programmazione delle attività formative professionalizzanti (tirocini) e strategie di integrazione tra università e strutture sanitarie accreditate

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1 COMMISSIONE NAZIONALE CL INFERMIERISTICA E CLS SCIENZE INFERMIERISTICHE ISTICHE E OSTETRICHE venerdì 16 Ottobre 2009 confronto tra Università sull applicazione dei nuovi ordinamenti didattici del corso di laurea in Infermieristica INTERVENTI PREORDINATI programmazione delle attività formative professionalizzanti (tirocini) e strategie di integrazione tra università e strutture sanitarie accreditate

2 OBIETTIVO DELL INTERVENTO PREORDINATO: illustrare la recente esperienza dell Universit Università di Brescia e delle sedi accreditate (Brescia, Chiari, Cremona, Desenzano, Esine,, Mantova) in materia di programmazione didattica delle attività formative professionalizzanti (tirocini),, basata su due nuovi strumenti: il portfolio delle competenze-esito esito e l offerta l formativa bottom-up up.

3 IL PUNTO DI PARTENZA: 1. il lavoro del gruppo coordinato da Dalponte e Palese sulla revisione del curriculum e sulla classificazione delle competenze- esito ( il patrimonio teorico, metodologico, pratico ecc. che il laureato deve irrinunciabilmente possedere al termine dell intero percorso di studi ); 2. due limiti del modello tradizionale di programmazione didattica nel nostro corso di laurea: 3. la programmazione degli stage (obiettivi, sedi, attività ecc.) dipende maggiormente da ciò che viene prima (le discipline che si insegnano in aula e i vari regolamenti), più che da ciò che deve essere raggiunto al termine del corso (un profilo professionale); 4. spesso si determina una distanza consistente tra gli obiettivi fissati top-down e le concrete opportunità di apprendimento nella pratica assistenziale.

4 UNA PROGRAMMAZIONE TOP-DOWN ECCESSIVAMENTE RIGIDA NON PERMETTE DI SFRUTTARE LE PIENE POTENZIALITA ( l offerta formativa ) ) DELLE SINGOLE REALTA OPERATIVE. GLI STUDENTI TERMINANO IL PERCORSO TRIENNALE: 1. avendo dedicato un numero comunque consistente di crediti per le attività formative professionalizzanti 2. in un sistema di progettazione degli apprendimenti pratici non sempre pienamente attento a valutare cosa lo studente ha veramente imparato nella pratica ( competenze-esito esito irrinunciabili ).

5 IL PROGETTO CHE COINVOLGE TUTTE LE SEDI DIDATTICHE DEL CL IN INFERMIERISTICA DELL UNIVERSITA UNIVERSITA DI BRESCIA (Brescia( Brescia,, Chiari, Cremona, Desenzano, Esine e Mantova) Revisione della programmazione didattica triennale degli obiettivi degli stage centrata sull introduzione di un SISTEMA UNICO DI CLASSIFICAZIONE DELLE COMPETENZE- ESITO ( port( port-folio ), che prevede la distinzione tra competenze IRRINUNCIABILI e NON IRRINUCIABILI ai fini della selezione ezione delle sedi, delle attività da svolgere, della valutazione dell apprendimento: 1. scegliere la sede non pensando alla specialità à,, ma alle competenze- esito ; 2. sensibilizzare, motivare e coinvolgere lo studente nella pianificazione delle attività didattiche finalizzate all apprendimento apprendimento delle competenze-esito; esito; 3. perfezionare le procedure e gli strumenti per la valutazione dell apprendimento (esempio: le singole competenze IRRINUNCIABILI non raggiunte determinano obblighi formativi aggiuntivi).

6 IL PROGETTO AVVIATO NELLA SEDE DI BRESCIA (Azienda Ospedaliera Spedali Civili) Revisione della programmazione didattica triennale degli stage centrata c sulla proposta bottom-up ( offerta formativa generata dalle singole unità operative dell ospedale): 1. orientare la scelta della sede da parte dello studente non pensando alla specialità à,, ma a ciò che di eccellente essa offre, in particolare sulle competenze-esito esito ; 2. migliorare e intensificare i meccanismi di integrazione e di cooperazione tra il servizio di tutorato e le figure dedicate alla formazione pratica, attraverso una tipica strategia di empowerment; 3. costruire le precondizioni di un approccio dipartimentale (la sede di tirocinio offre apprendimenti sulle competenze-esito, esito, ma anche supporto per i lavori di tesi, proposte di attività seminariali e di ricerca ecc.).

7 L OFFERTA FORMATIVA DI UNITA OPERATIVA (Azienda Ospedaliera Spedali Civili) tutte le U.O. dell ospedale, prima dell inizio dell anno accademico, sono state invitate a predisporre la propria offerta formativa 1. chi siamo 2. quali pazienti e quali problemi assistenziali gestiamo 3. come siamo organizzati 4. cosa ti offriamo 5. cosa ti chiediamo