FONDI STRUTTURALI. la disciplina finanziaria necessaria per realizzare con successo l unione economica e monetaria;

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1 FONDI STRUTTURALI P R E M E S S A Il 24 e 25 marzo 1999 il Consiglio europeo, riunitosi a Berlino, ha approvato l accordo politico sul pacchetto «Agenda 2000», che illustra le prospettive finanziarie per il periodo e il progetto di regolamentazione concernente gli aiuti strutturali, la politica agricola comune e gli strumenti di preadesione dei paesi candidati. L Agenda 2000 raggruppa un insieme coerente di riforme da attuare per rispondere alle sfide che l UE dovrà affrontare nei prossimi anni, ovvero : il futuro allargamento dell UE a paesi che contano globalmente 105 milioni di abitanti, ma il cui reddito medio per abitante è appena un terzo della media degli attuali quindici Stati membri; la disciplina finanziaria necessaria per realizzare con successo l unione economica e monetaria; l accresciuta concorrenza derivante dalla «mondializzazione» dell economia e che rende necessario l aiuto alle regioni svantaggiate e ai gruppi sociali più deboli sul mercato del lavoro nel trarre vantaggio dalle nuove opportunità di sviluppo. In tale contesto era importante ridefinire gli obiettivi e gli strumenti degli aiuti strutturali alle regioni e ai gruppi sociali svantaggiati, in altre parole, le modalità di attuazione della politica di coesione economica e sociale dell UE. B A S E G I U R I D I C A L architettura normativa dei Fondi strutturali per il periodo è stata semplificata : 1. un nuovo regolamento generale comprende tutti i principi comuni dei fondi strutturali: obiettivi prioritari, metodi di programmazione, gestione finanziaria, valutazione e controllo. Regolamento 1260/99 del 21/06/99 (Guce L 161 del 26/06/99). 2. nuovi regolamenti specifici relativi ai singoli fondi riguardano principalmente i rispettivi campi di intervento Regolamento 1257/99 del 17/05/99 (Guce L 160 del 26/06/99) Sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia (FEAOG). Regolamento 1263/99 del 21/06/99 (Guce L 161 del 26/06/99) Relativo allo strumento finanziario di orientamento della pesca (SFOP). Regolamento 1783/99 del 12/07/99 (Guce L 213 del 13/08/99) Relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR).

2 Regolamento 1784/99 del 12/07/99 (Guce L 213 del 13/08/99) Relativo al Fondo sociale europeo (FSE). O B I E T T I V I Obiettivo 1 FESR FSE FEOGA-O SFOP Obiettivo 2 FESR FSE Obiettivo 3 FSE Il Veneto è interessato all obiettivo 2 e 3. OBIETTIVO 2 : favorire la riconversione economica e sociale delle zone che presentano difficoltà strutturali; Per il periodo le zone con difficoltà strutturali che rientrano nell obiettivo 2 saranno di quattro tipi: zone industriali (comprese quelle del settore dei servizi) rurali, urbane e dipendenti dalla pesca. Il nuovo obiettivo 2 interesserà nel complesso non più del 18% della popolazione della Comunità. L elenco delle zone è valido per sette anni. In caso di grave crisi la Commissione può modificarlo nel 2003, purché non cambi la percentuale di popolazione interessata dall obiettivo2 in ciascuna regione. Il 12 luglio 2000 la Commissione Europea ha approvato la mappa delle zone obiettivo 2 per il periodo L elenco delle zone è disponibile nel sito Rete di sicurezza e sostegno transitorio Per garantire un contributo equo di ciascun Stato membro alla concentrazione, la popolazione delle zone ammissibili al nuovo Ob.2 in uno Stato membro (comprese le regioni dell Ob.1 in situazione transitoria che soddisfano i criteri del nuovo Ob.2) sarà ridotta di non più di un terzo rispetto alla popolazione ammissibile agli attuali Ob.2 e 5b. Come per l Ob.1 è previsto un sistema di aiuto transitorio decrescente per le zone ammissibili agli Ob.2 e 5b nel 1999, che non rientrerebbero più nell Ob.2 nel Queste zone beneficeranno di un aiuto transitorio del FESR fino al 31/12/2005 e inoltre, per il periodo , di un sostegno del FSE nel quadro dell Ob.3 nonché di un sostegno del FEAOG-Garanzia e dello SFOP nell ambito delle misure di sviluppo rurale e di accompagnamento della politica della pesca. OBIETTIVO 3 : favorire l adeguamento e l ammodernamento delle politiche e dei sistemi di istruzione, formazione e occupazione.

3 Il nuovo obiettivo 3 si concentra principalmente sull adeguamento e l ammodernamento delle politiche nazionali ed europee in materia di occupazione, istruzione e formazione. Gli interventi nell ambito di tale obiettivo non interessano le regioni comprese nel nuovo Ob.1. Il nuovo Ob.3 funge inoltre da quadro di riferimento per l insieme delle azioni relative alle risorse umane negli Stati membri. Esso tiene conto del titolo sull occupazione contenuto nel Trattato di Amsterdam e della nuova strategia europea nel campo dell occupazione. R I S O R S E F I N A N Z I A R I E Il Consiglio europeo di Berlino ha deciso che lo stanziamento globale per i Fondi strutturali è di 195 miliardi di Euro dei quali 29,349 miliardi di Euro per l Italia. RIPARTIZIONI GLOBALI PER OBIETTIVO Obiettivi Ripartizione Obiettivo 1 69,7 % Obiettivo 2 11,5 % Obiettivo 3 12,3 % SFOP per azioni di accompagnamento della politica 0,50 % comune della pesca al di fuori dell Ob.1 Per ciascuno degli obiettivi la Commissione stabilirà una ripartizione indicativa degli stanziamenti tra gli Stati membri sulla base di criteri oggettivi, tenendo conto delle specificità connesse all occupazione. LA RISERVA PER REALIZZAZIONI EFFICIENTI All inizio del periodo il 4% degli stanziamenti previsti per ciascuna ripartizione nazionale sarà posto in riserva. A metà del periodo la Commissione procederà, di concerto con lo Stato membro, all assegnazione della riserva ai programmi che si sono dimostrati più efficienti. L efficienza sarà calcolata sulla base di indicatori quantificati, definiti dallo Stato membro, che dovranno riflettere l efficacia, la gestione, l esecuzione finanziaria e misurare i risultati intermedi rispetto agli specifici obiettivi iniziali. P R O G R A M M A Z I O N E PERIODO INTERESSATO Tutti gli obiettivi hanno una durata di sette anni ( ). La programmazione potrà tuttavia essere rivista a metà del periodo in seguito alla valutazione intermedia e all assegnazione della riserva per realizzazioni efficienti. SCELTA DELLA PROCEDURE Per l Ob.1 il regolamento prevede la formula del QCS (Quadro Comunitario di Sostegno) e dei programmi operativi (le cui proposte possono essere presentate insieme al progetto del QCS oppure dopo la sua adozione), tranne qualora l assegnazione comunitaria sia inferiore a un miliardo di Euro. In questo caso, infatti, come per gli altri Ob. 2 e 3, viene consigliato in linea di massima il ricorso al DOCUP.

4 DOCUP REGIONE VENETO In particolare, il DOCUP obiettivo 2 per il periodo della Regione Veneto, presentato alla Commissione e in attesa di approvazione (entro la fine di giugno), prevede tali assi e misure: ASSE 1: Potenziamento e sviluppo delle imprese. Obiettivo: miglioramento della competitività nell ambito della globalizzazione. Misura 1.1 Aiuti agli investimenti delle piccole e medie imprese. Obiettivo: sostenere gli investimenti delle PMI Strumento : legge 488/92, attraverso la quale alle disponibilità finanziarie nazionali viene aggiunto il co-finanziamento comunitario a valere sui fondi strutturali (vedi infra Legge 488/92 ) Misura 1.2 Fondo di rotazione per l artigianato Obiettivo: favorire l accesso al credito delle imprese artigiane Misura 1.3 Aiuti alla capitalizzazione consorzi fidi Obiettivo: superamento della sottocapitalizzazione delle PMI Misura 1.4 Aiuti al commercio e rivitalizzazione centri urbani Obiettivo: sostenere il piccolo dettaglio nei centri urbani Misura 1.5 Creazione di reti a favore del sistema delle PMI industriali, agroindustriali, artigiane, commerciali e di servizi Obiettivo: favorire l utilizzo dei mezzi telematici delle PMI Misura 1.6 Servizi alle imprese Obiettivo: miglioramento dell organizzazione produttivo-gestionale delle PMI attraverso l accesso ai servizi e alle consulenze Misura 1.7 Sviluppo di servizi a favore di aree sistema e sistemi produttivi locali Obiettivo: favorire la promozione di nuove iniziative e processi di diversificazione e/o riconversione, processi di aggregazione e coordinamento delle imprese Misura 1.8 Contributi per la ricerca e per l acquisizione dei servizi Obiettivo: favorire lo sviluppo di attività di ricerca applicata e di innovazione tecnologica ASSE 2: Infrastrutture per la competitività del sistema produttivo regionale. Obiettivo: superamento carenze infrastrutturali Misura 2.1 Creazione di aree attrezzate per l ubicazione di servizi alle imprese

5 Obiettivo: creare le condizioni infrastrutturali per la localizzazione di nuove imprese e la razionale rilocalizzazione delle PMI Misura 2.2 Investimenti di carattere energetico Obiettivo: risparmio energetico e diminuzione dell inquinamento (atmosferico, termico e chimico) degli impianti di distribuzione di energia e vapore Misura 2.3 Laboratori di ricerca, di prova, centri di innovazione e trasferimento di tecnologia Obiettivo: aumento della capacità delle PMI a introdurre innovazioni di processo e/o prodotto per innalzare la qualità nelle PMI e favorire il trasferimento delle tecnologie Misura 2.4 Intermodalità e logistica Obiettivo: sviluppare e potenziare il sistema delle infrastrutture e dei servizi ASSE 3: Turismo e valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale. Obiettivo: valorizzazione patrimonio culturale e ambientale Misura 3.1 Ricettività e strutture a supporto dell attività turistica Obiettivo: aumentare la competitività, la riqualificazione delle PMI turistiche e accrescere il numero di posti letto. Misura 3.2 Diversificazione dell offerta turistica e prolungamento della stagionalità Obiettivo: potenziamento informazione sull offerta turistica; creazione e/o riqualificazione dei servizi per lo sviluppo turistico; riconversione delle aree portuali da terminal merci a terminal passeggeri; qualificazione dell offerta turistica balneare e portuale; realizzazione di sinergie tra zone prealpine e lacuali; accrescimento e consolidamento accoglienza a basso costo; promozione dei beni culturali e ambientali. Misura 3.3 Promozione multimediale del patrimonio turistico culturale e ambientale Obiettivo. Promozione, valorizzazione e pubblicizzazione turistica ASSE 4: Ambiente e Territorio. Obiettivo: miglioramento dell ambiente Misura 4.1 Infrastrutture ambientali Obiettivo: migliorare la gestione dei rifiuti e delle acque Misura 4.2 Tutela del territorio Obiettivo: recupero delle aree inquinate; salvaguardia e valorizzazione aree costiere e lagunari Misura 4.3 Monitoraggio, informazione ed educazione ambientale

6 Obiettivo: creazione di una banca dati; diffusione delle informazioni anche con interventi educativi Misura 4.4 Aiuti alle imprese per la tutela dell ambiente Obiettivo: introduzione innovazioni mirate alla tutela e/o certificazione ambientale ASSE 5: Assistenza tecnica. Obiettivo: favorire rapida ed efficace attuazione del DOCUP; diffondere informazioni R I F E R I M E N T I Regione Veneto Direzione Programmi Comunitari Palazzo Ex Esav S.Croce, Venezia Tel Fax Sito Web:

7 LEGGE 488/92 La legge 488/92 è lo strumento attraverso cui il Ministero dell Industria distribuisce alle aziende italiane la gran parte (circa il 50%) di quelli che comunemente vengono definiti contributi a fondo perduto, erogati a fronte di investimenti benificiando del finanziamento comunitario. La l. 488/92 è stata pensata per favorire le aziende del settore produttivo (c.d. attività manifatturiere), di servizio, edili, turistiche e commerciali che vogliono attuare dei programmi di investimento, definiti organici e funzionali. R I F E R I M E N T I N O R M A T I V I Legge 19 dicembre 1992, n. 488 e successive modificazioni ed integrazioni; DD.MM. n 527/1995, modificato ed integrato dal DD.MM. n 319/1997 e n 133/2000 Decreto del Ministero dell Industria, Commercio ed Artigianato del 3 luglio 2000 Circolare n del 13/12/2000 (settore turismo) Circolare n del 25/01/2001 (settore commercio) Circolare n del 14/07/2000 (settore industria) S O G G E T T I B E N E F I C I A R I Imprese già regolarmente costituite; Imprese iscritte al Registro delle Imprese; Imprese che si trovino nel pieno e libero esercizio dei propri diritti alla data di presentazione del modulo di domanda; Imprese che abbiano la piena e completa disponibilità dell immobile interessato dal progetto. Per le imprese individuali, non ancora operanti alla predetta data, è sufficiente che siano già titolari della partita IVA, a patto che provvedano alla suddetta iscrizione entro le trasmissione della documentazione finale di spesa. SETTORE INDUSTRIA Imprese estrattive e manifatturiere (sezioni C e D classificazione Istat 91 divieti e limitazioni derivanti dalle vigenti normative UE sono indicati nell allegato 4 della Circolare n e riguardano i settori siderurgia, cantieristica navale, fibre sintetiche, industria automobilistica ed industrie alimentari, delle bevande e del tabacco); Imprese di produzione e distribuzione di energia elettrica, vapore ed acqua calda (sezione E classi e classificazione Istat 91); Imprese di costruzioni (sezione F classificazione Istat 91); Imprese che esercitano attività di servizi reali (D.M. 8 maggio 2000, all. 2)

8 SETTORE TURISMO Le imprese (turistiche) che svolgono attività di gestione di strutture ricettive ed annessi servizi turistici. L art. 6 della legge 317/83 definisce come strutture ricettive gli alberghi, i motels, i villaggi-albergo, le residenze turisticoalberghiere, i campeggi, i villaggi turistici, gli alloggi agro-turistici, gli esercizi di affittacamere, le case e gli appartamenti per vacanze, le case per ferie, gli ostelli per la gioventù, i rifugi alpini. Le agenzie di viaggio e turismo. Le imprese che esercitano attività di produzione, organizzazione di viaggi e soggiorni, intermediazione nei predetti servizi o anche entrambe le attività, ivi compresi i compiti di assistenza e di accoglienza ai turisti, secondo quanto previsto dalla convenzione internazionale relativa al contratto di viaggio. SETTORE COMMERCIO Esercizi commerciali di vendita al dettaglio classificati esercizi di vicinato (solo se inseriti in centri commerciali, o se aderenti a forme associative di via o di strada, o ancora se aderenti a strutture operative dell associazionismo economico operanti con propria insegna commerciale) Esercizi commerciali di vendita al dettaglio classificati media struttura e grande struttura; Esercizi commerciali di vendita all ingrosso e centri di distribuzione, sia di singole imprese commerciali che di strutture operative dell associazionismo economico, con superficie dell unità locale pari almeno a 1000 mq; Attività commerciali che esercitano la vendita per corrispondenza e/o il commercio elettronico; Attività di servizi complementari alla distribuzione, ivi inclusi centri di assistenza tecnica, gestione di centri commerciali, intermediari del commercio C L A S S I F I C A Z I O N E D E L L E I M P R E S E SETTORE TURISTICO, COMMERCIALE E PER LE IMPRESE FORNITRICI DI SERVIZI NEL SETTORE INDUSTRIA: Piccola e media impresa ha meno di 95 dipendenti (considerati come ULA, Unità Lavorative Annue, ossia il numero medio mensile di dipendenti occupati a tempo determinato o indeterminato, iscritti al libro matricola dell impresa); ha un fatturato annuo non superiore ai 15 milioni di Euro o un totale di bilancio annuo non superiore a 10,1 milioni di Euro; è in possesso del requisito di indipendenza (il 25% o più del capitale o dei diritti di voto non devono essere detenuti da una o da più imprese congiunte di dimensioni superiori); Piccola impresa ha meno di 20 dipendenti; ha un fatturato annuo non superiore a 2,7 milioni di Euro o un totale di bilancio annuo non superiore a 1,9 milioni di Euro;

9 è in possesso del requisito di indipendenza. SETTORE INDUSTRIALE (TRANNE LE IMPRESE FORNITRICI DI SERVIZI) Piccola e media impresa ha meno di 250 dipendenti (considerati come ULA, Unità Lavorative Annue, ossia il numero medio mensile di dipendenti occupati a tempo determinato o indeterminato, iscritti al libro matricola dell impresa); ha un fatturato annuo non superiore ai 40 milioni di Euro o un totale di bilancio annuo non superiore a 27 milioni di Euro; è in possesso del requisito di indipendenza. Piccola impresa ha meno di 50 dipendenti; ha un fatturato annuo non superiore a 7 milioni di Euro o un totale di bilancio annuo non superiore a 5 milioni di Euro; è in possesso del requisito di indipendenza. P R O G R A M M I A M M I S S I B I L I Ampliamento (programma volto ad accrescere le potenzialità delle strutture esistenti attraverso un incremento dell occupazione e degli altri fattori produttivi); Ammodernamento (programma volto al miglioramento organizzativo, funzionale, estetico e/o tecnologico della struttura esistente); Riconversione (utilizzo di una struttura esistente per lo svolgimento di un altra attività diversa da quella precedente); Riattivazione (utilizzo di una struttura esistente inattiva da almeno due anni per lo svolgimento di un attività, uguale o analoga a quella precedente); Trasferimento (programma che comporta il cambiamento della localizzazione dell unità locale) Nel settore turismo, le iniziative agevolabili possono anche riguardare i servizi annessi, ossia strutture o impianti che devono essere funzionalmente collegati alla struttura ricettiva principale e gestiti dagli stessi soggetti della struttura ricettiva principale (es. piscine, ristoranti, bar, impianti sportivi, market, discoteche, ecc.). T I P O L O G I E D I S P E S A SPESE AMMISSIBILI Progettazioni ingegneristiche riguardanti le strutture dei fabbricati e gli impianti, sia generali che specifici, direzione dei lavori, studi di fattibilità tecnicoeconomico-finanziaria e di valutazione di impatto ambientale, oneri per le concessioni edilizie, collaudi di legge, quote iniziali di franchising, prestazioni di terzi per l ottenimento delle certificazioni di qualità e ambientali secondo standard e metodologie internazionalmente riconosciuti; Suolo aziendale, sue sistemazioni e indagini geognostiche;

10 Opere murarie e assimilate; Infrastrutture specifiche aziendali; Macchinari, impianti, attrezzature varie, nuovi di fabbrica, compresi quelli necessari all attività amministrativa dell impresa ed esclusi quelli relativi all attività di rappresentanza, arredi e mezzi mobili strettamente necessari all attività purchè dimensionati all effettiva produzione, identificabili singolarmente e a servizio esclusivo dell unità locale oggetto di agevolazioni; Programmi informatici e spese relative alla realizzazione di siti Internet; Le spese relativa ai programmi sono ammissibili solo se sostenute a partire dal giorno successivo dalla data di presentazione del modulo di domanda. SPESE ESCLUSE Spese per imposte e tasse; Spese notarili; Mezzi di trasporto targati di mezzi e/o di persone; Spese di manutenzione; Spese relative all acquisto di scorte, materiali di consumo e ricambi; Spese di funzionamento in generale; Spese non capitalizzate; Spese per attività di rappresentanza. Spese nei quali l importo complessivo dei beni agevolabili sia inferiore a l (516,46 Euro). T I P O L O G I A D E L L E A G E V O L A Z I O N I E un contributo in conto impianti e si può richiedere in due o tre quote, la cui entità è rapportata all investimento effettuato e secondo percentuali che privilegiano le zone più svantaggiate e le imprese di minori dimensioni. Il contributo concesso dalla legge 488 dipende, oltre che dall investimento, dalla suddivisione delle spese tra le diverse tipologie e anche dalla regione in cui si realizza il programma. Le percentuali massime di contributo sono calcolate secondo due diverse tipologie di calcolo, Equivalente Sovvenzione Netta (ESN) ed Equivalente Sovvenzione Lorda (ESL): La prima (ESN) è quella parte di contributo calcolata al netto delle tasse; vale a dire che, nell ipotesi di una produzione di utili da parte dell impresa, una volta pagate le imposte relative ciò che rimarrà del contributo erogato sarà pari ad un ammontare pari alla percentuale ESN in oggetto; La seconda (ESL) è quella parte di contributo erogata al lordo delle tasse; ciò equivale a dire che dopo l imposizione fiscale il contributo ESL ne risulterà ridotto di conseguenza.

11 ZONE OBIETTIVO Le agevolazioni concedibili consistono in un contributo in conto impianti nei limiti delle misure massime approvate dalla Commissione Europea per l attuazione del regime di aiuto di cui alla legge n. 488/92, articolate per dimensione dell impresa beneficiaria e per ubicazione dell unità locale. Mezzogiorno Obiettivo 1 Piccola e Media Impresa Grande Impresa Calabria 50% ESN + 15%ESL 50% ESN Basilicata, Campania, Puglia, Sicilia, Sardegna 35% ESN + 15% ESL 35% ESN Sostegno transitorio Ob. 1 e Ob.2 Comuni senza deroga 87.3.c Comuni con deroga 87.3.c Piccola Impresa Media Impresa Piccola Impresa Media Impresa Grande Impresa Molise (aiuto transitorio obiettivo 1) 15% ESL 7,5% ESL 20% ESN + 10% ESL 20% ESN Abruzzo (obiettivo 2) 15% ESL 7,5% ESL 20% ESN + 10% ESL 20% ESN Centro - Nord (D.M. 13/11/2000 pubblicato sulla G.U. 284 del 5/12/2000) Piccola Impresa Media Impresa Grande Impresa Aree Ob. 2 15% ESL 7,5% ESL Aree Ob. 2, Comuni con deroga 87.3.c 8% ESN +10% ESL 8% ESN +6% ESL 8% ESL Aree fuori obiettivo con deroga 87.3.c 8% ESN +10% ESL 8% ESN +6% ESL 8% ESL P R O C E D U R A Presentazione della domanda di agevolazione alle banche concessionarie o ad una società di leasing ad esse convenzionate, con apposito modulo di domanda, che deve essere corredato da tutta la documentazione prevista dalla circolare, con particolare attenzione alla scheda tecnica, entro i termini stabiliti dal Ministero dell Industria, del Commercio e dell Artigianato; A garanzia della volontà dell impresa, al modulo di domanda deve essere allegata la ricevuta del versamento di una cauzione, calcolata secondo uno schema allegato alla circolare summenzionata e di entità rapportata a quella degli investimenti del programma (composto da un importo fisso di di lire alla quale va aggiunta una percentuale variabile a seconda dell investimento); Le banche concessionarie si occupano delle istruttorie, che accertano la sussistenza di tutte le condizioni previste e la validità dei programmi, terminandole entro 90 giorni dalla chiusura del termine delle domande e trasmettendone gli esiti al Ministero dell Industria, del Commercio e dell Artigianato; Il Ministero dell Industria, del Commercio e dell Artigianato, entro trenta giorni da termine ultimo per l invio delle istruttorie, forma le graduatorie e, seguendone l ordine, concede le agevolazioni richieste fino all esaurimento delle risorse finanziarie disponibili.

12 G R A D U A T O R I E Le graduatorie vengono formulate assegnando un punteggio a ciascun progetto, calcolato tramite i seguenti indicatori normalizzati (vale a dire rapportandoli alla media nazionale e valutandone lo scostamento): Rapporto tra il capitale proprio investito nel programma e l investimento complessivo (che non può essere inferiore al 25% di quello ammissibile); Rapporto tra il numero degli occupati attivati dal programma e l investimento complessivo; Rapporto tra il valore dell agevolazione massima ammissibile e il valore dell agevolazione richiesta; Punteggio complessivo conseguito dal programma sulla base di specifiche priorità regionali; Punteggio complessivo conseguito dal programma in relazione al livello di attenzione dimostrato dall impresa richiedente nei confronti delle tematiche ambientali (solo per la l. 488/92 - settore industria) Il valore dei suddetti indicatori può essere incrementato del 5% qualora l impresa abbia già o intenda aderire, dichiarandolo nella Scheda Tecnica da consegnare, ad uno dei sistemi riconosciuti di certificazione ambientale ISO o EMAS (per la l.488/92 settore turismo e settore commercio). E R O G A Z I O N E D E L L E A G E V O L A Z I O N I Le agevolazioni vengono rese disponibili, sulla base della durata del programma d investimenti, in due (se il programma venga ultimato entro 24 mesi dal decreto di concessione delle agevolazioni) o tre quote (in tutti gli altri casi) annuali di pari importo alla stessa data di ogni anno. Ciascuna erogazione in favore dell impresa avviene per stato d avanzamento. La prima quota può però essere erogata entro il trentunesimo giorno dalla pubblicazione nella G.U.R.I. delle graduatorie come anticipazione (dopo il rilascio di fideiussione bancaria o polizza assicurativa) o se l impresa abbia già realizzato, nel caso di tre quote, un terzo degli investimenti previsti. L ultima quota viene erogata solo in seguito alla presentazione della documentazione finale di spesa e delle connesse dichiarazioni. R I F E R I M E N TI Euro Info Centre Veneto Via Sansovino, Venezia Mestre Tel Fax Indirizzo Internet: europa@eicveneto.it

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