Libera la benzina, raccolta firme. Traghetti: la storia infinita. Varato il codice del turismo. Saldi anticipati tra le polemiche

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1 Poste Italiane S.p.A. Sped in A.P. - D.L. 353/ (conv in L.27/02/2004 n 46) art.1, comma 1 DCB Cagliari Traghetti: la storia infinita Varato il codice del turismo Libera la benzina, raccolta firme Saldi anticipati tra le polemiche Piazza d Italia, Sassari

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5 3 la parola al Presidente UN ESTATE CALDA TRA VECCHI PROBLEMI E MEZZE SOLUZIONI appena iniziata sarà rovente per le imprese sarde. Il clima economico si annuncia torrido, tra L estate problemi vecchi e mezze soluzioni. Tre i temi dominanti: viabilità, fisco, politiche di sostegno e di sviluppo. Il caro-traghetti è stato il tormentone di questi ultimi mesi. La decisione degli armatori privati di aumentare le tariffe dei biglietti navali da e per la Sardegna, contemporaneamente all uscita di scena dal mercato della Tirrenia, ha provocato un mezzo terremoto. Complice la crisi economica generale, il comparto turistico è in difficoltà. Le compagnie denunciano un crollo nelle prenotazioni del 30%. La flotta sarda messa in piedi dalla Regione a tempo di record non sembra in grado di arginare questo terremoto. E proprio la politica sinora ha fornito risposte parziali. Se questo governo regionale ha, da un lato, il merito incontestabile di aver organizzato una risposta al presunto cartello delle compagnie private, dall altro non ha elaborato una strategia a lungo termine; infatti, la flotta sarda non solo sarà in attività sino al 15 settembre, ma riguarda solo una parte del trasporto via mare perché il settore delle merci resta fuori dal provvedimento. Imbarcare un camion provoca oggi perdite e non guadagni. I recenti scioperi degli autotrasportatori, a Cagliari e a Olbia, sono la riprova dell insoddisfazione della categoria. Altra nota dolente riguarda il fisco e il rapporto con i contribuenti. Equitalia è diventata l incubo di migliaia di commercianti e di artigiani e la sua politica di recupero dei tributi, aggressiva ed esosa, sta facendo affondare migliaia di aziende. In assenza di provvedimenti legislativi nuovi, in questo caso le decisioni spettano al Ministero dell Economia, in autunno tantissime imprese sarde si bloccheranno definitivamente. I debiti con l ente riscossore sono spesso di molto superiori rispetto a quelli originaricontratti dal singolo contribuente con lo Stato. Carenti anche le misure di rilancio. Il Decreto Sviluppo che doveva dare la famosa scossa all economia è ininfluente e il sistema delle piccole e medie imprese di tutto il Paese non ne ha tratto benefici particolari. Il problema in questo frangente è usare al meglio le risorse disponibili in maniera organica e intelligente. Per stare in Europa ci sono chiesti altri sacrifici, la politica ha il compito di trovare e di percorrere il sentiero della ripresa economica,stretto tra il rigore nelle scelte di bilancio e la necessità urgente di dare ossigeno al tessuto imprenditoriale. In tal senso la recente manovra finanziaria non contiene indicazioni positive: tagli per oltre 75 miliardi di euro da qui sino al 2014 e pochissime risorse per riagganciare la debole ripresa globale. In Sardegna le sforbiciate avranno effetti ancora più dirompenti, considerata la fragilità del sistema. Ma se il governo nazionale è stato sinora insensibile alle richieste d aiuto, quello regionale si è dimostrato carente. La tanto annunciata moratoria dei debiti fiscali e i vari provvedimenti di sostegno alle imprese sono in larga parte rimasti lettera morta. Son passati alcuni mesi da quegli annunci, nel frattempo la situazione è peggiorata ulteriormente. Altro argomento di dibattito: i saldi estivi.la decisione della Regione di anticiparli di una settimana rispetto all anno passato (dall 8 al 2 luglio) ha scatenato reazioni contrastanti; da una parte i favorevoli, dall altra i contrari. I primi vedono nelle vendite scontate la possibilità di rimpinguare i magri guadagni di quest anno, oltreché l opportunità di venire incontro alle esigenze di consumatori sempre più attenti a coniugare il buon acquisto con le ragioni del portafoglio. I secondi, invece, contestano la decisione perché la reputano un apertura al mercato senza regole. I saldi, sostengono, vanno definiti con maggiore esattezza e senza possibilità di modifiche. Anche in quest ultimo caso sarebbe auspicabile una comunicazione migliore tra la politica e le associazioni di categoria, ognuno per la parte che gli compete. Chi fa le leggi ha il dovere di coinvolgere tutte le parti interessate al provvedimento, e chi le deve recepire ha la responsabilità di apportare il proprio contributo nei tempi, nei modi e nei luoghi istituzionali. Le esternazioni in ordine sparso non giovano ad alcuno. Superare le difficoltà è alla nostra portata, ma servono tre ingredienti: chiarezza, coraggio e cooperazione. Marco Sulis presidente@confesercentisardegna.it

6 4 T CAT Confesercenti Sardegna s.r.l. è il Centro di Assistenza Tecnica alle imprese del commercio e del turismo, che svolge attività di: indagini di mercato e costruzione di banche dati promozione e sviluppo del commercio elettronico informazione sulle opportunità di finanziamento alle imprese formazione e aggiornamento professionale altre attività di servizio inerenti il settore del commercio e turismo, così come previste dal suo statuto. CAT si rivolge agli operatori commerciali e turistici, alle imprese di servizi e ad altre imprese che hanno necessità di supporto e consulenza nella loro attività e a tutti quelli che intendono avviare un attività in proprio in questi settori. CAT è autorizzato ad operare, ai sensi delle leggi nazionali e regionali, con deliberazione della Giunta Regionale della Sardegna. LE SEDI Cagliari Via Cavalcanti, 32 Tel Carbonia Via Liguria, 27 Tel Serramanna Viale Matteotti, 3 Tel Sassari Via Bogino, 25 Tel Olbia Via del Perugino Tel Nuoro Via L. Da Vinci, 40 Tel Tortolì - Via M. Virgilio, 45 Tel Siniscola Via Risorgimento, s.n. Tel Macomer Via C. Umberto I, 131 Tel Bitti c/o Comune Tel Orosei c/o Comune Tel Oristano Via Canepa, 3 Tel

7 5 LA GIUNTA REGIONALE Presidente Marco Sulis Vice presidente vicario Antonio Canu Vice presidente Dario Capelli Vice presidente Antonello Solinas Direttore Gian Battista Piana Consiglieri Egidio Braicovich Gianni Simula Giuseppino Meloni Mario Murru Nicola Murru Roberto Bolognese Rodolfo Donadu Salvatore Poddi Direttore responsabile Luigi Alfonso Editore Confesercenti regionale della Sardegna Redazione Via Cavalcanti, Cagliari Tel.: Fax: Comitato di redazione Luigi Alfonso, Marco Sulis, Giambattista Piana, Nicola Murru Ufficio Grafico Jobs Stampa Nuove Grafiche Puddu Srl Via del Progresso Ortacesus (Ca) Tel Distribuzione Poste Italiane Spa Hanno collaborato in questo numero Claudia Ortu, Carlo Amaduzzi, Massimo Vivoli, Gabriella Ruggiu, Salvatore Poddi, Gavino Sanna, Sandro Salerno, Gigi Molinari, Roberto Bolognese Registrazione tribunale di Cagliari n 18/98 del 18/02/1998 Diritti Riservati CONFESERCENTI MAGAZINE Tutti i diritti sono riservati. Manoscritti, dattiloscritti, articoli, fotografie, disegni non si restituiscono anche se non pubblicati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in alcun modo senza l autorizzazione scritta preventiva da parte dell Editore. L elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze. Ogni articolo firmato esprime esclusivamente il pensiero di chi lo firma e pertanto ne impegna la responsabilità personale. Le opinioni e più in genere quanto espresso dai singoli autori non comporta responsabilità alcuna per l Editore. Gli autori e l Editore non potranno in nessun caso essere responsabili per incidenti o conseguenti danni che derivino o siano causati dall uso improprio delle informazioni contenute.

8 6 8 Notizie e attività

9 Poste Italiane S.p.A. Sped in A.P. - D.L. 353/ (conv in L.27/02/2004 n 46) art.1, comma 1 DCB Cagliari Sommario STORIA DI COPERTINA 8 Traghetti: la storia infinita Sommario Traghetti: la storia infinita Varato il codice del turismo Piazza d Italia, Sassari Libera la benzina, raccolta firme Saldi anticipati tra le polemiche CONFESERCENTI REGIONALE 10 Pubblicato il codice del turismo. Un nuovo concetto di impresa 12 La crisi del sistema di trasporto navale tra la Sardegna e la penisola 13 Rapporto di previsione sugli arrivi nei nostri alberghi 14 Spiagge, salta la norma sul diritto di superficie 16 Accordo Equitalia-Confesercenti Sardegna 17 Ecocompatibilità degli hotel, firmato il protocollo con Legambiente Turismo 18 Aster, assistenza sanitaria integrativa 19 Le date dei saldi coincideranno in tutta l Italia 20 Autotrasportatori: confermate le agevolazioni per il 2011 Ambulanti, positivi passi avanti su Bolkestein e rinnovo concessioni 22 Somministrazione di alimenti e bevande, i doveri dei Comuni 24 Imposte, il divieto di compensazione: una nuova circolare dell Agenzia delle Entrate 25 Manovra e pensioni, distinguere previdenza da assistenza 29 Cedolare secca: a chi conviene e chi la può applicare 30 Che cosa cambia nel settore della casa. Torna la rinegoziazione dei mutui da tasso variabile a tasso fisso 31 Faib e Fegica ad Eni: Applicate gli accordi sulle reti ordinaria e autostradale. Contestata la clausola di recesso 32 Carburanti: il governo vara una norma che annienta lavoratori e imprese 33 Libera la benzina, mettici la firma! 34 Prorogata al 15 novembre 2011 l iscrizione all Albo degli operatori del settore gioco 36 Sistema Sistri, un altra proroga per chi produce rifiuti pericolosi 37 NOTIZIE IN BREVE LA PAROLA ALL ESPERTO 42 Misura e ravvedibilità delle sanzioni applicate in sede di controllo automatizzato delle dichiarazioni 43 Nessun obbligo in capo ai baristi per l utilizzo dei servizi igienici 44 CONFESERCENTI PROVINCIALE - CAGLIARI 48 CONFESERCENTI PROVINCIALE - ORISTANO 50 CONFESERCENTI PROVINCIALE - NUORO, OGLIASTRA 56 CONFESERCENTI PROVINCIALE - SASSARI, GALLURA

10 8 Storia di copertina Sardegna a un passo dall isolamento. Il nodo sulla privatizzazione della Tirrenia apre un nuovo scenario per l Isola: la compagnia di navigazione a capitale pubblico, che era riuscita a garantire prezzi accessibili grazie ai fondi statali, nei prossimi mesi potrebbe scomparire dal mercato delle tratte marittime lasciando i turisti alla mercé delle compagnie private. Le prime vittime del caro traghetti sono proprio coloro che vorrebbero raggiungere la Sardegna, ma a farne le spese è tutto un comparto isolano, quello turistico. Ripercorriamo ora le tappe di questa vicenda cominciata a gennaio e che sembra ancora lungi dal trovare uno sbocco accettabile per i sardi. Con il nuovo anno arriva una triste sorpresa per gli habitué del mare sardo e per i nostri conterranei trasferitisi nella penisola: il rincaro delle tariffe navali ha fatto diventare i loro trasferimenti via mare un lusso per pochi. Sono proprio loro a segnalare per primi il disagio ad associazioni di categoria e dei consumatori, sindacati e istituzioni, invocando una presa di posizione da parte loro. Agli effetti della crisi economica, congiunturale e strutturale in atto, ora si aggiungono anche le politiche tariffarie di Moby Lines, Sardinia Ferries e Grandi Navi Veloci a mettere a dura prova l industria delle vacanze con prezzi più che raddoppiati e scarse possibilità di risparmio per i viaggiatori. Immediato l intervento di Confesercenti che, dopo un attenta analisi delle tariffe marittime e dello scenario economico che si prospetta, denuncia con determinazione la politica delle compagnie di navigazione. L ipotesi di Traghetti, la storia infinita un cartello fra le compagnie che dominano la scena dei trasporti marittimi viene sposata anche dagli organismi istituzionali, in particolare dagli assessori regionali al Turismo, Artigianato e Commercio e ai Trasporti, evidenziando come la probabile uscita di scena della Tirrenia di fatto avvantaggi tutti gli altri privati che per la prima volta si sentono liberi di praticare i prezzi che vogliono. La protesta va avanti anche tra le file di Altroconsumo, associazione indipendente di consumatori, che segnala la situazione all authority della concorrenza e del mercato per stabilire se le tre compagnie marittime abbiano violato l art. 2 della 287/90 che vieta espressamente alle imprese di impedire, restringere o falsare la concorrenza. Ma il coinvolgimento nell affaire traghetti non è solo istituzionale. Inizia a farsi sentire anche l eco degli operatori di settore, che già a marzo avvertono i primi effetti negativi con il calo delle prenotazioni per la stagione estiva. A poco servirebbe l intensa campagna promozionale presentata alla BIT di Milano, l attuazione di progetti di sviluppo locale atti a valorizzare l identità del territorio e le innumerevoli risorse ambientali, turistiche e culturali, se a remare contro sono proprio i soggetti che dovrebbero traghettare i vacanzieri nell Isola. Urge un confronto con le compagnie marittime ed è per I trasporti marittimi e aerei sono funzionali alla Sardegna, e non il contrario

11 Storia di copertina 9 questo che il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, convoca un tavolo tecnico con il compito di valutare la reale situazione del sistema dei trasporti via mare: vi prendono parte i rappresentanti di Tirrenia, Moby Lines, Grimaldi, Grandi Navi Veloci, Snav e Sardinia Ferries. Ma l aumento dei costi del carburante e dei servizi che sono costrette a sostenere le compagnie di navigazione, giustificano realmente il cosiddetto balzello delle tariffe? L unica proposta che emerge sono le agevolazioni per abbattere almeno parzialmente i costi che devono sostenere i viaggiatori, ossia il rimborso delle quote Iva spettanti alla Regione, ma non viene delineata un efficace contromisura per arginare il fenomeno. Mentre il caro traghetti tiene in sospeso la stagione turistica e la questione approda anche in Parlamento, posta all ordine del giorno della Commissione Trasporti prima e dei Lavori pubblici poi, ad opera di alcuni deputati e senatori sardi, l iter della gara per l acquisto o la demolizione delle navi della Tirrenia va avanti e la Regione inizia a ventilare l ipotesi di parteciparvi prospettando una sorta di charteraggio per rivoluzionare il mercato ed abbattere il sospettato cartello. Anche se agli inizi di aprile sembra ormai certa l aggiudicazione della gara da parte della Nuova Compagnia Italiana di Navigazione, nonostante il suo carente piano di investimento per migliorare flotta e servizio, la partita in realtà non si conclude e la gara rimane aperta. Spunta a sorpresa l interesse della Mediterranea Holding di rilanciare l offerta per la compagnia di navigazione messa in vendita dallo stato e con essa la volontà della Regione di partecipare alla cordata alternativa ai napoletani Aponte-Grimaldi-Onorato. Ma l affidamento sembra tutt altro che immediato e la stagione estiva è alle porte. Il colpo di scena arriva a fine aprile, quando il presidente della Regione annuncia ufficialmente la volontà di vestire i panni dell armatore tramite la Saremar (ex controllata da Tirrenia, oggi al 100% dell amministrazione regionale) per costituire una flotta sarda che, dal 15 giugno al 15 settembre, assicurerebbe il collegamento tra il nord Sardegna e la penisola a prezzi contenuti. La gestione delle tratte prevede l avvio di una gara volta ad affidare il noleggio delle navi per garantire i collegamenti tra la Sardegna e la penisola. Un progetto ambizioso questo, che vedrebbe finalmente i sardi padroni e governatori del proprio mare. E mentre si attende la famosa pronuncia dell Antitrust in merito alla possibilità di un cartello sulle tratte sarde, e soprattutto che giunga a temine l aggiudicazione della Tirrenia, il 15 giugno salpa, non senza polemiche, la prima nave della flotta sarda: la Scintu. Seguirà la Dimonios. Almeno fino al 15 settembre, l idea di fare il bagno nell acqua cristallina dei mari sardi, esplorare la natura selvaggia del Supramonte o scoprire le tradizioni dei piccoli e antichi borghi dell entroterra, non rimarrà un sogno per pochi eletti. Claudia Ortu

12 10 Notizie e attività CONFESERCENTI REGIONALE Pubblicato il codice del turismo Un nuovo concetto di impresa Sulla Gazzetta Ufficiale n. 129, del 6 giugno 2011, supplemento n. 139, è stato pubblicato il D.Lgs. 23 maggio 2011, n. 79, avente per oggetto il Codice della normativa statale in tema di ordinamento e mercato del turismo, nonché attuazione della direttiva 2008/122/CE, relativa ai contratti di multiproprietà, contratti relativi ai prodotti per le vacanze di lungo termine, contratti di rivendita e di scambio. Costituito da 68 articoli, il Codice disciplina in maniera dettagliata tutti gli aspetti connessi all attività turistica. Il Decreto (che abroga la previgente legge quadro del 29 marzo 2001, n. 135) amplia il concetto di impresa turistica, limitato fino ad ora alle imprese ricettive, includendovi altri operatori come le agenzie di viaggio, tour operator, stabilimenti balneari, ristoranti, parchi di divertimento e tutti i pubblici esercizi e le imprese che offrono servizi ai turisti, equiparando le imprese turistiche a quelle industriali ai fini del riconoscimento di contributi, sovvenzioni, agevolazioni, etc. I contenuti Il Codice è diviso in 7 titoli: Titolo I - Disposizioni Generali; Titolo II - Regolamentazione e alla formazione delle professioni turistiche; Titolo III - Mercato del Turismo con le varie tipologie di strutture ricettive; Titolo IV - Disciplina delle agenzie di viaggio; Titolo V - Tipologie di prodotti turistici e relativi circuiti nazionali di eccellenza (turismo culturale, sociale, termale, naturalistico, nautico); Titolo VI Sono regolamentate le numerose problematiche relative ai contratti stipulati in questo settore, oltre al risarcimento del danno per vacanza rovinata; Titolo VII Individua le competenze dei soggetti istituzionali che operano nel settore turistico. Da evidenziare le nuove norme in materia di multiproprietà, previste nell art. 2, che modificano il Codice del consumo (D.Lgs. 206/2005). Il legislatore è stato costretto ad apportare queste modifiche per adeguare il nostro ordinamento alla direttiva 2008/122/CE, che contempla anche altre tipologie contrattuali strettamente connesse, come il contratto relativo a un prodotto per le vacanze di lungo termine, il contratto di rivendita e il contratto di scambio. Somministrazione di alimenti e bevande a persone non alloggiate Altro passaggio da evidenziare, soprattutto per coloro che si occupano di controlli commerciali, è l articolo 8 che, oltre a classificare le strutture ricettive, prevede al comma 2 la possibilità di somministrazione di alimenti e le bevande, oltre che alle persone alloggiate, ai loro ospiti ed a coloro che sono ospitati nella struttura ricettiva in occasione di manifestazioni e convegni organizzati. La struttura ricettiva potrà fornire alle persone alloggiate giornali, riviste, pellicole per uso fotografico e di registrazione audiovisiva o strumenti informatici, cartoline e francobolli, oltre ad attrezzature e strutture a carattere ricreativo, per le quali viene fatta salva la vigente disciplina in materia di sicurezza. Nessuna pubblicità per le attività di somministrazione All ultimo capoverso del comma 2, è previsto che nella licenza di esercizio di attività ricettiva è ricompresa anche la licenza per la somministrazione di alimenti e bevande per le persone non alloggiate nella struttura, nonché nel rispetto dei requisiti previsti dalla normativa vigente per le attività legate al benessere della persona o all organizzazione congressuale. Le attività di somministrazione rivolte alle persone non alloggiate, non potranno tuttavia essere pubblicizzate. Infatti, il successivo comma 3 vieta espressamente di utilizzare, nella ragione e nella denominazione sociale, nell insegna e in qualsiasi forma di comunicazione al pubblico (anche telematica) parole e locuzioni, anche in lingua straniera, idonee ad indurre confusione sulla legittimazione allo svolgimento del servizio. No alle barriere architettoniche Il D.Lgs. 23 maggio 2011, n. 79, stabilisce che le persone con disabilità temporanea o permanente hanno il diritto

13 Notizie e attività 11 di utilizzare le strutture turistiche del nostro Paese senza limitazioni di sorta. Per risolvere queste problematiche, il Decreto prevede che alberghi, campeggi, bed&breakfast e più in generale tutte le strutture ricettive, non abbiano barriere architettoniche, in modo che le persone con disabilità possano fruire della vacanza in condizione di pari opportunità con gli altri cittadini, e senza alcun aggravio di prezzo. Le garanzie per il turista Secondo gli intenti del ministro Brambilla, il Codice del turismo è destinato ad accrescere le garanzie per il turista contro truffe e danni che possono verificarsi in vacanza. Viene infatti introdotto il diritto al risarcimento del danno da vacanza rovinata (ovviamente tale diritto potrà esercitarsi in base all esistenza di specifici criteri), disciplinando una materia in cui la legislazione è piuttosto carente. Viene introdotta, accanto al tradizionale (e inadeguato) Fondo di garanzia a tutela del turista, la possibilità di polizze assicurative a tutela di quanti, in vacanza all estero, si trovassero nell immediata necessità di un rientro a causa di eventi imputabili o meno a all operatore, prevedendo un sostegno anche economico. Tali polizze copriranno anche i casi di fallimento dell intermediario o dell operatore turistico, a copertura del prezzo versato per l acquisto del pacchetto vacanze. Standard qualitativi minimi Altra novità da segnalare riguarda l introduzione di standard qualitativi minimi cui gli operatori ricettivi dovranno uniformarsi. Il Decreto, infatti, introduce il sistema di valutazione con le classiche stelle anche per agriturismi, B&B, campeggi e villaggi turistici, al fine di rendere uniforme in campo nazionale la classificazione delle strutture ricettive. Giambattista Piana Il commento del Presidente nazionale di Assoturismo, Claudio Albonetti Le nuove regole non premiano la qualità ad ora il turismo italiano era stato considerato come una pianta a crescita spontanea - spiega Claudio Albonetti, Presidente nazionale di Assoturismo, l Associazione che coordina e rappresenta Fino le oltre imprese turistiche di Confesercenti. Oggi, con la pubblicazione del nuovo Codice del turismo, si va a ratificare questa evidente, storica verità attraverso una esagerata liberalizzazione dell attività turistica, che legittima tutti a poter fare tutto, in barba a qualsiasi programmazione e ad ogni percorso di qualità. Non si tratta di semplificare, così come ci era stato promesso ed assicurato continua Albonetti bensì di confondere ancora di più le regole che dovrebbero garantire un ordinato e corretto sviluppo dell attività e dell offerta turistica nel nostro Paese, senza alcuna concertazione con i rappresentanti d impresa che, certamente, non avrebbero mai avallato la possibilità di sminuire il valore e la qualità dei nostri servizi e del nostro prodotto turistico in maniera così sfrontata. Le facilitazioni per aprire un impresa turistica, la competizione esasperata tra le strutture ricettive, l apertura della somministrazione a chiunque voglia esercitarla, il condono dell attività abusiva, costituiscono alcuni lampanti esempi che non consentono, per Assoturismo, di migliorare l offerta e, dunque, di aumentare il flusso dei turisti stranieri in Italia. Non si comprende bene, infine, il motivo della complessa introduzione al Codice di tutta quella serie di disposizioni sui contratti della multiproprietà conclude Albonetti. Sorge il dubbio che tutta la macchinosa operazione di riordino del settore possa nascondere, al contrario, una più semplice realtà: quella legata ad una operazione di acquisizione del nostro patrimonio turistico da parte di potenti e ben note società d affari, che oggi scoprono nel turismo la gallina delle uova d oro, soppiantando l offerta delle nostre piccole e medie imprese turistiche che hanno contribuito a portare l Italia ai primi posti nelle posizioni mondiali del settore. A pensar male si fa peccato, affermava un politico di razza, ma quasi sempre si indovina.

14 12 Notizie e attività La crisi del sistema di trasporto navale tra la Sardegna e la penisola Considerazioni e proposte delle Associazioni regionali di Rete Imprese Italia. Una prima valutazione delle iniziative della Regione Sul sistema di trasporto navale nell Isola, sono tante e articolate le considerazioni e le proposte delle Associazioni regionali coordinate in Rete Imprese Italia. Ecco una nostra valutazione delle prime iniziative della Giunta regionale sarda. Con la pubblicazione dei listini per l estate 2011 delle Compagnie di navigazione, il sistema economico isolano ha dovuto prendere atto di uno stato di crisi che era da tempo latente. Per lungo tempo, infatti, i prezzi del trasporto di merci, passeggeri ed auto sui traghetti sono stati condizionati da una guerra commerciale basata principalmente sui prezzi e tesa ad accelerare il processo di crisi della Tirrenia, compagnia di proprietà statale ed ampiamente finanziata nel tempo a sostegno di una gestione assolutamente inefficiente. Negli ultimi anni, inoltre, sempre nel contesto della sopracitata guerra commerciale, è certamente aumentata l offerta di trasporto, ma soltanto nel periodo stagionale estivo e nel polo portuale di Olbia, con una contrazione dell offerta nello scalo di Cagliari ed una sostanziale stasi a Porto Torres. Il contemporaneo verificarsi di alcuni fattori critici, quali il sostanziale fallimento e la messa in vendita della Tirrenia, la diminuzione dei contributi pubblici ad essa destinati, l andamento ascendente del prezzo del carburante per le navi, il conseguente effetto negativo sui bilanci delle Compagnie di Navigazione, la riduzione della domanda ed una prima riduzione del quadro dell offerta di trasporto (specie nei mesi di spalla ed in quelli invernali), non potevano che generare una tensione sui prezzi che, da ottobre in poi, sono saliti sia sulle merci che sul passaggio delle persone e delle auto al seguito. In questo contesto le Compagnie di Navigazione, senza una preventiva riflessione sui gravi effetti che ciò poteva generare, hanno automaticamente e fortemente allineato verso l alto i prezzi del trasporto. Le odierne segnalazioni sullo stato di crisi da esse oggi segnalato, potevano essere precedentemente evidenziate per un intervento adeguato dell intero sistema politico ed economico. Tale comportamento, oltre a creare un danno al sistema economico, scarica la crisi interamente sui consumatori finali. Tale situazione doveva invece essere attutita attraverso un azione comune e con una visione generale dei problemi. In questi mesi la risposta della Giunta Regionale è apparsa debole. Un simile quadro avrebbe meritato un intervento preventivo e tempestivo teso a: avere un controllo chiaro, continuo ed indipendente dall andamento del trasporto in tutte le sue variabili, al fine di poter prevedere l impatto di scarti sia della domanda che dell offerta, oltre che delle variabili di costo interne; valutare gli effetti di una possibile crisi; avviare azioni tese a salvaguardare sia il trasporto merci che quello passeggeri e definire strategie regionali di trasporto; garantire un offerta adeguata ed omogenea di trasporto marittimo in tutti i mesi dell anno con particolare attenzione ai movimenti della domanda; ridurre al minimo le tensioni sui prezzi o, perlomeno, renderne l effetto più graduale con una politica di sostegno al sistema, fino a valutare la possibilità di interventi mirati sulle priorità della continuità territoriale; coinvolgere in questo processo un tavolo permanente del sistema delle Associazioni di categoria, distinguendo gli specifici interessi. All opposto, nei mesi passati, nessuna efficace azione è stata posta in essere. Il Consiglio regionale ha ritenuto di poter affrontare la situazione con un provvedimento sul trasporto merci (art. 1, comma 24 della Finanziaria) di difficile applicazione e che porterebbe a regalare a terzi estranei all Isola risorse preziose del bilancio regionale. Incapacità della politica ed egoismo imprenditoriale ci hanno portato ora ad una situazione che difficilmente potrà essere risolta in tempo breve, in particolare nei prossimi mesi. La Giunta regionale ha ritenuto di poter ovviare a questa situazione con un provvedimento diretto di noleggio navi per il trasporto dei passeggeri in periodo estivo. Gli effetti di questa complessa operazione, non valutata né concordata con le Associazioni imprenditoriali, saranno verificabili solo al termine della stagione turistica, la quale sembra aumentare l offerta di trasporto per i passeggeri su punti già coperti da offerta ampia, con l obiettivo di abbassare i costi per gli stessi passeggeri. Permangono dubbi sia sulla efficacia di un tale approccio che sulla copertura di una vera politica di continuità territoriale nel tempo (stagionalità), nello spazio (coprendo tutti i porti) e, soprattutto, nella risposta ai bisogni del settore autotrasporto merci, che soffre una crisi altrettanto acuta rispetto al turismo. Va qui sottolineato, di principio, che compito della politica è quello di creare buone regole e farle rispettare, così come quello di essere facilitatore dei processi economici. Restiamo invece perplessi su un sistema pubblico che, con le tasse riscosse a imprese e cittadini, compie azioni di competenza del privato. Le Associazioni regionali Casartigiani, Cna, Confartigianato Imprese, Confcommercio e Confesercenti, coordinate nel tavolo di Rete Imprese Italia, ritengono che, preso atto delle scelte adottate dalla Giunta, sia urgente ora avviare un tavolo intercategoriale (con Associazioni imprenditoriali e Compagnie di navigazione) convocato dal Presidente della Regione nel quale si perseguano le strategie di breve e medio periodo (secondo gli obiettivi generali di cui sopra) per risolvere l attuale stato di crisi del trasporto di merci e persone su mezzo navale, coinvolgendo immediatamente il Governo nazionale per garantire un adeguato finanziamento alle politiche che saranno concordemente decise. A tal fine le Associazioni chiederanno un intervento di Rete Imprese Italia e del coordinamento dei trasportatori Unatras presso il Governo, per sostenere le azioni istituzionali della Regione Sardegna.

15 Notizie e attività 13 L andamento delle prenotazioni turistiche in 200 hotel da 1 a 5 stelle Il Rapporto di previsione sugli arrivi nei nostri alberghi Come ormai sta accadendo da anni, i primi dati in nostro possesso relativi alla stagione 2011 denotano un andamento timido ed insicuro. Anche quest anno il CAT Confesercenti Sardegna e Asshotel Sardegna hanno effettuato un indagine telefonica su un campione di 200 hotel presenti nell Isola, per capire come stiano andando le prenotazioni negli alberghi da una a cinque stelle, in questa prima parte della stagione Alle domande rivolte alle strutture alberghiere, abbiamo ricevuto delle risposte che sembrano far presagire una stagione turistica all insegna dell incertezza. Tanto per cambiare! Stando alle prime indicazioni del mese di giugno, le prenotazioni turistiche quest anno sono considerate sufficienti per il 33% del campione, buone per il 19%, mediocri per il 25% e scarse per il restante 23%. Non manca l ottimismo, invece, per quel che concerne l andamento delle prenotazioni per il prosieguo della stagione, che dagli albergatori intervistati fa emergere un giudizio sufficiente per il 37%, seguito da un 21% che lo giudica buono, 23% scarso e il rimanente 19% mediocre. Gli operatori dice Carlo Amaduzzi, presidente Asshotel lamentano, oltre a una disomogenea azione di promozione da parte delle diverse istituzioni, l assenza di un programma coordinato tra l interno e la costa, oltre alla mancanza di un vero e proprio prodotto turistico che possa favorire anche una stagione alternativa a quella balneare. Inoltre, molti operatori fanno rilevare che vi è un eccessivo costo dei trasporti che rischia di dare il colpo di grazia ad un sistema già di per se incerto. Se è vero che la permanenza media delle prenotazioni fino a tre giorni quest anno è del 51%, e soltanto il 18% è quella oltre i sette giorni conclude Come stanno andando le prenotazioni 2011 rispetto all anno scorso? bene...19% sufficiente...33% mediocre...25% scarse...23% Qual è la permanenza media, quest anno, delle vostre prenotazioni? fino a tre giorni...51% da quattro a sette giorni...31% oltre i sette giorni...18% Come giudicate il futuro andamento delle prenotazioni turistiche? buono...21% sufficiente...37% mediocre...19% scarso...23% Amaduzzi come Asshotel e Confesercenti auspichiamo più che mai, nonostante qualche timido passo in avanti ci sia stato, la concretizzazione di un incisivo progetto regionale sul turismo che possa incidere significativamente sul numero delle presenze turistiche nell Isola. T Centro di Assistenza Tecnica Confesercenti Commercio

16 14 Notizie e attività Spiagge, salta la norma sul diritto di superficie Eliminata in fase di conversione dal Decreto Sviluppo la norma sul cosiddetto diritto di superficie. Come si ricorderà, il decreto legge 13 maggio 2011, n. 70 pubblicato sulla G.U. del 13 maggio 2011, n. 110, all art. 3 aveva introdotto un diritto di superficie di venti anni da costituirsi sulle aree inedificate formate da arenili, con esclusione in ogni caso delle spiagge e delle scogliere. In caso di edificazioni già esistenti, queste avrebbero potuto essere mantenute esclusivamente in regime di diritto di superficie. Il decreto stabiliva, inoltre, che il diritto di superficie si sarebbe costituito previo pagamento di un corrispettivo annuo determinato dalla Agenzia del Demanio sulla base dei valori di mercato. Con decreto di natura non regolamentare del ministro dell Economia e delle Finanze, infatti, sarebbero stati stabiliti i criteri di determinazione del corrispettivo annuo, in modo tale da evitare effetti negativi per la finanza pubblica. Se acquisito da una impresa, il diritto di superficie sarebbe stato vincolato alla condizione che l impresa stessa avesse aderito a nuovi, congrui studi di settore appositamente elaborati dall Agenzia delle Entrate e che l impresa altresì fosse stata regolarmente adempiente agli obblighi contributivi. Questo, molto sinteticamente, è il contenuto del decreto in questione spiega Gigi Molinari, responsabile in Sardegna della Fiba Confesercenti. Il decreto ha registrato subito la contrarietà della nostra Federazione, che considerava il provvedimento estremamente negativo per il settore in quanto rischia di danneggiare ulteriormente la categoria degli imprenditori turistici balneari, senza peraltro risolvere il problema dell evidenza pubblica per le concessioni, a partire dal 1 gennaio del Per fortuna prosegue Molinari la norma è stata stralciata dal Decreto Sviluppo per essere trattata da un successivo provvedimento. La nostra Federazione, comunque, resterà fermamente contraria anche in futuro a qualsiasi disposizione che assegni i diritti di superficie con il sistema della pubblica evidenza. Illustrissimo Presidente, in riferimento al breve colloquio tra noi intercorso a Milano in occasione della BIT 2011 e come da sua indicazione, con la presente intendiamo portare alla Sua cortese attenzione le problematiche emerse in riferimento alla Direttiva Servizi Europea 2006/123 (Bolkenstein) e, illustrando le criticità e i punti di forza del settore che rappresento, riassumiamo qui di seguito le nostre osservazioni e richieste, specificando nel contempo che la presente nota è stata approvata all unanimità dalla totalità delle Imprese balneari associate. Si tratta, come potrà ben capire, di una questione molto delicata che a nostro avviso merita particolare attenzione, in considerazione del fatto che la nostra Sardegna trova nel turismo la sua principale risorsa. Purtroppo come già comunicatole, vi è ragione di supporre che con la completa applicazione della cosiddetta Direttiva Servizi Europea 2006/123 (Bolkenstein), la maggior parte delle imprese balneari sarde sarebbero eliminate o drasticamente ridimensionate, con gravi ripercussioni sul sistema socio-economico isolano. In previsione, quindi, dell emanazione da parte della Conferenza Stato-Regioni e delle stesse Regioni, degli atti normativi di attuazione dell art. 70, comma 5 del D.Lgs. 59/ recante le norme di recepimento della Direttiva Servizi 2006/123 CE - ci permettiamo qui di seguito, di suggerire alcuni indirizzi operativi atti a meglio organizzare il sistema delle Imprese balneari che opera in regime di concessione demaniale marittima con finalità turisticoricreative. Per potere analizzare e proporre il sistema organizzativo delle Imprese balneari occorre, a nostro avviso, definire in modo inequivocabile la posizione giuridica di dette Imprese partendo dal Intanto la Fiba Confesercenti sta da tempo cercando in Sardegna soluzioni alternative che potrebbero portare ad una risoluzione del problema perlomeno in ambito locale. A tal proposito pubblichiamo di seguito la lettera inviata al presidente della Regione, Ugo Cappellacci, dal responsabile Fiba, Gigi Molinari.

17 Notizie e attività 15 riconoscimento dettato dalla Legge n. 135/2001, legge quadro sul Turismo, che all art. 7 definisce IMPRESE TURISTICHE ( ) quelle che esercitano attività economiche organizzate per la produzione, la commercializzazione, l intermediazione e la gestione di prodotti, di servizi, tra cui gli stabilimenti balneari, di infrastrutture e di servizi, ( ) concorrenti alla formazione dell offerta turistica. A riguardo proponiamo che una possibile definizione d Impresa balneare potrebbe essere quella che la definisce in tutto e per tutto Impresa Turistica che, come prestazione principale, occupa e gestisce tratti d arenile attrezzati per la balneazione e per i servizi ad essa connessi, utilizzabili da una cerchia indeterminata di persone, e quindi non più, come finora individuata, impresa commerciale alla stregua di un pubblico esercizio. L inquadramento giuridico come Impresa turistica consentirebbe alla Regione Autonoma della Sardegna, tra l altro, di istituire l Albo Regionale delle IMPRESE TURISTICHE BALNEARI che operano in concessione demaniale marittima con finalità turistico-ricreative. L istituzione dell Albo otterrebbe, come primo effetto, il risultato immediato di individuare i criteri selettivi e NON DISCRIMINA- TORI finalizzati all assegnazione e/o rinnovo delle concessioni demaniali marittime e, aspetto non secondario, detterebbe i criteri per il riconoscimento dei requisiti di professionalità del prestatore dei servizi balneari, nonché i requisiti minimi di qualità dei servizi offerti che ogni IMPRESA TURISTICA BALNEARE deve possedere (classificazione delle Imprese Turistiche Balneari). Inoltre, con riferimento a quanto stabilito dall art. 7 della citata Legge 135/2001, secondo il quale l Impresa Turistica Balneare deve concorrere ( ) alla formazione dell offerta turistica della Regione Sardegna, riteniamo affinché questo possa verificarsi con sufficiente garanzia di risultato (considerato l handicap della stagionalità e insularità), che si debbano creare le condizioni imprescindibili di certezza del diritto, funzionali al principio della continuità dell esercizio dell attività. Ora, in considerazione del fatto che le Imprese Turistiche Balneari che operano in Sardegna hanno, fin dal loro primo insediamento, valutato l installazione della propria infrastruttura nel rispetto dell ambiente costiero, considerando lo stesso come un valore economico aggiunto da salvaguardare e valorizzare, riteniamo altresì che la Regione debba annoverare queste Imprese Turistiche Balneari tra quelle attività d interesse generale prioritarie e peculiari escludendole dal generico e generale settore economico dei servizi. A riguardo ricordiamo anche che il Decreto Milleproroghe del 30/12/ all art. 1, comma 8 stabilisce che al fine della tutela dell ambiente costiero per il rilascio (rinnovo automatico delle esistenti?) di nuove concessioni demaniali marittime per attività turistico-ricreative è data preferenza alle richieste che importino attrezzature non fisse e completamente amovibili. Nel 2010 il Presidente della Repubblica ha emanato, inoltre, in attuazione della Direttiva Servizi di cui trattasi, il D. Lgs. 59/2010 che, al capo II art. 8 lett. e) definisce stabilimento l esercizio effettivo a tempo indeterminato di un attività economica non salariata da parte del prestatore, svolta con un infrastruttura stabile. Per tutte queste ragioni, essendo le infrastrutture impiegate dalle Imprese turistiche balneari della Sardegna, nella stragrande maggioranza, precarie e amovibili, di facile rimozione e NON STABI- LI, riteniamo che la Regione debba richiedere (e ottenere) in sede di Conferenza Stato-Regioni l esclusione delle concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative, rilasciate in Sardegna alle Imprese turistiche balneari dalla suddetta Direttiva Servizi Europea 2006/123 (Bolkenstein). D altronde, le Imprese turistiche balneari della Sardegna presentano dimensioni ridotte (minimali) rispetto ai più noti e invasivi STABILIMENTI BALNEARI, e soprattutto rispondono ad una stretta gestione familiare. L applicazione senza riserve della Bolkenstein, invece, mettendo a serio rischio di sopravvivenza questo già fragile tessuto economico-sociale, porterebbe ad una indiscriminata assenza di servizi alla balneazione, oppure in alternativa al dilagare dell abusivismo o, peggio ancora, a favorire entità economiche (gruppi, potentati, speculatori di varia natura) esterne ed estranee alla Sardegna stessa, perpetuando quel sistema di sfruttamento economico della nostra Isola storicamente mai interrotto. In alternativa, a favore dell Impresa turistica balneare della Sardegna, essendo essa una piccola impresa, si potrebbe prendere in considerazione la possibilità di inquadramento della stessa tra le imprese commerciali su area pubblica (ambulante) che, in deroga alla Bolkenstein, ha visto riconosciuto il diritto al rinnovo delle concessioni di suolo pubblico acquisito con l anzianità di frequenza e svolgimento dell attività. In tutti i casi, a nostro avviso, prima di qualsiasi decisione in merito, si dovrebbe affermare che tutti gli attuali concessionari, stante l incertezza normativa che si è venuta a creare a seguito dell abrogazione dell art 37 del codice della navigazione, dovrebbero usufruire, quantomeno, della proroga disposta ex lege sino al 31/12/2015. Pertanto tutti i concessionari aderenti alla FIBA-CONFESER- CENTI auspicano di essere tutelati da Codesta Amministrazione di cui apprezzano lo sforzo compiuto e la collaborazione prestata in questi ultimi mesi, attendendo atti ufficiali che in prima istanza confermino e determinino quantomeno la proroga delle concessioni sino a tutto il 2015, considerato il fatto che alcune Amministrazioni locali (come ad esempio Cagliari e Villasimius) non hanno ottemperato a quanto previsto dal Milleproroghe. Si confida nel benevolo esame delle presenti osservazioni e richieste e, nel dichiararsi a disposizione per ogni nuovo approfondimento o chiarimento, si coglie l occasione per salutarla con viva cordialità. Gigi Molinari

18 16 Notizie e attività Accordo Equitalia-Confesercenti Sardegna semplificate le procedure per i nostri associati Si rafforza la collaborazione tra Equitalia e le imprese sarde. Grazie all accordo firmato dall amministratore delegato di Equitalia Sardegna Spa, Gianluigi Giuliano, e dal presidente della Confesercenti regionale, Marco Sulis, i nostri associati avranno una corsia più veloce per ricevere assistenza dall agente della riscossione. L intesa prevede infatti l attivazione di uno Sportello telematico dedicato, grazie al quale i delegati dell Associazione potranno ricevere informazioni e assistenza e, per le questioni di maggiore complessità, fissare un appuntamento presso gli uffici dell agente della riscossione. Grazie a questo accordo sottolinea l amministratore delegato di Equitalia Sardegna, Gianluigi Giuliano sarà possibile avviare un rapporto ancora più efficace e diretto tra la società pubblica di riscossione e il tessuto produttivo delle Pmi isolane. L accordo precisa il presidente regionale della Confesercenti, Marco Sulis rappresenta un passo importante nel percorso, ancora molto lungo, della semplificazione burocratico-amministrativa degli innumerevoli adempimenti a cui le imprese sono chiamate nell esercizio delle loro attività. Ribadisco il concetto: non abbiamo risolto tutti i problemi che affliggono le nostre imprese, c è ancora parecchia strada da fare, ma questo è un buon viatico per le soluzioni richieste soprattutto dalle Pmi in difficoltà. La Confesercenti Sardegna intende essere propositiva con tutte le istituzioni, per risolvere i problemi che ci trasciniamo da troppo tempo in questa materia. Da sinistra Marco Sulis, Presidente Confesercenti Sardegna, e Gianluigi Giuliano, Amministratore delegato Equitalia Sardegna Spa

19 Notizie e attività 17 ECOCOMPATIBILITÀ DEGLI HOTEL, FIRMATO IL PROTOCOLLO CON LEGAMBIENTE TURISMO Smaltimento eco-compatibile dei rifiuti, riduzione dei consumi idrici, risparmio energetico, promozione di un alimentazione più sana valorizzando la tradizione gastronomica locale, incentivazione del trasporto collettivo, promozione e valorizzazione dei beni culturali ed ambientali. Sono questi i punti principali del protocollo firmato a Roma da Asshotel-Confesercenti e Legambiente per concedere alle strutture alberghiere l etichetta ecologica Ecolabel dell organizzazione ambientalista, migliorando qualità, ecosostenibilità e competitività. Siamo attenti alla crescente domanda, interna ed internazionale, di turismo verde, ecologico ha affermato il Presidente nazionale di Asshotel, Filippo Donati alla continua ricerca di destinazioni in grado di offrire ecosistemi sempre più intatti ed integri. Per questo motivo aumenta il numero degli alberghi che hanno rivisto la loro offerta nell ottica di una maggiore sostenibilità ambientale. Proprio la consapevolezza della necessità e della rilevanza di migliorare l offerta alberghiera secondo criteri di ecocompatibilità, ha sottolineato ancora Donati, ci ha portato alla firma di questo Protocollo con Legambiente Turismo. Il testo dell intesa ha spiegato Luigi Rambelli, presidente nazionale di Legambiente Turismo prevede che l etichetta ecologica Legambiente Turismo contraddistingua gli hotel aderenti che saranno impegnati per il miglioramento della qualità della vita nelle destinazioni turistiche ed all interno delle loro strutture. Ovviamente, gli hotel che daranno la loro adesione dovranno attuare gli impegni operativi concordati per ottenere e mantenere l etichetta. L etichetta ecologica di Legambiente-Turismo è attualmente la maggiore in Italia in questo settore, con circa 400 aziende associate in 16 regioni, oltre 63mila posti e quasi 7 milioni di presenze annue. Con questo accordo ha detto il presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza si conferma che oggi le questioni ambientali non sono più un vincolo, ma un potente fattore di sviluppo basato sulla qualità. Carlo Amaduzzi

20 18 Notizie dalle categorie ASSISTENZA SANITARIA INTEGRATIVA CON ASTER UN FONDO PER I DIPENDENTI Aster è il Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa per i dipendenti delle aziende del Commercio, del Turismo e dei Servizi, nato per seguire il dettato del CCNL del Terziario e del Turismo sottoscritto da Confesercenti con i sindacati dei lavoratori Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil. L Ente ha natura paritetica ed è articolato in due separate gestioni, rispettivamente per il Terziario e per il Turismo. L iscrizione pertanto è obbligatoria a prescindere dall adesione alle Associazioni di categoria, per tutte le aziende (incluse le cooperative) che applicano sia il CCNL per i dipendenti del terziario e dei servizi (Commercio), sia il CCNL per i dipendenti delle aziende del turismo, dei pubblici esercizi e delle agenzie di viaggio. Ne consegue che la non iscrizione rappresenta dunque una violazione del CCNL, con tutte le conseguenze facilmente immaginabili. I destinatari delle prestazioni sono tutti i dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato. È inoltre prevista l iscrizione per i lavoratori a tempo determinato per le sole aziende del turismo, a condizione che il contratto sia di durata superiore a tre mesi e che il lavoratore ne faccia richiesta per iscritto al datore di lavoro all atto di assunzione. All atto dell iscrizione è dovuta da parte del datore di lavoro una quota costitutiva una tantum di: 30 euro per ciascun dipendente assunto a tempo indeterminato per il CCNL Commercio; 15 euro per ciascun dipendente assunto a tempo indeterminato full time e 8 euro per i dipendenti a tempo indeterminato e part time per il CCNL Turismo. Oltre l'una tantum, è dovuto il contributo di: 120 euro o 84 euro annui (periodo assicurativo che va da ottobre al settembre dell'anno successivo), rispettivamente per ciascun dipendente full time o part time del CCNL Commercio; 120 euro annui (periodo assicurativo che va da ottobre a settembre dell'anno successivo) per ciascun dipendente del CCNL Turismo. Per ulteriori informazioni visitate il sito Servizio di consulenza orari: 8,30 19,30 dal lunedì al venerdì Per tutte le prestazioni dell Area Ricovero è OPPORTUNO contattare preventivamente il numero sopra indicato.

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