L intervento dell assistente sociale nei casi di maltrattamento e il lavoro in rete. Teresa Bertotti - CBM 22 febbraio 2007

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "L intervento dell assistente sociale nei casi di maltrattamento e il lavoro in rete. Teresa Bertotti - CBM 22 febbraio 2007"

Transcript

1 L intervento dell assistente sociale nei casi di maltrattamento e il lavoro in rete Teresa Bertotti - CBM 22 febbraio 2007

2 Lavorare in rete nei casi di maltrattamento e abuso: È necessario E complesso Aiuta a prevenire rischi di frammentare gli interventi Aiuta a controllare la tendenza delle famiglie ad esportare il conflitto nella rete Facilita la realizzazione di interventi coerenti e la costruzione di senso Aiuta a sostenere gli aspetti emotivi e a usarli come indicatori significativi 1

3 Le emozioni: una bussola Le emozioni ci dicono qualcosa Rispetto alla rete e alla prassi istituzionale Rispetto alla famiglia di cui ci stiamo occupando Rispetto a noi stessi e al nostro vissuto personale 2

4 Lavorare in rete sul caso Lavorare in rete a livello di sistema 3

5 Il lavoro in rete tra servizi non è dato - lavorare in rete richiede uno specifico impegno - prevede l individuazione di obiettivi che ne definiscano almeno in parte gli scopi - Prevede un attenzione alla condivisione degli obiettivi e all individuazione dell oggetto comune 4

6 Lo schema dei tasselli (da uno spunto di Gino Mazzoli - studio APS Milano) C A B 5

7 L oggetto comune può essere individuato a partire dalle fasi del processo di intervento Rilevazione Segnalazione Protezione Valutazione trattamento 6

8 lavorare in rete nei casi di maltrattamento e abuso vuol dire costruire un équipe di lavoro temporanea, sul caso, interservizi e interistituzionali In ogni fase gli attori possono essere diversi 7

9 Il lavoro in rete tra servizi L unico collante dell èquipe temporanea è il comune interesse all intervento sul caso È cruciale la capacità di costruire obiettivi comuni e condivisi Questi rappresentano la ragione per cui l èquipe temporanea esiste C è uno scopo generale del lavoro di ognuno: la costruzione di percorsi di benessere per la persona 8

10 Strategie del lavoro in rete mettere in campo un organizzazione temporanea Fatica che va riconosciuta individuare un facilitatore - garante) individuare tempi e modi di alcuni scambi Il lavoro in rete prevede una paritarietà dei punti di vista Produce una rielaborazione dei nodi problematici emersi 9

11 Nell èquipe sul caso ci sono Professionisti diversi Che appartengono a servizi diversi (diverse culture, diverse soggettività) Ogni persona è portatrice di differenze Nelle caratteristiche personali Nella formazione Nel ruolo e nel livello professionale Nel servizio di appartenenza 10

12 Le differenze rappresentano vincoli e risorse Ogni operatore ha una propria rappresentazione di sé, del suo ruolo e dei suoi compiti Altrettanto ha una rappresentazione dei ruoli e dei compiti degli altri 11

13 Confrontare i diversi punti di vista in merito al problema il problema di cui ci si occupa insieme: cosa vedo? È un problema anche per me? Come lo vedo? Qual è il contributo che posso dare? Cosa penso di poter fare e di non poter fare? Diverse punteggiature (la mappa relazionale attorno al problema) Diverse idee sul progetto di intervento 12

14 Alla fine di una riunione di rete Qual è il contesto in cui si sviluppa l intervento Qual è il progetto di intervento complessivo (dove vogliamo arrivare?) Qual è il contributo di ognuno Quali sono i risultati attesi per l utente 13

15 Elementi che proteggono il lavoro di rete Pensarsi come alleati e non come competitori Ogni servizio è al servizio della collettività, con diverse specificità Sostenere le relazioni che funzionano esplicitare i punti di vista Condividere la definizione del problema Facilitare la definizione degli obiettivi condivisi Costruire un senso comune Riconoscere e valorizzare l interdipendenza 14

16 Punti di attenzione: Quali sono gli attori della rete? Chi ha il compito di costruirla e manutenerla? Protocolli - prassi Individuazione e utilità del tutore del processo d intervento La partecipazione alla rete/èquipe non può essere obbligatoria Attenzione ai significati attribuiti Favorire il riconoscimento di ognuno Tollerare incertezze Condividere assunzione di decisioni rischiose 15

17 I fattori critici I conflitti di potere Le diffidenze reciproche L incomunicabilità L autoreferenzialità Burocratizzazione Considerare gli altri solo esecutori 16

18 Il prodotto del lavoro di rete non sarà quello pensato da uno degli operatori o servizi ma quello realizzato sulla base della trama delle relazioni e risorse esistenti sia tra i servizi tra loro, sia tra servizi e gli utenti. 17

Il lavoro con la rete professionale l èquipe temporanea e l invio

Il lavoro con la rete professionale l èquipe temporanea e l invio Università degli Studi di Milano Bicocca Facoltà di Sociologia Corso di laurea in Servizio Sociale Anno Accademico 2010/2011 Corso di metodi e tecniche del Servizio Sociale 2 Docente: Teresa Bertotti [teresa.bertotti@unimib.it]

Dettagli

Il Faro nella scuola 11 Aprile 2008

Il Faro nella scuola 11 Aprile 2008 Il Faro nella scuola 11 Aprile 2008 Individuazione di percorsi operativi condivisi tra Scuola, Servizi Sociali, Centro Specialistico Il Faro e Autorità Giudiziaria Sara Giacopuzzi, assistente sociale de

Dettagli

Spunti, esempi, logiche del comunicare nelle organizzazioni La comunicazione in azienda

Spunti, esempi, logiche del comunicare nelle organizzazioni La comunicazione in azienda Spunti, esempi, logiche del comunicare nelle organizzazioni La comunicazione in azienda Marina Maderna L incontro è l occasione per Esplorare il tema della comunicazione nelle organizzazioni: Perché si

Dettagli

Il lavoro di rete (2) Teresa Bertotti Metodi e tecniche del Servizio Sociale - Università studi Milano Bicocca - Differenza tra

Il lavoro di rete (2) Teresa Bertotti Metodi e tecniche del Servizio Sociale - Università studi Milano Bicocca - Differenza tra Il lavoro di rete (2) Teresa Bertotti Metodi e tecniche del Servizio Sociale - Università studi Milano Bicocca - Differenza tra Essere in rete Lavorare in rete Fare lavoro di rete Il lavoro di rete è costituito

Dettagli

Università Milano Bicocca Corso di Metodi e tecniche del servizio sociale Teresa Bertotti. La valutazione nel servizio sociale

Università Milano Bicocca Corso di Metodi e tecniche del servizio sociale Teresa Bertotti. La valutazione nel servizio sociale Università Milano Bicocca Corso di Metodi e tecniche del servizio sociale Teresa Bertotti La valutazione nel servizio sociale Perché si valuta? Accountability - Necessità di rendicontazione Learning La

Dettagli

Formazione e sensibilizzazione

Formazione e sensibilizzazione Formazione e sensibilizzazione La Casa delle donne per non subire violenza, uno dei centri di più lunga esperienza in Italia, ha da sempre curato l aspetto formativo come strumento fondamentale per sviluppare

Dettagli

Progetto ordinario e straordinario di Convivenza civile e PREVENZIONE al BULLISMO

Progetto ordinario e straordinario di Convivenza civile e PREVENZIONE al BULLISMO ISTITUTO COMPRENSIVO E. MATTEI CIVITELLA ROVETO Progetto ordinario e straordinario di Convivenza civile e PREVENZIONE al BULLISMO a.s.2016/2017 PREMESSA Il progetto di educazione alla convivenza civile

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI LENO PROTOCOLLO D ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI Approvato nell anno scolastico 2013/2014

ISTITUTO COMPRENSIVO DI LENO PROTOCOLLO D ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI Approvato nell anno scolastico 2013/2014 ISTITUTO COMPRENSIVO DI LENO PROTOCOLLO D ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI Approvato nell anno scolastico 2013/2014 Il protocollo d accoglienza è un documento che viene deliberato dal Collegio dei Docenti.

Dettagli

GESTIONE DEI CONFLITTI NEI GRUPPI DI LAVORO. a cura di Adriana Biase

GESTIONE DEI CONFLITTI NEI GRUPPI DI LAVORO. a cura di Adriana Biase GESTIONE DEI CONFLITTI NEI GRUPPI DI LAVORO a cura di Adriana Biase PREMESSA "Il conflitto è componente integrante della vita umana, si trova dentro di noi e intorno a noi." Sun Tzu IL CONFLITTO E NEGATIVO

Dettagli

Integrazione sociosanitaria nei servizi territoriali: maneggiare con cura!

Integrazione sociosanitaria nei servizi territoriali: maneggiare con cura! Integrazione sociosanitaria nei servizi territoriali: maneggiare con cura! La conclusione della prima fase del percorso; l identificazione dei problemi che ostacolano i processi di integrazione sociosanitaria

Dettagli

Vissuti psicologici e relazionali nel processo di valutazione

Vissuti psicologici e relazionali nel processo di valutazione Vissuti psicologici e relazionali nel processo di valutazione Teresa Bertotti CBM e Università Milano Bicocca Riflessioni realizzate con Ariela Casartelli Tratto dal volume L assistente sociale e la valutazione

Dettagli

Scuola elementare G. Rodari RAPAGNANO

Scuola elementare G. Rodari RAPAGNANO Scuola elementare G. Rodari RAPAGNANO CLASSI QUARTE A/B DOCENTI: Teresa Catalini Simona Scriboni Laura Palmieri TITOLO UNITA : vivere insieme (Risolvere Problemi) L Unita Didattica ha lo scopo di perfezionare

Dettagli

Rete Interistituzionale Antiviolenza

Rete Interistituzionale Antiviolenza Rete Interistituzionale Antiviolenza Programma Operativo FSE 2007-2013 Asse III Inclusione sociale Convegno conclusivo delle attività svoltesi presso le scuole LA VIOLENZA DI GENERE: Verso un modello di

Dettagli

IL RAPPORTO TRA TEORIA E PRASSI NEL SERVIZIO SOCIALE DAL PERCORSO UNIVERSITARIO IN POI

IL RAPPORTO TRA TEORIA E PRASSI NEL SERVIZIO SOCIALE DAL PERCORSO UNIVERSITARIO IN POI IL RAPPORTO TRA TEORIA E PRASSI NEL SERVIZIO SOCIALE DAL PERCORSO UNIVERSITARIO IN POI U N I V E R S I TA D E G L I S T U D I R O M A 3 7 M A G G I O 2 0 1 0 A N N U N Z I AT A B A R T O L O M E I di cosa

Dettagli

Progetto d'istituto Convivenza civile e PREVENZIONE al BULLISMO seconda annualità

Progetto d'istituto Convivenza civile e PREVENZIONE al BULLISMO seconda annualità ISTITUTO COMPRENSIVO E. MATTEI CIVITELLA ROVETO Progetto d'istituto Convivenza civile e PREVENZIONE al BULLISMO seconda annualità a.s.2017/2018 PREMESSA Il progetto di educazione alla convivenza civile

Dettagli

Scuola equiparata dell infanzia di Tonadico Scuola dell infanzia 173 circolo didattico T. Silvestri di Roma

Scuola equiparata dell infanzia di Tonadico Scuola dell infanzia 173 circolo didattico T. Silvestri di Roma Federazione provinciale Scuola materne Trento Scuola equiparata dell infanzia di Tonadico Scuola dell infanzia 173 circolo didattico T. Silvestri di Roma Le strade dell incontro possono essere molto più

Dettagli

I Circoli di ascolto organizzativo coerentemente con le caratteristiche e le problematiche specifiche del contesto di sperimentazione.

I Circoli di ascolto organizzativo coerentemente con le caratteristiche e le problematiche specifiche del contesto di sperimentazione. I Circoli di ascolto organizzativo coerentemente con le caratteristiche e le problematiche specifiche del contesto di sperimentazione. Inoltre, è utile che il facilitatore abbia alcune competenze fondamentali,

Dettagli

Considerazioni sul percorso formativo di accompagnamento al Progetto Adolescenza. Bruna Zani e Luigi Guerra

Considerazioni sul percorso formativo di accompagnamento al Progetto Adolescenza. Bruna Zani e Luigi Guerra Giornata conclusiva del percorso formativo Progetto Adolescenza Considerazioni sul percorso formativo di accompagnamento al Progetto Adolescenza Bruna Zani e Luigi Guerra Alma Mater Studiorum - Università

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CASALBORE PROGETTO DI ISTITUTO DAL BULLISMO AL CYBERBULLISMO ANNO SC/CO 2016/17

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CASALBORE PROGETTO DI ISTITUTO DAL BULLISMO AL CYBERBULLISMO ANNO SC/CO 2016/17 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CASALBORE PROGETTO DI ISTITUTO DAL BULLISMO AL CYBERBULLISMO ANNO SC/CO 2016/17 LA DIRIGENTE SCOLASTICA PROF.SSA ROSA PETRELLA PREMESSA dal BULLISMO al CYBERBULLISMO" DESTINATARI

Dettagli

LUCA PACIOLI CREMA (CR) PROGETTO FORMAZIONE RAPPRESENTANTI DI CLASSE. Anno scolastico 2016/2017 GRUPPO DOCENTI FORMATORI DEI RAPPRESENTANTI DI CLASSE

LUCA PACIOLI CREMA (CR) PROGETTO FORMAZIONE RAPPRESENTANTI DI CLASSE. Anno scolastico 2016/2017 GRUPPO DOCENTI FORMATORI DEI RAPPRESENTANTI DI CLASSE LUCA PACIOLI CREMA (CR) PROGETTO FORMAZIONE RAPPRESENTANTI DI CLASSE Anno scolastico 2016/2017 GRUPPO DOCENTI FORMATORI DEI RAPPRESENTANTI DI CLASSE PROGETTO FORMAZIONE DEI RAPPRESENTANTI DI CLASSE - ANNO

Dettagli

Il collaboratore scolastico: l intervento di adulto responsabile nel rapporto educativo con gli alunni

Il collaboratore scolastico: l intervento di adulto responsabile nel rapporto educativo con gli alunni Il collaboratore scolastico: l intervento di adulto responsabile nel rapporto educativo con gli alunni Doveri, problemi, spunti di riflessione Carlo Testi Dirigente scolastico dell I. C. M. Gandhi - Firenze

Dettagli

Francesca Corradini Letizia Rossi. Scuola e tutela dei minori: buone pratiche e relazioni per il benessere di bambini e ragazzi

Francesca Corradini Letizia Rossi. Scuola e tutela dei minori: buone pratiche e relazioni per il benessere di bambini e ragazzi Francesca Corradini Letizia Rossi Scuola e tutela dei minori: buone pratiche e relazioni per il benessere di bambini e ragazzi INFORMAZIONE AI SERVIZI ASSENZA DI DISAGIO RICHIESTE IMPROPRIE VALUTAZIONE

Dettagli

tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014

tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014 ADOZIONE SCUOLA Percorso per l attuazione l del Protocollo d Intesa d tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014 LE FINALITA Promuovere

Dettagli

FAMILY GROUP CONFERENCE

FAMILY GROUP CONFERENCE FAMILY GROUP CONFERENCE LA STORIA Nasce in Nuova Zelanda da un impulso legislativo (1989) Family group decision-making bisogno dei professionisti di trovare delle modalità per lavorare con le famiglie

Dettagli

Conflitto e conflittualità Tavolo 2

Conflitto e conflittualità Tavolo 2 Seminario di aggiornamento: Buone prassi nella collaborazione tra magistrati, avvocati e mediatori familiari: un approfondimento condiviso 19 Giugno 2017 ore 9.-13, sala Gualdoni, Tribunale Milano Sintesi

Dettagli

Documento redatto da Claudia Marabini e Valter Tarchini dello Studio APS

Documento redatto da Claudia Marabini e Valter Tarchini dello Studio APS PROGETTO DI FORMAZIONE E RICERCA RIVOLTO AGLI OPERATORI DELLO SPORTELLO SOCIALE, DEI COMUNI E DEL SERVIZIO SOCIALE INTEGRATO ZONALE DELL UNIONE DEI COMUNI DELLA BASSA REGGIANA Ns. doc. P1869 Milano, 4

Dettagli

d amore e di regole La relazione genitori-figli a.s Scuola primaria E. De Amicis Via C. Ferrigni, 1 Livorno

d amore e di regole La relazione genitori-figli a.s Scuola primaria E. De Amicis Via C. Ferrigni, 1 Livorno Comune di Livorno C.I.A.F. Edda Fagni Direzione Didattica E. De Amicis d amore e di regole La relazione genitori-figli a.s. 2011-2012 Scuola primaria E. De Amicis Via C. Ferrigni, 1 Livorno d amo d amore

Dettagli

IL SE E L ALTRO (STORIA)

IL SE E L ALTRO (STORIA) IL SE E L ALTRO (STORIA) COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE FONTI DI LEGITTIMAZIONE: - RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO 18/12/2006 - INDICAZIONI NAZIONALI PER

Dettagli

COSTRUIRE NARRAZIONI INSIEME

COSTRUIRE NARRAZIONI INSIEME COSTRUIRE NARRAZIONI INSIEME La narrazione è importante per il bambino che si prepara a diventare uomo. Il saper narrare aiuta a vivere meglio, permette di esercitare il ricordo e di immaginare il proprio

Dettagli

Leggere la complessità - analisi e valutazione del caso nel lavoro con bambini e famiglie

Leggere la complessità - analisi e valutazione del caso nel lavoro con bambini e famiglie Leggere la complessità - analisi e valutazione del caso nel lavoro con bambini e famiglie 19 dicembre 2007 - Bologna Teresa Bertotti Centro per il Bambino Maltrattato e la cura della crisi familiare -

Dettagli

DOCUMENTO DI INDIRIZZO PER L ALLINEAMENTO DELLA FORMAZIONE SPECIALISTICA IN AMBITO SOCIALE

DOCUMENTO DI INDIRIZZO PER L ALLINEAMENTO DELLA FORMAZIONE SPECIALISTICA IN AMBITO SOCIALE DOCUMENTO DI INDIRIZZO PER L ALLINEAMENTO DELLA FORMAZIONE SPECIALISTICA IN AMBITO SOCIALE 1 Associazione della Organizzazione di Volontariato Obiettivo dell azione Lo scopo delle presenti indicazioni,

Dettagli

Istituto Comprensivo di Gavorrano Scarlino. a.s

Istituto Comprensivo di Gavorrano Scarlino. a.s Istituto Comprensivo di Gavorrano Scarlino a.s. 2015-2016 Curricolo verticale di SCIENZE attuato nelle classi 4 A-4 B della Scuola Primaria «Renato Fucini» di Bagno di Gavorrano Maestra Elda Vecci LA RIPRODUZIONE

Dettagli

DIOCESI DI MACERATA TOLENTINO - RECANATI - CINGOLI- TREIA GIOVANI NELLO SPAZIO

DIOCESI DI MACERATA TOLENTINO - RECANATI - CINGOLI- TREIA GIOVANI NELLO SPAZIO DIOCESI DI MACERATA TOLENTINO - RECANATI - CINGOLI- TREIA GIOVANI NELLO SPAZIO LA NOSTRA DIOCESI è formata da 67 parrocchie si estende su un territorio di circa 745 Kmq la popolazione totale della diocesi

Dettagli

I diversi contesti di intervento nel lavoro dell A.S.

I diversi contesti di intervento nel lavoro dell A.S. I diversi contesti di intervento nel lavoro dell A.S. seminario l intervento dell assistente soicale nella presa in carico delle famiglie maltrattanti Il Faro - centro specialistico ASL Bologna - 22 febbraio

Dettagli

Operatore del servizio orientamento per persone disabili e in situazione di svantaggio

Operatore del servizio orientamento per persone disabili e in situazione di svantaggio Operatore del servizio orientamento per persone disabili e in situazione di svantaggio identificativo scheda: 21-006 stato scheda: Validata Descrizione sintetica L Operatore del servizio di orientamento

Dettagli

PERCORSO DI SVILUPPO ORGANIZZATIVO DEL SISTEMA SALUTE NELLE CARCERI LE ATTIVITA FORMATIVE SVOLTE

PERCORSO DI SVILUPPO ORGANIZZATIVO DEL SISTEMA SALUTE NELLE CARCERI LE ATTIVITA FORMATIVE SVOLTE PERCORSO DI SVILUPPO ORGANIZZATIVO DEL SISTEMA SALUTE NELLE CARCERI LE ATTIVITA FORMATIVE SVOLTE ANNO TITOLO OBIETTIVI e CONTENUTI DESTINATARI 2014 La Gestione delle relazioni in carcere 2015 Laboratori

Dettagli

LA GESTIONE DEL T.E.A.M. WORK

LA GESTIONE DEL T.E.A.M. WORK LA GESTIONE DEL T.E.A.M. WORK TOGETHER EVERYONE ACHIEVE - MORE 1 COMUNICARE Mantieni i tuoi pensieri positivi, perché i tuoi pensieri diventano parole. Mantieni le tue parole positive, perché le tue parole

Dettagli

STRUMENTI PEF. Consentono una partecipazione attiva e la messa in gioco degli aspetti emotivo-affettivi

STRUMENTI PEF. Consentono una partecipazione attiva e la messa in gioco degli aspetti emotivo-affettivi STRUMENTI PEF Consentono una partecipazione attiva e la messa in gioco degli aspetti emotivo-affettivi Accelerano il processo di condivisione e di comprensione dei significati perché fanno leva sulla sfera

Dettagli

RELAZIONE MEDICO- PAZIENTE

RELAZIONE MEDICO- PAZIENTE RELAZIONE MEDICO- PAZIENTE Prof.Maria Grazia Strepparava Multimedia Health Communication Laboratory Dipartimento di scienze della salute, Scuola di Medicina, Università Milano-Bicocca Via Cadore 48, 20052,

Dettagli

A.G.A.P. - TRENTINO. L inserimento scolastico (affidamento familiare e adozione) Trento, 25 novembre 2016

A.G.A.P. - TRENTINO. L inserimento scolastico (affidamento familiare e adozione) Trento, 25 novembre 2016 A.G.A.P. - TRENTINO L inserimento scolastico (affidamento familiare e adozione) Trento, 25 novembre 2016 Riferimenti normativi MIUR Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Linee di indirizzo

Dettagli

Benchmarking e Comparazione per contesti

Benchmarking e Comparazione per contesti Benchmarking e Comparazione per contesti Patrizia Messina (Università di Padova) Udine, 11 Ottobre 2013 1 La comparazione per contesti A differenza della semplice comparazione di dati statistici, parte

Dettagli

DALL AUTOVALUTAZIONE AI PIANI DI MIGLIORAMENTO

DALL AUTOVALUTAZIONE AI PIANI DI MIGLIORAMENTO IRRE Toscana 28-29 ottobre 2004 Seminario di studi La qualità nei sistemi educativi DALL AUTOVALUTAZIONE AI PIANI DI MIGLIORAMENTO Mario Castoldi DALL AUTOVALUTAZIONE AI PIANI DI MIGLIORAMENTO QUALE IDEA

Dettagli

Piano nazionale di formazione degli insegnanti nelle Tecnologie dell Informazione e della Comunicazione

Piano nazionale di formazione degli insegnanti nelle Tecnologie dell Informazione e della Comunicazione Istituto Comprensivo "Anna Frank" 20099 Sesto San Giovanni (MI) Piano nazionale di formazione degli insegnanti nelle Tecnologie dell Informazione e della Comunicazione Modulo 2: PROCESSI DI APPRENDIMENTO

Dettagli

LA RETE DEI SERVIZI E LA PRESA IN CARICO INTEGRATA

LA RETE DEI SERVIZI E LA PRESA IN CARICO INTEGRATA LA RETE DEI SERVIZI E LA PRESA IN CARICO INTEGRATA Rabih Chattat Dipartimento di Psicologia Università di Bologna Indice Definizioni Attori Operazionalizzazione e indicatori Implementazione Misura esito

Dettagli

IL RUOLO DELL EQUIPE MULTIDISCIPLINARE NELLA PRESA IN CARICO DEI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI. a cura di Carlo Bassignani

IL RUOLO DELL EQUIPE MULTIDISCIPLINARE NELLA PRESA IN CARICO DEI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI. a cura di Carlo Bassignani IL RUOLO DELL EQUIPE MULTIDISCIPLINARE NELLA PRESA IN CARICO DEI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI a cura di Carlo Bassignani LE 3 FASI DELL ACCOGLIENZA ACCOGLIENZA \ PRONTO INTERVENTO SECONDA ACCOGIENZA

Dettagli

Senso del percorso formativo

Senso del percorso formativo Assessorato all agricoltura, tutela della fauna e della flora Corso di Formazione per operatori di Fattorie Didattiche Primo incontro 4 novembre 2009 Senso del percorso formativo Giovanni Borgarello, Pracatinat

Dettagli

Scuola equiparata dell infanzia di Tonadico Scuola dell infanzia 173 circolo didattico T. Silvestri di Roma

Scuola equiparata dell infanzia di Tonadico Scuola dell infanzia 173 circolo didattico T. Silvestri di Roma Federazione provinciale Scuola materne Trento Scuola equiparata dell infanzia di Tonadico Scuola dell infanzia 173 circolo didattico T. Silvestri di Roma Le strade dell incontro possono essere molto più

Dettagli

Progetto finanziato dal Consiglio di Zona

Progetto finanziato dal Consiglio di Zona DIRE, DIRE, FARE FARE PARTECIPARE! PARTECIPARE! Progetto finanziato dal Consiglio di Zona Il progetto è stato attuato grazie ai fondi del diritto allo studio ricevuti dal consiglio di zona 6; Ha coinvolto

Dettagli

PER SCUOLE INCLUSIVE. Gruppo Cooperative Learning. Dott. ssa Stefania Lamberti

PER SCUOLE INCLUSIVE. Gruppo Cooperative Learning. Dott. ssa Stefania Lamberti COOPERATIVE LEARNING: PER SCUOLE INCLUSIVE Gruppo Cooperative Learning Dott. ssa Stefania Lamberti Università Centro Studi degli Interculturali Studi di Verona BARI, 20 FEBBRAIO 2019 Gruppo Studio-Ricerca-Formazione

Dettagli

Maltrattamento delle donne: Tavola Rotonda

Maltrattamento delle donne: Tavola Rotonda Maltrattamento delle donne: Tavola Rotonda 25.11.2011 Dalle norme di riferimento alle indicazioni di intervento del Piano Nazionale contro la violenza 1 Leggi di riferimento L. 4 aprile 2001 n. 154 Misure

Dettagli

IN FORMA. Corso di Formazione per Volontari

IN FORMA. Corso di Formazione per Volontari IN FORMA Corso di Formazione per Volontari IN FORMA è un corso di formazione per volontari, per aspiranti tali e per i collaboratori di ALBA, finalizzato a creare, sviluppare o specializzare le competenze

Dettagli

Buone prassi istituzionali contro l omofobia. Ferrara 15 gennaio Paola Bastianoni, Università di Ferrara

Buone prassi istituzionali contro l omofobia. Ferrara 15 gennaio Paola Bastianoni, Università di Ferrara Buone prassi istituzionali contro l omofobia Ferrara 15 gennaio 2013 Paola Bastianoni, Università di Ferrara EDUCAZIONE ALLE DIFFERENZE Necessità di un educazione alle differenze Co-costruzione dei progetti

Dettagli

I processi partecipativi: il ruolo del facilitatore dei gruppi

I processi partecipativi: il ruolo del facilitatore dei gruppi 2 marzo 2016 Cagliari Elisa Carboni Cristiana Verde I processi partecipativi: il ruolo del facilitatore dei gruppi Il facilitatore: una nuova professione Quali funzioni? Quali ambiti di intervento? Quali

Dettagli

PROGETTO DI PSICOMOTRICITA' FUNZIONALE ANNO SCOLASTICO 2010-2011

PROGETTO DI PSICOMOTRICITA' FUNZIONALE ANNO SCOLASTICO 2010-2011 PROGETTO DI PSICOMOTRICITA' FUNZIONALE per i bambini che frequentano la scuola dell'infanzia ANNO SCOLASTICO 2010-2011 ELENA SICA A CURA DI La proposta di un progetto di psicomotricità funzionale nasce

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO E. DE AMICIS ANZOLA DELL EMILIA PROGETTO PASSAGGIO

ISTITUTO COMPRENSIVO E. DE AMICIS ANZOLA DELL EMILIA PROGETTO PASSAGGIO ISTITUTO COMPRENSIVO E. DE AMICIS ANZOLA DELL EMILIA PROGETTO PASSAGGIO A.s. 2012/2013 Premessa Il tempo che scorre e che passa, nuovi ambienti ricchi di contenuti ed emozioni, le braccia aperte di chi

Dettagli

Tanti bambini, una città, tante città

Tanti bambini, una città, tante città Tanti bambini, una città, tante città Città creativa, Città del fare e del capire, Città della convivenza, Città dell ambiente, Città della scienza Le scuole dialogano con la città, con gli altri servizi

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI FORMICOLA-PONTELATONE PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2015-2016

ISTITUTO COMPRENSIVO DI FORMICOLA-PONTELATONE PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2015-2016 ISTITUTO COMPRENSIVO DI FORMICOLA-PONTELATONE PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2015-2016 SIGNIFICATO DEL PAI E CARATTERISTICHE GENERALI Il PAI utilizza la programmazione dell attività didattica

Dettagli

PRESIDIO OSPEDALIERO FATEBENEFRATELLI Beata Vergine Consolata. Via Fatebenefratelli, 70 San Maurizio C.se (TO)

PRESIDIO OSPEDALIERO FATEBENEFRATELLI Beata Vergine Consolata. Via Fatebenefratelli, 70 San Maurizio C.se (TO) SETTORE ENTE SEDE PRIVATO PRESIDIO OSPEDALIERO FATEBENEFRATELLI Beata Vergine Consolata Via Fatebenefratelli, 70 San Maurizio C.se (TO) Programma di Tirocinio Laurea Magistrale E Post Lauream U.O Alzheimer

Dettagli

Selezionare, formare e accompagnare i nuovi Volontari: LINEE GUIDA PER LE AVO. CORSO BASE Gabriella Compagnoni Bruna Meloni

Selezionare, formare e accompagnare i nuovi Volontari: LINEE GUIDA PER LE AVO. CORSO BASE Gabriella Compagnoni Bruna Meloni Selezionare, formare e accompagnare i nuovi Volontari: LINEE GUIDA PER LE AVO CORSO BASE Gabriella Compagnoni Bruna Meloni TRE STEP IMPORTANTI PRIMA DEL CORSO BASE TRE STEP IMPORTANTI TRE STEP IMPORTANTI

Dettagli

Progetto sicurezza nei cantieri edili

Progetto sicurezza nei cantieri edili INAIL Sardegna Università degli Studi di Cagliari DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA Progetto sicurezza nei cantieri edili Un approccio sistemico (individuo-gruppo-organizzazione-ambiente) alla prevenzione

Dettagli

PROGETTO: «Insieme per un progetto di vita. Alleanze territoriali per sostenere le azioni di orientamento deli studenti con disabilità»

PROGETTO: «Insieme per un progetto di vita. Alleanze territoriali per sostenere le azioni di orientamento deli studenti con disabilità» PROGETTO: «Insieme per un progetto di vita. Alleanze territoriali per sostenere le azioni di orientamento deli studenti con disabilità» INCONTRO DI FORMAZIONE CERCHIAMO DI DEFINIRE BENE L OGGETTO DEL NOSTRO

Dettagli

ELEMENTI PER UNA PROGRAMMAZIONE CONDIVISA

ELEMENTI PER UNA PROGRAMMAZIONE CONDIVISA ELEMENTI PER UNA PROGRAMMAZIONE CONDIVISA Gruppo di lavoro del Tavolo regionale trattamenti alcologici Balestra Roberta ASUITS Dipartimento Dipendenze Belliato Enza AAS2 - Dipartimento Dipendenze Buratti

Dettagli

ASSERTIVITA. E assertivo chi manifesta chiaramente le proprie emozioni e fa valere i propri diritti pur rispettando quelli degli altri

ASSERTIVITA. E assertivo chi manifesta chiaramente le proprie emozioni e fa valere i propri diritti pur rispettando quelli degli altri AGGRESSIVITA Insieme dei comportamenti che portano alla distruzione di sé e degli altri o alla propria affermazione in situazioni di forte frustrazione o competitività. AGGRESSIVITA da ad-gredior, andare

Dettagli

ÉQUIPE MULTIDISCIPLINARE. MALTRATTAMENTO TRASCURATEZZA E ABUSO (M.T.A.) ex ASL. 7

ÉQUIPE MULTIDISCIPLINARE. MALTRATTAMENTO TRASCURATEZZA E ABUSO (M.T.A.) ex ASL. 7 ÉQUIPE MULTIDISCIPLINARE MALTRATTAMENTO TRASCURATEZZA E ABUSO (M.T.A.) ex ASL. 7 In linea con la normativa regionale (DGR n. 42-29997 del 02.05.2000) L ex ASL 7 ha costituito con delibera del 24.04.2002

Dettagli

Antonella Moretti Cattedra di Reumatologia Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università Politecnica delle Marche. antonellamrt@gmail.

Antonella Moretti Cattedra di Reumatologia Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università Politecnica delle Marche. antonellamrt@gmail. Antonella Moretti Cattedra di Reumatologia Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università Politecnica delle Marche antonellamrt@gmail.com 1 Il counseling inteso come scienza che: guida l individuo

Dettagli

CORSI DI FORMAZIONE COME GESTIRE I COLLOQUI CON I GENITORI

CORSI DI FORMAZIONE COME GESTIRE I COLLOQUI CON I GENITORI COME GESTIRE I COLLOQUI CON I GENITORI I colloqui sono un momento cruciale per la strutturazione del rapporto di collaborazione fra adulti; verranno analizzati i vari momenti e le varie tipologie di colloquio

Dettagli

BENESSERE ORGANIZZATIVO

BENESSERE ORGANIZZATIVO UNIVERSITÀ KORE DI ENNA BENESSERE ORGANIZZATIVO lez. 4 Paola Magnano paola.magnano@unikore.it ricevimento: martedì 10-13 c/o Studio 16, piano -1, Plesso di Psicologia!1 D.LGS. 81/08 e modifiche successive

Dettagli

Profilo educativo. POF Triennale Allegato 5

Profilo educativo. POF Triennale Allegato 5 POF Triennale 2016-19 Allegato 5 Istituto Comprensivo Statale N. 6 Cosmè Tura Via Montefiorino, 32 - Ferrara - 0532.464544 0532461274; fax 0532463294 Codice Fiscale: 93053580382 http://scuole.comune.fe.it/

Dettagli

Riepilogo iniziativa CF_1232_I_2015

Riepilogo iniziativa CF_1232_I_2015 Riepilogo iniziativa CF_1232_I_2015 1. Soggetto presentatore Nome Partita IVA Tipologia Sede Telefono IAL Innovazione Apprendimento Lavoro Marche Srl - Impresa Sociale 01360900425 Organismi di formazione,

Dettagli

Processi di conoscenza e modalità di rappresentazione di un disturbo nei fratelli. Mariella Bisceglia Alessandra Staniscia

Processi di conoscenza e modalità di rappresentazione di un disturbo nei fratelli. Mariella Bisceglia Alessandra Staniscia Processi di conoscenza e modalità di rappresentazione di un disturbo nei fratelli. Mariella Bisceglia Alessandra Staniscia Quando si parla di disturbo in età evolutiva, si tende a prendere in considerazione

Dettagli

Progettare nel sociale senso, vincoli e possibilità

Progettare nel sociale senso, vincoli e possibilità Progettare nel sociale senso, vincoli e possibilità laboratorio centri antiviolenza rete D.i.Re Grazia Gacci Venezia 27 maggio 2016 1 Lavoro di rete non tanto come processo di costruzione quanto di riconoscimento

Dettagli

ORIENTAMENTO AL COMPITO COMPRENDERE E CONDIVIDERE L OBIETTIVO DA RAGGIUNGERE PRENDERE DECISIONI E PIANIFICARE CON GLI ALTRI LE FASI DEL LAVORO

ORIENTAMENTO AL COMPITO COMPRENDERE E CONDIVIDERE L OBIETTIVO DA RAGGIUNGERE PRENDERE DECISIONI E PIANIFICARE CON GLI ALTRI LE FASI DEL LAVORO MAPPA COMPETENZA: INTERAGIRE IN GRUPPI ETEROGENEI DIMENSIONI DI ANALISI ORIENTAMENTO AL COMPITO COMPRENDERE CONTROLARE LE REAZIONI EMOTIVE - GESTIRE EVENTUALI CRITICITA E CONDIVIDERE L OBIETTIVO DA RAGGIUNGERE

Dettagli

Area INTEGRARE LE FRAGILITA DELL INVECCHIHARE. Azione: Volontari in relazione

Area INTEGRARE LE FRAGILITA DELL INVECCHIHARE. Azione: Volontari in relazione Area INTEGRARE LE FRAGILITA DELL INVECCHIHARE Azione: Volontari in relazione obiettivo/i Creare i presupposti perché i volontari che lavorano con la Terza età siano consapevoli di una soddisfazione relazionale

Dettagli

Peer Education e Prevenzione dalle Malattie Sessualmente Trasmissibili

Peer Education e Prevenzione dalle Malattie Sessualmente Trasmissibili Peer Education e Prevenzione dalle Malattie Sessualmente Trasmissibili ASP 7 - SER.T Vittoria Responsabile progetto Dott. Giuseppe Mustile Referenti progetto Dott.ssa Delizia Di Stefano Dott.ssa Melania

Dettagli

SCHEDA DI RELAZIONE FINALE DEL PROGETTO INTRODUZIONE

SCHEDA DI RELAZIONE FINALE DEL PROGETTO INTRODUZIONE ALLEGATO 4 PROGETTO PERSONALIZZATO DI INSERIMENTO LAVORATIVO PROTOCOLLO DI INTESA CONSORZIO ETHICA ONLUS E CO.PRO.SOL. SCHEDA DI RELAZIONE FINALE DEL PROGETTO: INTRODUZIONE VALUTAZIONE: La valutazione

Dettagli

IL RUOLO DEL COORDINATORE INFERMIERISTICO NEL S.P.D.C.

IL RUOLO DEL COORDINATORE INFERMIERISTICO NEL S.P.D.C. AZIENDA USL ROMA H DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE IL RUOLO DEL COORDINATORE INFERMIERISTICO NEL S.P.D.C. PROCESSI DI COMUNICAZIONE CON LA PROPRIA EQUIPE ASSISTENZIALE IN PSICHIATRIA Roccia Daniele RUOLO E

Dettagli

Chiarezza obiettivo Riflessione Controllo di sé Autovalutazione

Chiarezza obiettivo Riflessione Controllo di sé Autovalutazione Progetto x competenza EMOZIONANDO Competenza imparare ad imparare: è l abilità di perseverare nell apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo

Dettagli

Costruiamo la Qualità dell integrazione

Costruiamo la Qualità dell integrazione Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo CSA Centro Servizi Amministrativi - L Aquila GLIP Gruppo di Lavoro Interistituzionale Provinciale per l integrazione L Aquila Centro Studi Erickson - Trento Costruiamo

Dettagli

Il consigliere di fiducia e il counseling con artiterapie. Dr.ssa Valeria Salsi Educatore alle tecniche espressive Counselor a mediazione corporea

Il consigliere di fiducia e il counseling con artiterapie. Dr.ssa Valeria Salsi Educatore alle tecniche espressive Counselor a mediazione corporea Il consigliere di fiducia e il counseling con artiterapie Dr.ssa Valeria Salsi Educatore alle tecniche espressive Counselor a mediazione corporea Cos è il Counseling Il counseling è una metodologia che

Dettagli

VALUTAZIONE RELAZIONALE DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI ACCREDITATI

VALUTAZIONE RELAZIONALE DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI ACCREDITATI VALUTAZIONE RELAZIONALE DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI ACCREDITATI Diversi modi di intendere la valutazione Controllo dei processi e degli esiti con netta separazione tra chi valuta e chi è oggetto della valutazione.

Dettagli

ALLEGATO B PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ

ALLEGATO B PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ ALLEGATO B PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ ISTITUTO COMPRENSIVO DI COLOGNE - PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA a norma dell art. 3 D.P.R. 235 del 21 Novembre 2007 PREAMBOLO La vita nella comunità

Dettagli

Infanzia e linguaggi teatrali Gli esiti di una ricerca a Milano PLAYMAKERS BAMBINI E ADULTI CO -AUTORI DELLA SCENA SOCIALE

Infanzia e linguaggi teatrali Gli esiti di una ricerca a Milano PLAYMAKERS BAMBINI E ADULTI CO -AUTORI DELLA SCENA SOCIALE Infanzia e linguaggi teatrali Gli esiti di una ricerca a Milano PLAYMAKERS BAMBINI E ADULTI CO -AUTORI DELLA SCENA SOCIALE UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE DI MILANO, 14 MAGGIO 2018 L avvio Domande

Dettagli

PROGETTI PER LA SCUOLA DELL INFANZIA

PROGETTI PER LA SCUOLA DELL INFANZIA PROGETTI PER LA SCUOLA DELL INFANZIA 08-09 05 90640-4 www.studiobernadette.it PROGETTO GENITORI Finalità Per meglio affrontare il bellissimo, ma anche difficile compito educativo i genitori hanno bisogno

Dettagli

SISTEMI DI REFERENZIAZIONE. Servizi socio-sanitari

SISTEMI DI REFERENZIAZIONE. Servizi socio-sanitari ALLEGATO 7 [S1.5] MEDIATORE INTERCULTURALE Descrizione sintetica: Il Mediatore interculturale svolge attività di mediazione tra cittadini immigrati e la società locale, promuovendo, sostenendo e accompagnando

Dettagli

Piano di Miglioramento (PDM)

Piano di Miglioramento (PDM) Piano di Miglioramento (PDM) Dell'istituzione scolastica VEIC824008 ROMOLO ONOR Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 1 di 11) Indice Sommario 1. 1. Obiettivi di processo o o o 1.1 Congruenza

Dettagli

di Luigi Lucchetti, presidente AIGESFOS e Felix B. Lecce, vice presidente AIGESFOS

di Luigi Lucchetti, presidente AIGESFOS e Felix B. Lecce, vice presidente AIGESFOS L Automutuoaiuto nelle Forze dell Ordine e del Soccorso di Luigi Lucchetti, presidente AIGESFOS e Felix B. Lecce, vice presidente AIGESFOS L AutoMutuoAiuto(AMA) è un filosofia di gestione attiva dei problemi

Dettagli

Scuola e famiglia: quale alleanza possibile?

Scuola e famiglia: quale alleanza possibile? Scuola e famiglia: quale alleanza possibile? Percorso di formazione per i genitori dell Istituto Comprensivo Cesare Cantù Progetto di Psicologia Scolastica Anno Scolastico 2008-2009 Un contesto che non

Dettagli

Oltre la conservazione a norma: i depositi digitali per la conservazione permanente

Oltre la conservazione a norma: i depositi digitali per la conservazione permanente Oltre la conservazione a norma: i depositi digitali per la conservazione permanente Mariella Guercio Associazione nazionale archivistica italiana Sapienza Università di Roma Associazione nazionale archivistica

Dettagli

Il supporto al lavoro di cura Familiare e professionale. Rabih Chattat Università di Bologna

Il supporto al lavoro di cura Familiare e professionale. Rabih Chattat Università di Bologna Il supporto al lavoro di cura Familiare e professionale Rabih Chattat Università di Bologna Il lavoro di cura Motivazioni al lavoro di cura Compiti del lavoro di cura Modulazioni del lavoro di cura Conseguenza

Dettagli

LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI

LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI 1) Il corso ha corrisposto, in linea di massima, alle Sue aspettative iniziali? Si 13 No 1 Abbastanza 1 Sì, perché? Perché ciò che

Dettagli

INTEGRAZIONE E QUALITA L ACCOGLIENZA DEL BAMBINO DISABILE E DELLA SUA FAMIGLIA AL NIDO

INTEGRAZIONE E QUALITA L ACCOGLIENZA DEL BAMBINO DISABILE E DELLA SUA FAMIGLIA AL NIDO INTEGRAZIONE E QUALITA L ACCOGLIENZA DEL BAMBINO DISABILE E DELLA SUA FAMIGLIA AL NIDO Il percorso d integrazione dei bambini diversamente abili si realizza innanzitutto attraverso l individuazione di

Dettagli

I protocolli infermieristici ANMCO. Lucia Sabbadin e Enzo Martinelli

I protocolli infermieristici ANMCO. Lucia Sabbadin e Enzo Martinelli I protocolli infermieristici ANMCO Lucia Sabbadin e Enzo Martinelli Gli strumenti dell integrazione organizzativa Le linee guida Percorsi clinico-assistenziali Il protocollo La procedura Linee guida e

Dettagli

La Comunicazione Pubblica tra l e-government e la Governance

La Comunicazione Pubblica tra l e-government e la Governance La Comunicazione Pubblica tra l e-government e la Governance di Gianluca Passaro Innovazione Organizzazione Comunicazione Vincoli ed Opportunità L evoluzione normativa propone obblighi, ma li propone come

Dettagli

LINEE GUIDA PER GLI INTERVENTI INTEGRATI DEL SERVIZIO SPECIALISTICO TUTELA MINORI E DEL SERVIZIO SOCIALE COMUNALE DI BASE

LINEE GUIDA PER GLI INTERVENTI INTEGRATI DEL SERVIZIO SPECIALISTICO TUTELA MINORI E DEL SERVIZIO SOCIALE COMUNALE DI BASE LINEE GUIDA PER GLI INTERVENTI INTEGRATI DEL SERVIZIO SPECIALISTICO TUTELA MINORI E DEL SERVIZIO SOCIALE COMUNALE DI BASE AREA SOGGETTO/ DESTINATARIO MANDATO/ COMPITO AZIONE/ INTERVENTO RESPONSABILITA

Dettagli

Palacongressi di Rimini Dicembre Metto su casa! Una vita indipendente in costruzione. Con il contributo di

Palacongressi di Rimini Dicembre Metto su casa! Una vita indipendente in costruzione. Con il contributo di Palacongressi di Rimini 02-03 Dicembre 2016 Metto su casa! Una vita indipendente in costruzione Con il contributo di Metto su casa! Obiettivi Sviluppare e consolidare le competenze e le autonomie necessarie

Dettagli

Alla scoperta di me stesso

Alla scoperta di me stesso ISTITUTO COMPRENSIVO MENDICINO Anno scolastico 2015/2016 Progetto di educazione all affettività e alla sessualità Alla scoperta di me stesso Crescita, sviluppo e cambiamenti del corpo, degli aspetti psicologici

Dettagli

L obiettivo. Facilitare. Non è convincere. La comunicazione per una scelta consapevole

L obiettivo. Facilitare. Non è convincere. La comunicazione per una scelta consapevole La vaccinazione tra diritto e dovere Quale comunicazione per facilitare la scelta L obiettivo Non è convincere Ma Istituto Superiore di Sanità 10 Gennaio 2011 La comunicazione per una scelta consapevole

Dettagli

I PRINCIPI DELLA PRATICA COLLABORATIVA E IL PROTOCOLLO APPLICATIVO

I PRINCIPI DELLA PRATICA COLLABORATIVA E IL PROTOCOLLO APPLICATIVO 1 I PRINCIPI DELLA PRATICA COLLABORATIVA E IL PROTOCOLLO APPLICATIVO 2 CHE COSA E LA PRATICA COLLABORATIVA Procedura volontaria di risoluzione delle controversie mediante un metodo strutturato Elementi

Dettagli

Istituto Comprensivo Gonzaga

Istituto Comprensivo Gonzaga Istituto Comprensivo Gonzaga Al fine di rendere effettiva l alleanza educativa con la Famiglia, l Istituto Comprensivo Gonzaga, condividendo la proposta del Ministro della Pubblica Istruzione (Direttiva

Dettagli

Per costruire una comunità educante capace di dare solide basi ai cittadini di domani.

Per costruire una comunità educante capace di dare solide basi ai cittadini di domani. ISTITUTO COMPRENSIVO costantini SAN PAOLO BELSITO- CASAMARCIANO-LIVERI Sede legale : via Caracciolo n.1 tel. 081 081 8295663 80030 San Paolo Belsito(NA) e-mail NAIC8C100L@istruzione.it sito www.icsanpaolobelsito.gov.it

Dettagli