Progetto Educazione alla legalità nelle scuole della Provincia di Arezzo

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1 Reg. R.P.P. n 130/2010 Progetto Educazione alla legalità nelle scuole della Provincia di Arezzo Relazione sull attività svolta nell Anno Scolastico Arezzo U.O. TUTELA FAUNA E VIGILANZA CACCIA Copia definitiva L Istruttore Direttivo: dr Carlo Lovari Il Vice Comandante: dr Pierfrancesco Pedone L Istruttore Direttivo: Alberto Bucchi

2 Adesione al progetto Per il secondo anno consecutivo il comando in intestazione ha aderito al Progetto Educazione alla legalità nelle scuole della Provincia di Arezzo, organizzato dall Osservatorio e dalla Commissione provinciale per la cultura della legalità e della sicurezza, che si è svolto nei mesi di febbraio e marzo c.a.. Rispetto al precedente anno gli interlocutori del progetto sono stati unicamente gli alunni, in quanto nessun incontro è stato svolto con i genitori o gli insegnanti. Al progetto hanno aderito 10 Istituti comprensivi di diverso ordine e grado, distribuiti sia nel capoluogo che nelle diverse vallate, ad eccezione della Valtiberina. I plessi scolastici interessati sono in tutto 12, indicati nell elenco seguente: 1) Scuola primaria di II grado (scuole elementari) - Istituto comprensivo Cortona Sede centrale; Istituto comprensivo Cortona Fratta (*); - Istituto comprensivo Cortona Camucia (*); - Istituto comprensivo La Curina Arezzo; - Istituto comprensivo Don Milani Montevarchi 2) Scuola secondaria di I grado (scuole medie) - Istituto comprensivo Piero della Francesca, Arezzo; - Istituto comprensivo Guido Marcelli Foiano; - Istituto comprensivo Magiotti Montevarchi 3) Scuola secondaria di II grado (scuole superiori) - Istituto Tecnico Industriale E. Fermi - Bibbiena; - Istituto tecnico Statale per gemetri - Bibbiena; - Liceo Linguistico Aziendale Fossombroni - Arezzo; - Istituto tecnico Statale per gemetri Fossombroni - Arezzo; (*) L Istituto Comprensivo di Cortona aveva aderito in un primo momento con tre plessi scolastici, poi per motivi di trasporto, legati alla mancata disponibilità del servizio di Scuolabus, ha partecipato solo con gli alunni della sede centrale di Cortona.

3 Fasi del lavoro Il lavoro si è articolato nelle fasi seguenti: 1) Organizzazione ; 2) Preparazione degli interventi e del materiale logistico; 3) Incontri con le scuole; 4) Verifica e resoconto dei risultati conseguiti. 1) Organizzazione Per ognuno dei plessi scolastici è stato contattato il referente del progetto e con lui sono state definite le modalità dell intervento, gli argomenti, in relazione alle tipologie di utenza, nonché il numero degli incontri da realizzare ed il relativo calendario. Tutti i plessi scolastici hanno richiesto degli interventi in aula, mentre gli Istituti Tecnici di Bibbiena (Industriale e Geometri), hanno chiesto di eseguire anche due uscite sul territorio. La scuola elementare di Cortona ha invece effettuato la visita alla Mostra Permanente della Fauna Selvatica, presso la sede centrale della Provincia e anche l incontro con il relatore è avvenuto presso di questa. Gli argomenti trattati sono stati individuati in piena collaborazione tra i referenti di ciascuna scuola e gli addetti di questo comando (dr. Pierfrancesco Pedone e dr Carlo Lovari), in funzione delle esigenze delle scuole e degli ambiti di intervento propri di questo comando. Nel complesso sono stati individuati 5 argomenti diversi: 1, di carattere generale, proposto in tutte le scuole di diverso ordine e grado e 4, più specifici, in relazione anche all indirizzo delle scuole. ARGOMENTI AFFRONTATI Parte generale: EDUCAZIONE E CULTURA DELLA LEGALITA - La Polizia provinciale: chi è, cosa fa, quali competenze? - Concetti di educazione e cultura della legalità; - Finalità, obiettivi, e interlocutori a cui si rivolge il progetto. LA FAUNA SELVATICA: come CONOSCERLA, CONVIVERCI E RISPETTARLA GLI AMBIENTI DI ACQUA DOLCE: ECOLOGIA E TUTELA DALL INQUINAMENTO LA TUTELA DELLE ACQUE DALL INQUINAMENTO LA TUTELA DELLE ACQUE E IL VINCOLO IDROGEOLOGICO - Che cosa è? - Il valore della fauna selvatica; - I rapporti con l uomo; - La tutela e la gestione; - Il ruolo della vigilanza; - Cosa fare quando - Il patrimonio idrico; - Ecologia degli Ambienti di ac-qua dolce (laghi e fiumi); - La vegetazione riparia; - Conseguenze degli interventi dell uomo: inquinamento, si-stemazioni idrauliche; - Il ruolo della vigilanza - Il patrimonio idrico e le forme di inquinamento; - L utilizzo della risorsa idrica: attingimenti e derivazioni; - Gli interventi di sistemazione idraulica; - Tutela della fauna ittica e degli habitat fluviali - Il ruolo della vigilanza - Il patrimonio idrico e le forme di inquinamento; - L utilizzo delle acque: at-tingimenti e derivazioni; - Gli interventi di sistema-zione idraulica; - Tutela della fauna ittica e degli habitat fluviali; - Il vincolo idrogeologico;

4 - Il ruolo della vigilanza Il numero di incontri programmati è risultato di 26 (contro i 4 dello scorso anno) in modo da evitare l assembramento di troppi studenti ad ogni incontro e rendere più semplice la partecipazione e l apprendimento. A conclusione di questa fase è stato predisposto il prospetto indicato in allegato, contenente il calendario degli incontri con ogni scuola, le classi interessate, il recapito telefonico dei referenti e gli argomenti da trattare. 2) Preparazione degli interventi e del materiale logistico Per la preparazione degli interventi è stato fatto riferimento al materiale bibliografico scaricato da vari siti internet, alle foto e agli atti disponibili presso questo comando. Tutti gli interventi sono stati predisposti per mezzo del programma Power point e animati in modo funzionale all esposizione degli argomenti. L intervento di carattere generale e quello sulla fauna selvatica sono stati poi realizzati in tre versioni diverse in funzione delle scuole in cui sono stati presentato (primaria di II grado, secondaria di I e II grado). Copia degli schemi predisposti per ciascun intervento sono allegati alla presente relazione. Per ogni incontro sono state poi predisposte le copie dei moduli forniti dall Osservatorio e dalla Commissione provinciale per la cultura della legalità e della sicurezza, consistenti negli atti seguenti (cfr allegati): - relazione finale, da compilare per ogni plesso scolastico; - questionari di soddisfazione, per gli insegnanti; - questionari di soddisfazione per gli alunni (diverso per elementari medie e superiori). Per la realizzazione degli interventi questo comando ha poi messo anche a disposizione il proprio video proiettore che si è reso necessario nei plessi scolastici del Valdarno. 3) Incontri nelle scuole Dei 26 incontri programmati ne sono stati realizzati al mo-mento 24, perché 2 sono stati annullati dall I.C. di Cortona. Il quadro com-plessivo degli incon-tri, nei diversi plessi scolastici è esposto nella figura adiacente: Il numero com-plessivo di alunni che hanno partecipato a-gli incontri è stato di 640, suddivisi nelle diverse scuole, secondo il modo indicato nella figura seguente. Nella maggior parte dei casi gli alunni hanno partecipato ad un solo incontro, ad eccezione di due plessi scolastici: nella scuola media Magiotti l argomento scelto è stato trattato in due incontri distinti, a cui hanno partecipato gli alunni della stessa classe;

5 gli studenti dell Istituto tecnico Industriale e quelli dei geometri di Bibbiena hanno svolto sia gli incontri in aula che l uscita sul territorio: a quest ultima hanno però partecipato un numero ridotto di allievi. Le ore di docenza effettuate sono in tutto 63, con una media di circa 2 ore per ogni incontro (da 1,5 a 2, 5), escluso le uscite sul territorio che hanno avutro una durata di 6-7 ore. Ciascun incontro in aula si è articolato in tre fasi consistenti nella: - presentazione della Polizia Provinciale; - parte generale su: Educazione e cultura della legalità; - parte speciale, con argomento diverso a seconda del tipo di scuola. Nel corso di ogni incontro è stato dato ampio spazio alle domande degli alunni (numerose nelle scuole elementari e medie), meno frequenti negli istituti superiori. 4) Verifica e resoconto dell attività svolta Per valutare l interesse che l iniziativa ha riscosso verso i ragazzi, ad ogni incontro è stato fornito loro una copia di un questionario di gradimento, redatto in maniera diversa nei tre ordini scolastici. Tutte le scuole li hanno riconsegnati ad eccezione del Liceo Linguistico Aziendale e dell Istituto Tecnico per geometri che li restituiranno dopo le vacanze di pasqua, così come concordato con l insegnante referente del progetto. I moduli sono disponibili presso il comando e con tutti i limiti del caso rappresentano comunque un modo oggettivo di valutare il livello di interesse dell iniziativa. Da un loro primo esame sommario emergono un numero ridotto di casi di disinteresse totale, mentre al contrario le valutazioni espresse dagli alunni sono spesso positive ed in alcuni casi migliori rispetto alle attese, proprio negli istituti superiori. Il livello di attenzione dei ragazzi è risultato comunque elevato in tutte le scuole e solo in alcuni casi, sempre in corrispondenza delle ultime ore della giornata scolastica, si è reso necessario un maggiore sforzo per richiamare i ragazzi all attenzione. Positiva anche la collaborazione offerta dai docenti referenti del progetto ed anche l interesse dimostrato dagli insegnanti nelle cui ore si sono svolti gli incontri in aula o sul territorio. Da parte dell Istituto Tecnico per Geometri è emersa anche la richiesta di poter collaborare nel prossimo anno scolastico, eventualmente anche a prescindere dal ripetersi di questa iniziativa.

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7 ALLEGATI - Calendario degli incontri - Moduli per la relazione e i questionari; - Copia degli schemi relativi agli interventi effettuati