PRIMA PARTE. Il percorso scolastico dell alunno diversabile. Le tappe: Esami di Qualifica Esami di Stato Inserimenti lavorativi

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1 PRIMA PARTE Il percorso scolastico dell alunno diversabile. Le tappe: Esami di Qualifica Esami di Stato Inserimenti lavorativi 1

2 PERCORSO 1 Alunni in situazione di Handicap Obiettivi previsti per la classe Prove uguali Prove equipollenti Diploma esame di qualifica Diploma esame di stato 2

3 PERCORSO 2 Alunni in situazione di Handicap Non raggiungimento obiettivi previsti per la classe Prove differenziate Certificato credito formativo (3 anno) Attestazione credito formativo (5 anno) 3

4 Alunni con certificazione che raggiungono gli obiettivi previsti per la classe Alunni con certificazione che non raggiungono gli obiettivi previsti per la classe (obiettivi differenziati) Prove uguali alla classe Prove equipollenti Prove differenziate Diploma esame di Qualifica Certificato di Credito Formativo Diploma esame di Stato Attestazione Credito Formativo 4

5 TIPI DI PROVE EQUIPOLLENTI -MEZZI DIVERSI (pc, dettatura, etc.) Identificare eventuale postazione fuori aula e garantire poi la necessaria sorveglianza - MODALITA DIVERSE (es. traduzione in quesiti con risposte chiuse, in griglie ) - CONTENUTI DIVERSI culturali e/o tecnici e/o professionali (differenti dal M.I.U.R.) SEMPRE TALE DA VERIFICARE LA PREPARAZIONE DEL CANDIDATO E IDONEA AL CONSEGUIMENTO DEL DIPLOMA 5

6 PERCORSO DIDATTICO DIFFERENZIATO La commissione predispone: - Prove differenziate Omogenee e coerenti al percorso svolto [attinenza tematiche] Per attestare conoscenze, competenze e capacità acquisite 6

7 COMPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE per esame di qualifica E nominata dal Dirigente Scolastico ed è composta dallo stesso dirigente dai docenti curricolari, dal docente di sostegno, dagli insegnanti tecnico pratici e da un esperto delle categorie economiche e produttive del settore inerente alla qualifica (nominato commissario a pieno titolo) L esperto è nominato dal Dirigente Scolastico sentiti gli organismi professionali e tecnico-economici locali L esperto può essere nominato per più di una Commissione L esperto non può aver prestato servizio a qualsiasi titolo durante l anno scolastico in corso presso l istituto L esperto non può essere membro del Consiglio di Istituto 7

8 ESAMI DI QUALIFICA: PEI DIFFERENZIATO CERTIFICATO DEI CREDITI FORMATIVI O.M.90/01 (modelli e chiarimenti ai sensi della C.M. 125/01) CONOSCENZE COMPETENZE contestualizzate CAPACITA contestualizzate IL DOCUMENTO A CURA DEL CONSIGLIO DI CLASSE Deve riportare le attività formative previste dal PEI e realizzate nell anno in corso Deve riportare significative attività formative realizzate nel biennio Deve riportare eventuali percorsi formativi integrati Deve riportare le attività di stage (periodo-azienda/ente/istituzione/cooperativa-mansionario) Deve riportare le votazioni delle prove d esame Deve riportare conoscenze,competenze e capacità accertate e il contesto in cui si realizzano 8

9 DOCUMENTAZIONE PER L ESAME Il Consiglio di Classe predispone stessa documentazione classe percorso individuale mezzi contenuti tempi spazio obiettivi raggiunti criteri attività di sostegno strumenti di valutazione personale In relazione con Modalità di integrazione nella classe Percorsi comuni alla classe Ricadute delle scelte sull attività didattica 9

10 PROPOSTA STRUTTURA RELAZIONE CONSIGLIO DI CLASSE Descrizione deficit alunno Descrizione percorso alunno conoscenze competenze capacità difficoltà discipline con particolari criteri attività integrative e/o di sostegno anche in sostituzione parziale/totale di discipline superamento non superamento percorsi equipollenti svolti risorse utilizzate (umane e non) qualsiasi altra informazione utile alla Commissione per motivare le scelte relative alla gestione delle prove d'esame 10

11 IL CONSIGLIO DI CLASSE PREDISPONE Documentazione per i singoli alunni in situazione di handicap richieste motivate prove equipollenti [per candidati non vedenti richiesta prova braille] richieste motivate di assistenza richieste motivate per tempi più lunghi per prove scritte e/o orali richiesta di prove coerenti se il percorso didattico è differenziato (per conseguimento attestato) 11

12 PERSONALE: INSEGNANTE DI SOSTEGNO [Esami di Stato] Nominato dal Presidente sulla base della documentazione del C.d.Classe documento 15 maggio - Presenza riunione preliminare Assistenza scritti Assistenza orali 12

13 PERSONALE: ASSISTENTI AUTONOMIA COMUNICAZIONE Alla persona o aiuto personale Aiuto per svolgere le prove In senso generale La persona che svolge assistenza va indicata dal C.d. C. ed è identificabile in colui che l ha sempre fatta durante l anno/ gli anni di studio Anche più di uno e diverso da prova a prova 13

14 TEMPI 104/92 ART.16 PREFERIBILMENTE STESSO NUMERO DI GIORNI ECCEZIONALMENTE AUMENTO DI TEMPO PER LA/LE PROVA/E 14

15 Attestato Credito Formativo CONTIENE: Ore relative a indirizzo, durata e corsi di studio votazione complessiva ottenuta Materiali di insegnamento del curricolo di studio e indicazione durata oraria complessiva per ciascuno descrizione delle conoscenze, competenze e capacità acquisite dall alunno e descrizione del contesto in cui tali capacità si realizzano fornire all eventuale datore di lavoro competenze chiare e univoche sulle capacità dell alunno fornire ai S.I.L. e ai centri per l impiego competenze chiare e univoche sulle capacità dell alunno compilata per tutti (anche gravi ) per favorire la scelta e l inserimento in situazione protetta Circolare M.I.U.R. 125/07/01 Modelli per credito Formativo per i candidati con Handicap che non conseguono titolo di studio con valore legale 15

16 SECONDA PARTE PERCORSI SCUOLA-LAVORO Schema di decreto legislativo concernente la definizione delle norme generali relative all alternanza scuola-lavoro, ai sensi dell art.4 della legge 28 marzo 2003, n

17 Articolo 6 valutazione, certificazione e riconoscimento dei crediti La valutazione e la certificazione delle competenze acquisite dai disabili che frequentano i percorsi in alternanza sono effettuate a norma della legge 5 febbraio 1992, n. 104, con l'obiettivo prioritario di riconoscerne e valorizzarne il potenziale, anche ai fini dell'occupabilità. 17

18 L'alternanza scuola-lavoro è uno degli aspetti maggiormente evidenziati nella Riforma; la norma offre ai giovani diverse modalità e opportunità di attuare esperienze in azienda attraverso il coinvolgimento trasversale dei diversi ordini e gradi di scuola. Scuola Progetta valuta attua Alternanza scuola-lavoro IMPRESE Il compito che spetta alle scuole è quello di dialogare con le risorse del territorio, il mondo del lavoro, la società e, in prospettiva europea, possedere un adeguata informazione sulle trasformazioni delle diverse organizzazioni. 18

19 Esperienza scuola-lavoro Inserimento lavorativo Ciò rappresenta uno degli obiettivi principali che scuola, famiglia e società devono necessariamente porsi e perseguire tenendo presente che un posto di lavoro sbagliato può creare in chiunque un handicap indotto, al contrario, un inserimento lavorativo mirato, fa d ogni disabile un lavoratore. 19

20 LA SCUOLA deve individuare le risorse in grado di valorizzare lo studente in situazione di handicap, favorirne lo sviluppo delle potenzialità residue creare occasioni d integrazione nella vita sociale della Comunità di appartenenza. esistono molti enti, servizi e associazioni che operano nel mondo della disabilità al fine di favorirne le occasioni occupazionali, ma sembra non ancora del tutto adeguatamente ed efficacemente funzionante una vera e propria rete di collaborazione tra servizi pubblici e privati che coordini e trasformi in un percorso senza soluzione di continuità il cammino che va dalla scuola alla formazione fino a giungere al mondo del lavoro. 20

21 SCUOLA MONDO DEL LAVORO Ciò permetterà ai giovani di prendere parte ad un percorso formativo costituito sia da lezioni teoriche che da momenti di imparar facendo, ovvero un percorso formativo basato sul principio di apprendere attraverso l esperienza. Le imprese stesse, dedicando uno spaziotempo al futuro professionale dei giovani hanno l opportunità di investire sulle risorse umane del domani. 21

22 SIL Servizio Integrazione Lavorativo Le linee Guida che la Regione Veneto ha tracciato riguardano istituzione, articolazione, ruolo e funzioni dei SIL. Le "Norme di organizzazione del Servizio di Integrazione Lavorativa presso le Aziende ULSS (art. 12, L.R. 16 del ) si ispirano al concetto di riconoscere le persone diversamente abili come risorse da valorizzare e come soggetti con diritto al lavoro e a percorsi individualizzati e mirati. Il SIL è un unità operativa dell Azienda ULSS che opera in collegamento con le altre unità operative, i dipartimenti e i medici di medicina generale, collabora con le agenzie del territorio, le istituzioni scolastiche e si occupa di avviare al lavoro le persone disabili (L. n. 68/99), le persone riconosciute in stato di handicap ai sensi della legge 104/92 o comunque svantaggiate in carico ai Servizi sanitari e riabilitativi. 22

23 SIL mette a punto percorsi di: Orientamento, finalizzati a valutare in situazione di lavoro le potenzialità e attitudini della persona con riguardo alla dimensione dell autonomia e dell apprendimento Formazione in situazione, volti sia alla maturazione complessiva della personalità che alla riabilitazione di funzioni o competenze legate alla sfera psicologica, psicomotoria, relazionale e rispetto il conseguimento di competenze sociali, d apprendimento e d abilità lavorative. Mediazione al collocamento allo scopo di favorire l acquisizione di specifiche abilità lavorative così come il raggiungimento e mantenimento del rapporto di lavoro. 23

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