Determinazione del Dirigente del Servizio Gestione Rifiuti e Bonifiche

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1 AREA SVILUPPO SOSTENIBILE E PIANIFICAZIONE AMBIENTALE Determinazione del Dirigente del Servizio Gestione Rifiuti e Bonifiche Torino, 29 MAG 2006 N /2006 (numero - protocollo / anno) OGGETTO: AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE AI SENSI DEL D.LGS. 18 FEBBRAIO 2005, N. 59. SOCIETA : SED S.rl. SEDE LEGALE e SEDE OPERATIVA: VIALE KENNEDY, ROBASSOMERO P.IVA: POS. N. M0330 Il Dirigente del Servizio Gestione Rifiuti e Bonifiche PREMESSO CHE: Con il decreto legislativo 4 agosto 1999 n. 372, Attuazione della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell inquinamento, è stata recepita la normativa europea relativa all autorizzazione integrata ambientale, con applicazione ai soli impianti esistenti. A livello europeo, in seguito a quanto previsto dall art. 16 paragrafo 2 della direttiva, è stato istituito un gruppo di lavoro operante presso l Institue for prospective technological studies del CCR (Centro Comune di Ricerca) della Comunità Europea con sede a Siviglia, per la predisposizione di documenti tecnici di riferimento (BRef BAT References) sulle migliori tecniche disponibili (BAT Best Avalaible Techniques). In data 5/11/2004 (prot. prov.le n ) la Società presentava istanza per l impianto di stoccaggio dei rifiuti, finalizzata al rilascio dell autorizzazione integrata ambientale per lo stabilimento di Viale Kennedy 10 a Robassomero, in quanto l attività esercitata è individuata al punto 5.1 dell allegato 1 del richiamato decreto e l impianto è esistente ai sensi dell art. 2 comma 1 dello stesso decreto. In data 8/2/2005 (prot. prov.le n ) veniva data comunicazione dell avvio del procedimento, precedentemente sospeso con comunicazione del 6/12/2005 (prot. prov.le n ). In data 8 marzo 2005 la SED srl provvedeva a far pubblicare sul quotidiano La Repubblica l annuncio previsto dall art. 4 comma 5 del D. Lgs. 372/99 (ora art. 5 comma 7 del D. Lgs. 59/05); copia della domanda è stata depositata allo sportello ambiente di questa Provincia per trenta giorni ai fini della consultazione da parte del pubblico e non sono state presentate osservazioni sulla domanda. In data 22/4/2005 veniva pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo n. 59 del 18 febbraio 2005, che sostituisce ed abroga il D.Lgs. 372/1999 e recepisce integralmente la normativa europea relativa all autorizzazione integrata ambientale, considerando anche i nuovi impianti e le modifiche agli impianti esistenti. Ai sensi dell art. 2, comma 1, lettera l) del D.Lgs. 59/2005 l autorizzazione integrata ambientale è il provvedimento che autorizza l esercizio di un impianto o una parte di esso a determinate condizioni, che devono garantire che l impianto sia conforme ai requisiti del citato decreto.

2 L autorizzazione integrata ambientale può valere per uno o più impianti o parti di essi, che siano localizzati sullo stesso sito e gestiti dal medesimo gestore. In data 9/3/2005 e 15/3/2005 i tecnici della Provincia di Torino effettuavano due sopralluoghi presso lo stabilimento (prot. prov.le n del 16/3/2005 e prot. prov.le n del 21/3/2005). In data 14/4/2005 si svolgeva una conferenza dei servizi istruttoria, durante la quale i soggetti intervenuti, in contraddittorio con la Società, verificavano lo stato di applicazione delle BAT all impianto in esame, fornendo, ciascuno per la parte di propria competenza, indicazioni sugli adeguamenti proposti dall impresa. In data 10/5/2005 (prot. prov.le n ) venivano richieste alcune integrazioni alla documentazione presentata, sospendendo conseguentemente i termini del procedimento. In data 8/8/2005 (prot. prov.le n del 10/8/2005) perveniva la documentazione integrativa. In data 15/12/2005 si svolgeva la conferenza dei servizi decisoria per il rilascio dell autorizzazione integrata ambientale, convocata ai sensi degli articoli 14, 14-ter, commi da 1 a 3 e da 6 a 9, e 14-quater della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni, al fine di acquisire le pronunce delle Amministrazioni/Servizi competenti al rilascio dei provvedimenti ambientali sostituiti dall autorizzazione integrata ambientale e di ottenere le prescrizioni del Sindaco di cui agli articoli 216 e 217 del regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, così come previsto all articolo 5 comma 11 del decreto legislativo 59/2005. Le risultanze della conferenza, con le pronunce favorevoli delle Amministrazioni e dei Servizi intervenuti, sono state riportate nel verbale della conferenza stessa. Ai sensi del comma 6 bis dell art. 14 ter della legge 241/90 è stata di conseguenza determinata la conclusione favorevole del procedimento. In data 25/7/2005 veniva emanato il D.Lgs n. 151 Attuazione delle direttive 2002/95/Ce, 2002/96/Ce e 2003/108/Ce, relative alla riduzione dell uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, nonché allo smaltimento dei rifiuti, in cui all art. 20 comma 1 è disposto che i titolari di impianti di stoccaggio presentino domanda di adeguamento a tale decreto entro tre mesi dall entrata in vigore del decreto suddetto ed adeguino gli impianti entro 12 mesi dalla presentazione delle domande. In data 6/2/2006 (prot. prov.le n ) venivano pertanto richieste le integrazioni per l adeguamento dell impianto di stoccaggio al D.lgs 151/2005, necessarie per concludere tale istruttoria nell ambito del procedimento volto al rilascio dell autorizzazione integrata ambientale. In data 8/3/2006 (prot. prov.le n ) pervenivano le integrazioni richieste. Con DGP n del 2 agosto 2005 Regolamento sull Ordinamento degli Uffici e dei Servizi la Provincia di Torino ha, tra l altro, riaggiornato le competenze dei singoli Servizi e in particolare, per quanto attiene alle competenze relative al presente procedimento, ha individuato a carico del Servizio Gestione Rifiuti e Bonifiche il compito di coordinare e sovrintendere i procedimenti di autorizzazione integrata ambientale relativamente agli impianti di recupero e smaltimento rifiuti. CONSIDERATO CHE: Ai sensi dell art. 5 comma 14 del D. Lgs. 59/05, l autorizzazione integrata ambientale sostituisce ad ogni effetto ogni altra autorizzazione, visto, nulla osta o parere in materia ambientale previsti dalle disposizioni di legge e dalle relative norme di attuazione, fatte salve le disposizioni di cui al decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334 e le autorizzazioni ambientali previste dalla normativa di recepimento della direttiva 2003/87/CE. In particolare la presente autorizzazione sostituisce le pag. 2 di 45

3 autorizzazioni rilasciate ai sensi del D. Lgs. 22/97, del D. Lgs. 95/92 e del DPR 203/88, di cui l impresa è attualmente titolare e che sono indicate nel dettaglio al punto 1 del determinato Nel determinare le condizioni della presente autorizzazione integrata ambientale, si è tenuto conto dei principi generali indicati dall art. 3 del D. Lgs. 59/05, delle considerazioni riportate nell allegato IV, delle informazioni diffuse ai sensi dell art. 14 comma 4 e delle pertinenti linee guida per l individuazione e l utilizzo delle migliori tecnologie disponibili, emanate con Decreto del Ministero dell Ambiente e della tutela del territorio del 31 gennaio In particolare sono stati considerati i seguenti documenti BRef sinora elaborati e/o pubblicati dalla Commissione europea ai sensi dell articolo 16 paragrafo 2 della direttiva: Reference Document on Best Available Techniques for the Waste Treatments Industries (documento finale del mese di agosto 2005), Final Draft Reference Document on Best Available Techniques on Emissions for Storage (documento finale del mese di gennaio 2005), Reference Document on Best Available Techniques in Common Waste Water and Waste Gas Treatment/Management System in the Chemical Sector (pubblicato nel mese di febbraio 2003) e Reference Document on the General Principles of Monitoring (documento pubblicato nel mese di luglio 2003). È stato valutato lo stato di applicazione delle BAT relative a ciascuna matrice ambientale ed è stato richiesto all azienda di proporre un piano di adeguamento da attuarsi entro il 30/10/2007. Dall esame della documentazione agli atti ed in seguito a quanto emerso nel corso delle conferenze è emerso che: per quanto concerne gli aspetti legati all attività di gestione rifiuti: l azienda è in possesso di un Sistema di Gestione Ambientale certificato secondo la norma UNI EN ISO14001, di cui si è tenuto conto nella verifica dello stato di applicazione delle BAT all impianto, soprattutto per quanto riguarda le procedure gestionali relative alle fasi di pre- accettazione, accettazione, campionamento ed invio a trattamento dei rifiuti in ingresso. Tali procedure verranno opportunamente revisionate tenendo conto di quanto emerso nel corso dell istruttoria e secondo le proposte di adeguamento della Società; per quel che riguarda lo stoccaggio all interno di serbatoi, si ritiene necessario l adeguamento degli stessi con idonei sistemi per il controllo del livello e una rivalutazione del lay-out in modo tale che dalla zona di carico/scarico siano visibili i serbatoi. È stato fornito il progetto di adeguamento, che prevede l introduzione di sistema di misurazione del livello del tipo ad ultrasuoni, con allarme di alto livello acustico e visivo e lo spostamento della zona di carico/scarico sul lato lungo (frontale) del bacino di contenimento; nell ambito degli adeguamenti presentati dall impresa secondo quanto disposto dal D. lgs. 151/2005, l impianto risulta sostanzialmente adeguato ad eccezione dell installazione di un rilevatore anche portatile di radioattività, da utilizzare in ingresso all impianto. per quanto riguarda le emissioni in atmosfera: nel corso dell istruttoria, dal confronto con la BAT, è emersa l opportunità di installare sistemi di estrazione e di trattamento dell aria in alcune aree critiche, in particolare nell area del trituratore, nell area G, per collettare e trattare gli sfiati dei serbatoi per i rifiuti liquidi e nelle aree I1 e I2, in cui vengono stoccati e miscelati i fanghi. Rispetto alla soluzione proposta dall Impresa (sistema unico e centralizzato di aspirazione e depurazione emissioni in atmosfera) in sede di conferenza decisoria è emersa la necessità di realizzare due sistemi distinti di aspirazione e depurazione distinti, di cui uno dedicato all area del trituratore, vista tra le altre cose la distanza tra l area del trituratore e il pag. 3 di 45

4 sistema di depurazione proposto dall Impresa, la non linearità delle tubazioni di collegamento e l elevata portata aspirata dal trituratore. in merito alla gestione degli scarichi ed al risparmio idrico: in fase istruttoria, dal confronto con la BAT, è emersa la necessità di adeguare l impianto per assicurare il drenaggio e la raccolta separata dei reflui provenienti dalle aree critiche. Il progetto di adeguamento previsto dall azienda prevede di ridurre la superficie in grado di generare acque meteoriche inquinate, attraverso la copertura con tettoia del bacino di contenimento dei serbatoi dell area G, e di realizzare un sistema per limitare la raccolta in vasca soltanto delle acque meteoriche di prima pioggia. per quanto riguarda i sistemi di drenaggio e contenimento per le acque da spegnimento incendi, previsti dalle BAT, l azienda ha fornito un progetto di adeguamento che prevede l installazione sui rami delle reti fognarie interessate di pozzetti trappola per l intercettazione mediante valvola e di due nuovi serbatoi interrati da 10 m 3 ; per quanto riguarda le emissioni sonore: in fase istruttoria, considerata la BAT, si è ritenuto di richiedere le modalità e le tempistiche per implementare un piano di gestione del rumore e di fornire la compatibilità delle emissioni sonore generate con i valori limite stabiliti. L azienda ha fornito i rilievi fonometrici eseguiti in data 25/7/2005 dichiarando che l attività svolta contempla esclusivamente lavorazioni diurne con emissioni sonore che rientrano nei limiti previsti dal piano di zonizzazione acustica adottato dal Comune di Robassomero. Si ritiene di dover richiedere l integrazione del sistema di gestione ambientale con una sorveglianza periodica del rumore generato, prevedendo controlli da parte di personale esterno qualificato. Pertanto, dal confronto dell attuale situazione impiantistica e gestionale rispetto alle BAT risulta che sono necessari una serie di interventi di adeguamento, come sopra descritto.tali adeguamenti soddisfano i requisiti stabiliti dal D.Lgs. 59/2005, consentono il rispetto dei limiti di emissione in un ottica di prevenzione e riduzione integrata dell inquinamento e sono indicati nell Allegato A facente parte integrante del presente atto. Le Amministrazioni e i Servizi della Provincia presenti nella Conferenza del 15/12/2005 hanno espresso, in tale sede, il proprio assenso al rilascio dell autorizzazione integrata ambientale all impianto in oggetto, individuando le modalità da adottare per la protezione dell ambiente nel suo complesso sotto forma di condizioni e prescrizioni cui il soggetto titolare dovrà attenersi nello svolgimento dell attività autorizzata, al fine di garantire il rispetto dei limiti di emissione imposti per ciascuna matrice ambientale. Il delegato del Sindaco del Comune di Robassomero non ha individuato prescrizioni in materia igienico sanitaria di cui all articolo 5, comma 11, del decreto legislativo 59/2005. La presente autorizzazione costituisce provvedimento finale conforme alla determinazione conclusiva di cui all art. 14 ter comma 9 della L.241/90 e s.m.i. A norma dell art. 17, comma 1, del D.Lgs. 59/2005 le disposizioni relative alle autorizzazioni previste dalla normativa vigente in materia di inquinamento atmosferico, idrico e del suolo, si applicano sino a quando il gestore non si sia adeguato alle condizioni fissate nell autorizzazione integrata ambientale. L art. 28 del D. Lgs. 22/97 (ora art. 208 D. Lgs. 152/2006) e la DGR n del 12/6/00 e smi richiedono la presentazione di idonee garanzie finanziarie a copertura dell attività di stoccaggio rifiuti autorizzata; pertanto risulta necessario prescrivere la presentazione di idonee garanzie pag. 4 di 45

5 finanziarie, a copertura del periodo di validità della presente autorizzazione integrata ambientale e cioè dalla data di completamento di tutti gli adeguamenti per i successivi 6 anni. RITENUTO pertanto di: Rilasciare l autorizzazione integrata ambientale ai sensi dell art. 5 del D. Lgs. 59/05 per l impianto della di viale Kennedy 10 a Robassomero. Indicare negli allegati A e B del presente provvedimento le condizioni che garantiscono la conformità dell impianto ai requisiti previsti dal D. Lgs. 59/05. Prescrivere la presentazione di idonee garanzie finanziarie. VISTI: - la legge 7 agosto 1990 n. 241 e s.m.i, Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso agli atti amministrativi ; - il decreto legislativo 18 febbraio 2005 n. 59, recante attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell inquinamento; - il decreto del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio del 31 gennaio 2005 Emanazione di linee guida per l individuazione e l utilizzazione delle migliori tecniche disponibili, per le attività elencate nell allegato I del decreto legislativo 4 agosto 1999, n il decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 Norme in materia ambientale - il decreto legislativo 5 febbraio 1997 n. 22 e s.m.i., di attuazione delle Direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CEE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggi; - il decreto del Presidente della Repubblica 24 maggio 1988 n. 203, Attuazione delle direttive CEE numeri 80/779, 82/884, 84/360 e 85/203 concernenti norme in materia di qualità dell aria relativamente a specifici agenti inquinanti e di inquinamento prodotto dagli impianti industriali, ai sensi dell art. 15 della legge 16 aprile 1987, n. 187 ; - il decreto legislativo 11 maggio 1999 n. 152 e s.m.i., Disposizioni sulla tutela delle acque dall inquinamento e recepimento della direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della direttiva 91/676/CEE relative alla protezione delle acque dall inquinamento provocato dai nitriti provenienti da fonti agricole ; - il decreto legislativo 27 gennaio 1992 n. 95, di attuazione delle direttive 75/439/CEE e 87/101/CEE relative all eliminazione degli oli usati; - il decreto legislativo 25 luglio 2005 n. 151, inerente le sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche e rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche; - la legge regionale 26 aprile 2000 n. 44, contenente disposizioni normative per l attuazione del Decreto legislativo 31 marzo 1998 n. 112; - la legge regionale 24 ottobre 2002 n. 24, recante norme per la gestione dei rifiuti; - la DGR n del 12/6/2000 e s.m.i., recante criteri e modalità di presentazione e di utilizzo delle garanzie finanziarie previste per le operazioni di smaltimento e di recupero di rifiuti; - la DGP n del 2 agosto 2005, Regolamento sull Ordinamento degli Uffici e dei Servizi ; - il verbale della conferenza dei servizi decisoria del 15/12/2005, convocata con nota del 30/11/2005 (prot. prov.le n ) Atteso che la competenza all'adozione del presente provvedimento spetta al Dirigente ai sensi dell'articolo 107 del Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti Locali approvato con D.Lgs 18/08/2000 n. 267 e dell'articolo 35 dello Statuto provinciale; Visti gli artt. 41 e 44 dello Statuto. pag. 5 di 45

6 DETERMINA: 1) Di rilasciare ai sensi e per gli effetti dell art. 5 del D.Lgs. 59/2005 l autorizzazione integrata ambientale per l impianto della di viale Kennedy 10 a Robassomero, conformemente a quanto emerso dal verbale di conclusione del procedimento della Conferenza dei Servizi del 15/12/2005 e come previsto dal comma 9 dell art. 14 ter della legge 241/1990 e s.m.i.. La stessa sostituisce le seguenti autorizzazioni in materia ambientale di cui l impresa è attualmente titolare: Estremi atto Ente Data Scadenza Oggetto autorizzazione d.d. 1 n. 68- Provincia di 29/4/ /4/2008 Rinnovo dell autorizzazione Torino all esercizio delle operazioni di stoccaggio rifiuti (D. Lgs. 22/97, art. 28) d.d. n. 80- Provincia di 16/5/ Modifica per mero errore materiale Torino dell autorizzazione di cui alla riga precedente d.d. n Provincia di 30/9/ Modifica dell autorizzazione Torino all esercizio di cui alla prima riga d.d. n Provincia di 17/10/ Modifica dell autorizzazione Torino all esercizio di cui alla prima riga d.d. n Provincia di 17/10/2005 ancora non Autorizzazione alla modifica Torino efficace sostanziale dell impianto di stoccaggio rifiuti, autorizzazione alle emissioni in atmosfera e autorizzazione alla raccolta oli usati (D. Lgs. 22/97 art. 27, DPR 24 maggio 1988 n. 203 e D. Lgs. 95/92 art. 5) 2) Di stabilire che la durata dell'autorizzazione rilasciata con il presente provvedimento è limitata a sei anni, come previsto all art. 9 comma 3 del D.Lgs. 59/2005 per gli impianti certificati secondo la norma UNI EN ISO 14001, a decorrere dalla data di adeguamento complessivo dell impianto; ai fini del rinnovo dell autorizzazione, il gestore deve presentare apposita domanda alla Provincia almeno sei mesi prima dalla data di scadenza. 3) Di stabilire che il gestore dovrà dare attuazione agli adeguamenti previsti dall allegato A al presente provvedimento, secondo le tempistiche ivi indicate. Tali adeguamenti dovranno comunque essere attuati entro il termine del 30/10/2007; 4) Di stabilire che, al fine di garantire la protezione ambientale come previsto all art. 5 comma 18 del D.Lgs. 59/2005, ad impianto adeguato il gestore dovrà attenersi alle prescrizioni, condizioni e limiti di emissione individuati nell Allegato B al presente provvedimento. 5) Di dare atto che il presente provvedimento sarà oggetto di riesame da parte dell Amministrazione Provinciale qualora si verifichi una delle condizioni di cui all art. 9, comma 4, del D.Lgs. 59/ Determinazione dirigenziale pag. 6 di 45

7 6) Di stabilire che, entro la data di adeguamento a tutte le condizioni indicate nell allegato A, devono essere presentate idonee garanzie finanziarie a copertura dell attività di gestione rifiuti svolta nel periodo di tempo autorizzato dal presente provvedimento. 7) Di far salvo il pagamento da parte del gestore delle spese occorrenti per effettuare i rilievi, gli accertamenti ed i sopralluoghi necessari per l istruttoria della domanda di autorizzazione integrata ambientale e per i successivi controlli, come previsto dall art. 18 comma 2 del D. Lgs. 59/05. RICORDA CHE: - Come disposto dall art. 11, commi 1 e 2 del D. Lgs. 59/05, il gestore prima di dare attuazione a quanto previsto all allegato A della presente autorizzazione ne dà comunicazione alla Provincia di Torino; inoltre, a far data da tale comunicazione, trasmette alla Provincia di Torino e ai Comuni interessati i dati relativi ai controlli delle emissioni prescritti, secondo modalità e frequenze stabilite nell allegato B del presente provvedimento. - Come stabilito dall art. 17 del D. Lgs. 59/05, le disposizioni relative alle autorizzazioni previste dalla vigente normativa in materia di inquinamento atmosferico, idrico e del suolo (e quindi le autorizzazioni indicate al precedente punto 1) si applicano fino a quando il gestore si sia adeguato a tutte le condizioni indicate nell allegato A del presente provvedimento. - L ARPA Piemonte effettuerà gli accertamenti secondo quanto previsto dall art. 11 del D. Lgs. 59/05. Fanno parte integrante del presente provvedimento gli Allegati A e B. Avverso il presente provvedimento è esperibile entro il termine perentorio di 60 gg. dalla data della sua conoscenza ricorso innanzi al T.A.R. Piemonte. Il presente provvedimento, non comportando spesa, non assume rilevanza contabile. Torino, CM/CB Il Dirigente del Servizio (Dott. Guglielmo FILIPPINI) pag. 7 di 45

8 ALLEGATO A A.1) FASI DI ADEGUAMENTO Vengono di seguito descritti, per ogni matrice ambientale gli adeguamenti previsti con le relative tempistiche di realizzazione, tenendo conto di quanto proposto dall azienda; tali adeguamenti dovranno essere comunque attuati entro il 30/10/ Gestione rifiuti Adeguamento Inserimento nella procedura di accettazione dei rifiuti in ingresso della rilevazione della radioattività con strumentazione portatile. Elaborazione di un apposita procedura, ad integrazione del sistema di gestione ambientale, per la fase di accettazione con individuati criteri chiari per la determinazione dei carichi respinti e la dichiarazione di non conformità. Elaborazione di un apposita procedura, ad integrazione del sistema di gestione ambientale, che preveda il campionamento differenziato dei rifiuti conferiti in piccoli contenitori, cassoni e big-bags. Predisposizione di apposita area di quarantena, individuata con la lettera Q e collocata all interno dell area E1, e di procedure scritte per la gestione in tempi brevi dei rifiuti che non rientrano nei criteri di accettabilità dell impianto e collocati all interno dell area individuata. Elaborazione di un apposita procedura, ad integrazione del sistema di gestione ambientale, in grado di garantire la tracciabilità del rifiuto all interno dell impianto, in particolare per quel che riguarda miscelazioni dei fanghi e dei rifiuti liquidi, con introduzione del quaderno delle uscite. Elaborazione di un apposita procedura per l effettuazione e l archiviazione di test di miscelazione sui rifiuti liquidi e/o fangosi, includendo ogni parametro che possa influire sulla sicurezza, registrando i parametri operativi e ogni altro parametro rilevante. Implementazione della procedura di dismissione dell impianto con analisi del suolo nelle aree critiche (aree I, F, G), secondo quanto indicato nel D.M. 471/99. Implementazione di una procedura volta ad analizzare il consumo e la produzione di energia dell impianto (attraverso la valutazione dell energia utilizzata, predisponendo flussi energetici). Adeguamento dei serbatoi dell area G con idonei sistemi per il controllo del tipo ad ultrasuoni, con allarme di alto livello acustico e visivo. Rivalutazione del lay-out dell area G in modo tale da spostare la zona di carico-scarico sul lato frontale del bacino di contenimento. Adeguamento dell area G con identificazione dei serbatoi e delle relative tubazioni Predisposizione di un apposita area, all interno dell area D, per lo stoccaggio dei rifiuti sensibili alla luce ed al calore ed elaborazione di apposite procedure per la loro gestione, ad integrazione del sistema di gestione ambientale. Piano di gestione dei rifiuti prodotti dalla propria attività come parte del sistema di gestione ambientale. Tempistiche 8/3/ /10/ /10/ /10/ /10/ /10/ /10/ /10/ /10/ /10/ /10/ Emissioni in atmosfera Adeguamento Installazione di un sistema di estrazione e trattamento aria dedicato alle emissioni derivanti dal trituratore. Installazione di un sistema di collettamento e trattamento in impianto di abbattimento centralizzato degli sfiati dei serbatoi dell area G e degli effluenti odorigeni provenienti dalla miscelazione dei fanghi nelle aree I Tempistiche 30/10/ /10/2007 pag. 8 di 45

9 3. Approvvigionamento e scarichi idrici Adeguamento Tempistiche Riduzione al minimo della superficie in grado di generare acque meteoriche inquinate, con 30/10/2007 copertura dell area G Realizzazione di un sistema di collettamento e raccolta delle sole acque di prima pioggia 30/10/2007 Realizzazione di un sistema di drenaggio e contenimento delle acque da spegnimento incendi, 30/10/2007 attraverso l installazione sui rami interessati della rete interna di raccolta acque di pozzetti trappola, con successivo invio a due serbatoi interrati da 10 m 3 ciascuno 4. Gestione delle emergenze e riduzione dei consumi Adeguamento Classificazione delle aree a rischio di esplosione Programma di formazione in materia di prevenzione e protezione dalle esplosioni dei lavoratori Stesura di istruzioni scritte riguardanti le operazioni da svolgere nelle aree a rischio Utilizzo di attrezzature tali da minimizzare il rischio di esplosione Tempistiche 30/10/ Rumore Adeguamento Integrazione del sistema di gestione ambientale con sorveglianza periodica sul rumore, prevedendo controlli da parte di personale esterno qualificato, tenendo conto dei contenuti della D.G.R. del 2 febbraio 2004 n e smi recante criteri per la redazione della documentazione di impatto acustico. Tempistiche 30/10/2007 pag. 9 di 45

10 ALLEGATO B Viene di seguito descritta la configurazione finale dell impianto a seguito alle fasi di adeguamento descritte nel precedente Allegato A. Vengono inoltre stabilite le prescrizioni e condizioni cui il titolare dovrà attenersi nell esercizio dell impianto ai sensi dell art. 5 del D.Lgs. 59/2005. B.1 TIPOLOGIE DI RIFIUTI Nelle seguenti tabelle, dalla n. B.1 alla n. B.3, vengono elencate le tipologie di rifiuti e di oli usati per le quali è ammessa l attività di gestione rifiuti autorizzata con il presente atto. Tabella B.1 Rifiuti pericolosi e non rifiuti da estrazione di minerali metalliferi rifiuti da estrazione di minerali non metalliferi * sterili che possono generare acido prodotti dalla lavorazione di minerale solforoso * altri sterili contenenti sostanze pericolose sterili diversi da quelli di cui alle voci e * altri rifiuti contenenti sostanze pericolose prodotti da trattamenti chimici e fisici di minerali metalliferi polveri e residui affini diversi da quelli di cui alla voce fanghi rossi derivanti dalla produzione di allumina, diversi da quelli di cui alla voce * rifiuti contenenti sostanze pericolose, prodotti da trattamenti chimici e fisici di minerali non metalliferi scarti di ghiaia e pietrisco, diversi da quelli di cui alla voce scarti di sabbia e argilla polveri e residui affini, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti della lavorazione di potassa e salgemma, diversi da quelli di cui alla voce sterili ed altri residui del lavaggio e della pulitura di minerali, diversi da quelli di cui alla voce e rifiuti prodotti dalla lavorazione della pietra, diversi da quelli di cui alla voce fanghi e rifiuti di perforazione di pozzi per acque dolci fanghi e rifiuti di perforazione contenenti oli * * fanghi di perforazione e altri rifiuti di perforazione contenenti sostanze pericolose fanghi e rifiuti di perforazione contenenti barite, diversi da quelli delle voci e fanghi e rifiuti di perforazione contenenti cloruri, diversi da quelli delle voci e fanghi da operazioni di lavaggio e pulizia scarti di tessuti vegetali rifiuti plastici (ad esclusione degli imballaggi) rifiuti della silvicoltura * rifiuti agrochimici contenenti sostanze pericolose rifiuti agrochimici diversi da quelli della voce rifiuti metallici fanghi da operazioni di lavaggio e pulizia scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione fanghi dal trattamento in loco degli effluenti fanghi prodotti da operazioni di lavaggio, pulizia, sbucciatura, centrifugazione e separazione di componenti rifiuti legati all'impiego di conservanti rifiuti prodotti dall'estrazione tramite solvente scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione fanghi dal trattamento in loco degli effluenti terriccio residuo delle operazioni di pulizia e lavaggio delle barbabietole carbonato di calcio fuori specifica pag. 10 di 45

11 fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione rifiuti legati all'impiego di conservanti fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti rifiuti prodotti dalle operazioni di lavaggio, pulizia e macinazione della materia prima rifiuti prodotti dalla distillazione di bevande alcoliche rifiuti prodotti dai trattamenti chimici scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti scarti di corteccia e sughero * segatura, trucioli, residui di taglio, pannelli di truciolare e piallacci contenenti sostanze pericolose segatura, trucioli, residui di taglio, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce * prodotti per i trattamenti conservativi del legno contenenti composti organici non alogenati * prodotti per i trattamenti conservativi del legno contenenti composti organici clorurati * prodotti per i trattamenti conservativi del legno contenenti composti organometallici * prodotti per i trattamenti conservativi del legno contenenti composti inorganici * altri prodotti per i trattamenti conservativi del legno contenenti sostanze pericolose scarti di corteccia e legno fanghi di recupero dei bagni di macerazione (green liquor) fanghi prodotti dai processi di disinchiostrazione nel riciclaggio della carta scarti della separazione meccanica nella produzione di polpa da rifiuti di carta e cartone scarti della selezione di carta e cartone destinati ad essere riciclati fanghi di scarto contenenti carbonato di calcio scarti di fibre e fanghi contenenti fibre, riempitivi e prodotti di rivestimento generati dai processi di separazione meccanica fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce carniccio e frammenti di calce rifiuti di calcinazione * bagni di sgrassatura esauriti contenenti solventi senza fase liquida liquido di concia contenente cromo liquido di concia non contenente cromo fanghi, prodotti in particolare dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti cromo fanghi, prodotti in particolare dal trattamento in loco degli effluenti, non contenenti cromo cuoio conciato (scarti, cascami, ritagli, polveri di lucidatura) contenenti cromo rifiuti delle operazioni di confezionamento e finitura rifiuti da materiali compositi (fibre impregnate, elastomeri, plastomeri) materiale organico proveniente da prodotti naturali (es. grasso, cera) * rifiuti provenienti da operazioni di finitura, contenenti solventi organici rifiuti da operazioni di finitura, diversi da quelli di cui alla voce * tinture e pigmenti, contenenti sostanze pericolose tinture e pigmenti, diversi da quelli di cui alla voce * fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti sostanze pericolose fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti da fibre tessili grezze rifiuti da fibre tessili lavorate * fanghi da processi di dissalazione * morchie depositate sul fondo dei serbatoi * fanghi acidi prodotti da processi di alchilazione pag. 11 di 45

12 * catrami acidi * altri catrami * fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti sostanze pericolose fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce * acidi contenenti oli fanghi residui dell'acqua di alimentazione delle caldaie rifiuti prodotti dalle torri di raffreddamento * filtri di argilla esauriti rifiuti contenenti zolfo prodotti dalla desolforizzazione del petrolio bitumi rifiuti non specificati altrimenti * catrami acidi * altri catrami rifiuti prodotti dalle torri di raffreddamento * fanghi contenenti mercurio rifiuti contenenti zolfo * acido solforico e acido solforoso * acido cloridrico * acido fluoridrico * acido fosforico e fosforoso * acido nitroso e acido nitrico * altri acidi * idrossido di calcio * idrossido di ammonio * idrossido di sodio e potassio * altre basi rifiuti non specificati altrimenti * sali e loro soluzioni, contenenti cianuri * sali e loro soluzioni, contenenti metalli pesanti sali e loro soluzioni, diversi da quelli di cui alle voci e * ossidi metallici contenenti metalli pesanti ossidi metallici, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti non specificati altrimenti * rifiuti contenenti arsenico * rifiuti contenenti mercurio * rifiuti contenenti altri metalli pesanti rifiuti non specificati altrimenti * fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti sostanze pericolose fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce * rifiuti contenenti solfuri pericolosi rifiuti contenenti solfuri, diversi da quelli di cui alla voce * carbone attivato dalla produzione di cloro * fanghi di solfato di bario, contenenti mercurio * soluzioni ed acidi, ad es. acido di contatto * rifiuti contenenti clorosilano pericoloso scorie fosforose * rifiuti prodotti da reazioni a base di calcio contenenti o contaminati da sostanze pericolose rifiuti prodotti da reazioni a base di calcio, diversi da quelli di cui alla voce * rifiuti contenenti sostanze pericolose rifiuti non specificati altrimenti rifiuti prodotti da reazioni a base di calcio contenenti nella produzione di biossido di titanio rifiuti non specificati altrimenti * prodotti fitosanitari, agenti conservativi del legno ed altri biocidi inorganici * carbone attivo esaurito (tranne ) pag. 12 di 45

13 nerofumo * rifiuti della lavorazione dell'amianto * fuliggine * soluzioni acquose di lavaggio e acque madri * solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri * altri solventi organici, soluzioni di lavaggio ed acque madri * fondi e residui di reazione, alogenati * altri fondi e residui di reazione * residui di filtrazione e assorbenti esauriti, alogenati * altri residui di filtrazione e assorbenti esauriti * fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti sostanze pericolose fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti non specificati altrimenti * soluzioni acquose di lavaggio e acque madri * solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri * altri solventi organici, soluzioni di lavaggio ed acque madri * fondi e residui di reazione, alogenati * altri fondi e residui di reazione * residui di filtrazione, assorbenti esauriti, alogenati * altri residui di filtrazione e assorbenti esauriti * fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti sostanze pericolose fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce * rifiuti contenenti silicone pericoloso rifiuti contenenti silicone diversi da quelli menzionati alla voce rifiuti non specificati altrimenti * soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri * solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri * altri solventi organici, soluzioni di lavaggio ed acque madri * fondi e residui di reazione alogenati * altri fondi e residui di reazione * residui di filtrazione e assorbenti esauriti alogenati * altri residui di filtrazione e assorbenti esauriti * fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti sostanze pericolose fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce * soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri * solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri * altri solventi organici, soluzioni di lavaggio ed acque madri * fondi e residui di reazione alogenati * altri fondi e residui di reazione * residui di filtrazione e assorbenti esauriti alogenati * altri residui di filtrazione e assorbenti esauriti * fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti sostanze pericolose fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce * soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri * solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri * altri solventi organici, soluzioni di lavaggio ed acque madri * fondi e residui di reazione, alogenati * altri fondi e residui di reazione * residui di filtrazione e assorbenti esauriti, alogenati * altri residui di filtrazione e assorbenti esauriti * fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti sostanze pericolose fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce * rifiuti solidi contenenti sostanze pericolose rifiuti solidi, diversi di cui alla voce rifiuti non specificati altrimenti * soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri pag. 13 di 45

14 * solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri * altri solventi organici, soluzioni di lavaggio ed acque madri * fondi e residui di reazione, alogenati * altri fondi e residui di reazione * residui di filtrazione e assorbenti esauriti, alogenati * altri residui di filtrazione e assorbenti esauriti * fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti sostanze pericolose fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti non specificati altrimenti * soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri * solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri * altri solventi organici, soluzioni di lavaggio ed acque madri * fondi e residui di reazione, alogenati * altri fondi e residui di reazione * residui di filtrazione e assorbenti esauriti, alogenati * altri residui di filtrazione e assorbenti esauriti * fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti sostanze pericolose fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce * pitture e vernici di scarto, contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose pitture e vernici di scarto, diverse da quelle di cui alla voce * fanghi prodotti da pitture e vernici, contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose fanghi prodotti da pitture e vernici, diversi da quelle di cui alla voce * fanghi acquosi contenenti pitture e vernici, contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose fanghi acquosi contenenti pitture e vernici, diversi da quelle di cui alla voce * fanghi prodotti dalla rimozione di pitture e vernici, contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose fanghi prodotti dalla rimozione di pitture e vernici, diversi da quelle di cui alla voce * sospensioni acquose contenenti pitture o vernici, contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose sospensioni acquose contenenti pitture o vernici, diversi da quelle di cui alla voce * residui di vernici o di sverniciatori rifiuti non specificati altrimenti polveri di scarto di rivestimenti fanghi acquosi contenenti materiali ceramici sospensioni acquose contenenti materiali ceramici rifiuti non specificati altrimenti fanghi acquosi contenenti inchiostro rifiuti liquidi acquosi contenenti inchiostro * scarti di inchiostro, contenenti sostanze pericolose scarti di inchiostro, diversi da quelle di cui alla voce * fanghi di inchiostro, contenenti sostanze pericolose fanghi di inchiostro, diversi da quelle di cui alla voce * residui di soluzioni chimiche per incisione * toner per stampa esauriti, contenenti sostanze pericolose toner per stampa esauriti, diversi da quelle di cui alla voce * adesivi e sigillanti di scarto, contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose adesivi e sigillanti di scarto, diversi da quelli di cui alla voce * fanghi di adesivi e sigillanti, contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose fanghi di adesivi e sigillanti, diversi da quelli di cui alla voce * fanghi acquosi contenenti adesivi e sigillanti, contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose fanghi acquosi contenenti adesivi e sigillanti, diversi da quelli di cui alla voce * rifiuti liquidi acquosi contenenti adesivi e sigillanti, contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose rifiuti liquidi acquosi contenenti adesivi e sigillanti, diversi da quelli di cui alla voce pag. 14 di 45

15 * isocianati di scarto * soluzioni di sviluppo e attivanti a base acquosa * soluzioni di sviluppo per lastre offset a base acquosa * soluzioni di sviluppo a base solvente * soluzioni fissative * soluzioni di lavaggio e soluzioni di arresto-fissaggio * rifiuti contenenti argento prodotti dal trattamento in loco di rifiuti fotografici carta e pellicole per fotografia contenenti argento o composti dell'argento carta e pellicole per fotografia non contenenti argento o composti dell'argento * rifiuti liquidi acquosi prodotti dal recupero in loco dell'argento, diversi da quelli di cui alla voce ceneri pesanti, scorie e polveri di caldaia (tranne le polveri di caldaia di cui alla voce ) ceneri leggere di carbone ceneri leggere di torba e legno non trattato * ceneri leggere di olio combustibile e polveri di caldaia rifiuti solidi prodotti da reazioni a base di calcio nei processi di desolforazione dei fumi rifiuti fangosi prodotti da reazioni a base di calcio nei processi di desolforazione dei fumi * acido solforico * ceneri leggere prodotte da idrocarburi emulsionati usati come carburante * ceneri pesanti, scorie e polveri di caldaia prodotte dal coincenerimento, contenenti sostanze pericolose ceneri pesanti, scorie e polveri di caldaia prodotte dal coincenerimento, diverse da quelle di cui alla voce * ceneri leggere prodotte dal coincenerimento, contenenti sostanze pericolose ceneri leggere prodotte dal coincenerimento, diverse da quelle di cui alla voce * rifiuti prodotti dalla depurazione dei fumi, contenenti sostanze pericolose rifiuti prodotti dalla depurazione dei fumi, diversi da quelli di cui alla voce , e * fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti sostanze pericolose fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce * fanghi acquosi da operazioni di pulizia caldaie, contenenti sostanze pericolose fanghi acquosi da operazioni di pulizia caldaie, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti della trasformazione delle scorie scorie non trattate * rifiuti solidi prodotti dal trattamento dei fumi, contenenti sostanze pericolose rifiuti solidi prodotti dal trattamento dei fumi, diversi da quelli di cui alla voce scaglie di laminazione * fanghi e residui di filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi, contenenti sostanze pericolose fanghi e residui di filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi, diversi da quelli di cui alla voce altri fanghi e residui di filtrazione rifiuti non specificati altrimenti frammenti di anodi * scorie della produzione primaria rifiuti di allumina * scorie saline della produzione secondaria * scorie nere della produzione secondarie * schiumature infiammabili o che rilasciano, al contatto con l'acqua, gas infiammabili in quantità pericolose schiumature diverse da quelle di cui alla voce * rifiuti contenenti catrame della produzione degli anodi rifiuti contenenti catrame della produzione degli anodi, diversi da quelli di cui alla voce * polveri dei gas di combustione, contenenti sostanze pericolose polveri dei gas di combustione, diverse da quelle di cui alla voce * altre polveri e particolati (comprese quelle prodotte da mulini a palle), contenenti sostanze pericolose altre polveri e particolati (comprese quelle prodotte da mulini a palle), diverse da quelle di cui alla voce pag. 15 di 45

16 * rifiuti solidi prodotti dal trattamento fumi, contenenti sostanze pericolose rifiuti prodotti dal trattamento fumi, diversi da quelli di cui alla voce * fanghi e residui di filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi, contenenti sostanze pericolose fanghi e residui di filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi, diversi da quelli di cui alla voce * rifiuti prodotti dal trattamento di scorie saline e scorie nere, contenenti sostanze pericolose rifiuti prodotti dal trattamento di scorie saline e scorie nere, diversi da quelli di cui alla voce * scorie della produzione primaria e secondaria * impurità e schiumature della produzione primaria e secondaria * arsenato di calcio * polveri dai gas di combustione * altre polveri e particolato * rifiuti solidi prodotti dal trattamento dei fumi * fanghi e residui di filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi scorie della produzione primaria e secondaria * polveri dei gas di combustione altre polveri e particolato * rifiuti solidi prodotti dal trattamento dei fumi * fanghi e residui di filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi * scorie e schiumature infiammabili o che rilasciano, al contatto con l'acqua, gas infiammabili in quantità pericolose scorie e schiumature diverse da quelle di cui alla voce scorie della produzione primaria e secondaria impurità e schiumature della produzione primaria e secondaria * polveri dai gas di combustione altre polveri e particolato * rifiuti solidi prodotti dal trattamento dei fumi * fanghi e residui di filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi scorie della produzione primaria e secondaria impurità e schiumature della produzione primaria e secondaria rifiuti solidi derivanti dal trattamento fumi altre polveri e particolato fanghi e residui di filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi altre polveri e particolato * scorie salate della produzione primaria e secondaria altre scorie * impurità e schiumature infiammabili o che rilasciano, al contatto con l'acqua, gas infiammabili in quantità pericolose impurità e schiumature, diverse da quelle di cui alla voce * polveri dei gas di combustione, contenenti sostanze pericolose polveri dei gas di combustione, diverse da quelle di cui alla voce * fanghi e residui di filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi, contenenti sostanze pericolose fanghi e residui di filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi, diversi da quelli di cui alla voce scorie di fusione * forme e anime da fonderia non utilizzate, contenenti sostanze pericolose forme e anime da fonderia non utilizzate, diverse da quelle di cui alla voce * forme e anime da fonderia utilizzate, contenenti sostanze pericolose forme e anime da fonderia utilizzate, diverse da quelle di cui alla voce * polveri dei gas di combustione, contenenti sostanze pericolose polveri dei gas di combustione, diverse da quelle di cui alla voce * altri particolati contenenti sostanze pericolose altri particolati, diversi da quelli di cui alla voce scorie di fusione * forme e anime da fonderia non utilizzate, contenenti sostanze pericolose pag. 16 di 45

17 forme e anime da fonderia non utilizzate, diverse da quelle di cui alla voce * forme e anime da fonderia utilizzate, contenenti sostanze pericolose forme e anime da fonderia utilizzate, diverse da quelle di cui alla voce * polveri dei gas di combustione, contenenti sostanze pericolose polveri dei gas di combustione, diverse da quelle di cui alla voce * altri particolati contenenti sostanze pericolose altri particolati, diversi da quelli di cui alla voce scarto dei materiali in fibra a base di vetro altre polveri e particolato * scarti di mescole non sottoposte a trattamento termico, contenenti sostanze pericolose scarti di mescole non sottoposte a trattamento termico, diverse da quelle di cui alla voce * rifiuti di vetro in forma di particolato e polveri di vetro contenenti metalli pesanti (provenienti ad es. da tubi a raggi catodici) rifiuti di vetro, diversi da quelli di cui alla voce * rifiuti solidi prodotti dal trattamento dei fumi, contenenti sostanze pericolose rifiuti solidi prodotti dal trattamento dei fumi, diversi da quelli di cui alla voce * fanghi e residui di filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi, contenenti sostanze pericolose fanghi e residui di filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi, diversi da quelli di cui alla voce * rifiuti solidi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti sostanze pericolose rifiuti solidi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce scarti di mescole non sottoposte a trattamento termico polveri e particolato fanghi e residui di filtrazione prodotti dal trattamento fumi stampi di scarto scarti di ceramica, mattoni, mattonelle e materiali da costruzione (sottoposti a trattamento termico) * rifiuti solidi prodotti dal trattamento dei fumi, contenenti sostanze pericolose rifiuti solidi prodotti dal trattamento dei fumi, diversi da quelli di cui alla voce fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, scarti di mescole non sottoposte a trattamento termico rifiuti di calcinazione e di idratazione della calce polveri e particolato (eccetto quelli delle voci e ) fanghi e residui di filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi * rifiuti della fabbricazione di amianto cemento, contenenti amianto rifiuti della fabbricazione di amianto cemento, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti della produzione di materiali compositi a base di cemento, diversi da quelli di cui alle voci e * rifiuti solidi prodotti dal trattamento dei fumi, contenenti sostanze pericolose rifiuti solidi prodotti dal trattamento dei fumi, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti e fanghi di cemento * rifiuti prodotti dalla depurazione dei fumi, contenenti mercurio * acidi di decapaggio * acidi non specificati altrimenti * basi di decapaggio * fanghi di fosfatazione * fanghi e residui di filtrazione, contenenti sostanze pericolose fanghi e residui di filtrazione, diversi da quelli di cui alla voce * soluzioni acquose di lavaggio, contenenti sostanze pericolose soluzioni acquose di lavaggio, diversi da quelli di cui alla voce * rifiuti di sgrassaggio, contenenti sostanze pericolose rifiuti di sgrassaggio, diversi da quelli di cui alla voce * eluati e fanghi di sistemi a membrana e sistemi a scambio ionico, contenenti sostanze pericolose * resine a scambio ionico saturate o esaurite pag. 17 di 45

18 * altri rifiuti contenenti sostanze pericolose * rifiuti della lavorazione idrometallurgica dello zinco (compresi jarosite, goethite) rifiuti della produzione di anodi per processi elettrolitici acquosi * rifiuti della lavorazione idrometallurgica del rame, contenenti sostanze pericolose rifiuti della lavorazione idrometallurgica del rame, diversi da quelli di cui alla voce * altri rifiuti contenenti sostanze pericolose rifiuti non specificati altrimenti * rifiuti contenenti cianuri * altri rifiuti zinco solido ceneri di zinco * rifiuti solidi prodotti dal trattamento dei fumi * fondente esaurito limatura e trucioli di metalli ferrosi polveri e particolato di metalli ferrosi limatura e trucioli di metalli non ferrosi polveri e particolato di metalli non ferrosi limatura e trucioli di materiali plastici * cere e grassi esauriti rifiuti di saldatura * fanghi di lavorazione, contenenti sostanze pericolose fanghi di lavorazione, diversi da quelli di cui alla voce * materiale abrasivo di scarto, contenente sostanze pericolose materiale abrasivo di scarto, diverso da quello di cui alla voce * fanghi metallici (fanghi di rettifica, affilatura e lappatura) contenenti olio * corpi d'utensile e materiali di rettifica esauriti, contenenti sostanze pericolose corpi d'utensile e materiali di rettifica esauriti, diversi da quelli di cui alla voce * soluzioni acquose di lavaggio * rifiuti prodotti da processi di sgrassatura a vapore * rifiuti solidi delle camere a sabbia e di prodotti di separazione olio/acqua * miscugli di rifiuti delle camere a sabbia e dei prodotti di separazione olio/acqua * clorofluorocarburi HCFC, HFC * altri solventi e miscele di solventi, alogenati * altri solventi e miscele di solventi * fanghi o rifiuti solidi, contenenti solventi alogenati * fanghi o rifiuti solidi, contenenti altri solventi imballaggi di carta e cartone imballaggi in plastica imballaggi in legno imballaggi metallici imballaggi in materiali compositi imballaggi in materiali misti imballaggi in vetro imballaggi in materiale tessile * imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o contaminati da tali sostanze * imballaggi metallici contenenti matrici solide porose pericolose (ad esempio amianto), compresi i contenitori a pressione vuoti * assorbenti, materiali filtranti, (inclusi filtri dell'olio non specificati altrimenti), stracci e indumenti protettivi, contaminati da sostanze pericolose assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce pneumatici fuori uso * filtri dell'olio * componenti contenenti mercurio pag. 18 di 45

19 * componenti contenenti PCB * pastiglie per freni, contenenti amianto pastiglie per freni, diverse da quelle di cui alla voce * liquidi antigelo contenenti sostanze pericolose liquidi antigelo diversi da quelli di cui alla voce serbatoi per gas liquido metalli ferrosi metalli non ferrosi plastica vetro * componenti pericolosi, diversi da quelli di cui alle voci da a , e componenti non specificati altrimenti * trasformatori e condensatori contenenti PCB * apparecchiature fuori uso contenenti PCB o da essi contaminate, diverse da quelle di cui alla voce * apparecchiature fuori uso, contenenti clorofluorocarburi, HCFC, HFC * apparecchiature fuori uso, contenenti amianto in fibre libere * apparecchiature fuori uso, contenenti componenti pericolosi, diversi da quelli di cui alle voci e apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci e * componenti pericolosi rimossi da apparecchiature fuori uso componenti rimossi da apparecchiature fuori uso, diversi da quelli di cui alle voci rifiuti inorganici, diversi da quelli di cui alla voce * rifiuti organici, contenenti sostanze pericolose * gas in contenitori a pressione (compresi gli halon), contenenti sostanze pericolose gas in contenitori a pressione, diversi da quelli di cui alla voce * sostanze chimiche organiche di scarto contenenti o costituite da sostanze pericolose * batterie al piombo * batterie al nichel-cadmio * batterie contenenti mercurio batterie alcaline (tranne ) altre batterie ed accumulatori * rifiuti contenenti altre sostanze pericolose rifiuti non specificati altrimenti catalizzatori esauriti contenenti oro, argento, renio, rodio, palladio, iridio o platino (tranne ) * catalizzatori esauriti contenenti metalli di transizione pericolosi o composti di metalli di transizione pericolosi catalizzatori esauriti contenenti metalli di transizione, non specificati altrimenti catalizzatori liquidi esauriti per cracking catalitico (tranne ) * catalizzatori esauriti contenenti acido fosforico * liquidi esauriti usati come catalizzatori * catalizzatori esauriti contaminati da sostanze pericolose * permanganati, ad esempio permanganato di potassio * cromati, ad esempio cromato di potassio, dicromato di potassio o di sodio * perossidi, ad esempio perossido d'idrogeno * sostanze ossidanti non specificate altrimenti * soluzioni acquose di scarto, contenenti sostanze pericolose soluzioni acquose di scarto, diverse da quelle di cui alla voce * concentrati acquosi, contenenti sostanze pericolose concentrati acquosi, diversi da quelli di cui alle voci * rivestimenti e materiali refrattari a base di carbone provenienti dalle lavorazioni metallurgiche, contenenti sostanze pericolose rivestimenti e materiali refrattari a base di carbone provenienti dalle lavorazioni metallurgiche, diversi da quelli di cui alle voci pag. 19 di 45

20 * altri rivestimenti e materiali refrattari provenienti dalle lavorazioni metallurgiche, contenenti sostanze pericolose altri rivestimenti e materiali refrattari provenienti dalle lavorazioni metallurgiche, diversi da quelli di cui alle voci * rivestimenti e materiali refrattari provenienti da lavorazioni non metallurgiche, contenenti sostanze pericolose rivestimenti e materiali refrattari provenienti da lavorazioni non metallurgiche, diversi da quelli di cui alle voci cemento mattoni mattonelle e ceramica * miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, contenenti sostanze pericolose miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, diverse da quelle di cui alla voce legno vetro plastica * vetro, plastica e legno contenenti sostanze pericolose o da esse contaminati * miscele bituminose contenenti catrame di carbone miscele bituminose, diverse da quelle di cui alla voce * catrame di carbone e prodotti contenenti catrame rame, bronzo, ottone alluminio piombo zinco ferro e acciaio stagno metalli misti * rifiuti metallici contaminati da sostanze pericolose * cavi, impregnati di olio, di catrame di carbone o di altre sostanze pericolose cavi, diversi da quelli di cui alle voci * terra e rocce, contenenti sostanze pericolose terra e rocce, diverse da quelle di cui alla voce * fanghi di dragaggio, contenenti sostanze pericolose fanghi di dragaggio, diversa da quella di cui alla voce * pietrisco per massicciate ferroviarie, contenente sostanze pericolose pietrisco per massicciate ferroviarie, diverso da quello di cui alla voce * altri materiali isolanti contenenti o costituiti da sostanze pericolose materiali isolanti diversi da quelli di cui alle voci e * materiali da costruzione contenenti amianto * materiali da costruzione a base di gesso contaminati da sostanze pericolose materiali da costruzione a base di gesso diversi da quelli di cui alla voce * rifiuti dell'attività di costruzione e demolizione, contenenti mercurio * rifiuti dell'attività di costruzione e demolizione, contenenti PCB (ad esempio sigillanti contenenti PCB, pavimentazioni a base di resina contenenti PCB, elementi stagni in vetro contenenti PCB, condensatori contenenti PCB) * altri rifiuti dell'attività di costruzione e demolizione (compresi rifiuti misti), contenenti sostanze pericolose rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci , e parti anatomiche ed organi incluse le sacche per il plasma e le riserve di sangue (tranne ) * rifiuti che devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni rifiuti che non devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni (es. bende, ingessature, lenzuola, indumenti monouso, assorbenti igienici) sostanze chimiche diverse da quelle di cui alla voce pag. 20 di 45

ALLEGATO 10. Tabella dei nuovi codici CER richiesti dall azienda Antinia srl con l attuale AIA. Nella tabella sono indicate:

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