La riorganizzazione della rete ospedaliera nell area metropolitana bolognese
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- Giulietta Aurora Pinto
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1 Documento approvato dalla CTSS di Bologna nella seduta del La riorganizzazione della rete ospedaliera nell area metropolitana bolognese Bologna, 23 Marzo 2016 a cura di
2 Decreto Ministeriale n. 70 del 2 Aprile 2015 Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all assistenza ospedaliera Provvedimento regionale attuativo del DM 70/2015 Documento GPG/2015/2189 (RER) del 10/12/2015
3 Obiettivi regionali 1. Ripuntualizzare le discipline HUB&SPOKE Evoluzione di quelle già individuate dalla programmazione regionale, prevedendo che per queste sia il livello regionale a definire: o definire i bacini; o le Unità Operative complesse; o gli assetti di rete e le relazioni à Riavviando un lavoro di confronto specifico con le Aziende ed i professionisti e procedendo altresì ad un adeguamento/manutenzione delle reti esistenti. Particolare attenzione alle aree: o Oncologia definita come complessivo sistema di cura onco-ematologico; o Emergenza territoriale e sistema delle centrali operative 118
4 Discipline/attività di rilievo regionale e reti ospedaliere Cardiologia intensiva e Cardiochirurgia Centro Antiveleni Diagnostica di laboratorio ad elevata complessità Emergenza territoriale Genetica medica Malattie rare Neuroscienze Oncologia Procreazione assistita Riabilitazione Sistema delle Centrali operative 118 Sistema trasfusionale Terapia dei grandi traumi Terapia delle grandi ustioni Terapia del dolore terapia intensiva neonatale e pediatrica Trapianto di organi e tessuti Trattamenti sostitutivi artificiali Reti ospedaliere Rete Infarto rete Ictus Rete Traumatologica Rete Neonatologica e punti nascita Rete medicine specialistiche Rete Oncologia Rete pediatrica Rete Trapiantologica Rete terapia del dolore Rete malattie rare Rete dell emergenza-urgenza Funzioni da concentrare Specifiche linee di attività del sistema trasfusionale
5 2. Portare la dotazione dei posti letto pubblici e privati accreditati regionali all obiettivo indicato dal DM 70/2015 (3,7 PL per 1000 abitanti che tenga conto del saldo della mobilità attiva) Perseguimento di maggiori livelli di efficienza e qualità delle cure: A. Riorganizzazione di UOC B. Logiche di Week-Hospital e riorganizzazione per intensità di cura; C. Efficientamento del tasso di occupazione PL 85% (nel 2014 TO AUSL= 82,6%, IRCCS Scienze Neurologiche: 74,6%) Un punto percentuale in più di occupazione media corrisponde a 140 p.l. G. Riconduzione delle attività erogate, secondo criteri di appropriatezza, da regimi di DH, DS e ordinario programmato 0-1 giorno al regime ambulatoriale. Riconduzione delle attività ospedaliera a due grandi categorie: INPATIENT IENT OUTPATIENT
6 2. (segue) Portare la dotazione dei posti letto pubblici e privati accreditati regionali all obiettivo indicato dal DM 70/2015 (3,7 PL per 1000 abitanti che tenga conto del saldo della mobilità attiva) E. Procedere ad una analisi su scala locale che individui le strutture per le quali attività e casistica assistita rendano opportuna l identificazione in Ospedale di Comunità (OSCO) Il DM 70/2015 definisce OSCO strutture con un numero limitato di PL (15-20) gestito da personale infermieristico presente nelle 24h in cui l assistenza medica p assicurata dai MMG, PLS o da altri medici dipendenti o convenzionati con il SSN. La responsabilità igienico-organizzativa della struttura fa capo al direttore di distretto. G. Riduzione di 575 PL (in RER) del privato accreditato (Accordo sottoscritto nell agosto 2015) ed ulteriore riduzione, entro dicembre 2016, di 815 PL (in RER).
7 3. Completare la definizione dei bacini di utenza e concentrazione delle UOC Necessità di riduzione delle Strutture Complesse (in particolar modo amministrative e tecniche) Accorpamento di UO nell ambito dei processi di riorganizzazione ed efficientamento VOLUMI ESITI
8 4. Attuare riorganizzazione che tengano conto dei volumi e degli esiti per specifici ambiti di patologie, ad esempio: Tipologia Interventi chirurgici per Ca mammella Colecistectomia laparoscopica Intervento chirurgico per frattura di femore Infarto miocardico acuto By pass aorto-coronarico Maternità Tipologia Proporzione di colecistectomia laparoscopica con degenza post-operatoria a tre giorni Proporzione di interventi chirurgici entro 48h su persone con frattura del femore di età 65 anni Proporzione di tagli cesarei primari in maternità di I livello o comunque con <1000 parti Volume minimo 150 primi interventi annui su casi di tumore della mammella incidenti per SC 100 interventi annui per SC 75 interventi annui per SC 100 casi annui di infarti miocardici in fase acuta di primo ricovero per ospedale 200 interventi annui di By-pass aorto-coronarico isolato per SC Si applicano soglie di volume di cui all Accordo Stato-Regioni del 16/12/2010 Esito atteso Minimo 70% Minimo 60% Massimo 15%
9 I processi di integrazione interaziendale di Area Metropolitana e/o Area Vasta Ambito Denominazione progetto Aziende coinvolte Stato del processo Radiologie Uniche Metropolitane (RUM) AUSL BO AUSL Imola AOSP IOR In corso Rete Infettivologica AUSL BO AOSP In corso Laboratorio Unico Metropolitano (LUM) AUSL BO AOSP Concluso Clinico sanitari/ di supporto Servizio Immunoematologia e Medicina Trasfusionale AUSL BO AOSP IOR AUSL IMOLA Area Ferrara In corso Genetica Medica AUSL BO - AOSP In corso Pneumologia interventistica AUSL BO - AOSP Concluso Medicina Nucleare AUSL BO - AOSP Concluso Servizio Prevenzione e Protezione (SPP)
10 I processi di integrazione interaziendale di Area Metropolitana e/o Area Vasta (segue) Ambito Denominazione progetto Aziende coinvolte Stato del processo Servizio Unico Metropolitano Personale (SUMAP) Amministrativo/te cnico/ professionale Servizio Unico Metropolitano Contabilità e Finanza (SUMCF) Servizio Unico Metropolitano Economato (SUME) AUSL BO AOSP IOR Concluso Provveditorato Unico Logistica Area Vasta Emilia Centro (AVEC) In corso
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