno già iniziato a lavorare, magari saltuariamente, e che, a bocce ferme, tra una trentina d anni, otterranno pensioni, che non supereranno la metà dell ultimo reddito da lavoro. focus Enaip Formazione & Lavoro 2/

12 Occorre pertanto agire, e agire in fretta, portando a compimento i lavori del cantiere aperto, nella consapevolezza che in presenza di mutate condizioni, non sarà possibile riprodurre modelli che si dimostrano improponibili dal punto di vista degli equilibri economico-finanziari e dell evoluzione demografica. Agire non significa automaticamente tagliare le spese sociali, ma ridistribuirle in modo più equo, tenendo comunque presente - per quanto ovvio, non si può non rammentare - che per distribuire risorse occorre prima produrle. note 1 Per un analisi approfondita del rischio politico si veda il testo di G.Amato e M.Marè, Il gioco delle pensioni: rien ne va plus?, Il Mulino, Bologna, Green paper -Towards adequate, sustainable and safe European pension systems, European Commission, Brussels, 7/7/ Con l espressione tasso di sostituzione si intende il rapporto tra l importo della prima rata di pensione e l ultimo reddito da lavoro precedente il pensionamento. 4 L espressione pensione di primo pilastro indica la pensione erogata dal sistema pensionistico obbligatorio (Inps, Inpdap, ecc.); si distingue dalla pensione di secondo pilastro, costituito su base volontaria mediante l adesione ad un Fondo pensionistico complementare. 5 Legge 23 ottobre 1992, n Legge 8 agosto 1995, n Si tratta del D.L. 31 maggio 2010, n I dati sono ripresi da: Covip (Commissione di vigilanza sui fondi pensione), Relazione per l anno 2009, presentata il 15 giugno Le tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico e socio-sanitario Rapporto n.11, con dati aggiornati all anno 2009, a cura della Ragioneria generale dello Stato - 16 marzo I tassi di sostituzione sono esposti al lordo delle imposte e sono stati calcolati in base ad un tasso di crescita del Pil nominale del 3,48% dal 2010, e del tasso di inflazione del 2%, anch esso dal Modello previsionale della spesa pensionistica in Italia - Ricerca a cura del CER, elaborata per il CNEL, 6 maggio La vita buona nella società attiva, Libro bianco sul futuro del modello sociale - Ministero del Lavoro della salute e delle politiche sociali - 6 maggio «Informed decisions go hand in hand with adequate pension provision. When making saving decisions it is important that individuals be offered appropriate options. There could therefore be a case for defining what exactly the desirable features of pensions are: if they lack certain key characteristics, not only could this lead to confusion, but it could also lead to under provision in retirement, for example if early withdrawals lead to a depletion of savings or if no steady income is generated from the accumulated assets. Member States may consider putting in place a reliable pensions advice service to facilitate consumer choices». In Green paper - Towards adequate, sustainable and safe European pension systems, European Commission, cit. 126 focus

La struttura del sistema previdenziale

La struttura del sistema previdenziale QUANDO ANDRÒ IN PENSIONE? QUANTI SOLDI PRENDERÒ? E IL MIO TFR? Il sistema previdenziale pubblico e complementare 1 La struttura del sistema previdenziale I pilastro: la previdenza pubblica II pilastro:

Dettagli

Le Politiche Pensionistiche. Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012

Le Politiche Pensionistiche. Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012 Le Politiche Pensionistiche Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012 In generale la pensione è una prestazione pecuniaria vitalizia

Dettagli

La riforma delle pensioni

La riforma delle pensioni La riforma delle pensioni A partire dal 1 gennaio 2012, le anzianità contributive maturate dopo il 31 dicembre 2011 verranno calcolate per tutti i lavoratori con il sistema di calcolo contributivo. Il

Dettagli

Le forme pensionistiche dei lavoratori dipendenti, degli autonomi e dei professionisti. Dott. Matteo Robustelli

Le forme pensionistiche dei lavoratori dipendenti, degli autonomi e dei professionisti. Dott. Matteo Robustelli Le forme pensionistiche dei lavoratori dipendenti, degli autonomi e dei professionisti SISTEMI PENSIONISTICI A RIPARTIZIONE I contributi lavoratore versati servono oggidal pagare oggile pensioni a essere

Dettagli

Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla

Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla Maggio 2015 Più si va avanti e più si allontana l accesso alla pensione degli italiani. Col passare degli anni, infatti, aumenta l età

Dettagli

Per saperne di più. L evoluzione del sistema pensionistico in Italia

Per saperne di più. L evoluzione del sistema pensionistico in Italia Nel corso degli ultimi trent anni il sistema previdenziale italiano è stato interessato da riforme strutturali finalizzate: al progressivo controllo della spesa pubblica per pensioni, che stava assumendo

Dettagli

13 lezione il sistema della previdenza

13 lezione il sistema della previdenza 13 lezione il sistema della previdenza Legislazione sociale del lavoro Legislazione sociale preventiva PREVIDENZA assistenza Statuto dei lavoratori Privacy Sicurezza 1 La previdenza sociale è una branca

Dettagli

La Riforma Previdenziale introdotta dal Decreto Monti D.L. 6.12.2011, n 201

La Riforma Previdenziale introdotta dal Decreto Monti D.L. 6.12.2011, n 201 Vita e lavoro in Italia La Riforma Previdenziale introdotta dal Decreto Monti D.L. 6.12.2011, n 201 Un periodo ricco di trasformazioni Come spiega il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sul

Dettagli

UNA RIFORMA STRUTTURALE CHE CAMBIA LE REGOLE PER LE PENSIONI

UNA RIFORMA STRUTTURALE CHE CAMBIA LE REGOLE PER LE PENSIONI UNA RIFORMA STRUTTURALE CHE CAMBIA LE REGOLE PER LE PENSIONI Il decreto Salva Italia (Decreto Legge n. 201 del 6 dicembre 2011) ha terminato il suo percorso con il voto di fiducia al Senato, quindi l art.

Dettagli

Corso di GESTIONE DEI RISCHI E DELLE ASSICURAZIONI A. A. 2012-13

Corso di GESTIONE DEI RISCHI E DELLE ASSICURAZIONI A. A. 2012-13 Corso di GESTIONE DEI RISCHI E DELLE ASSICURAZIONI A. A. 2012-13 LA Elisa Bocchialini Università degli Studi di Parma Dipartimento di Economia Agenda Il sistema previdenziale italiano La previdenza complementare

Dettagli

Intendiamo qui fare il punto della situazione, in modo più discorsivo, tenendo ben presente che con il 01/01/2012 esistono ormai due mondi:

Intendiamo qui fare il punto della situazione, in modo più discorsivo, tenendo ben presente che con il 01/01/2012 esistono ormai due mondi: DI NUOVO SULLE PENSIONI di PIETRO PERZIANI (GENNAIO 2012) Siamo intervenuti negli ultimi tempi diverse volte sulle pensioni; rimandiamo a questi articoli per una trattazione più tecnica. Intendiamo qui

Dettagli

La consapevolezza di. 30giorni LA PREVIDENZA. questo difficile momento economico rende auspicabile una programmazione

La consapevolezza di. 30giorni LA PREVIDENZA. questo difficile momento economico rende auspicabile una programmazione LA PREVIDENZA CAPITALIZZAZIONE DEI MONTANTI CONTRIBUTIVI Con la modulare capitale e rendimento sono garantiti Con la pensione modulare è garantita la restituzione del capitale, maggiorato di rendimento.

Dettagli

" Il Futuro Previdenziale Dei Giovani Medici E Degli Ospedalieri: La Necessità Della Previdenza Integrativa "

 Il Futuro Previdenziale Dei Giovani Medici E Degli Ospedalieri: La Necessità Della Previdenza Integrativa Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Monza Brianza " Il Futuro Previdenziale Dei Giovani Medici E Degli Ospedalieri: La Necessità Della Previdenza Integrativa " I redditi

Dettagli

NOVITA PREVIDENZIALI 2011

NOVITA PREVIDENZIALI 2011 Il sistema pensionistico attuale e le novità del 2011 Roberto Perazzoli 1 CALCOLO PENSIONE - DEFINIZIONI SISTEMA RETRIBUTIVO: è applicato a coloro che alla data del 31.12.1995 avevano un anzianità contributiva

Dettagli

Art. 38, comma 2, Costituzione: I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di

Art. 38, comma 2, Costituzione: I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di Le pensioni Art. 38, comma 2, Costituzione: I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia,

Dettagli

Il nuovo sistema previdenziale dei Consulenti del Lavoro

Il nuovo sistema previdenziale dei Consulenti del Lavoro ENPACL Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per i Consulenti del Lavoro Il nuovo sistema previdenziale dei Consulenti del Lavoro Ipotesi di riforma Aprile 2012 Articolo 38 della Costituzione italiana

Dettagli

TASSO DI SOSTITUZIONE

TASSO DI SOSTITUZIONE TASSO DI SOSTITUZIONE Un tasso di sostituzione è adeguato quando evita per la generalità dei cittadini un eccessiva caduta nel livello di reddito ad un età di pensionamento coerente con l evoluzione demografica

Dettagli

Il calcolo della pensione INPS e il Sistema Previdenziale in Italia

Il calcolo della pensione INPS e il Sistema Previdenziale in Italia La Previdenza Sociale in Italia Il calcolo della pensione INPS e il Sistema Previdenziale in Italia BBF&Partners, Servizi per la Gestione delle Risorse Umane 1 2 L Assicurazione Previdenziale Obbligatoria

Dettagli

Viale Regina Margherita n. 206 - C.A.P. 00198 Tel. n. 06854461 Codice Fiscale n. 02796270581 DIREZIONE GENERALE LORO SEDI. e, p.c.

Viale Regina Margherita n. 206 - C.A.P. 00198 Tel. n. 06854461 Codice Fiscale n. 02796270581 DIREZIONE GENERALE LORO SEDI. e, p.c. Viale Regina Margherita n. 206 - C.A.P. 00198 Tel. n. 06854461 Codice Fiscale n. 02796270581 DIREZIONE GENERALE Area Prestazioni e Contributi Direzione Prestazioni Previdenziali MESSAGGIO N. 1 DEL 15/02/2008

Dettagli

LA RIFORMA DELLE PENSIONI: ISTRUZIONI PER L'USO

LA RIFORMA DELLE PENSIONI: ISTRUZIONI PER L'USO LA RIFORMA DELLE PENSIONI: ISTRUZIONI PER L'USO D.L. 201/2011 Il D.L. 201/2011, convertito nella L. 214/2011 (nota come Riforma delle pensioni), ha modificato in modo radicale il sistema previdenziale

Dettagli

Le pensioni nel 2005

Le pensioni nel 2005 marzo 2005 Le pensioni nel 2005 TETTO DI RETRIBUZIONE PENSIONABILE Il tetto di retribuzione pensionabile per il calcolo delle pensioni con il sistema retributivo con decorrenza nell anno 2005 è stato definitivamente

Dettagli

PENSIONI, REGOLAMENTO DI ARMONIZZAZIONE

PENSIONI, REGOLAMENTO DI ARMONIZZAZIONE PENSIONI, REGOLAMENTO DI ARMONIZZAZIONE OGGETTO: Adeguamento, a partire dal 1 gennaio 2013, agli incrementi della speranza di vita dei requisiti per l accesso al pensionamento del personale appartenente

Dettagli

PENSIONE DI VECCHIAIA, PENSIONE DI ANZIANITÀ, PENSIONE ANTICIPATA.

PENSIONE DI VECCHIAIA, PENSIONE DI ANZIANITÀ, PENSIONE ANTICIPATA. PENSIONE DI VECCHIAIA, PENSIONE DI ANZIANITÀ, PENSIONE ANTICIPATA. LA PENSIONE DI VECCHIAIA è il trattamento pensionistico corrisposto dall Istituto previdenziale al raggiungimento di una determinata età

Dettagli

LE PENSIONI IL SISTEMA PRIVIDENZIALE PRIMA E DOPO LA LEGGE 214/2011. Mologni Enzo

LE PENSIONI IL SISTEMA PRIVIDENZIALE PRIMA E DOPO LA LEGGE 214/2011. Mologni Enzo LE PENSIONI IL SISTEMA PRIVIDENZIALE PRIMA E DOPO LA LEGGE 214/2011 Il presente lavoro mette a confronto i requisiti di accesso alla pensione di Vecchiaia e alla pensione di Anzianità/Anticipata con le

Dettagli

Gli aumenti provvisori per il costo della vita da applicare alle pensioni dall 1/1/2007 vengono, quindi, determinati come segue:

Gli aumenti provvisori per il costo della vita da applicare alle pensioni dall 1/1/2007 vengono, quindi, determinati come segue: Le pensioni nel 2007 Gli aspetti di maggiore interesse della normativa previdenziale Inps, con particolare riferimento al fondo pensioni lavoratori dipendenti Tetto di retribuzione pensionabile Il tetto

Dettagli

Pur aumentando le aliquote contributive e l età pensionabile, la previdenza obbligatoria, tutta, avrà una enorme diminuzione dei rendimenti.

Pur aumentando le aliquote contributive e l età pensionabile, la previdenza obbligatoria, tutta, avrà una enorme diminuzione dei rendimenti. Pur aumentando le aliquote contributive e l età pensionabile, la previdenza obbligatoria, tutta, avrà una enorme diminuzione dei rendimenti. Per quanto necessari, anche i riscatti, in particolare per i

Dettagli

Dottor Domenico Comegna. Membro del consiglio di Indirizzo e vigilanza dell INPDAP

Dottor Domenico Comegna. Membro del consiglio di Indirizzo e vigilanza dell INPDAP Dottor Domenico Comegna Membro del consiglio di Indirizzo e vigilanza dell INPDAP La previdenza in Italia: fattori di crisi del sistema I fattori che hanno determinato l intervento normativo, attuatosi

Dettagli

Le pensioni nel 2006

Le pensioni nel 2006 Le pensioni nel 2006 Proponiamo il consueto aggiornamento annuale sugli aspetti di maggiore interesse per i nostri associati concernenti la normativa previdenziale INPS. TETTO DI RETRIBUZIONE PENSIONABILE

Dettagli

Il sistema di previdenza pubblico tra riassetto e controriforma (dalla legge Dini alla delega del governo Berlusconi) INCA-CGIL MILANO Formazione

Il sistema di previdenza pubblico tra riassetto e controriforma (dalla legge Dini alla delega del governo Berlusconi) INCA-CGIL MILANO Formazione Il sistema di previdenza pubblico tra riassetto e controriforma (dalla legge Dini alla delega del governo Berlusconi) L organizzazione del primo pilastro Interventi legislativi: Decreto legislativo n.

Dettagli

Riforma Monti - Legge 22 dicembre 2011 n 214 Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici SCHEDA DI ANALISI

Riforma Monti - Legge 22 dicembre 2011 n 214 Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici SCHEDA DI ANALISI Riforma Monti - Legge 22 dicembre 2011 n 214 Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici SCHEDA DI ANALISI PRO-RATA CONTRIBUTIVO A decorrere dal 1 gennaio 2012,

Dettagli

Osservatorio sull ENPAPI

Osservatorio sull ENPAPI Novembre 2011 www.logicaprevidenziale.it Sommario Osservatorio sull ENPAPI Ente di Previdenza per gli Infermieri (E.N.P.A.P.I)... 3 1.1 Quadro Generale... 3 1.2 L Assetto Contabile... 6 1.3 Dal 2000 al

Dettagli

I SISTEMI PREVIDENZIALI

I SISTEMI PREVIDENZIALI I SISTEMI PREVIDENZIALI 1 DEFINIZIONE Il sistema previdenziale, in generale, è un meccanismo di ridistribuzione che trasferisce risorse prodotte dalla popolazione attiva a favore di chi: ha cessato l attività

Dettagli

LA NUOVA PENSIONE ANTICIPATA (GIA PENSIONE DI ANZIANITA )

LA NUOVA PENSIONE ANTICIPATA (GIA PENSIONE DI ANZIANITA ) LA NUOVA PENSIONE ANTICIPATA (GIA PENSIONE DI ANZIANITA ) L attuale Governo Monti ha iniziato il suo operato indicando tre parole d ordine: rigore, crescita ed equità. Ad oggi però è stato applicato ampiamente

Dettagli

Direzione Regionale Inpdap Sicilia Sede Inpdap di Catania. Le pensioni obbligatorie dei dipendenti pubblici

Direzione Regionale Inpdap Sicilia Sede Inpdap di Catania. Le pensioni obbligatorie dei dipendenti pubblici Direzione Regionale Inpdap Sicilia Sede Inpdap di Catania Giornata per il Futuro Seminario sulla previdenza obbligatoria e complementare: conoscere per comprendere, comprendere per decidere Le pensioni

Dettagli

TFR IN AZIENDA TFR NEL FONDO PENSIONE Quota annua di accantonamento

TFR IN AZIENDA TFR NEL FONDO PENSIONE Quota annua di accantonamento Quota annua di accantonamento 6,91% della retribuzione lorda, salvo diversa previsione della contrattazione collettiva 6,91% della retribuzione lorda, salvo diversa previsione della contrattazione collettiva

Dettagli

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE Informazioni di approfondimento Come vengono gestiti i versamenti ai fondi pensione complementare? Prima dell adesione

Dettagli

ENTE NAZIONALE DI PREVIDENZA E DI ASSISTENZA PER I LAVORATORI DELLO SPETTACOLO DIREZIONE GENERALE

ENTE NAZIONALE DI PREVIDENZA E DI ASSISTENZA PER I LAVORATORI DELLO SPETTACOLO DIREZIONE GENERALE Enpals: le pensioni di anzianità e vecchiaia dal 2008 (Enpals, Circolare 15.2.2008 n. 1) Modifiche alla legge 23.8.2004 n. 243 introdotte dalla legge 24.12.2007 n.247 recante Norme di attuazione del protocollo

Dettagli

Sistema previdenziale. Generalità sul sistema italiano. Corso di Scienza delle Finanze

Sistema previdenziale. Generalità sul sistema italiano. Corso di Scienza delle Finanze Corso di Scienza delle Finanze Sistema previdenziale 1 Generalità sul sistema italiano Il sistema pensionistico è un meccanismo redistributivo che trasferisce risorse correntemente prodotte dalla popolazione

Dettagli

PROGETTO ESEMPLIFICATIVO FONDO PENSIONE APERTO TESEO (Fondo pensione aperto iscritto all'albo COVIP al n. 17)

PROGETTO ESEMPLIFICATIVO FONDO PENSIONE APERTO TESEO (Fondo pensione aperto iscritto all'albo COVIP al n. 17) PROGETTO ESEMPLIFICATIVO FONDO PENSIONE APERTO TESEO (Fondo pensione aperto iscritto all'albo COVIP al n. 17) Il Fondo Pensione Aperto TESEO realizza una forma di previdenza per l erogazione di un trattamento

Dettagli

La riforma delle pensioni. Obiettivi e strumenti Nuove regole Misure temporanee

La riforma delle pensioni. Obiettivi e strumenti Nuove regole Misure temporanee La riforma delle pensioni Obiettivi e strumenti Nuove regole Misure temporanee Obiettivi Strumenti 2 Obiettivi e strumenti della riforma sostenibilità I REQUISITI DI PENSIONAMENTO SONO LEGATI ALLA LONGEVITA'

Dettagli

IL FONDO OGGI E DOMANI

IL FONDO OGGI E DOMANI IL FONDO OGGI E DOMANI Lo schema di gestione che ha caratterizzato il Fondo fin dalla sua origine nel 1986 prevede un unico impiego delle risorse su una linea assicurativa gestita con contabilità a costi

Dettagli

Evoluzione della previdenza pubblica

Evoluzione della previdenza pubblica Evoluzione della previdenza pubblica INCA Variabile demografica (invecchiamento popolazione) Variabile economica (calo crescita produttiva) Crescita esponenziale spesa pensionistica INCA Riforma pensioni

Dettagli

Bisogn0 di gestione dei rischi puri. Assicurazione previdenza

Bisogn0 di gestione dei rischi puri. Assicurazione previdenza Bisogn0 di gestione dei rischi puri Assicurazione previdenza Bisogni e prodotti BISOGNI PRODOTTI Assicurazione (unità in surplus) Previdenza (unità in surplus) Assicurazione (unità in deficit) Polizze

Dettagli

L applicazione generalizzata del metodo contributivo: problematiche tecnico attuariali

L applicazione generalizzata del metodo contributivo: problematiche tecnico attuariali FONPREVIDENZA Associazione Italiana per la Previdenza e Assistenza Complementare Fondazione di Studi per la Previdenza e l Assistenza Complementare La nuova riforma delle pensioni: analisi e Prospettive

Dettagli

RIFORMA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE

RIFORMA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE RIFORMA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE DESTINAZIONE DEL TFR MATURANDO A PARTIRE DALL 01.01.2007 IN APPLICAZIONE DELL ART. 8 COMMA 8 DEL DECRETO LEGISLATIVO 5 DICEMBRE 2005 N. 252 Ogni lavoratore del settore

Dettagli

WELFARE INTEGRATO: QUALCOSA PIÙ DI UN IDEA

WELFARE INTEGRATO: QUALCOSA PIÙ DI UN IDEA Associazione Italiana per l Previdenza e Assistenza Complementare Giornata Nazionale della Previdenza Milano, Palazzo Mezzanotte 15 maggio 2015 WELFARE INTEGRATO: QUALCOSA PIÙ DI UN IDEA Indice Di cosa

Dettagli

IN AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA INCONTRO PARTI SOCIALI 23/7/2015

IN AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA INCONTRO PARTI SOCIALI 23/7/2015 IN AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA INCONTRO PARTI SOCIALI 23/7/2015 PREMESSA IL FONDO PENSIONE E ARTICOLATO NELLA GESTIONE ORDINARIA E NELLA GESTIONE INTEGRATIVA CARATTERIZZATE DA NORME DIVERSE PER QUANTO

Dettagli

Premessa Perché la previdenza complementare. 19 giugno 2013 Codroipo La previdenza complementare, questa sconosciuta Relatore Mico Imperiali

Premessa Perché la previdenza complementare. 19 giugno 2013 Codroipo La previdenza complementare, questa sconosciuta Relatore Mico Imperiali Premessa Perché la previdenza complementare Nuovo scenario Garanzie estese Nuove responsabilità Da oggi in poi Primi tentativi Prestazioni pensionistiche Cassaforte sempre vuota Versa i Percepisce contributi

Dettagli

Stima della pensione complementare

Stima della pensione complementare Stima della pensione complementare Progetto Esemplificativo Standardizzato Modello ISPP-IMDPES - Ed. 10/2014 Iscritto all Albo tenuto dalla COVIP con il n. 84 Istituito da Intesa Sanpaolo Previdenza Sim

Dettagli

www.fisac.it www.cgil.it www.fisacbccroma.org

www.fisac.it www.cgil.it www.fisacbccroma.org www.fisac.it www.cgil.it www.fisacbccroma.org marzo 2007! "!!#! "! # #! # ## $"% # "&! "'# $% & ' "$"" &()! *! ""+ (,"" )( -## $** & #$""#""'! ") ".##$#/+, $ * &' 0) 1 "# # 2&) "#$#/)- - &''! #! **#'*'34""(

Dettagli

La Riforma Previdenziale Cosa cambia. Cosa cambia in breve R O M A, D I C E M B R E 2 0 1 2

La Riforma Previdenziale Cosa cambia. Cosa cambia in breve R O M A, D I C E M B R E 2 0 1 2 La Riforma Previdenziale Cosa cambia Cosa cambia in breve R O M A, D I C E M B R E 2 0 1 2 Indice I contributi soggettivo integrativo di solidarietà per i pensionati Le pensioni di Vecchiaia Unificata

Dettagli

aderente a ICEM ITGLWF EMCEF ETUF TCL

aderente a ICEM ITGLWF EMCEF ETUF TCL aderente a ICEM ITGLWF EMCEF ETUF TCL LA PREVIDENZA dopo la RIFORMA MONTI in pillole I SISTEMI PENSIONISTICI VIGENTI Il sistema contributivo Soggetti assicurati dall 1.1.96. Il sistema misto Soggetti con

Dettagli

Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale

Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale Visto l articolo 2120 del codice civile; Visto il decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, ed, in particolare, gli articoli 8, concernente l espressione della volontà del lavoratore circa la destinazione

Dettagli

Studio di un progetto di welfare integrativo

Studio di un progetto di welfare integrativo Associazione Italiana per la Previdenza e Assistenza Complementare PREVIDENZA E ASSISTENZA: PROPOSTE PER UN APPROCCIO INTEGRATO Studio di un progetto di welfare integrativo Attuario Attuario Indice Di

Dettagli

Cosa è necessario sapere sulla riforma pensionistica per non incorrere in sorprese sgradevoli al momento della pensione

Cosa è necessario sapere sulla riforma pensionistica per non incorrere in sorprese sgradevoli al momento della pensione La breve nota che segue, redatta dal Comitato Pari Opportunità della Provincia, invita i lavoratori e le lavoratrici a riflettere sulle recenti modiche alla normativa pensionistica, al fine di poter pianificare,

Dettagli

IL FUTURO DELLE PENSIONI:

IL FUTURO DELLE PENSIONI: IL FUTURO DELLE PENSIONI: PIÙ EQUITÀ, PIÙ SOLIDARIETÀ, PIÙ SOSTENIBILITÀ SOCIALE. Analisi e proposte della CGIL Dicembre 2009 A cura del Dipartimento Welfare e Nuovi Diritti - Cgil Nazionale 1 GLI EFFETTI

Dettagli

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE (A) Regime fiscale applicabile agli iscritti a partire dal 1 gennaio 2007ed ai contributi versati dal 1 gennaio 2007dai lavoratori già iscritti 1. I Contributi 1.1 Il regime

Dettagli

Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giurislavoristici

Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giurislavoristici Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giurislavoristici N. 42 03.03.2014 Montante contributivo: rivalutato il tasso 2014 Dal 1 gennaio 2014, il montante contributivo è pari a 1,001643,

Dettagli

LA RIFORMA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE E LE NUOVE NORME SUL TFR

LA RIFORMA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE E LE NUOVE NORME SUL TFR Federazione Lavoratori della Conoscenza LA RIFORMA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE E LE NUOVE NORME SUL TFR Schede informative A partire dal 1 gennaio 2007, per 16 milioni di lavoratori dipendenti del settore

Dettagli

La previdenza dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri tra rischi e opportunità. L impatto delle riforme sulla Casse CNPADC e CNPR

La previdenza dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri tra rischi e opportunità. L impatto delle riforme sulla Casse CNPADC e CNPR La previdenza dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri tra rischi e opportunità L impatto delle riforme sulla Casse CNPADC e CNPR Il sistema previdenziale obbligatorio dei liberi professionisti Previdenza

Dettagli

TOTALIZZAZIONE: NORME GENERALI

TOTALIZZAZIONE: NORME GENERALI TOTALIZZAZIONE: NORME GENERALI A chi si rivolge La totalizzazione può essere esercitata dai soggetti iscritti a due o più forme di previdenza obbligatoria. Requisiti Pensione di vecchiaia: occorre avere

Dettagli

Il ruolo dell'industria. della previdenza

Il ruolo dell'industria. della previdenza Il ruolo dell'industria assicurativa nello sviluppo della previdenza La sfida del sistema previdenziale italiano: necessità di adeguare il regime pensionistico alle dinamiche sociali ed economiche in atto

Dettagli

VADEMECUM T.F.R. E PENSIONE COMPLEMENTARE

VADEMECUM T.F.R. E PENSIONE COMPLEMENTARE UNIONE ITALIANA DEL LAVORO SEDE C.S.P. U.I.L. BRESCIA SEGRETERIA PROVINCIALE BRESCIA 26126 BRESCIA VIA VANTINI 20 TELEFONO 030/3753032-294111 TELEFAX 030/2404889 E-MAIL cspbrescia@uil.it VADEMECUM T.F.R.

Dettagli

La nuova Previdenza: riforma e offerta. Direzione commerciale - Sviluppo previdenza e convenzioni

La nuova Previdenza: riforma e offerta. Direzione commerciale - Sviluppo previdenza e convenzioni La nuova Previdenza: riforma e offerta Direzione commerciale - Sviluppo previdenza e convenzioni Previdenza: situazione attuale 140 Alcuni fattori rilevanti: 120 100 80 22 2015 pensionamento persone nate

Dettagli

Scritto da Perziani Venerdì 09 Dicembre 2011 19:01 - Ultimo aggiornamento Sabato 10 Dicembre 2011 23:26

Scritto da Perziani Venerdì 09 Dicembre 2011 19:01 - Ultimo aggiornamento Sabato 10 Dicembre 2011 23:26 LE NOVITA SULLE PENSIONI NELLA MANOVRA MONTI di PIETRO PERZIANI (DICEMBRE 2011) Facciamo una prima analisi delle principali novità introdotte dalla Manovra Monti in materia di pensioni, più esattamente

Dettagli

Dal 1 marzo 2015 al 30 giugno 2018 i lavoratori del settore privato potranno chiedere l erogazione del Tfr in busta paga.

Dal 1 marzo 2015 al 30 giugno 2018 i lavoratori del settore privato potranno chiedere l erogazione del Tfr in busta paga. Lavorofisco.it Dal 1 marzo 2015 al 30 giugno 2018 i lavoratori del settore privato potranno chiedere l erogazione del Tfr in busta paga. La legge di Stabilità 2015 prevede, infatti, in via sperimentale

Dettagli

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE fondo pensione aperto aviva Fondo Pensione Istituito in Forma di Patrimonio Separato da AVIVA S.p.A. (Art. 12 del Decreto Legislativo 5 Dicembre 2005, n. 252) DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE FONDO PENSIONE

Dettagli

Stima della pensione complementare

Stima della pensione complementare Stima della pensione complementare Progetto Esemplificativo Standardizzato Modello ISPP-IMPPES - Ed. 10/2014 Iscritto all Albo tenuto dalla COVIP con il n. 14 Istituito da Intesa Sanpaolo Previdenza Sim

Dettagli

IL NUOVO TFR, GUIDA ALL USO A cura di Tommaso Roberto De Maria

IL NUOVO TFR, GUIDA ALL USO A cura di Tommaso Roberto De Maria LIBERA Confederazione Sindacale Li.Co.S. Sede nazionale Via Garibaldi, 45-20092 Cinisello Balsamo (MI) Tel.: 02 / 39.43.76.31. Fax: 02 / 39.43.75.26. e-mail: sindacatolicos@libero.it IL NUOVO TFR, GUIDA

Dettagli

Aviva Top Pension. Documento sul regime fiscale. Piano Individuale Pensionistico di Tipo Assicurativo - Fondo Pensione

Aviva Top Pension. Documento sul regime fiscale. Piano Individuale Pensionistico di Tipo Assicurativo - Fondo Pensione Aviva Top Pension Piano Individuale Pensionistico di Tipo Assicurativo - Fondo Pensione Forme pensionistiche complementari individuali attuate mediante contratti di assicurazione sulla vita (art. 13 del

Dettagli

La previdenza in Europa

La previdenza in Europa La previdenza in Europa Dati tratti da: «LEGISLAZIONE STRANIERA. MATERIALI DI LEGISLAZIONE COMPARATA» Camera dei Deputati, giugno 2013 Una premessa Le pensioni, in Italia come negli altri paesi europei,

Dettagli

COMMISSIONE DI VIGILANZA SUI FONDI PENSIONE

COMMISSIONE DI VIGILANZA SUI FONDI PENSIONE COMMISSIONE DI VIGILANZA SUI FONDI PENSIONE DELIBERAZIONE 21 marzo 2007 Direttive recanti chiarimenti operativi circa l applicazione del decreto ministeriale del 30 gennaio 2007, adottato ai sensi dell

Dettagli

Cumulo contributivo. ( Totalizzazione retributiva)

Cumulo contributivo. ( Totalizzazione retributiva) Cumulo contributivo ( Totalizzazione retributiva) Cumulo contributivo o Totalizzazione retributiva La legge di stabilità 2013 -Legge 24/12/ 2012 n. 228- introduce una nuova istituzione : il cumulo contributivo,

Dettagli

I requisiti per la pensione di vecchiaia 41 REQUISITI PER LA PENSIONE DI VECCHIAIA NEL SISTEMA CONTRIBUTIVO EX L. 335/1995

I requisiti per la pensione di vecchiaia 41 REQUISITI PER LA PENSIONE DI VECCHIAIA NEL SISTEMA CONTRIBUTIVO EX L. 335/1995 Sistema di liquidazione Contributivo I requisiti per la pensione di vecchiaia 41 2. I REQUISITI PER LA PENSIONE DI VECCHIAIA CONTRIBU- TIVA DAL 1 GENNAIO 2008: IL REQUISITO ANAGRAFICO GENERALE (CD. SCALONE)

Dettagli

Milano 22 settembre 2011 Roma luglio 2011

Milano 22 settembre 2011 Roma luglio 2011 Ordine Nazionale Attuari Seminario LA PREVIDENZA PUBBLICA NEI 150 ANNI DELL UNITA D ITALIA Cinzia Ferrara* Milano 22 settembre 2011 Roma luglio 2011 (*) La relazione è svolta a titolo personale 150 D ITALIA

Dettagli

NOTA A CURA DEL SERVIZIO POLITICHE FISCALI E PREVIDENZIALI DELLA UIL UN OPERAZIONE VERITA SULLA GESTIONE FINANZIARIA DEI FONDI PENSIONE

NOTA A CURA DEL SERVIZIO POLITICHE FISCALI E PREVIDENZIALI DELLA UIL UN OPERAZIONE VERITA SULLA GESTIONE FINANZIARIA DEI FONDI PENSIONE NOTA A CURA DEL SERVIZIO POLITICHE FISCALI E PREVIDENZIALI DELLA UIL UN OPERAZIONE VERITA SULLA GESTIONE FINANZIARIA DEI FONDI PENSIONE Le ultime settimane sono caratterizzate da una situazione non facile

Dettagli

Il sistema di previdenza sociale: luci e ombre tra sostenibilità ed adeguatezza

Il sistema di previdenza sociale: luci e ombre tra sostenibilità ed adeguatezza X Congresso Nazionale Attuari L Attuario: una professione in evoluzione al servizio della società Il sistema di previdenza sociale: luci e ombre tra sostenibilità ed adeguatezza 5-7 giugno 2013 Roma -

Dettagli

Rimandare anche solo di pochi anni l inizio dei versamenti significa ridurre l ammontare della pensione complementare ( fonte COVIP )

Rimandare anche solo di pochi anni l inizio dei versamenti significa ridurre l ammontare della pensione complementare ( fonte COVIP ) Nei primi anni Novanta il nostro sistema pensionistico è stato profondamente modificato, sia a causa del progressivo aumento della durata della vita media, sia a causa della riduzione dei contributi necessari

Dettagli

Stima della pensione complementare

Stima della pensione complementare Stima della pensione complementare Progetto Esemplificativo Standardizzato Modello ISPP-PSPES - Ed. 10/2014 Iscritto all Albo tenuto dalla Covip con il n. 10 Istituito da Intesa Sanpaolo Previdenza Sim

Dettagli

WORKSHOP PER I DELEGATI

WORKSHOP PER I DELEGATI WORKSHOP PER I DELEGATI PRINCIPI IN MATERIA PREVIDENZIALE: il retributivo ed il contributivo; il Dott.ssa Paola Celli ROMA, 20 FEBBRAIO 2014 PRINCIPI IN MATERIA PREVIDENZIALE: il retributivo ed il contributivo;

Dettagli

CONFEDERAZIONE GENERALE UNITARIA CGU - CISAL. Segreteria Regionale Friuli Venezia Giulia. Oggetto: Fondo Perseo. Prime indicazioni.

CONFEDERAZIONE GENERALE UNITARIA CGU - CISAL. Segreteria Regionale Friuli Venezia Giulia. Oggetto: Fondo Perseo. Prime indicazioni. Oggetto: Fondo Perseo. Prime indicazioni. Premessa Perseo è il Fondo Nazionale pensione complementare destinato a tutti i lavoratori delle Regioni, delle Autonomie Locali e della Sanità. Nasce con l obiettivo

Dettagli

Nuovi requisiti sulla pensione di anzianità per lavoratori dipendenti nel sistema retributivo

Nuovi requisiti sulla pensione di anzianità per lavoratori dipendenti nel sistema retributivo 19-5-2008 Le nuove regole per la pensione di anzianità e vecchiaia Circolare INPS n. 60 del 15 maggio 2008 a cura di METELLO CAVALLO L INPS ha diramato la circolare che illustra in modo definitivo le nuove

Dettagli

Riforma delle pensioni (13/5/2004 - A.S. 2058)

Riforma delle pensioni (13/5/2004 - A.S. 2058) Fino al 3//007 Riforma delle pensioni (3/5/004 - A.S. 058) Rimangono fermi i requisiti contributivi e di età per la pensione d anzianità L attuale norma prevede 35 anni di contributi e 57 di età oppure

Dettagli

NOVITA SULLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE Presentazione

NOVITA SULLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE Presentazione NOVITA SULLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE Presentazione RIUNIONE DEL 9 NOVEMBRE 2006 SALA BRUNO BUOZZI NOVITA APPORTATE DALLA FINANZIARIA 2007: -ANTICIPO RIFORMA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE AL 1 GENNAIO

Dettagli

Requisito contributivo minimo di almeno 35 anni. Lavoratori dipendenti Lavoratori autonomi. Età anagrafica minima

Requisito contributivo minimo di almeno 35 anni. Lavoratori dipendenti Lavoratori autonomi. Età anagrafica minima Sistema retributivo = anzianità pari o superiore a 18 anni al 31/12/1995 Sistema misto = anzianità inferiore a 18 anni al 31/12/1995 Sistema contributivo = chi inizia per la prima volta a lavorare dal

Dettagli

Venezia Venerdì 20 Novembre

Venezia Venerdì 20 Novembre Venezia Venerdì 20 Novembre LA PREVIDENZA PER IL MEDICO E L ODONTOIATRA: MIRAGGIO O REALTA Sala convegni dell OMCeO Venezia, Via Mestrina 86 - Mestre . Compito dell ordine professionale E anche stimolare

Dettagli

LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE: UTILIZZO E FINALITA

LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE: UTILIZZO E FINALITA LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE: UTILIZZO E FINALITA Il decreto legislativo n. 252 del 5 dicembre 2005 ha rinviato al 1 gennaio 2007 esclusivamente l obbligo della destinazione del TFR maturando alla previdenza

Dettagli

La Riforma Amato 92. Innalzamento età implica riduzione TIR per nuove generazioni. Le Riforme: Amato 92

La Riforma Amato 92. Innalzamento età implica riduzione TIR per nuove generazioni. Le Riforme: Amato 92 La Riforma Amato 92 Riforma Amato. Sistema Retributivo. Restrizioni su età, e su indicizzazione pensioni. Grava su nuove generazioni perché (I) scarica su di esse i rischi demografici, (II) È applicata

Dettagli

Le pensioni dei dipendenti pubblici: novità e prospettive

Le pensioni dei dipendenti pubblici: novità e prospettive Le pensioni dei dipendenti pubblici: novità e prospettive Le linee guida delle riforme Il sistema pensionistico pubblico, a ripartizione, subisce l influenza dei seguenti fenomeni: - variazione nel rapporto

Dettagli

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE CASSA DI PREVIDENZA INTEGRATIVA PER I DIPENDENTI DELLE AZIENDE CONVENZIONATE FONDO PENSIONE (iscritto al n. 1137 della Sezione Speciale I dei Fondi Preesistenti dell Albo Covip) DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

Dettagli

Legge di Stabilità. Fondi pensione ancora convenienti! Guida per gli iscritti alla previdenza complementare

Legge di Stabilità. Fondi pensione ancora convenienti! Guida per gli iscritti alla previdenza complementare Legge di Stabilità. Fondi pensione ancora convenienti! Guida per gli iscritti alla previdenza complementare 26 gennaio 2015 Quali cambiamenti sono disciplinati dalla Legge di Stabilità 1 1. Da marzo 2015

Dettagli

LA RIFORMA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE E DEL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO

LA RIFORMA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE E DEL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO Sono interessati alla riforma della previdenza complementare attuata con il decreto legislativo n. 252/2005 che, secondo quanto previsto dalla legge finanziaria per l anno 2007, entrerà in vigore dal 1

Dettagli

SCHEDA ESPLICATIVA I PRINCIPALI CONTENUTI DEL DECRETO LEGISLATIVO SULLA TOTALIZZAZIONE

SCHEDA ESPLICATIVA I PRINCIPALI CONTENUTI DEL DECRETO LEGISLATIVO SULLA TOTALIZZAZIONE DIPARTIMENTO WELFARE Politiche Previdenziali SCHEDA ESPLICATIVA I PRINCIPALI CONTENUTI DEL DECRETO LEGISLATIVO SULLA TOTALIZZAZIONE a cura di Maria Rita Gilardi Roma, 23 gennaio 2006 1 Articolo 1 Totalizzazione

Dettagli

Stima della pensione complementare

Stima della pensione complementare Stima della pensione complementare Progetto Esemplificativo Standardizzato Modello ISPP-GIUPES - Ed. 10/2014 Iscritto all Albo tenuto dalla Covip con il n. 70 Istituito da Intesa Sanpaolo Previdenza Sim

Dettagli

HELVETIA AEQUA PIANO INDIVIDUALE PENSIONISTICO DI TIPO ASSICURATIVO FONDO PENSIONE DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

HELVETIA AEQUA PIANO INDIVIDUALE PENSIONISTICO DI TIPO ASSICURATIVO FONDO PENSIONE DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE HELVETIA AEQUA PIANO INDIVIDUALE PENSIONISTICO DI TIPO ASSICURATIVO FONDO PENSIONE DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE Helvetia Aequa è iscritto all Albo tenuto dalla COVIP con il n. 5079. Helvetia Vita S.p.A.,

Dettagli

CAREFIN Centre for Applied Research in Finance. Fondi Pensione: stato dell arte. Sergio Paci

CAREFIN Centre for Applied Research in Finance. Fondi Pensione: stato dell arte. Sergio Paci Fondi Pensione: stato dell arte Sergio Paci 28 Novembre 2013 La previdenza complementare: I punti da considerare Validità del modello a due pilastri complementari Luci e ombre della previdenza complementare

Dettagli

Il nuovo cumulo, terza via per la pensione

Il nuovo cumulo, terza via per la pensione Il nuovo cumulo, terza via per la pensione La legge di stabilità 2013 (Legge n. 228/2012) per rendere meno gravosi i requisiti di accesso alla pensione dopo la riforma Monti-Fornero ha previsto, accanto

Dettagli

programma previdenza il tuo DoMani DipenDe DaLLe scelte Di oggi.

programma previdenza il tuo DoMani DipenDe DaLLe scelte Di oggi. programma previdenza il tuo DoMani DipenDe DaLLe scelte Di oggi. tutte Le RISPOSTE CHe CERCHI. IntegrazionePensionisticaAurora * è un piano pensionistico individuale realizzato mediante un contratto di

Dettagli

RIFORMA DELLE PENSIONI I POSSIBILI SCENARI

RIFORMA DELLE PENSIONI I POSSIBILI SCENARI RIFORMA DELLE PENSIONI I POSSIBILI SCENARI Si sintetizzano, nelle schede che seguono, gli effetti che, in materia di pensionamento e di trattamento pensionistico, si avranno qualora dovessero essere approvate

Dettagli

pari o inferiori a tre volte il T.M. Inps superiori a tre volte il T.M Inps e pari o inferiori a quattro volte il trattamento minimo Inps

pari o inferiori a tre volte il T.M. Inps superiori a tre volte il T.M Inps e pari o inferiori a quattro volte il trattamento minimo Inps Novità introdotte dalla Legge n 147/13 in materia previdenziale e assistenziale Per il triennio 2014-2016 la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici, secondo il meccanismo stabilito dall

Dettagli