STUDIO LEGALE Avv. Salvatore Baiamonte Specializzato in Professioni Legali (indirizzo Giudiziario Forense) BAIAMONTE

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1 STUDIO LEGALE Avv. Salvatore Baiamonte Specializzato in Professioni Legali (indirizzo Giudiziario Forense) BAIAMONTE Via Caporale Mazza, 98 Favara (Ag) Tel pec: TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DELLA SICILIA PALERMO TERZA SEZIONE Memoria difensiva (per conto dell Ordine Interprovinciale dei Chimici della Sicilia) per la richiesta della sospensione del D.A. dell Assessore alla Salute della Regione Sicilia del 13 febbraio 2013, pubblicato in G.U.R.S. n. 12 dell otto marzo 2013, avente ad oggetto l aggiornamento dell Elenco regionale dei laboratori che effettuano analisi nell ambito delle procedure di autocontrollo delle imprese alimentari. Il sottoscritto Avv. Salvatore Baiamonte, in riferimento al ricorso n. 862/2013 presentato per conto dell ORDINE INTERPROVINCIALE DEI CHIMICI DELLA SICILIA in persona del Presidente pro-tempore Dr. Alfredo Liberatore domiciliato a Palermo in via Pasquale Calvi, ritiene doveroso 1

2 presentare in camera di consiglio di questo ECCELLENTISSIMO TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE le seguenti argomentazioni difensive a sostegno della richiesta di sospensione del D.A. dell Assessore alla Salute della Regione Sicilia del 13 febbraio 2013, pubblicato in G.U.R.S. n. 12 dell otto marzo 2013, avente ad oggetto l aggiornamento dell Elenco regionale dei laboratori che effettuano analisi nell ambito delle procedure di autocontrollo delle imprese alimentari. In data 15 maggio 2013 questo ECCELLENTISSIMO TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE ha emesso l ordinanza n /2013 REG. PROV. COLL. (n REG. RIC.) con la quale si chiedeva al Dirigente Generale dell Assessorato regionale alla sanità di produrre i Decreti Assessoriali del 2011 e del 2012 necessari ai fini della decisione. Ebbene ho considerato importante allegare alla documentazione di questa memoria difensiva una copia dei decreti richiesti. Considero importante dire, inoltre, che in data 24 maggio 2013 questo ECCELLENTISSIMO TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE nel procedimento del ricorso con numero di registro generale 912 del 2013 (Ecolstudio Sas di Franco Armenio + 12), che è un procedimento analogo a questo, ha pronunciato l ordinanza con la quale questo ECCELLENTISSIMO TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE ha fissato la data dell udienza pubblica del 3 dicembre 2013 per la discussione nel merito del ricorso ritenuto, infatti, che al sommario esame proprio della fase cautelare, le questioni dedotte nel ricorso meritano approfondimento (anche alla luce della normativa comunitaria) e che le esigenze dei ricorrenti sotto il profilo del periculum siano tutelabili adeguatamente con la sollecita definizione del giudizio nel merito ai sensi dell articolo 55, comma 10, c.p.a. Visto che i due procedimenti sono uguali, chiedo, gentilmente, a questo ECCELLENTISSIMO TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE anche per questo procedimento una sollecita definizione del giudizio del merito ai sensi dell articolo 55, comma 10, c.p.a. per la data del 3 dicembre

3 Ritengo doveroso comunque far osservare a questo ECCELLENTISSIMO TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE che, come è stato già detto, il decreto assessoriale impugnato rinviene la sua fonte di riferimento nell articolo 40 comma 1, comma 2 e comma 3 della Legge comunitaria 2008 del 7 luglio 2009 (Disposizioni per l adempimento di obblighi derivanti dall appartenenza dell Italia alle Comunità europee) che così recita: Art. 40 (Disposizioni per l accreditamento dei laboratori di autocontrollo del settore alimentare) 1. Le disposizioni del presente articolo si applicano ai: a) laboratori non annessi alle imprese alimentari che effettuano analisi delle procedure di autocontrollo per le imprese alimentari; b) laboratori annessi alle imprese alimentari che effettuano analisi ai fini dell autocontrollo per conto di altre imprese alimentari facenti capo a soggetti giuridici diversi. 2. I laboratori di cui al comma 1, lettere a) e b), di seguito indicati come laboratori devono essere accreditati, secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025, per le singole prove o gruppi di prove, da un organismo di accreditamento riconosciuto e operante ai sensi della norma UNI CEI EN ISO/IEC per le singole prove o gruppi di prove, da un organismo di accreditamento riconosciuto e operante ai sensi della norma UNI CEI EN ISO/IEC Con apposito accordo tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, nell ambito delle rispettive competenze, sono definite le modalità operative di iscrizione, aggiornamento, cancellazione in appositi elenchi dei laboratori, nonché modalità uniformi per l effettuazione delle verifiche ispettive finalizzate alla valutazione della conformità dei laboratori ai requisiti di cui al comma 2. 3

4 Come è specificato nella legge stessa, la Legge comunitaria 2008 è una disposizione per l adempimento di obblighi derivanti dall appartenenza dell Italia alle Comunità europee. E l unico obbligo di accreditamento dei laboratori di analisi derivante appunto dall appartenenza dell Italia all Unione Europea è l obbligo previsto dal Regolamento (CE) n. 765/2008 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 9 luglio 2008 che è l unico regolamento europeo che dà le disposizioni ai paesi membri per l accreditamento dei laboratori di prova chiamati anche organismi di valutazione di conformità che all articolo 1 così recita: Articolo 1 Oggetto e ambito di applicazione 1) Il presente regolamento stabilisce norme riguardanti l organizzazione e il funzionamento dell accreditamento degli organismi di valutazione della conformità nello svolgimento di attività di valutazione della conformità. 2) Il presente regolamento fornisce un quadro per la vigilanza del mercato dei prodotti per garantire che essi soddisfino requisiti che offrano un grado elevato di protezione di interessi pubblici, come la salute e la sicurezza in generale, la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro, la protezione dei consumatori, la protezione dell ambiente e la sicurezza pubblica. 3) Il presente regolamento fornisce un quadro per i controlli sui prodotti provenienti dai paesi terzi 4) Il presente regolamento stabilisce i principi generali della marcatura CE. In pratica, come è stato specificato nel ricorso e nelle precedenti memorie, il Regolamento (CE) 765/2008 fornisce un quadro per i controlli per i prodotti provenienti dai paesi terzi all Unione Europea (articolo 1, comma 3) e nello stesso tempo dà delle indicazioni su come i paesi membri devono accreditare i laboratori di prova che, a sua volta, devono controllore la conformità dei prodotti che provengono dai paesi esterni all UE. Una volta verificata la conformità, i laboratori di 4

5 prova, o organismi di valutazione di conformità che dir si voglia, possono quindi emettere i certificati di conformità che i doganieri richiedono per poter dare il nulla osta affinché i prodotti provenienti dai paesi terzi all Unione Europea che si trovano alla dogana possano essere immessi nel mercato dell Unione Europea (vedasi manuale delle procedure doganali allegato ai documenti già presentati nella precedente udienza del 14 maggio 2013). Orbene, visto che la normativa di riferimento in Italia che regolamenta il sistema HACCP (comunemente chiamato autocontrollo alimentare) è il Regolamento (CE) 852/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 (normativa di riferimento nazionale sull igiene dei prodotti alimentari) dove i controlli di laboratorio per l applicazione del sistema HACCP (autocontrollo alimentare) sono previsti all articolo 4 comma 5 che così recita: 5. Se il presente regolamento, il regolamento (CE) n. 852/2004 e le relative misure di applicazione non specificano i metodi di campionatura o di analisi, gli operatori del settore alimentare possono utilizzare metodi appropriati contenuti in altre normative comunitarie o nazionali o, qualora non siano disponibili, metodi che consentano di ottenere risultati equivalenti a quelli ottenuti utilizzando il metodo di riferimento, purchè detti metodi siano scientificamente convalidati in conformità di norme o protocolli riconosciuti a livello internazionale. Appare evidente che il Regolamento (CE) 852/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 non prevede affatto l accreditamento dei laboratori di analisi e neanche l accreditamento delle analisi stesse; ma prevede, invece, che il metodo analitico abbia risultati equivalenti a protocolli scientifici riconosciuti a livello internazionale. Quindi l articolo 40 della Legge comunitaria 2008 che è, si ripete, una disposizione per l adempimento di obblighi derivanti dall appartenenza dell Italia alle Comunità europee nella parte che dice: 5

6 1. Le disposizioni del presente articolo si applicano ai: a) laboratori non annessi alle imprese alimentari che effettuano analisi delle procedure di autocontrollo per le imprese alimentari; b) laboratori annessi alle imprese alimentari che effettuano analisi ai fini dell autocontrollo per conto di altre imprese alimentari facenti capo a soggetti giuridici diversi. 2. I laboratori di cui al comma 1, lettere a) e b), di seguito indicati come laboratori devono essere accreditati, secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025, per le singole prove o gruppi di prove, da un organismo di accreditamento riconosciuto e operante ai sensi della norma UNI CEI EN ISO/IEC per le singole prove o gruppi di prove, da un organismo di accreditamento riconosciuto e operante ai sensi della norma UNI CEI EN ISO/IEC Quando si riferisce alle procedure di autocontrollo e all accreditamento dei laboratori si dovrebbe riferire alle procedure di autocontrollo per la verifica di conformità dei prodotti alimentari provenienti dai paesi terzi all Unione Europea così come previsto dal Regolamento (CE) n. 765/2008 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 9 luglio Invero, arrivato a questo punto, chiedo, con molta gentilezza, a questo ECCELLENTISSIMO TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE di considerare il decreto assessoriale impugnato (che rischia di creare un danno irreparabile all attività lavorativa professionale di molti chimici e molti biologi; così come è stato ampiamente descritto nella memoria difensiva del 21 maggio 2013 del procedimento n. 912/2013 allegata ai documenti di questa memoria) che all articolo 2 così recita: 6

7 Gli operatori del settore alimentare (OSA), in assenza di laboratorio annesso all impresa alimentare, a partire dalla data di pubblicazione del presente decreto sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, potranno effettuare analisi a supporto dell autocontrollo alimentare esclusivamente presso i laboratori iscritti nell Elenco regionale approvato col presente decreto, o nell elenco di altra Regione o Provincia Autonoma, che, a sua volta, secondo quello che prevede la normativa comunitaria (Reg. CE 765/2008) doveva recitare così: Gli operatori del settore alimentare (OSA), in assenza di laboratorio annesso all impresa alimentare, a partire dalla data di pubblicazione del presente decreto sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, potranno effettuare analisi a supporto dell autocontrollo alimentare dei prodotti alimentare provenienti dai paesi terzi all Unione Europea esclusivamente presso i laboratori iscritti nell Elenco regionale approvato col presente decreto, o nell elenco di altra Regione o Provincia Autonoma e di valutare, quindi, se l articolo 2 del decreto assessoriale impugnato derivi da una interpretazione non corretta dell articolo 40 comma 1, comma 2 e comma 3 della Legge Comunitaria 2008 oppure se è l articolo 40 stesso della Legge comunitaria 2008 ad essere una norma che è in conflitto, in contraddizione o incompatibilità con le norme di diritto comunitario. In tal caso si chiede, con molta delicatezza, di sospendere il decreto impugnato e di sollevare questione di legittimità Costituzionale alla Corte Costituzionale per questi principali motivi calendati qui di seguito: 1) il contrasto tra un regolamento comunitario e una legge successiva dello Stato deve essere risolto a favore del regolamento comunitario, mediate la dichiarazione di illegittimità costituzionale della legge interna (sentenza della Corte Costituzionale n. 183 del 1973 e l importantissima sentenza 7

8 della Corte Costituzionale del 30 ottobre 1975 n. 232 Soc. Industrie chimiche Italia Centrale/Ministero del commercio con l estero ) 2) violazione dell articolo 1 della Costituzione: L Italia è una Repubblica fondata sul lavoro 3) violazione dell articolo 9 comma 1 della Costituzione: La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. 4) Violazione dell articolo 33 della Costituzione: L arte e la scienza sono libere e libero ne è l insegnamento. Si osserva come l accreditamento obbligatorio dei laboratori quale condizione per poter svolgere una attività professionale, laddove non sussistono ragionevoli motivi di opportunità né vincolanti disposizioni comunitarie, introduce nel nostro ordinamento un diverso sistema di valutazione della competenza ed abilitazione all esercizio di una professione intellettuale. 5) Violazione dell articolo 35 della Costituzione: La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni Nell occasione porgo i più rispettosi ossequi. Con Deferenza, Favara (Ag) Palermo lì 12 luglio 2013 Avv. Salvatore Baiamonte 8

9 Si allega: Copia della memoria per conto dell Ordine Interprovinciale dei Chimici della Sicilia del 12 luglio 2013 (proc. n. 862/2013) per la richiesta della sospensione del D.A. dell Assessore alla Salute della Regione Sicilia del 13 febbraio 2013, pubblicato in G.U.R.S. n. 12 dell otto marzo 2013, avente ad oggetto l aggiornamento dell Elenco regionale dei laboratori che effettuano analisi nell ambito delle procedure di autocontrollo delle imprese alimentari; copia dell Ordinanza del 24 maggio 2013 N /2013 REG. PROV.CAU. (N /2013 REG. RIC.) della Terza Sezione dell ECCELENTISSIMO TRIBUNALE AMMINISTRATIVO della Sicilia; copia dell Ordinanza del 15 maggio 2013 N /2013 REG. PROV. COLL. (N /2013 REG. RIC.) della Terza Sezione dell ECCELENTISSIMO TRIBUNALE AMMINISTRATIVO della Sicilia; copia della memoria difensiva del 21 maggio 2013 (per conto di Ecolstudio di Franco Armenio & C. s.a.s. proc. N. 912/2013) per la richiesta della sospensione del D.A. dell Assessore alla Salute della Regione Sicilia del 13 febbraio 2013, pubblicato in G.U.R.S. n. 12 dell otto marzo 2013, avente ad oggetto l aggiornamento dell Elenco regionale dei laboratori che effettuano analisi nell ambito delle procedure di autocontrollo delle imprese alimentari; copia del Decreto Assessoriale n. 2649/11 del 20 dicembre 2011; copia del Decreto Assessoriale n. 1736/12 del 5 settembre 2012; copia del Decreto Assessoriale n. 2197/12 del 18 ottobre