SEZIONE DI GEOLOGIA. Dott.ssa E. Gagliano Candela
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1 SEZIONE DI GEOLOGIA Dott.ssa E. Gagliano Candela Giugno 2008
2 PREMESSA Nel mese di febbraio 2008 sono iniziati i lavori di identificazione ed archiviazione dei materiali (rocce, minerali, fossili) acquistati nei primi anni del 900 per uso didattico dagli insegnanti del Liceo Classico Garibaldi (Fig. 1). Sono state ricostruite due collezioni, quella mineralogica e quella paleontologica, e ritrovati alcuni materiali didattici. Qui di seguito verrà data una breve descrizione delle collezioni e del materiale didattico esposti nella vetrina relativa alla Sezione di Geologia del Museo del Liceo Garibaldi. Fig. 1 lavori di inventariazione degli esemplari COLLEZIONI La collezione mineralogico-petrografica comprende campioni sia di minerali, sia di rocce per un totale di circa 58 esemplari di cui 28 esposti in vetrina. Una cassetta in legno contenente una collezione di 100 minerali e rocce di piccole dimensioni, ed infine una cassetta con una collezione mineralogica di 25 esemplari. Oltre alla collezione citata il Museo dispone di altro materiale didattico costituito da modelli di reticoli cristallini elementari in ferro su piedistalli in legno, una pinza a tormalina ed una scatola di legno contenente delle riproduzioni di cristalli in vetro. Tutti questi oggetti sono stati esposti in vetrina. La collezione paleontologica comprende circa 100 esemplari di cui circa 70 esposti in vetrina. Quasi tutti i fossili appartengono agli invertebrati. I fossili sono stati suddivisi per Phylum e Classi. Nella vetrina dedicata alla Sezione di Geologia la collezione mineralogico-petrografica è
3 disposta nella parte sinistra, mentre nella parte destra si trova la collezione paleontologica (Fig. 2). Fig. 2 Vetrina della Sezione di Geologia Sul ripiano della vetrina sono disposti gli esemplari di grandi dimensioni ed i modelli in ferro dei reticoli cristallini. Sulla parete interna della vetrina sono stati appesi: una tavola geocronologica e delle tabelle che riportano il contenuto delle cassette delle collezioni mineralogiche (Fig. 2).
4 Per i materiali didattici sono state compilate delle schede con la descrizione degli oggetti, mentre per i fossili è stato creato un archivio in Microsoft EXCEL con l elenco dei fossili con il Phylum, la Classe, la Sottoclasse ed il Genere, ed è stata inclusa la foto dell esemplare. Nelle foto di seguito riportate vengono mostrati alcuni particolari della vetrina. Fig.3 Cassetta collezione di 100 minerali Fig 4 Cassetta collezione mineralogica
5 Fig. 5 Settore dei Molluschi Gasteropodi (in alto), brachiopodi (al centro a sinistra), denti di squalo (a destra al centro) Fig. 6 Settore dei Celenterati (in alto) e dei Molluschi Bivalvi (al centro e in basso).
6 Vista la disponibilità di adeguati spazi è stato possibile esporre solo una parte degli esemplari, anche perché per una parte del materiale è ancora in atto l inventariazione. Il materiale non esposto è stato conservato in scatole di cartone.
7 SCALA DEI TEMPI GEOLOGICI Nella scala dei tempi geologici riportata di seguito, da leggersi da sinistra a destra e dal basso in alto, si può osservare come il tempo geologico sia stato articolato in ere, periodi, epoche e piani, ognuno dei quali fornito di una datazione assoluta di riferimento in milioni di anni. MUSEO SCIENTIFICO DEL LICEO "G. GARIBALDI" SCALA GEOCRONOLOGICA ERA Periodo Epoca Milioni di anni Celenterati Coralli e Meduse INVERTEBRATI Brachiopodi Anellidi Molluschi Artropodi Echinodermi NEOZOICA Quaternaria Olocene 0,008 - Oggi Pleistocene 1,6-0,008 Neogene Pliocene 7-1,6 Miocene 23-7 CENOZOICA Terziaria Oligocene Paleogene Eocene MESOZOICA Secondaria PALEOZOICA Primaria ARCHEOZOICA Cretaceo Giurassico Triassico Permiano Carbonifero Devoniano Siluriano Ordoviciano Cambriano Paleocene I principali gruppi di invertebrati estinti (tratteggio obliquo) e loro distribuzione stratigrafica
8 Normativa La raccolta dei fossili è regolata dalla legge n del 1 giugno 1939 ( Tutela delle cose d interesse artistico e storico ) e dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio del 22 gennaio 2004 (entrato in vigore il 1 maggio 2004), che disciplina anche l'attività archeologica e paleontologica vietando la ricerca e la raccolta a chiunque non dia serie e sufficienti garanzie. Per il privato è perciò necessario, qualora intenda svolgere tale attività, appoggiarsi a qualche Museo, Istituto Scientifico od Universitario o anche a qualche Gruppo Naturalistico o Paleontologico riconosciuto.
9 Numero inventario antico Numero inventario attuale ESEMPLARE: Cassetta collezione n. 100 esemplari Epoca: seconda metà del 900 Costruttore: G. B. PARAVIA Torino Materiali: cassetta in legno con piccoli contenitori in cartone Dimensioni: 330 x 250 x 250 mm Stato di conservazione: buono Notizie: Dal registro d inventario più antico, rinvenuto nel liceo, risulta che l esemplare è stato inserito in inventario il, per,con il numero. Descrizione: La cassetta internamente presenta tre ripiani estraibili su cui sono posati dei piccoli contenitori in cartone (45 x 55 mm). Conteneva originariamente cento tipi di minerali diversi (mancano 11 esemplari). Di ciascun esemplare viene indicata la provenienza. Il contenuto della cassetta è mostrato nella tabella inserita di seguito alla scheda. Uso: didattico
10 MUSEO SCIENTIFICO DEL LICEO "G. GARIBALDI" COLLEZIONE DI 100 MINERALI (G.B. PARAVIA - TORINO) 1 Rame dendritico nativo - Bolivia 10 Cromite - Asia 15 Limonite 20 Zolfo - Marche 25 Realgar - Asia 2 Cuprite 9 Magnetite - Punta calamita 14 Bauxite - Chieti 19 Fluorite - Sassonia 24 3 Welfenite - Carinzia 8 13 Pirolusite 18 Salgemma - Sassonia 23 Galena - Assia 4 Oligisto 7 Corindone 12 Manganite - Sassonia 17 Ocra gialla 22 Blenda - Sassonia 5 Ematite micacea 6 Ematite rossa - Elba 11 Pislomelano - Spagna 16 Limonite iridescente - Elba 21 Rame grigio 30 Pirite cubica - Bolognese 35 Baritina 40 Allume - Roma 45 Fosforite - Sassonia 50 Lignite - Umbria Anidrite Sassonia 39 Alunite Litantrace - New Castle 28 Pirite 33 Molibdenite - Sassonia 38 Gesso aghiforme 43 Ciasonite Calcarenite CuSO4-H2 48 Antracite - Inghilterra 27 Orpimento 32 Calcopirite - Westfalia 37 Gesso Selenite - San Donato 42 Apatoite - Norvegia 47 Grafite - Caylan 26 Stibina - Turingia 31 Arseno Pirite - Sassonia 36 Gesso fibroso 41 Nitro potassico. S.V.A. 46 Cassiterite - Cornovaglia 55 Ambra - Baltico 60 Mimetite 65 Malachite Selce - Abruzzo 54 Asfalto - Chieti 59 Dolomite - Monte Vettore 64 Siderite - Westfalia 69 Quarzo a tremie - Porretta 74 Diaspro - Baden 53 Bitume - Caspio Berussite - Assia 68 Quarzo - Elba 73 Opale nobile 52 Torba- Campotosto 57 Calcite in romboedri - Porretta 62 Aragonite - Boemia Ametista - Brasile 51 Lignite terrosa - Colonia 56 Calcite 61 Aragonite - Bolognese 66 Stronzianite - Westfalia Serpentino - Bolognese 90 Lepidolite Ac Borico (sassolite) 79 Caolino 84 Amianto 89 Mica muscovite 94 Idroclasio 99 Leucite - Vesuvio 78 Magnesite - Ungheria Talco 93 Melanite (granato) - Roma 98 Albite 77 Calamina - Grecia 82 Diafalgio (pirosseno) 87 Orneblebnda 92 Granato (almandino) - Tirolo 97 Sanidino con anfibolo 76 Olivina - Vesuvio 81 Tormalina 86 Actinolite (anfibolo) 91 Meroxeno - Vesuvio 96 Ortose - Norvegia
11 Numero inventario antico Numero inventario attuale ESEMPLARE: Cassetta collezione mineralogica Epoca: Inizi del 900 Costruttore: Materiali: cassetta in legno con piccoli contenitori cilindrici in cartone Dimensioni: 460 x 300 x 70 Stato di conservazione: Buono Notizie: Dal registro d inventario più antico, rinvenuto nel liceo, risulta che l esemplare stato inserito in inventario il, per,con il numero. Descrizione: La cassetta, in legno con ganci di chiusura in metallo, internamente è suddivisa in 100 scomparti (40 x 60 mm). Negli scomparti sono contenuti dei piccoli contenitori cilindrici (diam. 34 mm, altezza 24 mm) che contengono i cristalli. Attualmente mancano molti contenitori e molti di quelli ancora presenti sono vuoti. Il contenuto della cassetta è mostrato nella tabella inserita di seguito alla scheda. Uso: didattico
12 MUSEO SCIENTIFICO DEL LICEO "G. GARIBALDI" Scheelite Pirite Galena Cuprite (alterata in malachite verde) Cuprite Pirite Anfigeno Idrocrase (Vesuviana) Zircone Rutilo Tormalina Mellite (Melitite) Calcopirite Tormalina Spato d'islanda Andalusite Quarzo Tormalina Quarzo prismatico Quarzo Latteo Muspioka Calcite Topazio Anglesite Staurolite
13 Numero inventario antico Numero inventario attuale ESEMPLARE: Pinza a tormalina Epoca: Inizi del 900 Costruttore: Materiali: Dimensioni: ha una lunghezza complessiva di 15 centimetri, i dischetti che contengono le tormaline hanno un diametro di 3 centimetri e l'apertura centrale di 1 centimetro Stato di conservazione: Integro Notizie: Dal registro d inventario più antico, rinvenuto nel liceo, risulta che l esemplare stato inserito in inventario il, per,con il numero. Descrizione: Lo strumento, ideato da Jean-Baptiste Biot ( ), veniva utilizzato per il riconoscimento dei cristalli dalle loro immagini caratteristiche di polarizzazione cromatica. Si trattava quindi di un analizzatore che sfruttava un mezzo polarizzatore, la tormalina che è birifrangente, per polarizzare la luce con cui veniva attraversato il cristallo da studiare, posto tra i bracci della pinza. L'esemplare di pinza che viene presentato qui ha una lunghezza complessiva di 19 centimetri, i dischetti che contengono le tormaline hanno un diametro di 4 centimetri e l'apertura centrale di 1 centimetro; la tormalina è della varietà verde. La pinza a tormaline è un polariscopio costituito da due lamine di tormalina verde, aventi uno spessore di circa un millimetro e una sezione di uno o due centimetri quadrati, tagliate parallelamente all'asse ottico e incastrate in due dischetti di ottone aperti al centro. Essi possono ruotare su se stessi all'interno di due anelli ricavati agli estremi di un filo metallico che, nel punto intermedio è ripiegato in modo da formare un anello circolare perpendicolare agli altri due. Quest'anello funge da molla, tiene le lamine di tormalina aderenti fra loro e, ben ferma fra esse, la lamina del campione che si vuole analizzare.
14 Dalla caratteristica forma, che è quella di una pinza, deriva il nome dato allo strumento. La pinza a tormaline ha costituito il più semplice polariscopio per osservare i fenomeni di polarizzazione cromatica nelle lamine cristalline sia in luce parallela che in luce convergente. Per l'osservazione in luce parallela l'occhio dell'osservatore deve guardare la lamina posta, fra le due lamine di tormalina, alla distanza della visione distinta (circa 20 cm), di fronte ad uno sfondo ben illuminato, come può essere una parete bianca battuta dal sole. Per l'osservazione in luce convergente l'osservatore deve guardare lo sfondo luminoso attraverso la pinza, tenuta aderente all'occhio. Uso: didattico
15 Numero inventario antico 3193 e 3194 Numero inventario attuale ESEMPLARE: Cassetta cristalli in vetro Epoca: Inizi del 900 Costruttore: Materiali: cassetta in legno con piccoli contenitori cilindrici in cartone Dimensioni: 210 x 110 x 30 Stato di conservazione: Scadente, mancano 4 modelli ed alcuni sono scheggiati Notizie: Dal registro d inventario più antico, rinvenuto nel liceo, risulta che l esemplare stato inserito in inventario il, per,con il numero. Descrizione: La cassetta in legno internamente rivestita in tela con ganci di chiusura in metallo. Presenta 18 alloggiamenti con la forma dei cristalli. Mancano 4 modelli. Sul coperchio si trovano due etichette Uso: didattico
16 Numero inventario antico Numero inventario attuale ESEMPLARE: Modelli di reticoli elementari Epoca: Inizi del 900 Costruttore: Materiali: in ferro con supporti in legno Dimensioni: Stato di conservazione: Buono Notizie: Dal registro d inventario più antico, rinvenuto nel liceo, risulta che l esemplare stato inserito in inventario il, per,con il numero. Descrizione: n. 4 modelli di reticoli elementari in ferro con supporti in legno Uso: didattico
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