Studio di Economia e consulenza Aziendale s.r.l. Contratto di apprendistato: le sanzioni applicabili dopo la conversione del DL n.
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1 News per i Clienti dello studio del 19 Giugno 2014 Ai gentili clienti Loro sedi Contratto di apprendistato: le sanzioni applicabili dopo la conversione del DL n. 34/2014 Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che con l approvazione della legge di conversione del DL 34/2014 sono state introdotte alcune disposizioni che modificano parzialmente quanto previsto dal D.Lgs. n. 167/2011 in materia di contratti di apprendistato. Sul punto si segnala che le modifiche del DL hanno rinnovato le disposizioni in materia di formazione e piano formativo contenute nel predetto decreto legislativo, ed in parte le disposizioni contenute nella legge di riforma del mercato del lavoro (con particolare riguardo alle limitazioni sulla base della conferma degli apprendisti al termine del periodo formativo). Le disposizioni contenute nella legge di conversione hanno previsto la sospensione delle sanzioni in riferimento al periodo intercorrente tra l entrata in vigore del DL n. 34/2014 e della legge di conversione n. 78/2014: in riferimento a tale periodo, infatti, il datore di lavoro non era legalmente tenuto a redigere in forma scritta il piano formativo, contrariamente a quanto previsto: i) dalla disciplina previgente al DL n. 34/2014, che prevedeva la redazione di tale documento in forma scritta; ii) dalla disciplina successiva alla conversione in legge del DL 34 (Legge n.78/2014), che prevede la redazione in forma scritta di un piano formativo sulla base dei formulari standard messi a disposizione dalle parti sociali in sede contrattazione collettiva. Bisogna inoltre precisare che le limitazioni delle nuove assunzioni con apprendistato collegate alla conferma dei lavoratori al termine del periodo di formazione, seppure tale circostanza sia stata fortemente limitata, continua a comportare il disconoscimento dei contratti di apprendistato stipulati in violazione, con conseguente instaurazione di un rapporto di 1
2 lavoro a tempo indeterminato. Premessa Con il DL n. 34/2014, convertito con legge n. 78/2014, vengono introdotte nuove disposizioni in materia di contratto di apprendistato e di contratto a termine, al fine di rilanciare l occupazione e semplificare le modalità di assunzione dei lavoratori. Le modifiche apportate alla disciplina dell apprendistato hanno avuto ricadute sostanziali anche in riferimento all applicazione delle sanzioni previste dal D.Lgs. n. 167/2011: si deve segnalare, in particolare, la transitoria scomparsa di alcuni adempimenti nel periodo intercorrente l entrata in vigore del DL n. 34/2014 e l entrata in vigore della legge di conversione n. 78/2014. In riferimento a tale periodo non sono applicabili le sanzioni previste per la mancata redazione del piano formativo, in quanto con il DL n. 34/2014 veniva cancellato l obbligo di redigerlo in forma scritta. Tale adempimento, poi, è stato reintrodotto, seppure in forma semplificata, con l istituzione dell obbligo di allegazione dello stesso al contratto di apprendistato sulla base dei modelli standard elaborati in sede di contrattazione collettiva. Con la presente trattazione analizziamo quali sono le sanzioni applicabili ai datori di lavoro per effetto dell approvazione della legge di conversione del DL n. 34/2014. La disciplina dell apprendistato in breve La Riforma del lavoro (legge n. 92/2012) ha modificato la disciplina prevista dal Testo Unico dell apprendistato sui limiti quantitativi applicabili alle assunzioni. In particolare: fino al 31 dicembre 2012, il numero complessivo di soggetti che un datore di lavoro può assumere con contratto di apprendistato non può superare il 100 per cento delle maestranze specializzate e qualificate in servizio; a decorrere dal 1 gennaio 2013, il rapporto tra i soggetti che un datore di lavoro può assumere con contratto di apprendistato e le maestranze specializzate e qualificate in servizio, non può superare il rapporto di 3 a 2 (fatta eccezione per i datori di lavoro che occupano un numero di lavoratori inferiore a 10 unità o nel limite delle tre unità). 2
3 I limiti numerici si applicano includendovi sia gli apprendisti assunti direttamente sia quelli utilizzati tramite le agenzie di somministrazione di lavoro. TABELLA RIEPILOGATIVA Ipotesi Datore di lavoro che non occupa dipendenti o nel limite di 3 unità Datore di lavoro che occupa un numero inferiore di 10 lavoratori Datore di lavoro che occupa almeno 10 dipendenti Apprendisti Il datore di lavoro può assumere apprendisti nel limite di tre. Si applica il rapporto apprendisti maestranze 1 a 1. Si applica il rapporto apprendisti maestranze 3 a 2. OSSERVA Un altra novità introdotta dalla riforma, che limita l accesso all istituto dell apprendistato, consiste nella clausola di stabilizzazione, che si applica nelle aziende in cui sono occupati almeno 10 lavoratori. In base alla nuova norma, l assunzione di nuovi apprendisti è subordinata alla condizione che nei 36 mesi precedenti la nuova assunzione, almeno il 50% degli apprendisti dipendenti dallo stesso datore di lavoro abbia proseguito il rapporto di lavoro al termine del periodo di apprendistato. Si deve segnalare da subito che in riferimento a detta limitazione sono state previste alcune modifiche ad opera del DL n. 34/2014. Il Testo unico dell apprendistato stabilisce che le norme sulla previdenza e assistenza sociale obbligatoria applicabili agli apprendisti comprendono anche l assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. In riferimento ai benefici di tale forma di contratto evidenziamo, innanzitutto, la possibilità di inquadrare il lavoratore fino a due livelli inferiori alla qualifica di destinazione prevista dal CCNL, inoltre sono ricollegati a tale disciplina alcuni sgravi contributivi (aliquota a carico del datore di lavoro fissa al 10% che può essere ulteriormente agevolata fino all azzeramento). Le nuove disposizioni Come anticipato in premessa, il DL n. 34/2014, all articolo 2, ha previsto alcune semplificazioni alla disciplina dell apprendistato. 3
4 LIMITAZIONE DELLE ASSUNZIONI Si deve segnalare, innanzitutto, l abrogazione parziale della disposizione di cui all articolo 2, commi 3 bis e ter del D.Lgs. n. 167/2011, che di fatto prevedeva (come descritto sopra) la limitazione alle assunzioni con contratto di apprendistato nel caso in cui il datore di lavoro non confermi alle dipendenze gli apprendisti al termine del periodo di formazione. Per effetto delle modifiche apportate dalla legge di conversione del DL n. 34/2014 viene prevista l applicazione di tale limite solamente in riferimento ai datori di lavoro che occupano almeno 50 dipendenti. Nel dettaglio, le disposizioni concernenti i limiti all assunzione con contratto di apprendistato sono i seguenti: datori di lavoro che occupano meno di 50 dipendenti: la mancata conferma dopo il periodo di formazione non comporta la preclusione all accesso dell istituto per le successive assunzioni; datori di lavoro che occupano almeno di 50 dipendenti: l assunzione di nuovi apprendisti è subordinata alla prosecuzione a tempo indeterminato del rapporto di almeno il 20% degli apprendisti nei 36 mesi precedenti. PROVA DEL RAPPORTO DI APPRENDISTATO Un ulteriore modifica riguarda le disposizioni concernenti la prova del rapporto di apprendistato. Per effetto delle modifiche apportate dalla legge di conversione del DL n. 34/2014 permane l obbligo di forma scritta ed il patto di prova mentre in riferimento al programma formativo (di cui originariamente veniva prevista la forma scritta), ora viene previsto che questo deve essere inserito nel contratto di apprendistato, attraverso i formulari stabiliti dalla contrattazione collettiva. Pertanto, rimane l obbligo di forma scritta anche per il piano formativo, anche se ne viene semplificata la redazione. OSSERVA In riferimento alla presenza del piano formativo sintetico nel contratto di apprendistato si deve considerare che la nuova previsione non comporta, nel caso di mancanza, una violazione amministrativa che compromette la costituzione del rapporto. La trasformazione del rapporto si ha solamente nell ipotesi in cui non venga nemmeno effettuata la formazione tanto da non poter considerare il rapporto come un rapporto di apprendistato ma un normale rapporto di lavoro subordinato. 4
5 La mancanza del piano formativo, bisogna precisare, è sanabile attraverso la procedura di diffida. RETRIBUZIONE DELLA FORMAZIONE Il DL n. 34/2014 ha inserito il comma 2 ter all articolo 3 D.Lgs. n. 167/2011, il quale stabilisce che fatta salva l'autonomia della contrattazione collettiva, in considerazione della componente formativa del contratto di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, al lavoratore è riconosciuta una retribuzione che tenga conto delle ore di lavoro effettivamente prestate nonche' delle ore di formazione almeno nella misura del 35% del relativo monte ore complessivo. Si deve osservare che la disposizione riguarda solamente gli apprendistati finalizzati all acquisizione di una qualifica o di un diploma professionale. In particolare, si stabilisce che al lavoratore sia riconosciuto un trattamento economico che: tenga conto delle ore effettivamente prestate; retribuisca le ore di formazione nella misura del 35% rispetto al monte ore complessivo. OFFERTA FORMATIVA PUBBLICA L articolo 4, comma 3 del D.Lgs. n. 167/2011, per effetto delle modifiche apportate dal DL n. 34/2014 stabilisce che la formazione di tipo professionalizzante e di mestiere (svolta sotto la responsabilità della azienda) può essere integrata dall offerta formativa pubblica, interna o esterna alla azienda, finalizzata alla acquisizione di competenze di base e trasversali per un monte complessivo non superiore a centoventi ore per la durata del triennio e disciplinata dalle Regioni sentite le parti sociali e tenuto conto dell'età, del titolo di studio e delle competenze dell'apprendista. Al riguardo si deve precisare che la formazione, prima di tale modifica, doveva essere obbligatoriamente integrata con l offerta pubblica. Secondo quanto stabilito dalla legge di conversione del DL n. 34/2014, la Regione provvede a comunicare al datore di lavoro, entro quarantacinque giorni dalla comunicazione dell instaurazione del rapporto, le modalità di svolgimento dell offerta formativa pubblica, anche con riferimento alle sedi e al calendario delle attività previste, avvalendosi anche dei datori di lavoro e delle loro associazioni che si siano dichiarate disponibili. 5
6 SEA Le sanzioni e le nuove disposizioni Come anticipato in premessa, l applicazione delle sanzioni in materia di apprendistato deve tenere conto delle modifiche apportate dal DL lavoro e dalla rispettiva legge di conversione. In riferimento alla forma scritta del piano formativo, ad esempio, si deve considerare che: le disposizioni previgenti al DL n. 34/2014 prevedevano la redazione in forma scritta di tale documento; le disposizioni del DL n. 34/2014 hanno cancellato tale obbligo; le disposizioni contenute nella legge di conversione n. 78/2014 hanno previsto la reintroduzione, in forma semplificata, dell adempimento. In particolare, la norma dell articolo 2 comma 1 lettera a) del D.Lgs. n. 167/2011 prevedeva che il datore di lavoro dovesse rispettare l obbligo di forma scritta del piano formativo individuale secondo le previsioni della contrattazione collettiva, formalizzando per iscritto il piano formativo individuale entro il 30 giorni dalla instaurazione del rapporto di apprendistato, conformemente a quanto previsto dl contratto collettivo nazionale di lavoro o dagli enti bilaterali. Riassuntivamente: L ADEMPIMENTO Fino al (periodo precedente al DL n. 34/2014) Deve essere redatto il piano formativo entro 30 gg dall assunzione. Dal al Viene abolito l obbligo di forma scritta del (approvazione del DL n. 34/2014) piano formativo. Dal (approvazione della legge di conversione n. 78/2014) Torna l adempimento, in forma semplificata, ma contestuale all assunzione. Per effetto dell approvazione della legge n. 78/2014 torna quindi applicabile alla fattispecie la sanzione prevista dall articolo 7 comma 2 del D.Lgs. n. 167/2011 nella misura da 200 a 600 euro per apprendista, riducibile a 200 euro per effetto dell applicazione delle disposizioni contenute nell articolo 16 legge n. 689/1981 (ovvero il doppio del minimo edittale). 6
7 Nel caso di recidiva la sanzione applicabile, invece, aumenta da 300 a 1.500, che ridotta a norma della legge n. 689/81 è pari a 500 euro (un terzo del massimo). La violazione, si ricorda, è ammessa alla diffida obbligatoria, per cui in caso di tempestiva regolarizzazione il datore di lavoro potrà estinguere l illecito con il pagamento della sanzione ridottissima pari al minimo edittale (100 euro per la prima violazione, 300 in caso di recidiva). OSSERVA Tale sanzione si applicherà anche alle omissioni riguardanti i rapporti di apprendistato in essere che risultano attivato prima del , oltre quelli attivati dopo l entrata in vigore della legge di conversione. In riferimento all obbligo di stabilizzazione il DL n. 34/2014, come visto, ha limitato la disposizione della riforma del lavoro alle imprese con almeno 50 dipendenti. Anche con riferimento agli apprendistati in corso (quando andranno a scadenza), sarà possibile applicare le conseguenze sanzionatorie legate al mancato rispetto degli obblighi di stabilizzazione degli apprendisti occupati negli anni precedenti dallo stesso datore di lavoro, alla quale subordinare l assunzione di ulteriori apprendisti secondo le previsioni legali per le aziende con almeno 50 dipendenti (almeno il 20% degli apprendisti occupati nei tre anni che precedono la nuova assunzione) ovvero secondo quelle contrattuali collettive per le aziende che occupano fino a 49 dipendenti (nelle percentuali stabilite dai singoli CCNL). In caso di violazione degli obblighi di stabilizzazione si determinerà il disconoscimento dei contratti di apprendistato instaurati in violazione dei limiti legali o contrattuali, secondo un criterio inevitabilmente cronologico (in base al momento della comunicazione telematica di instaurazione), convertendone il rapporto lavorativo in un ordinario rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Lo Studio rimane a disposizione per ogni ulteriore chiarimento e approfondimento di Vostro interesse. Cordiali saluti 7
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