Politecnico di Milano. Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale. Anno Accademico Relatore: L. Di Renzo

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Politecnico di Milano. Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale. Anno Accademico 2011-2012. Relatore: L. Di Renzo"

Transcript

1 Politecnico di Milano Anno Accademico Disciplina: Le altre criticità del Trasporto Aereo: l Emergency Response Plan (ERP) Relatore: Com.te L. Di Renzo 1

2 Statistiche Negli ultimi anni, abbiamo avuto una media di 1 incidente ogni 3 settimane Negli anni 80, 90 e 2000 la media di morti all anno è stata La causa primaria di incidenti (più dell 80%) è Human Error Il Maintenance Error è secondo solo al Pilot Error come causa di incidenti 2

3 3

4 INCIDENTE > e poi? 1. Investigazione (da parte delle Autorità) 2. Attivazione del Piano di Emergenza 4/116

5 INCIDENTE > Criticità 1. Che tipo di Investigazione? 2. Piano di Emergenza = Emergency Response Plan (E.R.P.), Contingency Plan, o Crisis Management Plan? 5/116

6 Reg. CE 996/2010 Articolo 20 Informazioni sulle persone (= LISTA PASSEGGERI) e sulle merci pericolose a bordo Articolo 21 Assistenza alle vittime di incidenti aerei e ai loro familiari 6

7 ERP - Gestione per professionisti: Perchè? N di incidenti per unità di tempo è in aumento Attitudine dei media Velocità della diffusione delle notizie nel mondo Velocità nella costruzione (influenza..) dell opinione pubblica Legislazione USA & Brasile era già in essere, EU e resto del mondo stanno seguendo Altissime aspettative del pubblico e delle Autorità possono causare il fallimento della Compagnia 7

8 Facts & figures: esempi PAN-AM/Lockerbie abitanti con soli 2 Hotels In 24 hours, oltre 1000 reporters nell area I familiari delle vittime furono alloggiati in hotels a Glasgow ed Edimburgo (+1 ora di macchina) Kenyons e lo staff di compagnia furono alloggiati a Carlisle (+ 2 ore di macchina) 8

9 Facts & figures: esempi TWA 800 ha generato telefonate nelle prime 24 ore. ha dovuto gestire 22 differenti enti Governativi (NTSB, DOT, FAA, Croce Rossa, FBI, Dept. of State, etc.) ha dovuto gestire più di 27 familiari per passeggero, che volevano andare sul luogo del disastro. Il 90 % dei familiari delle vittime voleva andare sul luogo del disastro. 9

10 Facts & figures: conseguenze Dall'incidente di Lockerbie, le associazioni di Familiari hanno cominciato una pressante attività di lobbing per fare approvare una legislazione in favore della verifica delle liste passeggeri e dell assistenza ai familiari delle vittime. La realtà ha evidenziato che, in un incidente major, potremmo avere sulla scena del disastro fino a giornalisti entro le 2 ore, che potrebbero arrivare a entro le prime 12 ore. 10

11

12 Emergency Management: cos è? Processi chiave: 1. Emergency Response (Crisis Management): - Orientato all Aeromobile (Crash site) - Attivazione Emergency Management - Struttura Emergency Management 2. Supporto ed Assistenza gestionale - Call-Centre (pax info. + assistenza) - Gestione dei centri / personale - Go-teams - Volontari x supporto famiglie/parenti 12

13 Emergency Management: cos è? 3. Verifica LISTA PASSEGGERI - integrazione con i partners - time constraints 4. Gestione Comunicazioni - coordinamento centrale - participazione, assistenza, coinvolgimento 13

14 Emergency Management: cos è? 5. Investigazione Incidente - Coinvolgimento in differenti tipi di "INVESTIGAZIONE" - participazione nell'investigazione "TECNICA" (?) 6. "Business Continuity Plan" - continuare e/o riprendere le operazioni 14

15 Provate ad immaginare cosa succederebbe e cosa fareste se un volo di compagnia da JFK a Napoli scomparisse, alle 01.31z, dai radar del controllo nei pressi di Halifax... 15

16 16

17 17

18 18

19 ...e se queste fossero le uniche cose recuperate dalla zona dell incidente aereo? 19

20 20

21 Familiari/Parenti ed Amici Ci sono risorse sufficenti per intervistare ed ottenere informazioni da queste persone?..e/o per assisterle mentre la persona cara viene identificata? 21

22 Alcune problematiche da gestire Bagagli, effetti Personali, Cargo, ecc. dal luogo del disastro. Cosa ci può essere in un bagaglio? Rimborsi immediati? Quanto? Se 2 passeggeri portano lo stesso valore? Se diverso? 22

23 Chi andrà a raccoglierli se la Polizia e/o le Autorità Locali non lo fanno?...e se la Polizia li ha presi ma non ne ha più bisogno per le indagini Chi li gestirà a nostro nome? 23

24 Chi li ripulirà e riparerà, e chi identificherà il legittimo proprietario? 24

25 Quale Compagnia crede che un incidente aereo potrebbe accadere anche a lei?...una compagnia che vuole sopravvivirere ad un incidente aereo! 25

26 IATA The danger of having the Company s reputation wounded, is greatest during the first hours Ci vogliono anni per creare una buona reputazione e soli pochi secondi per distruggerla IRRIMEDIABILMENTE! 26

27 CRISIS MANAGEMENT Aree di intervento Risposta organizzata Piano di comunicazione ASSIST Attivazione piano/ Esecuzione checklists Certificazione lista pax Gestione media HQ Apt Dep Apt Arr Apt Crash Go Teams Numero verde Web site 27

28 Definizione: che cos'è una CRISI? Una situazione anormale, o anche una PERCEZIONE, che è al difuori dello scopo delle attività quotidiane ma che MINACCIA Le Operazioni, La Safety, La Security La Reputazione...di una Organizzazione! 28

29 Elementi presenti in una Crisi Evento inaspettato (generalmente mortale, presunto tale, o di alto impatto emotivo) Confusione Rapida "escalation" degli eventi Problemi di Comunicazione Sconvolgimento della normali strutture organizzative Risorse isolate o non disponibili Tempi ridottissimi di "decision-making", con sconvolgimanto del suo normale processo Focalizzano l'attenzione dei Media Richiesta continua di informazioni 29

30 Nella pratica, un evento diventa CRISI quando: Rivelano gravi carenze/problemi nell organizzazione della Compagnia; Confermano o rafforzano l immagine negativa della stessa; Costringono i Media e/o le Autorità a mettere sotto la lente la compagnia; Le risposte pubbliche della Compagnia (o la loro mancanza) contrastano/sono ostili ai Media o ad altri Stakeholders chiave 30

31 Crisis Management: cos'è? Il processo con cui l'organizzazione gestisce un evento grave che minaccia, o rischia di danneggiare l'organizzazione, i suoi stakeholders, o la clientela/pubblico; ha un grande impatto (su tutto), e gli permette di cominciare il "recovery". I 3 principali elementi in molte definizioni di crisi sono: (1) minaccia all'organizzazione, (2) l'elemento sorpresa, e (3) tempi ridottissimi di decisione. 31

32 Perché è importante prepararsi per affrontare una situazione di Crisi? Per SOPRAVVIVERE alla crisi Normative internazionali lo impongono I migliori vettori mondiali lo fanno Soddisfare le aspettative del Pubblico Contenere le conseguenze legali e di immagine Continuare o riprendere, il prima possibile, le Operazioni (BCP = Business Continuity Plan) 32

33 Fasi del "Crisis Management" Le fasi critiche nella gestione operativa di una crisi sono: Pianificazione Identificazione Valutazione della Minaccia & del rischio Risposta Immediata Servizi di Emergenza "Containement" "Recovery" "Business continuity" 33

34 Critical Incident Management Plan Business Continuity Plan Emergency Mgt Plan Recovery Plan Activity Risk Management Process Emergency Response Continuity Response Recovery Response Time 34

35 "Crisis Management" : organizzazione (A) Conoscenza della propria Organizzazione (B) Formulazione di "Policy" interne (C) Pianificazione (D) Implementazione & Operazioni (E) Monitoraggio & Azioni Correttive (F) "Management review" 35

36 Obiettivi Strategici dell ERP Ridurre la tensione durante un incidente Dimostrare la determinazione e la competenza della Compagnia Controllare i flussi e l accuratezza delle informazioni Gestire efficacemente le RISORSE 36

37 Piani di Emergenza Le varie check-list contenute nel Piano di EMERGENZA devono essere utilizzate con costante attenzione alla Policy ed agli obiettivi della compagnia. La questione non è quindi esclusivamente tecnica (procedure, compiti, mansioni, ecc.) ma culturale.

38 Policy Le azioni ed i comportamenti successivi ad una situazione di crisi dovranno tenere conto innanzi tutto degli aspetti umanitari nei confronti di parenti ed amici delle persone coinvolte nell evento. Dovrà inoltre essere posta costante attenzione a tutti i risvolti legali e di immagine della compagnia.

39 Obiettivi Tattici 1. L' ERP deve essere in linea con le filosofie accettate a livello mondiale e sviluppato sullo SCENARIO CRITICO 2. Da implementare: piani particolareggiati, per ciascuno scalo della rete aziendale Check-lists interni di ogni singola funzione aziendale accordi con enti/organizzazioni esterni e con altre Compagnie Volontari ASSIST Piano di Crisis Communications 3. Addestramento > Esercitazioni > Aggiornamenti ERP 39

40 Evento Attivazione Perdita dell aeromobile e gravi danni alle persone o decessi Gravi danni all aeromobile e gravi danni alle persone o decessi Gravi danni all aeromobile e danni lievi o nulli alle persone Gravi danni alle persone o decessi e danni lievi all aeromobile Atti di pirateria aerea/ Unlawful Interferences (es: Hijacking, Bomba a bordo, ecc.) Danni lievi all aeromobile e danni nulli alle persone ma con classificazione accident/seriuos incident da parte delle Autorità Aeronautiche. Lievi danni alle persone e nessun danno all aeromobile. Gravi inconvenienti operativi/eventi di grande impatto sui Media/Pubblico (es: scioperi) Attivazione TOTALE Sala CRISI Relazioni Esterne Ops Volo ERC LCC ASSIST (if req.) Sala CRISI Relazioni Esterne

41 Accident Hijacking Serious Incident Anomalous Events OCC Business Continuity Plan OCC Crisis Unit Processo di allertamento tipo Emergency Response Plan Company Crisis Room ERC Emergency Response Centre Toll free number ASSIST Information technologies & Facilities Investigative Go-Team Safety & Security Depart & Arrival Airport/Station & apt. next to crash site Operating Centre of Allied Company (if Available) Response Go-Team Public Relations Media Eng. & Maint. Dept. Flight Operations Commercial Dept. & Tour Operators Administration, Finance & Insurance Legal Public Authorities Passenger List certification Unit Quality Manager 41

42 Processo di Gestione dell Emergenza Crisis Room ERC Emergency Response Centre Public Relations Company Dept./office Interior & Foreign Min. Crisis Units Investigative Go-Team Press, MEDIA KK Main Station LCC Local Dep/Arr Airport/Station Passenger List Certification Unit EPIC Airports Involved (if available) ASSIST Toll free number Call centre Response Go-Team Crisis Unit of each Company Dept/Body Consultants (if any) Allied Company if available / necessary C.R.I. E.O.S. Kenyon Blake Forensic Dept. Public Authorities (unless contacted by individual Dept.) 42

43 Gruppo Gestione Crisi Autorita' Ministeriali Gruppo Locale Periferico Autorita' Aeroportuali Servizi di Soccorso Assistenza ai Sopravvissuti Assistenza al GO-TEAM Assistenza alle famiglie

44 Certificazione Lista Passeggeri Departure Station: DCS data, Coupons/Boarding Cards Info forms: Toll-free number/call Centre Passengers List Certification Unit Crisis Room(s) Emergency Response Centre Pax Data: Frequent Flyers, Credit Cards, Electronic tickets, etc. Data gathered from Allied Companies Tour Operators Emergency Procedures Information Centre at each involved Airport 44

45 Priorità basilari ( min) Confermare i dettagli dell incidente ed aprire le linee di comunicazioni (telefoni APERTI!) Attivare le Check-list delle azioni immediate Prenotare/assicurare Hotac e le predisposizioni per le conferenze Predisporre la sicurezza (security) dei vari siti (se richiesto) Reperire, secure e fare copie di tutta la documentazione di volo Contattare lo Staff chiave (sistema in uso?)

46 Priorità basilari ( min) Allocare, Briefingare ed inviare nelle postazioni interessate il relativo Staff Staff di Compagnia presso il Centro di gestione emergenze delle Autorità Aeroportuali Invio Manutenzione presso il luogo dell incidente? Inviare il Personale di Compagnia, del GHA / altre Compagnie ai centri di raccolta accoglienza Il portavoce di Compagnia in Sala Stampa (o centro di coordinamento con la Stampa) Continuare ad aggiornare la Crisis Room/ERC con le info disponibili

47 Priorità basilari ( min) Soddisfare i bisogni immediati dei Sopravvissuti e dei Familiari Coordinare tutti i Centri coninvolti ed ottenere informazioni Cominciare la verifica e valutazione dei dettagli informativi sui passeggeri per emettere la lista Passeggeri ASAP! 47

48 COMUNICAZIONE in caso di CRISI 48

49 3 settembre 1998 In termini di sequenza degli eventi, ecco la nuova realtà da fronteggiare: il caso SWISSAIR, volo SR 111 da JFK precipitato ad Halifax ha fatto storia. 49

50 Perché gli eventi aeronautici Accadono senza preavviso 2. Possono essere catastrofici 3. Rafforzano la diffusa percezione che volare non è sicuro 4. Attirano i media in tutto il mondo 50

51 Sequenza tipica di interesse dei Media 1 giorno Scala del disastro Riporto dei testimoni I rottami ancora in fumo 2 Giorno Le vittime I parenti disperati 3 Giorno: cominciano le speculazioni! 51

52 On the air I primi Reporti ed Interviste in TV entro 15 minuti dall evento Gli Elicotteri (tempo permettendo ) lanciati entro 15 min. Le prime Interviste ai privati entro 30 min. Squadra al completo di persone sul sito entro 180 min. Trasmissioni al mattino, all ora di pranzo, alla sera, H24 I produttori TV, normalmente stabiliscono collegamenti diretti con i servizi di emergenza (vantaggio sulle Compagnie) 52

53 Quale è l interesse della stampa? Vendere i giornali che vuol dire anche catturare l interesse e l attenzione dei lettori con notizie sensazionali Ottenere risposte immediate a problemi complessi, cosa che contrasta con i tempi necessari per l accertamento dei fatti Se non ottengono le informazioni che vorrebbero speculano (e c è sempre qualcuno disposto ad aiutarli ) 53

54 Quale è l interesse della Compagnia? Che non venga negativamente influenzata nel pubblico la percezione del rischio Volo Che preconcetti e pregiudizi non portino ad enfatizzare alcuni eventi, ignorandone altri Che una riattaccata o un rientro al parcheggio non diventino terrore a bordo Che l interesse della stampa sia rivolto più al che cosa è accaduto piuttosto che al cosa sarebbe successo se. 54

55 Perché un piano per la comunicazione.. 1. Perché il caos e la complessità alimentano le speculazioni che, nella catena informativa, sostituiscono i fatti!! 2. Perché i Media sono onnipresenti ; non devono niente a nessuno; sono sempre predisposti a credere al peggio. 55

56 Perché un piano per la comunicazione.. 2. Perché i Media non dormono mai (è sempre prima serata da qualche parte) possono mandare in onda in pochi minuti immagini live da tutto il mondo hanno spazio e tempo illimitato sono più globali di qualsiasi Compagnia vogliono risposte immediate e sono quelli che definiranno l evento per il pubblico ( audience )!! 56

57 Perché un piano per la comunicazione e perché la loro prospettiva è che: tra incidenti gravi (mortali) e non, con l'aumentare del traffico aereo, il n di incidenti nell'unità di tempo aumenta (anche se il "RATEO" diminuisce!).. e quindi la SICUREZZA del VOLO fa sempre notizia ed è sempre da prima pagina. 57

58 La Crisis Communication : il VECCHIO modello 1. La comunicazione con i Media fatta solo dal centro (Top Management) 2. Allo Staff di Front-line era proibito parlare alla Stampa, specialmente in caso di Crisi 3. Estrema lentezza e cautela = assenza di informazioni - No comment 4. Focalizzato sul mercato nazionale 58

59 La Crisis Commnication : il NUOVO modello 1. Le attività di comunicazione sono coordinate dal centro 2. La responsabilità della risposta iniziale delegata anche al Front-line 3. Designare ed Addestrare i Managers di Front-Line come Portavoce 4. Organizzare la Compagnia per rispondere Rapidamente ed Efficacemente ovunque, ed in ogni momento! 59

60 La comunicazione sarà efficace se : Si è PREPARATI, che significa : AVERE UN PIANO PROVARLO APPLICARLO MODIFICARLO SE NECESSARIO Si è RAPIDI; Si mantiene la CALMA. 60

61 Comunicazione in caso di CRISI OBIETTIVI & PRIORITA Tattici del C.M. : 1. Aiutare i Media a focalizzarsi sui fatti e su ciò che la compagnia ha fatto bene; 2. Mostrare la compagnia come sicura, efficiente e attenta ai problemi delle persone (parlare in positivo ); 3. Non compromettere la fiducia della gente nella Compagnia. 61

62 Principi generali del C.M. Una Compagnia può avere il miglior piano del mondo, ma se questo non tiene conto della REALTA, può causare più problemi di quanti ne risolva. Ricordarsi sempre che: a. è una INVESTIGAZIONE b. non è un evento MEDIATICO c. le REALTA locali sono determinanti 62

63 a. E una INVESTIGAZIONE Un Incidente (Accident) è un evento in cui sono morte delle persone e l investigazione serve per prevenire futuri incidenti, partendo dall'identificazione delle "root causes". 63

64 b. Non è un evento MEDIATICO Chi si preoccupa di che cosa hanno bisogno o cosa vogliono i Media, basa la propria strategia sulla reazione che può quindi essere inappropriata, frenetica e confusa. 64

65 c. Prepararsi ad operare nelle varie realtà locali! In molte nazioni l inchiesta è un processo lineare e controllato. In tantissima altre hanno procedure più complicate, basate su criteri quali: politica, cultura, apertura mentale ed uno stile comunicativo proprio. 65

66 ATTORI del processo (1) Ci sono molte potenziali controparti in un incidente: ognuna ha un suo stile comunicativo ed ogni stile può avere un effetto diverso sull inchiesta. E cruciale per la Compagnia conoscere la potenziale informazione a loro disposizione e che direzione, tale informazione, può far prendere all inchiesta. 66

67 ATTORI del processo (2) chi si basa sui Fatti; i Politici; gli Opinion Leaders ; gli Emotivi ; i Sindacati; i Media

68 Livelli / Stili di Comunicazione Attori Investigatori Autorità Legali Familiari Media Domande / Interesse Responsabili, coinvolti, tecnici Responsabili, coinvolti, tecnici Chi testimonierà? Perché sono morti? Cosa è successo? 68

69 I DON Ts nel C.M. Non avere un messaggio (provato!) Speculare (supposizioni errate) Negare l evidenza e le responsabilità Panico Assenza di processo logico (es.: Relazioni Esterne slegate dall inchiesta) 69

70 I DO s nel C.M. Umanizzare; Essere parte del processo; Basso livello di expertise e rimando agli esperti; Dare i FATTI; Coinvolgimento Front-Line. 70

71 Esempi (1) TWA (B747-Esploso in volo) Mancata assistenza ai familiari delle vittime (>> ASSIST) EGYPTAIR (B767-precipitato in mare) Non preparata ad un inchiesta USA Mancato controllo della situazione Strategia inappropriata (+ contrasto e speculazioni con NTSB/FBI) 71

72 Esempi (2) AIR FRANCE (Concorde-Parigi) Aspetti negativi: Concorde - Processo Francese complicato Autorità di Governo Aspetti positivi: Incidente tecnico - Supporto in loco - Controllo iniziale anche della parte USA - Aderenza al processo investigativo - Gestione di Squadra 72

73 Comunicazione ben fatta.. 73

74 Lessons Learned 74

75 Lessons Learned Alaska 621 LAX Attivazione di 4 centri accoglimento familiari (LAX; SFO; SEA; EUG); Persone assistite inizialmente 90, cresciute fino a 600 dopo una settimana; Impiegati 400 volontari + Red Cross. 75

76 Lessons Learned Alaska - punti di forza Era stato fatto addestramento al personale; Erano stati fatti briefing periodici di aggiornamento ai 10 Top Executives; Entro 3 giorni sono stati distribuiti $ per famiglia. 76

77 77

78 Lessons Learned Thai Surat Thani Airbus 310; 11 dicembre 1998; Crash 2 km prima della pista al terzo tentativo di atterraggio in cattive condizioni meteo; 101 vittime e 45 sopravvissuti. 78

79 Lessons Learned Thai Surat Thani Certificazione lista passeggeri: Lista accettati inizialmente presa per corretta senza ulteriori verifiche; 3 pax avevano biglietti sotto altro nome; Alcuni no-show risultavano accettati; Alcuni nomi avevano errori di spelling; Molte famiglie thailandesi hanno appreso la notizia dalla TV, alcune famiglie straniere sono state avvertite 4 giorni dopo l evento. 79

80 Lessons Learned Thai Surat Thani Relazioni Esterne Gestione autonoma e scoordinata dei contatti con le famiglie; Autonoma assunzione di responsabilità per la notifica alle famiglie; Non tempestiva notifica ai media del numero verde; Rilascio di nominativi di pax ai media effettuato autonomamente. 80

81 Lessons Learned Thai Surat Thani Relazioni Esterne Rilascio di dati e informazioni personali senza coordinamento con la struttura che offriva assistenza alle famiglie; Pubblica dimostrazione di incompetenza, disorganizzazione, improvvisazione, scarsa professionalità. Risultato: pessimo ritorno di immagine 81

82 Lessons Learned Thai Surat Thani Aspetti assicurativi Scarso controllo delle spese e della gestione dei fondi; Tentativo di forzare la mano ai familiari con tentativo di conciliazione in tempi troppo ravvicinati; Mancanza di corretta gestione dell informazione alle famiglie sulle problematiche assicurative, i diritti delle vittime e loro familiari; Mancanza di informazioni sulla copertura delle spese mediche per i passeggeri ricoverati in ospedale. 82

83 Lessons Learned Thai Surat Thani Aspetti gestionali generali Mancata richiesta tempestiva di supporto professionale per pulizia e restituzione degli effetti personali; Difficoltà connesse alla gestione dei bagagli; Problemi legati alla notifica della notizia alle famiglie; Mancanza di manualistica; Mancanza di procedure consolidate; Mancanza di addestramento; Mancanza di esercitazioni; Ciò ha portato a improvvisazione, duplicazione di compiti e attività, mancanza di sistematicità nell intervento. 83

84 Lessons Learned SQ-006 Cronologia eventi Aereo decolla da pista chiusa Aereo si spezza in 3 prende fuoco 82 vittime (78 pax + 4 crew) 7 ore dopo incidente, 150 staff SIA del Team di Supporto sono in rotta da SIN a TPE. Volo Speciale organizzato da LAX a TPE per i famigliari 84

85 Lessons Learned SQ-006 LAX: Problematiche mal gestite Accoglienza e assistenza ai familiari; Gestione privacy familiari e pax: Percorsi alternativi Sale stampa Security per l hotel Gestione differenziata dei familiari dei deceduti e dei sopravvissuti Uso sale VIP / strutture alberghiere Rientro corpi / bare / urne dei pax deceduti; Security aeroportuale / security privata; Rientro dei sopravvissuti da Taipei: Problematiche doganali; Passaporti; Feriti / ustionati. 85

86 Lessons Learned MD 11 Swissair - SR 111 3/9/98 JFK-GVA TOB: 215 (Delta = 53, SR = 162, + 14 Crew) 23 nazionalità e 158 famiglie coinvolte Delta bloccò TUTTI gli Hotel di Halifax 1 Flt Crew e 55 Cabin Crew non abili al volo per trauma emotivo 86

87 Lessons Learned Events log 0018z decollo 0114z fumo in cockpit 0124z dichiarazione di emergenza 0131z l ATC perde il contatto radar 0230z IL TORONTO STAR AVVISA LA SWISSAIR 0238z controllo con ACARS conferma SR z CNN riporta l incidente 0300z Avvio dell E.R.P. di compagnia

88 ORA ZERO (03:00 Z) + 00:15 - MONCTON ATC CONFERMA + 00:30 - I CONTATTO CON DELTA - ATTIVATO NUMERO VERDE + 01:30 - TUTTI I MEMBRI CRISIS ALLERTATI + 02:00 - LA SWISSAIR CONFERMA LA NOTIZIA CON UN BREVE COMUNICATO STAMPA + 02:15 - VENGONO COMUNICATI ALLA STAMPA I NUMERI VERDI PER I FAMILIARI + 02:20 - VIENE INFORMATO NTSB + 02:50 - EMERGENCY COMMITEE DI ZRH COMPLETO Lessons Learned + 03:00 - PRIMA CONFERENZA STAMPA A ZRH (08:00 lt) 88

89 Lessons Learned + 04:00 - VENGONO PUBBLICATI EXTRA VOLI PER:. GVA PER LO STAFF DI SUPPORTO. HALIFAX PER GO-TEAM + 04:15 - DELTA PIANIFICA DUE EXTRA FLIGHTS PER SUPPORT STAFF + 05:30 - COMPLETATA VERIFICA LISTA PAX no survivors expected + 05:40 - VIENE CONSEGNATA LA LISTA PASSEGGERI ALLE AUTORITA + 07:30 - PRIMA CONFERENZA STAMPA A NEW YORK (sono le 05:30 l.t.) + 17:00 - DELTA OFFRE 100 CARE GIVERS PER SEPT :00 - VIENE RESA PUBBLICA LA LISTA DELLE VITTIME 89

90 Lessons Learned 04 SETT.: TRASFERITI AD HALIFAX (CON VOLI SPECIALI) FAMILIARI DA ZURIGO DA NEW YORK 5 SETT. : INVIATE LE CONDOGLIANZE DELLA COMPAGNIA A TUTTI I FAMILIARI 6 SETT. : RIENTRO DEI PRIMI 74 FAMILIARI DAL LUOGO DEL DISASTRO 14 SETT. : SI CHIUDE LA SALA CRISI (TRASFERIMENTO DELLE ATTIVITA DA COMPIERE ALLA POST EMERGENCY ORGANIZATION ) 90

91 Lessons Learned TELEFONATE IN ARRIVO NELLE PRIME 24 ORE: ATLANTA: (200 LINEE ATTIVATE) ZURIGO : (55 LINEE ATTIVATE) (TELEFONATE TOTALI ) 91

92 Lessons Learned DOPO UNA SETTIMANA SWISSAIR EFFETTUA UN CONTROLLO SULL ANDAMENTO DELLE PRENOTAZIONI: NESSUNA DIMINUZIONE ANZI Alcuni MEDIA esaltano l efficienza e la sensibilità della Compagnia MONTREAL 17/18 NOVEMBRE

93 Lessons Learned SAS - Milano Linate, 8/10/2001, MD Vittime sulla SAS 4 Vittime sul CESSNA 4 Vittime a terra SAS ha risposto prontamente dal momento che l incidente è accaduto in un giorno lavorativo SAS realizza immediatamente che non può permettersi di sbagliare: l impatto sui Media è enorme! SAS dovette decidere se mettere a terra l intera flotta Le procedure di emergenza della SAS coprivano solo le prime 24 ore ed i 14 giorni successivi. 93

94 Lessons Learned SAS ha dovuto richiedere l aiuto di qualsiasi partner/service provider: non potevano far fronte all emergenza da soli! Il coinvolgimento con le famiglie e la determinazione del TOP Management è stato vitale. SAS dichiarò che è stato fondamentale avere un unico collegamento con l area dell incidente. Una sola linea sempre aperta ed uno Staff dedicato. Emergency Response downgradato dopo 1 settimana. Emergency Centre chiuso, ma il Family Assistance Centre (FAC) e Media Response Centre attivato a piena capacità. A seguito del de-briefing, SAS aumenta la dimensione del Response Team da 400 a 800 persone. Per 6 mesi dopo l incidente, le relazioni con le famiglie è stata intensa e continua. 94

95 Lessons Learned SAS ha fornito assistenza legale gratuita alle famiglie. SAS ha messo su e gestito un database per le famiglie per contattarsi reciprocamente: importantissimo per formare l associazione dei famigliari delle vittime. SAS ha avuto specialisti per assistenza per problematiche culturali. Pagamento iniziale di $ per famiglia entro una settimana. 95

96 Lessons Learned SAS ha avuto staff dedicato per lavorare con il Team incaricato di identificare le vittime (dati ante-mortem dentali e medici) 6711 effetti personali recuperati. La maggior parte restituiti. SAS ha organizzato e presenziato a tutte le riunioni dell associazione famigliari (e continua a farlo!). Anniversario dopo 1 anno Cerimonia commemorativa a Milano. Costo totale di $ 500,000 incluso il trasporto dei famigliari (circa 1000 persone). Nell occasione SAS ha dichiarato che..loro ci saranno sempre per i famigliari ma in modo passivo. 96

97 Lessons Learned I Famigliari hanno detto della SAS: Voi avete trasformato una giornata miserevole in una giornata di dignità, rispetto, comunione e ricordo. Ora si può avere una nuovo approccio alla vita 97

98 Firestone (1978) Lessons Learned Firestone Tires (USA), although knowing that problems existed with some products, continued to sell faulty tires to the public. Many deaths resulted and Firestone eventually recalled over 7 million tires. Firestone did not respond well to the crisis. Lives were lost, the company s sales and share prices were crippled and their reputation destroyed Firestone failed to manage the crisis!!! 98

99 Lessons Learned Johnson & Johnson Media reported that Tylenol, a best selling product of the Pharmaceutical giant Johnson & Johnson, had been tampered-with (1982). Johnson & Johnson reacted promptly and honestly All Tylenol products were re-recalled Cyanide tablets had been inserted into Tylenol packs on Supermarket shelves deaths had occurred Public confidence had been damaged but was regained!!! CCTV caught the perpetrator. 99

100 Lessons Learned FEMA & Hurricane Katrina Katrina (2005) left over 1200 deaths and 1000 s homeless FEMA Federal Emergency Management Agency heavily criticised FEMA conducted a simulation 1 year earlier, but: The simulation was not followed-up Budgets were not allocated Work was not done Aid was not delivered as promised Despite planning, management was still inadequate FEMA Director forced to resign 100

101 Conclusione Ignorare il Problema non serve: non svanisce Possibile perdita di Vite umane Possibile perdita di mezzi di sussistenza Reputazione & fiducia distrutte Eventi da gestire con estrema cautela Condurre periodiche esercitazioni e "Follow-Up" Mantenere buoni rapporti con i Media e fornire loro appropriate informazioni 101

102 Emergency Response Plan When the time comes to use the plan, the time to plan is over Failing to plan, is planning to fail 102

103 Per concludere, senza... Comunicazione, Coordinazione & Cooperazione C è solo Caos, Crisi & Confusione Un efficace risposta richiede coordinazione tra molte Direzioni/Enti/Agenzie ed i rispettivi PIANI

104 Ma soprattutto La gente può dimenticare un incidente aereo, ma non dimenticherà mai una risposta negligente da parte della Compagnia e.. se pensate che la sicurezza sia costosa.. 104

105 ?????? Domande???? Grazie!

CORSO BUSINESS CONTINUITY AND DISASTER RECOVERY MANAGEMENT LE 10 PROFESSIONAL PRACTICES

CORSO BUSINESS CONTINUITY AND DISASTER RECOVERY MANAGEMENT LE 10 PROFESSIONAL PRACTICES 1 CORSO BUSINESS CONTINUITY AND DISASTER RECOVERY MANAGEMENT Il corso è finalizzato a illustrare in dettaglio le competenze richieste al Business Continuity Manager per guidare un progetto BCM e/o gestire

Dettagli

MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO

MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO Data: Ottobre, 2013 UniCredit Group - Public MISSION E AMBITO DI COMPETENZA L Internal Audit è una funzione indipendente nominata dagli Organi di Governo della Società ed è parte

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di

Dettagli

Condizioni di contratto ed al tre informazioni importanti

Condizioni di contratto ed al tre informazioni importanti Condizioni di contratto ed al tre informazioni importanti CONDIZIONI DI CONTRATTO ED ALTRE INFORMAZIONI IMPORTANTI SI INFORMANO I PASSEGGERI CHE EFFETTUANO UN VIAGGIO CON DESTINAZIONE FINALE O UNO STOP

Dettagli

Emergency Response Planning in ambito industria aeronautica

Emergency Response Planning in ambito industria aeronautica CENTRO ALTI STUDI PER LA DIFESA Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze Emergency Response Planning in ambito industria aeronautica Com.te Enrico Della Gatta 07/09/2010 con la collaborazione di

Dettagli

Self Booking on line by e-travel Management. L importanza di un On Line Booking Tool Tailor Made, come leva per ridurre i costi dei viaggi

Self Booking on line by e-travel Management. L importanza di un On Line Booking Tool Tailor Made, come leva per ridurre i costi dei viaggi Self Booking on line by e-travel Management L importanza di un On Line Booking Tool Tailor Made, come leva per ridurre i costi dei viaggi Self Booking: cos è? È la soluzione web based che permette direttamente

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO!

ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! L allineamento del team esecutivo è definibile come l accordo dei membri del team in merito a: 1. Allineamento personale -consapevolezza dell impatto

Dettagli

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all

Dettagli

Politecnico di Milano. Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale. Anno Accademico Relatore: L. Di Renzo

Politecnico di Milano. Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale. Anno Accademico Relatore: L. Di Renzo Politecnico di Milano Anno Accademico 2010-2011 Disciplina: Le altre criticità del Trasporto Aereo: l Emergency Response Plan (ERP) Relatore: Com.te L. Di Renzo 1 Statistiche Negli ultimi 3 anni, abbiamo

Dettagli

Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI

Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI In base alla delibera della Giunta Regionale N 225 del 3/4/2006, la direzione sanitaria

Dettagli

Contaminazione dei Prodotti

Contaminazione dei Prodotti Response XL Italia XL Group Insurance Contaminazione dei Prodotti 2 01 Introduzione 02 Response XL il nostro network, il nostro approccio 03 Servizio di consulenza per la gestione delle crisi e dei rischi

Dettagli

Ti consente di ricevere velocemente tutte le informazioni inviate dal personale, in maniera assolutamente puntuale, controllata ed organizzata.

Ti consente di ricevere velocemente tutte le informazioni inviate dal personale, in maniera assolutamente puntuale, controllata ed organizzata. Sommario A cosa serve InfoWEB?... 3 Quali informazioni posso comunicare o ricevere?... 3 Cosa significa visualizzare le informazioni in maniera differenziata in base al livello dell utente?... 4 Cosa significa

Dettagli

Export Development Export Development

Export Development Export Development SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale

Dettagli

2 Congresso Nazionale Banche Club TI

2 Congresso Nazionale Banche Club TI 2 Congresso Nazionale Banche Club TI Verona 24 giugno 2005 Paolo Cavazzuti Business Continuity Manager di Gruppo Auditorium del Banco Popolare di Verona e Novara Centro Servizi - Via Meucci, 5 - Verona

Dettagli

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto

Dettagli

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi Project Management Modulo: Introduzione prof. ing. Guido Guizzi Definizione di Project Management Processo unico consistente in un insieme di attività coordinate con scadenze iniziali e finali, intraprese

Dettagli

QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE

QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE Step 1 - Decidere come organizzare e pianificare l autovalutazione (AV) 1.1. Assicurare l impegno e il governo del management per avviare il processo. 1.2. Assicurare

Dettagli

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti Si rivolge a: Forza vendita diretta Agenti Responsabili vendite Il catalogo MARKET Responsabili commerciali Imprenditori con responsabilità diretta sulle vendite 34 di imprese private e organizzazioni

Dettagli

Premessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento

Premessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento Premessa Ad Meliora è anche Sicurezza. Ci rivolgiamo principalmente ad aziende operanti nel settore del terziario erogando: corsi di adempimento normativo: in funzione della tipologia di azienda e dei

Dettagli

AREA MODELLI ORGANIZZATIVI

AREA MODELLI ORGANIZZATIVI MODELLI ORGANIZZATIVI 1. Crea il tuo sistema qualità 2. Dlgs 231 modello organizzativo come paracadute 3. Crea il tuo sistema privacy 4. Certificazione Etica SA8000 CREA IL TUO SISTEMA QUALITÀ Realizzare

Dettagli

Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale

Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale Con il presente capitolo si chiude la presentazione delle basi teoriche della manutenzione. Si vogliono qui evidenziare alcune problematiche

Dettagli

Comunicazione per le PMI nuove soluzioni a un problema di sempre una practice di Orga 1925

Comunicazione per le PMI nuove soluzioni a un problema di sempre una practice di Orga 1925 Comunicazione per le PMI nuove soluzioni a un problema di sempre una practice di Orga 1925 1 LA PRATICA SOLITA La comunicazione delle PMI si basa di regola sull assoluto privilegio della comunicazione

Dettagli

COME AVERE SUCCESSO SUL WEB?

COME AVERE SUCCESSO SUL WEB? Registro 3 COME AVERE SUCCESSO SUL WEB? Guida pratica per muovere con successo i primi passi nel web MISURAZIONE ED OBIETTIVI INDEX 3 7 13 Strumenti di controllo e analisi Perché faccio un sito web? Definisci

Dettagli

Grazie a Ipanema, Coopservice assicura le prestazioni delle applicazioni SAP & HR, aumentando la produttivita del 12%

Grazie a Ipanema, Coopservice assicura le prestazioni delle applicazioni SAP & HR, aumentando la produttivita del 12% Grazie a Ipanema, Coopservice assicura le prestazioni delle applicazioni SAP & HR, aumentando la produttivita del 12% CASE STUDY TM ( Re ) discover Simplicity to Guarantee Application Performance 1 Gli

Dettagli

Coordinazione Distribuita

Coordinazione Distribuita Coordinazione Distribuita Ordinamento degli eventi Mutua esclusione Atomicità Controllo della Concorrenza 21.1 Introduzione Tutte le questioni relative alla concorrenza che si incontrano in sistemi centralizzati,

Dettagli

Media Office Coordinator

Media Office Coordinator TERMINI DI RIFERIMENTO RUOLO: AREA/DIPARTIMENTO: SEDE DI LAVORO: Media Office Coordinator Marketing e Comunicazione Divisione Comunicazione Media and Celebrities Department Save the Children Italia Onlus

Dettagli

GENERALITÀ SULLA CUSTOMER SATISFACTION

GENERALITÀ SULLA CUSTOMER SATISFACTION GENERALITÀ SULLA CUSTOMER SATISFACTION Giuseppe Cicconi IL MODELLO DI GENERAZIONE DELLA CUSTOMER SATISFACTION Caratteristica dell'offerta Funzionalita' "Immagine - esperienze passate con l azienda Valore

Dettagli

È TEMPO DI CREARE UN CAPOLAVORO

È TEMPO DI CREARE UN CAPOLAVORO È TEMPO DI CREARE UN CAPOLAVORO TIMERAISER. COS È? Un asta su opere d arte con un inversione di ruoli: le offerte non sono fatte in denaro ma in ore di tempo da dedicare a un organizzazione non profit.

Dettagli

PROGETTO SOCIALE D INIZIATIVA WIN (WELLFARE DI INIZIATIVA).

PROGETTO SOCIALE D INIZIATIVA WIN (WELLFARE DI INIZIATIVA). PROGETTO SOCIALE D INIZIATIVA WIN (WELLFARE DI INIZIATIVA). Ing Paolo Neri 4 Settembre 2014 Associazione Vecchie e Nuove Povertà Empoli IL «PROGETTO SOCIALE D INIZIATIVA» Missione: favorire l uscita dal

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE SICUREZZA

SISTEMA DI GESTIONE SICUREZZA SISTEMA DI GESTIONE SICUREZZA Q.TEAM SRL Società di Gruppo Medilabor HSE Via Curioni, 14 21013 Gallarate (VA) Telefono 0331.781670 Fax 0331.708614 www.gruppomedilabor.com Azienda con Sistema Qualità, Salute

Dettagli

Software per Helpdesk

Software per Helpdesk Software per Helpdesk Padova - maggio 2010 Antonio Dalvit - www.antoniodalvit.com Cosa è un helpdesk? Un help desk è un servizio che fornisce informazioni e assistenza ad utenti che hanno problemi nella

Dettagli

Le Attività Sociali SAN BONIFACIO Corso OPERATORI-SOCCORRITORI P.C. 02/10/2010. In emergenza

Le Attività Sociali SAN BONIFACIO Corso OPERATORI-SOCCORRITORI P.C. 02/10/2010. In emergenza Le Attività Sociali SAN BONIFACIO Corso OPERATORI-SOCCORRITORI P.C. 02/10/2010 In emergenza I Volontari CRI Impegnati anche nel Sociale? SI! Prevenire e lenire le sofferenze delle persone, rispettare la

Dettagli

ICF ITALIA Linee Guida di Comportamento per i ruoli istituzionali e per gli associati

ICF ITALIA Linee Guida di Comportamento per i ruoli istituzionali e per gli associati ICF ITALIA Linee Guida di Comportamento per i ruoli istituzionali e per gli associati REVISIONE DEL DOCUMENTO: VALIDITÀ DEL DOCUMENTO: RESPONSABILE /AUTORE: REVISIONATO DA: APPROVATO DA: tutti gli associati

Dettagli

Ridurre i rischi. Ridurre i costi. Migliorare i risultati.

Ridurre i rischi. Ridurre i costi. Migliorare i risultati. Ridurre i rischi. Ridurre i costi. Migliorare i risultati. Servizi di approvvigionamento professionale. Essere più informati, fare scelte migliori. Supplier Management System delle Communities (CSMS) Prequalifiche

Dettagli

liste di liste di controllo per il manager liste di controllo per il manager liste di controllo per i

liste di liste di controllo per il manager liste di controllo per il manager liste di controllo per i liste di controllo per il manager r il manager liste di controllo per il manager di contr liste di liste di controllo per il manager i controllo trollo per il man liste di il man liste di controllo per

Dettagli

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE 1 Indice 1. Premessa 2. Obiettivo 3. Le competenze del profilo ideale Competenze 3.1. Età ed esperienza 3.2. Le reali competenze

Dettagli

La Guida per l Organizzazione degli Studi professionali

La Guida per l Organizzazione degli Studi professionali La Guida per l Organizzazione degli Studi professionali Gianfranco Barbieri Senior Partner di Barbieri & Associati Dottori Commercialisti Presidente dell Associazione Culturale Economia e Finanza gianfranco.barbieri@barbierieassociati.it

Dettagli

Gentile Dirigente Scolastico,

Gentile Dirigente Scolastico, Gentile Dirigente Scolastico, grazie per aver aderito al progetto VALES, un progetto del Ministero della Pubblica Istruzione in collaborazione con l INVALSI. Come sa, l obiettivo del progetto VALES è quello

Dettagli

LA NORMA OHSAS 18001 E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO

LA NORMA OHSAS 18001 E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO LA NORMA OHSAS 18001 E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO Studio Candussi & Partners novembre 2008 Lo Studio Candussi & Partners Lo Studio opera dal 1998 con consulenti

Dettagli

Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005

Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 Questionario di Autovalutazione di un Sistema di Gestione per la Qualità verso: Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 newsletter TECSE N. 02- Febbraio 2012 (Allegato

Dettagli

OVER BOOKING (AEREO) (OVERBOOKING 1 : prenotazioni molto più numerose delle disponibilità)

OVER BOOKING (AEREO) (OVERBOOKING 1 : prenotazioni molto più numerose delle disponibilità) OVER BOOKING (AEREO) (OVERBOOKING 1 : prenotazioni molto più numerose delle disponibilità) INTRODUZIONE L overbooking aereo si presenta quando il numero dei passeggeri con regolare prenotazione (confermata),

Dettagli

EVENT LEZIONE 11. IL RISK MANAGEMENT La gestione del rischio Il crisis management. Economia e organizzazione degli eventi.

EVENT LEZIONE 11. IL RISK MANAGEMENT La gestione del rischio Il crisis management. Economia e organizzazione degli eventi. LEZIONE 11 IL RISK MANAGEMENT La gestione del rischio Il crisis management Cristiano Habetswallner EVENT RISK MANAGEMENT IL RISCHIO E LA POSSIBILITÀ CHE ACCADA QUALCOSA CHE IMPATTI SUGLI OBIETTIVI DELL

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Supply Intelligence. Informazioni rapide e approfondite sui fornitori potenziali

Supply Intelligence. Informazioni rapide e approfondite sui fornitori potenziali Supply Intelligence Informazioni rapide e approfondite sui fornitori potenziali Ancora in alto mare? Le forniture, specialmente se effettuate a livello globale, possono rivelarsi un vero e proprio viaggio

Dettagli

«Comune amico dei bambini»

«Comune amico dei bambini» «Comune amico dei bambini» Un iniziativa dell UNICEF per situazioni di vita a misura di bambino in Svizzera Obiettivo Comuni amici dei bambini I bambini sono il nostro futuro. La Convenzione dell ONU sui

Dettagli

MOCA. Modulo Candidatura. http://www.federscacchi.it/moca. moca@federscacchi.it. [Manuale versione 1.0 marzo 2013]

MOCA. Modulo Candidatura. http://www.federscacchi.it/moca. moca@federscacchi.it. [Manuale versione 1.0 marzo 2013] MOCA Modulo Candidatura http://www.federscacchi.it/moca moca@federscacchi.it [Manuale versione 1.0 marzo 2013] 1/12 MOCA in breve MOCA è una funzionalità del sito web della FSI che permette di inserire

Dettagli

NOTA ESPLICATIVA AI FINI DELL APPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO SCHEMA SEQUENZIALE

NOTA ESPLICATIVA AI FINI DELL APPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO SCHEMA SEQUENZIALE NOTA ESPLICATIVA AI FINI DELL APPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO SCHEMA SEQUENZIALE Questa nota è a beneficio degli operatori che intendono svolgere operazioni specializzate, a titolo oneroso (commerciali o

Dettagli

Politica per la Sicurezza

Politica per la Sicurezza Codice CODIN-ISO27001-POL-01-B Tipo Politica Progetto Certificazione ISO 27001 Cliente CODIN S.p.A. Autore Direttore Tecnico Data 14 ottobre 2014 Revisione Resp. SGSI Approvazione Direttore Generale Stato

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING

NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING gno Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING COSA

Dettagli

Reputation Day. Come governare e influenzare le informazioni in rete

Reputation Day. Come governare e influenzare le informazioni in rete Come governare e influenzare le informazioni in rete 2014 The European House - Ambrosetti S.p.A. TUTTI I DIRITTI RISERVATI. Questo documento è stato ideato e preparato da TEH-A per il cliente destinatario;

Dettagli

Un metodo per garantire la continuità produttiva ed aumentare la resilienza dell impresa

Un metodo per garantire la continuità produttiva ed aumentare la resilienza dell impresa RISK MANAGEMENT & BUSINESS CONTINUITY Business Continuity per le imprese Un metodo per garantire la continuità produttiva ed aumentare la resilienza dell impresa PER LE IMPRESE VISITA IL SITO: www.exsafe.it

Dettagli

Problem Management. Obiettivi. Definizioni. Responsabilità. Attività. Input

Problem Management. Obiettivi. Definizioni. Responsabilità. Attività. Input Problem Management Obiettivi Obiettivo del Problem Management e di minimizzare l effetto negativo sull organizzazione degli Incidenti e dei Problemi causati da errori nell infrastruttura e prevenire gli

Dettagli

Sistema di Gestione della Sicurezza CLAUDIO SOAVE

Sistema di Gestione della Sicurezza CLAUDIO SOAVE Sistema di Gestione della Sicurezza CLAUDIO SOAVE L organizzazione della sicurezza secondo D.Lgs. 81/08 Al datore di lavoro vengono attribuiti compiti di regia e di programmazione della sicurezza in azienda,

Dettagli

Introduzione. Coordinazione Distribuita. Ordinamento degli eventi. Realizzazione di. Mutua Esclusione Distribuita (DME)

Introduzione. Coordinazione Distribuita. Ordinamento degli eventi. Realizzazione di. Mutua Esclusione Distribuita (DME) Coordinazione Distribuita Ordinamento degli eventi Mutua esclusione Atomicità Controllo della Concorrenza Introduzione Tutte le questioni relative alla concorrenza che si incontrano in sistemi centralizzati,

Dettagli

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie.

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie. Keeping Care Complete Sintesi dei risultati internazionali Keeping Care Complete ha l obiettivo di esaminare e creare consapevolezza circa le questioni emotive e sociali associate al trattamento e all

Dettagli

IL RISARCIMENTO DIRETTO IN BREVE

IL RISARCIMENTO DIRETTO IN BREVE IL RISARCIMENTO DIRETTO IN BREVE CHE COSA È IL RISARCIMENTO DIRETTO Il risarcimento diretto è la nuova procedura di rimborso assicurativo che dal 1 febbraio 2007 in caso di incidente stradale consente

Dettagli

COMUNIC@CTION INVIO SMS

COMUNIC@CTION INVIO SMS S I G e s t S.r.l S e d e l e g a l e : V i a d e l F o r n o 3 19125 L a S p e z i a T e l e f o n o 0187/284510/15 - F a x 0187/525519 P a r t i t a I V A 01223450113 COMUNIC@CTION INVIO SMS GUIDA ALL

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

MARKETING, COMUNICAZIONE, DEONTOLOGIA: il biglietto da visita del libero professionista

MARKETING, COMUNICAZIONE, DEONTOLOGIA: il biglietto da visita del libero professionista MARKETING, COMUNICAZIONE, DEONTOLOGIA: il biglietto da visita del libero professionista Bologna 24 novembre 2013 Roberta Arbellia Indagine Nursind e Cergas Bocconi ottobre 2013 Infermieri forte orgoglio

Dettagli

LA MIGRAZIONE IN SEMPLICI STEP. Il moving di una macchina Linux sul Cloud Server Seeweb

LA MIGRAZIONE IN SEMPLICI STEP. Il moving di una macchina Linux sul Cloud Server Seeweb LA MIGRAZIONE IN SEMPLICI STEP Il moving di una macchina Linux sul Cloud Server Seeweb La migrazione in semplici step [ 1 ] Indice 1. Perché cambiare provider 2. La migrazione in pillole 3. Come cambiare

Dettagli

ISO 27000 family. La GESTIONE DEI RISCHI Nei Sistemi di Gestione. Autore: R.Randazzo

ISO 27000 family. La GESTIONE DEI RISCHI Nei Sistemi di Gestione. Autore: R.Randazzo ISO 27000 family La GESTIONE DEI RISCHI Nei Sistemi di Gestione Autore: R.Randazzo La Norme che hanno affrontato il Tema della gestione dei rischi Concetto di Rischio Agenda Il Rischio all interno della

Dettagli

Attività federale di marketing

Attività federale di marketing Attività federale di marketing Gestione e certificazione delle sponsorizzazioni Il Feedback Web Nel piano di sviluppo della propria attività di marketing, la FIS ha adottato il sistema Feedback Web realizzato

Dettagli

Indice. pagina 2 di 10

Indice. pagina 2 di 10 LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA

Dettagli

Uno studio globale rivela che un pricing debole riduce i profitti del 25%

Uno studio globale rivela che un pricing debole riduce i profitti del 25% COMUNICATO STAMPA Uno studio globale rivela che un pricing debole riduce i profitti del 25% Non tutti guadagnano ciò che meritano. Il più grande studio sul pricing mai effettuato, con oltre 3.900 intervistati,

Dettagli

Come scrivere una proposta progettuale

Come scrivere una proposta progettuale PROGETTO OPERATIVO DI ASSISTENZA TECNICA ALLE REGIONI DELL OBIETTIVO CONVERGENZA Come scrivere una proposta progettuale Comune di CATANIA 17/03/2016 SIGNIFICATO E DEFINIZIONE DEI LIVELLI DELLA LOGICA

Dettagli

Perchè è importante che il Veterinario si organizzi anche in campo economico?

Perchè è importante che il Veterinario si organizzi anche in campo economico? Perchè è importante che il Veterinario si organizzi anche in campo economico? Per meglio integrarsi nel mondo degli allevamenti e della società moderna Per evidenziare le proprie prestazioni economiche,

Dettagli

ISO/IEC 2700:2013. Principali modifiche e piano di transizione alla nuova edizione. DNV Business Assurance. All rights reserved.

ISO/IEC 2700:2013. Principali modifiche e piano di transizione alla nuova edizione. DNV Business Assurance. All rights reserved. ISO/IEC 2700:2013 Principali modifiche e piano di transizione alla nuova edizione ISO/IEC 27001 La norma ISO/IEC 27001, Information technology - Security techniques - Information security management systems

Dettagli

PROJECT MANAGEMENT SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT DI ELEVATA PROFESSIONALITÀ

PROJECT MANAGEMENT SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT DI ELEVATA PROFESSIONALITÀ PROJECT MANAGEMENT SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT DI ELEVATA PROFESSIONALITÀ SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT CENTRATE I VOSTRI OBIETTIVI LA MISSIONE In qualità di clienti Rockwell Automation, potete contare

Dettagli

SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO

SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO CHE COS È È un programma di mobilità che permette ai giovani di impegnarsi nel volontariato in un paese diverso da quello di residenza per un periodo non superiore ai 12 mesi.

Dettagli

NUOVA CULTURA DELLA SICUREZZA, DUE GRANDI VERITA

NUOVA CULTURA DELLA SICUREZZA, DUE GRANDI VERITA NUOVA CULTURA DELLA SICUREZZA, DUE GRANDI VERITA Non si è raggiunto l obiettivo! E necessario inaugurare un grande cantiere fatto di: Cultura della sicurezza Tecnologia della sicurezza Prevenzione Controlli

Dettagli

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO Delle strategie REGIONALI (B) a cura di Sara Barsanti Introduzione L area di valutazione del conseguimento delle strategie regionali (area B) ha

Dettagli

Ipotesi di procedura per la rilevazione degli incidenti e degli infortuni mancati

Ipotesi di procedura per la rilevazione degli incidenti e degli infortuni mancati Ipotesi di procedura per la rilevazione degli incidenti e degli infortuni mancati Premessa Questa ipotesi vuole essere un contributo al lavoro della Sottocommissione del Comitato ex art. 7 D.Lgs. 81/2008

Dettagli

Per offrire soluzioni di Risk Management

Per offrire soluzioni di Risk Management REAL LOGISTICA ESTATE per consulting è la società di consulenza del gruppo per che opera nell ambito del Risk Management. I servizi offerti, che vanno dall Analisi del rischio al Disaster Recovery Plan,

Dettagli

vertours for business

vertours for business vertours for soddisfiamo le tue esigenze Holidays Incoming Events Business il gruppo vertours > Fondato nel 1949 a Verona > Oggi alla terza generazione in azienda > Un team operativo consolidato di 25

Dettagli

Agenzia Regionale di Protezione Civile &!!

Agenzia Regionale di Protezione Civile &!! Agenzia Regionale di Protezione Civile!!!"#$ % &!! '()* &+#),) Ascoltiamo un po. Parole chiave di Velasco Motivazione Mentalità vincente Esercizio Impegno Adattamento Flessibilità Punti in comune. Quali

Dettagli

Lean in Sanità. Luciano Attolico

Lean in Sanità. Luciano Attolico : strategie per valorizzare persone, prodotti e processi in campo sanitario e socio assistenziale Luciano Attolico Pisa 4 luglio 2013 Questo documento è destinato esclusivamente ad uso interno della Vostra

Dettagli

Audit & Sicurezza Informatica. Linee di servizio

Audit & Sicurezza Informatica. Linee di servizio Audit & Sicurezza Informatica Linee di servizio Application Control Consulting Molte organizzazioni hanno implementato applicazioni client/server integrate, come SAP e Oracle Queste applicazioni aumentano

Dettagli

Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona

Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona Approvato con Delibera di Giunta n 372 del 9 ottobre 2012 Art. 1

Dettagli

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Mentore Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Vision Creare un futuro migliore per le Nuove Generazioni Come? Mission Rendere quante più persone possibili Libere Finanziariamente Con

Dettagli

REGOLAMENTO DI SCALO PROCEDURA OPERATIVITA AEROPORTUALE PER SERVIZIO MEDICO D EMERGENZA*

REGOLAMENTO DI SCALO PROCEDURA OPERATIVITA AEROPORTUALE PER SERVIZIO MEDICO D EMERGENZA* REV. 0 PAG. 1/5 Sommario 1. SCOPO... 2 2. SOGGETTI COINVOLTI... 2 3. ATTIVAZIONE DELL EMERGENZA... 3 4. TEMPI DI ATTIVAZIONE SERVIZI... 4 5. MODALITA OPERATIVE... 4 6. FINE DELLE OPERAZIONI... 7 7. GESTIONE

Dettagli

EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA

EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA http://www.sinedi.com ARTICOLO 3 LUGLIO 2006 EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA A partire dal 1980 sono state sviluppate diverse metodologie per la gestione della qualità

Dettagli

CERTIFICAZIONE ISO 14001

CERTIFICAZIONE ISO 14001 CERTIFICAZIONE ISO 14001 Il Comune di Mozzate ha ottenuto la certificazione ambientale ISO 14001 in data 30.04.2003, ha difatti impostato e mantiene attivo un Sistema di Gestione Ambientale in linea con

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Gestione degli audit interni ambientali e di salute e sicurezza sul lavoro 3. APPLICABILITÀ La presente

Dettagli

comunicare la crisi >>>>

comunicare la crisi >>>> comunicare la crisi tutto può precipitare in una crisi Catastrofi naturali attentati incidenti scalate ostili trans-fotografie copertine black-out cadute di sistemi paralisi dei collegamenti mucca pazza

Dettagli

lcertificare il Sistema di Gestione per la Qualità Certificazione dei Sistemi di Gestione per la Qualità (Norma UNI EN ISO 9001:2008)

lcertificare il Sistema di Gestione per la Qualità Certificazione dei Sistemi di Gestione per la Qualità (Norma UNI EN ISO 9001:2008) La rubrica Certificazione che viene inaugurata in questo numero, ha l obiettivo di mettere in condizione l utente di capire concretamente i vantaggi e le difficoltà cui si va incontro attraverso l iter

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

Appendice III. Competenza e definizione della competenza Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,

Dettagli

Il mercato di monopolio

Il mercato di monopolio Il monopolio Il mercato di monopolio Il monopolio è una struttura di mercato caratterizzata da 1. Un unico venditore di un prodotto non sostituibile. Non ci sono altre imprese che possano competere con

Dettagli

Class CNBC Intervista al Group CEO, Mario Greco

Class CNBC Intervista al Group CEO, Mario Greco 12/03/2015 Class CNBC Intervista al Group CEO, Mario Greco Giornalista: Dott.Greco questo bilancio chiude la prima fase del suo impegno sulla società. Qual è il messaggio che arriva al mercato da questi

Dettagli

GESTIONE DELLE EMERGENZE DI SERVIZIO

GESTIONE DELLE EMERGENZE DI SERVIZIO GESTIONE DELLE EMERGENZE DI SERVIZIO 1) INTRODUZIONE... 2 2) EMERGENZE DI SERVIZIO... 2 2.1) LE TIPOLOGIE DI EMERGENZA... 2 2.2) INFORMAZIONI RELATIVE ALLE EMERGENZE... 2 3) OBIETTIVI DEGLI INTERVENTI...

Dettagli

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli; Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui

Dettagli

VALUTAZIONE DELLA STATO DI CONSERVAZIONE DEI SIC O ZPS GESTITI DAL WWF ITALIA E DAL CORPO FORESTALE DELLO STATO

VALUTAZIONE DELLA STATO DI CONSERVAZIONE DEI SIC O ZPS GESTITI DAL WWF ITALIA E DAL CORPO FORESTALE DELLO STATO VALUTAZIONE DELLA STATO DI CONSERVAZIONE DEI SIC O ZPS GESTITI DAL WWF ITALIA E DAL CORPO FORESTALE DELLO STATO PREMESSA Il Sistema Oasi WWF Italia è attualmente costituito da 118 oasi, di cui 77 sono

Dettagli

Prendi il vantaggio di un Servizio Originale

Prendi il vantaggio di un Servizio Originale Prendi il vantaggio di un Servizio Originale 2 Electrolux Service L importanza di essere originali Electrolux significa moderna tecnologia, design orientato al futuro, eccellente qualità, elevate prestazioni.

Dettagli

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager

Dettagli

Statuto. Servizio Cure a Domicilio del Luganese

Statuto. Servizio Cure a Domicilio del Luganese Statuto Servizio Cure a Domicilio del Luganese CAPITOLO 1 Scopo, sede e durata Denominazione Art. 1 Con la denominazione Servizio cure a domicilio del Luganese - SCuDo è costituita a Lugano un Associazione

Dettagli

ALLEGATO 13.2 - Esempio di questionario per la comprensione e valutazione del sistema IT

ALLEGATO 13.2 - Esempio di questionario per la comprensione e valutazione del sistema IT ALLEGATO 13.2 - Esempio di questionario per la comprensione e valutazione del sistema IT Premessa L analisi del sistema di controllo interno del sistema di IT può in alcuni casi assumere un livello di

Dettagli