Portfolio RCS LIBRI EDUCATION SPA. La Nuova Italia. Proprietà letteraria riservata 2006 RCS Libri S.p.A., Milano 1ª edizione: gennaio 2006

Transcript

1 La Nuova Italia Proprietà letteraria riservata 2006 RCS Libri S.p.A., Milano 1ª edizione: gennaio 2006 Paolo Balboni Grammallegra Fotocomposizione e impaginazione: Nuova MCS, Firenze Stampa: Lito Terrazzi, Firenze Coordinamento editoriale: Francesca Magazzini Coordinamento redazionale: Paola Campinoti Portfolio RCS LIBRI EDUCATION SPA Progetto grafico e copertina: Mediastudio, Firenze Redazione: Geraldina Pippolini ISBN: Il materiale illustrativo proviene dall archivio iconografico de La Nuova Italia. L editore è a disposizione degli eventuali aventi causa. Fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume/fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall art. 68, comma 4, della legge 22 aprile 1941 n. 633 ovvero dall accordo stipulato tra SIAE, AIE, SNS, e CNA, CONFARTIGIANATO, CASA, CLAAI, CONFCOMMERCIO, CONFESERCENTI il 18 dicembre Le riproduzioni per uso differente da quello personale potranno avvenire, per un numero di pagine non superiore al 15% del presente volume/fascicolo, solo a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da AIDRO, via delle Erbe, n. 2, Milano, segreteria@aidro.org

2 Indice Il biennio Schede per il biennio 3 Istruzioni per l uso 4 Perché trovi questo portfolio? 4 Io mi vedo così 5 La mia intelligenza è fatta così 5 Come studente, mi vedo così 6 Come studente di italiano, mi vedo così 7 Tra italiano, inglese e la seconda lingua straniera 8 Quando lavoro in gruppo 9 Quando lavoro da solo, a casa 10 Di fronte a un compito in 11 Di fronte a un tema 12 Di fronte a un interrogazione 13 Quello che mi piace di me come studente 14 Sono padrone di queste abilità 15 Quando ascolto 15 Quando leggo 17 Io e i testi 19 Io e il testo letterario 21 Quando parlo da solo di fronte a tutti 23 Quando dialogo con gli altri 24 Punti di forza e di debolezza 25 Io e la grammatica 27 La mia idea di grammatica 27 Io e l ortografia 29 Come me la cavo con le parole 31 Io e la morfologia 33 Io e la sintassi 37 Quello che mi piace dello studio dell italiano 39 Quello che non mi piace dello studio dell italiano 40 Io e il mio italiano regionale Io e la mia pronuncia regionale 41 La terza Schede per il terzo anno 43 Istruzioni per l uso 44 Perché continuare a fare il tuo portfolio? 44 Io mi vedo così 45 La mia intelligenza è fatta così 45 Come studente, mi vedo così 46 Come studente di italiano, mi vedo così 47 Tra italiano, inglese e la seconda lingua straniera 48 Quando lavoro in gruppo 49 Quando lavoro da solo, a casa 50 Di fronte a un compito in 51 Di fronte a un tema 52 Di fronte a un interrogazione 53 Quello che mi piace di me come studente 54 Sono padrone di queste abilità 55 Quando ascolto 55 Quando leggo 57 Quando parlo da solo di fronte a tutti 59 Quando dialogo con gli altri 60 Quando scrivo 61 Quando riassumo 63 Quando prendo appunti 65 Io e i testi 67 Io e il testo letterario 69 Quando preparo una relazione, un dossier 71 Punti di forza e di debolezza 73 Io e la grammatica 75 La mia idea di grammatica 75 Io e l ortografia 77 Come me la cavo con le parole 79 Io e la morfologia 81 Io e la sintassi 83 Io e l analisi del periodo 87 Quello che mi piace dello studio dell italiano 89 Quello che non mi piace dello studio dell italiano 90 Io e il mio italiano regionale La mia morfosintassi regionale 91 Per concludere... Che cosa è un portfolio, secondo la scuola e secondo me 93 Che cosa avrei cambiato nel portfolio 95

3 Inserisci qui la tua foto alunno Schede per il biennio il biennio Questo sei tu. Adesso noi dobbiamo fare un contratto. Un contratto è un impegno tra due persone: noi ci impegniamo a fare una cosa, tu ti impegni a farne un altra. Vediamo i termini del contratto. Noi ci impegniamo a darti dei suggerimenti, a farti delle domande, a non darti voti su questo portfolio, a darti una mano a conoscerti meglio. Tu ti impegni a scrivere qui la verità su di te. Non come vorresti essere, ma come sei. A tutti piacerebbe essere in un certo modo, poi ci si rende conto che richiede troppo sforzo, non se ne ha voglia, non ce la si fa, o ci sono mille altre cose che ci fanno essere diversi da come vorremmo essere. Non è un problema: basta sapere come si è, e poi vedere lentamente come ridurre la distanza tra come vorremmo essere e come siamo davvero. Questo portfolio può aiutarti a scoprire te stesso. Se ti impegni, firma qui sotto: Data La tua firma E questa è, a nome di tutto il gruppo degli autori, la mia firma: 3

4 istruzioni per l uso Perché trovi questo portfolio? alunno Un portfolio serve, come dice la parola, a portare dei fogli. Ma forse questa frase ha bisogno di un approfondimento. Vediamolo insieme. Quali fogli? Quelli di questo quaderno, in cui devi parlare di te e dei tuoi progressi, e gli eventuali altri fogli che tu voglia inserire, con le tue ricerche, i tuoi scritti, altre cose che riguardano l italiano. Questi fogli hanno già dei fori per inserirli in un quaderno con gli anelli a molla; agli altri fogli, che costituiscono il tuo dossier personale, dovrai semplicemente fare dei buchi se vuoi raccoglierli insieme a questi. Quanti fogli? Qui trovi due blocchetti di fogli: il primo blocco, fino a pag. 42, riguarda la prima e la seconda, cioè il biennio ; il secondo blocco invece è dedicato interamente alla terza, anche in preparazione della scelta della scuola superiore. Quanto ai fogli che tu scegli di inserire: non esagerare, metti solo quello che ti pare significativo. Perché fare questa fatica? Be, intanto non è che sia proprio una fatica; e poi parlare di sé è sempre bello, non credi? Già, perché qui tu scriverai di te, e sarai tu a farlo, perché questo è il tuo portfolio. TU! Proprio tutto da solo? Gli insegnanti esistono per darti una mano, e quindi puoi sempre contare sul tuo insegnante anche per chiarirti le cose che devi fare, come farle, quando farle. E poi non sei solo, ci sono anche i tuoi compagni, puoi vedere come fanno loro, confrontarti, anche perché confrontandoti con gli altri conosci meglio te stesso, il tuo modo di parlare, di leggere, di studiare, e così via. RCS LIBRI EDUCATION SPA Ma qualcuno mi dà il voto? No. Nessuno ti darà voti magari una sgri, se fai pasticci, macchie, ecc. Ma quella serve sempre, non credi? Serve a ricordare che l ordine, la cura, l attenzione sono il modo in cui ti presenti agli altri. Ma voti no: non verrai valutato su questo portfolio. 4

5 alunno io mi vedo così La mia intelligenza è fatta così 1. Ci sono due modi di vedere il mondo, la vita quotidiana, la scuola, un semplice film, ecc.: un modo analitico, tipico di coloro cui piace capire le cose per bene, cui danno fastidio i dettagli non spiegati o comunque poco chiari, e un modo globale, quello di coloro cui piace avere una visione generale delle cose, lasciar perdere i dettagli, metterli in secondo piano. Sei analitico o globale? come si manifesta questa tua caratteristica? Ti piace? Vorresti essere diverso? Perché? 2. Alcune persone hanno una memoria visiva, ricordano meglio le cose che vedono; altri ce l hanno più linguistica, cioè ricordano facilmente quello che si sentono raccontare o spiegare; altri ancora hanno bisogno di fare, di toccare, per ricordare le cose. Che tipo di memoria hai? Ti piace essere così? Vorresti essere diverso? Perché? 3. Ci sono due tipi di intelligenza: una, lavora da sola, in silenzio, e non vuole essere disturbata quando deve capire qualcosa; l altra preferisce affrontare i problemi in compagnia, collaborando. Tu di che tipo sei? Ti piace? Vorresti essere diverso? Perché? 5

6 io mi vedo così Come studente, mi vedo così alunno 1. Ci sono tre ragioni per venire a scuola, e in ciascuno di noi sono di solito mescolate. In questa casella vediamo la prima: si viene a scuola per piacere, perché è bello stare con gli amici, imparare, ecc. Che cosa ti piace del fatto di venire a scuola? Che cosa vorresti che cambiasse, per farti piacere di più la scuola? 2. La seconda ragione per venire a scuola è il bisogno che può essere bisogno di imparare a fare i conti, a parlare le lingue, e così via. Senti il bisogno di scuola? E perché? Questo tuo bisogno trova soddisfazione nella tua scuola, nella tua? 3. C è anche una terza ragione: il dovere. Tu, per legge, devi venire a scuola. Se non ci fosse questo dovere, verresti lo stesso? Se d accordo con l obbligo di andare a scuola? 6

7 alunno io mi vedo così Come studente di italiano, mi vedo così 1. Questo è un libro di italiano. Che lingua (incluso il dialetto) parli abitualmente con la tua famiglia? E con i tuoi compagni? Quale lingua ti piace di più parlare, se ne conosci più di una? Perché? 2. La tua padronanza dell italiano ha certamente bisogno di migliorare: sei d accordo su questo? Come può migliorare? Senti più il bisogno di imparare a parlare o a leggere o a scrivere o a Perché? Anche se il percorso che ti proponiamo in non è esattamente quello di cui tu senti di aver bisogno, sei disposto a farlo comunque o opponi un certo rifiuto? RCS LIBRI EDUCATION SPA 3. Saper leggere, scrivere, parlare, capire, riassumere, ecc., sono cose utilissime per la vita, ma si possono fare sia un po intuitivamente, a orecchio, sia con una certa attenzione al modo in cui si parla, si scrive ecc. In altre parole, si può fare minore o maggiore attenzione alla grammatica. Cosa ne pensi? Che tipo sei? Sei disposto a fare anche la grammatica che molti considerano un po noiosa? Tu cosa ne pensi? 7

8 io mi vedo così Tra italiano, inglese e la seconda lingua straniera alunno 1. Studi l inglese da cinque anni. L hai fatto solo per dovere, o perché ne senti il bisogno, o anche per piacere? 2. Ti incuriosisce talvolta notare somiglianze tra inglese e italiano? In che cosa le trovi più facilmente? La tua insegnante alla primaria metteva a confronto le due lingue? E, se non sei di madrelingua italiana, ti piace confrontare la tua lingua con l italiano e l inglese? 3. Hai iniziato lo studio di una seconda lingua straniera? Se sì, quale? È stata scelta dalla scuola, dalla tua famiglia o l hai scelta tu tra varie possibilità? Perché? La trovi più vicina all italiano di quanto non sia l inglese? 8

9 alunno io mi vedo così Quando lavoro in gruppo 1. Quando lavori in gruppo ne sei contento o lo fai solo perché ti viene imposto? Preferisci lavorare in gruppo o da solo? Perché? Sei contento di come sei? Se non lo sei, cosa fai per cambiare? 2. In un gruppo, tendi ad essere uno che prende un po in mano la situazione, che coordina, oppure preferisci che sia un altro a farlo? E in questo caso, cosa preferisci fare: lavorare in silenzio con gli altri, fare gli schemi o i grafici o i disegni, presentare poi il lavoro alla, o altro ancora? Perché? Sei contento di come sei? Se non lo sei, cosa fai per cambiare? 3. Quando l insegnante crea i gruppi, spesso nomina anche il portavoce, cioè quello tra voi che dovrà poi parlare a nome del gruppo. Tu cerchi di farti vedere, per essere nominato, oppure cerchi di mimetizzarti, in modo che tocchi ad un altro? Perché? Sei contento di come sei? Se non lo sei, cosa fai per cambiare? 9