Intervento Un importante ciclo di incontri di sensibilizzazione
|
|
- Leona Gigli
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Intervento Un importante ciclo di incontri di sensibilizzazione Francesco Ricciardi Dirigente Generale Consiglio Regionale della Basilicata ATTI DEL CICLO DI INCONTRI DI SENSIBILIZZAZIONE
2 manco
3 Pochi seminari possono aspirare alla categoria delle iniziative meritorie e utili, dal punto di vista culturale e sociale. Credo che questo ciclo di incontri possa essere considerato tale, perché è stato calibrato sugli aspetti più sensibili, dinamici e avanzati non solo della Regione Basilicata, ma di tutte le altre istituzioni che devono fungere sempre più da camera di risonanza delle problematiche giovanili. Il delicato, fragile e affascinante universo dei minori deve interagire con le istituzioni secondo l etica e la fantasia, la conoscenza e la creatività, assicurando, sempre, la più assoluta tutela, la più assoluta sicurezza a chi è in una fase evolutiva alquanto incerta e costantemente insidiata da falsi miti o da tendenze. Come Consiglio Regionale abbiamo avvertito questa responsabilità e abbiamo creduto nel progetto che si è dispiegato in affollati incontri su tematiche tutte di grande interesse pedagogico, didattico, sociale. Sono state messe in campo le migliori professionalità del settore con l obiettivo di far conoscere i rischi che incontrano i minori, ma anche per diffondere e promuovere la cultura dei diritti presso tutti i soggetti che, a vario titolo, entrano in contatto con i bambini e gli adolescenti. A ciclo concluso possiamo senz altro affermare che il progetto ha ottenuto una buona diffusione e soprattutto, spero, un certo consenso nel mondo della scuola, nel mondo dell associazionismo e del volontariato, in quello della sanità e delle autonomie locali. Una sperimentazione che per un istituzione come la nostra ci conforta e ci spinge a continuare su questa strada tracciata dalla Consulta Regionale di Protezione e Pubblica Tutela dei Minori, istituita con legge regionale nel gennaio del 2003 (LR n.1 del 4/1/2003), con lo scopo di rafforzare e consolidare le azioni a favore dei minori e diffondere e promuovere la cultura dei diritti dell infanzia e dell adolescenza presso tutti i soggetti che, a vario titolo, entrano in contatto con bambini e adolescenti. La Consulta, istituita presso il Consiglio Regionale, è presieduta dal Presidente del Consiglio Regionale ed è costituita da rappresentanti delle 21
4 22 principali istituzioni ed enti (pubblici e privati) che operano nel campo dell infanzia e dell adolescenza. Ha di fatto mosso i primi passi nel marzo del 2004 e per rendersi più snella ed efficace si è dotata di un Gruppo di lavoro ristretto, coordinato dalla componente Clara Ripoli, con il compito di individuare e impostare il Piano delle attività. Il primo passo della Consulta, da poco insediata, è stato quindi quello di aprirsi all esterno attraverso la realizzazione di una campagna di sensibilizzazione e promozione della cultura dei diritti dell infanzia e dell adolescenza attuata mediante il ciclo di incontri realizzato, avvalendosi della collaborazione e dell esperienza dell Istituto degli Innocenti di Firenze, al quale va il ringraziamento dell istituzione che rappresento e quello mio personale. Il Piano prevedeva inizialmente una platea di 150 destinatari che si è andata via via allargando fin dai primi incontri, fino a raggiungere circa 250 partecipanti appartenenti a enti pubblici (scuole, Comuni, Province, ASL, Regione, forze dell ordine) e privati (associazioni di volontariato, cooperative sociali, ordini professionali). Questa inaspettata e ampia partecipazione credo sia stata determinata da un lato da un grande interesse verso le problematiche affrontate, dall altro dall alta qualità degli interventi nei diversi incontri. A me, in qualità di Direttore Generale del Consiglio Regionale, spetta il compito, ai sensi dell art. 3 della legge istitutiva, di provvedere adeguatamente all organizzazione e al funzionamento della Consulta. Allo stato attuale, la Consulta dei Minori è attestata all Ufficio Organi Consultivi e di Partecipazione, e le è stata assegnata un unità come responsabile della Segreteria, la collega Marilina Renda, il cui apporto ed entusiasmo è stato determinante per l avvio dell attività della Consulta stessa. Con il trasferimento degli Uffici del Consiglio nella nuova sede la Consulta potrà avvalersi in maniera stabile di una sede idonea per portare avanti la propria attività e svolgere le proprie funzioni. Un attività che
5 credo sia di grande importanza e alla quale deve essere dato sempre maggiore impulso. La legge regionale prevede l istituzione di una sezione per la protezione e la pubblica tutela dei minori nell ambito dell Osservatorio Regionale sulle Politiche sociali presso il Dipartimento Sicurezza e Solidarietà Sociale, con il compito di raccolta ed elaborazione dei dati relativi alla condizione dell infanzia e dell adolescenza in ambito regionale. Soltanto con l istituzione dell Osservatorio e con il suo stretto raccordo con la Consulta si potrà diffondere meglio la cultura dei diritti dell infanzia e dell adolescenza e si potranno affinare le proposte di innovazione di natura normativa e amministrativa in materia di tutela e promozione dei diritti dei minori. Il Consiglio Regionale della Basilicata ha aperto una strada. Si è posto il problema della protezione dei più deboli e lo ha evidenziato attraverso un concreto atto di educazione e di sensibilizzazione, la cui ricaduta sulla comunità, spero, sia tangibile. Sono convinto che questo seme continuerà a germogliare, per la qualità del terreno che lo accoglie e per l entusiasmo dei componenti della Consulta. Così come sono convinto che il progetto realizzato con questo ciclo di sette incontri di sensibilizzazione sui temi di più stringente attualità si arricchirà di altre preziose iniziative collaterali, per diventare progetto di riferimento anche per altre realtà territoriali. Allargando il dibattito e intercettando i bisogni dei minori, dei loro educatori e di chi opera nel sociale è possibile auspicare una completa e fattiva integrazione tra il Consiglio Regionale e le altre istituzioni, integrazione che è possibile realizzare utilizzando come miglior strumento il dialogo che deve partire proprio dall ascolto, in particolare e naturalmente, proprio dei minori. 23
6 manco
Piano annuale per la formazione del personale operante nei settori particolarmente esposti al rischio di corruzione - Anno 2014 -
ALLEGATO N.3 Piano annuale per la formazione del personale operante nei settori particolarmente esposti al rischio di corruzione - Anno 2014 - Indice 1. Premessa 2. Linee guida 3. Materie oggetto di formazione
DettagliFondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese
Fondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese Tenendo conto di quanto indicato dal Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 14 ottobre 2015 e dall allegato D delle
DettagliTamara Lucarelli - Dipartimento Progetti di Sviluppo e Finanziamenti europei
Tamara Lucarelli - Dipartimento Progetti di Sviluppo e Finanziamenti europei La Macrostruttura 31 Dipartimenti (15 strutture di linea, 7 strutture di staff e 9 strutture di supporto agli Organi e all Amministrazione)
DettagliREGOLAMENTO FORUM DELLE ASSOCIAZIONI DELL UNIONE LOMBARDA DEI COMUNI DI BASIANO E MASATE
UNIONE LOMBARDA DEI COMUNI DI BASIANO E DI MASATE (Provincia di Milano) REGOLAMENTO FORUM DELLE ASSOCIAZIONI DELL UNIONE LOMBARDA DEI COMUNI DI BASIANO E MASATE ALLEGATO A DELIBERA ASSEMBLEA UNIONE N.
DettagliIl nido per una cultura dell infanzia Storia e normative. Dott.ssa Marzia Fratini Coordinatrice Pedagogica dei nidi d infanzia Comune di Macerata
Il nido per una cultura dell infanzia Storia e normative Dott.ssa Marzia Fratini Coordinatrice Pedagogica dei nidi d infanzia Comune di Macerata Motivazioni Ho scelto questo titolo per ricordare e ricordarsi
DettagliIl consenso informato tra partecipazione e qualità
U. O. C. RELAZIONI CON IL PUBBLICO COMUNICAZIONE E MARKETING Il consenso informato tra partecipazione e qualità Dott.ssa Anna Bisesti Dirigente Responsabile U. O. C. Relazioni con il Pubblico Comunicazione
DettagliCOMUNE DI BOTRUGNO PROVINCIA DI LECCE
COMUNE DI BOTRUGNO PROVINCIA DI LECCE REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL ALBO E DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI Approvato con Delibera del C.C. n del 1 INDICE Articolo 1. FINALITA Articolo 2. DEFINIZIONE
DettagliFar acquisire conoscenze teoriche e aggiornamenti in tema di (sapere)
- AZIENDA PER I SERVIZI SANITARI N.6 "FRIULI OCCIDENTALE" 33170 Pordenone - Via Vecchia Ceramica,1 - C. P. 232 Tel. 0434/369111 - Fax 0434/523011 - C.F. / P.Iva 01278420938 INCONTRI PER INSEGNANTI QUINTE
DettagliAdozione e sostegno alle famiglie
Adozione e sostegno alle famiglie Firenze, 19 aprile 2017 «Il lavoro nelle adozioni come pratica di sostegno alla genitorialità: nuovi indirizzi e nuovi strumenti» Regione Toscana Settore Innovazione Sociale
DettagliIndice. Introduzione 9
1 Lineamenti storici e aspetti legislativi 3 Indice Introduzione 9 1. Lineamenti storici e aspetti legislativi 11 1.1. Le prime esperienze italiane di asilo nido tra Ottocento e primo Novecento 12 1.1.1.
DettagliSupplemento ordinario N BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA - 04/12/2018 REGIONE BASILICATA
20 REGIONE BASILICATA Legge regionale 30 novembre 2018, n.43 Disciplina degli interventi regionali in materia di prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo e cyber bullismo. 21 Legge Regionale 30
DettagliI CENTRI DI ALFABETIZZAZIONE DEL COMUNE DI FIRENZE Inserimento scolastico e inclusione sociale
Seminario su Politiche locali e interventi di inclusione sociale Roma, 30 settembre 2009 LA RETE DEI CENTRI DI ALFABETIZZAZIONE 2000-2009 Dalla sperimentazione come risposta all emergenza a progetto di
DettagliPIANO TRIENNALE PER L ATTUAZIONE DEL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE ANIMATORE DIGITALE INS. RITA FERRETTI TRIENNIO 2016-2019
PIANO TRIENNALE PER L ATTUAZIONE DEL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE ANIMATORE DIGITALE INS. RITA FERRETTI TRIENNIO 2016-2019 PREMESSA Il nostro istituto al fine di sviluppare e di migliorare le competenze
DettagliPartecipare, promuovere e proteggere
PROTOCOLLO DI INTESA TRA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA BASILICATA E UNICEF DI BASILICATA Partecipare, promuovere e proteggere 1 VISTI La Legge n. 59 del 15 marzo 1997 e, in particolare, l art. 21
DettagliPROTOCOLLO D INTESA MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE SAVE THE CHILDREN
PROTOCOLLO D INTESA MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE E SAVE THE CHILDREN PROTOCOLLO D INTESA tra MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato MPI) e SAVE THE CHILDREN VISTA la legge 17
DettagliChi siamo Siamo un gruppo formato prevalentemente da insegnanti, che si è unito per diffondere il pensiero pedagogico di Maria Montessori. La nostra è un Associazione che nasce senza fine di lucro. I nostri
DettagliIL RUOLO DELL ORGANIZZAZIONE INTERPROFESSIONALE PERA: ATTIVITA, PROSPETTIVE, STRATEGIE E PROGETTI FUTURI GIANNI AMIDEI PRESIDENTE OI PERA
IL RUOLO DELL ORGANIZZAZIONE INTERPROFESSIONALE PERA: ATTIVITA, PROSPETTIVE, STRATEGIE E PROGETTI FUTURI dell OrganiZZAZIONE Il comparto della pera negli ultimi anni ha messo in luce alcune criticità,
DettagliL educazione per l infanzia come bene comune.
L educazione per l infanzia come bene comune. I contributi delle educatrici. Lucia Balduzzi & Arianna Lazzari Dipartimento di Scienze dell Educazione Università di Bologna Il contesto Anni 70 Origini dei
DettagliPianificazione Urbanistica Partecipata
Pianificazione Urbanistica Partecipata L Amministrazione comunale di Mattinata ha avviato le procedure per la formazione del Piano Urbanistico Generale (PUG) che, ai sensi della Legge Regionale n 20/2001,
DettagliScheda per la raccolta dei dati riguardanti i progetti da inserire nel POF. Anno scolastico 2017/2018 BULLISMO E CYBERBULLISMO
ISTITUTO COMPRENSIVO CHIOGGIA 3 SCUOLA INFANZIA - SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO Cod. Min. VEIC85000R Cod. Fiscale 91020300272 Distretto Scolastico n. 56 Presidenza e Segreteria Via P.Togliatti,831
Dettaglitra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014
ADOZIONE SCUOLA Percorso per l attuazione l del Protocollo d Intesa d tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014 LE FINALITA Promuovere
DettagliREGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSULTIVA PER LO SPORT
REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSULTIVA PER LO SPORT APPROVATO con deliberazione del Consiglio Comunale n. 2 del 17 gennaio 2005 I N D I C E Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 Art. 6 Art. 7 Art. 8 Art.
Dettagli1 CORSO DI FORMAZIONE ANCI PER DIRIGENTI DI POLIZIA LOCALE. Avviso di selezione
1 CORSO DI FORMAZIONE ANCI PER DIRIGENTI DI POLIZIA LOCALE Avviso di selezione 1. PERCHE UN CORSO DI FORMAZIONE Le Polizie Locali sono in continua evoluzione e importanti per le comunità locali e per il
DettagliLe opportunità che mette in atto una formazione di qualità: : una buona pratica
Le opportunità che mette in atto una formazione di qualità: : una buona pratica CGIL Dipartimento Welfare e Nuovi Diritti Roma, 23 luglio 2008 Periplo s.n.c. Via Valsolda 7-20142 Milano - Tel. + 39 02
DettagliDIRE FARE CONTARE Relazione delle attività del CROAS Basilicata nel quadriennio
DIRE FARE CONTARE Relazione delle attività del CROAS Basilicata nel quadriennio 2013-2017 Relazione delle attività del CROAS Basilicata nel quadriennio 2013 2017 PREMESSA Il Consiglio Regionale Ordine
DettagliPIANO PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE DELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA AI FINI DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE
PIANO PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE DELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA AI FINI DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE 1 SOMMARIO 1. Premessa 2. Oggetto 3. Percorsi formativi di livello specifico
DettagliMinore a chi? Condizione e diritti dell infanzia e dell adolescenza. Atti del ciclo di incontri di sensibilizzazione
Minore a chi? Condizione e diritti dell infanzia e dell adolescenza Atti del ciclo di incontri di sensibilizzazione Potenza, marzo-giugno 2005 Minore a chi? Condizione e diritti dell infanzia e dell adolescenza
DettagliMarzo Il presente contributo, su mandato della Presidenza della Regione Siciliana- Unità Operativa Pari Opportunità -, è stato elaborato da:
Task force locale presso la Regione Siciliana LINEE GUIDA PER IL FUNZIONAMENTO DELLA RETE REGIONALE DEI /DELLE REFERENTI DIPARTIMENTALI DI PARI OPPORTUNITA Marzo 2008 Il presente contributo, su mandato
DettagliSCHEDA di presentazione progetto
Mod. A2 PGZ SCHEDA di presentazione progetto 1 Codice Progetto 1 2 Titolo del Progetto 3 Riferimenti del compilatore 2 Nome Cognome Recapito telefonico Recapito e-mail Funzione 4 Soggetto proponente 3
DettagliResponsabili Progetto
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE SIMAXIS -VILLAURBANA DI SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO VIA ROMA, 2-09088 SIMAXIS (OR) - Tel. 0783 405013/Fax 0783 406452 C.F. 80005050952 - E-MAIL
DettagliPiano annuale per la formazione del personale operante nei settori particolarmente esposti al rischio di corruzione - Anno 2017
Allegato n. 2 Piano annuale per la formazione del personale operante nei settori particolarmente esposti al rischio di corruzione - Anno 2017 Indice 1. Premessa 2. Linee guida 3. Materie oggetto di formazione
DettagliConsiglio Regionale della Puglia
LEGGE REGIONALE 3 OTTOBRE 2018, N. 50 Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo 2 LEGGE REGIONALE Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto
DettagliLINEE PER CORSI DI FORMAZIONE IN TEMA DI VIOLENZA SULLE DONNE E DI ABUSO SUI MINORI
LINEE PER CORSI DI FORMAZIONE IN TEMA DI VIOLENZA SULLE DONNE E DI ABUSO SUI MINORI Premessa L avvio di un iter formativo prevede, in modo prioritario, un indagine sulle risorse esistenti nella sede che
DettagliAnno Accademico 2006/2007. 4 Corso di perfezionamento. Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale.
Università degli Studi di Bergamo Centro Servizi del Volontariato Anno Accademico 2006/2007 4 Corso di perfezionamento Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale Presentazione Giunto
DettagliLEGGE REGIONALE N. 20 DEL REGIONE PUGLIA. "Partenariato per la cooperazione"
LEGGE REGIONALE N. 20 DEL 25-08-2003 REGIONE PUGLIA "Partenariato per la cooperazione" Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE PUGLIA N. 100 del 1 settembre 2003 IL CONSIGLIO REGIONALE HA APPROVATO IL
DettagliTAVOLO DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO PER PROGETTI FINALIZZATI AL CAMBIAMENTO DEGLI AUTORI DI VIOLENZA
TAVOLO DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO PER PROGETTI FINALIZZATI AL CAMBIAMENTO DEGLI AUTORI DI VIOLENZA 22 giugno 2018 Consigliera Delegata Silvia Cossu La storia La Provincia di Torino Dal 2004 ha
DettagliOSSERVATORIO NAZIONALE BILATERALE SUI FONDI PENSIONE
PROTOCOLLO D INTESA TRA ARAN E CGIL CISL UIL CONFSAL CISAL CONFEDIR CIDA COSMED USAE CGU CONFINTESA (con riserva) PER LA COSTITUZIONE DI UN OSSERVATORIO NAZIONALE BILATERALE SUI FONDI PENSIONE mdegiacomo\xsottoscrizione_protocollo
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
PROTOCOLLO D INTESA tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) e il Comitato Giovani della Commissione Nazionale Italiana per l UNESCO (di seguito denominato
DettagliLE COMPETENZE DI SISTEMA
LE COMPETENZE DI SISTEMA DELL INSEGNANTE SPECIALIZZATO PER IL SOSTEGNO GIORNATA DI FORMAZIONE DOCENTI TUTOR VERONA, 7 NOVEMBRE 2011 Angelo Lascioli, Università di Verona PERCHÉ PARLARE DI COMPETENZE DI
Dettagli"ALCOL, DROGHE E GUIDA. RIFLESSIONI IN CORSO" PERCORSO FORMATIVO PER INSEGNANTI ED ISTRUTTORI DI AUTOSCUOLA
"ALCOL, DROGHE E GUIDA. RIFLESSIONI IN CORSO" PERCORSO FORMATIVO PER INSEGNANTI ED ISTRUTTORI DI AUTOSCUOLA L Assessorato alla Sanità delle Regione Piemonte, rispondendo anche alle indicazioni della Legge
DettagliAttività 3 Azioni di sensibilizzazione ed educazione alla mondialità
Attività 3 Azioni di sensibilizzazione ed educazione alla mondialità II annualità Obiettivi. costruire capacità di comunicazione e dialogo interculturale tra gli studenti delle scuole di primo e secondo
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO DELLA SALUTE
PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO DELLA SALUTE S.O.S. - IL TELEFONO AZZURRO ONLUS - LINEA NAZIONALE PER LA PREVENZIONE DELL ABUSO ALL INFANZIA (di seguito denominato Telefono Azzurro) il Ministero della
DettagliFONDO EUROPEO PER L INTEGRAZIONE DI CITTADINI DI PAESI TERZI 2007-2013. Azione 2 Orientamento al lavoro e sostegno all occupabilità
CUP: J11B14000180006 N. GARA: 5706363 Gara per l appalto denominato Affidamento del servizio di formazione, orientamento e sostegno alla creazione d impresa nel settore agricolo ed agroalimentare, per
DettagliCONFERENZA ZONALE PER L ISTRUZIONE Comuni di Livorno, Collesalvetti e Capraia Isola REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA ZONALE
CONFERENZA ZONALE PER L ISTRUZIONE Comuni di Livorno, Collesalvetti e Capraia Isola REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA ZONALE INDICE Art. 1 Istituzione Art. 2 Composizione Art. 3
DettagliDIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA. 559/A/1/106.4/3725 Roma, 13 agosto 2004
559/A/1/106.4/3725 Roma, 13 agosto 2004 Oggetto: procedure concernenti l avvio del personale della Polizia di Stato in missioni di pace all estero. - AL SIGNOR DIRETTORE CENTRALE DELLA POLIZIA CRIMINALE
DettagliPROGETTO SPERIMENTALE NUOVI MODELLI DI COMUNICAZIONE SOCIALE PIANO DETTAGLIATO DELLE ATTIVITA
PROGETTO SPERIMENTALE NUOVI MODELLI DI COMUNICAZIONE SOCIALE PIANO DETTAGLIATO DELLE ATTIVITA 1. Finalità ed Articolazione delle Azioni Il progetto sperimentale presenta un articolazione in tre Azioni
DettagliASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA
Atti parlamentari! Assemblea regionale siciliana XVI Legislatura Documenti: disegni di legge e relazioni Anno 2014 (n. ) ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA DISEGNO DI LEGGE presentato dal deputato: Ferrandelli
DettagliDidattica speciale. Come nasce la didattica speciale. Prof. Ignazia Caruso
Didattica speciale Come nasce la didattica speciale Prof. Ignazia Caruso Nascita della didattica speciale Intorno al 1800 in Francia Pinel, Esquirol e Séguin con i loro studi (su i malati mentali) iniziano
DettagliPiano di comunicazione Anno 2016 POR FSE
ASSESSORADU DE SU TRABALLU, FORMATZIONE PROFESSIONALE, COOPERATZIONE E SEGURÀNTZIA SOTZIALE ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE Direzione Generale Piano di
DettagliMASTER di I Livello. Risk Management (Gestione del rischio in Sanità) 1ª Edizione 1500 ore 60 CFU Anno accademico 2015/2016 MA477
MASTER di I Livello Risk Management (Gestione del rischio in Sanità) 1ª Edizione 1500 ore 60 CFU Anno accademico 2015/2016 MA477 Pagina 1/5 Titolo Risk Management (Gestione del rischio in Sanità) Edizione
DettagliFasi della progettazione Tecnologie Informatiche Ricerca, sperimentazione e condivisione delle pratiche didattiche
Principali teorie pedagogico-didattiche Principali teorie di psicologia dello sviluppo Elementi di sociologia della famiglia La relazione educativa Tecniche di osservazione del comportamento infantile
DettagliIl mio lavoro, Tra counselling e pedagogia
Il momento del cambiamento è l unica poesia. A. Rich Il mio lavoro, Tra counselling e pedagogia conosciamoci! Mi chiamo Alessia e sono una pedagogista e counsellor. Scopo del mio lavoro è aiutarti a stare
DettagliMinistero della Pubblica Istruzione UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L ABRUZZO Direzione Generale
Ministero della Pubblica Istruzione UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L ABRUZZO Direzione Generale Premessa rendere gli indirizzi strategici concreti ed efficaci fattori di miglioramento richiede un ampia,
DettagliPATTO DI ACCOGLIENZA FINALITA
PATTO DI ACCOGLIENZA FINALITA Il Patto di Accoglienza è un documento destinato all integrazione degli alunni disabili all interno del nostro Istituto. Contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA
PROTOCOLLO DI INTESA TRA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA DIREZIONE GENERALE E REGIONE TOSCANA - GIUNTA REGIONALE - DIREZIONE GENERALE ORGANIZZAZIONE E SISTEMA INFORMATIVO PER LO SVILUPPO DI
DettagliIL PERCORSO DI LAVORO - AREA INFANZIA - ZONA VALDARNO INFERIORE
IL PERCORSO DI LAVORO - AREA INFANZIA - ZONA VALDARNO INFERIORE Gloria Tognetti & Barbara Pagni Coordinamento Gestionale e Pedagogico Zonale del Valdarno Inferiore La Conferenza, in raccordo agli indirizzi
DettagliGovernance delle politiche giovanili per il territorio provinciale di Bologna
Governance delle politiche giovanili per il territorio provinciale di Bologna La presente proposta di governance territoriale è stata presentata dalla Presidente della Provincia ai Sindaci dei Comuni della
DettagliProgetto Fair play, fair life
GLOBAL SUSTAINABILITY SERVICES TM Progetto Scuola, Famiglia, Istituzioni e Mondo dello Sport: 2009 KPMG Advisory S.p.A., an Italian limited liability share capital company, is a member firm of KPMG International
DettagliArea di processo: Curricolo, progettazione e valutazione
Area di processo: Curricolo, progettazione e valutazione Obiettivo di processo 1: Aiutare gli studenti a costruire relazioni improntate al rispetto attraverso incontri di formazione con esperti e correggere
DettagliProgetto. Sito internet per la valorizzazione dei progetti di educazione ambientale
Progetto Sito internet per la valorizzazione dei progetti di educazione ambientale IL PIANO D AZIONE Promuovere il miglioramento dei processi educativi per favorire la crescita delle persone nella comunità
DettagliANNA MARIA COLELLA *
ANNA MARIA COLELLA * L AGENZIA REGIONALE PER LE ADOZIONI INTERNAZIONALI REGIONE PIEMONTE: IL PRIMO SERVIZIO PUBBLICO ISCRITTO NELL ALBO DEGLI ENTI AUTORIZZATI (Legge n. 476/98, Art. 39 bis) Sommario 1.
DettagliCOMUNE DI PONTREMOLI. Provincia di Massa Carrara CONSULTA DELLA FAMIGLIA REGOLAMENTO
COMUNE DI PONTREMOLI Provincia di Massa Carrara CONSULTA DELLA FAMIGLIA REGOLAMENTO Approvato con delibera CC n. 25 del 20.05.2013 In vigore dal 23.05.2013 PRINCIPI GENERALI Il Comune di Pontremoli riconosce
DettagliCoordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l Abuso all Infanzia
Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l Abuso all Infanzia Nasce nel 1993 e riunisce Centri e Servizi appartenenti al settore pubblico (Comuni e ASL) e al terzo settore (Cooperative
DettagliACCORDO TRA. e) AVVISO PUBBLICO ha dato vita nel dicembre 2014 al progetto denominato Osservatorio Parlamentare, un portale che monitora
ACCORDO TRA Il Dipartimento di Giurisprudenza dell Università degli Studi di Ferrara C.F. N. 80007370382 E P.IVA 00434690384, rappresentato dal Direttore, Prof. Giovanni De Cristofaro, nato a Brescia (BR)
DettagliProtocollo d intesa. tra. Ufficio scolastico regionale per il Piemonte. Consiglio regionale del Piemonte
Protocollo d intesa tra Ufficio scolastico regionale per il Piemonte e Consiglio regionale del Piemonte per l alternanza scuola lavoro e la diffusione delle iniziative del Consiglio regionale del Piemonte
DettagliReport. Mercoledì 22 Marzo 2017 MIUR h Gruppo di Lavoro SCUOLE
Report Mercoledì 22 Marzo 2017 MIUR h 11.00-12.30 Gruppo di Lavoro SCUOLE Indice PARTECIPANTI PRESENTI... 2 ORDINE DEL GIORNO... 2 SINTESI DEGLI OBIETTIVI E DELLE AZIONI DEL GDL SCUOLE... 3 PROSSIMI PASSI...
DettagliCOME CONTATTARCI: Provincia di Milano Direzione centrale ambiente Settore educazione e tutela ambientale 1/7
La Provincia di Milano ha proposto e realizzato un questionario, rivolto a tutti i Comuni sul territorio provinciale, con il duplice scopo di avviare una prima indagine delle criticità e della situazione
DettagliAmministrazione ASL FG Sociologo c/o Consultorio Familiare di San Severo
Nome BUCZ ANTONIO Data di nascita Torremaggiore, 22.01.1951 Qualifica Dirigente sociologo Amministrazione ASL FG Incarico Sociologo c/o Consultorio Familiare di San Severo TITOLI DI STUDIO E PROFESSIONALI
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per le Marche
Titolo del corso Il percorso dell Inclusione - D. Lgs 66/2017: novità procedurali e documentali. Linee guida applicative - Scuola Liceo Mengaroni Scuola Polo Inclusione Ambito territoriale n. 0009 Marche
DettagliCom 292. Bologna, 4 aprile 2014 COMUNICATO STAMPA
Com 292 Bologna, 4 aprile 2014 COMUNICATO STAMPA Regione Emilia-Romagna e Ufficio Scolastico Regionale insieme per l educazione alla sicurezza stradale nelle scuole. Peri e Versari siglano un nuovo protocollo
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Sardegna Direzione Generale Ufficio 4 Ai Dirigenti Scolastici delle Istituzioni scolastiche di ogni ordine
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA IMMAGINI DI ATENEO Quaderno di documentazione Presentazione Come negli anni precedenti, l Ateneo ripropone un volume di immagini che fornisce per i principali fatti del
DettagliSCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO
Titolo del Settore e Area di intervento Durata del Sintesi Innesto giovani Settore ASSISTENZA - 3. Minori e giovani in condizione di disagio o di esclusione sociale 12 mesi Il presente si attua presso
DettagliEm.Ma. Agorà Mathesis UN PERCORSO DI (E PER LA) FORMAZIONE. 15 dicembre 2014
Em.Ma. Agorà Mathesis UN PERCORSO DI (E PER LA) FORMAZIONE 15 dicembre 2014 2007/2011: Em.Ma e Risvegli un opportunità per radunare le forze e ristabilire un contatto tra segmenti di istruzione consecutivi,
DettagliRegolamento dei Tavoli tecnici tematici. Approvato con deliberazione della Conferenza zonale per l Educazione e l Istruzione n. in data...
Regolamento dei Tavoli tecnici tematici Approvato con deliberazione della Conferenza zonale per l Educazione e l Istruzione n. in data... Premessa I Tavoli tecnici tematici sono i contesti nei quali si
DettagliConsolidare la rete dei servizi contro la violenza alle donne
Contrasto alla violenza domestica e di genere l intervento integrato delle Istituzioni Pubbliche e del Privato Sociale aprile dicembre 2015 Consolidare la rete dei servizi contro la violenza alle donne
DettagliNORME DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL TAVOLO DI PARTENARIATO
NORME DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL TAVOLO DI PARTENARIATO Pagina 1 di 9 Indice Premessa... 3 1 Oggetto del disciplinare... 3 2 Composizione del Tavolo di Partenariato.... 3 3 Il Presidente...
DettagliIl nostro Progetto La scelta? Essere indipendente!, in un ottica di prevenzione della salute, si è proposto di offrire ai ragazzi del terzo anno un
Il nostro Progetto La scelta? Essere indipendente!, in un ottica di prevenzione della salute, si è proposto di offrire ai ragazzi del terzo anno un occasione di discussione e di riflessione all interno
DettagliIl Presidente della Giunta promulga. la seguente legge:
22 31.12.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 56 2. La Giunta regionale, con propria deliberazione, provvede alla determinazione del contributo annuale di cui al comma 1. 3. Dalla data
DettagliREGOLAMENTO PER LE SCUOLE DELL INFANZIA DEL COMUNE DI VERONA
REGOLAMENTO PER LE SCUOLE DELL INFANZIA DEL COMUNE DI VERONA Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 272 del 27 giugno 1984 Modificato con deliberazione consiliare n. 104 del 13 luglio 1995
DettagliCapitolo 6 Tematiche trasversali a valenza provinciale
Capitolo 6 Tematiche trasversali a valenza provinciale Tematiche trasversali a valenza provinciale La complessità del governo del sistema, lo sviluppo di attività nelle diverse aree di intervento e il
DettagliAZIONE N. 5 Tanti Consigli, una sola proposta: Milano amica dei bambini e dei ragazzi 22 maggio 2013 - Fabbrica del Vapore via Procaccini 4, Milano
AZIONE N. 5 Realizzazione dell evento cittadino di incontro dei consiglieri CdZRR, degli insegnanti referenti e dei partecipanti ai gruppi di coordinamento zonale. Ogni anno, a maggio i ragazzi e gli insegnanti
DettagliDISTRETTO DI SAN LAZZARO DI SAVENA TAVOLO DISTRETTUALE POLITICHE GIOVANILI COMUNI DI SAN LAZZARO DI SAVENA, PIANORO, OZZANO, MONGHIDORO.
DISTRETTO DI SAN LAZZARO DI SAVENA TAVOLO DISTRETTUALE POLITICHE GIOVANILI COMUNI DI SAN LAZZARO DI SAVENA, PIANORO, OZZANO, MONGHIDORO. AVVISO CONCORSO DI IDEE CI FAI E CI SEI Concorso di idee su base
DettagliFondo Sociale Europeo
PON 2014-2020 PER LA SCUOLA Competenze e ambienti per l apprendimento Fondo Sociale Europeo A CHE PUNTO SIAMO Claudia Saccone Roma, 11 Aprile 2016 FSE: I PRIMI AVVISI DEL PROGRAMMA Avvisi pubblicati Avviso
DettagliREGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE, L ORGANIZZAZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO SPORTELLO DEL CITTADINO
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE, L ORGANIZZAZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO SPORTELLO DEL CITTADINO ART.1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO E DISCIPLINA Il presente Regolamento disciplina
DettagliA PROGRAMMA DI ATTIVITA DEL CORECOM ANNO 2016
Allegato A PROGRAMMA DI ATTIVITA DEL CORECOM ANNO 2016. INTEGRAZIONI ATTIVITA E QUADRO FINANZIARIO DI PREVISIONE PER LA DESTINAZIONE DELLE RISORSE TRASFERITE DALL AGCOM PER L ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DELEGATE
DettagliGli orti di Lombardia: un progetto ecologico, didattico e sociale. Francesca Ossola - ERSAF
Gli orti di Lombardia: un progetto ecologico, didattico e sociale Francesca Ossola - ERSAF L'orto scolastico ha una forte valenza educativa, consentendo ai giovani allievi di migliorare il proprio senso
DettagliProposta di legge. Modifiche alla legge regionale 16 ottobre 2009, n. 58 ( Norme in materia di prevenzione e riduzione del rischio sismico)
Proposta di legge Modifiche alla legge regionale 16 ottobre 2009, n. 58 ( Norme in materia di prevenzione e riduzione del rischio sismico) Sommario Preambolo Art.1 -Modifiche al preambolo della legge regionale
DettagliC U R R I C U L U M V I T A E
C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Psicologo/a Data e luogo di nascita Indirizzo [DR./SSA Nome COGNOME] 8 GENNAO 1956, CECINA VIA S. APOLONIA, 2 56127 PISA Telefono 050 550274 Cell 339
DettagliRASSEGNA STAMPA. 24 febbraio 2016 AREA INFORMAZIONE -
RASSEGNA STAMPA 24 febbraio 2016 AREA INFORMAZIONE - informazione@csvbasilicata.it 24 207 settembre febbraio luglio Pag 12 35 8 Tutela dei minori, il Garante per l infanzia incontra le associazioni per
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
PROTOCOLLO D INTESA tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (in seguito MIUR) e Associazione Nazionale Partigiani d'italia (di seguito denominato ANPI) Offrire alle istituzioni scolastiche
DettagliL insegnante di sostegno nella dimensione collegiale
ROBERTO GRISON CTI STADIO VR 07 novembre 2010 L insegnante di sostegno nella dimensione collegiale Il quadro culturale il ruolo del sostegno il pei i principi legislativi 1947 La Costituzione 1967 Scuola
DettagliPIANO TRIENNALE PER L ATTUAZIONE DEL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
PIANO TRIENNALE PER L ATTUAZIONE DEL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE Istituto Comprensivo di Premariacco Il nostro istituto al fine di migliorare le competenze digitali degli studenti e di rendere la tecnologia
DettagliProtocollo di Intesa
Protocollo di Intesa PER LA PREVENZIONE E IL CONTRASTO DEL FENOMENO DELLA VIOLENZA DI GENERE IN PROVINCIA DI TRENTO tra Commissariato del Governo per la provincia di Trento Provincia autonoma di Trento
DettagliImpresa, ambiente e territorio: per costruire il nostro futuro
I.I.S.S. FRANCESCO DE SANCTIS I.T.E amministrazione, finanza e marketing SANT ANGELO DEI LOMBARDI (AV) Impresa, ambiente e territorio: per costruire il nostro futuro AL PRESIDENTE DELLA REGIONE CAMPANIA:
DettagliFormazione e sensibilizzazione
Formazione e sensibilizzazione La Casa delle donne per non subire violenza, uno dei centri di più lunga esperienza in Italia, ha da sempre curato l aspetto formativo come strumento fondamentale per sviluppare
DettagliAVVISO PUBBLICO PER LA PROCEDURA DI MANIFESTAZIONE D INTERESSE VOLTA ALLA COSTITUZIONE DELLA CONSULTA AMBIENTALE, ANIMALI ED ENERGIA IL RESPONSABILE
Comune di Casalecchio di Reno Area Servizi al Territorio Servizio Verde e Sostenibilità Ambientale - Biodiversità Via dei Mille, 9 40033 Casalecchio di Reno (BO) AVVISO PUBBLICO PER LA PROCEDURA DI MANIFESTAZIONE
Dettaglistep Scuola per il governo del territorio e del paesaggio Obiettivi Linee di intervento
Foto: Piero Cavagna 2 Obiettivi step Scuola per il governo del territorio e del paesaggio Obiettivi La Provincia autonoma di Trento, attraverso le strategie elaborate con il Piano Urbanistico e la Legge
DettagliASL 3 Genovese Via Bertani 4 16125 Genova. CURRICULUM VITAE DOTT. Busso Cristiana. Busso Cristiana
ASL 3 Genovese Via Bertani 4 16125 Genova CURRICULUM VITAE DOTT. Busso Cristiana INFORMAZIONI PERSONALI Busso Cristiana Nome Data di nascita 25-10-1963 Qualifica Amministrazione Incarico attuale Dirigente
Dettagli