Art.1 Contenuto della disciplina del P.I.I.in variante al P.R.G. vigente
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1 Art.1 Contenuto della disciplina del P.I.I.in variante al P.R.G. vigente Il Programma Integrato di Intervento (P.I.I.) di cui all art. 87 della L.R. n.12/05, comportante variante parziale al P.R.G. vigente ai sensi della L.R.n.12/05, finalizzato alla riqualificazione urbanistica degli ambiti denominati ZRU3 e ZRU4 ed alla valorizzazione di alcuni elementi di rilevanza ambientale connessi a tali ambiti, è stato adottato con delibera del Consiglio Comunale n.91 del ed approvato con delibera del Consiglio Comunale n.18 del La documentazione progettuale della Richiesta di Variante al Programma Integrato di Intervento è costituita dai seguenti elaborati: 1. Planimetria di inquadramento territoriale; 2. Azzonamento del PRG; 3. Progetto planivolumetrico; 4. Relazione tecnica; Tale documentazione, come previsto dall art. 91- della L.R. 12/05 è stata integrata dalle presenti Norme Tecniche di Attuazione del P.I.I., predisposte ai sensi ed in conformità al paragrafo 6.7 del Documento di Inquadramento approvato dal Consiglio Comunale con atto n.22 del 13/03/2006 e successiva integrazione con atto n.54 del 20/07/2007, nonché in conformità a quanto previsto dalla Delibera di Giunta Comunale n. 149 del 22/11/07.
2 Art.2 Elementi costitutivi del P.I.I. Sono elementi costitutivi del P.I.I. gli elaborati e le tavole di seguito elencati: Ar01 ESTRATTO DI MAPPA CATASTALE ESTRATTO DI P.G.T. Ar02 INQUADRAMENTO GENERALE Ar03 PLANIVOLUMETRICO Ar04 LOTTO B ESTRATTO CATASTALE Ar05 LOTTO B ESTRATTO FOTOFRAMMETRICO Ar06 LOTTO B PIANTE Ar07 LOTTO B SEZIONI Ar07a LOTTO B SCHEMA COMPARATIVO Ar08 LOTTO B PROSPETTI Ar09 VISTE VIRTUALI 1.Relazione tecnico-illustrativa; 2.Norme tecniche di Attuazione come da P.I.I.; 3.Norme tecniche di Attuazione in progetto; 4.Integrazione alla Relazione di Clima acustico; Art.3 Definizioni indici e parametri urbanistici del P.I.I. I seguenti parametri e indici, con le relative descrizioni e definizioni generali, servono a regolare l'organizzazione planivolumetrica ed urbanistica del P.I.I. nel suo complesso, prevedendo altresì per i distinti ambiti Z.R.U.3 e Z.R.U.4, qualora le peculiarità nonché le specifiche 1
3 caratteristiche di ogni ambito lo richiedessero, differenti normative di dettaglio. 3.1 ST = Superficie territoriale E' l'insieme delle aree ricomprese all interno di apposita perimetrazione individuata nelle tavole di identificazione delle aree TAV.2.2 per l ambito Z.R.U.3 e TAV.3.2 per l ambito Z.R.U.4, comprensiva della superficie fondiaria e delle aree necessarie per la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, sulla quale vengono determinate la volumetria teorica e la SLP massima ammissibile. IT = Indice di densità territoriale E il rapporto tra la SLP massima ammissibile e la superficie territoriale espresso in m 2 /m SLP = Superficie lorda di pavimento E' la somma di tutte le superfici dei piani, sia interrati sia fuori terra, compresi entro il perimetro delle chiusure esterne, anche se costituite da serramenti fissi o mobili, degli edifici esistenti. In relazione alle differenti ubicazioni territoriali e contesti urbanistici in cui gli ambiti si inseriscono, il primo (Z.R.U.3) ricadente nel tessuto urbano storico, il secondo (Z.R.U.4) in zona di trasformazione, e in relazione a quanto indicato dal Documento di Inquadramento e successiva integrazione (D.C.C. n.54 del 20/07/07), si prevede la seguente disciplina specifica di definizione della Slp per ogni ambito. Ambito ZRU3 2
4 Sono esclusi dal calcolo della SLP: a) per quanto riguarda gli immobili aventi destinazione residenziale e/o accessoria alla residenza. a1) le superfici destinate a parcheggio (box e posti auto) nei limiti delle quantità minime obbligatorie per legge, sia seminterrate che fuori terra; a2) le superfici destinate a parcheggio (box e posti auto) qualora siano completamente interrate rispetto alla quota 0,00 predefinita; a3) i vani tecnici anche esterni alla sagoma edificio; a4) le parti di fabbricato destinate a cantina e/o locali accessori di stretta pertinenza della residenza, per le quali è prevista la presenza anche temporanea di persone purchè soddisfino i seguenti requisiti: a4.1) non siano dotate dei requisiti di areazione e illuminazione previsti dal regolamento locale di igiene per i locali abitabili; a4.2) siano poste sotto la quota 0,00; a4.3) siano ubicate nell ambito della proiezione del perimetro dell edificio e non risultino collegate direttamente alle unità abitative. Per gli edifici unifamiliari e plurifamiliari privi di parti comuni è ammesso il diretto collegamento alle unità abitative; qualora gli spazi di cui ai punti a4) fossero direttamente collegati alle unità abitative verranno computati al 50%; tutte le SLP o i V che eccedessero per caratteristiche, per dimensioni o per destinazioni d uso quanto indicato ai precedenti punti a4.1) - a4.2) - a4.3) (quest ultimo per l ubicazione rispetto all ambito di proiezione dell edificio) verranno computati totalmente; a5) gli spazi sottostanti le falde della copertura quando non accessibili e/o quando realizzati con tipologie costruttive che ne impediscano qualunque fruizione; a6) i portici pubblici e/o privati di uso pubblico, che abbiano almeno una profondità di m.2,50. 3
5 A7) gli spazi comuni condominiali relativi agli ingressi, ai vani scala e vani ascensori. b) i locali accessori di pertinenza degli spazi a destinazione terziariocommerciale realizzati nel sottosuolo e nel limite di 1/10 della slp totale. c) gli spazi e/o gli edifici a destinazione pubblica. Ambito ZRU4 Sono esclusi dal calcolo della SLP: a) per quanto riguarda gli immobili aventi destinazione residenziale e/o accessoria alla residenza: a1) le superfici destinate a parcheggio (box e posti auto) nei limiti delle quantità minime obbligatorie per legge, sia seminterrate che fuori terra; a2) le superfici destinate a parcheggio (box e posti auto) qualora siano completamente interrate oppure seminterrate con intradosso del solaio non eccedente la quota di +0,80 ml. anche esternamente alla sagoma dell edificio; a3) i vani tecnici anche esterni alla sagoma edificio; a4) le parti di fabbricato destinate a cantina e/o locali accessori di stretta pertinenza della residenza, per le quali è prevista la presenza anche temporanea di persone purchè soddisfino i seguenti requisiti: a4.1) non siano dotate dei requisiti di aerazione e illuminazione previsti dal regolamento locale di igiene per i locali abitabili; a4.2) abbiano la quota di intradosso del solaio di copertura non oltre la quota + 0,80 ml; a4.3) non risultino collegate direttamente alle unità abitative. Per gli edifici unifamiliari e plurifamiliari privi di parti comuni è ammesso il diretto collegamento alle unità abitative; 4
6 a5) i sottotetti accessibili, che non presentino requisiti di abitabilità a condizione che: a5.1) le falde della copertura non superino la pendenza di 30 ; a5.2) la superficie aeroilluminante non superi il rapporto di 1/30; a5.3) non abbiano un altezza ponderale utile media uguale o maggiore di 2,40 metri; le altezze dovranno essere calcolate in riferimento agli elementi strutturali, pertanto non si terrà conto di ribassamenti, controsoffitti, strati isolanti e pavimenti sopraelevati. Eventuali terrazzi collegati con i sottotetti non abitabili non dovranno avere superficie maggiore del 20% della superficie utile del sottotetto ad essi collegato; tutte le SLP o i V che eccedessero per caratteristiche, per dimensioni o per destinazioni d uso quanto indicato ai punti precedenti verranno computati totalmente. a6) gli spazi comuni condominiali relativi agli ingressi, ai vani scala e vani ascensori. b) gli spazi e/o gli edifici a destinazione pubblica. 3.3 V = Volume E il prodotto della Superficie lorda di pavimento moltiplicata per la relativa altezza urbanistica (Hu), come appresso definita. Hu = Altezza urbanistica E assunta convenzionalmente come altezza virtuale pari a ml. 3,30, ovvero come altezza reale di interpiano qualora sia superiore alla virtuale
7 SC = Superficie coperta E la superficie costituita dalla proiezione orizzontale di tutte le superfici edificate, seminterrate e fuori terra. Sono compresi i portici, le tettoie indipendenti, i corpi di fabbrica a sbalzo di qualsiasi profondità, gli sporti di gronda qualora superiori a ml. 1,20 e i balconi qualora superiori a ml.1,50 per l ambito ZRU3 e qualora superiori a ml. 3,00 per l ambito ZRU N = Numero dei piani Indica il massimo numero dei piani fuori terra, esclusi i piani di servizio (box, cantine, solai, accessori, eccetera) 3.6 H = Altezza massima Si misura dalla quota della strada, su cui è posto l'accesso al lotto, sino alla quota dell'intradosso dell'ultimo solaio abitabile. Se il lotto ha più accessi si tiene conto della quota media dei marciapiedi delle diverse strade. In mancanza di marciapiedi si tiene conto del più alto manufatto stradale aumentandolo di 20 cm. In caso di terreni o di solai in pendenza l'altezza si misura con riferimento alla quota media del marciapiede e dell'intradosso dell'ultimo solaio. 3.7 DE = Distacco minimo tra pareti finestrate e pareti (finestrate e non) Si determina misurando la distanza minima fra le pareti finestrate dell'edificio da costruire rispetto alle pareti (finestrate e non) di edifici antistanti esistenti. Al fine della presente definizione: 6
8 a) si intende finestrata una parete dotata di luci e vedute ai sensi dell art. 901 del Codice Civile; b) nel calcolo dei distacco non si tiene conto degli sporti previsti sulla parete in progetto ed esclusi dalla verifica della superficie coperta; La verifica del distacco si opera sulle ortogonali della parete da costruire. 3.8 DC = Distanza minima dai confini di proprietà Si determina misurando la distanza minima dell'edificio da costruire dai confini di proprietà. Al fine della presente definizione, non si tiene conto degli sporti esclusi dalla verifica della superficie coperta né delle superfici interrate e seminterrate; 3.9 DS = Distanza minima dalle strade Si determina misurando la distanza minima dell'edificio da costruire rispetto al ciglio stradale, con l esclusione delle parti aggettanti che non rilevano ai fini della superficie coperta, intendendosi per tale la linea di limite della sede stradale comprendente tutte le sedi viabili, sia veicolari sia pedonali e le relative aree di pertinenza (fossi, scoli, banchine, ecc.). Art. 4 Indici e parametri degli ambiti di P.I.I I seguenti indici e parametri prescrittivi massimi servono a regolare l'organizzazione planivolumetrica ed urbanistica dei due ambiti di progetto ZRU3 e ZRU4. 7
9 Ambito ZRU3 St = 3030,00 mq It = 0.58 mq/mq Sf = 1.355,72 mq Slp = 1.763,51 mq V = 5820,00 mc. Sc = 782,72 mq H = 9,50 ml N = 3 DE = 10 ml. Può essere consentito DE = 3,00 ml nei seguenti casi: c1) quando sulla parete finestrata non affacciano vani abitabili; c2) i vani abitabili che si affacciano sulla parete finestrata non fronteggiano la parete antistante; Per gli interventi di recupero edilizio è consentito mantenere la distanza fra pareti non finestrate e pareti finestrate e pareti d edifici antistanti in atto. DC = 5 ml. Può essere consentita l edificazione in aderenza al confine qualora: c1) in aderenza a fabbricato esistente per la sagoma; 8
10 c2) costruzioni accessorie con altezza fino a 2,50 ml. quali tettoie e pergole aperte; c3) già in atto per interventi oggetto di recupero; c4) in adiacenza a spazi pubblici quali parcheggi, aree a verde, parco e percorsi pedonali se ritenuto opportuno e tecnicamente giustificabile per un corretto sviluppo dell assetto planivolumetrico del P.I.I. DS = 0 ml. E prescritto il rispetto degli allineamenti indicati con apposita grafia nella planimetria di azzonamento (tav. 4 del vigente Prg Centro storico). Ambito ZRU4 Totale ZRU4-1 ZRU4-2 St = ,00 mq 7.964,00 mq ,00 mq It = 0,299 mq/mq 0,428 mq/mq 0,202 mq/mq Sf = 4.285,00 mq 2.352,00 mq 1.933,00 mq Slp= 5.533,33 mq 3.412,12 mq 2.121,21 mq V = ,00 mc ,00 mc 7.000,00 mc Sc = 3.210,10 mq 1.743,89 mq 1.466,40 mq H = / 17,50 ml 11,10 ml N = / 5 3 9
11 DE = 10 ml. Può essere consentito DE = 3,00 ml. nei seguenti casi: c1) i vani abitabili che si affacciano sulla parete finestrata non fronteggiano la parete antistante; DC = 5 ml Può essere consentito DC = 0 ml. in aderenza al confine qualora: c1) in aderenza a fabbricato esistente per la sagoma; c2) costruzioni accessorie con altezza fino a 2,50 ml. quali tettoie e pergole aperte e box seminterrati; Può essere consentito DC = 2,00 ml in adiacenza a spazi pubblici quali parcheggi, aree a verde, parco e percorsi pedonali se ritenuto opportuno e tecnicamente giustificabile per un corretto sviluppo dell assetto planivolumetrico del P.I.I. DS = 5 ml lungo Viale Europa; 3 ml lungo Via Curiel; 10
12 Art. 5 Norme finali Il P.I.I., ai sensi e per gli effetti delle leggi vigenti, comporta la dichiarazione di pubblica utilità delle opere pubbliche in esso previste e dovrà essere attuato nel limite massimo temporale di dieci anni, nel rispetto delle condizioni contenute nello schema di Convenzione approvato unitamente al P.I.I. stesso. Per quanto non specificatamente disciplinato dalla presente normativa di dettaglio si applicano le NTA del P.R.G e la legislazione urbanistico-edilizia vigente. 11
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