Tornare a scuola. La ricerca etnografica nelle classi Slide tratte da L interazione in classe di G. Fele e I. Paoletti (2003), Il Mulino, Bologna

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1 Tornare a scuola La ricerca etnografica nelle classi Slide tratte da L interazione in classe di G. Fele e I. Paoletti (2003), Il Mulino, Bologna

2 Che cos è la classe scolastica La classe scolastica rappresenta un sistema sociale autonomo È nella classe scolastica che si svolgono una serie di funzioni educative proprie, dalla trasmissione del sapere alla socializzazione dei ragazzi La classe scolastica è anche uno specifico luogo fisico ed è soprattutto un ambito di relazioni sociali che possiede proprie modalità di interazione e di comunicazione, che possono spiegare processi di esclusione e di emarginazione.

3 Il linguaggio nei contesti educativi (1) Stubbs (1990): A partire dalla fine della seconda guerra mondiale si avvia un forte processo di scolarizzazione all interno dei paesi occidentali Emerge, tuttavia, che nonostante l accrescimento dei tassi di scolarizzazione la riuscita scolastica dipende fortemente dalla classe di provenienza Se negli anni 20 e 40 l insuccesso viene attribuito a fattori biologici e misurato ad esempio con i test di intelligenza, negli anni 60 viene invece esaminato il contesto familiare e la classe sociale d appartenenza.

4 Il linguaggio nei contesti educativi (2) Per capire il forte squilibrio del sistema educativo, si fa ricorso soprattutto alle indagini statistiche I risultati delle indagini mettevano in evidenza il rapporto tra il sistema di stratificazione sociale e il successo o insuccesso scolastico Si riteneva che alla base di questo insuccesso vi fosse il linguaggio La formulazione più importante di questo svantaggio fu di Bernestein secondo cui il linguaggio e i sistemi simbolici usati in famiglia possono divergere da quelli richiesti e usati a scuola (codici sociolinguistici diversi)

5 L osservazione partecipante negli studi linguistici (3) Alcuni studi sulle differenze linguistiche si basano sull osservazione partecipante nelle comunità linguistiche in una situazione la più naturale possibile (Labov (1969) È possibile che gruppi sociali differenti usino forme linguistiche differenti in situazioni sociali simili. La scuola e gli insegnanti trovano inadeguato il linguaggio usato da certi studenti. ciò non implica che questi studenti abbiano un linguaggio impoverito ma soltanto che sia ritenuto inappropriato rispetto alla situazione di classe. Gli insegnanti spesso coltivano un pregiudizio per cui reagiscono negativamente alle varietà linguistiche meno prestigiose.

6 Dal linguaggio all interazione in classe (1) Gli studi sul linguaggio hanno 2 limiti: da un lato il linguaggio viene visto come un prodotto determinato solo dalla classe sociale di appartenenza e dall altro non viene studiato il contesto più ampio in cui questo linguaggio è utilizzato, ovvero la classe e i processi di interazione tra alunni e insegnanti Dal punto di vista metodologico, l interazione in classe è stata studiata a partire da due tradizioni di ricerca: una quantitativa e l altra qualitativa.

7 L osservazione tramite categorie predefinite (2) Si tratta di modelli di osservazione che prevedono una codifica, attraverso categorie predefinite, del comportamento dell insegnante e degli studenti, l elaborazione statistica dei risultati e la discussione dei dati aggregati. Il più famoso modello di osservazione è quello di Ned Flanders (1970) che prevede dieci categorie, sette delle quali costruite per individuare il tipo di comportamento dell insegnante, due degli alunni, mentre l ultimo per classificare silenzio, confusione ecc.

8 L etnografia dei processi educativi (1) In questo filone di studi abbiamo una prospettiva che studia l interazione in classe e l enfasi è posta sulla presenza del ricercatore come osservatore partecipante nel luogo che si vuole studiare. L etnografo entra in classe come un visitatore di un mondo particolare, senza una lista prestabilita di compiti o di categorie da tenere in considerazione, osserva senza uno scopo specifico ma tenta di capire la logica e i significati delle azioni e dei comportamenti degli attori. Dal punto di vista metodologico l etnografia non fa un uso di dati in forme aggregate ma tende a privilegiare l unicità e la particolarità di un contesto. Non vi è una griglia predeterminata, ma lo strumento essenziale sono le note e gli appunti di ricerca attraverso cui registra tutto ciò che avviene sotto i suoi occhi. Ma cosa osserva l etnografo?

9 La cultura(2) La cultura scolastica, cioè le logiche, le regole, le norme e i valori che definiscono le relazioni tra insegnanti e alunni In tal senso, una delle prime ricerche etnografiche metteva in evidenza che la relazione insegnantealunno è una forma istituzionalizzata di dominazione e subordinazione La cultura studentesca, cioè l esistenza presso gli studenti di un tessuto di rappresentazioni e di comportamenti coerenti e omogenei tra loro tipico del fatto di essere studenti in quel momento (Becker 1952) : vale a dire le influenze familiari, parentali, amicali. sono subordinate a quella condizione

10 Il contesto materiale (3) Le lezioni scolastiche si basano su una varietà di oggetti didattici, come la lavagna e il gesso, le mappe di geografia ma anche attrezzature come banchi, cattedra, sedie, pareti, finestre e porte senza cui sarebbe certamente differente svolgere le attività scolastiche. Lo spazio composto da questi oggetti danno forma e sono a loro volta modellati dalle pratiche relazionali, pedagogiche e professionali che avvengono in classe (Roehl 2012; Cooper 1982). Studi sui materiali previsti per i curriculum scolastici, come ad esempio i libri di testo, fanno notare la differenza tra gli obiettivi formativi inscritti in questi oggetti e il loro uso effettivo in classe (Remillard et. al. 2009). Altri studi si concentrano sulla dimensione simbolica socialmente costruita di oggetti come la cattedra, che definisce la distanza pedagogica tra insegnante e studenti (Bourdieu, Passeron 1970; Pitsch e Ayaß 2008 in Roehl 2012). In tal senso lo spazio dell aula, con i suoi manufatti, esercita quello che in geografia sociale si chiama effet du lieu (Frémont et al., 1984; Bourdieu, 1993; Sélimanovski 2009), cioè rappresenta un fattore esplicativo dell organizzazione sociale.

11 La negoziazione (3) L interazione in classe viene vista come il prodotto di una continua negoziazione di come e cosa fare, che avviene tra insegnanti e studenti Le strategie di adattamento dell insegnante (Edwards e Furlong, 1978): rivolto a conciliare il difficile problema di mantenere l ordine, comunicare informazioni e offrire almeno un minimo di autonomia agli studenti Woods individua almeno 8 strategie: dominio (imporre la propria volontà), negoziazione (se giochi con me io gioco con te), socializzazione (insegnare bene), fraternizzazione (se non puoi batterli, unisciti a loro!), assenza o ritiro (insegnare sarebbe bello se solo ci fossero gli studenti!), rituale e routine (va bene se fai le cose come si devono fare), terapia occupazionale (così passa il tempo), iniezione di fiducia (dobbiamo crederci!)

12 La ricerca sulla Scuola Digitale L osservazione etnografica delle lezioni con la LIM

13 Cosa abbiamo osservato (1) L osservazione nelle classi si è avvalsa di una griglia molto generica e orientativa, al fine di migliorare le categorie concettuali pertinenti alla descrizione del mondo osservato, e compilata a computer su un file excel per garantire una registrazione veloce e al contempo puntuale di ciò che si osservava. Per ogni dimensione della griglia, sono state riportate note descrittive, segnando l intervallo di tempo di micro-eventi e micro-azioni. Tre sono le dimensioni dell esperienza quotidiana della classe scolastica prese in considerazione: lo spazio dell aula, i tempi (o le temporalità) dell ora di lezione e l ordine conversazionale tra studenti e studenti e insegnanti.

14 Cosa abbiamo osservato (2) La struttura dell aula e la disposizione dei suoi artefatti nonché sue modifiche a seguito dell introduzione delle LIM, partendo da un ipotesi di consustanzialità tra l ordine spaziale della classe e l organizzazione sociale delle attività che avvengono al suo interno. In questo caso sono state realizzate planimetrie con l aiuto di esperti in grado di utilizzare il software di progettazione e disegno architettonico Autocad. I ritmi e gli intervalli con cui si gestiscono le attività in classe, con riguardo specifico alle temporalità della didattica digitale, prevedendo questa nuove risorse (software, lavagne interattive, rete internet, piattaforme digitali ecc) e competenze (tanto pedagogiche quanto tecniche). La struttura dell interazione in classe, descrivendo la forma e il contenuto dell interazione verbale e non tra studenti e tra docenti e studenti, sia con che senza l uso delle tecnologie (computer e LIM).

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